Oggetto del Consiglio n. 1689 del 21 dicembre 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1689/XII - Presentazione di una proposta di valorizzazione energetica dei rifiuti. (Approvazione di mozione e reiezione di altra mozione)
Mozione
Ricordato che il Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con la deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003 ha stabilito, in coerenza con le direttive comunitarie in materia, che lo smaltimento dei rifiuti deve rappresentare una modalità residuale di gestione e che il recupero, attraverso il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero energetico, deve costituire un obiettivo prioritario nella corretta gestione dei rifiuti stessi, prevedendo la realizzazione di un sistema coordinato di impianti per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti;
Considerato che è in corso di attuazione da parte dei Comuni, organizzati in ambiti territoriali ottimali, la riorganizzazione del sistema di raccolta e di gestione dei rifiuti, sulla base degli indirizzi fissati dal Piano regionale dei rifiuti e in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 83 della legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54;
Ricordato quanto disposto dal decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 (attuazione delle direttive comunitarie sulle discariche di rifiuti) nel quale è stabilito che la discarica non può più essere intesa come impianto di smaltimento diretto dei rifiuti, ma come impianto finale in cui smaltire i soli rifiuti che residuano da attività di trattamento, e che stabilisce l'obbligo di riduzione dei rifiuti di natura organica da smaltire in discarica, fissando gli obiettivi quantitativi e le tempistiche per il raggiungimento degli stessi;
Evidenziato che le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36/2003, nell'ottica della maggior protezione ambientale ed in coerenza con gli obiettivi di riduzione dei rifiuti da smaltire in impianti di discarica, fissa modalità tecniche di ubicazione, realizzazione e di esercizio delle discariche che rende difficoltosa l'individuazione di ulteriori siti che risultino idonei a tale scopo;
Rilevato il disagio ambientale che presenta la discarica di regionale posta proprio a ridosso del casello autostradale di Aosta;
Evidenziato che la vita residua della discarica annessa al Centro regionale di trattamento dei rifiuti di Brissogne, con la realizzazione del quarto lotto, è prevista in soli 7 anni;
Preso atto che il Piano regionale dei rifiuti prevedeva la possibilità della valorizzazione energetica della quota di rifiuti (CDR) derivante dal processo di vagliatura meccanica presso un impianto da individuare;
Considerato che la Lomellina Energia s.r.l. ha manifestato la propria disponibilità a negoziare un contratto di conferimento di CDR presso il Proprio impianto di Parona Lomellina (Pv) e che la Provincia di Torino ha richiesto alla Regione di assumere una determinazione rispetto alla possibilità di realizzare congiuntamente il secondo impianto di termovalorizzazione dei rifiuti previsto in territorio canavesano dal Piano regionale dei rifiuti piemontese che la provincia di Biella intende realizzare un termovalorizzatore a Cavaglià;
Considerato che il Consiglio degli enti locali in sede di espressione del parere di competenza relativamente al Piano regionale di gestione dei rifiuti ha segnalato, con nota in data 20 aprile 2001, prot. n. 668/2001/CE, la necessità di valutare la possibilità di realizzare anche un inceneritore o termovalorizzatore in regione, parere confermato con la nota in data 28 febbraio 2003, prot. n. 696/2003;
Ribadita l'esigenza ormai impellente di assumere una decisione definitiva in merito alla destinazione finale dei rifiuti, tenuto conto dei tempi e della saturazione della discarica, pur confermando l'impegno nel potenziamento della raccolte differenziate;
Il Consiglio regionale
Impegna la Giunta
a presentare entro due mesi una valutazione tecnica, economica ed ambientale delle diverse possibilità di valorizzazione energetica dei rifiuti valdostani compresi eventuali accordi con impianti ubicati fuori dal territorio regionale, oppure attraverso l'ipotesi di realizzazione in Valle d'Aosta di un impianto di termovalorizzazione ad uso esclusivo dei rifiuti termovalorizzabili prodotti e/o già stoccati in Valle d'Aosta, comprendendo la valutazione di percorsi amministrativi per attuare le diverse soluzioni.
F.to: Cesal - Sandri - Viérin Marco - Salzone
Presidente - La parola al Consigliere Cesal.
Cesal (UV) - Grazie Presidente, sarò molto breve.
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Presidente - Da parte mia non c'è alcuna difficoltà... lo ritenete più opportuno? Discussione generale congiunta? Prego, collega Cesal.
Cesal (UV) - Sì, credo che non ci sia alcun problema da parte nostra, in quanto presentatori, nell'abbinare la discussione, anche per quanto riguarda il punto successivo all'ordine del giorno, in quanto si tratta di uno stesso problema. Dicevo che sarò molto breve nell'illustrazione, perché intanto di queste problematiche si è già...
Presidente - Mi perdoni, collega Cesal, chiedo solo al collega Segretario di dare lettura anche del punto 36 dell'ordine del giorno.
Mozione
Ricordato che, nella gestione dei rifiuti, lo smaltimento in discarica deve rappresentare una modalità residuale, mentre il recupero ed il riciclo devono costituire l'obiettivo prioritario;
Evidenziato che le direttive comunitarie prevedono le discariche come impianti in cui smaltire i soli rifiuti che residuano da attività di recupero e di trattamento, e che esse stabiliscono l'obbligo di riduzione dei rifiuti di natura organica da smaltire in discarica;
Ricordato che la vita residua della discarica annessa al Centro regionale di trattamento dei rifiuti di Brissogne, con la realizzazione del quarto lotto, è prevista, se proseguissero con i volumi attuali di smaltimento, in soli sette anni;
Rilevato che nel corso di pochi anni numerosi Comuni, Province e Regioni, soprattutto nel Nord Italia, hanno triplicato le percentuali di raccolta differenziata e recupero dei rifiuti, riducendo significativamente gli smaltimenti in discarica;
Preso atto che, purtroppo, attualmente la Valle d'Aosta ha la più bassa percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti fra tutte le Regioni dell'arco alpino;
Constatato che, come ormai dimostrato dalla realtà di centinaia di Comuni e di comprensori ancor più vasti di quelli dell'intera Valle d'Aosta, è oggi agevolmente possibile differenziare, recuperare e riciclare l'80% dei rifiuti;
Evidenziato che la Valle d'Aosta, grazie alle caratteristiche del suo territorio, alle sue dimensioni ed alla presenza di un'articolata rete di Enti locali, può facilmente raggiungere una posizione di assoluta eccellenza nella raccolta differenziata dei rifiuti;
il Consiglio regionale
Impegna
la Giunta regionale:
1) ad attivare le iniziative ed i provvedimenti necessari in modo da perseguire l'obiettivo di raggiungere, in tre anni, una percentuale dell'80% di raccolta differenziata dei rifiuti;
2) ad istituire, con legge regionale, una tariffa regionale sui rifiuti congegnata in modo tale da premiare i cittadini che conferiscono in maniera differenziata i rifiuti in modo da permetterne il recupero;
3) a sostenere, anche con riduzioni tariffarie, il compostaggio di materie organiche e verdi tramite il compostaggio domestico, di vicinato, di frazione, di comune, di comunità montana o di comprensorio.
F.to: Riccarand - Curtaz - Squarzino Secondina
Presidente - Grazie. Prego, collega Cesal.
Cesal (UV) - Riprendo il discorso dall'inizio, dicendo che sarò molto breve nell'illustrazione di questa mozione, in quanto ritengo che le problematiche siano già state esaurientemente affrontate in sede della discussione del punto all'ordine del giorno precedente e poi la mozione, di per sé, è redatta in maniera molto chiara e comprensibile da parte di tutti.
Solo alcuni elementi per dire che la soluzione dei rifiuti, oggi, per quanto le tecnologie in atto e i sistemi utilizzati da parte delle amministrazioni pubbliche per il loro smaltimento... sono essenzialmente di 4 tipi: abbiamo lo smaltimento in discarica, l'incenerimento o termovalorizzazione, il riciclaggio, la riduzione e il riuso. Il decreto legislativo n. 36 del 2003 stabilisce che la discarica non può più essere considerata come impianto di smaltimento diretto dei rifiuti, come impianto finale in cui vengono depositati tutti i rifiuti indistintamente; dice anche che lo smaltimento dei rifiuti deve comunque rappresentare una modalità residuale di gestione e che il recupero passa attraverso il riutilizzo, il riciclaggio e anche il recupero energetico, che deve costituire in qualche modo uno degli obiettivi primari di tutte le politiche tendenti allo smaltimento dei rifiuti.
La termovalorizzazione non credo debba essere considerata, oggi, come contrapposta o alternativa alla raccolta differenziata; è pur vero che quando si parla di "termovalorizzazione" si parla di incenerimento dei rifiuti e l'inceneritore è qualcosa che ha dei suoni sinistri, in quanto è abbinato sempre all'inquinamento atmosferico, alla produzione di diossina. Non è più così fortunatamente, perché i nuovi impianti non vanno più in questa direzione. Abbiamo delle rilevazioni scientifiche in ordine a queste problematiche dove viene constatato che la diossina è 10 volte al di sotto di quelli che sono i limiti previsti dalla legge nelle immediate vicinanze di questi impianti. La diossina poi è comunque un inquinante molto pericoloso, ma viene prodotta anche da altre fonti inquinanti che non sono solo l'incenerimento dei rifiuti.
Io credo che comunque si debba cercare di andare verso la termovalorizzazione dei rifiuti, del residuo della raccolta dei rifiuti dopo aver effettuato il massimo possibile di raccolta differenziata, considerando anche che sono in atto alcune iniziative sul territorio italiano per quanto riguarda la realizzazione di termovalorizzatori che - a detta dei tecnici - più hanno materiale da smaltire, più sono efficienti e funzionanti. Da parte della "Lomellina Energia" c'è la disponibilità a negoziare con la Regione Valle d'Aosta un contratto per effettuare lo smaltimento dei rifiuti valdostani presso il proprio impianto di Parona Lomellina. Io credo che si debba in qualche modo cercare di valutare tutte le possibili soluzioni in ordine a questa problematica, considerando la possibilità di realizzare, se fosse possibile, necessario, utile realizzare un impianto in Valle d'Aosta per cui tutto questo deve essere fatto sulla base di analisi e di risultanze in qualche modo scientifiche ed approfondite, in maniera tale da effettuare quella che può essere la scelta più consona alle nostre effettive esigenze.
