Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1430 del 28 luglio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1430/XII - Modificazioni al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale.

Articolo 1

(Modificazioni all'articolo 18)

1. Il comma 5 dell'articolo 18 è sostituito dal seguente:

"5. Per la validità delle sedute è richiesta la presenza della maggioranza dei Capigruppo o di un numero di componenti che rappresenti i tre quinti dei componenti il Consiglio.".

2. Il comma 7 dell'articolo 18 è sostituito dal seguente:

"7. Le deliberazioni della Conferenza dei Capigruppo sono assunte a maggioranza dei tre quinti, in rapporto al numero dei componenti il Consiglio.".

Articolo 2

(Modificazione all'articolo 20)

1. Il comma 5 dell'articolo 20 è abrogato.

Articolo 3

(Modificazione all'articolo 22)

1. Il comma 3 dell'articolo 22 è sostituito dal seguente:

"3. Le convocazioni devono essere fatte, anche tramite sistemi informatizzati, almeno cinque giorni prima della data della riunione; nei casi di urgenza almeno 24 ore prima. Le lettere di convocazione devono contenere l'ordine del giorno della riunione.".

Articolo 4

(Modificazione all'articolo 25)

1. Il comma 4 dell'articolo 25 è sostituito dal seguente:

"4. Le Commissioni possono effettuare sopralluoghi o delegarvi alcuni dei propri componenti, secondo le modalità previste per le consultazioni. In tali casi non si applicano le regole che disciplinano le modalità di svolgimento delle riunioni delle Commissioni.".

Articolo 5

(Modificazione all'articolo 27)

1. Dopo il comma 3 dell'articolo 27 è inserito il seguente:

"3bis. I progetti di legge di manutenzione del sistema normativo regionale, ossia che intervengono su più disposizioni normative tra loro non correlate, sono assegnati, per le parti di rispettiva competenza, alle varie Commissioni consiliari. Contestualmente all'assegnazione viene individuata la Commissione capofila incaricata di coordinare l'esame del progetto di legge con le altre Commissioni anche attraverso la predisposizione di una relazione comune.".

Articolo 6

(Modificazione all'articolo 29)

1. Dopo il comma 1 dell'articolo 29 è inserito il seguente:

"1bis. Il presentatore di una proposta di legge, che non faccia parte della Commissione incaricata di esaminarla, può esserne nominato relatore, senza diritto di voto.".

Articolo 7

(Modificazione all'articolo 30)

1. Il comma 1 dell'articolo 30 è sostituito dal seguente:

"1. Le sedute delle Commissioni sono valide solo se è fisicamente presente la maggioranza dei componenti. Ai fini della validità delle sedute sono conteggiati nel quorum anche i Consiglieri non appartenenti alla Commissione che sostituiscono per delega un commissario. Per la validità delle sedute, in caso di sostituzione per delega, è necessario che sia presente la maggioranza dei componenti effettivi della Commissione, diminuita di un'unità.".

Articolo 8

(Modificazioni all'articolo 31)

1. Il comma 1 dell'articolo 31 è sostituito dal seguente:

"1. Le sedute delle Commissioni non sono pubbliche. Ove ricorrano particolari circostanze o si trattino temi di rilevante interesse generale, le Commissioni possono decidere di tenere sedute aperte al pubblico.".

2. Il comma 2 dell'articolo 31 è sostituito dal seguente:

"2. Delle sedute delle Commissioni si redige un verbale, nel quale si riportano gli estremi degli atti, le deliberazioni e il resoconto sommario del dibattito. Sui verbali non è concessa la parola se non a chi intenda proporvi una rettifica o chiarire il proprio pensiero oppure per fatto personale. La Commissione può decidere che, in relazione ad argomenti di particolare rilevanza o interesse, si rediga un verbale sotto forma di resoconto integrale.".

3. Il comma 3 dell'articolo 31 è sostituito dal seguente:

"3. Il verbale, trasmesso di regola entro 30 giorni, è approvato nella seduta successiva alla trasmissione. Il verbale, una volta approvato, è pubblico, salvo diversa decisione della Commissione nel caso di resoconto integrale. In tale caso è comunque reso pubblico un resoconto sommario della riunione.".

4. Il comma 6 dell'articolo 31 è sostituito dal seguente:

"6. Ciascuna Commissione può decidere che per determinate notizie, documenti o discussioni i suoi componenti siano vincolati al segreto; in questo caso, possono partecipare alle sedute soltanto i Consiglieri che facciano parte della Commissione, il Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione e gli Assessori. Il verbale di tali riunioni è secretato.".

Articolo 9

(Modificazione all'articolo 34)

1. Dopo il comma 2 dell'articolo 34 è aggiunto il seguente:

"2bis. L'Ufficio di Presidenza regolamenta le procedure e le modalità di analisi e di verifica dei progetti di legge e di regolamento e delle proposte di atti amministrativi trasmessi all'approvazione del Consiglio regionale.".

Articolo 10

(Sostituzione dell'articolo 35)

1. L'articolo 35 è sostituito dal seguente:

"Articolo 35

(Iniziativa legislativa popolare e referendaria)

1. L'iniziativa legislativa popolare e l'iniziativa referendaria sono esercitate con l'osservanza delle procedure di cui alla legge regionale 25 giugno 2003, n. 19.

2. Prima dell'assegnazione alle Commissioni consiliari competenti della proposta di legge di iniziativa popolare, il Presidente del Consiglio acquisisce, se del caso, il parere obbligatorio sulla parte finanziaria, ai sensi dell'articolo 87 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90.".

Articolo 11

(Modificazione all'articolo 36)

1. La lettera b) del comma 3 dell'articolo 36 è sostituita dalla seguente:

"b) alle Commissioni consiliari competenti per materia.".

Articolo 12

(Modificazione all'articolo 37)

1. Il comma 2 dell'articolo 37 è sostituito dal seguente:

"2. Il Consiglio regionale è convocato mediante lettera da trasmettere, anche tramite sistemi informatizzati, a ciascun Consigliere almeno sette giorni prima della data dell'adunanza.".

Articolo 13

(Modificazione all'articolo 41)

1. Il comma 2 dell'articolo 41 è sostituito dal seguente:

"2. Su proposta di un Consigliere o di un Assessore, il Consiglio può decidere l'inversione della trattazione degli argomenti iscritti all'ordine del giorno, dopo aver sentito un Consigliere contro e uno a favore per non più di cinque minuti ciascuno. Ove sia necessario, il Consiglio decide con votazione a scrutinio palese.".

Articolo 14

(Modificazione all'articolo 43)

1. Al comma 5 dell'articolo 43, le parole: "Sulle comunicazioni" sono sostituite dalle seguenti: "Durante le comunicazioni".

Articolo 15

(Modificazioni all'articolo 44)

1. Al comma 2 dell'articolo 44, le parole: "dal Dirigente del Servizio Affari Generali" sono sostituite dalle seguenti: "dal dirigente degli Affari Generali.".

2. Al comma 7 dell'articolo 44, le parole: "dal Presidente e dal Consigliere Segretario di turno e dal funzionario estensore" sono sostituite dalle seguenti: "dal Presidente, dal Consigliere Segretario e dal funzionario estensore di turno.".

Articolo 16

(Modificazioni all'articolo 45)

1. Al comma 1 dell'articolo 45 sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "e sono diffuse anche con strumenti telematici."

