Oggetto del Consiglio n. 1288 del 20 aprile 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1288/XII - Iscrizione del massiccio del Monte Bianco nel Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco. (Reiezione di mozione)
Mozione
Evidenziato che il massiccio del Monte Bianco ha un eccezionale valore naturalistico e culturale, ma è attualmente privo di un adeguato riconoscimento internazionale e privo di strumenti giuridicamente riconosciuti di tutela di carattere transfrontaliero;
Rilevato che l'iscrizione del massiccio del Monte Bianco nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco rappresenterebbe un importante riconoscimento internazionale per il Monte Bianco ed uno strumento di promozione e valorizzazione internazionale molto efficace;
Evidenziato che l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, nel recente Congresso di Bangkok, novembre 2004, ha chiesto all'Italia, alla Francia e alla Svizzera di avviare una procedura al fine di presentare un dossier coordinato di candidatura del Monte Bianco nell'elenco dell'Unesco;
Evidenziato altresì che gli studi in corso per l'elaborazione di uno Schema di sviluppo sostenibile dell'Espace Mont-Blanc hanno evidenziato l'esistenza dei requisiti necessari per avviare una procedura di candidatura del Monte Bianco nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco;
Ricordato che nelle Alpi esiste attualmente un solo sito naturale inserito nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco, il massiccio Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn in Svizzera, ma che numerose sono le candidature in preparazione;
Evidenziato che la Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano, con la recente deliberazione n. 147 del 24 gennaio 2005, ha aderito alla proposta di iscrizione delle Dolomiti altoatesine nella lista del patrimonio Mondiale dell'Unesco;
il Consiglio regionale
Impegna
La Giunta regionale e gli Assessori competenti:
1) ad avviare una fase esplorativa finalizzata alla candidatura del massiccio del Monte Bianco nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità;
2) a individuare una proposta di perimetro per la candidatura;
3) a verificare su tale progetto le disponibilità e le intenzioni dei Comuni valdostani territorialmente interessati; dei competenti Ministeri italiani, delle competenti autorità francesi e svizzere;
4) a presentare entro tre mesi in Consiglio regionale un Rapporto con le iniziative assunte, le risposte avute e le conseguenti proposte operative.
F.to: Riccarand - Curtaz - Squarzino Secondina
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Questa mozione presentata dal nostro gruppo riprende un argomento che era stato oggetto di un'interpellanza già nello scorso mese di marzo e che riguarda una questione di rilevante importanza ed è il riconoscimento internazionale del valore naturalistico e culturale del massiccio del Monte Bianco e l'attivazione di strumenti di tutela internazionale e nello stesso tempo di valorizzazione di questo monumento naturale. Ci pare che la mozione illustri nel dettaglio quali sono le argomentazioni, per cui l'iscrizione del massiccio del Monte Bianco nel Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco rappresenterebbe un importante riconoscimento internazionale di questo massiccio e nello stesso tempo sarebbe anche un efficace strumento di tutela meglio coordinato fra i vari Paesi che hanno porzioni di territorio sul Monte Bianco.
Sappiamo tutti che la decisione di iscrivere un sito nel patrimonio mondiale dell'Unesco deve partire da un'iniziativa degli Stati, però le regioni e gli enti locali hanno una funzione di stimolo in tale direzione; lo dimostra il fatto che recentemente - nel gennaio 2005 - la Provincia autonoma di Bolzano ha sostenuto la richiesta di iscrizione delle Dolomiti altoatesine nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco, proprio con il duplice obiettivo di valorizzazione e di tutela. Ci muoviamo su un "terreno" del resto già "coltivato", perché, come citiamo nella mozione, la stessa UICN (Unione internazionale per la conservazione della natura) ancora nel recente Congresso di Bangkok nel novembre 2004 ha esplicitamente sollecitato l'Italia, la Francia e la Svizzera ad avviare le procedure al fine di presentare un "dossier" coordinato di candidature del Monte Bianco nell'elenco dell'Unesco.
Infine richiamiamo nella mozione gli elaborati, gli studi, le ricerche attinenti allo schema di sviluppo sostenibile del territorio del Monte Bianco, dell'"Espace Mont Blanc", che sono in corso di elaborazione, di definizione da parte della Conferenza transfrontaliera "Espace Mont Blanc", studi che hanno evidenziato che vi sono tutte le condizioni, vi sono i requisiti affinché il massiccio del Monte Bianco venga inserito nel Patrimonio mondiale dell'umanità.
