Oggetto del Consiglio n. 2325 del 7 dicembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2325/XII - Esame delle leggi finanziaria e di bilancio. (Reiezione di 3 ordini del giorno - ritiro di altri 2 ordini del giorno)
Presidente - Passiamo ad esaminare gli ordini del giorno. Chiedo ai colleghi di seguire l'ordine che trovate sugli ordini del giorno; siccome non c'è un titolo c'è un numero iniziamo quindi con l'ordine del giorno n. 1.
Ordine del giorno
Il Consiglio regionale
Preso atto della istituzione del "Centro Territoriale Permanente" istituito dal Sovrintendente agli studi presso l'Istituzione scolastica "Eugenio Martinet" di Aosta, ai sensi dell'Ordinanza ministeriale 29 luglio 1997, n. 455 (Educazione in età adulta. Istruzione e formazione);
Considerato che le richieste di formazione che provengono da soggetti in età adulta richiedono risposte più articolate ed un numero di interventi che un solo Centro Territoriale Permanente non può progettare;
Ritenuto essenziale per lo stesso sviluppo economico della Valle d'Aosta favorire ed intensificare le iniziative che consentono di innalzare il livello di formazione degli adulti;
Impegna
Il Governo regionale a presentare, entro tre mesi, alla competente commissione regionale, una proposta che preveda l'istituzione di altri Centri territoriali sul territorio della Valle d'Aosta.
F.to: Squarzino Secondina - Venturella - Bortot
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Comincio a illustrare l'ordine del giorno relativo all'articolo 37.
Con questo ordine del giorno affrontiamo la questione del Centro Territoriale Permanente. Già ieri sera, nell'esame del bilancio, avevamo sottolineato come ci sia una richiesta forte da parte del territorio di iniziative per sostenere la formazione di soggetti in età adulta, e questo centro che è stato già attivato e che funziona, però non risponde totalmente alle richieste del territorio; non solo, a suo tempo era stato preso dall'Assessorato l'impegno di creare strutture decentrate sul territorio, in modo da poter dare risposte adeguate in sinergia con enti e soggetti già operanti in Regione.
Con questo ordine del giorno chiediamo quindi non una risposta immediata, ma chiediamo al Governo regionale di presentare entro 3 mesi, se l'Assessore pensa che sono necessari 6 mesi può andare bene... comunque entro un tempo congruo che possa consentire nel prossimo bilancio 2007-2008 di istituire altri centri territoriali sul territorio della Valle d'Aosta. È una richiesta che proviene anche dai sindacati, in questo caso dalla "CGIL", che l'ha voluta sottolineare con forza, quindi chiediamo una risposta anche non immediata, ma un impegno per cui c'è un tempo congruo per fare una proposta. Poi la proposta può essere di vario tipo, può essere un accordo o una legge, una deliberazione, comunque un atto amministrativo - se non legislativo - che consenta di ampliare.
So che l'Assessore ieri ha detto che vuole attivare questa fase sperimentale, ma a noi sembra che, al di là della fase sperimentale che può essere utile per questo centro, c'è il fatto che se si inserisce a livello territoriale un centro dentro una scuola, noi diciamo che è diverso dalla semplice derivazione di casa dall'unico centro territoriale, perché ogni centro territoriale è incardinato in una scuola e, come "tale", è collegato agli altri enti del territorio: questo è l'obiettivo, signor Assessore!
Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Collega Squarzino, come le avevo anticipato ieri sera, qui, pur riconoscendo l'importanza e la funzione del Centro Territoriale Permanente, avviato a partire dall'anno scolastico 2005-2006, personalmente non ritengo sia necessario, visto che il centro attuale funziona bene, ampliare questa offerta in questo momento, nel senso che, è vero, lei dice: "ma, si può vedere... poi ne parliamo... non è un impegno", ma io preferisco essere chiaro da subito, evitare "la politica dell'imbuto" e far funzionare il centro territoriale esistente.
Per quanto riguarda la dislocazione sul territorio, fra l'altro ricordo che la sede è ad Aosta, ma ci sono corsi che sono organizzati in bassa Valle, quindi dal punto di vista del servizio sul territorio questo esiste già. Penso che l'impiego di personale, l'impegno finanziario sia notevole ed eviterei di andare ad ampliare un qualcosa che funziona, anche perché la domanda, è vero, esiste, ma con questo Centro Territoriale Permanente questa domanda è abbastanza coperta.
Preferisco essere chiaro: inutile dire che l'intenzione dell'Amministrazione è vedere fra qualche mese, forse valutare... Preferisco essere chiaro: ritengo che il servizio sia sufficiente.
Président - Il n'y a pas d'autres collègues qui souhaitent intervenir? Je ferme la discussion générale.
Je soumets au vote l'ordre du jour n° 1:
Conseillers présents: 28
Votants: 6
Pour: 6
Abstentions: 22 (Borre, Cerise, Cesal, Comé, Fey, Fosson, Isabellon, La Torre, Lattanzi, Maquignaz, Marguerettaz, Ottoz, Pastoret, Perron, Rini, Salzone, Stacchetti, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent e Viérin Marco)
Le Conseil n'approuve pas.
Président - Nous passons à l'ordre du jour n° 2.
Ordine del giorno
Il Consiglio regionale
Verificato che la legge regionale n. 135 "Disposizioni per la formulazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle Aosta (Legge finanziaria per gli anni 2007-2009). Modificazioni di leggi regionali all'Art. 26 (Incentivi per la realizzazione di interventi di edilizia abitativa convenzionata. Legge regionale 28 febbraio 2003 n. 5) prevede esclusivamente stanziamenti per l'edilizia convenzionata;
Constatato che più di cinquecento cittadini valdostani hanno presentato domanda per l'assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e che tra questi più di quattrocento sono concentrati ad Aosta e nella Plaine
Rilevato che il grande numero di domande per l'inclusione nelle graduatorie di ERP trova le sue motivazioni nell'impossibilità di accedere ai mutui regionali a causa dei bassi redditi e della diffusione soprattutto nelle giovani coppie e nei giovani in genere del lavoro precario;
Ricordato che la relazione al bilancio di previsione 2007 cita diverse volte la qualità e il tenore di vita raggiunto dalla popolazione valdostana dimenticando una larga fetta di cittadini che vivono nella precarietà o addirittura nell'indigenza;
Visto l'aumento delle entrate previste per il bilancio 07
Impegna
Il governo regionale a predisporre per il triennio 07-09 adeguati stanziamenti per far fronte al bisogno abitativo sopradescritto
a predisporre di Comune accordo con le municipalità di Aosta e dei Comuni della Plaine un piano di recupero urbanistico a fine residenziale
a definire ed integrare le politiche per la casa con le associazioni di categoria e gli enti preposti.
