Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1442 del 30 luglio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1442/XII - Ordine dei lavori. (Iscrizione di due risoluzioni e di un disegno di legge)

Presidente - La parola al Consigliere Borre.

Borre (UV) - Per mozione d'ordine. La III Commissione ieri in serata ha approvato la proposta di legge n. 79, quindi ne chiederei l'iscrizione d'urgenza con la trattazione dell'argomento subito dopo l'iscrizione.

Presidente - Da parte della Presidenza non vi sono difficoltà a questa inversione. Sono tra l'altro pervenute 2 risoluzioni, come ho comunicato poc'anzi, se il Consiglio è d'accordo, metterei in iscrizione i 3 argomenti in un'unica votazione.

La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Chiediamo che siano messe in votazione in modo separato le iscrizioni dei 3 provvedimenti: delle 2 risoluzioni, da un lato, e del disegno di legge, dall'altro.

Presidente - Pongo in votazione l'iscrizione delle 2 risoluzioni:

Il Consiglio

- ai sensi del secondo comma dell'articolo 53 del Regolamento interno del Consiglio;

delibera

di iscrivere all'ordine del giorno dell'adunanza in corso i seguenti oggetti:

30.3) Risoluzione dei Consiglieri Salzone, Secondina Squarzino e Frassy: "Fruizione del patrimonio archeologico della città di Aosta ed in particolare del sito del criptoportico";

30.4) Risoluzione dei Consiglieri Frassy, Tibaldi, Lattanzi e Salzone: "Impegno ad intervenire in relazione all'attività del Centro Sviluppo S.p.a.".

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità.

Presidente - Si passa alla votazione sull'iscrizione con trattazione urgente del disegno di legge:

Il Consiglio

- ai sensi del secondo comma dell'articolo 53 del Regolamento interno del Consiglio;

delibera

di iscrivere all'ordine del giorno dell'adunanza in corso il seguente oggetto:

30.2) Disegno di legge n. 79 presentato dalla Giunta regionale in data 3 giugno 2005 concernente: "Modificazioni alla legge regionale 20 giugno 1996, n. 12 (legge regionale in materia di lavori pubblici), da ultimo modificata dalla legge regionale 20 gennaio 2005, n. 1".

La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Vogliamo rimarcare alcune cose, prima di procedere a tale votazione. La materia sulla quale siamo chiamati a discutere in via straordinaria oggi non è una materia nuova, è una materia che è stata più volte oggetto di discussione in quest'aula, che ha interessato la Corte Costituzionale per alcuni rilievi fatti sulla legge n. 12, che ci apprestiamo a modificare. Voglio ricordare che nel novembre 2003 il nostro gruppo sollevò tutta una serie di problematiche prima delle interrogazioni e interpellanze e poi con delle mozioni, che invitavano la Giunta di allora ad attivarsi per recepire una serie di linee che avevamo tratteggiato. Quella mozione venne bocciata, si disse che vi era un gruppo di lavoro che nel giro di pochi mesi avrebbe dato delle risposte concrete.

Noi oggi siamo chiamati ad iscrivere in via d'urgenza in aula non una legge banale, ma una legge complessa; di conseguenza, noi riteniamo che questo modo di procedere sia uno di quei metodi che non danno dignità al Consiglio. Penso che oggi per l'ennesima volta quella centralità che più volte è stata richiamata dai banchi di maggioranza sia stata completamente disattesa. In questo Consiglio abbiamo votato 2 leggi importanti: la prima sulla scuola, che ha avuto un lungo e travagliato iter per essere poi stravolta nei corridoi nei giorni antecedenti il Consiglio, ma la legge sulla scuola era un manifesto politico, priva di contenuti significativi, con alcuni "pacioccamenti" nel tentativo di dare delle risposte, che hanno consentito a tutti i consiglieri di percepire l'inconsistenza contenutistica di quella legge. Non è così per la legge n. 79 di riforma della legge n. 12. Questa è una legge complessa e vorrei capire quanti dei colleghi qui presenti che non hanno partecipato ai lavori di commissione, peraltro finiti nel tardo pomeriggio di ieri, siano in grado di capire quello che andranno a votare stamani. Di conseguenza, esprimiamo un giudizio di assoluta contrarietà all'iscrizione in via d'urgenza di tale provvedimento, ma non perché non si condivida l'urgenza di arrivare a una modifica di questa legge, ma perché non è più tollerabile che il Consiglio venga chiamato a ratificare delle decisioni che non competono più al Consiglio, che oggi è nell'impossibilità di fare delle valutazioni serie sulle modifiche, che ancora nel tardo pomeriggio di ieri avete adottato, smentendo modifiche che erano state fatte l'indomani del testo licenziato dalla Giunta. Non so se questa sarà una buona legge, ma il metodo con cui la portate in aula non è un buon sistema.