2. Al comma 4 dell'articolo 45, le parole: "; si deliberano, parimenti, in seduta pubblica i ruoli organici del personale dell'Amministrazione regionale" sono soppresse.

Articolo 17

(Modificazione all'articolo 53)

1. La lettera b) del comma 3 dell'articolo 53 è sostituita dalla seguente:

"b) con l'intervento del proponente o del relatore nominato dalla Commissione, per non più di un'ora.".

Articolo 18

(Modificazioni all'articolo 54)

1. La lettera d) del comma 1 dell'articolo 54 è sostituita dalla seguente:

"d) per brevi sospensioni della seduta, su proposta dei Consiglieri approvata dal Consiglio;".

2. Dopo la lettera d) del comma 1 dell'articolo 54, come modificata dal comma 1, è aggiunta la seguente:

"dbis) per l'aggiornamento dei lavori del Consiglio.".

Articolo 19

(Modificazioni all'articolo 56)

1. Il comma 4 dell'articolo 56 è sostituito dal seguente:

"4. Sui progetti di legge o di regolamento, sui provvedimenti amministrativi di ordine generale e sulle mozioni ogni oratore può parlare per la durata di quarantacinque minuti nel primo intervento e di venti minuti nel secondo.".

2. Il comma 5 dell'articolo 56 è sostituito dal seguente:

"5. Per gli altri provvedimenti amministrativi ogni oratore può parlare per la durata di mezz'ora nel primo intervento e di un quarto d'ora nel secondo.".

Articolo 20

(Modificazioni all'articolo 62)

1. Il comma 1 dell'articolo 62 è sostituito dal seguente:

"1. Quando non vi siano più Consiglieri iscritti a parlare, il Presidente dichiara chiusa la discussione generale e dà la parola ai relatori, ai proponenti, agli Assessori competenti e al Presidente della Regione, per non più di mezz'ora.".

2. Il comma 2 dell'articolo 62 è sostituito dal seguente:

"2. Ciascun Consigliere può, a nome del rispettivo gruppo, in qualunque momento, domandare la chiusura della discussione e il Presidente, concessa la parola, se vi è opposizione, ad un oratore contro ed uno a favore, con le modalità di cui all'articolo 60, mette ai voti la richiesta. Il Consiglio delibera a maggioranza dei tre quinti dei suoi componenti. Chiusa la discussione, sono ammessi a parlare soltanto un oratore per ciascun gruppo, i relatori, i proponenti, gli Assessori competenti ed il Presidente della Regione, per non più di mezz'ora.".

Articolo 21

(Modificazioni all'articolo 66)

1. Il comma 1 dell'articolo 66 è sostituito dal seguente:

"1. Ogni Consigliere ha diritto di proporre, per iscritto, articoli aggiuntivi ed emendamenti ai provvedimenti in discussione.".

2. Il comma 4 dell'articolo 66 è sostituito dal seguente:

"4. Gli articoli aggiuntivi e gli emendamenti sono presentati ed esaminati, di norma, nelle Commissioni consiliari. Possono essere presentati in aula, al Presidente del Consiglio, entro mezz'ora dall'inizio del primo giorno dell'adunanza consiliare. Il Presidente del Consiglio, tuttavia, ammette la presentazione di nuovi emendamenti che si trovino in correlazione con emendamenti precedentemente depositati o che si rendano necessari ai fini di una migliore comprensione del testo, purché il deposito avvenga prima della chiusura della discussione generale dei provvedimenti a cui si riferiscono. Il Presidente del Consiglio trasmette, senza ritardo, copia degli articoli aggiuntivi e degli emendamenti a ciascun Consigliere.".

3. Dopo il comma 5 dell'articolo 66 è inserito il seguente:

"5bis. Nel caso di progetti di legge di manutenzione del sistema normativo regionale, ossia che intervengono su più disposizioni normative tra loro non correlate, possono essere presentati emendamenti limitatamente alle disposizioni oggetto di modificazione nel testo del progetto di legge in esame, fatte salve le modificazioni di coordinamento del testo conseguenti.".

4. Al comma 6 dell'articolo 66, le parole: "all'Assessore alle Finanze" sono sostituite dalle seguenti: "al dirigente dell'Assessorato competente in materia di bilancio e finanze.".

Articolo 22

(Modificazione all'articolo 71)

1. Al comma 3 dell'articolo 71, il secondo periodo: "Quelle relative al personale regionale che siano limitate a meri accertamenti dei presupposti della legittimità dell'atto, quando non siano formulati rilievi da parte dei Consiglieri, si effettuano a scrutinio palese." è soppresso.

Articolo 23

(Modificazioni all'articolo 73)

1. Il comma 3 dell'articolo 73 è sostituito dal seguente:

"3. La pallina bianca costituisce voto favorevole, quella nera voto contrario; il voto di astensione si manifesta deponendo entrambe le palline nell'apposita urna delle astensioni.".

2. Il comma 4 dell'articolo 73 è sostituito dal seguente:

"4. Il Consigliere Segretario del Consiglio, con l'assistenza dei tre scrutatori, procede al computo delle palline bianche e nere raccolte nell'urna delle votazioni e al controllo delle rimanenti palline raccolte nell'urna dei resti e nell'urna delle astensioni.".

Articolo 24

(Sostituzione dell'articolo 74)

1. L'articolo 74 è sostituito dal seguente:

"Articolo 74

(Compiti del Consigliere Segretario)

1. In ogni votazione, uno dei Consiglieri Segretari del Consiglio deve accertare il numero dei presenti e dei votanti, la cifra che costituisce la maggioranza richiesta, il numero dei voti favorevoli e dei voti contrari, il numero e, salvo nel caso di votazione a scrutinio segreto, il nominativo dei Consiglieri astenutisi dalla votazione.".

Articolo 25

(Modificazione all'articolo 80)

1. Il comma 1 dell'articolo 80 è sostituito dal seguente:

"1. Qualora si verifichino irregolarità delle votazioni e, segnatamente, qualora nelle votazioni a scrutinio segreto il numero dei voti, dei resti e delle astensioni non risulti corrispondente al numero delle palline distribuite ai votanti, la votazione è dichiarata nulla e si procede a nuova votazione.".

Articolo 26

(Modificazione all'articolo 84)

1. Il comma 2 dell'articolo 84 è sostituito dal seguente:

"2. È eletto colui che ottiene, al primo scrutinio, la maggioranza dei voti determinata ai sensi dell'articolo 85, salvo quanto previsto dall'articolo 7 o da particolari norme di legge o di regolamento.".

Articolo 27

(Modificazioni all'articolo 85)

1. Al comma 1 dell'articolo 85, la parola "assoluta" è soppressa.

2. Il comma 2 dell'articolo 85 è sostituito dal seguente:

"2. Gli astenuti, le schede bianche e le schede nulle si computano agli effetti della determinazione del numero legale e dell'accertamento della prescritta maggioranza dei voti; l'astensione si manifesta mediante il deposito di una scheda bianca.".

Articolo 28

(Modificazione all'articolo 86)

1. Il comma 1 dell'articolo 86 è sostituito dal seguente:

"1. Salvo quanto disposto dall'articolo 7 o da particolari norme di legge o di regolamento, se al primo scrutinio nessuno ottiene la maggioranza determinata ai sensi degli articoli 84 e 85, si procede immediatamente ad una seconda votazione, in cui risulta eletto colui che ottiene il maggior numero di voti.".