F.to: Bortot - Venturella - Squarzino Secondina
La parole au Conseiller Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Sul problema dell'emergenza abitativa siamo intervenuti lunedì, ieri, ieri sera e ci torniamo, oggi, con questo ordine del giorno.
Riteniamo che le risorse finanziarie messe a disposizione dell'emergenza abitativa, del bisogno di case, siano insufficienti. Non faccio una relazione, non espongo dei dati, lo sapete benissimo: ci sono più di 500 domande di abitazioni inevase, sono quella categoria di persone e di famiglie che non hanno accesso ai mutui per la prima casa, non sono in grado di costruirsi abitazioni con mezzi finanziari propri, sono persone con lavori precari e con l'ordine del giorno vogliamo che vengano aumentate le risorse finanziarie a questo settore. In tal senso chiediamo che il Governo si impegni a predisporre per il triennio adeguati stanziamenti per far fronte al bisogno abitativo, a predisporre di comune accordo con le municipalità di Aosta e dei Comuni de la "Plaine" un piano di recupero urbanistico a fini residenziali - infatti non è detto sempre che occorra costruire del nuovo, si può anche fare del recupero... - e a definire queste politiche con le associazioni delle categorie e gli enti preposti. Non è stato quantificato il bisogno finanziario, perché pensiamo che l'Assessorato, gli uffici competenti e il Consiglio siano in grado di far fronte con le risorse finanziarie a disposizione di questo bilancio a questo capitolo di spesa.
Infine, in diversi passaggi della relazione al bilancio si faceva riferimento al tenore sociale elevato in Valle d'Aosta, il che è vero, quindi proprio per questo motivo non possiamo dimenticarci di questa fascia di popolazione. Si può fare un piano triennale o quinquennale, ma bisogna farlo perché con la copertura finanziaria e i capitoli di spesa non andiamo incontro ai bisogni di questa fascia di popolazione.
Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale.
La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Questo ordine del giorno indubbiamente pone l'accento su un aspetto che esiste e che costituisce un disagio sociale che ha una relativa diffusione anche nella ricca Valle d'Aosta, però dal mio punto di vista sono necessarie alcune precisazioni.
Primo: mi pare che questo ordine del giorno sia un po' parziale come visuale, soprattutto a livello territoriale. I problemi esistono ad Aosta e nella "Plaine", ma non solo; capisco i colleghi del gruppo "Arcobaleno" che hanno una competenza territoriale capoluogo-centrica o nell'"hinterland", ma forse conoscono meno le realtà periferiche, di conseguenza mi sembra molto riduttivo voler guardare una parte della Valle e dimenticare il resto, la cosiddetta "periferia". Esistono casi sociali, esistono casi difficili, probabilmente per la concentrazione demografica più diffusa in città e nelle immediate vicinanze, esistono casi altrettanto gravi che sono dispersi in altri Comuni della media e bassa Valle.
La seconda considerazione che voglio fare, che a mio avviso evidenzia la parzialità di questo documento, è che oggi fra le fasce deboli rientrano anche categorie che godono di diritti, è giusto che abbiano diritti e che siano rispettati, ma che spesso e volentieri superano altri cittadini. Sappiamo che le fasce deboli oggi annoverano anche molti soggetti extracomunitari, che hanno lavori precari o non ne hanno, e che per queste ragioni superano in graduatoria dei cittadini che lì sono collocati da tempo. Se si vuole avere una visione complessiva e dare una soluzione definitiva o pressoché definitiva al problema, è necessario rivedere anche i criteri di inserimento nelle graduatorie e non mi sembra che questo ordine del giorno prenda in considerazione questo aspetto così importante!
Conosciamo, tutti noi, diversi soggetti appartenenti a fasce sociali deboli, che sono cittadini italiani, che sono da anni in graduatoria, che si vedono magari superati da residenti extracomunitari aventi diritto per questioni di reddito o estremamente basso o pressoché prossimo allo zero e che passano davanti ad anziani in attesa da anni o a giovani coppie che non possono avere redditi, ma si vedono superati. Allora penso che nel cosiddetto "sostegno sociale" che dobbiamo alle persone in stato di disagio, dobbiamo cominciare a creare anche un ragionamento più approfondito... altrimenti, alla fine, nelle graduatorie ci sono gli extracomunitari che passano davanti ai cittadini!
Non siamo d'accordo ad approvare "tout court" delle iniziative di questo tipo, non che creino delle differenziazioni, ma che fissano dei chiarimenti, perché non ci sia chi venga superato ingiustificatamente, in quanto il criterio abitativo oggi previsto favorisce gli uni piuttosto che gli altri. Riteniamo quindi che questo ordine del giorno, così come presentato, sia incompleto e per le ragioni territoriali, e per le ragioni di merito che abbiamo sostenuto; pertanto, se non verrà ritirato, non lo voteremo.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Una precisazione al collega Tibaldi. Non abbiamo voluto esplicitamente includere i bisogni degli altri paesi esterni alla cintura di Aosta perché le risorse finanziarie in quella direzione ci sono, sono già state ristrutturate abitazioni adibite ad edilizia popolare e con i capitoli di spesa, le risorse, quelle coperture, quei fabbisogni nei paesi si possono coprire, visto anche il numero esiguo di domande in tal senso. L'ordine del giorno riguardava proprio per questo motivo Aosta e l'"hinterland".
Sul discorso del regolamento, se c'è bisogno di metterci le mani, siamo assolutamente d'accordo; il problema è di capirci con dei parametri, con delle graduatorie... il problema non è di escludere, ma di includere! Se poi ci sono dei furbi o dei nullatenenti o alcuni che lavorano in nero e tramite questi meccanismi salgono o sono in testa alla graduatoria... disponibili a rivedere tutto il meccanismo!
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - In un certo senso potrei dire che questo ordine del giorno lo abbiamo già scritto noi... forse non sono stato chiaro quando ho avuto modo di fare la replica alle considerazioni fatte dai vari gruppi sul bilancio. Mi trovo, qui, a replicare alla vostra proposta di ordine del giorno a riassumere dove siamo con gli intendimenti, ma anche con l'operatività per affrontare questo settore.
Punto 1 (che dà una risposta alle sollecitazioni del collega Tibaldi): per prima cosa dobbiamo portare in quest'aula una proposta di legge che magari non è rivoluzionaria, ma definisca meglio il quadro di riferimento delle politiche abitative, perché oggi esistono una serie di leggi, fra di loro più o meno connesse - sia pure nell'ambito della politica della casa - che costituiscono dei riferimenti per loro stesse... prima di tutto un disegno di legge che vada nella direzione di raccordare tutto questo.
