Oggetto del Consiglio n. 2062 del 13 luglio 2006 - Resoconto
OBJET N° 2062/XII - Approbation de la motion: "Initiatives pour promouvoir la langue française au niveau de la communication médiatique".
Motion
Vu la convention signée en 1997 par la Présidence du Conseil des Ministres et la société RAI, qui engage ladite société à diffuser chaque année 78 heures de programmes télévisés en langue française, en contrepartie d'une contribution de 4 milliards de lires, soit un peu plus de 2 millions d'euros;
Considérant les données exposées par le CO.RE.COM., lors de sa conférence de presse du lundi 26 juin 2006, données tirées d'une étude sur la programmation RAI en Vallée d'Aoste dans les différentes langues, à savoir italien, français et franco-provençal;
Regrettant que lesdites données ne m'aient pas été communiquées par la Présidence de la Région, même après la question posée à ce sujet durant la dernière séance du Conseil;
Ayant constaté que non seulement les heures de diffusion de programmes en français n'arrivent pas, dans la période observée, au niveau prévu par la Convention susmentionnée, mais que l'usage du français est surtout réservé aux programmes consacrés à l'art, à la culture et aux spectacles, et aux émissions les moins suivies de RAI Vallée d'Aoste;
Ayant appris par la même occasion qu'un pourcentage important de ces émissions en français ne concernait pas la Vallée d'Aoste, mais qu'il s'agissait de sujets à caractère général réalisés par FR 3 dans le cadre de sa propre programmation;
Compte tenu du fait que la Région autonome Vallée d'Aoste est partie prenante à la Convention, au niveau tant de l'évaluation de la programmation que du bilan des émissions réalisées;
le Conseiller régional
Engage
le Président de la Région:
1) à respecter dorénavant l'article 116 du Règlement intérieur du Conseil;
2) à demander au Gouvernement italien que la RAI observe scrupuleusement la Convention, du point de vue de la qualité comme de la quantité des programmes;
3) à prendre des initiatives pour promouvoir la langue française au niveau de la communication médiatique, dans le but de défendre notre patrimoine culturel, d'enrichir nos compétences linguistiques, dans nos relations avec les Régions voisines de Haute Savoie et du Valais et de faire connaître l'activité politique, économique et sociale de notre communauté dans le vaste monde de la francophonie.
Signé: Sandri
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Per mozione d'ordine. Chiedo se è possibile dal prossimo Consiglio alternare le mozioni, cioè non fare 2 del gruppo "Democratici di Sinistra", poi 2 del gruppo "Arcobaleno ", perché diventa anche noioso per l'Assemblea dover sentire di fila sempre la stessa voce.
La mozione che ho presentato per quanto riguarda l'utilizzo del francese nella diffusione delle emissioni "RAI" è già stata sollevata in questa Assemblea nello scorso Consiglio e mi è dispiaciuto che dopo quella interpellanza non vi sia stata da parte della Presidenza della Regione quella trasmissione dei dati, come era stato richiesto. I dati sono stati successivamente presentati da parte del CO.RE.COM. in una conferenza stampa e quindi, come anche abbiamo sentito ieri mattina in risposta a un'interpellanza sullo stesso oggetto da parte del gruppo "La Casa delle Libertà", sono stati ampiamente commentati. Quello che ci sembra opportuno però è darne non solo un'interpretazione leggermente diversa da quella espressa ieri mattina, ma soprattutto vedere quale risposta dare a queste difficoltà, e quali sono le difficoltà? Intanto le difficoltà sono che non esiste una quantità di programmazione in francese pari a quanto previsto dalla convenzione fra Consiglio dei ministri italiano e "RAI", di cui in questa convenzione fa parte anche la Regione Valle d'Aosta, in quanto ha competenza sia in valutazione della programmazione che nel bilancio delle trasmissioni effettuate. È vero che questa mancata trasmissione in francese è stata rilevata a campione, ma è un campione che rappresenta 6 mesi su 12. La probabilità statistica che vi sia una mancanza di ore rispetto a quanto previsto dalla convenzione quindi è altamente significativa e credo si possa dare come una constatazione di fatto.
