Oggetto del Consiglio n. 2063 del 13 luglio 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2063/XII - Ritiro della mozione: "Impegno alla razionalizzazione delle risorse umane all'interno dell'USL".
Mozione
Viste le recenti e ripetute prese di posizione dei Sindacati Confederali del Comparto Sanità sulla situazione preoccupante in cui si trovano i dipendenti "precari" dell'USL;
Considerato che all'interno dell'Usl è molto alta la fascia del precariato, cioè delle persone che sono assunte con diverse tipologie di contratti a tempo determinato (contratti di collaborazione coordinata e continuativa, contratti di consulenza, convenzioni con agenzie di fornitura di lavoro temporaneo, ecc.);
Appreso che in questi ultimi mesi, per esigenze di contenimento della spesa, l'Azienda ha provveduto a ridurre le ore assegnate a detto personale con oscillazioni che variano dal 5% al 20%, a seconda della tipologia dei contratti dei precari, e, contemporaneamente, ha riattivato progetti obiettivi e prestazioni in libera professione a favore dell'azienda, adottando misure extra-contrattuali;
Ritenuto che in un servizio pubblico l'attenzione alla persona vada posta non solo all'utente, ma anche all'operatore, nei diversi livelli;
Il Consiglio regionale
Esprime
preoccupazione per la politica di tagli adottata dall'Usl, che penalizza le persone più deboli e che non intacca situazioni di privilegio;
Impegna
l'Assessore regionale competente:
1) ad attivarsi perché all'interno dell'USL si riveda l'intera politica di razionalizzazione delle risorse e le modalità di decurtazione di ore al personale precario;
2) a riferire, entro tre mesi, alla competente commissione consiliare sull'esito di tale impegno.
F.to: Squarzino Secondina - Bortot - Venturella
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Abbiamo più volte affrontato in quest'aula la questione dell'organizzazione all'interno dell'USL nei suoi vari aspetti e ultimamente ci siamo soffermati in particolare sulla questione del precariato. Abbiamo più volte illustrato qui come la scelta di razionalizzare le risorse utilizzando il sistema di decurtare in modo uguale per tutti le ore contrattuali previste per i vari precari non risolva la situazione, non dia risposte chiare e peggiori ulteriormente i servizi in alcuni settori. Noi siamo favorevoli a che vi sia una razionalizzazione delle spese all'interno dell'azienda sanitaria, lo abbiamo detto più volte. Condividiamo che, se bisogna tagliare delle spese, bisogna far sì che anche rispetto al personale alcuni tagli vengano fatti, ma continuiamo a ripetere, a dirlo a tutti i livelli che questi interventi per essere fatti dovrebbero essere decisi all'interno in un quadro più generale di utilizzo di risorse nei confronti del personale e un quadro generale che vada discusso e analizzato con i rappresentanti delle diverse categorie dei lavoratori. Avevamo chiesto più volte notizie rispetto a questo problema, l'Assessore ci aveva fornito alcuni dati, ma rispetto al problema essenziale, che è quello di un confronto serio, organico, preciso che giunga poi a delle conclusioni fra azienda e sindacati, su questo non c'è stata finora alcuna risposta. Capisco che il problema è difficile, siamo di fronte a un'azienda complessa come l'USL, che ricorre da anni a un precariato che raggiunge percentuali molto alte (non so se è esatto il nostro dato che sfiora il 18%, ma i dati che ho sottomano mi fanno definire in questa percentuale la quota del personale precario in tutti i suoi aspetti) per dare una risposta alle esigenze che aveva e, tutto sommato, si era trovata così bene che non ha neanche pensato di mettere a concorso quei posti su cui da anni ricorreva al precariato.
Ora si tratterebbe probabilmente da parte dell'azienda di ripensare un po' il tutto, capisco anche che questo è un momento difficile: c'è l'applicazione del contratto dei medici che richiede alcuni interventi precisi, che però pare non consentano all'azienda di raggiungere certi obiettivi che si era prefissata, per cui probabilmente dovrà intervenire anche in questo modo, c'è una serie di personale precario che si è visto ridurre le ore dal 5 al 20% e contemporaneamente si è visto attivare alcuni progetto obiettivo a favore di prestazioni di libera professione a favore dell'azienda, adottando anche misure extracontrattuali. Noi vorremmo capire meglio che tipo di politica viene fatta. Da un lato, esprimiamo una preoccupazione sulle scelte dell'USL che, a nostro avviso, penalizzano le persone più deboli, quelle del precariato, che rischiano di aumentare il numero delle persone che si trovano al limite del minimo per poter sopravvivere in modo dignitoso e, d'altra parte, ci sembra che alcune nicchie ben precise siano sottratte ad ogni intervento di razionalizzazione.