La seconda cosa che in questo disegno di legge abbiamo previsto è l'istituzione di un fondo; avremmo però bisogno di poter disporre di un fondo che sia piuttosto elastico, e mi spiego. C'è una tendenza a congelare le risorse sotto le dizioni "spese correnti", "spese di investimento", con una difficoltà di travaso dall'una all'altra delle 2 connotazioni. Invece la nostra idea è quella di disporre di un fondo che sia in grado di dare, con molta elasticità, la risposta al tipo di problema che si pone: se abbiamo da superare un'emergenza dovuta a contingenze per le quali ci troviamo di fronte molte persone che hanno difficoltà a pagare l'affitto, vuol dire che il fondo potrà essere impiegato più in quella direzione; se, viceversa, abbiamo di fronte delle proposte di interventi di tipo strutturale, allora indirizzeremo il fondo in quella direzione. Questi sono 2 aspetti che sono contenuti nella proposta di legge che è già all'esame degli Uffici legislativo e finanziario della Giunta.
Questo disegno di legge lo abbiamo voluto elaborare con una forte partecipazione del "CELVA", non tanto in una logica di riconoscere al "CELVA" un ruolo senatoriale - come qualcuno ha detto in quest'aula -, quanto piuttosto di farli aderire al progetto complessivo che vuole generare una condivisione generale del "problema casa" su tutto il territorio regionale. Devo dire che la cosa è stata ampiamente accettata e da parte dei rappresentanti dei Comuni è stata manifestata una certa disponibilità ad affrontare in questi termini il problema.
Al punto 2 si dice: "a predisporre di comune accordo con le municipalità di Aosta e dei Comuni della Plaine un piano di recupero urbanistico a fine residenziale...", ma noi siamo andati più in là, abbiamo già cominciato a fare una ricognizione su tutto il territorio per indicare possibili stabili da recuperare a fini abitativi. È un programma ambizioso, può darsi che non tutte queste abitazioni abbiano questa connotazione, adesso si tratta semplicemente, questo lo faremo con l'aiuto dell'apposito gruppo di lavoro a brevissimo termine, ma nel frattempo partono già delle iniziative come il recupero della Caserma dei Carabinieri di Valpelline, la Stazione forestale di Etroubles; fra gli interventi che sono previsti o tra gli edifici che possono essere recuperati ce n'è uno che ci sta particolarmente a cuore, quello di La Salle, perché andrebbe a dare delle risposte in una zona dove sappiamo, per le persone che svolgono anche attività di servizi, ci sono difficoltà a recepire degli alloggi... c'è l'ex Scuola elementare di Leverogne, in un primo tempo destinata a stazione forestale, che verrà destinata anch'essa ad alloggi. Abbiamo quindi radiografato una serie di possibilità sul territorio, adesso saranno oggetto di approfondimento: in quella sede, con il Comune di Aosta, andremo a vedere cosa è possibile fare nel Comune di Aosta sul patrimonio del Comune di Aosta e, a quel momento, metteremo in campo delle risorse per fare gli interventi di tipo strutturale. Non abbiamo la presunzione di dare una risposta a tutti i problemi, ma sicuramente sarà un segnale molto forte e soprattutto in tempi relativamente brevi.
Voglio ricordare, per quanto riguarda l'ultimo punto: "a definire ed integrare le politiche per la casa con le associazioni di categoria e gli enti preposti...", che abbiamo la Consulta, con la quale c'è uno scambio fertile di valutazioni, è un organismo che collabora con noi, ma che può collaborare anche con le commissioni consiliari, è a disposizione di tutti, ben vengano delle sollecitazioni alla Consulta perché presenti istanza nei nostri confronti di sollecitazioni.
Credo quindi che il Governo regionale abbia un progetto concreto che ha intenzione di realizzare con molta determinazione in tempi brevi e, in quella sede, sarà un piacere da parte nostra prendere atto delle sollecitazioni della minoranza che potranno essere di aiuto per migliorare le nostre proposte.
Detto questo, chiedo al gruppo di ritirare l'ordine del giorno con questo impegno, altrimenti voteremo contro: il voto contrario è solo per una questione di tempo, perché se ci asteniamo tutte le volte, la Presidenza deve leggere... chiedo venia, chiedo di astenervi, era solo questo.
Presidente - La parola al Consigliere Salzone.
Salzone (SA) - Solo per dire perché non condividiamo questo ordine del giorno: non perché non sia lodevole presentare un ordine del giorno di questo genere, anzi, direi che può essere anche utile ad approfondire un dibattito che però a noi risulta, in questo ordine del giorno, parziale. Solo per aggiungere alcune cose, peraltro già dette dall'Assessore, ma che vorrei sottolineare. Nell'intervento dell'altra sera, quando sono intervenuti tutti gli Assessori, l'Assessore Cerise, credo per la prima volta, ha avuto delle affermazioni in merito al problema della casa che mi hanno particolarmente soddisfatto, mi sono preso anche gli appunti quella sera: ecco perché ieri vi ho detto che alle domande poste nei capitoli ieri sera l'Assessore aveva già risposto, ha usato termini come "coscienza", che ci sono "tensioni reali sul territorio", che a volte ci sono delle "tragedie", e che sono stati impegnati 18 milioni con mutui, che c'è in corso un disegno di legge in cui sarà stanziato più di 1 milione di euro per incentivazioni all'affitto...
Il Consigliere Bortot faceva riferimento alla tensione che c'è nel Comune di Aosta e nei Comuni della "Plaine"... è un settore del quale mi sono sempre occupato e ho fatto le mie battaglie; in questo momento - come già stato detto in questa sede diverse volte dall'Assessore - c'è un programma in atto che ha, sì, un rallentamento, ma è un programma cospicuo. Ricordo che al "Quartiere Dora" saranno terminati più di 100 alloggi, di cui 20 finanziati con il decreto legge nazionale, 20.000 alloggi in affitto, saranno pronti fra pochi mesi, gli altri 80 alloggi saranno pronti probabilmente entro il 2008, ma ricordo che al "Quartiere Cogne" c'è ancora un progetto di circa 80 alloggi finanziato con "Aosta-Capitale", che dovrebbe prendere il suo corso davanti alla chiesa, tanto per capirci, ma c'è anche il discorso del grattacielo che aveva portato avanti l'"ARER" tempo fa e che dovrebbe essere abbattuto e ricostruito con più di 100 alloggi.
Volevo sottolineare l'operazione che sta già facendo la Regione su mandato all'"ARER" di cercare sul territorio un certo numero di alloggi da ristrutturare per andare incontro a quello che lei diceva: si cercano sempre più fabbricati da ristrutturare per evitare di costruire il nuovo per quando è possibile, quindi il programma è cospicuo. A questo aggiungerei anche che al "Quartiere Cogne" ci sono parecchi alloggi vuoti che stanno per essere ristrutturati o con una manutenzione importante saranno pronti, spero, in un tempo breve, ma ci sono altri 60-70 alloggi vuoti. Questo per dire che con il pacchetto alloggi, se fosse ristrutturato - o se fosse edificato il nuovo - secondo i tempi che consideriamo decenti, daremmo già una risposta molto importante; però volevo sottolineare che le dichiarazioni dell'Assessore ci trovano consenzienti... speriamo che alle dichiarazioni, come sempre, seguano i fatti!