Cosa si propone con questa mozione? Si propone che la Giunta regionale assuma un ruolo attivo rispetto a questo processo decisionale, praticamente avvii una fase esplorativa e di incitamento finalizzata a tale candidatura. Evidenzio che il processo di candidatura dura molti anni, però ci vuole una partenza e un'azione di stimolo. Chiediamo che la Giunta avvii questa azione di esplorazione e dall'altra di stimolo, intanto definendo con precisione qual è il perimetro del massiccio del Monte Bianco che si vuole proporre per la candidatura Unesco, perché questa è una scelta rilevante; bisogna decidere se si vuole proporre solo la parte più montagnosa, la parte che comprende anche le valli. Sono scelte che possono derivare solo nel momento in cui si fa una perimetrazione.
Chiediamo vi sia una verifica nei confronti dei comuni, della Comunità montana "Valdigne - Mont Blanc" e anche dei Ministeri italiani e delle competenti autorità francesi e svizzere per verificare qual è lo stato delle volontà; ci risulta che in Francia già il Ministero dell'ambiente abbia inserito la parte francese del massiccio del Monte Bianco nella lista indicativa per la candidatura Unesco, quindi sono già un passo avanti. Domandiamo infine che entro 3 mesi venga presentato in Consiglio un rapporto sulle iniziative assunte, le risposte che si sono avute e quali sono le proposte operative su cui ci si vuole muovere. Ci auguriamo che tale proposta venga accolta dal Consiglio e che questo possa permettere di attivare in maniera più incisiva una procedura finalizzata a tale inserimento del Monte Bianco nell'elenco Unesco, obiettivo che sarebbe estremamente utile, non vediamo aspetti negativi in questo obiettivo. Ci sarebbero prevalentemente aspetti di valorizzazione e quindi pensiamo che questa sia una strada da imboccare con molta determinazione, in modo da cercare di ottenere nei tempi più brevi possibili un risultato concreto.
Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale. Se nessuno chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Je voudrais un peu dédramatiser la situation avant tout en rappelant que le Mont Blanc est soumis à nombreuses servitudes, paysagères, géologiques, urbanistiques, "Nature 2000". Il s'agit d'une série de servitudes qui en font un lieu protégé "ante litteram" et en sens général et cela se passe sur les 3 versants du Mont Blanc. Il convient aussi de rappeler que la candidature à l'inscription du Mont Blanc au Patrimoine mondial de l'Unesco - et cela je l'avais déjà dit en réponse à l'interpellation présentée par le groupe "Arcobaleno" - nécessite avant tout d'un organe de gestion, et là vous savez il y a un petit problème, parce que pour définir la structure juridique le passage est délicat, car les possibilités offertes par le droit international et en particulier par les accords sur la coopération transfrontalière... ne donnent pas beaucoup de possibilités à l'état actuel, surtout pour la partie italienne, car l'Etat italien n'a pas ratifié le Protocole additionnel à la "Convention de Madrid" et donc la Vallée d'Aoste n'est pas en condition d'adhérer à un éventuel organisme transfrontalier créé par la France et la Suisse, dans le cas particulier pour gérer le site "Mont-Blanc patrimoine mondial". Par contre, la Région autonome Vallée d'Aoste a collaboré avec l'"EURAC" de Bolzano pour effectuer une étude concernant la recherche d'instruments juridiques de coopération soit pour le développement durable en particulier de la zone du Mont Blanc, et aussi pour sensibiliser l'État italien et parvenir à définir un statut juridique qui donnerait à la Conférence transfrontalière "Espace Mont Blanc" les instruments pour confier la gestion du site.
Le processus d'inscription du Mont-Blanc dans l'inventaire du Patrimoine mondial de l'Unesco est un des dossiers que la Région gère, d'entente avec les partenaires suisses et français, dans le cadre de la Conférence transfrontalière "Mont Blanc". L'attribution de ce dossier à la Conférence avait été sollicitée par les Ministères de l'environnement des 3 Pays, qui ont invité la conférence à commencer la démarche pour cette inscription dans le cadre d'un schéma de développement durable. Les études découlant du schéma ne sont pas officielles et donc affirmer, ainsi formulé dans la motion, que le massif a les qualités pour procéder à sa candidature dans l'inventaire de l'Unesco n'est forcement pas exact.
