Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1688 del 21 dicembre 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1688/XII - Reiezione della proposta di legge: "Disposizioni per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti in Valle d'Aosta. Modificazioni alla legge regionale 16 agosto 1982, n. 37 (Norme per lo smaltimento dei rifiuti solidi)".

Articolo 1

(Sostituzione dell'articolo 4)

1. L'articolo 4 della legge regionale 16 agosto 1982, n. 37 (Norme per lo smaltimento dei rifiuti solidi), è sostituito dal seguente:

"Articolo 4

(Criteri di conferimento e smaltimento)

1. Lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, nonché dei rifiuti speciali di cui all'articolo 2, comma primo, numero 2), lettera a), deve assicurare, nel quadro delle finalità di cui all'articolo 1, il recupero dei materiali valorizzabili ed il loro utilizzo a fini economici. A tale scopo, il conferimento dei rifiuti deve essere il più possibile differenziato.".

Articolo 2

(Modificazioni dell'articolo 6)

1. La lettera d) del primo comma dell'articolo 6 della l.r. 37/1982 è abrogata.

2. Dopo il terzo comma dell'articolo 6 della l.r. 37/1982 è aggiunto il seguente:

"3bis. I regolamenti determinano la tariffa per coprire i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Tale tariffa deve coprire i costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani prodotti da chiunque sul territorio occupi o conduca locali o aree scoperte ad uso privato. La tariffa è composta da una quota base determinata in relazione ai costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani e da una quota rapportata alla quantità di rifiuti effettivamente conferiti ed al loro livello di differenziazione. Le modalità per l'applicazione della tariffa sono disciplinate con deliberazione della Giunta regionale.

3. Dopo il comma 3bis dell'articolo 6 della l.r. 37/1982, introdotto dal comma 2, è aggiunto il seguente:

"3ter. I regolamenti possono prevedere una riduzione della tariffa, fino al 30 per cento della quota base, per le utenze che non conferiscono alla raccolta rifiuti organici e/o vegetali, dal momento che riutilizzano tali materie per il compostaggio domestico, di vicinato o di zona.".

Articolo 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entrerà in vigore un anno dopo la sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Ovviamente la discussione su questa proposta di legge è strettamente connessa con il dibattito che poi faremo sulle mozioni ai 2 punti successivi dell'ordine del giorno, una mozione presentata dal nostro gruppo e un'altra presentata da due Capigruppo di maggioranza e due Capigruppo di minoranza, che riguardano tutte la stessa tematica. Si tratta quindi di un dibattito - quello che faremo oggi - che ha una rilevanza politica significativa e da cui scaturiranno delle scelte e delle votazioni che daranno degli indirizzi politici, non sicuramente definitivi, ma che già indicheranno se si vuole percorrere una strada o se si vuole andare in una direzione diversa.

La proposta di legge che abbiamo presentato si compone di pochi articoli, è una proposta di legge molto scarna, ma è una proposta molto innovativa e particolarmente incisiva. Se diventasse legge della Regione Valle d'Aosta, questa proposta determinerebbe un cambiamento radicale nella gestione del sistema dei rifiuti in Valle d'Aosta avviando a soluzione il problema dei rifiuti, che invece è sempre più grave nella nostra Regione. È evidente - e la stessa mozione presentata dai Capigruppo della maggioranza che discuteremo dopo lo dimostra - che il sistema attuale non funziona. È un sistema tutto appiattito sulla normativa nazionale, in cui una questione di rilevante importanza ambientale, ma anche con ricadute economiche di notevole portata, viene gestita a livello regionale, ripetendo modelli di carattere nazionale senza alcuna innovazione e senza alcuna originalità e - direi - applicandoli forse nel peggiore dei modi. Abbiamo una bassa percentuale di raccolta differenziata, quindi di recupero di materiale; abbiamo, viceversa, dei grandi quantitativi di materiali che vanno a finire nella discarica regionale di Brissogne, discarica la quale, a sua volta, è vicina all'esaurimento (si possono calcolare 6-7-8 anni), è comunque vicina ad un tempo oltre il quale non potrà più essere riempita.

A nostro avviso, rispetto a questo sistema che non funziona, esiste una soluzione e la soluzione che indichiamo convintamente, che pensiamo sia la soluzione reale nell'interesse della popolazione, facilmente gestibile, ecologicamente sostenibile, si chiama: "raccolta differenziata spinta". Siamo convinti - oltre che di poterlo dimostrare in qualsiasi sede - che in Valle d'Aosta si può arrivare all'80% di raccolta differenziata dei rifiuti, quindi all'80% del recupero dei materiali che attualmente vengono definiti "rifiuti"; lo diciamo sulla scorta di esperienze molto innovative che si sono sviluppate in gran parte in Italia, in particolare nel nord Italia in questi ultimi anni. Abbiamo ormai decine di Comuni che sono oltre l'80% di raccolta differenziata in Italia, abbiamo oltre 100 Comuni che sono ad oltre 70% di raccolta differenziata e più di una decina sono nel Canavese, quindi una realtà molto vicino a noi; ci sono una decina di Province - parliamo non di ambiti comunali, ma di ambiti di molte centinaia di migliaia di abitanti, a volte di milioni - che sono oltre il 50% di raccolta differenziata; ci sono 2 Regioni nel nord Italia, Veneto e Lombardia, che sono oltre il 40% come media regionale: questi sono i dati. In Provincia di Treviso, il "Consorzio Priula", che gestisce i rifiuti di diversi Comuni per un totale di 220 mila abitanti, è da diversi anni a una media del 75% di raccolta differenziata.