In buona sostanza, con questo documento noi impegniamo la Giunta regionale a procedere ad una valutazione tecnica approfondita, sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista ambientale di quelle che possono essere le diverse possibilità per la valorizzazione dei rifiuti, anche considerando la possibilità di andare a stabilire degli accordi con altri impianti realizzati o già funzionanti fuori dalla nostra Regione. Ritengo che la mozione sia sufficientemente chiara da parte di tutti, vi è la firma anche da parte di altre forze politiche presenti in questo Consiglio, non solo forze di maggioranza, ma anche forze di opposizione, per cui ritengo che si possa comunque giungere ad un documento condiviso da parte di tutta l'Assemblea.
Président - Merci, collègue Cesal. D'autres collègues qui souhaitent éventuellement illustrer l'autre motion? La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Io penso che la discussione su queste due mozioni sia comunque un fatto importante, perché forse raramente ci si trova a dover discutere su due proposte che sono così diverse, cioè sono due alternative nette, due alternative molto chiare, ma può anche servire per mettere a fuoco una serie di cose che non sempre evidentemente emergono in modo così chiaro.
Allora, qui, noi abbiamo due mozioni che hanno un elemento in comune, credo si possa esplicitare nel fatto che da una parte e dall'altra, dai proponenti dell'una o dall'altra, c'è un dato comune: si vuole porre fine al sistema della discarica, cioè non si vuole più mettere rifiuti in discarica. Questo è il punto in comune che è condivisibile, noi lo condividiamo, quindi non usiamo più il sistema delle discariche, questo è un sistema che è stato usato a partire dagli anni '80 anche in Valle d'Aosta, sono state fatte le montagne, giù, a Brissogne... è un sistema che non va bene!
La differenza è su come arrivare a fare a meno delle discariche: noi diciamo che il sistema è quello della raccolta differenziata spinta, e siamo convinti che questa sia la strada migliore, che si può arrivare, e l'abbiamo argomentata prima discutendo la proposta di legge, ma l'abbiamo anche argomentata nella mozione che vi abbiamo illustrato; siamo convinti che con la raccolta differenziata spinta si arriva all'80%, rimane un residuo del 20%, quindi in proporzione un quantitativo molto limitato che può essere, a quel punto... la scelta può essere di mettere ancora in discarica quel quantitativo oppure può essere la scelta di trasformarlo in CDR... ci sono varie soluzioni che si possono usare, compreso l'obiettivo "zero in discarica", altra cosa è la discarica esistente, la sua bonifica...
La nostra proposta, quindi, la proposta che noi presentiamo nella mozione, che è alternativa a quella illustrata or ora dal Consigliere Cesal, è una proposta che va nel senso di attivare tutto quanto è necessario per arrivare all'80% di raccolta differenziata, istituire la tariffa regionale di cui abbiamo parlato prima, incentivare il compostaggio... e siamo convinti che si possa arrivare a questo obiettivo. Siamo convinti che questa è la strada più breve per risolvere il problema, meno costosa, più ecologica. Si tratta, sotto certi aspetti, anche se in modo diverso, di un ritorno al passato, perché fino al secolo scorso i rifiuti non esistevano... nella società contadina e agricola i rifiuti non esistevano... i rifiuti sono un prodotto recente, una realtà che abbiamo conosciuto in particolare negli ultimi 20-30 anni, che può essere recuperata e che può essere di nuovo modificata andando verso gli obiettivi dei rifiuti "zero", obiettivo realistico, che è un obiettivo realistico!
La proposta della mozione illustrata dal Consigliere Cesal, invece, è una proposta diametralmente diversa; sostanzialmente in questa mozione cosa si propone? Si chiede di dare mandato alla Giunta, facciamo bene attenzione al deliberato: "a presentare entro 2 mesi una valutazione tecnica, economica e ambientale delle diverse possibilità di valorizzazione energetica dei rifiuti...", quindi qui si parla solo di termovalorizzazione, di incenerimento, che poi è la stessa cosa, perché termovalorizzatore è semplicemente un inceneritore che poi produce anche energia elettrica. Allora diverse possibilità compresi eventuali accordi con impianti ubicati fuori dal territorio regionale oppure attraverso l'ipotesi di realizzazione in Valle d'Aosta di un impianto di termovalorizzazione ad uso esclusivo dei rifiuti termovalorizzati prodotti e/o già stoccati in Valle d'Aosta.
Perché non va bene questa mozione? L'impostazione di questa mozione è radicalmente riduttiva e sbagliata, perché qui si dice di dare mandato alla Giunta di verificare soltanto se si deve fare una scelta di inceneritori fuori Valle da portare quindi fuori o di costruirne in Valle d'Aosta, un approfondimento tecnico su quale è la soluzione migliore, ma non è questo l'approfondimento che dovremmo fare! L'approfondimento che dovremmo fare è se è migliore la strada della raccolta differenziata spinta oppure dell'incenerimento: questo è il confronto che andrebbe fatto! Ma non questo! Tutto nella logica dell'incenerimento: o inceneriamo a Biella, a Cavaglià, a Torino, a Chivasso, o inceneriamo a Brissogne: questo è quello che ci viene proposto in questa mozione! Ci porta sulla strada sbagliata questa impostazione.
Ora noi riteniamo che le due soluzioni proposte in questa mozione da esplorare sono tutte e due sbagliate! Do alcuni elementi che mi sembrano di evidenza macroscopica: pensare di portare i rifiuti fuori Valle è, intanto, in contrasto con la normativa nazionale, ogni Regione si deve gestire i propri rifiuti, portare i rifiuti tali e quali fuori dalla nostra Regione è in contrasto con la normativa, è una cosa che "fa a pugni" con il principio di gestione del nostro territorio, con il principio di autonomia. Come facciamo a pensare di dire: "Noi carichiamo sui TIR, carichiamo sui treni, carichiamo... non so, sugli aerei, i rifiuti e li portiamo fuori dalla Valle d'Aosta"... questa è una cosa che non sta - secondo noi - né in cielo né in terra!
È una proposta, anche dal punto di vista economico, che palesemente è onerosissima, perché se noi dobbiamo pensare di portare i rifiuti tali e quali in un inceneritore fuori dalla Valle d'Aosta, vicino a Torino, o in Lombardia, o a Biella... pagando! Quando si va, si conferisce in un inceneritore, si paga, tanto al chilo, e noi dovremmo pagare i costi di trasporto di questo materiale, di movimentazione di questo materiale? Dal punto di vista economico questa è cosa assolutamente... dal punto di vista ecologico, poi, siamo fuori da ogni parametro, dal punto di vista dei consumi energetici... assolutamente! Questa cosa qui, pensare di portare i rifiuti tali e quali... come qui si dice! Qui, guardate, siamo completamente fuori anche dal piano dei rifiuti della Regione Valle d'Aosta che non ha mai contemplato una cosa di questo genere: di portare i rifiuti tali e quali fuori dalla Valle, come non ha mai contemplato di fare un inceneritore in Valle d'Aosta, perché questo non c'è nel piano dei rifiuti! Ed è la prima volta che viene avanzato un discorso di questo genere! È la prima volta: allora bisogna dire che questo è in contrasto con il piano regionale dei rifiuti...
Squarzino (fuori microfono) - ... come cosa c'entra?
Riccarand (Arc-VA) - ... e c'entra, sì!
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Riccarand (Arc-VA) - ... ma allora, però, non si può continuamente fare riferimento al piano e qui introdurre surrettiziamente un'ipotesi che non è mai stata presa in considerazione dal piano regionale dei rifiuti!
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Riccarand (Arc-VA) - ... surrettiziamente, perché sembra di presentarla sotto una copertura del piano, quando qui siamo completamente fuori da tutte le previsioni del piano regionale dei rifiuti. Allora, da una parte, si continua a dire: "applichiamo il piano" e, dall'altra, si introducono degli elementi che disarticolano completamente questo piano.
Io vorrei entrare un attimo in queste ipotesi che voi qui formulate, di costruire un inceneritore in Valle d'Aosta, perché su questo, siccome evidentemente avete fatto un ragionamento se l'avete messo in una mozione, e l'avete portato in approvazione al Consiglio, ci sono alcune cose che vanno dette: che queste ipotesi... io non so che valutazione avete fatto, ma questa è un'ipotesi che è assolutamente... mi sembra che non ci siano neanche le condizioni minime per prenderla in considerazione! Mi stupisce che venga fatta una proposta di questo genere, perché sappiamo tutti, basta leggere un po' di letteratura, informarsi presso qualche tecnico, che siamo completamente fuori scala! Perché per costruire un inceneritore la scala minima è quella delle 120mila tonnellate annue di rifiuti... quando noi conferiamo in discarica dei rifiuti, parlo di rifiuti solidi: 50mila tonnellate! Quindi siamo meno della metà di quello che serve ai più piccoli inceneritori! L'inceneritore di Brescia, di cui tanto si parla, per esempio, brucia 700mila tonnellate di rifiuti all'anno, e riteniamo che quello sia un esempio sbagliato! È fuori scala, è estremamente costoso, perché costruire un inceneritore...
Squarzino (fuori microfono) - ... contano gli interessi particolari...