Articolo 29

(Modificazione all'articolo 92)

1. Il comma 2 dell'articolo 92 è sostituito dal seguente:

"2. Le interrogazioni, per essere iscritte all'ordine del giorno della prima adunanza successiva alla loro presentazione, devono essere depositate o fatte pervenire alla Presidenza del Consiglio entro le ore tredici del dodicesimo giorno antecedente il giorno di inizio dell'adunanza stessa. In caso contrario, le interrogazioni saranno iscritte all'ordine del giorno della successiva adunanza.".

Articolo 30

(Modificazione all'articolo 94)

1. Il comma 2 dell'articolo 94 è sostituito dal seguente:

"2. Il Presidente della Regione e gli Assessori rispondono alle interrogazioni per non più di dieci minuti.".

Articolo 31

(Modificazione all'articolo 100)

1. Il comma 3 dell'articolo 100 è sostituito dal seguente:

"3. Dopo le spiegazioni date dal Presidente della Regione e dagli Assessori, per non più di venti minuti, l'interpellante può dichiarare le ragioni per le quali egli sia o no soddisfatto.".

Articolo 32

(Modificazione all'articolo 113)

1. Alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 113, le parole ", fatta eccezione per quelli riservati" sono soppresse.

Articolo 33

(Sostituzione dell'articolo 114)

1. L'articolo 114 è sostituito dal seguente:

"Articolo 114

(Visione e rilascio degli atti)

1. Coloro che vi abbiano interesse per motivi di lavoro o di studio possono prendere visione e estrarre copia degli atti del Consiglio, sui quali vertono le discussioni in seduta pubblica. Le modalità di presa visione e di estrazione di copia dei predetti atti sono disciplinati con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza.".

Articolo 34

(Modificazione all'articolo 116)

1. Al comma 2 dell'articolo 116, le parole: "solamente ai funzionari delle qualifiche dirigenziali o vicedirigenziali" sono sostituite dalle seguenti: "solamente ai dipendenti delle qualifiche dirigenziali".

Articolo 35

(Abrogazione)

1. L'articolo 117 è abrogato.

Articolo 36

(Sostituzione della Tabella)

1. La Tabella "Materie di competenza delle Commissioni permanenti" è sostituita dalla seguente:

"TABELLA

Ex articolo 19

Materie di competenza delle Commissioni permanenti

I Commissione ISTITUZIONI E AUTONOMIA

1. Autonomia, Statuto e riforme istituzionali.

2. Consiglio regionale.

3. Elezioni.

4. Enti locali.

5. Impugnative del Governo e decisioni della Corte costituzionale.

6. Iniziativa popolare e referendum.

7. Lingue e tutela delle minoranze.

8. Rapporti internazionali, con l'Unione europea e relazioni interregionali.

9. Semplificazione, delegificazione e riordino normativo.

10. Toponomastica.

11. Uffici e organismi autonomi istituiti presso il Consiglio regionale.

12. Zona franca.

II Commissione AFFARI GENERALI

1. Bilancio e contabilità.

2. Credito.

3. Demanio e patrimonio regionale.

4. Editoria.

5. Finanza regionale e locale.

6. Ordinamento della comunicazione.

7. Organizzazione regionale, ordinamento degli uffici e del personale.

8. Previdenza complementare e integrativa.

9. Sistema informativo.

III Commissione ASSETTO DEL TERRITORIO

1. Agricoltura.

2. Assetto del territorio.

3. Caccia e pesca.

4. Edilizia.

5. Foreste.

6. Opere pubbliche.

7. Parchi e riserve naturali.

8. Protezione civile.

9. Tutela dell'ambiente.

10. Utilizzazione delle acque a scopo irriguo.

11. Viabilità.

12. Zootecnia.

IV Commissione SVILUPPO ECONOMICO

1. Acque minerali e termali.

2. Artigianato.

3. Attività estrattive.

4. Casa da gioco di Saint-Vincent.

5. Commercio.

6. Energia.

7. Industria.

8. Politiche del lavoro.

9. Professioni turistiche.

10. Ricerca tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi.

11. Trasporti.

12. Turismo e ricettività turistica.

13. Tutela e sicurezza del lavoro.

14. Utilizzazione delle acque a scopo idroelettrico.

V Commissione SERVIZI SOCIALI

1. Assistenza sanitaria.

2. Attività culturali.

3. Beni culturali.

4. Diritto allo studio.

5. Formazione professionale.

6. Istruzione.

7. Politiche giovanili.

8. Politiche sociali.

9. Sanità veterinaria.

10. Sport e tempo libero.

11. Tutela della salute.".

Modification du règlement intérieur du Conseil régional

Article 1er

(Modification de l'article 18)

1. Le cinquième alinéa de l'article 18 est remplacé comme suit:

"5. La séance est valable si la présence de la majorité des Chefs de groupe ou d'un nombre de membres représentant les trois cinquièmes des membres du Conseil est acquise."

2. Le septième alinéa de l'article 18 est remplacé comme suit:

"7. Les délibérations de la conférence des chefs de groupe sont prises à la majorité des trois cinquièmes par rapport au nombre des membres composant le Conseil."

Article 2

(Modification de l'article 20)

1. Le cinquième alinéa de l'article 20 est abrogé.

Article 3

(Modification de l'article 22)

1. Le troisième alinéa de l'article 22 est remplacé comme suit:

"3. Les convocations doivent être faites, par système informatisé aussi, cinq jours au moins avant la date fixée pour la réunion; en cas d'urgence, au moins 24 heures à l'avance. Les lettres de convocation doivent porter l'ordre du jour de la réunion."

Article 4

(Modification de l'article 25)

1. Le quatrième alinéa de l'article 25 est remplacé comme suit:

"4. Les commissions peuvent effectuer des visites sur les lieux ou déléguer à cet effet certains de leurs membres, suivant la procédure prévue pour les consultations. En l'occurrence, il n'est pas fait application des règles régissant les modalités de déroulement des réunions des commissions."

Article 5

(Modification de l'article 27)

1. Après le troisième alinéa de l'article 27 est inséré l'alinéa rédigé comme suit:

"3 bis. En cas de projet et de proposition de loi portant mesures en vue de l'entretien de la législation régionale et concernant, donc, plusieurs dispositions sans rapport entre elles, chaque commission du Conseil est saisie de la partie de son ressort. Parallèlement, une commission chef de file est désignée et chargée de coordonner l'examen du projet ou de la proposition de loi par les différentes commissions et aussi de rédiger un rapport commun."

Article 6

(Modification de l'article 29)

1. Après le premier alinéa de l'article 29 est inséré l'alinéa rédigé comme suit:

"1 bis. Même s'il ne fait pas partie de la commission saisie, le proposant d'une proposition de loi peut être nommé rapporteur, sans droit de vote."

Article 7

(Modification de l'article 30)

1. Le premier alinéa de l'article 30 est remplacé comme suit:

"1. Toute commission siège valablement lorsque la majorité de ses membres est physiquement présente. Aux fins du calcul du quorum, est également pris en compte tout conseiller n'appartenant pas à la commission mais qui a été délégué à l'effet de remplacer un commissaire. Toute commission siège valablement, en cas de délégation, lorsque la majorité de ses membres titulaires, moins un, est présente."