Allora, se questa è la realtà e sta migliorando, anno dopo anno, molto rapidamente, perché in Valle d'Aosta non si può fare come si fa in Provincia di Treviso, come si sta facendo in altre Province e Comuni italiani? Secondo noi, non solo si può fare, ma si può fare anche meglio, perché la nostra è una realtà in cui c'è ancora una parte agricola molto importante, quindi il discorso dell'organico si può facilmente risolvere; è una realtà piccola, ma con un forte presidio di enti locali, 74 Comuni, quindi con una presenza molto forte e capillare sul territorio; è una realtà in cui ci sono dei mezzi a disposizione, abbiamo competenze organizzative, amministrative, legislative; abbiamo tutte le condizioni, non solo per fare come fanno i migliori in Italia, ma per fare meglio dei migliori, quindi di andare anche oltre!

Poniamoci l'obiettivo: l'80% è un obiettivo oggi realistico che si può raggiungere in pochi anni, sulla base di poche scelte che devono essere fatte e le scelte sono solo due. La prima scelta è una diversa organizzazione della raccolta: la raccolta dei rifiuti, come l'abbiamo conosciuta negli ultimi due decenni, basata sui cassonetti stradali su cui si buttava dentro tutto, è finita; del resto anche la città di Aosta sta andando in una direzione diversa, seppure gradualmente. Il sistema dei cassonetti stradali ha fatto il suo tempo, ora si va verso una raccolta differenziata, attraverso un sistema in molti casi del "porta a porta", ma non è obbligatorio fare il "porta a porta", si possono seguire anche altri sistemi con dei contenitori differenziati zona per zona, ma non più cassonetti stradali con i rifiuti indifferenziati. Una diversa organizzazione, quindi, dei sistemi di raccolta, che si sta affermando in tutto il nord Italia, che richiede un maggiore senso civico, una maggiore responsabilizzazione e una maggiore partecipazione dei cittadini: questo è un elemento di difficoltà, ma dal punto di vista dell'organizzazione si può fare. Le esperienze che si stanno facendo a centinaia e migliaia, dicono che le risposte delle popolazioni sono molto positive, che si può fare e che la gente è contenta di farlo ed è tanto più contenta se a questo discorso organizzativo abbiniamo un discorso tariffario, un discorso finanziario.

Questo è il secondo punto su cui bisogna cambiare e su cui interviene la nostra proposta di legge: bisogna cambiare il sistema di pagamento di questo servizio. Non è più accettabile l'attuale sistema per cui il cittadino paga in base ai metri quadrati della sua abitazione, la "TARSU" è basata su questo principio. Allora che un cittadino conferisca molti o pochi rifiuti, che differenzi molto o nulla, paga sempre in base ai metri quadrati: questo è un sistema che non incentiva né il conferimento separato, né la riduzione dei rifiuti, non incentiva un comportamento virtuoso, tant'è vero che per superare questo sistema, fin dal 1997 con il "decreto Ronchi", è stato introdotto il principio della tariffa che si basa su 2 quote: una quota fissa che tutti devono pagare e una quota variabile in proporzione ai quantitativi di indifferenziata che ogni utente conferisce.

La tariffa in Valle d'Aosta non si applica, continuiamo ad applicare la "TARSU", continuiamo a far pagare ai cittadini in base ai metri quadrati, continuiamo a far pagare in modo molto salato questo servizio, sempre più caro, mentre con la tariffa sarebbe possibile modificare radicalmente l'impostazione. Chiaramente possiamo già adesso applicare la tariffa sulla base del "decreto Ronchi", ma la proposta che facciamo nella legge è molto più innovativa, ed è quella di introdurre una tariffa che ha gli stessi principi del "decreto Ronchi", quindi le 2 quote, fissa e variabile, ma applicate con una connotazione locale, con una modulazione fatta con deliberazione di Giunta, con modalità applicative scelte in modo adatto alla nostra realtà. Riteniamo che su questo punto sia importante usare le competenze legislative che abbiamo come Regione, invece siamo paurosamente indietro. La nostra legge regionale sulla gestione dei rifiuti risale al 1982, dopo di allora non si è più legiferato; è una legge del tutto superata dal "decreto Ronchi" che non produce più effetti, per questo diciamo che bisogna innovare.

Allora proponiamo, con l'articolo 1, di modificare la vecchia normativa che prevedeva solo 4 tipologie di prodotti da raccogliere in modo differenziato, allargando notevolmente la raccolta differenziata; il conferimento dei rifiuti deve essere il più possibile differenziato, facciamo un'affermazione di principio senza limitarsi a 4 tipologie come avviene adesso. All'articolo 2 introduciamo la tariffa regionale, basata sui principi del "decreto Ronchi", ma modulata con provvedimento della Giunta a seconda di una serie di scelte che verranno fatte a livello locale.

È stato osservato in Commissione: "Questa tariffa regionale possiamo introdurla, non è in contrasto con il "decreto Ronchi""... no, è coerente e del resto abbiamo un precedente; la Provincia di Bolzano nel 1999, 2 anni dopo il "decreto Ronchi", ha modificato la sua legge quadro sui rifiuti che risaliva al 1973 ed ha introdotto il principio di una tariffa di carattere provinciale, in cui i criteri e i parametri vengono definiti da un regolamento approvato dalla Giunta provinciale. Lo stesso principio lo possiamo applicare noi: possiamo prevedere una tariffa sui rifiuti basata sul "sistema binario" del "decreto Ronchi", introdotto con legge, disciplinato con provvedimento della Giunta regionale. È un sistema che ci può permettere di fare un salto di qualità nell'organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti, andando a premiare i cittadini che hanno un comportamento virtuoso, che conferiscono i rifiuti in modo altamente differenziato; possiamo farlo, ne abbiamo le competenze, direi che dovremmo farlo per usare le nostre competenze autonomistiche e non essere rinunciatari e non continuare a dire che bisogna applicare, "tout court", una normativa di carattere nazionale.