Riccarand (Arc-VA) - ... costa! Il più piccolo...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Riccarand (Arc-VA) - ... allora un inceneritore... intanto, ipotizzare un inceneritore costruito in Valle d'Aosta per i rifiuti... almeno che non si pensi di importare rifiuti dalle altre Regioni! Allora lì bisognerebbe arrendersi rispetto ad un disegno strategico di questa dimensione, ma se non vogliamo importare rifiuti dalle altre Regioni siamo completamente fuori scala, per un impianto che costa, non è che lo regalano! Perché un inceneritore pur piccolo - 120mila tonnellate annue - costa non meno di 100 milioni di euro! Un impianto che comunque è pericoloso, non è vero che non produce diossina, produce diossina, poi si può controllare, certo! Ci sono i filtri, ma tutte le esperienze dicono che questi impianti, più sono piccoli, più sono costosi, più sono difficili da gestire e più sono pericolosi! Ora noi pensiamo, in una realtà come la Valle d'Aosta, in cui la qualità del territorio, dell'ambiente, dell'aria è una carta fondamentale per il nostro turismo... noi ci vogliamo mettere un inceneritore?
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Riccarand (Arc-VA) - ... no, la montagnola c'è! La montagnola... evidentemente bisogna intervenire, ma non c'entra niente, adesso, con lo smaltimento dei rifiuti... non c'entra proprio niente! Allora, dal punto di vista turistico è - diciamo così - una cosa micidiale, ma anche dal punto di vista agricolo: guardate che le produzioni agricole "DOC" non possono convivere con la presenza... va beh... citerò l'Assessore ai Forti... che ti dimostrano queste cose qui... che sono incompatibili, con la presenza di un inceneritore, le produzioni "DOC".
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Riccarand (Arc-VA) - ... infatti stanno discutendo anche loro l'opportunità...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Riccarand (Arc-VA) - ... no, non è assolutamente vero! Ma ci sono altri due elementi che non avete valutato attentamente, perché guardate che costruire un inceneritore...
(interruzione del Presidente del Consiglio, che chiede un po' di silenzio)
Riccarand (Arc-VA) - ... perché non si può dire, come fate nella mozione, che da una parte bisogna valutare se incenerire fuori Valle o in Valle d'Aosta, pur confermando l'impegno nel potenziamento della raccolta differenziata...
(interruzione del Presidente del Consiglio, che chiede nuovamente un po' di silenzio)
Riccarand (Arc-VA) - ... perché la realtà è che sono alternativi. Inceneritore e raccolta differenziata: sì, si può fare un minimo di raccolta differenziata perché è obbligatorio per legge, ma la carta, la plastica, il materiale che brucia meglio, che ha più potere calorifero, evidentemente lo dovete poi conferire all'inceneritore! Non si può recuperare e valorizzare: questa è la realtà! E in tutte le realtà: Brescia, dove c'è questo mega-impianto, hanno percentuali di raccolta differenziata bassissima; non solo, ma per alimentare l'inceneritore di Brescia devono far arrivare rifiuti da tutte le parti d'Italia, perché non ne hanno mai abbastanza! Quindi è alternativo alla raccolta differenziata, non è complementare! E lo sarebbe ancor di più in una realtà come la Valle d'Aosta, ma se noi produciamo 65mila tonnellate di rifiuti...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Riccarand (Arc-VA) - ... come? 56mila! Si sono ridotte allora, perché erano 65mila... no, adesso io parlo di rifiuti nel loro insieme. Poi c'è una quota di raccolta differenziata e quindi parlo di quello che poi va in discarica. La raccolta differenziata a me risulta che sia sulle... no... i rifiuti nel loro insieme sono fra i 65mila e 70mila tonnellate. C'è una quota di raccolta differenziata per cui quello che va in discarica - che andrebbe all'inceneritore - si riduce a 45mila-50mila tonnellate! Se aumentiamo la raccolta differenziata arriviamo a 35-40-50%... è chiaro che questa quota si riduce ulteriormente, quindi non si capisce come verrà alimentato questo inceneritore! La logica dell'inceneritore è quindi in contrasto con la logica della raccolta differenziata.
C'è un ultimo elemento che, a mio avviso, non è forse del tutto ben chiaro e che va evidenziato: che l'inceneritore non è alternativo alla discarica, perché qui si dice: "mah, così non mettiamo più in discarica!" Perché un impianto, un inceneritore produce un 30% di scorie... un 30% di quello che viene bruciato poi deve essere messo in discarica perché rimane sottoforma di scorie, di ceneri... e l'1% sotto forma di polveri tossico-nocive che vanno smaltite in impianti specializzati! Quindi noi ci ritroviamo alla fine del processo con materiale più pericoloso, perché contiene metalli pesanti, da mettere in discarica, più materiale da mettere in discarica di quello che avremmo con la raccolta differenziata spinta! È evidente che c'è tutta una serie di elementi che non stanno assolutamente in piedi in base a queste impostazioni.
C'è infine un aspetto di carattere metodologico, rispetto alla mozione illustrata dal Capogruppo dell'"Union Valdôtaine", che vorrei evidenziare: qui ci troviamo di fronte ad una mozione che sostanzialmente impegna la Giunta a fare un approfondimento di un certo tipo, scavalcando completamente la competente Commissione consiliare, che da molti mesi sta lavorando su questo tema. Dicevamo prima: ha fatto dei sopralluoghi, delle audizioni, ha approfondito questa materia e qui, invece, si affida tutto quanto alla Giunta! Non si capisce per quale motivo non poteva essere la III Commissione se c'erano degli approfondimenti da fare, ma sicuramente non in questa direzione qui! A tutto campo si devono fare gli approfondimenti, quindi anche dal punto di vista metodologico, qui l'Assessore ha voluto farsi dare un avvallo politico dalla maggioranza del Consiglio per andare avanti sui disegni che evidentemente ha in testa, però scavalcando completamente quelle che sono anche le competenze da parte della Commissione consiliare, che già sta lavorando su questo tema! Ecco, anche dal punto di vista metodologico ci sembra un metodo completamente inaccettabile!
Noi riteniamo pericolosa questa mozione presentata dal Consigliere Cesal, riteniamo che sia in contrasto con il piano regionale dei rifiuti, che indichi una strada che ci porta completamente fuori da quello che è un obiettivo realistico, che sia sbagliata nell'impostazione, questa mozione qua! Ci porta a studiare fra due alternative che sono tutte e due sbagliate e trascura, invece, un approfondimento rispetto a quella che è l'alternativa che noi riteniamo importante. Se c'è disponibilità da parte della maggioranza di modificare radicalmente l'impostazione di questa mozione, di fare sì che ci sia un approfondimento, ma un confronto fra un'alternativa che sia raccolta differenziata spinta e incenerimento, noi siamo d'accordo! Si chiamino gli esperti, si approfondisca, si faccia un confronto, ma non fra due ipotesi di incenerimento, semplicemente se si vuole incenerire fuori Valle o a Brissogne.
Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Il nostro gruppo ha firmato questa mozione oggi in discussione, proprio perché la situazione in essere è ormai presente da anni e per il futuro bisogna cominciare a parlarsi, a discutere, a confrontarsi e anche a criticarsi reciprocamente, senza problemi! Più ci sarà confronto, anche acceso, su questo tema, secondo noi, più si riuscirà - speriamo! - a trovare delle soluzioni adeguate.
Collega Riccarand, lei però deve dirmi... perché a prescindere dalla raccolta differenziata lei non ci ha detto altro, sia nella discussione di presentazione della vostra iniziativa, prima, come adesso, cosa pensa di fare nel breve, ma soprattutto nel medio e lungo termine! Perché qui, su questa proposta che avete presentato, date 7 anni di vita alla discarica di Brissogne, secondo il sottoscritto ne ha qualcuno in meno e vedremo quanti! E ancora: questa discarica di Brissogne, visto che lei ha detto una parola pesante: "interessi quali?"; è chiaro che qui noi difendiamo gli interessi dei Valdostani, ma è chiaro che negli interessi dei Valdostani c'è anche tutto quello che gira intorno a quella discarica... è una vergogna come è messa attualmente! Se lei pensa che vada bene continuare a fare quelle montagne, e non pensare neanche che si possa, un domani - e nel deliberativo della nostra mozione c'è scritto - riportare quei terreni, quei posti a com'erano prima... Noi abbiamo una discarica, lì, Consigliere Riccarand; non so se lei, da Assessore abbia condiviso in quei 5 anni la discarica fatta in quella maniera... quello che è non mi interessa! Ma oggi, il dato oggettivo, è che il 90% di chi viene in Valle d'Aosta, vedono quella discarica e sentono odori che non dovrebbero sentire, purtroppo! Perché chi lascia la valle del Gran San Bernardo passa lì, chi procede per il Monte Bianco passa lì, chi esce ad Aosta passa lì... passano tutti lì! E i commenti sono sempre tutti della stessa misura: "Valle d'Aosta turistica", "Valle d'Aosta all'avanguardia", e avanti così, abbiamo una bella incognita a tutti quelli che vengono! Qualcosa bisogna fare!
Concordiamo e abbiamo firmato questa mozione, Consigliere Riccarand, perché qui, il deliberativo è molto chiaro: "realizzazione in Valle d'Aosta di un impianto di termovalorizzazione ad uso esclusivo dei rifiuti termovalorizzabili prodotti e/o già stoccati in Valle d'Aosta, comprendendo la valutazione di percorsi amministrativi per attuare le diverse soluzioni", oppure fare un accordo con il Piemonte o anche con qualcun altro, ma qualcuno deve cominciare a mettere giù "nero su bianco", perché io ho criticato la Giunta questa mattina, ma sono contento se l'Assessore Cerise ha qualche idea! Perlomeno ha qualche idea da buttare nella mischia per cercare di fare qualche progetto per il futuro su questo tema, almeno creiamo un confronto! Cominciamo ad avere un parere tecnico su tutte le soluzioni, poi io, onestamente, collega Riccarand, posso accettare il fatto di dire "andiamo a vedere cosa produce di diossina, ancora, i nuovi modelli, e quello che è"...