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Sentito l'impegno dell'Assessore, la possibilità nelle commissioni di intervenire sulla proposta di legge e le dichiarazioni del Consigliere Salzone che fa parte della maggioranza, ritiriamo l'ordine del giorno, ovviamente con l'impegno di seguire l'iter della legge, le risorse finanziarie che ci mettiamo sopra, e i tempi di esecuzione.
Presidente - L'ordine del giorno n. 2 è ritirato.
Il Consiglio prende atto.
Président - Je donne lecture de l'ordre du jour n° 3.
Ordine del giorno
Il Consiglio regionale
Preso atto che ogni anno cresce il numero delle domande per accedere al Fondo regionale per l'abitazione e che nel 2006 sono stati necessari ben 1.620.538,37 euro per gli oltre 750 beneficiari
Constatato che nel bilancio triennale 2007-2009, al capitolo 13050, vengono iscritti nel bilancio risorse insufficienti per dare una risposta esaustiva a tali domande
Ritenuto che il sostegno all'affitto costituisce un intervento regionale importante a favore di famiglie bisognose
Impegna
gli Assessori competenti a integrare nella futura legge di assestamento del bilancio le risorse di cui al capitolo 13050 (Gestione del fondo regionale per l'abitazione) così da dare risposta a tutte le domande aventi diritto al contributo.
F.to: Squarzino Secondina - Bortot - Venturella
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Il problema è sempre sulla casa, ma su un aspetto particolare, che non ho sentito trattare nella risposta precedente, perché forse è un fondo a sé, che esula dal fondo più generale che la nuova legge sulla casa vorrà prendere in esame.
Abbiamo semplicemente messo insieme 2 dati: il primo, l'analisi del "trend" del numero di domande di famiglie che dal 2000-2005 hanno chiesto i contributi per pagare l'affitto; da notare che il 66% di queste famiglie sono sotto la soglia della povertà, quindi sono famiglie che hanno un'esigenza reale. Abbiamo verificato che quest'anno in bilancio, tenendo conto che ci sarà un contributo anche da parte dello Stato simile a quello dello scorso anno, avremo in bilancio complessivamente 1.215.000 euro, gli stessi che avevamo quest'anno e che non sono stati sufficienti per venire incontro alle oltre 760 domande di persone che in base al bando sono state iscritte in graduatoria, quindi hanno motivazione per l'accesso: per questo motivo chiediamo che, nel momento in cui ci sarà un assestamento di bilancio - capiamo che non si può intervenire adesso - o in questa futura legge, si prenda in esame tale problema. Vedo il collega Salzone che mi sorride, ma è questo fondo, in particolare... allora se abbiamo questa assicurazione... noi vorremmo proprio che questa ci fosse.
Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.
Cerise (UV) - Se il problema fosse solo una questione di risorse, avremmo potuto mettere un milione di euro in più, magari facendo pure quel che si dice una specie di "marchetta", da utilizzare in termini propagandistici. Abbiamo tenuto le risorse per questo problema uguali a quelle dell'anno precedente; nessuno come noi, però, è consapevole del fatto che, se non governiamo bene il sostegno all'affitto, vale a dire di garantire a quelle persone che hanno delle effettive grosse difficoltà il sostegno a pagare l'affitto, il problema ci ricade addosso aggravato, perché questi scivolano nell'ambito dell'emergenza abitativa... d'altra parte, però, governare bene questo problema significa anche avere una cognizione degli effetti che l'aiuto può negativamente generare nell'ambito del mercato degli affitti.
In cosa consiste, allora, effettivamente da parte nostra, questa sorta di attitudine che qualcuno potrebbe definire "attendista"? Che non è solo il tempo della revisione di bilancio per mettere delle risorse aggiuntive... cosa stiamo facendo? Stiamo facendo un'analisi di questo tipo: prima di tutto vogliamo capire quelle persone che hanno fisiologicamente, indefinitamente e irrevocabilmente bisogno di questo aiuto... parlo di anziani e di persone che hanno situazioni che non hanno una possibilità di ritorno a condizioni normali e delle quali si sa che avranno costantemente bisogno di un aiuto, ma se questo è, l'aiuto è un aiuto più di carattere generale, è inutile continuare ad attribuire al problema della casa una situazione di disagio sociale che è connaturato con lo stato sociale della persona! Occorre individuare delle misure di sostegno di queste persone dal punto di vista sociale più generale, che non quello del cosiddetto "aiuto all'affitto". Questo è il primo problema, perché se riusciamo a fare questa operazione, a prescindere dal fatto che vogliamo darlo comunque, abbiamo chiaro quello che può essere il sostegno per pagare l'affitto di persone che transitoriamente nella vita possono avere un problema e per le quali si prospettano tempi migliori con possibilità di uscire da questa situazione, da quello che è un processo di tipo fisiologico da cui non veniamo fuori, e quindi cominciare a "dare a Cesare quello che è di Cesare", vale a dire: questo è un problema che si lega alla casa, quest'altro è invece un problema sociale, perché i 2 problemi vanno affrontati con 2 approcci differenti.
Seconda considerazione: in questo momento tutte le Regioni - potrei farle vedere una serie infinita di lettere - hanno sollecitato il ministro a potenziare questo tipo di risorse e c'è stato in questo senso un impegno del ministro a rivalutare i fondi destinati alle Regioni per questo scopo; quindi anche da lì dovrebbero arrivare già per il bando pregresso, quello che è in corso ora, delle risorse aggiuntive, perché i bandi sono sempre in ritardo, vale a dire daremo nel 2007 i soldi per il 2006. Noi abbiamo dato nel 2006 i soldi per il 2005, quelli che si riferiscono al bando che si apre adesso prenderanno i soldi alla fine del 2007... purtroppo è una cosa del genere!
Terzo aspetto della vicenda: il regolamento è generico, e mi spiego. È vero che si escludono gli alloggi di lusso e certe cose, ma rileviamo che ci sono delle sperequazioni in alcuni casi fra necessità delle persone e alloggi in disponibilità, allora anche qui vorremmo fare qualche approfondimento, altrimenti si rischia di sostenere degli sprechi. Non c'è quindi una riserva di principio alla proposta di mettere delle ulteriori risorse... vorremmo però che questo venisse fatto, se del caso, ma attraverso un lavoro propedeutico di analisi della problematica e di razionalizzazione dell'allocazione delle risorse stesse. Resta fermo l'impegno, questo sì, che a fronte del quadro che verrà fuori da tutto questo, se ci sarà bisogno di mettere delle risorse, il Governo è disponibile a farlo.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Mi sembra che l'impegno che chiedevamo con questo ordine del giorno sia stato preso dall'Assessore; per cui, se ho capito bene, l'Assessore chiede che ritiriamo questo ordine del giorno.