Il secondo dato è che non solo c'è questa emissione ridotta... ma anche ridotta rispetto alla qualità dell'emissione, perché va ad essere fatto in francese non il telegiornale... non esistono i titoli in francese, il TG3 parte e i titoli sono tutti in italiano...
(commento di un Consigliere, fuori microfono)
... Presidente, mi consenta, ma credo che qualcuno si dovrebbe vergognare dei commenti fuori microfono che dicono "meno male da questo punto di vista", perché credo sia un rispetto verso il nostro Statuto sapere che qui si vive nel bilinguismo.
Abbiamo constatato che queste trasmissioni in francese non solo non sono presenti nei momenti importanti, la trasmissione più seguita è il telegiornale, ma sono relegate alle trasmissioni meno viste. Non abbiamo potuto fare il peso delle trasmissioni moltiplicando le ore di francese per i dati "auditel", perché i dati "auditel" ci è stato detto che essendo mescolati a quelli piemontesi... ma se andassimo a vedere il peso del francese rispetto all'"audience" dei vari programmi... evidentemente le trasmissioni in lingua francese hanno un peso nella programmazione ridicolo. Mi chiedo se da questo punto di vista la Regione Valle d'Aosta non abbia il dovere di chiedere alla Presidenza del Consiglio nazionale di interrompere i pagamenti alla "RAI"...
un Consigliere (fuori microfono) - ... lo abbiamo fatto.
Sandri (GV-DS-PSE) - ... perfetto. Un'anticipazione fuori microfono mi fa particolarmente piacere.
Il secondo dato è che, dal punto di vista della programmazione in francese, come è stato notato anche stamani dal Presidente, che parlava di una serie di programmi generalisti che poco hanno a che fare con la Regione Valle d'Aosta... aggiungerei però un'ulteriore differenziazione, perché una cosa sono dei programmi di "voisinage, moi je suis beaucoup intéressé à savoir qu'est-ce qui se passe en Valais, plutôt qu'en Haute Savoie", un'altra cosa è sapere cosa succede a Tahiti, che è una Regione francofona, così come le Isole Marchesi, ma che ha poco a che fare con la Regione Valle d'Aosta. Il francese è una grande ricchezza che ha questa Regione proprio per i legami di vicinanza, di collegamento, si parla sempre di Regione del Monte Bianco, mi si deve spiegare come l'"Espace Mont Blanc" possa reggere se il francese non è un mezzo di comunicazione! Credo che se anche una parte di programmi devono essere prodotti da "France 3", o da altri e vengono ritrasmessi anche se prodotti in Francia o in Svizzera... ma che almeno siano di argomento che ci consenta, attraverso la conoscenza di tale lingua, di rinsaldare i legami di amicizia e di conoscenza rispetto a queste Regioni vicine. Questo lo dico perché credo che la mozione poi abbia un altro obiettivo: quello di iniziare, se possibile, da qui una riflessione sulla promozione della lingua francese al nostro interno, in questo caso a livello della comunicazione televisiva e radiofonica.
Non dobbiamo farci prendere dai tabù o da una visione ideologica della questione. Credo che una grande ricchezza della nostra Regione debba essere promossa con più convinzione e faccio un esempio. La scuola finlandese è risultata e di gran lunga la scuola più efficiente in tutta l'Unione europea, non è un caso che nella scuola finlandese sia obbligatorio il bilinguismo finlandese-svedese e quindi tutti sanno il finlandese, lo svedese e ovviamente anche l'inglese. Noi abbiamo questa ricchezza, dobbiamo essere convinti di questa ricchezza e dobbiamo trovare la convinzione di promuoverla come un grande mezzo e una grande conoscenza per arricchire i nostri giovani e il nostro futuro. Da questo punto di vista, quello che più penalizza la comunicazione radiotelevisiva è il tono quasi di obbligo che emerge dalle trasmissioni "RAI": "lo facciamo perché siamo obbligati a farlo". Trovare i modi per cui questo francese sia promosso e reso al suo ruolo credo sia un qualcosa che ci deve trovare tutti uniti. Non so bene quali possano essere gli strumenti, ma credo che porsi questo problema sia fare un servizio alla nostra Regione.