Sempre all'articolo 2, comma 3, la nostra proposta di legge propone che venga prevista - e la proponiamo in legge - una riduzione della tariffa per i cittadini che non gravano sul servizio di raccolta pubblico per quanto riguarda la materia organica. In molte realtà della Valle si può fare compostaggio domestico, compostaggio di vicinato, compostaggio di zona, senza gravare sulla raccolta pubblica dell'organico e questo permetterebbe un grosso risparmio, sia ai cittadini, sia a chi gestisce lo smaltimento di questi rifiuti: questo, del resto, già viene fatto in molte realtà comunali italiane, dove hanno introdotto il sistema tariffario, quindi lo possiamo fare noi e lo possiamo prevedere in legge; ci permetterebbe inoltre di risolvere il problema dell'organico, che rappresenta la percentuale più alta fra le diverse merceologie dei rifiuti che abbiamo in Italia e anche in Valle d'Aosta.

L'articolo 3 prevede che la nuova normativa entri in vigore dopo un anno dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. Abbiamo previsto una scadenza così lunga perché ci rendiamo conto che queste nuove regole modificano radicalmente il sistema attuale, quindi richiedono che da parte dei Comuni ci siano delle contrattazioni nuove con le società che gestiscono il servizio, richiedono modificazioni nel sistema tariffario, ci deve essere il tempo per organizzarsi; per questo prevediamo che la legge aspetti un anno per dare i suoi effetti, in modo che ci si possa organizzare adeguatamente senza andare in contrasto con la legge stessa... una tardiva entrata in vigore per permettere a tutti di adeguarsi.

Credo di avere illustrato il significato di questa proposta e il contenuto degli articoli di questa proposta di legge. Volevo prima di concludere fare due osservazioni ancora sul parere relativo a questa proposta di legge, formulato dal "CPEL": questo parere - a firma del suo Presidente -, pervenuto il 21 novembre, è fortemente censurabile, in quanto dimostra che chi lo ha scritto non ha una conoscenza adeguata della materia, è un parere pieno di errori, di falsità. Ci sorprende che gli enti locali, di fronte a una proposta che andava nel loro interesse, si esprimano - non so per quali motivazioni - con un parere negativo "condito" di clamorose falsità. Faccio un esempio, la lettera del "CPEL" dice: "Si è evidenziato come la proposta di legge dell'Arcobaleno sia stata impostata come modificazione della legge regionale del 16 agosto 1982, che trovava il suo fondamento giuridico nel DPR 10 settembre 1982, n. 915".

Come fa una legge regionale del 16 agosto 1982 a trovare il suo fondamento giuridico in un DPR che sarebbe stato esaminato il mese dopo addirittura dall'entrata in vigore della legge? Per scrivere delle cose del genere bisogna non rendersi conto di quello che si scrive... a parte il fatto che una legge regionale è sempre superiore a un DPR, ma che poi possa trovare il suo fondamento giuridico in un decreto che esce successivamente... questo credo che sia il massimo che si possa scrivere! Dopodiché aggiunge la lettera: "Per tale motivo non si ritiene possano sussistere ancora gli elementi di supporto della norma regionale di cui trattasi"... ma quali elementi di supporto! Quando mai una legge regionale deve trovare elementi di supporto in decreti a carattere nazionale! Ma questo è il modo di ragionare dei nostri enti locali, di amministratori che dovrebbero essere autonomisti, che dovrebbero preoccuparsi di utilizzare le competenze che abbiamo, invece di dire: non possiamo perché c'è un decreto su cui ci dobbiamo adeguare?... Che poi non è vero! Non solo: qui si dice che la proposta che facciamo sulla tariffa sarebbe in contrasto con il "decreto Ronchi", in particolare che le modalità di determinazione della tariffa sarebbero già definite con il DPR n. 158/1999.

Anzitutto la nostra proposta non è in contrasto con il "decreto Ronchi", assolutamente, è in linea; in secondo luogo, dire che è la Giunta che ne stabilisce le modalità... non si può dire? Ma allora la Provincia di Bolzano non lo poteva fare neanche lei, eppure lo ha fatto! E se lo hanno fatto loro, perché non lo possiamo fare noi? Poi c'è un'altra cosa clamorosa in questo parere del "CPEL", dove ci si scaglia contro la proposta che facciamo di sconto, di riduzione ai cittadini che non gravano sul servizio pubblico per il conferimento dell'organico, dicendo che questa cosa non va bene, perché questo penalizzerebbe gli utenti che abitano in Comuni posti al di sopra degli 800 metri, che troverebbero serie difficoltà ad effettuare il compostaggio domestico: questo non è assolutamente vero e trovo strano che il "CPEL" non sia informato che il Comune di La Salle, che è ben oltre gli 800 metri, ha appena avviato una sperimentazione finanziata con fondi europei sul compostaggio, proprio perché lo può fare sul territorio! E trovo strano che non sappiano, ad esempio, che in Alto Adige il principale centro di compostaggio della Provincia di Bolzano si trova nel Comune di Aldino, a 1200 metri di altezza! Quindi è falsa questa cosa, del resto sappiamo tutti che nei Paesi nordici si fa tranquillamente il compostaggio, anche se il clima è più freddo! Quindi un parere "condito" di falsità, di errori, di valutazioni completamente infondate, di sottovalutazione delle nostre competenze, che ci lascia molto amareggiati e ci sorprende che sia stato espresso un parere di questo genere!

Noi chiediamo, con questa proposta di legge, che la Regione usi le proprie competenze legislative, metta mano a una legge del 1982, ormai obsoleta, che però rimane legge della Valle d'Aosta; chiediamo che ci sia una normativa innovativa che ci permetta di gestire meglio questo problema dei rifiuti. Siamo convinti che con un'innovazione organizzativa e legislativa la Valle d'Aosta possa, in meno di 2 anni, arrivare al 60-70% di raccolta differenziata e, in 3 anni, arrivare all'80% di raccolta differenziata. Proponiamo quindi, con questi pochi articoli, una innovazione radicale del sistema di gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta e pensiamo che sia una strada praticabile, una strada che si deve percorrere, che possa essere una soluzione estremamente valida per il nostro territorio e per la nostra comunità.