Devo dire che mi rammarico con il Presidente di Commissione Borre, perché ha una responsabilità importante nell'applicazione della legge, perché si è prestato a smentire quei ragionamenti di buon senso che forse in maniera un po' enfatica erano stati riportati dai giornali di mezza settimana, dove diceva che era impossibile fare un lavoro serio su una materia così complessa in un tempo così ridotto. Questo mi dispiace, perché se il collega Borre avesse fatto finta di non accorgersi di tale problematica, forse questa mia ulteriore riflessione potevo evitare di farla, ma che un presidente di commissione si renda conto per una volta, finalmente, che, nel momento in cui presiede la commissione, è un uomo delle istituzioni e non è uno "yes man" a servizio di un gruppo politico o di un partito... mi dispiace constatare che alla fine ancora una volta nell'"Union Valdôtaine" ha prevalso quella logica di potere che impone anche a un presidente di commissione di portare avanti un certo percorso che non porta a valorizzare i lavori di commissione, che non porta a dare dignità a quei consiglieri che in un gioco tipo lavori forzati sono stati obbligati nella giornata di venerdì a far finta di capire cosa avrebbero dovuto spiegare nel Consiglio odierno.

Presteremo particolare attenzione alle relazioni che verranno fatte ad illustrazione di questo provvedimento, perché il testo della legge che abbiamo esaminato come gruppo è punteggiato da una marea di punti interrogativi su questioni che riteniamo non siano state esplicitate nella relazione che la Giunta ha fatto in accompagnamento a questo disegno di legge, vi sono degli emendamenti che vanno addirittura a smentire le previsioni che erano contenute e nella relazione e nel testo di disegno di legge della Giunta. Noi abbiamo la sensazione che il pasticcio della legge n. 12 verrà ulteriormente pasticciato dalle modifiche del disegno di legge n. 79.

Con questo voto contrario all'iscrizione in via d'urgenza al fine di evitare le solite facili polemiche e strumentalizzazioni, ribadiamo di non essere contrari alla modifica della legge n. 12, in quanto non solo a parole, ma con atti concreti, e dunque con mozioni che erano state presentate fin dal novembre 2003, avevamo chiesto un percorso che ci consentisse di arrivare a concordare un testo che potesse dare delle risposte concrete. Parteciperemo a tutta la discussione, ma non ci assumiamo nessuna responsabilità politica sul risultato finale, perché preconizziamo che esso sarà un risultato che darà risposte di gran lunga inferiori alle aspettative delle categorie che noi con tale legge avremmo dovuto coinvolgere e anche alcune dichiarazioni fatte sui giornali delle settimane scorse penso la dicano lunga su queste nostre preoccupazioni.

Per dire ancora tutto, su un argomento così complesso sarebbe forse stato opportuno che venisse fatta la "tara dei pesi" che hanno le singole categorie, se gli artigiani, piuttosto che Confindustria, su questa materia abbiano degli interessi contrastanti, capire quali sono le esigenze dell'imprenditoria valdostana, perché la legge sugli appalti è una legge che riguarda essenzialmente le opere pubbliche e voi sapete benissimo che nell'ambito delle opere pubbliche in prevalenza le imprese valdostane sono di tipo artigiano. Abbiamo invece la sensazione che vi sia stata una prevalenza, per motivi che poi forse qualcuno ci spiegherà, di alcune tesi di Confindustria. La Confindustria sulla materia degli appalti in Valle d'Aosta pesa molto poco, perché, se andate a vedere l'aggiudicazione degli appalti, mi correggo: dei subappalti pubblici, vi renderete conto che la gran parte dei lavori di appalti pubblici viene effettuata da imprese artigiane e anche questo, collega Borre, è un dato politico che avrebbe meritato una riflessione più approfondita prima di arrivare a certe conclusioni.

Queste sono le motivazioni che ci portano ad esprimere un voto critico sulla metodologia e sulla tempistica seguite fino ad oggi.

Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Il nostro gruppo non può condividere la procedura accelerata con cui si è deciso di esaminare questo provvedimento e se ne chiede oggi l'iscrizione d'urgenza in aula. Si tratta di un provvedimento complesso e impegnativo e in commissione era stata decisa una certa tempistica dei lavori, in modo da avere il tempo per tutti gli approfondimenti e tutti gli esami del caso. Vi è stata una pressione affinché venisse scelta invece una procedura abbreviata accelerata, che, secondo noi, in questo caso non può dare risultati proficui perché vi sono troppi "nodi" di incertezza. Sicuramente si pone l'insieme dei consiglieri regionali di fronte a un testo che non si è potuto esaminare, perché i lavori della commissione sono finiti ieri nel tardo pomeriggio, quindi ci sembra che questo sia un modo del tutto inopportuno per affrontare provvedimenti di questa complessità. Il nostro voto sull'iscrizione in aula quindi è un voto contrario.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Mi sia anzitutto consentita una battuta al collega Frassy: che il Consiglio sia un posto da lavori forzati come la "Guyana di Papillon" mi sembra un po' esagerato, il fatto che si lavori un sabato mattina credo che possa rientrare anche nella normalità delle cose. La commissione ha compiuto in tempo utile il suo lavoro, dopo numerosissime audizioni che hanno consentito a tutti di poter esprimere il proprio parere, di cui i commissari, prima di esprimere il loro voto nel tardo pomeriggio di ieri, avranno certamente tenuto da conto.

Devo ringraziare l'Assessore Cerise, che con un lavoro preparatorio durato parecchio tempo, ha consentito il varo del disegno di legge da parte del Governo regionale a suo tempo e poi la possibilità che vi è stata di un dibattito anche all'interno della commissione. L'iscrizione in via d'urgenza, come avviene normalmente per le risoluzioni, non implica affatto mettere il silenziatore nel dibattito in Consiglio sul merito; chiunque sarà libero di argomentare senza nessun limite e senza nessun limite potrà presentare tutti gli emendamenti che riterrà opportuni per migliorare il contenuto della legge. Nel merito credo che la scelta politica effettuata di portare in approvazione questo provvedimento di legge prima dell'estate ha un significato preciso, che tutti conoscono perché è stato esplicitato nella riunione dei Capigruppo, motivando le ragioni tecniche che portano a dire che tale legge deve essere approvata prima dell'estate, proprio per consentire una maggiore competitività a quel comparto del settore edilizio che sappiamo essere oggi sofferente. Vi sono quindi delle buone ragioni che portano oggi alla richiesta di iscrizione.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy, immagino per fatto personale, non ravviso nelle parole... le concedo un minuto.

Frassy (CdL) - Il Presidente non può essere così strumentale da far intendere un discorso che ho cercato di sottolineare...

(interruzione del Presidente Caveri, fuori microfono)

... il problema è che le sue battute hanno i titoli, i nostri ragionamenti non hanno neppure gli incisi! Noi le dimostreremo che siamo disposti a stare fino a domenica o fino a lunedì primo agosto, Regolamento permettendo. Il problema è un altro: abbiamo 97 pagine che ci sono state consegnate 90 secondi fa. Presidente, lei ha una strana concezione del parlamentarismo, di cui dovrebbe invece essere uno strenuo difensore; al di là delle commissioni, vi sono consiglieri che in commissione non ci stanno, voi oggi consegnate 97 pagine di una legge complessa, allora il mio riferimento non era al sabato, era alla procedura che avete seguito fino a questo momento, dopodiché abbiamo anche la domenica per discutere.

Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco, per dichiarazione di voto.

Viérin M. (SA) - Sempre in merito all'iscrizione, intervengo solo per dire che il nostro gruppo ha alcune perplessità sull'iter. Affrontare in 8 giorni una legge così in commissione e in Consiglio non è facile, anche dopo le audizioni di ieri. Non è facile essere qui oggi a discutere se è corretto o meno un passaggio, piuttosto che un altro in merito a tale legge, ma è altrettanto vero che questo settore sta vivendo un momento critico e che rischiamo di andare ad applicare tale nuova normativa alla fine dell'autunno; quindi, per senso di responsabilità, il nostro movimento voterà l'iscrizione di questa legge.

Presidente - Pongo in votazione la proposta del collega Borre:

Consiglieri presenti e votanti: 32

Favorevoli: 26

Contrari: 6

Il Consiglio approva.