Presidente - Grazie, collega, ne approfitto per dirle che le do ragione, che spesso può sembrare noioso sentire sempre gli stessi colleghi che parlano. L'iscrizione all'ordine del giorno delle mozioni presentate purtroppo non avviene a discrezione del Presidente, ma sulla base del loro ordine cronologico di presentazione e di ricevimento da parte della Segreteria del Consiglio, quindi non posso fare altro che attenermi a questa cronologia.
La parola alla Consigliera Viérin Adriana.
Viérin A. (UV) - Quelques petits mots simplement pour remercier le collègue Sandri et le groupe qu'il représente au sein de cette Assemblée pour l'attention et le soutien démontrés vis-à-vis de la langue française par la présentation de cette motion. Le français - il faut bien le rappeler - il est peut-être le seul ou le principal pilier de l'autonomie valdôtaine, sans lequel on ne pourrait pas jouir de cette autonomie qui a fait, malgré tout, la richesse de cette Vallée et qui nous a permis pendant 60 ans de nous autogouverner.
Après une brève consultation avec les collègues rescapés - parce que les autres je ne les vois plus - et avec le Président de la Région, je demanderais au Président du Conseil de nous accorder une brève suspension de séance afin de trouver un accord sur quelques petits changements quant à la motion.
Président - Il n'y a pas de difficultés à accueillir la requête, le Conseil est suspendu pour 10 minutes.
La séance est suspendue de 16 heures 55 jusqu'à 17 heures 04.
Président - Nous pouvons reprendre les travaux.
La parole au Président de la Région, Caveri.
Caveri (UV) - Il me paraît que la suspension des travaux s'est relevée positive, je dois remercier M. Sandri, qui a accepté quelques petites modifications du texte.
Vu qu'hier j'ai longuement répondu à propos des émissions francophones sur la "RAI" et en appréciant l'intervention qui a été faite par Madame Viérin, j'éviterais de reprendre l'ensemble, sauf pour dire que ce qui a été écrit par le CO.RE.COM. est exactement ce que nous disons à la "RAI" depuis la fin des années '90, dans le sens que plusieurs fois nous avons signalé officiellement à la Présidence du Conseil le fait qu'il n'y a pas un véritable respect de la convention actuelle.
Je pense donc que nous pouvons accepter la motion de M. Sandri avec les petites modifications dont je disais auparavant et nous aurons la possibilité, auprès de la Présidence du Conseil des Ministres, de reprendre cette question pour améliorer dans le fond le fonctionnement actuel de la convention et pour avoir une envergure importante des émissions francophones au Val d'Aoste.
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Je dois moi aussi remercier le Président Caveri pour avoir accepté la motion, vu que les modifications ne changent pas le sens de la motion même. Je dois remercier aussi le CO.RE.COM. pour le bon travail qu'il a fait dans les dernières 2 années et j'espère aussi que le CO.RE.COM. va continuer dans son engagement en défense de la liberté et de la démocratie in Vallée d'Aoste, ainsi que de l'autonomie et du bilinguisme.
Président - La parole au Conseiller Cesal.
Cesal (UV) - Je voulais moi aussi annoncer, au nom du groupe de l'"Union Valdôtaine", le vote favorable à cette motion, en remerciant la collègue Adriana Viérin pour son intervention, qui a permis de trouver un accord, et pour la disponibilité aussi démontrée de la part du Président et de la part des présentateurs de cette motion. J'annonce donc le vote favorable du groupe "Union Valdôtaine" à la motion présentée par le groupe "Democratici di Sinistra".
Président - La parole au Président de la Région, Caveri.
Caveri (UV) - En attendant les photocopies, j'ai l'impression qu'il y ait la requête de connaître les modifications. Si vous avez le texte de la motion, on enlève l'alinéa qui commence avec "regrettant", on enlève le premier point de l'engagement et dans le 3e point de l'engagement on va substituer "de Haute Savoie et du Valais" avec "de Rhône-Alpes et des cantons romands,".