Nel Principato di Montecarlo: hanno un impianto di questo tipo in mezzo al Principato, nascosto dentro una casa di 12-13 piani... non so quanto producano... se producono più tonnellate di tutta la Valle d'Aosta! Non credo che producano più rifiuti di noi nell'arco dell'anno! Prima di dire che un impianto piccolo non va bene... io avrei già dei dati, e ho dei dati anche diversi! Cominciamo a farci fare degli studi e poi ci sediamo ad un tavolo e ci confrontiamo, questo problema va affrontato! Sui costi... abbiamo buttato via tanti di quei soldi, in questi anni, basti pensare al trenino di Cogne, un esempio per tutti, che non si sa come andrà a finire! Credo che se costerà come il trenino di Cogne, la gente ci dirà solo "bravi" se risolveremo il problema, tanto per essere chiari! Io dico, invece, d'accordo con il Consigliere Riccarand, che sullo studio andiamo anche a verificare l'inquinamento che le nuove tipologie possono arrecare, andiamo a vedere se ci sono ragionamenti da fare, se si può fare un accordo con la Regione Piemonte. È questo che si dice in pratica, poi possiamo fare tutte le considerazioni diverse, pensare male e che l'obiettivo e le finalità siano diverse, per carità, magari poi ha ragione lei, io non posso oggi dire che non ha ragione o non avrà ragione su questo!
Io dico solo che questa cosa deve essere affrontata, siamo già in ritardo... portiamo dei dati e su dei dati poi ci confronteremo! Quindi io credo che per aver dei dati bisogna cominciare a prendersi anche delle responsabilità, questa non è una responsabilità che non ci permetterà di fare delle valutazioni anche diverse, anche similari a quelle che ha il Consigliere Riccarand adesso, però dobbiamo avere i dati! E noi, siamo per la ricerca dei dati dal punto di vista tecnico per fare poi delle valutazioni in merito alle scelte da fare, perché siamo già in ritardo!
Presidente - La parola al Consigliere Borre, ne ha facoltà.
Borre (UV) - Grazie, Presidente. Ringrazio il collega Riccarand e il gruppo "Arcobaleno", non solo per la proposta di legge e per la mozione che avete presentato, ma anche per il lavoro che è stato fatto in Commissione, perché questo ci ha portato finalmente a confrontare le due filosofie, che, se fossero state confrontate già nel passato, forse non ci troveremmo con una discarica come quella di Pollein, oggi, obbligati ad andare avanti con il 4° lotto e poi con tutto quello che è già stato detto dagli altri colleghi prima: gli odori, l'impatto ambientale... quindi il confronto è assolutamente necessario.
Hanno fatto bene i Capigruppo che hanno firmato questa mozione, ma soprattutto ha fatto bene l'Assessore Cerise quando in Commissione ha detto: "Prima di andare avanti con una legge, sia da parte dell'"Arcobaleno", sia da parte della maggioranza, è estremamente urgente capire dove vogliamo andare", quindi presentiamo una mozione dove si dica quale scelta vogliamo intraprendere; poi, il fatto che la mozione indichi inceneritori in Valle d'Aosta o fuori, io lo condivido estremamente, perché altre scelte vediamo che non stanno dando frutti positivi, in quanto il fatto della raccolta differenziata, Consigliere Riccarand... potrà dire che non è vero che viene raccolto il differenziato, poi recuperato, e quindi riprodotta carta o meno! Sappiamo benissimo che la gran parte del differenziato va a finire negli inceneritori, perché sono differenziati malamente, perché il materiale stesso non permette più di essere recuperato, quindi va negli inceneritori. Se ci fosse una scelta che però non pregiudica chiaramente quella dell'inceneritore, da fare sarebbe quella di fare una politica per diminuire la produzione dei rifiuti all'inizio... questo, sì, sarebbe da fare! A cominciare a lavorare veramente perché non si abbia una quantità così enorme di rifiuti che poi siamo obbligati a produrre, qualunque cosa andiamo a comprare ha dei contenitori doppi, tripli e poi dobbiamo smaltirli.
Rimango dell'avviso che questa è la strada giusta: lavoreremo per scegliere in maniera oculata quando avremo dei dati! Consigliere Riccarand, io non condivido il discorso che sia la Commissione ad affrontare, a studiare il problema, perché non abbiamo gli strumenti idonei, adatti per... la Commissione deve essere invece interpellata e deve avere la possibilità di lavorare e documentarsi per dare una mano alla Giunta, per progredire su quello che è lo studio dell'inceneritore in Valle o fuori Valle.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, ne ha facoltà.
Sandri (GV-DS-PSE) - Grazie Presidente. Cari colleghi, care colleghe devo dire che l'idea della mozione mi ha entusiasmato quando, passando per l'autostrada e giungendo al casello di Aosta, ho abbassato il finestrino della mia macchina per pagare il pedaggio e, come al solito, mi è arrivata una "zaffata" terribile di puzza proveniente dalla discarica di Brissogne.
Credo che il motivo fondamentale per cui facciamo la mozione è proprio questo: noi abbiamo, al di là del problema di smaltire i rifiuti futuri, quello di smaltire i rifiuti vecchi e mi dispiace ma, in questo caso, la raccolta differenziata non serve a nulla, perché qui siamo in un altro tema, un altro problema! Un problema che è a valle, certo... chi non è per la raccolta differenziata? Ovviamente ancora prima della raccolta differenziata, noi siamo tutti per ridurre la produzione di rifiuti. Primo: ridurre la produzione di rifiuti. È notorio, per esempio, questi stuoli di persone sensibili che vanno in giro con le sacchette di tela proprio per evitare di avere degli imballaggi inutili... benissimo! Siamo d'accordissimo per la raccolta differenziata, meno si produce di rifiuti, e più si differenzia, ma anche meno poi diventa il problema da smaltire successivamente, perché comunque il problema dello smaltimento finale dei rifiuti c'è, raccolta differenziata o non raccolta differenziata! Naturalmente qua si possono fare dei lavori fatti per bene.
Io prendo atto che per adesso la metodica del "porta a porta" si sta rivelando uno spaccio notturno di immondizia... spaccio notturno di immondizia! Si va ancora nelle zone della città di Aosta dove esistono i cassonetti, si riempiono lì, per non avere quelle schifezze all'interno dei propri condomini! Poi probabilmente ci sarà la questione dell'organizzazione, ci organizzeremo meglio... non lo so! Però certamente che la partenza non è brillante! Comunque... una buona attività di riduzione della produzione di rifiuti, una buona attività di raccolta differenziata, credo che su questo siamo d'accordo tutti! Il problema qual è? Il problema poi è lo smaltimento finale! Lo smaltimento finale che abbiamo scelto, che abbiamo potuto scegliere negli ultimi anni: puzza! E noi non possiamo continuare... per tutti questi anni, tutte le volte che facciamo investimenti di milioni e milioni per fare venire i turisti in Valle d'Aosta e poi arrivano lì, aprono il finestrino e... non va bene! Questa è una cosa che non va bene!
Soluzioni: soluzioni non lo so quali siano, nel senso che qui bisogna studiare ovviamente le varie ipotesi, quella di andare a Parona Lomellina, tra l'altro io avrei qualche personale preferenza perché sono originario di quella zona e quindi... la mia situazione da "DS"... sì, sì, questo è di pragmatica! La Lomellina "rossa"... poi c'è quella possibilità di Ivrea, anche se questa mi sembra un'ipotesi un po' più fantascientifica, perché la Provincia di Torino mi sembra che sia già "impelagata" nella costruzione del primo inceneritore, quindi non so quando arriveranno al secondo! Poi c'è la "soluzione Cavaglià", quella delle Province coordinate di Biella e Vercelli e poi quella in zona. Io non lo so quale sia la soluzione migliore di queste 4: mi sembra che la mozione impegni proprio nella scelta di andare a vedere le varie soluzioni, studiarle rispetto alle dimensioni, rispetto alla tipologia e soprattutto rispetto alla necessità di smaltire il futuro, ma smaltire anche il vecchio! Queste sono le due necessità! E quindi capire, per esempio, come questa soluzione possa dare miglior risultato con minor impatto ambientale, tenendo conto che "impatto ambientale" era rischio di produzione diossina, ma anche il trasporto! Chiaro che vedere in giro camion che girano per la Valle d'Aosta o perché importi immondizia da fuori o perché le porti fuori, non è che sia un bel vedere! Quindi voglio dire... le varie soluzioni devono essere studiate in tutti i loro vari parametri! Ci saranno quelli che lo sapranno fare meglio sicuramente di noi!
Il problema non è semplice, è un problema complesso! È un problema che ha portato discussioni e problemi e anche situazioni difficili un po' in tutto il mondo. Io voglio citare soltanto due estremi: uno è quello della Savoia. In Savoia, 4 anni fa, 2001, hanno chiuso un inceneritore, quello di Albertville, perché buttava nell'atmosfera qualcosa come un centinaio di volte diossina più di quanto non fossero previsti dai parametri internazionali. C'è un processo che si è aperto in questi giorni e c'è tutta una serie di persone che dicono di aver avuto un tumore a causa di questa diossina, quindi vedremo come andrà a finire questa storia! Però, sicuramente, un inceneritore gestito male in cui, pur sapendo che c'erano dei pericoli, dei rischi non si è voluto prendere gli opportuni provvedimenti, ha provocato poi probabilmente un po' di problemi, poi vedremo a livello di giustizia se sono veri o se semplicemente c'è stata una parte di iper-preoccupazione! Dall'altra parte Bolzano: Bolzano che è un po' come noi, una realtà, una Provincia autonoma a Statuto speciale, in cui tra l'altro i "Verdi" - è un po' come da noi - sovrabbondano e c'è un partito forte della minoranza tedesca, come un po' da noi l'"Union Valdôtaine"... là, si chiama Südtiroler-Volkspartei. A Bolzano c'è un inceneritore - chiamiamolo con il nome che piace tanto! - o un termovalorizzatore dal 1988. Adesso si sta prevedendo di costruirne un secondo, sono state fatte delle valutazioni di impatto ambientale molto dettagliate, che io mi sono fatto mandare e mi sono letto in queste settimane e vi garantisco che è un'esperienza esattamente al contrario di quella di Albertville: lì si dimostra che le emissioni di diossina sono nettamente inferiori di quelle teorizzate, che erano comunque già sotto i limiti di norma. Quindi è un problema difficile, probabilmente la differenza tra Albertville e Bolzano è che di là sono un po' più "crucchi" e fanno le cose un po' più sistematiche, un po' più serie.