Noi crediamo alle sue parole, Assessore; prendiamo atto del suo impegno di individuare eventuali nuove risorse se queste sono necessarie, d'altra parte era in questo spirito che avevamo preparato un ordine del giorno. Credo che il lavoro preparatorio che si sta facendo possa essere utile; se lei mi consente, le propongo di sollecitare anche il collega Fosson della sanità per fare questa famosa "indagine sociologica". Quando si è concluso il secondo rapporto sulla povertà e vulnerabilità in Valle d'Aosta, la Chiara Saraceni aveva detto: "guardate, qui manca uno studio per individuare questa tipologia di soggetti diversi, perché abbiamo gli elementi che chi lavora in quel settore, dalla Caritas alla S. Vincenzo, alle altre associazioni di volontariato...", ha la percezione dei problemi, ogni tanto ce li pongono come casi individuali che però si ripresentano e aumentano, però occorre assolutamente che la Regione apra uno sguardo su questa realtà. Credo quindi che questa indagine, se fatta in modo ampio e non solo collegata alla casa, possa essere utile, naturalmente senza che richieda 2 o 3 anni, perché le persone farebbero in tempo a morire nell'attesa che la Regione individui gli strumenti più idonei.
Conclusione: se la delega alla casa e all'emergenza abitativa al collega Salzone della "Stella Alpina" porta a questi risultati, direi che siamo contenti... poi, vediamo come si concretizzerà!
Président - L'ordre du jour n° 3 est donc retiré.
Le Conseil prend acte.
Président - Je donne lecture de l'ordre du jour n° 4.
Ordine del giorno
Preso atto dello stanziamento di 10 milioni di euro per l'anno 2007 e di circa 17 per l'anno 2008 per il finanziamento degli interventi di riqualificazione di Aosta quale moderno capoluogo regionale;
Sottolineata l'importanza di dotare l'area F8 e F8 bis di un parcheggio pluripiano collegato al centro città con un percorso pedonale che potrebbe "congelare" tutto il traffico dell'Envers in entrata nella città;
Rilevata l'importanza di tale intervento anche in relazione al peggioramento dei dati della qualità dell'aria del capoluogo regionale;
Il Consiglio regionale
Impegna
L'Assessore competente e la Giunta regionale:
- a riferire, nella prima seduta utile della Commissione consiliare competente, in merito alla predisposizione dell'accordo tra RAVA, Comune di Aosta e Vallée d'Aoste Structure;
- ad accelerare, d'intesa con l'Amministrazione comunale di Aosta, l'iter di approvazione della progettazione del parcheggio pluripiano e per quanto di competenza della realizzazione del collegamento pedonale tra il parcheggio stesso e il centro cittadino.
F.to: Venturella - Squarzino Secondina - Bortot
Président - La parole au Conseiller Venturella.
Venturella (Arc-VA) - L'argomento di questo ordine del giorno credo tutti i Consiglieri lo abbiano ben presente. Per chi come me e il collega Fiou e i colleghi della "CdL", il collega Borre, è stato seduto sui banchi del Consiglio comunale di Aosta, sa che la costruzione del parcheggio pluripiano in zona "F8" e "F8bis", quella che viene chiamata l'"Espace Aosta", collegato direttamente a questo collegamento pedonale tra il parcheggio pluripiano e Via Bramafam, è ancor più, ora che notiamo dalle rilevazioni "ARPA" un peggioramento soprattutto in questi giorni della qualità dell'aria, in particolare rispetto alle polveri sospese (PM10), strategica e importante.
Mi si obietterà che lo studio "Geodata" riporta un'ipotesi, ma io credo che questa ipotesi non possa portare valore aggiunto, ma anzi possa essere un impedimento, perché sappiamo bene cosa vuol dire intervenire su un sedime che non è nostro, che è delle ferrovie, con dei progetti che avevamo già studiato in Consiglio comunale e che erano stati abbandonati, sono progetti che appesantirebbero la soluzione. Credo che all'interno del "PUD" che deve essere fatto in accordo con il Comune di Aosta, Regione autonoma e "Vallée d'Aoste Structure", un impulso, un'accelerazione su questo debba essere fatta, perché, per quel che ne so, compete a noi la costruzione del pluripiano, compete al Comune di Aosta la costruzione del sottopasso pedonale, ma credo che ci debba essere un'unione delle forze per far sì che questo progetto possa essere realizzato, progetto che è stato stralciato dal cronoprogramma di "Aosta capoluogo", ma che oggi è ancor più strategico per la città, perché lì potrebbe essere congelato quasi tutto il traffico proveniente dall'Envers. Sapete bene che da lì, per andare in centro, è sufficiente percorrere circa 250 metri di sottopasso, quindi risolverebbe non tutto il problema della mobilità ad Aosta, ma una buona fetta, non ci sarebbe più bisogno di tanti interventi sia strutturali e infrastrutturali che contingenti.
Credo quindi che ci voglia un impegno serio e organico, ma anche un'accelerazione dei tempi negli accordi, per far sì che questo progetto strategico diventi veramente un punto nell'agenda del Governo regionale.
Président - La parole au Président de la Région, Caveri.
Caveri (UV) - Rispondo interpretando qui, il pensiero, anche per economicità di lavori e per rispettare l'accordo fra i gruppi politici di chiudere per l'una, in maniera estremamente rapida...
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... non avevamo deciso di chiudere per l'una? Va bene, evidentemente ci sono stati nuovi accordi politici nel momento in cui il Presidente del Governo regionale non era presente... mi fa piacere! Adesso capisco perché andiamo piano... perché prendiamo tempo per finire alle 17!
Vorrei dire che il tema che lei pone è molto serio, possiamo dire che un sottoutilizzo dell'area ex "Cogne" soprattutto là dove ha inciso profondamente l'insieme dei finanziamenti comunitari "Obiettivo 2", è dovuto alla cattiva qualità dei collegamenti con la città di Aosta. Qui c'è una progettualità in corso che inerisce diverse questioni che devono essere intersecate fra di loro, assumendo però un cronoprogramma che ci consenta di rispondere a problemi di maggior lunghezza e a problemi più brevi.
Un primo problema, ad esempio, deriva dal fatto che la chiusura al centro storico di Aosta degli "Euro 0" e la scelta di allargare le "zone blu", ha creato una nuova clientela ai parcheggi dell'area "Cogne"... per fortuna! Però nei giorni scorsi, con l'Assessore Cerise e il Comune di Aosta, abbiamo dovuto affrontare un'emergenza che deriva dal fatto che i parcheggi afferenti la telecabina Aosta/Pila, parcheggi che servono per i turisti, sono stati presi d'assalto prevalentemente dai dipendenti regionali che posteggiano lì, e che attraverso il sottopasso ferroviario vengono a lavorare... comportamento moralmente corretto, che dimostra che la mano invisibile del mercato agisce meglio di tanti proibizionismi!
È vero che stiamo lavorando per allestire l'area della torre piezometrica, abbiamo avuto pochi minuti fa dall'Assessore Follien - me lo ha mostrato l'Assessore Cerise - una lettera nella quale ci viene richiesto questo intervento, per cui avremo un'area di stoccaggio di auto particolarmente cospicua in quella zona in brevissimo tempo, e questo naturalmente si assomma al parcheggio pluripiano di cui lei parlava, e invece è in fase di studio avanzato fra i progetti di fattibilità anche la questione tanto controversa dell'uscita autostradale di Aosta centro; il Comune di Aosta non vuole parlare di un'uscita autostradale, preferisce parlare di un'uscita autostradale con parcheggio di attestamento e questa è la cosa su cui adesso stiamo lavorando, pur non escludendo di costruire un sistema che un giorno possa essere aperto almeno parzialmente all'uscita.
Resta la questione del collegamento con la città. Lei sa che il progetto "Binel" ha cozzato contro l'esistenza nella zona attigua alla torre di Bramafam di tutta la rete tecnologica della città, quindi oggi immaginare un sottopasso, lì, è molto complicato, tanto che per il momento questa opera è stata accantonata rispetto alle priorità di "Aosta capitale". Questo ci preoccupa, tanto che abbiamo incontrato il Comune di Aosta, ma facciamo sempre le cose in punta di piedi perché il Comune di Aosta è un Comune complicato dal punto di vista delle procedure, quindi ci muoveremo in punta di piedi, ma abbiamo lanciato questa idea di un collegamento veloce fra l'area "Cogne" e il centro città, attraverso un impianto di risalita. Presenteremo, a breve, questa progettualità al Comune di Aosta che informalmente si è già detto interessato, in circa 3 minuti si raggiungerebbe il centro città con un impianto di poche centinaia di metri, in attesa dello sfondamento eventuale derivante da tutte le ipotesi di interramento del piano del ferro che fanno parte di tutta una serie di studi (naturalmente, come ha precisato l'Assessore Pastoret in aula, non è il vecchio interramento del piano del ferro, che prevedeva addirittura una galleria sotto il Buthier, quelle sono opere colossali, all'epoca erano 1.000 miliardi di lire!). È chiaro che il vero sfondamento della città avverrà il giorno in cui ci libereremo almeno del fascio attuale di 9 binari, perché oggi è largo, in quanto ci sono addirittura 9 binari, 3 dei quali militari, poiché il Genio ferrovieri movimentava i suoi mezzi in quei binari.
Stiamo andando avanti... ci asterremo sull'ordine del giorno, perché riteniamo che quanto chiesto dal Consigliere Venturella sia perfino limitato rispetto alle diverse progettualità che abbiamo in campo in questo momento.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Per annunciare anche l'astensione del nostro gruppo su questo ordine del giorno, di cui evidenziamo una serie di perplessità, perché casualmente in quest'aula si sta discutendo del ruolo di Aosta, vediamo che si continua a chiedere ad Aosta di mettere a disposizione terreni per fare parcheggi, come se non ce ne fossero già a sufficienza... abbiamo appreso con soddisfazione la notizia che l'Assessore Follien ha dichiarato la sua collaborazione per arrivare ad aprire nuove aree che insistono sulla città di Aosta...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... in altri Comuni la Regione ha dato molto ai Comuni; qui, ad Aosta, c'è più la tendenza a tenersi le proprietà, mentre per l'autonomia comunale dovrebbe esserci una maggiore fiducia nell'Amministrazione comunale...
(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... una controparte, punto!
Credo che da questo punto di vista l'"F8" e l'"F8bis" sono tutti discorsi relativamente importanti, ma casualmente siamo di nuovo qui a chiedere ad Aosta uno sforzo per mettere a disposizione interventi, viabilità... per i parcheggi, ma a fronte di questo... c'è la volontà di rafforzare il trasporto pubblico, di rafforzare i trasferimenti in spese correnti, di rafforzare il ruolo di Aosta? Questi sono tutti discorsi che comporterebbero maggiori riflessioni e non solo la focalizzazione su un punto, che è un punto che ai cittadini di Aosta porta poco, quello del parcheggio pluripiano, discorso molto importante, ma che rischia di nuovo di focalizzare tutto l'obiettivo sull'autovettura e non su tutto il resto che interessa, cioè i rapporti fra Amministrazione regionale e Amministrazione comunale, i rapporti urbanistici che devono essere condivisi, quindi la ripresa in pieno e la ripartenza del piano strategico per Aosta e, soprattutto, investimenti nel trasporto pubblico.
Président - La parole au Conseiller Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Mi dispiace che il gruppo dei "DS" abbia una visione così... secondo me non bisogna confondere i 2 piani, sono 2 piani diversi... per chi è stato in Consiglio comunale di Aosta, abbiamo parlato di questo progetto fin dalla fine degli anni '80. Non si chiede ad Aosta uno sforzo ulteriore, assolutamente, esisteva un accordo di programma, ma ancora di più esisteva la legge regionale su "Aosta capoluogo", dove le aree erano di proprietà regionale, e il Comune di Aosta - sono convinto che è proprio il contrario di quello che afferma il Capogruppo Sandri - da questo parcheggio potrebbe avere dei grandi vantaggi in termini di qualità dell'aria, in termini di numero di autovetture che entrano in Aosta... è proprio il contrario, e mi dispiace questo errore di valutazione!
Di questo parcheggio - e io ne conosco la storia - prima è stato affidato l'incarico, poi è stato bocciato; c'è una vicissitudine procedurale un po' lunga, personalmente sul collegamento funiviario ho una perplessità, ma lo vediamo e ne discuteremo in definitiva...
(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)
... sì, collegamento funiviario. Assessore Cerise, l'Assessore Pastoret cade dalle nuvole...
Pastoret (UV) - (fuori microfono) ... non ho sentito...
Venturella (Arc-VA) - ... collegamento funiviario... ho sentito bene, Assessore Cerise? Ha parlato di funivia... ah, ecco! Ne avrete parlato, vi sarete messi d'accordo almeno su che tipo di funivia? Vedremo il tipo di collegamento, personalmente il collegamento pedonale poteva essere indirizzato su altri vie, perché esiste già un collegamento pedonale, che è quello che utilizzano ora gli utenti che utilizzano già il parcheggio a servizio della telecabina.