Président - Je déclare ouverte la discussion générale. Je rappelle qu'il y a un avis contraire de la IIIe Commission ainsi qu'un avis négatif de la part du "CPEL".

La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Faccio alcune brevi considerazioni e, nel contempo, pongo alcuni quesiti al gruppo "Arcobaleno" in merito alla proposta di legge che oggi esaminiamo.

La premessa è che anche da parte nostra, in quest'aula e non solo, sia necessario provvedere a un migliore smaltimento dei rifiuti in Val d'Aosta, ai fini di una tutela e una salvaguardia più ampia dell'ambiente e delle persone; però, guardando questa proposta di legge e ascoltando la relazione dei proponenti, mi sorgono alcuni dubbi.

Diceva il relatore che il sistema di raccolta dei rifiuti è un sistema tutto appiattito su una norma nazionale. Ora, la norma nazionale che disciplina il settore è il "decreto Ronchi" del '97, quindi la Valle d'Aosta è vero ha una legge superata che risale all'82, e si sarebbe appiattita su una norma, il "decreto Ronchi", che sarebbe stato licenziato 8 anni fa dall'allora "Governo Prodi". C'è da dire che nel '97 fra gli Assessori competenti in materia c'era anche l'Assessore Riccarand... forse non si occupava di rifiuti, ma penso che avesse voce in capitolo per intervenire tempestivamente in materia!

Seconda considerazione: la soluzione indicata dal vostro gruppo è quella della "raccolta differenziata spinta", ovvero che in Val d'Aosta si può arrivare a un 80% di raccolta differenziata, traguardo ben distante rispetto ai livelli attuali di differenziazione dei rifiuti. Vorremmo capire quali sono le modalità, i tempi, la stima anche dei costi per realizzare un progetto di questo tipo, perché è un progetto indubbiamente ambizioso, utile alla comunità valdostana, però non si evince né dalla legge, né dalla relazione che avete fatto, quali sono le tappe, gli strumenti che intendete utilizzare per arrivare al conseguimento di questi risultati. Se l'esempio è quello di Aosta, siamo preoccupati! La raccolta "porta a porta" è un caos, sulla raccolta "porta a porta" nel centro urbano, se si fa un giro per la città, si sente solo una ridda di critiche perché sono spaventati tutti quanti, cittadini e commercianti; ogni mezz'ora deve passare un mezzo per raccogliere un tipo di rifiuto, è una sperimentazione, non dico che sia una soluzione, ma vorremmo capire quali sono le vostre idee un poco più precise in merito!

Il collega Riccarand ci ha "sciorinato" il novero delle amministrazioni particolarmente adempienti a livello nazionale con i Comuni modello che riescono a differenziare un'ampia parte dei rifiuti prodotti sul loro territorio, però vorremmo sapere se vogliamo imitare questi Comuni, quanto ci costa... è vero che qui si applica la "TARSU", che in questi ultimi anni è cresciuta esponenzialmente per tutti i cittadini, non solo per gli Aostani. Mi sembra che, di fatto, i livelli di raccolta differenziata siano cresciuti proporzionalmente rispetto alla crescita delle tasse pagate dai cittadini per lo smaltimento di questi rifiuti. Allora, se oggi proponete con questa legge un'organizzazione di raccolta molto più complessa, secondo un modello più articolato con strumenti e modalità che forse sarebbe più opportuno approfondire e capire, immagino quanto devono pagare i cittadini per conseguire questo risultato!

Visto che il collega Riccarand ci dice che con la tariffa si potrebbe modificare radicalmente l'impostazione, noi chiediamo esplicitamente di sapere se i cittadini, a fronte del loro impegno nella differenziazione della spazzatura, riescono ad avere anche uno sgravio per quanto riguarda le tariffe pagate. Mi sembra importante questo argomento, perché nell'articolato di questa legge non si fa riferimento a una stima degli impegni finanziari, e per i Comuni, e per i cittadini che, di tasca loro, devono contribuire ai costi di esercizio dello smaltimento, dicevo, l'aspetto finanziario è in questa legge del tutto ignorato, quindi ritengo che sia opportuno da parte dei proponenti dare delle spiegazioni che qui non appaiono.

Président - La parole au Conseiller Salzone.

Salzone (FA) - Solo per fare due brevissime considerazioni sul disegno di legge presentato dal gruppo "Arcobaleno".

Anzitutto voglio dire che questo disegno di legge ha il pregio di risvegliare le coscienze sul senso civico che una comunità deve avere. È facile sostenere che, dove c'è una capacità di fare una "raccolta differenziata spinta", si stimola l'alto senso civico di una comunità. L'altro aspetto positivo - lo si vede dallo stesso ordine del giorno di oggi - è quello di richiamare le coscienze su questo tema e si evidenzia, dall'altra parte, una difficoltà di questa maggioranza su detto tema, ed è per quello che noi, come "Fédération", abbiamo votato quella risoluzione che poi andremo a discutere successivamente, perché è un tema di cui si parla sempre, ma non si riesce a capire qual è la scelta precisa che questo Governo ha deciso di fare; per cui si discute sempre di questo argomento, ma non si sa, alla fine, dove si vuole arrivare!