Article 8

(Modification de l'article 31)

1. Le premier alinéa de l'article 31 est remplacé comme suit:

"1. Les séances des commissions ne sont pas publiques. Dans des circonstances particulières ou en cas de discussion d'objets revêtant un intérêt général, les commissions peuvent décider de siéger publiquement."

2. Le deuxième alinéa de l'article 31 est remplacé comme suit:

"2. Il est dressé procès-verbal des séances des commissions où sont consignés la référence des actes, les délibérations et le compte rendu sommaire du débat. La parole sur les procès-verbaux est uniquement accordée aux membres qui souhaitent proposer une rectification, exprimer leur propre pensée ou intervenir pour un fait personnel. En cas de discussion d'objets particulièrement importants ou intéressants, la commission peut décider que le procès-verbal soit rédigé sous forme de compte rendu intégral."

3. Le troisième alinéa de l'article 31 est remplacé comme suit:

"3. Le procès-verbal est transmis, en règle générale, dans les trente jours et approuvé au cours de la séance suivant sa transmission. Une fois approuvé, il devient public, sauf décision contraire de la commission en cas de compte rendu intégral. Dans ce dernier cas, un compte rendu sommaire de la réunion est toutefois rendu public."

4. Le sixième alinéa de l'article 31 est remplacé comme suit:

"6. Chaque commission peut décider que, pour ce qui est de certaines informations, documents ou discussions, ses membres soient tenus au secret; dans ce cas, seuls les conseillers qui font partie de la commission, le président du Conseil, le président de la Région et les assesseurs peuvent participer aux séances. Le procès-verbal desdites séances est secret."

Article 9

(Modification de l'article 34)

1. Après le deuxième alinéa de l'article 34 est ajouté l'alinéa rédigé comme suit:

"2 bis. Le Bureau réglemente les procédures et les modalités d'analyse et de vérification des projets et des propositions de loi et de règlement ainsi que des propositions d'actes administratifs à soumettre au Conseil régional."

Article 10

(Remplacement de l'article 35)

1. L'article 35 est remplacé comme suit:

"Article 35

(Lois et référendums d'initiative populaire)

1. L'initiative populaire en matière de législation régionale et de référendum s'exerce suivant les procédures visées à la loi régionale n° 19 du 25 juin 2003.

2. Avant de saisir les commissions du Conseil compétentes d'une proposition de loi d'initiative populaire, le président du Conseil obtient, s'il y a lieu, l'avis obligatoire sur la partie financière visé à l'article 87 de la loi régionale n° 90 du 27 décembre 1989."

Article 11

(Modification de l'article 36)

1. La lettre b) du troisième alinéa de l'article 36 est remplacée comme suit:

"b) aux commissions du Conseil compétentes en la matière."

Article 12

(Modification de l'article 37)

1. Le deuxième alinéa de l'article 37 est remplacé comme suit:

"2. Le Conseil régional est convoqué par une lettre envoyée à chaque conseiller, par système informatisé aussi, sept jours au moins avant la date de la réunion."

Article 13

(Modification de l'article 41)

1. Le deuxième alinéa de l'article 41 est remplacé comme suit:

"2. Sur proposition d'un conseiller ou d'un assesseur, le Conseil peut décider l'inversion des objets inscrits à l'ordre du jour, après avoir entendu un conseiller "contre" et un conseiller "pour", en leur accordant un temps de parole de cinq minutes maximum chacun. Le cas échéant, le Conseil décide au scrutin public."

Article 14

(Modification de l'article 43)

1. Au cinquième alinéa de l'article 43, les mots "au cours des communications" sont remplacés par les mots "pendant les communications".

Article 15

(Modification de l'article 44)

1. Au deuxième alinéa de l'article 44, les mots "par le dirigeant du Service des affaires générales" sont remplacés par les mots "par le dirigeant des affaires générales".

2. Au septième alinéa de l'article 44, les mots "par le président, par le conseiller secrétaire de la séance et par le fonctionnaire qui les a rédigés" sont remplacés par les mots "par le président et par le conseiller secrétaire de la séance et par le fonctionnaire chargé de dresser le procès-verbal de la séance en cours".

Article 16

(Modification de l'article 45)

1. À la fin du premier alinéa de l'article 45, sont ajoutés les mots "et sont diffusées par des systèmes télématiques aussi".

2. Au quatrième alinéa de l'article 45, les mots "; sont également délibérés en séance publique les titularisations du personnel de l'Administration régionale" sont supprimés.

Article 17

(Modification de l'article 53)

1. La lettre b) du troisième alinéa de l'article 53 est remplacée comme suit:

"b) Par l'intervention, pendant une heure au plus, du proposant ou du rapporteur nommé par la commission."

Article 18

(Modification de l'article 54)

1. La lettre d) du premier alinéa de l'article 54 est remplacée comme suit:

"d) pour de brèves suspensions de la séance, sur proposition des conseillers approuvée par le Conseil;".

2. Après la lettre d) du premier alinéa de l'article 54, telle qu'elle a été modifiée par le premier alinéa du présent article, est ajoutée la lettre rédigée comme suit:

"d bis) pour l'ajournement des travaux du Conseil."

Article 19

(Modification de l'article 56)

1. Le quatrième alinéa de l'article 56 est remplacé comme suit:

"4. Tout orateur intervenant sur les projets ou les propositions de loi ou de règlement, sur les actes administratifs d'ordre général et sur les motions peut parler pendant quarante-cinq minutes, au cours de la première intervention, et pendant vingt minutes, au cours de la seconde."

2. Le cinquième alinéa de l'article 56 est remplacé comme suit:

"5. Tout orateur intervenant sur les autres actes administratifs peut parler pendant une demi-heure, au cours de la première intervention, et pendant un quart d'heure, au cours de la seconde."

Article 20

(Modification de l'article 62)

1. Le premier alinéa de l'article 62 est remplacé comme suit:

"1. Lorsque tous les conseillers inscrits ont pris la parole, le président déclare close la discussion générale et donne la parole aux rapporteurs, aux proposants, aux assesseurs compétents et au président de la Région, pour une demi-heure au plus chacun."

2. Le deuxième alinéa de l'article 62 est remplacé comme suit:

"2. À tout moment, tout conseiller peut, au nom de son groupe, demander la clôture de la discussion. Après avoir donné en cas d'opposition la parole à un orateur contre et à un orateur pour, selon les modalités visées à l'article 60 du présent règlement, le président met aux voix la demande. Le Conseil délibère à la majorité des trois cinquièmes de ses membres. Après clôture de la discussion, ne sont admis à parler qu'un orateur par groupe, les rapporteurs, les proposants, les assesseurs compétents et le président de la Région, pendant une demi-heure au plus chacun."

Article 21

(Modification de l'article 66)

1. Le premier alinéa de l'article 66 est remplacé comme suit:

"1. Tout conseiller a le droit de proposer, par écrit, des articles additionnels et des amendements aux mesures en discussion."