Sono soddisfatto che si cerchi un'altra soluzione al parcheggio delle autovetture che dall'Envers vengono verso Aosta, era un'idea venuta fuori da alcune mozioni di indirizzo in Consiglio comunale di sfruttare quell'area lì, adesso si dà particolarmente risalto a queste iniziative, però credo che la risoluzione debba essere mantenuta, anche perché crediamo che non vada dimenticato che questa debba essere una priorità assoluta, è forse una delle priorità per il capoluogo valdostano.
Président - La parole au Vice-président du Conseil, Fiou.
Fiou (GV-DS-PSE) - Tutti noi provenienti dall'esperienza comunale abbiamo la tendenza di continuare a fare anche i Consiglieri comunali in quest'Assise, dimenticando che ci sono anche questioni di autonomia di intervento che caratterizzano i vari enti... Oggi, abbiamo inoltre sentito anche qualcuno proiettarsi nel futuro di una vita comunale...
Ci sono rapporti molto delicati fra Comune di Aosta e Regione, su cui si gioca anche il futuro più generale della Valle d'Aosta. Abbiamo assistito qualche volta a ingerenze regionali su problemi di Aosta molto impegnativi, dall'altra parte facciamo anche i conti con ritardi e incomprensioni dell'attività del Comune di Aosta, però mettendo sul tavolo tutte queste cose, visto che mi pare che si stia avviando un percorso dove la Regione si presenta in punta di piedi per non far pensare a ingerenze eccessive sul Comune di Aosta, ma con l'intenzione di promuovere un rapporto che dovrebbe guardare ad un progetto di Aosta del futuro dove tutti e 2 gli enti giocano il ruolo che devono giocare in proposito.
Confermo l'astensione che il mio Capogruppo aveva annunciato, perché questo ordine del giorno mi pare che, ancora una volta, voglia far prendere una decisione qui dentro che compete al Comune di Aosta o che perlomeno deve far parte di un accordo fra Comune e Regione.
Président - Il n'y a pas d'autres collègues qui souhaitent intervenir? Je ferme la discussion générale.
Je soumets au vote l'ordre du jour n° 4:
Conseillers présents: 29
Votants: 2
Pour: 2
Abstentions: 27 (Borre, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Ferraris, Fey, Fiou, Fontana Carmela, Fosson, Isabellon, Lanièce, La Torre, Maquignaz, Marguerettaz, Ottoz, Pastoret, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Sandri, Stacchetti, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent e Viérin Marco)
Le Conseil n'approuve pas.
Président - Nous passons à l'ordre du jour n° 5.
Ordine del giorno
Il Consiglio regionale
Preso atto delle ingenti risorse stanziate per l'istruzione e la formazione professionale;
Ritenuto che tali risorse siano utilizzate in progetti che vedano la partecipazione paritaria degli enti di formazione e delle istituzioni scolastiche;
Ricordato che, proprio per facilitare la collaborazione e l'integrazione tra queste due tipologie di enti di formazione ed istruzione è stato costituito il Comitato Tecnico Integrato;
Atteso che tale Comitato da mesi non è più operante, a detrimento della necessaria integrazione tra il settore dell'istruzione e quello della formazione;
Impegna
Il Governo regionale, ed in specie gli assessori competenti:
- ad attivare la collaborazione paritaria tra il sistema dell'istruzione e quello della formazione e, in quest'ottica, a riconvocare il Comitato tecnico integrato;
- a riferire alla competente commissione consiliare l'esito di tale azione.
F.to: Squarzino Secondina - Bortot - Venturella
La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Credo che ci voglia il Presidente per discutere questo ordine del giorno, quindi non posso illustrarlo.
Presidente - ... collega, c'è, c'è comunque tutto il Governo presente, quindi è tranquillamente nella condizione di illustrarlo... proceda pure.
Squarzino (Arc-VA) - Ho fatto questa premessa, perché prima ne parlavo con l'Assessore alla pubblica istruzione che mi ha detto: non è solo materia mia, è del Presidente... ecco, grazie.
La questione che poniamo riguarda i corsi di istruzione e formazione professionali, quelli di cui abbiamo già parlato ieri sera, cioè corsi che sono finanziati con il "FSE" e che sono nati come corsi sperimentali, in cui si alternano istruzione e formazione per consentire agli studenti "drop out" di recuperare una serie di risorse e... chiederei al Presidente di utilizzare delle espressioni diverse, perché non si addicono a lei certe espressioni...
Caveri (UV) - (fuori microfono) ... le spiegherò il perché... ordini del giorno che non hanno alcun significato contenutistico... una come lei, che conosce il mondo della scuola, non può scrivere delle banalità di questo genere!
Squarzino (Arc-VA) - Signor Presidente, quando lei farà delle osservazioni usando un linguaggio decoroso, io la ascolterò, ma non accetto che lei usi linguaggi poco educati per una persona qualunque e soprattutto da lei non lo voglio e non lo accetto... questo è vergognoso, signor Presidente! Per questo mi sono fermata! Non entro nei contenuti, ma nelle modalità delle espressioni che lei ha usato... questo non va bene!
Con questo ordine del giorno poniamo una questione che è interessante per le scuole, nel senso che queste risorse del "FSE" vengono destinate a corsi, come dicevo prima, che sostengono i giovani "drop out" per reinserirli poi nel mondo della scuola. Ora, questi corsi possono essere gestiti sia dalle istituzioni scolastiche, sia dagli enti professionali. Sono in corso richieste, lavori, perché in questi anni il mondo della scuola è stato messo da parte rispetto alla gestione di queste tipologie di corsi. Per trovare un ambito di collaborazione e un tavolo di dialogo sui problemi che emergono nella fase sperimentale, problemi che emergono dalla necessità di raccordare questi 2 ordini di scuola, le istituzioni scolastiche e la formazione professionale, era nato un "Comitato tecnico integrato", che aveva lo scopo di favorire questa integrazione. Ora, il Comitato tecnico integrato non è più stato convocato e non si capisce bene il perché. Se i problemi fossero stati risolti, d'accordo, si sarebbe potuto sciogliere automaticamente, ma qui i problemi non sono risolti! Esiste una questione di ricerca in questa fase sperimentale di ruoli reciproci; non solo, forse c'è la volontà politica - ed è per questo che vogliamo verificarla oggi - di favorire solo il settore privato della formazione professionale, lasciando che le cose vadano così come hanno cominciato ad andare ed eliminando ogni raccordo col settore scolastico. Non facendo più convocare quello strumento che è il Comitato tecnico integrato, che doveva facilitare questa integrazione, diciamo che di fatto c'è una volontà politica di penalizzare la scuola in questa ottica di formazione professionale. Non credo che questo ci sia, lo spero almeno, e in questo senso volevamo... ed è collegato con la finanziaria, perché nel momento in cui si bandiscono quei corsi di formazione professionale, chiediamo che questi fondi siano anche... non dico gestiti, ma che questa problematica sia affrontata nel tavolo che era stato così indicato.