Dans la motion on fait référence aussi au schéma de développement durable de l'"Espace Mont Blanc", mais ce schéma est en cours d'élaboration et envisage effectivement, entre autres, une analyse approfondie ayant comme objet l'examen de l'opportunité de classer un périmètre entourant le massif du Mont-Blanc à l'inventaire du Patrimoine mondial de l'Unesco ou de celui de réserve de biosphère, comme ont proposé les Suisses. Un premier document de travail a été élaboré, le rendu de cette phase étant attendu pour le mois de juillet 2005, donc vous voyez que la discussion là dessus a commencé. Des premiers éléments ressortant de cette analyse nous pouvons anticiper qu'il apparaît possible de porter le massif du Mont Blanc candidat à la nomination du Patrimoine mondial et/ou à la réserve de biosphère, mais il y a des conditions préalables à respecter, dont les principales sont la définition d'un périmètre, l'existence d'une protection légale et là aussi nous sommes en train d'étudier la façon d'y parvenir, l'existence d'un plan de gestion et celui-ci c'est l'objectif du plan du schéma de développement durable, l'existence d'une structure de gestion commune dont j'ai déjà parlé, c'est-à-dire donner à l'"Espace Mont Blanc" les instruments juridiques pour opérer, disons le statut juridique qui puisse représenter la structure de gestion commune sur les 3 versants. Les études en cours pour définir le schéma de développement durable vont dans le sens de fournir des éléments concrets pour répondre à ces conditions. Pour ce qui est la définition du périmètre, le schéma affinera, en intégrant les élément d'analyse socio-économique, le zonage-type déjà établi dans l'étude sur les milieux sensibles, qui identifie déjà un noyau central du massif du Mont Blanc, qui est déjà contourné d'une sorte de périmètre presque naturel. Il y a déjà là une première proposition, qui répartit aussi le territoire de l'"Espace Mont Blanc" en fonction des enjeux et des objectifs de gestion et de valorisation et duquel il ressort déjà un périmètre méritant un accord international.
En ce qui est du plan de gestion, dont la définition rigoureuse devrait obligatoirement figurer déjà en phase de dépôt du dossier de candidature au Patrimoine mondial, la base pourra être constituée par le cadre stratégique élaboré pour le schéma de développement durable. Par ailleurs, il faut rappeler que l'inscription au Patrimoine mondial implique l'Association des collectivités locales intéressées dès la phase de candidature et, d'autre part, la proposition de candidature doit être portée à l'Unesco par les Etats. Il s'agira donc, avant d'entamer le processus de candidature, d'ouvrir une double phase de consultation, je rappelle que dans la Conférence transfrontalière "Espace Mont Blanc" il y a aussi les représentants des Ministères, avec lesquels il y a là aussi un certain débat.
Le Ministère en ce moment il est aussi engagé pour ce qui est d'autres candidatures, il y a le Piémont par exemple qui a proposé d'inscrire les Alpes occidentales, il y a aussi une proposition d'inscrire toutes les Alpes, donc vous voyez que là les dossiers en cours ne manquent pas. Pour ne pas inflationner les propositions, c'est juste d'arriver à une candidature d'une façon complète et non pas avec des initiatives qui paraissent excessives face au Gouvernement, qui est par contre déjà engagé sur la table de cette éventuelle candidature. En ce moment donc il semble prématuré de solliciter le Gouvernement à ouvrir un autre parcours de travail pour cette inscription. Nous attendons le schéma de développement durable de l'"Espace Mont Blanc" et là on ouvrira le débat et on fera les pas cohérents et nécessaires le cas échéant pour cette inscription, donc moi je vous invite à retirer cette motion, au cas contraire j'invite la majorité à s'abstenir.