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Penso sia un atto importante che le maestranze di "Tecdis" e "Casinò" sostanzialmente aspettassero, quindi penso che l'anima più sociale della Sinistra abbia centrato nel segno e ha "centrato nel segno" perché penso che in Valle d'Aosta tutti, o almeno quelli che rappresentano l'1,8% che si riconoscono nel francese come lingua madre, sentono la necessità che vengano prese delle iniziative. Mi piacerebbe capire che queste iniziative, volendo passare dal faceto al serio, venissero identificate, perché le iniziative sono un concetto omnicomprensivo e indistinto che meriterebbe su questo argomento un approfondimento più serio, collega Sandri. Mi preoccupa avere il collega Sandri a sinistra, perché...
Presidente - ... le do ragione, è una presenza quasi inquietante... collega Sandri le chiederei se può dislocarsi rispetto a quella postazione.
Frassy (CdL) - ... ma, al di là dell'ironia facile che può suggerire questa mozione, molto articolata nelle premesse, scritta bene in francese e poi illustrata, in omaggio al bilinguismo, in italiano, queste premesse in parte sono state oggetto di considerazioni che abbiamo sviluppato nell'interpellanza che abbiamo discusso ieri. Il problema era un altro, non era quello delle 78 ore... che, in realtà, sono 188, perché le ore complessive sono 78 più 110, perciò il collega Sandri ha perso per strada più della metà del valore aggiunto dell'informazione francese, d'altronde la "RAI" stessa fa fatica... farne 188 e possiamo capire che nello scrivere la mozione ne abbia perse solo 110, capita... ma il problema è che non si faccia della promozione gratuita al fenomeno della concorrenza turistica della Valle d'Aosta. Il problema di fondo non è capire quali sono le notizie interessanti o le notizie non interessanti, perché non è deprecabile che quelle che lei ritiene notizie di secondaria importanza vengano veicolate in francese, perché l'arte, la cultura, lo spettacolo non sono di secondaria importanza rispetto all'incidente stradale, rispetto alle code al casello e rispetto all'informazione del TG3 della Valle d'Aosta, sono forse le notizie più affascinanti. Già entrare nel merito delle notizie interessanti o meno... entriamo in un campo della soggettività che, quando viene "violentata" in questo modo, denota forse una concezione un po' dirigistica, peraltro tipica a una certa Sinistra, cioè decidere ciò che è interessante per decreto e ciò che non lo è.
Prendiamo atto che in Valle d'Aosta si fa tanto per la lingua francese, forse sono i modi che sono sbagliati, perché abbiamo il "Bureau de la langue française", l'"Alliance", che è una mini-ambasciata in Valle d'Aosta, l'"APF", abbiamo tutto il meccanismo dell'insegnamento scolastico, allora mi interrogherei se quello che facciamo lo facciamo con dei criteri che facciano apprezzare - e qui sono disposto a mettere firma - il valore aggiunto culturale, collega Sandri, e non l'imposizione! A questo riguardo, collega Viérin, ci spaventa che l'autonomia della Valle d'Aosta poggi solo sul bilinguismo, perché, se così è, capiamo tante cose. Oggi qualcuno ha enunciato l'atto di morte dell'autonomia valdostana! Riteniamo che l'autonomia valdostana abbia tanti altri presupposti storici e ancora attuali per avere un suo significato specifico, ma non sicuramente sulla lingua francese che il collega Sandri vorrebbe imporre alla faccia della libertà di espressione e nella libertà di espressione il primo elemento di libertà di espressione è la lingua! Non possiamo imporre in una Regione che del francese è andata in "overdose" questo modo assillante di riproporre questo valore aggiunto! Vedo questa presenza inquietante del collega Sandri che si riavvicina e mi crea questo turbamento nel ragionamento. Da qui una proposta, che potrebbe essere originale e potrebbe piacere, ma non vedo in aula il collega Marguerettaz... e che passa attraverso il digitale: la televisione digitale, interattiva potrebbe essere lo strumento che consente la libera scelta al cittadino telespettatore di decidere se sentire le notizie in francese o se sentire le notizie in italiano e, di conseguenza, potrebbe consentire un diverso approccio su una base non più imposta, ma ricercata dell'approfondimento delle notizie francesi. Questa potrebbe essere una diversa filosofia per valorizzare sì un elemento della specificità valdostana, ma ci sia consentito dire non l'unico elemento su cui poggia la nostra autonomia.