Qui vengono fuori, secondo me, i 2 nodi che non ci sono nella mozione, ma di cui poi dovremo tenere presente. Primo problema: è il problema dei controlli; secondo me, noi dobbiamo stare estremamente attenti sul tenere ben indipendente da noi le strutture dei controlli, cioè andare a premiare il Presidente dell'ARPA in una finanziaria in cui si va a tagliare un po' di tutto e di più, ecco, secondo me non è il segnale di un giusto rapporto tra controllante e controllato! E noi, se vogliamo che non vengano fuori problemi, ma che l'ARPA faccia veramente il suo dovere, dobbiamo essere molto attenti in questo tipo di rapporto. Il secondo problema è della gestione: oggi la gestione della discarica di Brissogne - per quello che so io - è ad una società che al 20% è partecipata dalla Regione e all'80% di privati, più o meno. Allora, delle due, l'una: se si andranno a fare scelte di impianti in Valle d'Aosta, o si fa la gestione pubblica, perché gli utili, i grandi utili che vengono dalla termovalorizzazione rimangano pubblici e, se è pubblico il casinò, secondo me, a maggior ragione, dovrebbe essere pubblica la gestione dei rifiuti, e non è un caso...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Sandri (GV-DS-PSE) - ... e non è un caso... se mi fate finire, c'è anche seconda una parte più gradevole per la Destra! E non è un caso che, come dire, su questa questione della gestione pubblica, secondo me, si vedono già i risultati, oggi dei dividendi, ampi ed abbondanti che la "Valeco" distribuisce ai propri soci e quindi anche alla Regione Valle d'Aosta. Ma se non deve essere questo, benissimo, che sia a gestione privata, okay, ma visto che tra l'altro ci stiamo avviando all'attuazione della "direttiva Bolkenstein", che sia veramente messa all'asta tra i privati, indipendentemente dal fatto che siano amici, nemici, conoscenti o non conoscenti, che sia davvero l'appalto europeo e... vinca il migliore! Da questo punto di vista io credo che poi la riflessione sulla gestione debba poi essere fatta in tempi non sospetti.
Infine: sono stato particolarmente contento di poter firmare questa mozione che spero mi tolga la "puzza dal naso" prima di morire, per il metodo che si è scelto, cioè il metodo che ci sono, sulla grande opera come questa, 4 opzioni; si studiano tutte dal punto di vista dei costi, dei benefici. Io mi auspico che anche lo stesso metodo sia usato per le scelte in tema di edilizia ospedaliera... grazie!
Président - Merci. La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Gli interventi di alcuni colleghi mi stimolano sostanzialmente ad un paio di riflessioni. La prima è che mi sembra si parta male, nel senso che il collega Sandri, proprio nel finale del suo intervento, ha detto: "finalmente abbiamo quattro opzioni". Noi non siamo d'accordo su questo: non ci sono quattro opzioni. Sembra di discutere un tema, con un finale "ingessato", c'è nei fatti una sola opzione, che è quella dell'inceneritore, poi si vuole decidere quale inceneritore è meglio fare per la realtà valdostana. Rilevo quindi con sorpresa, anche con un po' di amarezza, che non ci sarà un confronto vero fra alternative. Lo studio che voi volete fare non è di un confronto fra alternative diverse, dove ci siano degli elementi di carattere ecologico da confrontare, dei dati di carattere economico da confrontare, eccetera. Sembra che sia stata già fatta una scelta... ecco, a me sembra che questo sia un po' quello che è emerso dagli interventi.
Sono particolarmente sorpreso - oltre che dal fatto che questa decisione sembrerebbe presa - dal fatto che dagli interventi di coloro che sono favorevoli a questa mozione emerga una contraddizione che mi pare gli stessi proponenti non colgano, non ci abbiano forse riflettuto. Spero di non offendere nessuno. La contraddizione è la seguente: tutti dicono "noi siamo d'accordo per incentivare la raccolta differenziata", l'ha detto prima l'Assessore, l'ha detto il collega Viérin, l'ha detto il collega Sandri, addirittura il collega Borre ha fatto un altro ragionamento che ci vede concordi, "addirittura bisognerebbe eliminare e ridurre alla radice la produzione di rifiuti, ancora prima di porsi il problema del loro smaltimento".
Tuttavia, l'inceneritore "mangia", l'inceneritore è "business", l'inceneritore lo devi mantenere, devi produrre rifiuti, devi produrne di più, non devi differenziare. Questa è la contraddizione sulla quale vi invito a riflettere! Questa è la filosofia che sta alla base di un discorso di incenerimento. Per questo siamo contrari. Non tralascio altri aspetti: diossina, scorie, sulle quali nessuno ha replicato nulla. Il collega Riccarand ha detto: guardate che non risolveremo il problema della discarica, perché ci sono anche le scorie. Se anche bruciamo tutto, c'è un 30% di scorie... dove le mettiamo? Venti o 30% importa poco, perché vuol dire che in tre o quattro anni facciamo il cumulo di rifiuti che adesso faremmo in un anno. Certo rallentiamo il problema, ma non lo abbiamo risolto, questa è un'altra contraddizione!
Dove vengono messe le scorie? Si parte probabilmente dal presupposto che noi produrremo rifiuti, che verranno smaltiti fuori Valle, con una strana concezione di federalismo e di autonomia, che però è tipica di questa Regione. Quando c'è da affrontare i problemi, meglio lasciarli ad altri... Io credo che questa sarà probabilmente la soluzione "ottimale" che uscirà dallo studio perché le ragioni le ha già anticipate il Consigliere Riccarand: un inceneritore in Valle d'Aosta sarebbe sottodimensionato. Immaginiamoci che senso avrebbe, anche dal punto di vista economico ed ecologico, fare un inceneritore in Valle d'Aosta in cui almeno la metà dei rifiuti arriverebbero da fuori Valle! Non ci sarà più la medesima puzza a Brissogne forse, ma avremo i TIR di immondizia altrettanto puzzolenti che andrebbero avanti e indietro dalla Valle d'Aosta ad altre Regioni italiane, perché di questo si tratta! Ecco, io, di fronte a queste contraddizioni... non capisco come si possa dire acriticamente: "la soluzione inceneritore è quella più sensata, anche dal punto di vista economico"...
Dobbiamo fare un discorso più generale; bisogna vedere tutte le conseguenze di una scelta del genere, anche in riferimento a delle ipotesi alternative, che nella mozione vengono escluse. Non basta approfondire il discorso "incenerimento" e niente altro. Personalmente non avrei nulla in contrario che venisse approfondito, però deve essere approfondito in un raffronto con le altre soluzioni, sennò è scorretto. È un gioco scorretto, che serve alla Giunta, per trovare delle giustificazioni tecniche ad una scelta politica, che appare già del tutto preconfezionata. Il punto centrale - ripeto e chiudo -, quello paradossale, che è emerso dagli interventi dei Consiglieri di maggioranza e di coloro che hanno sottoscritto la mozione, io credo tutti in buona fede, è nel dire: "noi vogliamo diminuire i rifiuti, vogliamo differenziare i rifiuti" e poi facciamo l'inceneritore... sarebbe come dire io voglio fare una nuova e bella autostrada per diminuire il passaggio dei veicoli! Infine, spesa non indifferente quella di un inceneritore, perché i dati che citava prima il Consigliere Riccarand valgono il costo di un mezzo ospedale. Questa forse è un'altra cosa che dovremmo tenere in considerazione quando si rinuncia persino allo studio di alternative.
Presidente - La parola al Consigliere Salzone.
Salzone (FA) - Grazie Presidente... ma qui, a mio avviso, Consigliere Cesal, Consigliere Sandri, amico Marco Viérin, bisogna rimettere le carte in tavola! Quando abbiamo firmato questa risoluzione lo scopo fondamentale, per lo meno per quello che mi riguarda - poi se faccio la figura dell'allocco me lo direte - era fondamentalmente quello di capire se con un sistema di termovalorizzazione, di inceneritore era uno dei sistemi per poter raggiungere l'obiettivo di trovare una soluzione in merito allo smaltimento dei rifiuti. Ecco perché in qualche maniera, all'Assessore, avevo detto un po' provocatoriamente: "dovete decidere che cosa volete fare", perché quando lei è venuto in Commissione e non è passato molto dalla mia firma in questa mozione lei aveva poi detto: "noi abbiamo il disegno di legge, Riccarand ci ha presentato il suo disegno di legge, il Consiglio regionale scelga quale è la parte finale di questo obiettivo che è comune a tutti".