Non abbiamo una risposta, sarebbe presuntuoso da parte nostra dire: "si fa in questo modo", però riteniamo che una risistemazione dell'intera politica di razionalizzazione delle risorse e di modalità con cui si sono decurtate le ore al personale precario vada fatta. Chiediamo un impegno in tale senso, affinché l'azienda faccia questo sforzo, che è faticoso, non lo metto in dubbio, richiede lavoro, scelte, fatica, sicuramente un impegno di elaborazione di soluzioni un po' nuove, perché poi contemporaneamente si chiede anche all'azienda di garantire alcuni livelli minimi essenziali. Vi è quindi questa difficoltà sicuramente da parte dell'azienda di conciliare esigenze diverse, allora, proprio perché non vogliamo essere quelli che dicono: "si fa in questo modo", perché non siamo competenti e non è compito nostro, ma noi vogliamo che si inizi nell'USL un percorso che porti a una chiarificazione di tutta una serie di problemi, che continuano ad essere posti sui tavoli laddove si cerca di individuare i problemi del personale e di risolverli. Pensiamo sia utile iniziare un percorso e chiediamo anche che, rispetto a questo percorso, che dovrebbe prevedere dei tavoli di confronto, dei momenti di chiarificazione, un'indicazione chiara di scelte, che poi non sono definitive una volta per tutte, ma che vanno rivisitate a seconda delle situazioni, vi sia un'informazione alla Commissione consiliare, in modo che questa possa avere contezza di come si possano risolvere o si stiano risolvendo i problemi del personale, oltre che i problemi di razionalizzare le risorse utilizzando al massimo il personale, senza penalizzare risorse, competenze e professionalità esistenti.
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.
Fosson (UV) - Mi dispiace, collega, che non la informino bene, cioè le dicono le cose negative e non le dicono le cose positive che ci sono, soprattutto quando, come la mozione dice, la concertazione è già iniziata, o comunque si sono già fissati i "paletti" istituzionali di tale concertazione: questo perché, come avevamo detto nelle ultime interpellanze, il problema dei precari esiste, ne abbiamo parlato tante altre volte, non esiste sono in Valle d'Aosta, ma ovunque. Aspettiamo delle normative diverse, si sta scrivendo un nuovo patto tra Ministero e Regioni che parla di concertazione, che parla di forze lavorative e soprattutto di carichi di lavoro (vediamo poi se riusciranno a definirli). L'ultima volta che abbiamo risposto a questa interpellanza abbiamo preso degli impegni e questi impegni hanno avuto un seguito di cui adesso le do notizia. Preciso che i tagli non sono solo sui precari, anche se sono stati quelli più evidenti e forse in modo demagogico gli è stato dato maggior risalto, sono state ridotte le ore aggiuntive in quelle nicchie che c'erano, sono stati limitati i progetti obiettivo, solo riservati laddove le liste di attesa sarebbero debordate in modo tale da portare gli utenti a fare degli accertamenti fuori Valle in tempi molto più lunghi. I tagli quindi sono stati impostati in tutti i settori, soprattutto in quelle che erano delle nicchie particolari. Certo che non si può raggiungere tutto subito, anche perché dei servizi, delle utenze hanno dei tempi che devono essere rispettati, quindi i tagli non sono avvenuti solo in un settore. Come dicevo, è un problema che abbiamo deciso dopo l'impegno preso a fine maggio in Consiglio di intraprendere un cammino comune, che preveda una razionalizzazione in tempi difficili, che parta da un dato dell'ISTAT - non so se lei lo conosce - che dice che tra le varie Regioni d'Italia, definendo qual è la percentuale che nelle varie Regioni viene destinata al personale, la Valle d'Aosta raggiunge la spesa del 46,1% del bilancio a fronte del 35,8% della spesa per il personale per il Piemonte e addirittura del 23,3% della Lombardia, del 34% di Bolzano, noi siamo di 10 punti più avanti, quindi la razionalizzazione si impone.
Sugli impegni di concertazione qui ho la documentazione. Come ho detto, ho convocato i sindacati e l'azienda, perché è un tavolo che vogliamo dirigere noi, in data 19 giugno; da questo incontro è stato chiesto ai sindacati di formulare una rappresentatività e questo è stato fatto anche se i sindacati il 27 giugno hanno detto che per questioni di utilità non possono indicare un rappresentante unico, e questo porta fuori a dei disguidi, ma con una lettera del 27 giugno - di cui le do copia - che ha per oggetto: "convocazione e riunione per l'esame delle problematiche del precariato in sanità", noi diciamo: "in riferimento a quanto concordato nel corso della riunione del 19 giugno e a seguito della segnalazione sindacale in data 27 giugno, le SS.VV. sono invitate a partecipare alla riunione indetta per il giorno 25 luglio alle ore 14,30 presso la sala...", eccetera "... per l'esame delle problematiche di cui all'oggetto". Ci siamo già attivati in modo istituzionale preciso affinché tale tavolo avvenga e, anche alla luce di questo, le chiederei di ritirare la mozione.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Prendo atto che il percorso annunciato si sta delineando, lei deve pensare, Assessore, che da metà giugno non c'era più stata alcuna notizia, per cui ad arrivare ad oggi sono trascorsi quasi 40 giorni. Lei capisce che nel momento in cui le promesse sono state fatte e poi non si vede "camminare" questo avvio di concertazione, l'impegno non viene concretizzato, è chiaro che ci si preoccupa. Dire che prendiamo atto con soddisfazione che il 25 luglio ci sarà questo confronto che l'Assessore intende presiedere... e che credo continuerà ancora perché il tavolo è per definizione un luogo di lavoro in cui si affrontano i problemi.
Noi quindi, sulla base dell'informazione che lei ci ha dato, ritiriamo la mozione, chiedendole nel contempo di riferire in V Commissione non dico adesso prima dell'estate, ma pregherei il Presidente della V Commissione di annotarlo ed eventualmente alla ripresa dei lavori, quando dopo il 25 luglio, passato agosto e settembre, qualcosa comincia a muoversi, di venire in V Commissione per fare una panoramica di questa situazione, in modo che la Commissione si renda conto dei problemi esistenti ed eventualmente di un "trend" che ci auguriamo positivo.
Président - La motion est retirée.
Il Consiglio prende atto.