Sono queste le riflessioni che ci portano a rifiutare l'impostazione di questo documento, un documento che non esitiamo a definire anacronistico per i modi in cui è stato scritto, un documento che sicuramente non contribuisce a far amare e apprezzare la lingua e la cultura francese, soprattutto dopo il risultato dei Mondiali!
Président - La parole au Conseiller Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Di solito il collega Frassy è sempre molto chiaro, stavolta si è "avvitato su sé stesso", perché un conto è fare il discorso di chi usa la lingua francese in Valle d'Aosta, un conto è chi guarda tramite la lingua francese determinati contenuti. Oltre che potenziare la lingua francese, allora dovremmo badare ai contenuti della "RAI", perché quando il sottoscritto - che ha imparato un po' di francese per strada - è obbligato quelle 4 volte che guarda la televisione a guardare "Antenne 2" o la "Suisse romande" per capire cosa succede nel mondo e non farsi rifilare film scadenti o le solite "telenovelas"... allora io non sono nato qui, so un po' di francese, difendo il bilinguismo, il "patois", il piemontese, le radici delle persone ovunque esse siano nate... evidentemente con quel po' di francese che ho imparato e difendendolo, sono in grado di comunicare con persone che non sanno l'italiano e in Valle d'Aosta ce ne sono tantissime. In secondo luogo, se voglio farmi più cultura, devo guardare altri canali non italiani e non valdostani. Ben venga quindi la mozione e noi votiamo a favore.
Président - Je soumets au vote la motion dans le nouveau texte, dont je donne lecture:
Motion
Vu la convention signée en 1997 par la Présidence du Conseil des Ministres et la société RAI, qui engage ladite société à diffuser chaque année 78 heures de programmes télévisés en langue française, en contrepartie d'une contribution de 4 milliards de lires, soit un peu plus de 2 millions d'euros;
Considérant les données exposées par le CO.RE.COM., lors de sa conférence de presse du lundi 26 juin 2006, données tirées d'une étude sur la programmation RAI en Vallée d'Aoste dans les différentes langues, à savoir italien, français et franco-provençal;
Ayant constaté que non seulement les heures de diffusion de programmes en français n'arrivent pas, dans la période observée, au niveau prévu par la Convention susmentionnée, mais que l'usage du français est surtout réservé aux programmes consacrés à l'art, à la culture et aux spectacles et aux émissions les moins suivies de RAI Vallée d'Aoste;
Ayant appris par la même occasion qu'un pourcentage important de ces émissions en français ne concernait pas la Vallée d'Aoste, mais qu'il s'agissait de sujets à caractère général réalisés par FR 3 dans le cadre de sa propre programmation;
Compte tenu du fait que la Région autonome Vallée d'Aoste est partie prenante à la Convention, au niveau tant de l'évaluation de la programmation que du bilan des émissions réalisées;
le Conseiller régional
Engage
le Président de la Région:
1) à demander au Gouvernement italien que la RAI observe scrupuleusement la Convention, du point de vue de la qualité comme de la quantité des programmes;
2) à prendre des initiatives pour promouvoir la langue française au niveau de la communication médiatique, dans le but de défendre notre patrimoine culturel, d'enrichir nos compétences linguistiques, dans nos relations avec les Régions voisines de Rhône-Alpes et des cantons romands, et de faire connaître l'activité politique, économique et sociale de notre communauté dans le vaste monde de la francophonie.
Conseillers présents et votants: 30
Pour: 27
Contre: 3
Le Conseil approuve.