2. Le quatrième alinéa de l'article 66 est remplacé comme suit:

"4. En règle générale, les articles additionnels et les amendements sont présentés et examinés dans les commissions du Conseil. Par ailleurs, ils peuvent être présentés au président du Conseil en séance, au plus tard dans la demi-heure qui suit le début de la première séance de la réunion. Le président du Conseil néanmoins accepte la présentation d'autres amendements en rapport avec les amendements précédemment déposés ou s'avérant nécessaires aux fins d'une meilleure compréhension du texte, et ce, avant la clôture de la discussion générale sur les actes auxquels ils se rapportent. Le président du Conseil adresse sans délai à chaque conseiller copie des articles additionnels et des amendements."

3. Après le cinquième alinéa de l'article 66 est inséré l'alinéa rédigé comme suit:

"5 bis. En cas de projet et de proposition de loi portant mesures en vue de l'entretien de la législation régionale et concernant, donc, plusieurs dispositions sans rapport entre elles, les amendements peuvent uniquement concerner les dispositions faisant l'objet des modifications visées au texte du projet ou de la proposition de loi en discussion, sans préjudice des modifications qui s'avèrent nécessaires en vue de la coordination du texte."

4. Au sixième alinéa de l'article 66, les mots "à l'assesseur aux finances" sont remplacés par les mots "au dirigeant compétent de l'assessorat chargé du budget et des finances".

Article 22

(Modification de l'article 71)

1. Au troisième alinéa de l'article 71, la deuxième phrase, soit "Le vote concernant le personnel régional, se limitant à de simples vérifications des conditions de légitimité de l'acte, et si aucun conseiller ne formule de remarques, s'effectue au scrutin public.", est supprimée.

Article 23

(Modification de l'article 73)

1. Le troisième alinéa de l'article 73 est remplacé comme suit:

"3. La boule blanche représente un suffrage "pour", la boule noire un suffrage "contre"; l'abstention se manifeste par le dépôt des deux boules dans l'urne spécialement prévue à cet effet."

2. Le quatrième alinéa de l'article 73 est remplacé comme suit:

"4. Le conseiller secrétaire du Conseil, à l'aide de trois scrutateurs, procède au calcul des boules blanches et des boules noires recueillies dans l'urne des votes et ensuite au contrôle des boules restantes recueillies dans l'urne des restes et dans l'urne des abstentions."

Article 24

(Remplacement de l'article 74)

1. L'article 74 est remplacé comme suit:

"Article 74

(Fonctions du conseiller secrétaire)

1. Lors de chaque vote, un des conseillers secrétaires du Conseil doit vérifier le nombre des présents et des votants, le chiffre constituant la majorité requise, le nombre des suffrages "pour" et "contre", ainsi que le nombre et, sauf en cas de scrutin secret, le nom des conseillers qui se sont abstenus."

Article 25

(Modification de l'article 80)

1. Le premier alinéa de l'article 80 est remplacé comme suit:

"1. Au cas où des irrégularités seraient constatées dans les opérations de vote et notamment au cas où, dans un vote au scrutin secret, le total des suffrages, des restes et des abstentions ne correspondrait pas au nombre de boules distribuées aux votants, le vote est déclaré nul et il est procédé à un nouveau vote."

Article 26

(Modification de l'article 84)

1. Le deuxième alinéa de l'article 84 est remplacé comme suit:

"2. Est élu celui qui obtient, au premier tour de scrutin, la majorité des voix calculée au sens de l'article 85 du présent règlement, sans préjudice des dispositions de l'article 7 ou de dispositions législatives et réglementaires particulières."

Article 27

(Modification de l'article 85)

1. Au premier alinéa de l'article 85, le mot "absolue" est supprimé.

2. Le deuxième alinéa de l'article 85 est remplacé comme suit:

"2. Les abstentions, les bulletins blancs et les bulletins nuls sont pris en compte aux fins du calcul du quorum et de la vérification de l'obtention de la majorité des voix requise; l'abstention se manifeste par le dépôt d'un bulletin blanc."

Article 28

(Modification de l'article 86)

1. Le premier alinéa de l'article 86 est remplacé comme suit:

"1. Sans préjudice des dispositions de l'article 7 du présent règlement ou de dispositions législatives et réglementaires particulières, si au premier tour de scrutin aucun conseiller n'obtient la majorité calculée au sens des articles 84 et 85, il est procédé aussitôt à un deuxième tour et, en ce cas, est élu le conseiller qui obtient le plus grand nombre de voix."

Article 29

(Modification de l'article 92)

1. Le deuxième alinéa de l'article 92 est remplacé comme suit:

"2. En vue de leur inscription à l'ordre du jour de la première réunion suivant leur présentation, les questions doivent être déposées ou parvenir à la Présidence du Conseil au plus tard à 13 heures du douzième jour précédant celui du début de la réunion susdite. Dans le cas contraire, les questions seront inscrites à l'ordre du jour de la réunion suivante."

Article 30

(Modification de l'article 94)

1. Le deuxième alinéa de l'article 94 est remplacé comme suit:

"2. Le président de la Région et les assesseurs répondent aux questions pendant dix minutes au plus."

Article 31

(Modification de l'article 100)

1. Le troisième alinéa de l'article 100 est remplacé comme suit:

"3. Après les explications du président de la Région et des assesseurs pendant vingt minutes au plus, l'auteur de l'interpellation peut déclarer les raisons pour lesquelles il est satisfait ou non."

Article 32

(Modification de l'article 113)

1. À la lettre c) du premier alinéa de l'article 113, les mots ", sauf ceux qui ont un caractère réservé" sont supprimés.

Article 33

(Remplacement de l'article 114)

1. L'article 114 est remplacé comme suit:

"Article 114

(Consultation des actes et délivrance de copies)

1. Les personnes intéressées peuvent, pour des raisons de travail ou d'études, prendre connaissance et copie des actes du Conseil qui font l'objet de débats en séance publique. Les modalités de consultation des actes et de délivrance des copies sont établies par délibération du Bureau."

Article 34

(Modification de l'article 116)

1. Au deuxième alinéa de l'article 116, les mots "qu'aux directeurs ou directeurs adjoints" sont remplacés par les mots "qu'aux personnels relevant de la catégorie de direction."

Art. 35

(Abrogation)

1. L'art. 117 est abrogé.

Art. 36

(Remplacement du tableau)