Io non ci sto dentro questa mozione se la scelta è solo quella del termovalorizzatore, non ci sto! Non conterà niente, ma non ci sto, perché dico che questa mozione era uno strumento per capire quale sarà il sistema migliore. Faccio un passo indietro... poi ho sentito l'amico Sandri che sente puzza quando passa al casello autostradale, così come il sottoscritto, ma come tutti quanti, e siamo credo tutti d'accordo se non ho capito male, perché anche la proposta dell'"Arcobaleno" ha un obiettivo, che è quello di mettere fine alla discarica: questo è l'obiettivo comune di due posizioni che sono assolutamente contrarie, ma hanno questo obiettivo comune. Perché la discarica... non è che se facciamo il termovalorizzatore la discarica rimane con quella puzza per tutta la vita, ci sono dei sistemi di bonifica che, credo, negli anni ci sono...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
... come non ci sono, siamo... adesso non scherziamo, siamo alla soglia del 3000, non possiamo pensare che non ci siano comunque, per carità, anche questo è un argomento che verrà secondo me discusso, allora cosa voglio dire quando dico "rimettiamo le carte in tavola"... dico che rimango fedele a questa mozione nel momento in cui questa discussione ritorna alla Commissione competente, solo in quel caso rimango d'accordo per fare una discussione ampia. Perché in Commissione noi dovremo avere l'esatta situazione di ciò che avviene con la raccolta differenziata con tutti gli elementi che già il Consigliere Riccarand ci ha spiegato, una raccolta che tende a mirare all'80% e quindi ci sarà un 20% che poi dovrà andare in qualche maniera in discarica, o in un termovalorizzatore che può produrre anche energia e quindi un valore aggiunto da mettere sul piatto della bilancia. Voglio dire che è fondamentale dire alla nostra comunità quali sono i reali costi delle due proposte; quindi, quando avremo i reali costi, sapremo con un minimo di onestà intellettuale fare delle scelte che tengano conto anche di ciò che può pesare nelle tasche dei cittadini. Io credo che se noi non torneremo a fare un discorso di questo tipo... beh, allora vuol dire che si è già presa una strada, che non posso condividere!
Lo ripeto e lo dico in modo molto, molto chiaro, con questo non voglio dire che sono contrario al termovalorizzatore anzi, diciamo che a livello così semplicemente intuitivo mi trova d'accordo, ma voglio poter ragionare con la mia testa sulla base di tutti gli elementi che devono essere sul tavolo nella trattativa. Qui assolutamente dobbiamo fare una discussione con il massimo di onestà intellettuale, qui non devono esserci scorciatoie per raggiungere obiettivi che sono personali o ideologici, io assolutamente a questo non ci sto! Credo che questa sia una discussione che interessa tutti i cittadini, dobbiamo poterci confrontare prima di fare delle scelte che possono essere sbagliate, che poi potremmo pagare in modo molto caro, perché ricordo che la Valle d'Aosta è ancora meno di un piccolo quartiere di Torino, quindi andare a pensare di costruire, qui, un termovalorizzatore...
Sentivo prima il Presidente della Giunta che diceva che i costi sono diminuiti, io sono contento se lui mi dice, se voi mi dite, che un termovalorizzatore ha dei costi consoni alle nostre dimensioni, io sono l'uomo più felice! Bene, ma prima di prendere una decisione io credo sia assolutamente necessario - e qui invito il Presidente della III Commissione a farsi valere da questo punto di vista - che la discussione torni in Commissione, valuteremo entrambe le posizioni e poi scientemente prenderemo la nostra decisione.
Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Io credo che l'"Arcobaleno", e soprattutto i Consiglieri Curtaz e Riccarand sono stati molto abiliti a trasportare la discussione solo su un lato dell'argomento che non è definito nel testo della mozione che abbiamo presentato, perché i colleghi dell'"Arcobaleno" hanno fatto i loro interventi sempre e costantemente sul fatto che oggi si delibera la decisione di fare la scelta del termovalorizzatore o, tra virgolette, "inceneritore"... così non è! Questo è un discorso che prende atto, e chiedo al collega Salzone di rileggersi anche gli ultimi 2 commi delle premesse: "ribadiva la necessità di valutare la possibilità di realizzare anche..." - eventualmente - "un termovalorizzatore in regione" fatto dai Sindaci, e anche il fatto dell'ultima: "l'esigenza ormai impellente di assumere una decisione definitiva in merito alla destinazione finale dei rifiuti", perché cari colleghi dell'"Arcobaleno" i rifiuti non è che possiamo metterli in tasca io o lei, Consigliere Riccarand, o collega Curtaz! Non è che da una certa data nessuno produrrà più rifiuti ed è risolto il problema! Perché anche se andiamo avanti, e faremo la scelta di fare solo la raccolta differenziata e basta! Dovremo trovare una soluzione "a latere" di cosa facciamo di quello che rimane.
Quando io ho posto la domanda del primo intervento e ho detto: "situazione ad oggi, situazione del domani" concordo che, certo, è un problema complesso, ma anche voi dell'"Arcobaleno" dovete dirci come pensate di risolvere il problema dell'attuale impossibilità di mettere giù i finestrini, magari lei ha preso il "telepass" e il Consigliere Riccarand no! O il Consigliere Riccarand sì e il Consigliere Sandri no! Questo è un altro ragionamento, però oggi c'è un problema, ma c'è un problema non solo per noi, c'è un problema anche per quello che è il discorso turistico della Valle e per il bisogno del domani. Ora, lei, Consigliere Riccarand deve venire, qui, a dirci e ce lo dovrà dire quali scelte preferisce: "Benissimo, abbiamo scelto, io sono d'accordo, o se ci saranno dati di un certo tipo di optare solo per la raccolta differenziata", ma a quel punto dovremmo poi essere onesti anche tra noi e dire: "andiamo a cercare la nuova discarica". Dobbiamo dircele queste cose, perché non sono cose che si possono dire qui o lo diciamo là o lo diciamo in un altro posto!
Concordo in pieno sul fatto che deve essere uno studio che poi ci permette di decidere quale strada prendere, ma se poi prendiamo l'altra strada - che per me va bene lo stesso - e ci sono dei dati tecnici che ci permetterebbero un domani di prendere un'altra strada, quella del: "troviamo un luogo per la discarica, troviamo il metodo per smaltire questa..." non lo so, ecco questo è discorso complesso. Quando nel mio primo intervento io ho fatto - e lo ripeto - la dichiarazione che menzionava oggi c'è e quella del domani non c'è, e ci mancano 4 o 5 anni, non dico 7... qui abbiamo messo 7, ma secondo me il tempo è minore... e beh, una posizione questo Consiglio ha il dovere, non il diritto di prendere, ha il dovere! Io sarei anche d'accordo di fare uno studio per approfondire meglio la raccolta differenziata, con l'obiettivo di dove possiamo mettere la nuova discarica... e quanto dura? È giusto fare ogni studio possibile sui rifiuti, io sono d'accordo...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Viérin M. (SA) - ... no, ma io sono d'accordo! Però un ragionamento deve essere fatto, non possiamo nasconderci dietro la demagogia! Questo è il discorso! Io dico tranquillamente che i colleghi dell'"Arcobaleno" - lo ribadisco - hanno avuto la capacità di portare questa discussione sul termovalorizzatore... "sì" o "no"! Non è questo l'argomento complessivo, e non ho sentito neanche la risposta del Consigliere Riccarand, per esempio lei mi ha accennato ad altre tipologie di inceneritori, quello del Principato di Monaco! Sarebbe da capire anche lì, oltre quello di Bolzano che ha vent'anni... mentre c'è la discussione a Trento, ma c'è anche il discorso del Principato di Monaco che è una vita che viene dislocato all'interno della città. Tranquillamente noi voteremo questa mozione. Sono d'accordo, abbiamo parlato prima con il Capogruppo dell'"Union", Cesal, di prendere questo impegno, concordo di parlarne prima in Commissione, non c'è alcun problema, l'importante è che si inizi a lavorare su questo aspetto!
Presidente - La parola al Consigliere Cesal.
Cesal (UV) - Alla luce di quello che è stato il dibattito, all'inizio avevo sperato che su questo argomento fosse possibile arrivare ad un accordo condiviso tra tutte le forze presenti in Consiglio regionale. Speravo anche, dopo la richiesta da parte del gruppo "Arcobaleno", di abbinare le due discussioni, ma credo che la discussione abbia tolto dal tavolo qualsiasi tipo di equivoco, per cui ognuno di noi andrà per la propria strada e i documenti verranno votati separatamente, in quanto non ritengo che vi sia la possibilità di unificarli, di contemperare quelle che sono le parti impegnative. Volevo dire che, alla luce del dibattito, anche per riprendere l'intervento del Consigliere Salzone, come tra l'altro è già stato anticipato da parte del Consigliere Viérin, di aver presentato a firma di tutti quelli che hanno presentato la mozione originaria un emendamento in cui aggiungiamo nella parte impegnativa di "presentare entro due mesi prima in III Commissione e successivamente in aula la valutazione", in maniera tale che la III Commissione possa approfondire l'argomento proprio alla luce dell'esperienza acquisita, alla luce di tutto il lavoro che è già stato svolto fino ad ora e possa poi comunque venire in Consiglio con una conoscenza delle problematiche. Una conoscenza di questo problema più approfondita rispetto a quella che può essere la conoscenza del Consiglio.
L'emendamento viene votato in questo momento, per cui diciamo che alla luce di queste considerazioni noi chiederemo di votare, di andare avanti con la votazione, in modo tale che si possa sciogliere il nodo di questa discussione che si protrae ormai da tanto tempo, perché ormai sono alcune ore che stiamo parlando di rifiuti e credo che l'argomento meriti, sì, molte attenzioni, ma forse...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Cesal (UV) - ... ma non alla vigilia di Natale, ecco!
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Grazie Signor Presidente. Io penso che il collega Cesal non abbia capito bene, non abbia seguito bene la discussione e non ha recepito quella che è stata una proposta chiara che noi abbiamo evidenziato e una preoccupazione che è emersa sia dal collega Viérin che dal collega Salzone. Io mi rivolgevo al collega Cesal, però se il Consigliere Cesal fa altro...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Squarzino (Arc-VA) - ... collega Cesal, ha detto che non era possibile individuare un testo comune. Noi abbiamo detto con molta chiarezza che andava bene anche questo studio, ma insieme all'altra scelta, allo studio di che cosa significa portare fino in fondo la raccolta differenziata e poi, allora, di fronte ai residui di raccolta differenziata... cosa è possibile fare? Qui, allora è inutile che il Consigliere Cesal dica: "Io pensavo che ci fosse la volontà di giungere ad una mozione comune, ad un testo comune". In realtà da parte dei proponenti della mozione di maggioranza non c'è questa volontà, perché a parole si dice che si è disponibili, che si desidera approfondire anche l'aspetto della raccolta differenziata, e mettere sul piatto della bilancia le due scelte, a parole... poi, nella realtà, nei fatti si scarta la scelta di studiare le due soluzioni, ma si punta decisamente sul termovalorizzatore... purtroppo prendiamo atto di questo!
Presidente - Posso chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa su entrambe le mozioni. Ricordo che sulla mozione di cui al punto 35 dell'ordine del giorno è stato presentato un emendamento.
La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Intanto mi fa piacere che ci sia stato finalmente un dibattito, in parte serio, su questo argomento... in parte serio...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
... e poi non avrei potuto dire che non era serio...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
... voto contro!
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
... io voto contro, soprattutto se la presentate voi, voto contro! Io voglio così... intanto perché non mi è piaciuto che questa Regione sia continuamente trattata male, anche quando non è la verità! Ma insomma, ormai è una consuetudine quella di usare delle bugie per screditare quello che viene fatto, perché non è assolutamente vero come la strada della termovalorizzazione sia antitetica rispetto a quella della raccolta differenziata. Permettetemi ancora una piccola precisazione: incenerimento e termovalorizzazione non sono la stessa cosa! Perché il cosiddetto "incenerimento" significa portare il rifiuto tale e quale alla combustione e, eventualmente, con delle aggiunte di energia, perché sovente il rifiuto non ha le caratteristiche merceologiche o chimiche tali che gli consentano di bruciare, allora occorre dell'energia. La termovalorizzazione, invece, brucia e, una volta avviato il processo, si chiama "termovalorizzazione" perché da quel momento lì il meccanismo è autosufficiente e quindi l'energia che si mette attraverso il rifiuto si trasforma in altra energia aggiunta e quindi il bilancio tra le due energie è in favore, allora nella termovalorizzazione è d'obbligo un processo di differenziamento, di pre-trattamento del rifiuto.
Voglio ancora, per tranquillizzare il collega Riccarand, fargli presente che cosa si sta muovendo nelle dinamiche politiche-nazionali su questo problema. Se lei avesse letto la bozza del decreto n. 205, quello di riforma di questa materia, avrebbe notato che c'è una disposizione sulla quale c'è un accordo di massima da parte di tutte le Regioni, di riprenderlo comunque vadano a finire le vicende di questo provvedimento giuridico, e qui si prevede che la raccolta differenziata debba essere raggiunta per tutti gli ambiti ottimali del territorio nazionale del 35% entro il 2006, il 40% entro il 2008 e il 60% entro il 2012. Voglio dire: il processo della raccolta differenziata non è un fatto facoltativo, ma un fatto che la legislazione imporrà in termini di eccellenza, perché immaginare il 60% credo che sia già il massimo! Ma voglio ancora - e permettetemi di farlo in questa occasione, perché un'altra non l'avrò - di difendere quello che è stato fatto in Valle d'Aosta, perché qui, voi, date una "chiave di lettura" che non è corretta, non è corretta e non rende giustizia allo sforzo che viene fatto da questa società per crescere in questa materia.
Ora, se noi parliamo dei rifiuti differenziati o quanto meno di quella raccolta differenziata che viene onestamente, oggettivamente ridestinata a dei centri di produzione e non allo stoccaggio in discarica come avviene per il 90% del compostaggio... ricordo che in Valle d'Aosta la quantità del compostaggio, che è un ottimo "compost" che risponde a tutti gli standard qualitativi richiesti del "compost", il 90% del "compost" viene messo in discarica, perché non ha mercato! Non ha mercato! E se voi andate a leggere sui vostri giornali quello che si scrive è che in prospettiva lo sviluppo economico del "compost" è destinato a diminuire perché c'è sempre più rapporto di eccedenza di prodotti azotati e rispetto a quello che è il consumo. La superficie agraria non aumenta, diminuisce in questo paese, purtroppo!
Andiamo a prendere i dati del "CONAI" e andiamo a prendere i bollettini ufficiali di questo paese, per un attimo! Io voglio ricordare che la Valle d'Aosta è tra le 25, la scrivo come provincia comunque, perché così è stata messa, tra le province italiane che hanno superato complessivamente i 65 chilogrammi/abitante dei rifiuti raccolti in forma differenziata, ed è l'unica Regione, assieme al Trentino Alto Adige, ad avere raggiunto questo obiettivo che è in Italia. Questi sono dati che smentiscono quelle affermazioni in cui si dice che la Valle d'Aosta è all'ultimo posto; all'ultimo posto se si considerano delle schifezze, di alchimie, di compostaggio, come quello di considerare il verde, di considerare il "compost", cose di questo genere, perché se domani mattina arriva la pioggia e tutto il fieno del... di Brissogne, piuttosto che di Saint-Marcel, finisce in discarica; guarda te che quel paese lì, per quell'anno lì, ha raccolto il 200% di differenziata! In realtà non ha mosso la classifica, come direbbe il collega Marguerettaz. Ora, la media nazionale è molto più bassa; poi sempre dai dati del "CONAI", quindi questi sono dati del Consorzio della... vediamo che la Regione ha raggiunto il miglior risultato nella raccolta differenziata pro-capite a livello nazionale nella raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. Questo sarà pure un dato significativo o no? La Regione è poi risultata ai primi posti tra quelli italiani che hanno nella raccolta pro-capite della carta, ed è la seconda dopo il Trentino; del vetro al secondo posto, dopo il Trentino Alto Adige e del legno al quarto posto, dopo l'Emilia Romagna, la Liguria e la Toscana. Questi sono i dati del CONAI 2004.
Nella relazione sullo stato dell'ambiente poi, anche qui l'Osservatorio nazionale sui rifiuti, riferito al 2003, si può trovare come la Regione Valle d'Aosta risulta essere sempre nelle prime posizioni per la raccolta differenziata nelle diverse tipologie di rifiuti, se vuole le dico anche le pagine: 75, 76, 77 e 78 della relazione. Non solo quei dati che si rifanno a dei parametri un po' "partisan", poi potrei continuare... mi riservo poi in un'altra occasione di ridarvi questi dati e di riportarli in Commissione. Io non entrerò nel merito delle sue questioni, perché non mi ritengo sufficientemente bravo come lei nel stabilire se meglio portarle fuori, se differenziare qui... non so tante cose come le sa lei! Quindi per questo che sono d'accordo di votare quella mozione; finalmente, da lì, attiveremo un processo che ci darà quelle risposte che - secondo me - è un po' presuntuoso che io e lei ci mettiamo a dare... Lei ha già stabilito che è anti-economico fare qua, che è anti-qua fare là...! Bene, viva lei! Noi, invece, siamo molto più ignoranti in questa materia e vogliamo farlo attraverso l'approvazione di questa mozione che riteniamo sufficiente!
Volevo ancora fare due considerazioni per quello che ha detto il Consigliere Sandri, ma glielo dico così: i controlli e la gestione. Credo che se c'è stato un esempio in Italia di come si dovevano fare i controlli e di come doveva essere fatta la gestione quella è proprio quella della Valle d'Aosta, perché più controllato di così credo sia impossibile e qualunque sia il processo che verrà avviato, io credo che il modello che abbiamo attivato con questo sistema sarà quello che dovrà continuare a funzionare perché è quello che ci dà delle garanzie!
Ultima considerazione: c'è un dato che è incontestabile: dove si fa la maggiore raccolta differenziata è dove ci sono i termovalorizzatori... non lo può negare, questa è una certezza! Tant'è vero che la stessa Regione Piemonte, in cui lei dice di aver scoperto dei Comuni che differenziano l'80%, si accinge a fare 3 termovalorizzatori! Tre! Tre! E allora voglio dire ci sarà pure...
Chiedo pertanto di aderire alla proposta della mozione proposta dai Capigruppo: Cesal, Sandri, Viérin e Salzone, con le sue riserve, se poi vorrà scioglierle. Sono d'accordo anche, anzi credo che sia opportuno questa integrazione, cioè rappresentare l'esito di questa ricerca, di questa indagine in III Commissione, dove eventualmente possono essere anche sentiti i vari attori, coloro che possono aver partecipato e quindi approfondire meglio l'argomento, mentre invece ritengo che sia quantomeno, non dico inutile, ma mi pare che sia una proposta piuttosto provocatoria come tale, e l'accettiamo come provocazione - anzi, ringraziamo per averla proposta - ci ha dato l'opportunità di parlarne... per quanto riguarda la proposta di mozione avanzata dal gruppo dell'"Arcobaleno".
Presidente - Altri colleghi per dichiarazione di voto sulle due mozioni?
La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Io voglio ribadire un concetto che abbiamo espresso e che non vorrei venisse fatto cadere, anche se la fretta con cui il Consigliere Cesal ha chiuso la possibilità - diciamo così - di un accorpamento, di un accordo fra le due mozioni, è indice comunque di una difficoltà ad accettare l'impostazione che noi abbiamo proposto. Noi l'abbiamo detto e lo ripetiamo: siamo perfettamente d'accordo ad un approfondimento che sia fatto a 180 gradi e che sia fatto rispetto alle due reali alternative che sono sul tappeto: da una parte, l'alternativa raccolta differenziata spinta e, dall'altra, l'alternativa incenerimento, nelle sue varie possibilità. Ora io non ho capito... quando l'Assessore dice "disponibilità all'approfondimento", si riferisce all'approfondimento rispetto a queste due alternative o ad un approfondimento solo sulle varie ipotesi dell'incenerimento?