Anche in questo senso il nostro gruppo si è fatto portavoce di una richiesta, che è emersa anche in questo caso dal mondo della scuola, espressa dalla "CGIL", che chiaramente lo dice. Io sono confederale, c'è questa richiesta, quindi è il mondo della scuola che lo chiede.
In questo senso l'ordine del giorno ha una valenza politica, poi è chiaro, la Giunta può dire sì o no, con tutte le motivazioni e noi possiamo ascoltare con attenzione le motivazioni e possiamo accettare anche motivazioni diverse da quelle che poniamo, però vogliamo che questo tema sia affrontato politicamente e che ci sia una scelta politica chiara.
Président - La parole au Président de la Région, Caveri.
Caveri (UV) - A me spiace che lei abbia pensato che io volessi "mandarla aff..." come si suol dire, ma era un amabile dialogo fra di noi che concerneva dei fatti personali e non la sua persona, non potrei neanche lontanamente pensarlo di "mandarla a fare in bagno", usando un'espressione... è tale il suo garbo e la sua signorilità anche nel porre le questioni, che veramente non rientrerebbe nel mio stile, essendo anche papà di 2 bambini piccoli, sarebbe un cattivo modello educativo.
Ciò detto, vorrei dirle che questo suo ordine del giorno è, dal punto di vista contenutistico, non accettabile, perché fra poche settimane scadrà il "Fondo Sociale Europeo" nel periodo di programmazione 2000-2006 e il Comitato tecnico integrato si era occupato nei mesi scorsi proprio del coordinamento fra l'istruzione tecnico-professionale, come la definisce lo statuto di autonomia con esattezza, e il sistema della formazione previsto dai fondi comunitari. Si era molto dibattuto su chi dovesse essere capofila, le scuole di formazione professionale ritenevano che dovesse essere nelle loro mani la gestione della formazione professionale, le norme comunitarie non lo prevedono, prevedono invece che la formazione professionale abbia tutta una sua tipologia e non esiste una logica gerarchica come pensava il mondo della scuola, cioè che gli enti formatori dovessero avere il guinzaglio della scuola nelle proprie decisioni. Ciò detto, questo comitato aveva creato pesi e contrappesi specificando bene i reciproci ruoli.
Oggi questo comitato non ha ragione d'essere, in questo momento, per la semplice ragione che in questo momento è in fase di negoziazione con Bruxelles il nuovo periodo di programmazione dei fondi comunitari e - come le ha già spiegato l'Assessore - noi prudenzialmente una serie di fondi li abbiamo allocati con risorse regionali, perché è assai probabile - come confermerebbero anche le ultime notizie di provenienza da Bruxelles - che i fondi del "FSE" non saranno più adoperabili nei cicli di scuola primaria, tranne - ma questo dovrà essere oggetto di una forte negoziazione con l'UE - le scuole che abbiano una stretta funzione legata all'occupabilità. Allora dovremmo decidere quale delle nostre scuole è strettamente legata all'occupabilità: mi sembra che la Scuola alberghiera sia una di quelle più vicine a questa questione, come pure la Scuola di agricoltura. Forse nella riforma degli istituti professionali regionali dovremo vedere se li renderemo più formazione e meno scuola, perché il modello della Provincia di Bolzano che l'Assessore Viérin conosce bene è molto interessante, in quanto loro hanno istituti professionali assai professionalizzanti, anche se ad alcuni sindacati confederali, compreso il suo, la formula di Bolzano non piace.
Credo che l'ordine del giorno vada quindi respinto, perché sicuramente ci dovrà essere nella fase di negoziazione del "FSE" una riflessione con tutti i partners, comprese le scuole, i sindacati, le associazioni imprenditoriali, per cui ritengo che l'ordine del giorno non vada accolto, poiché in questa fase non avrebbe alcuna logica la convocazione del Comitato tecnico integrato.
Si dà atto che, dalle ore 11,22, presiede il Vicepresidente Fiou.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Oui, le Président Caveri a déjà illustré les adresses du Gouvernement.
Je voulais simplement ajouter, à part les efforts qui ont été insérés dans le budget avec ces 500 mille euros qui vont nous garantir ces stages de formation, que nos jeunes entreprennent à la 4e année d'école supérieure secondaire dans les administrations ou même dans les entreprises, je crois qu'une réflexion à l'avenir sera ouverte sur le thème de la formation professionnelle, car avec l'obligation scolaire qui passe à 6 ans, je crois qu'on devra repenser, d'un côté, les 2 années supplémentaires et aussi cela nous donnera la possibilité d'ouvrir une confrontation avec la formation professionnelle pour évaluer la possibilité d'exercer à plein cette compétence, qui est une compétence primaire: celle de l'instruction professionnelle.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Pensavo che le leggi regionali avessero ancora una valenza... Questo Consiglio ha votato la legge n. 7/2003 in cui si dice, all'articolo 8: "la Regione definisce il sistema della formazione professionale assicurando il raccordo con il sistema dell'istruzione e del mercato del lavoro con le politiche attive del lavoro e con i servizi per l'impiego". C'è stata la decisione di dire: "va bene tutta la formazione professionale, ma va assicurato il raccordo". Questo raccordo è difficile, il raccordo va fatto, ma è difficile da fare, non so quali siano gli strumenti più adatti; il Comitato tecnico integrato era uno strumento che era nato con questo scopo.
Prendo atto che in questo momento c'è il problema, ma non si vede come lo si vuole risolvere!
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Per dichiarazione di voto, glielo dirò in italiano, collega Squarzino, magari non mi sono espresso bene...
Non è che non c'è la volontà politica, ma visto che siamo in una fase di evoluzione e di transizione con l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni, questo innalzamento ci impone un ragionamento, fra l'altro in termini di continuità da 3 a 16 anni, anche su questo tema, quindi in fase di contrattazione sindacale e in fase di rivisitazione e di prospettiva del nostro sistema scolastico regionale sarà presa in considerazione sicuramente questa prerogativa, che è una prerogativa del sistema scolastico valdostano.
Non c'è una mancanza di volontà politica, ma in questa fase di transizione c'è una volontà di pianificazione in prospettiva.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 5:
Consiglieri presenti: 29
Votanti e favorevoli: 6
Astenuti: 23 (Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Fey, Fosson, Isabellon, Lanièce, La Torre, Maquignaz, Marguerettaz, Ottoz, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Stacchetti, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent e Viérin Marco)
Il Consiglio non approva.