1. Le tableau "Matières relevant des commissions permanentes" est remplacé comme suit:

"TABLEAU

au sens de l'article 19

Matières relevant des commissions permanentes

Ire commission INSTITUTIONS ET AUTONOMIE

1. Autonomie, Statut et réformes institutionnelles

2. Conseil régional

3. Élections

4. Collectivités locales

5. Recours introduits par le Gouvernement et décisions de la Cour constitutionnelle

6. Initiative populaire et référendums

7. Langues et protection des minorités

8. Relations internationales, avec l'UE et interrégionales

9. Simplification, délégifération et refonte normative

10. Toponymie

11. Bureaux et organismes autonomes institués auprès du Conseil régional

12. Zone franche

IIe commission AFFAIRES GÉNÉRALES

1. Budget et comptabilité

2. Crédit

3. Domaine et patrimoine régionaux

4. Édition

5. Finances régionales et locales

6. Organisation de la communication

7. Organisation de la Région et ordre juridique des bureaux et des personnels

8. Pensions complémentaires et supplémentaires

9. Système d'information

IIIe commission AMÉNAGEMENT DU TERRITOIRE

1. Agriculture

2. Aménagement du territoire

3. Chasse et pêche

4. Bâtiment

5. Forêts

6. Travaux publics

7. Parcs et réserves naturelles

8. Protection civile

9. Protection de l'environnement

10. Utilisation des eaux à usage d'irrigation

11. Voirie

12. Élevage

IVe commission ESSOR ÉCONOMIQUE

1. Eaux minérales et thermales

2. Artisanat

3. Activités d'extraction

4. Maison de jeu de Saint-Vincent

5. Commerce

6. Énergie

7. Industrie

8. Politiques de l'emploi

9. Professions du tourisme

10. Recherche technologique et soutien à l'innovation dans les secteurs de production

11. Transports

12. Tourisme et industrie hôtelière

13. Protection et sécurité en matière de travail

14. Utilisation des eaux à usage hydroélectrique

Ve commission SERVICES SOCIAUX

1. Assistance sanitaire

2. Activités culturelles

3. Biens culturels

4. Droit aux études

5. Formation professionnelle

6. Éducation

7. Politiques de la jeunesse

8. Politiques sociales

9. Santé animale

10. Sports et loisirs

11. Protection de la santé."

Président - Comme convenu, nous reprenons nos travaux en examinant maintenant le point n° 29 à l'ordre du jour et ensuite nous reprendrons avec la tractation des interpellations.

Chers collègues, notre Règlement intérieur date, au moins pour ce qui est de sa formulation actuelle, 1988, je pense qu'il a été pendant presque 20 ans de vie de Conseil notre point de repère, je dirais notre petite constitution, il a représenté un bon instrument qui marche très bien et qui a garantit et qui garantit encore un bon fonctionnement des travaux du Conseil, qui permet un rapport correct et équilibré entre majorité et opposition, qui respecte la possibilité d'initiative de chaque Conseiller, ainsi que de chaque groupe. J'affirme cela ensuite aussi à une certaine expérience personnelle auprès de plusieurs Parlements italiens et européens, ainsi que dans ma militance dans l'Assemblée parlementaire de la francophonie, où j'ai vérifié certains instruments parlementaires, tels que le règlement du Québec, ainsi que le modèle des différents Parlements suisses.

Il est vrai cependant que certaines parties de notre Règlement sont datées et doivent être revues car les temps changent, les techniques évoluent - notamment pour ce qui est des techniques de communications des travaux -, les techniques informatiques connaissent des progrès presque quotidiens, je pense que, quand notre Règlement intérieur a été élaboré, personne ne pouvait imaginer de pouvoir suivre en direct les travaux du Conseil régional, mais surtout changent les forces politiques, changent les hommes qui les représentent, donc changent leurs exigences et leurs sensibilités, donc parfois il est nécessaire qu'aussi les règles qui les disciplinent soient revues. Plusieurs Conseillers m'avaient souligné le besoin de discuter du Règlement; j'ai retenu opportun de ne pas affronter tout de suite au début de la législature cet aspect, afin de permettre aux nouveaux élus de vivre le mécanisme de fonctionnement du Conseil, de connaître les éventuels aspects améliorables, de retenir d'éventuels points faibles, donc de permettre à tous de vivre directement en première personne comment le Règlement intérieur du Conseil gérait la vie des Conseillers.

Ensuite nous avons commencé un travail important dans la Commission du Règlement, à ce propos je voudrais remercier les bureaux du Conseil, ainsi que tous les fonctionnaires, qui ont travaillé pour l'aide, pour le soutien, aussi pour un travail de recherche qui a été précieux et qui nous a permis de travailler au mieux. Ensuite nous avons commencé une confrontation politique. J'exprime une appréciation aussi pour la méthode, qui a été une méthode positive, car nous avons essayé de discuter les aspects qui devaient être revus et pas modifiés pour le simple goût de changer et surtout nous avons évité la logique de majorité, en introduisant le principe qu'en tant que possible, la révision des règles de fonctionnement du Conseil devait sortit de la logique de la pure majorité pour trouver, si non pas l'unanimité, le maximum de consensus possible. Dans les modifications que je vais vous présenter donc on a essayé de trouver le maximum de partage. Evidemment il y a des propositions qui ont obtenu l'unanimité, tandis que d'autres ont trouvé un accord vaste et d'autres encore n'ont pas été retenues, donc il y a des forces politiques qui ont gardé leurs propositions, qui pourront être représentées là où les forces politiques le retiendront opportun encore dans le futur.

Il me semblait important aujourd'hui de présenter le travail d'une première saison de réforme, à laquelle, si les forces politiques voudront bien, pourra en suivre une autre. Tout d'abord, quelles modifications a-t-on introduit? Un certain nombre de modifications portent sur la majorité requise pour délibérer, donc on a introduit une majorité qualifiée aux fins de la validité des séances et des délibérations, soit pour ce qui concerne la Conférence des Chefs de groupe, soit pour ce qui concerne la Commission du Règlement, afin qu'il y ait une adoption plus partagée des choix. On a introduit une majorité qualifiée pour la clôture de la discussion au cours d'une séance.

Une autre partie de modifications tient à l'activité des Commissions permanentes du Conseil et consiste dans l'élimination de la possibilité pour un Conseiller, qui est le seul membre d'un groupe, de désigner à sa place le membre d'un autre groupe, en tant que commissaire, lorsqu'il est nommé Assesseur ou Président du Conseil. On a introduit: la possibilité de convoquer les commissions par procédure informatisée; la non applicabilité des règles de convocation et de déroulement des réunions des commissions aux visites sur les lieux en vue de la simplification de ces dernières; la saisine de plusieurs commissions aux fins de l'examen des projets de loi d'entretien de la législation régionale - "lois omnibus" - et la désignation d'une commission chef de file; la possibilité de nommer rapporteur le proposant d'une proposition de loi, même si celui-ci ne fait pas partie de la commission; la prise en compte des remplaçants des commissaires, aux fins donc de la validité des séances et de ses délibérations, afin que la validité des réunions soit assurée. On a prévu la publicité des séances de commission, là on a introduit quelques corrections, visant à garantir le secret de certaines séances, en reconduisant quant même tout à l'autonomie de la commission.

Enfin la troisième tranche de modifications touche à l'organisation des travaux du Conseil, donc à la possibilité de convoquer le Conseil régional par système informatisé, la limitation de temps de parole soit des Assesseurs que des Conseilles, en vue d'un rééquilibrage du dialogue institutionnel, la distinction des deux cas d'interruption de la séance, un délai de présentation des amendements par écrit, afin de permettre une analyse plus approfondie des ceux-ci, la limitation des marges d'amendement des projets de loi portant entretien de la législation régionale, l'application du secret de vote aux abstentions pour une plus grande action de liberté des Conseillers, le report du délai de dépôt des questions.

On a introduit d'autres modifications consistant dans l'harmonisation de notre Règlement avec les dispositions régionales en matière de lois et de référendums d'initiative populaire, la refonte de l'article 114 pour l'harmonisation de celui-ci avec la législation régionale en matière de droit d'accès, on a abrogé l'article 117 instituant la caisse de prévoyance pour les Conseillers régionaux.