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
Riccarand (Arc-VA) - ... comunque, io lo preannuncio al Presidente della III Commissione - siccome è la sede in cui tutto questo verrà portato -: chiederemo ufficialmente che in III Commissione sia seguita questa vicenda, si conosca che tipo di incarichi, che tipo di contatti avrà la Giunta con esperti e che non venga lasciato cadere l'approfondimento rispetto alla soluzione dell'alternativa, perché riteniamo che sarebbe irresponsabile approfondire solo il versante "inceneritore" e lasciar cadere invece il versante "raccolta differenziata". Fra l'altro, mi ha fatto piacere che anche dei firmatari della mozione illustrata dal Consigliere Cesal hanno evidenziato la necessità di un approfondimento a 180 gradi e non solo rispetto all'incenerimento.
Vorrei tornare un attimo su un problema che mi sembra la preoccupazione principale: eliminare la discarica, perché per due volte il Consigliere Marco Viérin ci ha detto, in pratica, quasi che noi volessimo mantenere la discarica invece l'inceneritore prevede l'eliminazione della discarica... Ora, guardate che se vogliamo dire non mettiamo più nulla in discarica, se vogliamo fare qui, in Consiglio, una mozione in cui diciamo: "fra un anno non si mette più nulla nella discarica di Brissogne e quella discarica la bonifichiamo", noi siamo pronti a firmare! Ci sembra però che la strada di questa mozione sull'inceneritore non vada in quella direzione perché dice soltanto: "facciamo uno studio". Allora fra 3-4 mesi avremo degli studi su cui riflettere, su cui decidere... ma nel frattempo cosa succede nella discarica, giorno dopo giorno? Succede che continuano ad andare chili e tonnellate di rifiuti, mentre la proposta che facciamo noi è di insistere subito, perché questo si può fare subito sulla raccolta differenziata; significa andare a ridurre subito quello che non va in discarica. Non chissà quando, perché se invece di essere al 26, al 28 o al 30%, noi fossimo al 50%, sicuramente i quantitativi che vanno in discarica sarebbero già dimezzati, e siccome noi sappiamo che c'è una strada percorribile subito, non dopo degli studi che non sappiamo dove ci portano, delle cose che magari fra 5 anni saremo ancora qui a parlarne!
Personalmente sono convinto - l'ho già detto in Consiglio - che un inceneritore in Valle d'Aosta non si farà mai! E facciamo semplicemente dell'accademia quando parliamo di queste cose, per tutta una serie di motivi che poi verranno fuori anche dagli studi che si faranno. Noi abbiamo una strada maestra: ridurre subito i quantitativi che vanno in discarica! E la possibilità di dire: "noi, fra 3 anni, in discarica non mettiamo più niente!" perché questo è realistico facendo un discorso di raccolta differenziata spinta e andando a trovare la soluzione per il 20% che rimane, soluzione che fra l'altro c'è già nel piano, perché quando si parla di andare ad usare come "CDR", c'è già nel piano! Non c'è mica bisogno di inventare niente! Invece la strada dell'inceneritore sarà quella che alimenterà ancora per anni il discorso della discarica; purtroppo questa è la realtà! Quindi noi siamo pronti a venire in Consiglio con una mozione che dice: "fra un anno, entro un anno non mettiamo più nulla in discarica!" e andiamo a bonificare la discarica che c'è... noi siamo pronti a farlo, questo!
Il problema, che già è stato sottolineato prima dal Consigliere Curtaz, sono le scorie dell'inceneritore! Vi leggo un passaggio di questo libro che consiglio anche all'Assessore: Marino Ruzzenenti "L'Italia sotto i rifiuti" - Brescia: "La Provincia di Brescia è costretta oggi a collocare in discarica, grazie al suo mega-impianto di incenerimento, circa 165mila tonnellate annue di rifiuti, quasi tutti speciali, di cui 20mila pericolosi" che vengono dall'inceneritore, perché il 30%, qualcuno dirà meno, il 20%, ma i dati che ho io, da più fonti, sono il 30% di scorie, di ceneri, vanno collocate in discarica e vanno trattate con particolare cura perché vanno inertizzati, vanno consolidati al terreno, e c'è l'1% di polveri che sono prodotti, tossico-nocivi, che vanno trattati in impianti specializzati, quindi altro che eliminazione in discarica! Avremo dei prodotti molto più pericolosi che saranno nel nostro suolo e che diventeranno, diciamo così... lasceremo in eredità futura molto più pericolosi dei rifiuti che ci sono adesso e della puzza che producono! Questa è la realtà rispetto all'inceneritore!
Chiaramente noi non possiamo condividere l'impostazione di una mozione che è tutta a senso unico, che ha dietro di sé delle visioni che noi riteniamo totalmente inaccettabili, che non risolve alcun problema, che rimanda a chissà quando affrontare il problema, quando il problema dovrebbe essere affrontato subito, perché niente impedisce, oggi, alla Giunta, all'Assessore, all'Amministrazione regionale, agli uffici di dire: "intanto andiamo a ridurre radicalmente i rifiuti che mandiamo in discarica", ma in due e anni e mezzo non si è fatto niente in questa direzione, non si sono fatti neanche gli impianti previsti dal piano regionale per la gestione dei rifiuti... questa è la realtà drammatica!
Président - D'autres collègues sur les motions? S'il n'y a pas d'autres collègues qui souhaitent intervenir... déclarations de vote... Je mets alors en votation la motion inscrite au point n° 35 de l'ordre du jour avec la modification, l'amendement qui a été présenté. Le Conseil est invité à s'exprimer.
Mozione
Ricordato che il Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con la deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003 ha stabilito, in coerenza con le direttive comunitarie in materia, che lo smaltimento dei rifiuti deve rappresentare una modalità residuale di gestione e che il recupero, attraverso il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero energetico, deve costituire un obiettivo prioritario nella corretta gestione dei rifiuti stessi, prevedendo la realizzazione di un sistema coordinato di impianti per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti;
Considerato che è in corso di attuazione da parte dei Comuni, organizzati in ambiti territoriali ottimali, la riorganizzazione del sistema di raccolta e di gestione dei rifiuti, sulla base degli indirizzi fissati dal Piano regionale dei rifiuti e in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 83 della legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54;
Ricordato quanto disposto dal decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 (attuazione delle direttive comunitarie sulle discariche di rifiuti) nel quale è stabilito che la discarica non può più essere intesa come impianto di smaltimento diretto dei rifiuti, ma come impianto finale in cui smaltire i soli rifiuti che residuano da attività di trattamento, e che stabilisce l'obbligo di riduzione dei rifiuti di natura organica da smaltire in discarica, fissando gli obiettivi quantitativi e le tempistiche per il raggiungimento degli stessi;
Evidenziato che le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36/2003, nell'ottica della maggior protezione ambientale ed in coerenza con gli obiettivi di riduzione dei rifiuti da smaltire in impianti di discarica, fissa modalità tecniche di ubicazione, realizzazione e di esercizio delle discariche che rende difficoltosa l'individuazione di ulteriori siti che risultino idonei a tale scopo;
Rilevato il disagio ambientale che presenta la discarica di regionale posta proprio a ridosso del casello autostradale di Aosta;
Evidenziato che la vita residua della discarica annessa al Centro regionale di trattamento dei rifiuti di Brissogne, con la realizzazione del quarto lotto, è prevista in soli 7 anni;
Preso atto che il Piano regionale dei rifiuti prevedeva la possibilità della valorizzazione energetica della quota di rifiuti (CDR) derivante dal processo di vagliatura meccanica presso un impianto da individuare;
Considerato che la Lomellina Energia s.r.l. ha manifestato la propria disponibilità a negoziare un contratto di conferimento di CDR presso il Proprio impianto di Parona Lomellina (Pv) e che la Provincia di Torino ha richiesto alla Regione di assumere una determinazione rispetto alla possibilità di realizzare congiuntamente il secondo impianto di termovalorizzazione dei rifiuti previsto in territorio canavesano dal Piano regionale dei rifiuti piemontese che la provincia di Biella intende realizzare un termovalorizzatore a Cavaglià;
Considerato che il Consiglio degli enti locali in sede di espressione del parere di competenza relativamente al Piano regionale di gestione dei rifiuti ha segnalato, con nota in data 20 aprile 2001, prot. n. 668/2001/CE, la necessità di valutare la possibilità di realizzare anche un inceneritore o termovalorizzatore in regione, parere confermato con la nota in data 28 febbraio 2003, prot. n. 696/2003;
Ribadita l'esigenza ormai impellente di assumere una decisione definitiva in merito alla destinazione finale dei rifiuti, tenuto conto dei tempi e della saturazione della discarica, pur confermando l'impegno nel potenziamento della raccolte differenziate;
Il Consiglio regionale
Impegna la Giunta
a presentare entro due mesi, prima in III Commissione e successivamente in aula, una valutazione tecnica, economica ed ambientale delle diverse possibilità di valorizzazione energetica dei rifiuti valdostani compresi eventuali accordi con impianti ubicati fuori dal territorio regionale, oppure attraverso l'ipotesi di realizzazione in Valle d'Aosta di un impianto di termovalorizzazione ad uso esclusivo dei rifiuti termovalorizzabili prodotti e/o già stoccati in Valle d'Aosta, comprendendo la valutazione di percorsi amministrativi per attuare le diverse soluzioni.
Conseillers présents et votants: 30
Pour: 27
Contre: 3
Le Conseil approuve.
Président - Je mets en votation la motion inscrite au point n° 36 de l'ordre du jour. Il y a-t-il des collègues qui souhaitent intervenir? Le Conseil est invité à s'exprimer.
Conseillers présents: 30
Votants: 3
Pour: 3
Abstentions: 27 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Isabellon, Lanièce, Lavoyer, Marguerettaz, Nicco, Pastoret, Perrin, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Sandri, Stacchetti, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent, Viérin Marco)
Le Conseil n'approuve pas.