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Le affermazioni dell'Assessore non sono assolutamente condivisibili, perché, da una parte, afferma che sarebbe opportuna l'iscrizione - non ho capito bene se "sì" o se "probabilmente" - del massiccio del Monte Bianco nell'elenco del Patrimonio mondiale dell'Unesco; dall'altra, però ha evidenziato una serie di problemi che ci sono, ma il problema è proprio quello di fare una scelta politica se si vuole avanzare questa candidatura e quindi mettere in moto tutta una serie di passi. È chiaro che decidere che politicamente è opportuno percorrere una certa strada non significa risolvere i problemi esistenti, ma significa avere la volontà di affrontarli; se invece si indicano solo i problemi, ma non si vuole imboccare la strada della candidatura, allora bisogna dirlo.
Mi sembra che, da quanto ha detto l'Assessore, non vi è nessun impegno che viene fuori; si dice soltanto: "aspettiamo che venga concluso lo studio sullo schema di sviluppo sostenibile che non aggiungerà nulla a quello che già sappiamo, perché gli studi su questa materia sono già stati fatti, la conclusione per quanto riguarda questo aspetto è già stata scritta: "Il est possible de porter le massif du Mont Blanc candidat à la nomination du Patrimoine mondial". Questo dunque è possibile, ma la Regione Valle d'Aosta ha intenzione di proporre e sollecitare tale candidatura o non ha intenzione di farlo? È questa la domanda a cui bisogna rispondere e a cui non vi è risposta.
L'Assessore ha detto: "ma il Piemonte ha fatto una proposta, vi è una proposta per tutte le Alpi, la Provincia di Bolzano ha proposto le Dolomiti", ma la Valle d'Aosta cosa propone...
(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)
... il Cervino? Se propone il Cervino, ci dica che propone il Cervino! Non è competenza nostra la candidatura, è competenza nostra avviare il "dossier" affinché questa candidatura prenda corpo. È un processo che dura 5-6-7 anni, non si esaurisce ma, se non vi è la volontà di avanzare questa candidatura, allora bisogna dirlo, non bisogna dire: "per essere inseriti nell'elenco bisogna avere uno strumento di gestione internazionale"; certo, ma questo bisognerà attivarlo nel momento in cui vi sarà la decisione di inserire il Monte Bianco nel Patrimonio mondiale dell'umanità. Bisognerà quindi dimostrare di avere degli strumenti di coordinamento transfrontaliero, ma non è necessario adesso, noi nella mozione chiediamo di avviare una fase esplorativa finalizzata alla candidatura del massiccio del Monte Bianco, di individuare una proposta di perimetro, di verificare le disponibilità e le intenzioni dei comuni e dei Ministeri competenti e di presentare entro 3 mesi in Consiglio regionale un rapporto in cui si dice: "la situazione è questa qui, possiamo andare avanti, non vi sono le condizioni per". Non capisco che senso abbia chiederci di ritirare questa iniziativa... ritirare la mozione perché, cosa ci presentate in Consiglio, quali sono gli obiettivi? Manteniamo quindi la nostra mozione, se vi fosse un voto non positivo sulla stessa, lo interpretiamo come un non interesse e una non disponibilità rispetto alla candidatura del massiccio del Monte Bianco nell'elenco del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco.
Presidente - La parola al Consigliere Salzone, per dichiarazione di voto.
Salzone (FA) - Per dichiarare il mio voto favorevole alla mozione, perché, se da un lato sono d'accordo con l'Assessore che la proposta di candidatura posta in questi termini può essere prematura, ritengo comunque di dover dare un voto di incoraggiamento rispetto a una proposta seria che esige una scelta. Attivare l'iniziativa di iscrizione del massiccio del Monte Bianco nel Patrimonio mondiale dell'Unesco è un fatto che non fa trasparire aspetti negativi, io vedo solo aspetti positivi ed è forse solo per questo aspetto che ritengo di dover dare un voto di incoraggiamento a una proposta seria.
Presidente - Pongo in votazione la mozione in oggetto:
Consiglieri presenti: 27
Votanti: 4
Favorevoli: 4
Astenuti: 23 (Borre, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Frassy, Isabellon, Lattanzi, Maquignaz, Nicco, Pastoret, Perrin, Praduroux, Sandri, Stacchetti, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Marco)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Su questa votazione concludiamo i nostri lavori.
La seduta è tolta.
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La réunion se termine à 18 heures 16.