Enfin, quelques aspects techniques, c'est-à-dire la codification des procédures et des modalités d'analyse et de vérification des projets de loi et de règlement, ce qui sera délibéré par une décision du Bureau de la Présidence, l'indication du fait que les renseignements relatifs aux pétitions doivent être demandés aux commissions compétentes, le remplacement de certains mots là où une meilleure compréhension du texte est requise. Parallèlement on a procédé à une révision des matières de ressort des commissions permanentes du Conseil, pour faciliter la répartition des textes législatives et administratifs à analyser entre les différentes commissions.

Avec ces modifications je crois que la Commission Règlement présente au Conseil une tranche importante de modifications; cela constitue la synthèse d'un long travail de commission que, si les forces politiques le souhaitent, ne représente pas le point final, il y aura la possibilité d'étudier d'ultérieures améliorations, afin qu'il y ait un meilleur fonctionnement du Conseil, surtout un Conseil régional qui soit plus attentif vis-à-vis des requêtes qui viennent adressées à cette Assemblée de la part des Valdôtains. Je déclare ouvert le débat.

La parole au Conseiller Nicco.

Nicco (GV-DS-PSE) - È un po' singolare discutere di modifiche anche importanti del Regolamento in un'aula in realtà abbastanza vuota. Il nostro gruppo dà una valutazione positiva sulla proposta in discussione; la commissione ha compiuto in questi mesi un lavoro proficuo, a partire dalla modifica del comma 5 dell'articolo 27 del Regolamento, che era stato il punto di partenza di questa più generale rivisitazione del Regolamento consiliare che oggi approda in aula. Mi pare che abbiamo largamente, se non sempre, applicato un metodo di lavoro positivo, di confronto nel merito delle questioni, senza pregiudizi, fuori da quella logica, sempre deleteria, di posizioni preconcette dettate dalla collocazione in verità contingente di maggioranza e di opposizione.

Per quanto ci concerne, vorremmo sottolineare fra le modifiche in particolare le seguenti. La prima, importante: la maggiore garanzia della segretezza del voto di tutti i Consiglieri, che poi è uno dei cardini su cui poggiano la responsabilità e la libertà del singolo Consigliere; è una modifica che abbiamo ritenuto quanto mai opportuna, a seguito anche di esperienze recenti in quest'aula, in cui la visualizzazione dei risultati su quel tabellone era tutto fuorché espressione di segretezza. La seconda: l'introduzione di una maggioranza qualificata, sia all'interno della Conferenza dei Capigruppo, sia della Commissione per il Regolamento e questo nell'ottica già ricordata dal Presidente Perron di una gestione la più condivisa possibile delle regole in quest'aula. Ci sembra importante anche il riequilibrio dei tempi nella discussione fra Consiglieri e Governo, che è certo un passo importante in una più corretta dialettica consiliare, così come la generale limitazione dei tempi stessi che certo non ha lo scopo di strozzare la discussione in quest'aula, ma quella di favorire un più puntuale e non ripetitivo svolgimento della discussione e questo a tutto vantaggio della qualità del dibattito e dell'attenzione in quest'aula. Abbiamo poi compiuto un tentativo di favorire un più razionale e produttivo iter nella redazione delle leggi, con la presentazione e discussione in commissione degli emendamenti, questo almeno "di norma", e l'esperienza anche di ieri, della discussione della legge sulla scuola, ci ha purtroppo dimostrato che il regime attuale presenta molti e seri limiti, è poco funzionale. Qualcuno ieri ha parlato di un "modus operandi" caotico e in effetti anche a me pare che ogni tanto sia questa la situazione che si determina in aula. Tra l'altro, le opposizioni svolgono un lavoro cospicuo anche di predisposizione di emendamenti, che poi presentati in aula all'ultimo momento sono visti dalla maggioranza, e qualche volta anche a torto, come un tentativo ostruzionistico e quindi vengono rigettati in blocco senza discussione nel merito. Emendamenti che però, a loro volta, non hanno sempre avuto quel preventivo esame tecnico da parte degli uffici competenti, che è anche questa una condizione necessaria. Crediamo quindi sia interesse comune di maggioranza e di opposizione, del Governo e dei Consiglieri, di seguire un percorso diverso. Ed è il percorso che abbiamo cercato di delineare con questa nuova formulazione nella presentazione degli emendamenti, che tiene conto di differenti esigenze; una formulazione sicuramente perfettibile sulla base dell'esperienza che faremo nei prossimi mesi e che è anche variamente interpretabile, come spesso accade. Penso sia importante, al di là della formulazione, lo spirito con cui vogliamo lavorare, in cui ci muoveremo per applicare questa norma.

Ciò detto, a noi sembra tuttavia che anche altre questioni debbano essere esaminate. Di una abbiamo discusso in commissione e riguarda l'ordine dei lavori del Consiglio. Vorremmo che anche su questo punto si ragionasse come per gli altri, cioè fuori dagli schemi attuali di maggioranza ed opposizione, senza avere come metro il contingente interesse derivante dall'attuale collocazione in quest'aula, perché un domani ci potrà essere il collega Lanièce che diventerà Presidente del Governo o il collega Tibaldi che diventerà Assessore, quindi tutte le cose possono cambiare. Più che una questione di natura politica, a noi pare una questione di semplice logica e di buon senso; se è vero che la funzione principale di questa Assemblea è quella di indirizzo e legislativa - e noi riteniamo che sia questa e, se qualcuno la pensa diversamente, è bene saperlo -, ne consegue che quel tipo di attività va posto al centro dei nostri lavori. Anche qui l'esperienza ci ha dimostrato che il nostro modo di lavorare è tutt'altro, perché ci siamo trovati anche troppo frequentemente ad approvare provvedimenti a volte anche importanti in fine di seduta, ci siamo trovati a discutere risoluzioni e mozioni anche su temi importanti con la borsa già in mano, con un piede fuori dall'aula e magari anche tutti e due. Con questo spirito, confortati anche da affermazioni recenti del Presidente Caveri, quindi riproponiamo la questione nei termini che abbiamo indicato in commissione, ovvero di predisporre l'ordine del giorno sulla base della gerarchia delle fonti, con a seguire gli atti relativi alla funzione ispettiva, che consideriamo importante - una funzione che talvolta è quella che consente di far emergere situazioni critiche e quindi nessuno vuole sminuirla -, ma che all'interno di questo Consiglio comporta il coinvolgimento diretto, da un lato, dell'interrogante o dell'interpellante, dall'altro, dell'Assessore competente, e dunque, oggettivamente, si pone su un piano che è diverso dalle altre parti dei lavori consiliari, ai quali, almeno teoricamente, tutti i Consiglieri possono direttamente e attivamente partecipare. È una proposta questa che era stata presentata in commissione anche dai colleghi del gruppo dell'"Union Valdôtaine"; noi riproponiamo tale proposta all'attenzione del dibattito, anche se non la formalizziamo oggi in uno specifico emendamento, perché vorremmo che anche su questo punto maturasse un consenso più ampio, almeno quei due terzi che ci eravamo dati come regola non scritta in commissione.

Aperta rimane poi anche un'altra questione, discussa in commissione. Non abbiamo saputo tutti assieme individuare delle norme condivise, ma cogenti per una più assidua e confacente non pretendo partecipazione, ma almeno presenza in aula - in cui vi sono troppo spesso delle sedie vuote, sedie molto ambite che poi stranamente diventano vuote -, in assenza delle quali noi temiamo che i reiterati, condivisibili e sacrosanti appelli del Presidente Perron, e in ultimo la lettera che ci è stata inviata l'11 luglio scorso, non sortiranno effetti significativi; quindi anche su questo credo che dovremo tornare in commissione.