Io credo che questo disegno di legge abbia questo aspetto positivo: quello educativo, per elevare questo senso civico a cui facevo riferimento prima, ma poi, io che ho partecipato alle riunioni della Commissione... non sono certo io che devo rispondere al Consigliere Tibaldi. A me pare di capire che con questo disegno di legge - poi eventualmente mi si smentirà - si riducono le spese, cioè qui si passa da una tassa, la "TARSU", a una tariffa che prevede una riduzione delle spese. Mi pare di ricordare che i Comuni abbiano, nell'insieme della "TARSU" una serie di voci che non hanno nulla a che vedere con lo smaltimento rifiuti: mi riferisco, ad esempio, allo smaltimento della neve. Questo è il secondo punto positivo.

Mi fa poi specie questo parere del "CPEL", che è a mio avviso - aspetto poi una replica dell'Assessore per capire - pieno di inesattezze, ma dal quale anche pare che traspaia una contrarietà ideologica sul problema e questo non credo che faccia bene alle amministrazioni comunali, che dovrebbero essere loro, in prima battuta, a spingere l'amministrazione a risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti.

Ripeto quanto detto in Commissione: su questo disegno di legge mi asterrò, anche perché credo che bisognerà sviluppare meglio il problema e capire se ci sono tutte le possibilità di arrivare a quella percentuale a cui il Consigliere Riccarand faceva riferimento prima, quell'80% che tutti i Comuni e le Regioni auspicano. Non so, intravedendo quasi un disagio nella risposta del "CPEL", come si possa arrivare a queste percentuali - che il Consigliere Riccarand auspica, ma che io stesso e tutti dobbiamo auspicare - quando c'è una contrarietà quasi netta, ideologica, come dicevo prima! Mi auguro che con la discussione che avverrà dopo, sulla mozione, si abbiano maggiori chiarimenti, si capisca una volta per tutte dove questa Amministrazione vuole arrivare, perché il punto è capire alla fine dove vogliamo metterli, i rifiuti! Si possono raccogliere, o smaltire, o incenerire, o farci un mucchio di cose, ma alla fine bisogna capire dove devono andare!

Termino dicendo che qui il gruppo "Arcobaleno" ha presentato questo disegno di legge anticipando il Governo, che ha comunque delle difficoltà a dare una risposta precisa su questo argomento, quindi mi auguro che sia un momento di riflessione in più e che induca tutti a fare una scelta finalmente definitiva su un problema che si trascina e che ci vede, in percentuale, come raccolta differenziata, agli ultimi posti in una Regione che dovrebbe essere ai primi!

Président - Il n'y a pas d'autres collègues qui souhaitent intervenir? Je ferme la discussion générale.

La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - Brevemente, più che altro per tranquillizzare qualche collega che forse non ha ben chiaro il quadro della situazione e attribuisce al Governo una certa incertezza.

Amico Salzone, non ci sono incertezze, noi le idee le abbiamo chiare, sappiamo dove vogliamo andare e, soprattutto, sappiamo cosa non vogliamo fare! Quello che non vogliamo fare è l'approvazione di leggi come queste, che sono prima di tutto illegittime, perché si va a modificare una legge del 1982 che non ha alcun presupposto giuridico per stare in piedi, che è una legge che vuole solo creare della confusione in un contesto che, invece, sta gradualmente trovando un suo assetto, facendo dei progressi encomiabili... poi, quando parleremo di altre cose, faremo anche qualche considerazione di carattere generale.

Intanto questa legge, come emerge dall'illustrazione del collega Riccarand, è fuori tema e io capisco benissimo l'irritazione degli enti locali di fronte a questa proposta, perché qui invadiamo una loro competenza, in questo momento! Abbiamo fatto un piano, abbiamo detto: "riorganizzatevi in ambito di Comunità montana, riorganizzatevi in ambito del Comune di Aosta per quanto riguarda tutta la filosofia della raccolta, partendo con il presupposto che dovete massimizzare la raccolta differenziata", e non è vero, Consigliere Riccarand, che si fa ancora con i cassonetti! Se si va in giro per i Comuni della Valle o per il Comune di Aosta, si vede che, di giorno in giorno, si moltiplicano i cassonetti differenziati, ci sono i cassonetti per il vetro, per la plastica... adesso siamo con il "porta a porta" che voi avevate auspicato come il "toccasana"... ma pare che il "toccasana" non si sia visto, che adesso si scaraventano sacchetti di rifiuti dalle finestre e si trova immondizia di qua e di là!

L'unica cosa che portano proposte come questa è quella di creare della confusione; quando una macchina si mette in moto e quando questa macchina sta andando verso la giusta direzione, andare a fare dei colpi di accelerazione o di sterzo, cambiare brutalmente di marcia, significa andare fuori strada! Io continuo a vedere, perché mi aggiorno costantemente, che c'è una corsa da parte delle Comunità montane e dei Comuni per rilevare la raccolta indifferenziata, proprio in quell'ottica, senza forzature, senza ideologie, senza far diventare i rifiuti come una specie di "rosario" da dire tutti i giorni! I rifiuti sono rifiuti e vanno trattati come tali!

Allora io sono qui per dire che siamo a fianco dei Comuni in questa opera, per aiutarli ad attuare un piano che adesso comincia a camminare. Leggi come queste non servono, salvo per peggiorare la situazione, almeno sotto 2 aspetti. La prima è la questione che si va a promettere ai cittadini: "guardate, se fate così, pagherete meno"! Il che non è vero, perché la raccolta differenziata ha dei costi esponenziali e voi lo sapete molto bene; là dove si è verticalizzata la raccolta differenziata si sono esponenzialmente aumentati i costi e questo lo dovete dire, perché vi prendete, voi, la responsabilità! Non è così! Guardate che il Comune di Aosta prima spendeva "X"... adesso volete sapere cosa spende? Siamo quasi a 400 lire/kg con la raccolta differenziata e il "porta a porta". Come si fa a dire: "salvo una piccola cosa...", perché si dice: "abbattiamo le tariffe"... ma chi paga la differenza di questi costi? Prima si viene qui, si fa dello scandalismo: spese di gestione, spese correnti, la Regione che fa la carità, la Regione che sostiene tutte le miserie di questo mondo... allora dite che vorreste che la Regione sostenesse anche la miseria dei rifiuti! Si dice: "non pagate, tanto poi qualcuno pagherà"... è così! Chiedo pertanto alla maggioranza di esprimere un voto di astensione su questa legge.

C'è anche un'altra cosa che non è stata detta: la legge quadro sui rifiuti regionali l'avevamo pronta, io ho preso questo impegno in Commissione e questa legge è stata fatta. C'è un particolare: il Governo nazionale ha proposto una riforma quadro delle norme ambientali che, se va in applicazione, buona parte di quello che abbiamo fatto finora rischia di essere tempo perso, compreso le raccolte differenziate... Allora ho mandato una lettera al Presidente della III Commissione, per correttezza, per informare che ho pronto il disegno di legge, ma sto aspettando che il Governo si decida, visto che si è aperto un grosso contenzioso con le Regioni, ad emanare o meno questi decreti, per vedere - magari assieme a noi - cosa deve fare. E anche qui - mi permetta, collega Riccarand - non è che le competenze dello Stato, quando fanno comodo, si evocano e, quando non fanno comodo, si negano, perché lei sa che in materia ambientale noi abbiamo una competenza che è del tutto complementare, ma le direttrici sono quelle dello Stato, tant'è vero che il "decreto Ronchi" non è che le Regioni - compresa la Provincia di Bolzano - hanno potuto evitare di applicarlo! Voglio capire se quella riduzione della tariffa, togliendo quella voce - sulla quale peraltro sono d'accordo e lo abbiamo previsto anche noi - è stata una svista piuttosto che una concessione o una conquista da parte della Provincia di Trento, come succede; per esempio, a noi hanno impugnato un articolo di una legge sui lavori pubblici che ad un'altra Regione invece hanno approvato, per cui a volte lo Stato non si accorge di certe "gaffes"...

(interruzione del Consigliere Riccarand, fuori microfono)

... ho capito, tenteremo anche questo, ma lei sa bene che il rispetto del "decreto Ronchi", come di altri decreti, non è una cosa... possiamo fare degli adattamenti in sede locale, su questo lavoreremo, ma non è così automatico"

Chiedo pertanto di rispettare le competenze dei Comuni, rispettare gli atti che questo Consiglio regionale si è dato con il piano regionale dei rifiuti, di andare avanti e, quando proporremo una legge seria - non una legge tipo questa, che è fatta solo per fare un po' di confusione -, faremo le riflessioni che devono essere fatte, politiche, serie ed organiche!

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Le argomentazioni dell'Assessore sono molto discutibili; come si fa a dire che è una legge per fare dello scandalismo, una proposta che facciamo, che ha un carattere fortemente tecnico... mi rendo conto che è un problema da addetti ai lavori, ma è una proposta di legge che va sotto aspetti prettamente giuridici? Non c'è alcun scandalismo, c'è un tentativo e una convinzione, da parte nostra, di proporre un cambiamento su un nodo fondamentale per gestire tutta la partita dei rifiuti, perché siamo convinti che la "questione soldi", quello che pagano gli utenti, sia la questione chiave per capire tutto quanto, per gestire tutto quanto.

Siccome pensiamo che su tale questione della tariffa possiamo intervenire, non è una svista il motivo per cui Bolzano ha potuto legiferare, ha potuto applicare una tariffa provinciale: perché Bolzano ha legiferato 2 anni dopo il "decreto Ronchi", facendo una normativa che è coerente con il "decreto Ronchi", così come la nostra proposta è coerente, non è in contrasto con il "decreto Ronchi", ma è coerente; soltanto che le diamo un'applicazione di carattere regionale, come loro le danno un'applicazione di carattere provinciale, e lasciamo le maglie sufficientemente larghe perché la Giunta provinciale di Bolzano e la Giunta regionale della Valle d'Aosta possano gestire come meglio credono queste maglie! E che questo sia necessario lo ha già detto il collega Salzone, perché lo abbiamo già discusso in Commissione, abbiamo fatto notare come nella "TARSU" attuale i cittadini, pagando a metro quadrato, pagano non solo la raccolta e lo smaltimento rifiuti, ma pagano altri servizi comunali che nulla hanno a che fare! Allora questi servizi vanno depurati dal discorso dei rifiuti perché non c'entrano con il discorso dei rifiuti! Allora, con la tariffa, questa azione di depurazione si può fare e sicuramente questo incide sui costi.

Lei dice che la raccolta differenziata costa di più: è vero, costa di più l'organizzazione del Comune per raccogliere, ma costa molto di meno lo smaltimento! Un conto è smaltire in discarica o smaltire anche all'inceneritore fuori dalla Valle d'Aosta, un conto è consegnare ai consorzi, di cui una parte addirittura rimborsano... quindi bisogna fare il conto su tutto!

Complessivamente la nostra valutazione è che il cittadino virtuoso, che è premiato, paga di meno se conferisce molto in modo differenziato, ci guadagna: questo diventa un incentivo; del resto, siamo stati, come delegazione della III Commissione, a Torre Bordone, Comune che fa l'82% di raccolta differenziata, e lì ci hanno spiegato come la leva tariffaria sia stata fondamentale per arrivare a quel risultato e i cittadini di Torre Bordone sono contenti, perché pagano meno di altri cittadini della zona, in quanto loro sono a delle percentuali molto alte. È un Comune in Provincia di Bergamo: una grossa città, mi sembra di 10mila abitanti, quindi non è una realtà piccola.

Qui affrontiamo un nodo fondamentale per gestire tutta questa situazione. Il problema è la volontà politica. Lei dice: "non ci sono incertezze, noi sappiamo dove andare"; purtroppo ho capito anch'io che sapete dove andare, ma voi andate nella direzione sbagliata, perché per voi, l'unico obiettivo rispetto alla raccolta differenziata, è quello di rispettare il 35% di legge! Ma questo non è un obiettivo che ci può permettere di risolvere e gestire correttamente... se il suo orizzonte è quello, certo, andate avanti per questa strada, magari fra 4-5 anni si arriverà al 35%... ma comunque è un obiettivo minimo!

Nel "Canavese"... 2004... Comune di Pavone: 93%; Borgofranco: 78%; Montalenghe: 79%; Montalto: 79%; Quagliuzzo: 89%; Salerano: 80%... questi sono i dati del 2004! Città di Ivrea (una realtà non molto distante da Aosta): 64%...

(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

... c'entra la Regione, perché la Regione non è vero che - come dice lei - è a fianco dei Comuni; la Regione sta frenando i Comuni, perché ci sono tanti Comuni in Valle d'Aosta che hanno chiesto interventi sul compostaggio e voi non date loro alcun supporto, tant'è vero che partono da soli, con delle sperimentazioni, diversi Comuni...

(nuova interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

... la politica della Regione è una "zavorra" sulle iniziative dei Comuni, che sarebbero molto più avanti se soltanto voi li supportaste, questa è la realtà! Quando noi critichiamo il "CPEL", non critichiamo i Comuni, critichiamo questo organismo che ha espresso questo parere che è inqualificabile come ignoranza della materia...

(nuova interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

... non è così! Siamo pronti a fare un dibattito in qualsiasi sede su questo!

Con questa proposta non andiamo a sconvolgere alcuna organizzazione del servizio, ma andiamo a proporre degli strumenti che permettono di migliorare, perché se i Comuni avessero la possibilità d'introdurre una tariffa di questo tipo, modulata su base regionale, sicuramente questo ci fa fare un balzo in avanti di almeno 20-30 punti percentuali, in solo un anno, della raccolta differenziata.

Chiedeva il Consigliere Tibaldi... la tempistica: qui non è che si tratta di introdurre delle innovazioni che richiedono tecnologia e impianti... sono innovazioni molto semplici. Il Comune di Torre Bordone, dove siamo andati in delegazione come III Commissione, ha fatto una cosa semplicissima: oltre ai contenitori distinti per il vetro, la carta... ha dato a tutti i cittadini dei sacchi con lo stemma del Comune in cui si mettono i rifiuti indifferenziati, però questi sacchi i cittadini li pagano, chi vuole più sacchi li paga, quindi il rifiuto indifferenziato, quello che non può essere recuperato viene pagato in più... questa è la tecnologia semplicissima che hanno usato. Altre realtà hanno usato un sistema che sono dei contenitori con il "transponder computerizzato", che tutte le volte che viene versato dalla macchina che passa, segnala che l'utente ha conferito un certo quantitativo. Quindi si può andare da sistemi molto semplici - il sacco a perdere, che però si paga da parte dei cittadini per il rifiuto indifferenziato - a sistemi molto più sofisticati, ma è un problema di organizzazione del servizio, non è un problema che richiede dei costi particolari!

Nel "Canavese", da quando hanno introdotto una nuova organizzazione dei servizi, hanno fatto un incremento della raccolta differenziata di circa 30%, hanno raddoppiato nel giro di meno di un anno. Quindi siamo in grado, in Valle d'Aosta, con la nostra realtà, sicuramente di arrivare in brevissimo tempo al 60-70% e, nel giro di 3 anni, di arrivare all'80%... questo è fattibilissimo, però bisogna crederci! È chiaro che se questo obiettivo non viene condiviso, si vuole mantenere una raccolta differenziata a un basso livello, a questo non si arriverà mai!

Penso che su questa partita... anche in III Commissione si è cominciato ad approfondire e a ragionare... ci rendiamo conto che siamo molto indietro, siamo l'ultima fra le Regioni dell'arco alpino per raccolta differenziata, siamo gli ultimi dal punto di vista legislativo, perché non si può dire dal 1982 non abbiamo più innovato perché c'era la normativa nazionale... la normativa nazionale va interpretata ed applicata rispetto alla nostra realtà, quindi ci aspettiamo che ci sia questo rinnovamento risolutivo.

La nostra proposta non è una legge radicalmente nuova, va ad aggredire solo alcuni aspetti, ma sono gli aspetti centrali, quindi riteniamo che questa abbia un grosso valore e un grosso significato e la proponiamo, in quanto tale, al voto del Consiglio.

Président - Nous passons à examiner le texte.

Sur l'article 1er la parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - Solo per ribadire la richiesta di astensione su questo disegno di legge e fare presente che le ultime considerazioni del collega Riccarand vanno nella direzione di confermare quello che è stato detto: che questa è una competenza dei Comuni, i quali hanno tutti gli strumenti per andare avanti. Noi li sosteniamo nelle forme e nelle misure che sono previste e, eventualmente, anche con un disegno di legge regionale, che sia un disegno di legge organico e non questa legge che è del tutto inconcludente!

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Per annunciare il nostro voto favorevole.

Volevo fare una domanda, per soddisfare una mia curiosità, all'Assessore Cerise: visto che insiste che è competenza comunale, che quindi la Regione non avrebbe motivo di intervenire... come si concilia questa affermazione con il fatto che lei propone una legge "regionale"?

Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - Lo avevo spiegato bene in Commissione, lo avevo detto anche in maniera piuttosto convincente, almeno credevo di averlo fatto... Questa materia ha diverse componenti: quando parliamo di "rifiuti" parliamo di "rifiuti domestici", di "rifiuti speciali", di "inerti", di "una serie di rifiuti", quelli più o meno "tossici", "non tossici"...

Ci troviamo di fronte a un quadro legislativo che, pur essendo esaustivo nelle sue linee direttrici, dimostra di avere alcune mancanze. Il disegno di legge che abbiamo elaborato va nella direzione di colmare questi vuoti, pur non andando in contrasto con queste norme statuali, ma più che altro - direi ancora - con le indicazioni delle direttive comunitarie, in maniera da poterle adattare in sede locale: questo è il disegno di legge ed è un disegno di legge che conterrà una quarantina di articoli. In questo ambito andremo a prendere in considerazione anche l'aspetto del compostaggio, ma in una maniera più organica che non qui, perché, collega Riccarand, quando mi parla di certe realtà sembra che non sappia... allora, a questo punto, mi permetto di ribaltare la cosa sul termine di "ignoranza", come lei ha fatto nei confronti degli enti locali, ma credo che non sia così!

L'umido del rifiuto della Valle d'Aosta è del 17%;lei mi citava dei Comuni in cui l'umido si attesta ad oltre il 30-35%. La questione della Provincia di Bolzano - lo sa molto bene - è che quella differenza riguarda sì e no il 5%. La Provincia di Bolzano ha detto: "quando la tariffa copre il 90% delle spese, la consideriamo come esaustiva". Allora non sono delle grandi innovazioni queste! Quando abbiamo portato via il nostro rifiuto al 17%, lo aggiungiamo al 35% arriviamo al 52%, per aver fatto sostanzialmente una cosa che non è che da un punto di vista della complessità del problema è risolutiva! Ci "riempiamo la bocca" con il dire: "abbiamo il 52% di raccolta differenziata", ma questa differenza non è da un punto di vista della materia, di per sé, una grande scoperta! Avessimo il 30% di umido sarebbe diverso, perché andremmo al 64%.

Allora vede che, alla fine, bisogna sempre fare i confronti e avere i piedi sulla terra, non lavorando sempre con questa ideologia e dati che sono buttati lì, perché qui fate gli scandalizzati per quanto riguarda la raccolta differenziata, ma... dove va a finire il 50% di quello che si differenzia? Soprattutto in quelle Regioni che hanno raggiunto certe percentuali... finisce nei termovalorizzatori e viene pagato come combustibile! Allora cerchiamo di non fare gli ipocriti, andiamo avanti come stiamo andando avanti che, secondo me, è un modo intelligente, razionale e corretto e rispettoso anche della capacità degli enti locali di organizzarsi!

Ribadisco l'opportunità di astenersi su questa legge; credo di aver risposto anche al collega Curtaz.

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Ovviamente, nel confermare il voto favorevole del nostro gruppo sul primo articolo della proposta di legge... però, anche queste affermazioni dell'Assessore... non possono essere lasciate senza una breve replica!

Lei dice che il 17% è poco e quindi non vale la pena; il 17% è comunque la categoria merceologica più consistente della "torta" dei rifiuti, siamo a livello del vetro e della carta, quindi il 17% non è una frazione irrilevante! Ma attenzione... perché è basso il 17% in Valle d'Aosta? Non perché non ci siano i rifiuti, perché i rifiuti organici da noi sono più alti, ma il 17% è perché già molte utenze recuperano nel "compost" domestico l'organico, perché in campagna questo si fa normalmente! È per questo che abbiamo una percentuale così bassa, altrimenti la percentuale sarebbe come in tutte le altre parti... attorno al 30%! Questo 17% che adesso va a finire in discarica, si può recuperare facendo del buon "compost". Certo, non bisogna fare del pessimo "compost" che non è utilizzabile, ma là dove ci sono delle aziende specializzate che realizzano il "compost" e lo vendono anche all'estero... però, certamente, bisogna fare del buon "compost". Secondo noi è fondamentale che si faccia la raccolta differenziata dell'organico e nell'esperienza del Comune di Aosta quello che è sbagliato è che non si raccoglie separatamente l'organico, questo è il grosso deficit di quel sistema di raccolta!

L'altra osservazione che lei ripete tutte le volte - e che non è accettabile - è che lei continua a dirci che non serve fare la raccolta differenziata, perché tanto va a finire tutto nell'inceneritore: questa cosa lei non la può dire, perché significa dire che i consorzi che raccolgono questi prodotti differenziati sono dei delinquenti! Questo non è vero, ci potranno essere anche le situazioni in cui questo succede, ma sicuramente questo non è accettabile e credo che la Valle d'Aosta, se ha fatto dei contratti con dei consorzi e si vanta di aver fatto dei contratti con tutti i consorzi, credo che controlli che questi prodotti non vadano a finire nell'incenerimento, ma vadano a finire al recupero e alla valorizzazione! Questo discorso, lei, non lo può più fare, Assessore, perché tutte le volte lo tira fuori per argomentare: che "tanto non serve a niente"... non è così, perché su tutta una serie di prodotti l'Italia importa dall'estero materie prime, in quanto non ne ha abbastanza, compresa anche la carta, compreso il cartone, compresa la plastica, quindi c'è bisogno di queste materie per riutilizzarle nei cicli produttivi! Non si può fare del "terrorismo" e dire: "si raccoglie e poi va a finire tutto in discarica o nell'inceneritore"... perché non è così!

Presidente - Se non vi sono altri interventi, pongo in votazione l'articolo 1:

Consiglieri presenti: 30

Votanti e favorevoli: 3

Astenuti: 27 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Frassy, Isabellon, Lavoyer, Marguerettaz, Nicco, Perrin, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Sandri, Stacchetti, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent, Viérin Marco)

Il Consiglio non approva.

Presidente - Vi ricordo che, ai sensi dell'articolo 77, comma 2 del Regolamento interno, qualora non venisse approvato il primo articolo l'intera proposta si intende respinta.