Vi sono poi altri temi che non abbiamo affrontato in commissione, sui quali bisognerà discutere, ne ricordo uno solo che è stato riproposto dall'opposizione nel recente dibattito sulla fiducia a questa Giunta, cioè sull'illogicità di esprimere un voto sul Presidente prima di poterne conoscere la proposta programmatica. Credo che l'articolo 33 dello Statuto a cui ci si richiama per avvalorare la prassi oggi in uso potrebbe essere diversamente interpretato, laddove vi fosse un generale consenso su questo punto. Oltre a ciò, vorrei concludere riprendendo quanto già detto in quest'aula il 6 ottobre, quando dissi che il Regolamento consiliare è uno strumento cardine, ma è uno strumento tutto interno al Consiglio e che era forse il caso di riprendere in esame anche la legge n. 66/1979 sulle attribuzioni del Consiglio e del Governo. Avevo fatto allora, e rifaccio, la proposta che sia ricostituito il gruppo di lavoro misto Direzione Affari legislativi del Consiglio e Segreteria del Governo, che già si era occupato di questa questione avanzando fra l'altro una serie di indicazioni operative, gruppo di lavoro che, vista la materia, credo debba essere incardinato presso la I Commissione, anche per la presenza lì di tutti i gruppi politici.

Président - Pas d'autres collègues qui veulent intervenir?

Je ferme la discussion générale. Nous passons à l'examen des articles.

Je soumets au vote l'article 1er:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 2:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 3:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 4:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 5:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 6:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 7:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 8:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 9:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 10:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 11:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 12:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 13:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 14:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 15:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 16:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 17:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 18:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 19:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 20:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 21:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 22:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 23:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 24:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 25:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 26:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 27:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 28:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 29:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 30:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 31:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 32:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 33:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 34:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 35:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 36, la substitution des tableaux:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Presidente - Se siete d'accordo, prima di procedere alla votazione del testo con cui si approva anche l'allegata versione in lingua francese, vi chiederei di dare mandato agli uffici di predisporre un testo coordinato nella parte italiana-francese, che conterrà le modifiche approvate e una serie di aggiustamenti formali al testo in lingua francese, al fine di avere un perfetto allineamento fra le due versioni del Regolamento.

La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Su questa proposta siamo d'accordo, però con la precisazione che avevamo fatto in sede di Commissione Regolamento, che riassumo perché mi sembrava che fosse stata accolta, ma è bene che venga registrata agli atti del dibattito in aula. Visto che la Commissione Regolamento ha lavorato sul testo in italiano, senza nulla togliere all'abilità di coordinamento degli uffici, in caso di dispute o "querelle" il testo di riferimento è quello su cui ha lavorato la Commissione Regolamento, di conseguenza il testo in italiano.

Presidente - Va benissimo, era acquisito agli atti della commissione.

La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Per dichiarare il voto favorevole del nostro gruppo rispetto a questa proposta di modifica del Regolamento. Si tratta di una modificazione molto importante che tocca ben 24 articoli del Regolamento, ha alcune parti - che sono già state evidenziate - che hanno un carattere sostanziale, mentre altre hanno un significato più di tecnica legislativa; si tratta comunque di modificazioni che riteniamo estremamente utili per migliorare i lavori di questo Consiglio. Apprezziamo il contenuto di tali modificazioni, così come apprezziamo anche il metodo che è stato seguito, che è stato un metodo di ricerca di un ampio consenso non solo di una scelta "a colpi di maggioranza". Ci sembra quindi che in questo caso vi siano state le condizioni per fare un lavoro proficuo, su cui vi è un giudizio unanime positivo; questi sono i due motivi, di carattere sostanziale e di metodo, per cui esprimiamo il nostro voto favorevole su questa modifica del Regolamento.

Presidente - La parola al Consigliere Cesal.

Cesal (UV) - Per esprimere anche da parte del gruppo dell'"Union Valdôtaine" il voto favorevole a questa prima proposta di modificazioni. Mi sono integralmente riconosciuto nell'illustrazione fatta dal collega Nicco, soprattutto per quanto riguarda l'inversione dell'ordine del giorno, andando a verificare tutte le varie possibilità, istituendo magari delle sedute di tipo deliberativo ed altre di tipo ispettivo, cercando di andare a snellire e accelerare i lavori di questo Consiglio e renderli più efficaci. Proporrei un discorso di cui si era parlato, ma che non ha al momento ancora ottenuto l'avallo da parte del Consiglio, che riguarda l'istituzione del "question time", che servirebbe per snellire i lavori. Vorrei proporre, alla luce delle ultimissime vicende, un'attenuazione della rigidità in ordine alla pausa estiva, cioè, visto che non si è voluto prendere in considerazione una riduzione dei 45 giorni di ferie, eventualmente andare a prevedere una forma meno rigida rispetto all'attuale. Non ho ancora ragionato su questa vicenda, ma credo possa essere prevista in casi particolari un'attenuazione dei 45 giorni di pausa, che credo siano molto elevati.

Un discorso su cui intendo tornare poi è quello relativo alla puntualità alle riunioni del Consiglio e alla presenza in aula; anche qui dovremo verificare tutti i possibili strumenti perché la presenza in aula di tutti i Consiglieri è quanto meno una dimostrazione di correttezza da parte degli eletti di partecipare comunque alle riunioni, prevedendo anche qui delle penalizzazioni, andando ad effettuare delle chiamate o degli appelli secondo quella che può essere la richiesta di un certo numero di Consiglieri o da parte del Presidente e, se non si raggiunge la presenza nella maggioranza del numero degli appelli effettuati, si può arrivare ad una penalizzazione, faccio un esempio: 2 appelli, 2 assenze, si provvede a detrarre la diaria. Ritengo sia l'unico modo, perché è facile arrivare e fare la presenza e poi andarsene a svolgere gli affari propri. Credo sia - ripeto - una dimostrazione di correttezza essere presenti durante tutto l'arco della giornata in cui vengono programmati i lavori del Consiglio.

Esprimo il mio voto favorevole e quello del mio gruppo, in attesa di verificare nel futuro la possibilità di intervenire ancora su questo Regolamento.

Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.

Viérin M. (SA) - Qui si dovevano fare degli interventi di un certo tipo, mi sembra invece che si riapra la discussione già fatta in commissione su cosa è giusto e cosa non è giusto, pertanto vogliamo solo dire che noi non siamo qui a dire cosa è giusto e cosa non lo è, altrimenti la discussione l'avremmo fatta qui, inoltre vogliamo solo ricordare al Consigliere Nicco che, se le interpellanze non fossero state inserite all'inizio ma dopo, a volte alcuni Consigli non sarebbero stati fatti.

Presidente - La parola al Consigliere Salzone.

Salzone (FA) - Anche noi diamo il nostro voto favorevole, come già anticipato in commissione, per cui vogliamo solo ribadire la nostra soddisfazione per alcuni punti fondamentali che erano secondo noi da risolvere. Questo è un primo passo, possono esserci altre cose da modificare, l'esperienza ce lo dirà, ma per questa prima fase manteniamo tale posizione di gradimento di questo testo.

Presidente - Pongo in votazione le modifiche nel loro complesso:

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità.