Oggetto del Consiglio n. 993 del 14 dicembre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 993/XII - Impegno ad organizzare manifestazioni promozionali delle discipline sportive legate alla neve nell'ambito della scuola. (Approvazione di mozione)
Mozione
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Visto il lavoro eseguito dalla V Commissione consiliare permanente "Servizi sociali" in merito alle cause che hanno indotto ad una disaffezione della popolazione valdostana allo sci, in particolare a quello da discesa;
Visto quanto emerso dai dati forniti dalla Siski s.r.l. in base ai quali la percentuale dei valdostani che pratica lo sci è inferiore al 15% e, secondo gli operatori del settore, ciò è dovuto alla difficoltà delle scuole nell'organizzazione di corsi di sci a favore degli studenti e all'elevato costo dell'attrezzatura necessaria allo svolgimento di tale disciplina e del biglietto di accesso alle piste da sci;
Preso atto con soddisfazione che su richiesta del Governo regionale la Siski s.r.l. ha introdotto uno Skipass stagionale gratuito a favore dei bambini delle scuole materne ed elementari;
Sottolineato come lo sci sia una pratica sportiva legata alla montagna, fattore essenziale della nostra cultura, nonché di condivisione, di educazione alla socialità e di senso comunitario;
Ricordato il valore delle scuole dal punto di vista educativo e di costruzione di un senso comunitario e di condivisione di valori ed esperienze
Impegna
l'Assessore regionale all'Istruzione e Cultura, d'intesa con le istituzioni scolastiche, ex articolo 14 della legge regionale 26 luglio 2000, n. 19 (Autonomia delle istituzioni scolastiche), a finanziare e organizzare, sin da quest'anno scolastico, manifestazioni promozionali delle pratiche sportive legate alla neve e corsi di insegnamento dello sci da discesa, da fondo o con tavola, e dello slittino, destinati a tutti gli studenti, anche attraverso opportune convenzioni per la fornitura dell'attrezzatura necessaria a prezzo agevolato.
F.to: Sandri - Maquignaz - Cesal - Frassy - Salzone - Viérin Laurent - Squarzino Secondina
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - La mozione viene ritirata perché i sottoscrittori - che sono tutti commissari della commissione - ritengono opportuno precisare un testo più dettagliato.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Apprendiamo adesso che il Presidente della V Commissione ha maturato la decisione in nome e per conto della commissione, ma non mi sembra - mi appello ai componenti della V Commissione - che sia stato assolutamente discusso questo argomento, in questi termini! Sarebbe perciò opportuno che il Presidente della commissione, il quale ha coordinato questo gruppo di lavoro che è arrivato a produrre un documento concreto, desse maggiore specificazione a questa volontà, che apprendiamo in aula, anche perché la nostra parte politica non condivide questo tipo di ragionamento!
Inviterei il Presidente a chiarire se si riferisce a titolo personale, alla sua componente politica o alla maggioranza, ma sicuramente penso, collega Sandri, di dover smentire che tu possa parlare a nome della commissione in questo frangente!
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Mi dispiace che il collega Frassy frequenti poco la commissione. In effetti, ne abbiamo parlato nell'ultima riunione in cui, per larga parte, non abbiamo avuto la bontà della sua presenza; comunque, come testimoniano anche i commissari presenti, si era valutata l'idea di approfondire il tema e di presentare un nuovo testo di commissione più dettagliato e preciso.
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Solo per dire che nell'ultima commissione ero presente e sostituivo il collega Frassy, ma non ne abbiamo parlato, né era all'ordine del giorno... solo per chiarezza!
Presidente - Mi pare di capire che fosse in quella precedente, così mi suggeriscono, però registro voci di corridoio. La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Per mozione d'ordine. Prendiamo atto che il primo firmatario e Presidente della V Commissione è propenso a ritirare la mozione; ma è una mozione condivisa, per cui penso che a questo punto il collega Sandri; solo ritira la sua firma dalla mozione... per quel che ci riguarda, la mozione rimane in discussione perché non è intenzione nostra ritirare la firma in calce a questo atto.
Presidente - Ricordo, ai termini di Regolamento, che le mozioni non possono essere ritirate se 10 o più consiglieri vi si oppongono. Su questo chiedo ai vari gruppi di esprimersi.
La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Penso che l'articolo 107 vada interpretato in maniera diversa, perché non possono essere ritirate se 10 o più consiglieri non firmatari si oppongono, perché la frase precedente dice che dopo la lettura possono essere ritirate dai proponenti, e i proponenti, qui, sono in numero superiore rispetto alla volontà del Consigliere Sandri. Prendiamo perciò atto che il Consigliere Sandri è uno dei proponenti; io sono uno degli altri proponenti e personalmente, ma anche politicamente, perché il nostro gruppo condivide non solo la mozione, ma anche il fatto che venga discussa, non intendiamo ritirare la firma.
Chiediamo quindi che la mozione venga lasciata alla discussione dell'aula. Il Consigliere Sandri sarà poi libero di smentire sé stesso!
Presidente - La parola al Consigliere Salzone.
Salzone (FA) - Su questo argomento volevo soltanto dire che noi avevamo l'intenzione di ritirare questa mozione perché il concetto era di migliorarla, tant'è che io la volta scorsa ero andato a parlare anche con l'Assessore Charles, avevo chiesto la possibilità di modificarla in senso migliorativo e mi pareva ci fossero anche delle disponibilità. Avevamo tenuto la cosa ferma, perché ritenevamo che se un testo può essere migliorato, può essere opportuno ritirarlo. Se poi si vuole fare della strumentalizzazione, la si può fare, però credo che la mozione abbia un indirizzo molto importante e credo che sia giusto approfondirlo, se ci sono degli elementi nuovi, come ho fatto già rilevare all'Assessore.
Presidente - Ho interpretato bene la richiesta del collega Salzone... come un rinvio in commissione per approfondire questo argomento? La proposta trova l'assenso anche degli altri Consiglieri proponenti, cioè il rinvio in commissione per ulteriori approfondimenti? La proposta del collega Salzone non trova l'accordo degli altri colleghi, il collega Frassy non è d'accordo, la collega Squarzino... chiede di discutere la mozione?
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Questa mozione dovrebbe riassumere 4 mesi di lavoro di una commissione; personalmente non ho alcun problema a rinviarla in commissione, però, di fronte a una richiesta precisa di un collega che chiede che questa venga votata, appoggio la richiesta del collega, perché è legittima la sua richiesta di votarla! Il fatto di votarla oggi non implica che si possa ritornare, in modo diverso, su questo argomento, con un supplemento di lavoro in commissione.
Presidente - Non ho difficoltà a mettere in votazione, visto che alcuni colleghi hanno chiesto di potersi esprimere su una mozione che è presentata e che non vede l'unanimità nel ritiro; se non vi sono altri interventi, pongo in votazione la mozione.
La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Penso che questa mozione vada discussa e devo dire che la discussione che ipotizzavo era ben diversa rispetto a quella che andrò ad illustrare nel ragionare intorno a questo atto. Ho più che qualche imbarazzo, perché capisco, collega Sandri e colleghi della maggioranza, che ancora una volta le "questioni di partito" oscurino le "questioni della buona amministrazione", sappiamo e cogliamo i mormorii dei corridoi e i vostri malumori!
Non pensavamo peraltro che su un argomento serio... ed è serio per 2 motivi: è serio perché c'è un riflesso sui giovani Valdostani, è serio perché c'è un riflesso di carattere turistico, è serio perché, a dispetto dell'atteggiamento "poco serio" del collega Sandri, quella commissione presieduta dal collega Sandri ha lavorato in maniera seria! Ha lavorato seriamente per 4 mesi, facendo una serie di audizioni dall'Assessore allo sport all'Assessore all'istruzione, ai responsabili del mondo sportivo in relazione agli impianti a fune, ha acquisito una serie di dati e da questi dati ne è emerso uno sorprendente, che è riassumibile in quel 16,9% della popolazione valdostana che pratica la disciplina dello sci da discesa! È un dato sorprendente e preoccupante rispetto a quello ben diverso di 10 anni fa, di 20 anni fa, quando in Valle d'Aosta erano in tanti a sciare, quando in Valle d'Aosta c'erano le gare di "Coppa del mondo" di sci, quando in Valle d'Aosta c'erano degli atleti che gareggiavano nei massimi campionati - "Coppa Italia", "Coppa del mondo" - di sci.
Oggi abbiamo degli impianti di risalita splendidi, ma ci rendiamo conto che, oltre al problema turistico, abbiamo un problema in casa, e il problema in casa è che avendo le montagne a portata di mano, avendo gli impianti forse più moderni dell'arco alpino, non abbiamo più gente che pratica questa disciplina! La riflessione che è emersa in quel lungo approfondimento, lungo perché è durato 4 mesi e, fra l'altro, ha prodotto una relazione che documentava ciò che la mozione in maniera sintetica andava a riassumere, si è dedotto che uno dei problemi sta nel ruolo che non giocano più le scuole nell'avvicinare i giovani Valdostani allo sport, in particolare agli sport della neve.
Ricorderanno tutti i colleghi, indipendentemente dal fatto che avessero aderito o meno, come le scuole fino a non molto tempo fa organizzavano sistematicamente dei corsi di sci, che erano dei corsi di avvicinamento e perfezionamento allo sci, e sanno tutti che sicuramente il momento di formazione più importante per la passione sportiva, la personalità, e quant'altro, rimane sempre il momento scolastico. Abbiamo constatato come - forse in considerazione di una mal interpretata autonomia scolastica - si è persa la capacità di gestire in maniera forse più centralistica, dirà qualcuno, non lo so, comunque si è persa quella caratteristica che la scuola valdostana aveva: di organizzare in maniera sistematica e in tutti i livelli e gradi di istruzione dei corsi annuali, che erano riservati, con tariffe agevolate, con trasporto e maestri di sci ai ragazzi delle scuole dalle elementari fino alle scuole superiori.
Questa mozione fotografa tale situazione e fotografa una situazione che noi abbiamo monitorato alla fine della scorsa primavera e, a seguito di quel monitoraggio, a settembre 2004 è stata messa assieme un'indagine riassunta in queste 40-50 pagine, poi sintetizzate dalla mozione depositata il 21 ottobre 2004.
Perché siamo contrari a un rinvio di questa problematica? Siamo contrari perché è già stata rinviata più volte, tant'è che, in virtù del meccanismo regolamentare, questa mozione, che dovrebbe essere in coda ai lavori del Consiglio, è passata in testa ai lavori del Consiglio stesso, proprio perché, per ben 3 volte, il Consiglio l'ha rinviata! E non l'ha rinviata per una casualità, perché i lavori si erano protratti oltremodo e dunque certi argomenti erano stati accantonati, ma è stata rinviata per una serie di richieste promananti dall'Assessore Charles - destinatario della mozione -, che aveva chiesto al Presidente della commissione, Sandri, di poter rivedere il testo!
Caro Sandri, a noi dispiace che il testo non sia stato rivisto, ma dispiace ancora di più che, in virtù di non so quali ragionamenti - sicuramente politici, ma poco attinenti all'oggetto di questa mozione -, sia maturato il convincimento tuo di ritirare un atto che riteniamo essere doveroso, ossia quello di sensibilizzare l'Esecutivo, la Giunta, nella persona dell'Assessore all'istruzione, affinché individui una strada in seno alla Giunta per organizzare delle manifestazioni promozionali legate agli sport della neve.
Vorrei capire, colleghi della "Fédération" - e vedo che parlare con la "Fédération" molte volte diventa difficile perché non ci sono mai gli interlocutori! -, quali sono le suggestioni che il vostro Capogruppo ha enunciato, di migliorare un impegno che è di buon senso e generalissimo; di buon senso, perché è un impegno che nasce alla luce di un lavoro condiviso in quella commissione, dove c'è il vostro Capogruppo fra l'altro, che ha avuto cognizione e partecipazione attiva alle conclusioni.
Non è che non vogliamo modificare questa mozione, siamo disposti a modificarla, anzi noi auspichiamo che venga modificata, al punto da essere resa ancora più incisiva... ma quando? Il problema è quando, perché questa mozione, depositata il 21 ottobre, ipotizzava sin da quest'anno scolastico di avviare un percorso di riavvicinamento agli sport della neve! A questo punto si tratta di capirsi: se non va bene il riferimento temporale, come il collega Sandri aveva sussurrato nei corridoi lo scorso Consiglio, non c'è alcun problema. Ci rendiamo conto che quest'anno per esigenze di bilancio, per esigenze organizzative, può essere a questo punto, essendo ormai a dicembre, difficilmente gestibile questo tipo di impegno; nulla vieta, almeno dal nostro punto di vista politico - non so come la pensino gli altri gruppi - che l'impegno venga rinviato al prossimo anno scolastico!
Il problema di fondo però, Assessore Charles, è quello di prendere un impegno che abbia la concretezza del "quando" e del "come", perché un impegno, caro Sandri, come tu, Presidente di commissione, suggerivi ai commissari, che venga snaturato del "quando" e del "come", è prendere in giro non solo questa Assemblea, ma è prendere in giro i lavori della V Commissione!
Collega Sandri, accade allora di tutto, in politica... non ho mai visto un presidente di commissione che sia disposto ad abiurare al suo lavoro, perché questa è stata - e i resoconti lo possono dimostrare - una iniziativa sulla quale il collega Sandri è stato il più determinato di tutti noi per andare a fondo e per arrivare a una conclusione propositiva! Qualcuno diceva: "Parigi val bene una messa"... non so cosa ci sia in palio, collega Sandri, ma sicuramente in palio - dal nostro punto di vista - c'è la fiducia nel modo poco credibile in cui lei conduce i lavori della commissione come Presidente! Lei ci ha portato a spasso per 4 mesi, ci ha portato a spasso per 3 Consigli, per dirci che, alla fine, si deve migliorare! Se i miglioramenti sono quelli delle bozze che abbiamo qui, di togliere il "come" e di togliere il "quando", sicuramente non sono dei miglioramenti, ma sono una presa in giro ai lavori della V Commissione!
Noi la firma non la ritiriamo! Ciò detto, non vuol dire che non vogliamo modificare la mozione, soprattutto, collega Salzone, se ci sono delle suggestioni migliorative da parte sua o da parte del gruppo che lei rappresenta, siamo i primi ad essere disposti a modificare questo testo, ma non possiamo arrivare al 14 dicembre, dopo un'indagine che è stata effettuata nella scorsa primavera, e dire che bisogna "studiare", anche perché l'Assessore Caveri ha fatto un piccolo passo avanti su questo argomento; farà sorridere, ma lo sconto che è stato riconosciuto ai ragazzini in età di scuola elementare potrà essere tanto o potrà essere poco, ma è un passo in quella direzione!
Ci dispiace dover constatare che ci sia una Giunta che, ancora una volta, abbia 2 velocità, e questo su un argomento che è unico; non capiamo perché l'Assessore Caveri riesca a convincere i gestori degli impianti a riconoscere, su 2 piedi - perché lo ha annunciato e devo dire che questa volta, oltre ad averlo annunciato, lo ha anche concretizzato -, lo sconto ai ragazzini fino a 11 anni, e invece quali sono i problemi, Assessore Charles, che impediscono al suo Assessorato, non dico da domani mattina, ma comunque di andare a modificare, se non per questo anno, per il prossimo anno, il meccanismo venuto a mancare negli ultimi - io dico - 10 anni, ma forse anche di più!
Pensiamo che a questo punto la discussione debba essere riportata all'oggetto della mozione. Caro Sandri, le questioni politiche e i rapporti fra i partiti di maggioranza saranno importanti per voi, per i vostri progetti futuribili, ma non devono entrare nell'azione amministrativa al punto tale di bloccarla. Questa è una mozione che di politico non ha nulla, colleghi di "Fédération", perché dire che il 16,9% dei Valdostani pratica lo sci da discesa, non è un dato politico, ma è un dato drammatico! Su questo discorso, collega Sandri, la politica non c'entra e noi ti chiediamo di regolare diversamente le vicende politiche che avete in corso! La vostra verifica è una "verifica infinita", perché si è aperta in maniera evidente con quella votazione di luglio e si sta trascinando ormai da parecchio tempo, con tutta una serie di problemi che si riversano a catena sull'industria, sul turismo e su altre cose!
Noi rifiutiamo il ricatto politico alla gestione di una situazione squisitamente amministrativa. Su una questione del genere, collega Maquignaz, che sei in V Commissione e che hai una sensibilità rispetto all'interesse in senso positivo della neve e del mondo dello sci, mi domando qual è il ragionamento politico che vi porta a dire: "abbiamo bisogno di approfondimenti"! Penso che non ci sia alcun tipo di motivo plausibile per non arrivare, oggi, ad assumere in serenità con le modifiche che andremo a concordare una decisione presa in maniera unanime da tutte le forze politiche di questo Consiglio. In V Commissione erano presenti tutte le forze politiche; allora colleghi, o qualcuno di voi ha un mandato limitato perché una volta che si impegna e impegna la commissione con una firma, è poi costretto a tornare sui suoi passi, e ne prendiamo atto, ma ne prendiamo atto a discapito della vostra credibilità politica e personale, perché su questo argomento vogliamo un pronunciamento del Consiglio... e non si pensi, domani mattina, di andare a dire che il Consiglio deve fare delle valutazioni politiche, perché dopo 6 mesi, su questo problema, di valutazioni politiche... i tempi sono scaduti!
Pretendiamo che ci sia una votazione, che ci sia un confronto, se necessario una modifica, ma vogliamo che su questa vicenda venga posto un punto chiaro, perché riteniamo che di consulenze non se ne debbano chiedere, riteniamo che vi siano dei dati, riteniamo che in Giunta dei segnali siano stati dati, e con questo mi riallaccio allo sconto che l'Assessore al turismo ha ottenuto per i ragazzi fino a 11 anni!
Vogliamo capire se il problema politico che sta dietro alla "questione Sandri" è un problema che non ha nulla a che fare con questa vicenda, o se, in effetti, è una scelta politica dell'Assessore all'istruzione di far fare un passo indietro alla scuola valdostana! Se questo è il problema politico, non ci stiamo!
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - È difficile, in qualche momento della politica, dover differenziare i temi personali di sensibilità dai temi dei contenuti, ma credo che sia un sano sforzo di pazienza e di serietà farlo con assoluta imparzialità; quindi tenterò, oggi, di dare prova in questo senso.
Grazie a una iniziativa della V Commissione - non dei partiti rappresentati nella "Casa delle Libertà", ma da altre forze politiche -, la V Commissione, nell'autunno del 2003, ha cominciato ad affrontare il tema di questa mozione, cioè della disaffezione dei Valdostani alla pratica dello sci, in particolare dei giovani. È stato fatto un ampio lavoro nell'autunno del 2003, sono importanti le date, da cui sono state evidenziate alcune incongruenze rispetto alle nostre aspettative: pensavamo che i giovani Valdostani fossero istintivamente e naturalmente protratti a fare le pratiche dello sci da fondo, da discesa, lo "snow board" o lo slittino; invece ci siamo resi conto che questo non è possibile. Grazie a una serie di audizioni - non abbiamo portato i Consiglieri da alcuna parte, abbiamo fatto tutte audizioni in commissione - abbiamo capito, parlando con i maestri di sci e con i rappresentanti delle associazioni di promozione sportive e con gli operatori degli impianti funiviari, che c'era una serie di difficoltà legate sia all'organizzazione scolastica, nel senso che mancava quella promozione della pratica dello sci che faceva parte della tradizione della scuola valdostana ai tempi miei - molti e molti decenni fa! -, e soprattutto che i costi dal punto di vista dell'attrezzatura e degli impianti funiviari condizionavano una parte di queste scelte.
Abbiamo fatto un lavoro interessante, ne abbiamo tratto delle conclusioni; la prima conclusione che traggo è che, se non c'era il Presidente della commissione insieme ad alcuni commissari di maggioranza che si metteva a scrivere il testo di questa mozione... in un anno "La Casa delle Libertà" non ha avuto neanche per l'anticamera del cervello di presentare questo tipo di mozione in Consiglio, lo poteva fare - ne ha fatte tante, di iniziative! -, non l'ha presentata in Consiglio, non l'ha presentata in commissione... è stata, come sempre, ampiamente lontana dall'occuparsi di queste cose! Se ne occupa oggi, come al solito, in modo strumentale, di Destra, ed ipotizzando manovre politiche che forse loro sono abituati a fare, non pensando che invece, qui, si sta parlando del futuro dei nostri ragazzi e del futuro del nostro turismo! Ci sono una serie di osservazioni fatte in questo periodo, è stato predisposto un testo non da parte della "Casa delle Libertà", ma da parte del Presidente della commissione, che è stato proposto ai commissari, è stato variamente elaborato e finalmente si è arrivati a predisporre questo atto.
La mozione ha l'obiettivo non di "fare della melina" o chissà quali giochi politici in Consiglio, ma di dare una risposta al problema. Credo - di questo bisogna dare atto a vari esponenti dell'opposizione che si sono confrontati su detto tema, oltre alla collega Squarzino anche il Consigliere Salzone - che su questo tema si voglia fare un passo avanti e penso che ciò si possa realizzare facendo le cose possibili.
Nel testo ci sono delle indicazioni, che sono di 3 tipi: il primo, quello di coinvolgere la scuola, perché vogliamo che la scuola sia coinvolta da questo punto di vista. Non credo che sia con il metodo dell'accetta - poco fa illustrato - che si può pensare di risolvere il problema, non è che se qui, "manu militari", viene predisposta la mozione, immediatamente si riesce a risolvere il problema e da domani mattina tutti i giovani nella scuola vengono avviati a questa pratica sportiva! La politica e l'Amministrazione sono strumenti complessi e bisogna fare in modo che i vari meccanismi funzionino; bisogna prendere atto che l'autonomia scolastica, all'articolo 14, dà delle possibilità che abbiamo messo in evidenza, ma non è un automatismo; questo io l'ho rappresentato nella comunicazione del Presidente del 24 novembre 2004, collega Frassy, e lei era presente, ma proprio questo testo di commissione lei se lo è dimenticato, mentre la collega Squarzino, dopo le mie comunicazioni, diceva: "Abbiamo ancora un po' di tempo, non siamo obbligati a preparare il testo per il prossimo Consiglio". Questo per dire che è stato posto in commissione, quindi è un'operazione meramente strumentale, evidentemente la memoria - malgrado l'età - comincia a far difetto; pertanto credo che si debba tornare al problema: quello di realizzare le cose che abbiamo identificato come "problema", tenuto conto della disponibilità dimostrata dall'Assessore, di volersi confrontare.
Il primo problema è quindi capire come l'autonomia scolastica riesce a trasporre questi in appoggi concreti, in situazioni concrete: che siano corsi, che siano manifestazioni, che siano quello che deve essere, però è evidente che, così come, non c'è più fra sindacato e partito la cosiddetta "catena di trasmissione", non c'è neppure più fra l'Assessorato e le autonomie scolastiche, proprio perché sono autonomie scolastiche! È un problema di promozione, di convincimento, di organizzazione e il fatto di volerlo fare con maggiore riflessione non credo sia contrario alla ragionevolezza; forse contrario alla ragionevolezza è voler andare avanti con la spada a trattare di questi temi!
Il secondo punto fondamentale è capire quando si lamenta il Consigliere Frassy e dice: "ma qui se c'è il "quando" e il "come", va tutto a ramengo...". Il "quando" è un fatto altrettanto importante: il Consigliere Frassy è in questo Consiglio da ben più di me, perché è già alla seconda legislatura, ha perso già 5 anni della volta scorsa a porre il problema, perché non se n'era accorto... benissimo, adesso se n'è accorto grazie al traino della V Commissione! Abbiamo già perso molto tempo... non è che se perdiamo un anno scolastico, questo va tutto a ramengo! Quest'anno abbiamo avuto l'intervento da parte dell'Assessorato al turismo - ci è stato ricordato positivamente e mi fa piacere che sia stato apprezzato da parte dell'opposizione - in merito alla gratuità fino a 11 anni... credo che possiamo lavorare per l'anno prossimo. Porre questo tema quando si è arrivati a ottobre-novembre... e il rinvio non c'è stato perché l'ho chiesto io o lo ha chiesto il collega Frassy, ma perché le note vicende degli scorsi Consigli... dal protrarsi della discussione sul bilancio che non è certo dovuta alla maggioranza...
(protesta del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... non ha consentito... Presidente, ho ascoltato in perfetto silenzio quanto detto dal collega Frassy, chiedo altrettanto rispetto da parte sua, a meno che non faccia parte del vostro "habitus politico" interrompere ed essere scortesi nei confronti degli altri colleghi! Dicevo, il rinvio a questo Consiglio è successo per altri motivi, ma credo che proprio per il passato di questo provvedimento, che non è venuto in mente a voi per 5 anni, adesso, se anche qualche mese lo passiamo per fare in modo che sia realizzato nel miglior modo possibile, non credo che vada assolutamente male!
L'ultima questione riguarda il problema dal punto di vista economico ed operativo; nel momento in cui diciamo che ci devono essere opportune convenzioni per la fornitura dell'attrezzatura necessaria a prezzo agevolato o altre forme di agevolazione, e che a livello di Giunta regionale si deve capire meglio come articolare queste cose, credo che un richiamo alla riflessione e a fare le cose bene sia una cosa da richiedere. Il fatto che si possa perdere un po' di tempo per fare in modo di avere delle agevolazioni tariffarie sul noleggio degli sci piuttosto che sugli impianti di risalita e sugli autobus che ci portano i ragazzi agli impianti di risalita, credo sia una cosa su cui si possa tranquillamente riflettere.
Penso quindi che l'obiettivo fondamentale sia di tornare allo spirito di questa mozione, sulla quale abbiamo creduto tutti dall'inizio e devo dire che ero rimasto favorevolmente colpito dal fatto che sulla stessa si fosse riusciti a fare non solo un lavoro comune, ma anche a farsi una convinzione comune degli obiettivi, ovviamente mediando; in effetti, non tutto quello che era desiderio della maggioranza è stato ammesso e forse non tutto quello che era desiderio della minoranza è stato ammesso, ma c'era un testo sufficientemente preciso che poteva dare delle indicazioni, un testo che è stato portato all'attenzione. Se oggi viene richiesto di fare oggetto di ulteriore meditazione, non lo vedo né come una manovra politica a difesa di qualcosa o di qualcuno, né per volere delegittimare la partecipazione dei Consiglieri di minoranza a questa mozione: era un tentativo per fare le cose un poco meglio e con più calma.
Ritengo che questo sia un obiettivo che dovrebbe essere sempre perseguito e che l'importante sia, al di là delle figure del Consigliere Sandri, del Consigliere Frassy o dell'Assessore, o così, a tutti noi importi il fatto che sempre più i giovani possono essere avvicinati alle pratiche sportive dello sci da discesa o dello sci da fondo, degli sport invernali in generale, perché questi fanno parte della nostra cultura, fanno parte del nostro essere squadra, perché significa che se funziona, questi ragazzi in gran parte diventano non solo fruitori dello sci, ma anche probabilmente maestri di sci e quindi daranno il loro apporto. Ci sarà - come dire? - la nascita e il rafforzamento di un circuito positivo.
In tal senso devo chiedere scusa a questo Consiglio di essere arrivato un po' in ritardo oggi, ma ho partecipato ai lavori dell'annuale assemblea dei maestri di sci a Pollein proprio perché volevo capire, per quanto riguarda il tema in discussione attualmente nella nostra commissione della predisposizione della legge specifica, il pensiero della categoria. Credo che sia proprio andando a sentire le posizioni espresse da questa categoria che si può capire che in questo settore, collega Frassy, forse non dietro a tutti i movimenti ci possono essere manovre politiche, ma che dietro molti degli atti che facciamo c'è la sensibilità delle persone, c'è una umanità che dobbiamo rispettare per rendere loro la vita più agevole. Ascoltando di più e pensando di meno di essere i depositari della verità, forse si può trovare un maggiore consenso politico!
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Charles Teresa.
Charles (UV) - Les sports de la neige doivent être en principe dans notre région prioritaires par rapport à d'autres sports moins liés à la nature de notre territoire ou à l'économie de notre Vallée.
Les manifestations sportives organisées directement par l'Assessorat de l'éducation et de la culture font partie d'un projet, qui est aussi un projet national, des Jeux Sportifs des Etudiants. Au cours de ces manifestations, à caractère sportif scolaire, n'est pas appliqué ce qui a été indiqué par le "MIUR" et par le "CONI". En effet, ce que ces organismes disent, c'est que peut, en règle générale, être réservée une seule journée pour ces activités - ski de descente et ski de fond -, mais en Vallée d'Aoste, traditionnellement, sont réservées 3 journées de ski, dont 1 pour le ski de fond et 2 pour le ski de descente. L'année scolaire passée, ont été organisées 5 journées (3 de ski de descente, 1 de ski de fond, 1 de "snow board") au niveau régional et y ont participé 408 élèves. Ont collaboré à ces journées: le Comité régional FISI-ASIVA, le comité local des chronométreurs, la Commune de Cogne pour le ski de fond et les sociétés des installations de remontées mécaniques (Pila Aosta Welcome).
Il faut considérer que les manifestations régionales ont un caractère compétitif et donc, nécessairement, pour des raisons d'organisation, de sécurité et de gestion de la manifestation elle-même, sont à nombre fixe: c'est pourquoi les institutions scolaires font elles-mêmes le travail de sélection et de promotion des activités. Dans les 22 institutions scolaires où est pratiqué le ski - il y en a 9 institutions supérieures et 8 de base -, aux sélections des institutions ont participé au moins 2.000-2.500 élèves à peu près l'année dernière. Naturellement autour de ces problèmes on pose des questions, il y a des problèmes.
Le premier problème parfois est considéré celui du financement, parce que par la loi régionale n° 89/1993 - portant discipline des initiatives et des interventions concernant la promotion culturelle et scientifique en Vallée d'Aoste - on finançait le déroulement des classes de neige en raison de 50% des dépenses prévues pour ces initiatives. Ces subventions facilitaient la mise en route des classes de neige, en permettant, grâce aux opportunes intégrations de la part des familles des élèves et éventuellement des organismes locaux, communautés de montagne normalement, de gérer au mieux les activités. Au cours du déroulement des classes de neige, l'activité didactique normale n'était pas interrompue, mais simplement adaptée selon l'horaire de la pratique du ski, en particulier le matin, avec des activités complémentaires l'après-midi, comme par exemple les visites aux institutions, curiosités locales, rencontres avec les guides de montagne, les guides de la nature, ou à des spectacles de théâtre et ainsi de suite. Ces classes de neige ne pouvaient pas se dérouler par disposition administrative dans des localités importantes, comme Courmayeur, La Thuile, Breuil, Cervinia, Pila, Gressoney, Ayas, Champoluc, mais les localités préférées étaient Rhêmes-Notre-Dame, Champorcher, Valgrisenche, Crevacol, Saint-Rhémy-en-Bosses, c'est-à-dire les localités les moins importantes et les moins fréquentées, justement pour favoriser aussi la pratique du sport dans ces localités qui sont moins importantes, mais pas moins bonnes que les autres.
Par la loi n° 19, c'est-à-dire la loi de l'autonomie scolaire, on changeait un peu; on parle de réalisation et d'élargissement de l'offre formative, et on lit: "l'élargissement consiste à considérer toute initiative ultérieure par rapport au "curriculum" obligatoire et cohérent avec ses propres finalités à la faveur des élèves mêmes, de la population juvénile et des adultes, en se mettant en accord avec d'éventuelles initiatives promues dans le contexte culturel, social et économique de la réalité locale".
Deuxièmement, dans le passé il y avait souvent à propos des classes de neige le problème des accompagnateurs, parce que l'activité didactique n'était pas interrompue; par conséquent, les professeurs tenaient des classes dans l'après-midi et les accompagnateurs avaient aussi la responsabilité de ce qui arrivait aux élèves, donc il y avait souvent des problèmes de sûreté, il y a eu des accidents dans le temps, enfin, tout de même il reste que ce qui a été fait pendant les classes de neige a eu une retombée positive sur les différentes générations d'élèves: il y a des jeunes qui ont appris à faire du ski à travers les classes de neige. Toutefois ce type d'initiatives trouvait chez les enseignants et, par conséquent, au sein des différents organes collégiaux, une plus grande résistance, c'est-à-dire il y a eu un problème aussi d'accompagnateurs.
Par la suite, il y a eu un troisième problème: il y a eu la multiplication des initiatives didactiques dans les écoles, c'est-à-dire il y a eu des choix différents, qui n'étaient pas de choix de classes de neige, mais pour passer rapidement sur mes données il y avait des semaines dans Côte d'Azur, il y avait la semaine à l'éducation sur l'environnement avec l'éducation scientifique, il y avait les sorties sur certaines régions italiennes, les sorties à l'étranger, et donc on a un peu sacrifié parfois, dans les années les classes de neige: cela un peu comme panorama.
Je vous donne d'abord les données de l'année dernière. L'année dernière, après les sélections pour les jeux sportifs des étudiants, ont participé 480 élèves; cette année il paraît qu'il y aura 600 élèves, mais les données ne sont pas encore sûres et dans quelque temps j'aurai des données plus précises, surtout après le déroulement des manifestations.
Je veux encore tout de même dire ce qu'on fait pour les sports de la neige: il y a eu un accord avec "ASIVA" de financer les institutions scolaires, afin de pouvoir suivre les élèves skieurs qui s'éloignent parfois pendant un mois pour les cours de ski, de façon qu'ils puissent être suivis par un "tutor", c'est-à-dire par un enseignant qui les suit avant les cours et après quand ils rentrent à l'école; pour cela cette année sont destinés 20.800,00 euros, justement comme contribution aux institutions scolaires. En plus, on a commencé aussi à faire l'achat des portables à destiner aux étudiants qui sont loin des classes pendant leurs compétitions, de façon qu'ils puissent à travers le portable faire aussi des épreuves écrites ou participer à la vie - même si de loin - de leur classe; quelque chose on le fait et il me semble même que c'est assez important. De toute manière, je crois qu'on peut vraiment accepter la proposition de renvoi qui a été fait par le Président de la Ve Commission, pour mieux formuler le texte et pour trouver l'unanimité de la commission et du Conseil.
Presidente - La parola al Consigliere La Torre.
La Torre (FA) - Ho una grande confusione in testa, non riesco a capire bene... allora la mozione è stata presentata e mi sembrava che fosse il frutto del lavoro della commissione però; mi sembrava anche che fosse stato decantato come un buon risultato... poi, giustamente, il Presidente fa un intervento in cui dice che forse potremmo portare qualche ulteriore riflessione; la dibattiamo o non la dibattiamo? Interviene il Consigliere Frassy e spiega perché bisogna dibatterla.
Il nostro Capogruppo, con molto buon senso, ha cercato di dare una spiegazione logica, però mi sembra che non siamo stati considerati più di tanto in merito alla spiegazione logica; poi sento l'intervento dell'Assessore, fra l'altro mi sembrava preparatissima e mi sembrava che dovessimo dibatterla... adesso non capisco: ma la stiamo dibattendo o non la stiamo dibattendo? Siamo d'accordo o non siamo d'accordo? Avevamo un'unanimità, non l'abbiamo più! A questo punto per capire vorrei sentire almeno gli altri membri della commissione, perché il Consigliere Salzone quello che doveva dire lo ha detto molto chiaramente, il Consigliere Frassy ha parlato, il Presidente ha parlato, la Consigliera Squarzino ha parlato... inviterei anche i Consiglieri Maquignaz e Viérin a dire qualcosa, altrimenti mi sembra che questa sia una commissione di sordomuti che parlano a segni o non si capiscono o che quando si capiscono scrivono delle cose e poi non sono d'accordo, poi si dibatte, poi l'Assessore interviene e spiega molto bene... a questo punto non capisco! È solo per cercare di capire... poi mi rendo conto che sono un po' tardo... sono di minoranza...
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sono sollecitata dall'intervento dell'Assessore. Ringrazio l'Assessore per i dati che ci ha fornito, ma proprio ascoltandola mi sembra che l'impegno della commissione sia molto pertinente ed utile; poi possiamo decidere che queste iniziative partano dal prossimo anno scolastico, perché capisco che quest'anno non è possibile intervenire, quindi se l'Assessore è disponibile possiamo organizzare dal prossimo anno scolastico, eventualmente si può fare questa precisazione, ma proprio la sua disamina di tutte le iniziative fa emergere che, mentre c'è una grande attenzione per gli atleti - cioè per coloro che fanno gli sportivi, quelli che non hanno bisogno di educazione sportiva, non hanno bisogno di un aiuto a questa educazione sportiva perché già eccellono in queste pratiche sportive -, c'è invece tutta una parte di popolazione scolastica che non accede a queste pratiche.
Lei ha fatto giustamente cenno alle "classes de neige", a quelle settimane sulla neve che erano molto simpatiche con tutti i problemi a cui lei ha accennato, fra l'altro anche problemi di tipo economico perché le scuole, se vogliono impegnare le risorse a loro disposizione in questo settore, non possono più impegnarlo in altri, e con l'autonomia le scuole fanno le scelte che ritengono più utili dal punto di vista didattico. Ma questa mozione presenta un punto che è interessante, cioè dice: "visto che c'è l'autonomia e le scuole possono fare i programmi che vogliono, come Regione abbiamo uno spazio che la legge sull'autonomia ci riconosce e che vogliamo riempire". L'articolo 14 della legge sull'autonomia, a cui fa riferimento questo impegno, dice (cito): "Iniziative organizzate dalla Regione. La Regione può finanziare ed organizzare direttamente iniziative di carattere culturale, educativo e sportivo destinate a più scuole anche di gradi e tipologie diversi". Allora è come se si dicesse: prendiamo atto di tutto quello che la Regione sta già facendo - e l'elenco di iniziative che lei oggi ha presentato ci dice come ci sia attenzione nel settore sportivo -, ma se vogliamo incidere di più, forse bisogna potenziare ulteriormente queste iniziative di carattere sportivo.
Per questo, anche se come impegno generico, ma preciso nelle indicazioni di marcia, noi chiediamo all'Assessore che, continuando il lavoro che sta già facendo con le istituzioni scolastiche, utilizzando le competenze che la legge sull'autonomia le dà, metta più risorse in questo settore. Capisco, Assessore, che l'anno scolastico 2004-2005 per quanto riguarda gli sport invernali è già avviato e non si può più intervenire, ma per il prossimo anno scolastico si può prevedere! Credo quindi che lei possa accogliere il risultato del lavoro della commissione che dice: "cerchiamo di utilizzare questo spazio che la norma ci dà e possiamo eventualmente chiedere questo fin dal prossimo anno scolastico". Se questa è la sua intenzione, credo che questa mozione dia una direzione di marcia che completa quanto da lei presentatoci, e credo anche che sia possibile accogliere questo invito per il prossimo anno scolastico, anche per poter fare tutto quel lavoro di cui parlava il Presidente della commissione: quello di convenzioni per la fornitura dell'attrezzatura necessaria a prezzo agevolato; lì, c'è tutto un lavoro che non può essere fatto in poco tempo.
Presidente - La parola al Consigliere Maquignaz.
Maquignaz (UV) - Anch'io volevo dire due parole e allinearmi con le intenzioni che ha espresso il Consigliere Salzone, di rimandare questa mozione in commissione...
(interruzione del Consigliere Salzone, fuori microfono)
... da come ho capito... forse ho capito male... per poterla discutere e approfondire meglio. Il Consigliere Sandri lo ha espresso chiaramente e credo che anche l'Assessore abbia detto: "riportiamola in commissione per migliorarla ancora".
A me sembra che si cerchi di strumentalizzare l'aspetto di questa mozione: se la commissione ha lavorato in questa direzione è perché crede in quello che è scritto; se, però, si può migliorare, credo che l'intenzione sia ancora più propositiva e migliorativa, per cui anch'io faccio questa proposta. Volevo chiedere al Presidente se a questo punto si può rinviare in commissione oppure no; il Consiglio si esprimerà ora sulla mozione o sul rinvio in commissione?
Presidente - Io la interpreto così: c'è una questione sospensiva avanzata dall'Assessore, ma prima - mi correggerà il collega Lavoyer - era stata avanzata dal collega Salzone, è una proposta...
Maquignaz (UV) - ... sottolineavo la proposta che è stata fatta...
Presidente - ... se il senso della proposta del collega Salzone era quello di rinviare l'argomento in discussione... mi è stato detto di sì, ora mi viene detto di no...
Su questo credo che il Consiglio si potrà esprimere: c'è una questione sospensiva, cioè che l'argomento venga non ritirato, ma rinviato in commissione per ulteriori approfondimenti... credo che su questo il Consiglio si potrà esprimere.
Maquignaz (UV) - Termino confermando quello che dicevo prima, cioè di rimandarla in commissione... per migliorarla, chiaramente!
Presidente - La parola al Consigliere Cesal.
Cesal (UV) - Devo ammettere di essere piuttosto sconcertato da questa vicenda, perché credo che il problema interessi tutti i Valdostani, tutti i membri di questo alto consesso, il più alto consesso democratico della nostra Regione, il quale, molto spesso però, dimostra di non essere all'altezza della situazione.
Credevo che questo fosse un problema di tipo amministrativo, che dovesse essere affrontato per quello che è, quindi il mio intervento non sarà a favore o contro questa mozione, l'ho firmata in piena coscienza, sono convinto del fatto che si debba intervenire; rifiuto però la lettura politica che è stata data a questa richiesta di rinvio dal collega Frassy, perché di questo ritiro, dell'approfondimento, del miglioramento del testo, se n'era parlato in commissione in maniera tranquilla fra membri della commissione, dove non ci sono le telecamere, non ci sono i "mass media" che danno una ripercussione a quanto si dice! Se il collega Frassy era o meno presente, questo non lo ricordo, però ricordo che si era parlato e si era giunti più o meno ad una conclusione di poter rinviare.
Vorrei rifiutare questo tipo di strumentalizzazione che è stata lanciata in maniera pesante e strumentale da parte del collega della "Casa delle Libertà", perché non è di questo che si deve parlare! Abbiamo perso più di un'ora a discutere di questioni che in fondo non hanno nessuna incidenza sulla vita dei Valdostani! Si tratta di creare della "bagarre" in seno a questo Consiglio, una "bagarre" che, per quel che mi riguarda, io rifiuto! Ripeto, condivido le motivazioni che erano alla base del lavoro di questa mozione, per cui accetto la proposta dell'Assessore di rinviarla in commissione o, al limite, di votarla, perché, per quel che mi riguarda, ritengo che su questo problema si sia fatta troppa speculazione e si sia badato poco ai fatti e poco alla sostanza!
Presidente - La parola al Consigliere La Torre.
La Torre (FA) - Prima avevo posto una domanda... evidentemente non si riteneva di dovermi rispondere, però a questo punto mi sembra di dover dire la mia, perché, di fatto, si sta dibattendo questa mozione! E poi voglio dire: allora il problema non è che la commissione è il centro dell'universo, c'è un Consiglio, ci sono dei consiglieri che devono capire, non so cosa vi dite in commissione, firmate delle mozioni, le presentate in Consiglio, io i nomi li leggo... poi io sono un Consigliere e non so cosa avete fatto nella commissione in merito a questo lavoro! Se poi giustamente ritenete che si possa migliorare... ma chi è che non è d'accordo, tutto si può migliorare, ma se avete firmato questo testo è perché siete d'accordo, altrimenti non lo avreste firmato! Poi si può migliorare: questo era il senso dell'intervento del nostro Capogruppo, perché se ci sono delle proposte di miglioramento, ben vengano e che si facciano!
Se il Consigliere Maquignaz, che è una persona competente perché si occupa di questi argomenti in quanto Presidente degli albergatori, in quanto maestro di sci, in quanto conoscitore della montagna, ha delle proposte da fare, le faccia! Credo che qualunque proposta di miglioramento debba essere accettata, tanto più mi sembra di capire che avete raggiunto un accordo all'interno di questa commissione. Io chiedevo: ma la stiamo dibattendo? Di fatto ne stiamo dibattendo, è un'ora che ne stiamo parlando! Se questo argomento veniva stroncato sul nascere, allora aveva un senso dire: "non lo affrontiamo, non ne discutiamo, non ha senso", ma è un'ora che ne state parlando e non siamo certo noi, della "Fédération", che abbiamo monopolizzato il dibattito!
A questo punto dov'è il problema? Avete firmato una mozione, avete sostenuto delle tesi; da qui possiamo partire e andare oltre, certo, ci mancherebbe altro, a meno che non ci siano dei problemi. Mi dite che ci sono dei problemi, vi fate carico dei problemi che ci sono... benissimo, allora è un altro discorso, altrimenti ha ragione il Consigliere Cesal quando dice che non è un problema politico! Se non è un problema politico, affrontiamolo; se, invece, è un problema politico, rinviamolo, perché ora sta emergendo questo: che se è una questione amministrativa, se ne discute; se, invece, è un problema politico dobbiamo rinviarlo! Mi dite che non è un problema politico... allora discutiamolo! Diversamente è un problema politico - parliamoci chiaro! -, perché per un Consigliere che non ha seguito la vicenda e la segue qui, in aula, emerge questo: emerge che c'è un problema politico! Forse è meglio che ne parliamo.
Presidente - Vi era una proposta di rinvio in commissione: su questo il Consiglio si esprimerà. Chiedo scusa, ma sono confuso tanto quanto tutti voi; io cerco di amministrare questo Consiglio con pacatezza, ma sento tutto e il contrario di tutto!
Alcuni consiglieri hanno formulato una proposta che io interpreto come "questione sospensiva", cioè come un argomento che debba essere rinviato al Consiglio. A me pareva più giudizioso che questo Consiglio trovasse una "quadra", ma così non è; io non posso che rimettermi alla volontà di questo Consiglio. Credo che sarebbe stato più giudizioso, al limite, convocare una sospensione e il Consiglio trovava la "quadra" su di un testo; mi sembra ridicolo andare a votare uno da una parte e uno dall'altra su una questione del genere, però...
Vi è una richiesta espressa che richiama l'articolo 61, cioè che una questione può essere rinviata: su questo chiedo al Consiglio di esprimersi.
La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Per mozione d'ordine, l'articolo 61 non si può applicare, perché l'articolo 61 dice: "prima che abbia inizio la discussione generale"; la discussione generale è stata avviata, la facoltà prevista dal 2° periodo del comma 1 dell'articolo 61 dice che lei, Presidente, ha tuttavia la facoltà di ammettere la sospensiva, qualora la presentazione sia giustificata da nuovi elementi emersi nel corso della discussione. Non ritengo che ci siano gli elementi, ma penso che sia abbastanza evidente; non risulta che nessuno l'abbia formulata espressamente, tanto che la discussione poi è entrata nel merito della mozione; perciò, Presidente, la invito a non "violentare", per l'ennesima volta, il Regolamento!
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Il problema regolamentare dell'articolo 61 si pone anche riferito al contenuto della richiesta di sospensiva, nel senso che detta richiesta, a parte il fatto che va posta all'inizio, deve poi riguardare il progetto di legge o di regolamento del provvedimento amministrativo, non può riguardare un atto che è di iniziativa dei consiglieri come la mozione, cioè non è contemplato assolutamente nell'articolo 61, quindi non credo che si possa applicare a questo tipo di atto consiliare.
Presidente - Collega Riccarand, credo che la mozione porti comunque ad approvare un atto deliberativo, cioè un argomento che rientra fra quelli che possono essere sottoposti anche a questione sospensiva, la mozione dà corso poi a un provvedimento deliberativo. Tante volte il Consiglio si è espresso, lei lo sa bene, anche sulle mozioni...
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... è un atto deliberativo, non è un provvedimento...
La parola al Consigliere La Torre.
La Torre (FA) - Continuo a dire - e parlo come Consigliere, non come esponente politico - che qui il problema è solo del metodo, perché la domanda che ho posto prima era: si è aperto o non si è aperto il dibattito? Se il dibattito non si era aperto, bisognava votare subito sul rinvio in commissione. Uno aveva parlato a favore, uno parlava contro, qualcuno si asteneva e si andava in commissione e se ne discuteva. Se n'è parlato per un'ora e mezza... io sono intervenuto proprio per porre quella domanda: ma la stiamo dibattendo o non la stiamo dibattendo?
L'Assessore ha fatto l'intervento e ha spiegato tutti i suoi meriti, la Consigliera Squarzino ha fatto le sue valutazioni, allora anche noi abbiamo diritto di farle, perché noi non le abbiamo fatte le nostre valutazioni! Tutti fanno le loro valutazioni e poi si scopre che, alla fine, non se ne parlava! Allora anche noi rivendichiamo il diritto di intervenire e di entrare nel merito! Adesso si scopre che non era il dibattito, che invece si sta parlando del più e del meno! Lo dico come Consigliere, non sto rappresentando niente, altrimenti mi sembra che veramente... allora il prossimo giro farò io la mozione d'ordine e parlerò per un'ora sull'argomento che viene dopo, lo dico subito, lo annuncio, sempre con il metodo di riportarla o di rinviarla! Se il metodo vale, vale sempre!
Presidente - Ricordo che l'argomento in discussione di una mozione era stato oggetto di discussione in Commissione di Regolamento, la quale aveva interpretato espressamente anche la mozione come argomento sottoponibile a questione sospensiva. La discussione può portare anche alla valutazione di elementi nuovi...
Frassy (fuori microfono) - ... il Presidente del Consiglio fa "il bagnino della maggioranza"...
Presidente - ... collega Frassy, la invito a moderare i termini, d'accordo? Collega Tibaldi, quando lei sarà qui, interpreterà correttamente il Regolamento...
Frassy (fuori microfono) - ... il Regolamento si applica, non si interpreta, è questo che caratterizza questa Presidenza! Il Regolamento va applicato...
Presidente - ... cosa che lei fa regolarmente a suo uso e consumo... su questo potremmo discutere a lungo, compreso le sue presenze in Consiglio...
Frassy (fuori microfono) - ... chiedo il giurì d'onore su questo! Ma stiamo scherzando? Lei contesta, a me, le presenze in aula! Chiedo un giurì d'onore su questo e poi vediamo! Chiedo, ai sensi del Regolamento, il giurì d'onore!
Un Consigliere della maggioranza (fuori microfono) - ... chiediamo anche sul "bagnino" il giurì d'onore...
Frassy (fuori microfono) - ... lo chiediamo anche sul "bagnino" e diciamo che per l'"Union Valdôtaine" fare il "bagnino" è un'offesa! Per favore, regolatevi le questioni politiche fuori da quest'aula e venite qui ad amministrare!
(Scoppia una polemica fra alcuni Consiglieri della maggioranza e i Consiglieri del gruppo "La Casa delle Libertà")
Presidente - Comunque l'interpretazione che il Presidente dà è che esiste la possibilità che il Consiglio, che è il massimo organo - lo dico con assoluta serenità - si esprima su una proposta fatta da alcuni colleghi, di rinviare questo argomento in commissione. Su questo alcuni colleghi si sono espressi contro; se ve ne sono altri che si esprimono a favore, lo facciano, altrimenti pongo in votazione la proposta dell'Assessore e da altri, di riportare la questione in commissione...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... collega Frassy, lei è già intervenuto! Non può intervenire su ogni argomento 20 volte, lei ha già manifestato in modo chiaro la sua opinione! Inoltre la invito ad essere più pacato; capisco il suo nervosismo, ma la invito ad essere più pacato.
Lei sa che è facoltà di ammetterle anche nel corso della discussione, l'Assessore l'ha giustificata...
Frassy (fuori microfono) - ... quali sono gli elementi emersi nuovi? Vede, non possiamo accettare che questa maggioranza "calpesti" il Regolamento in continuazione!
Presidente - Collega Frassy, non è vero!
Frassy (fuori microfono) - Non è accettabile da parte nostra! Le regole devono essere rispettate da tutti, non accettiamo che si prosegua in questa maniera!
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Ribadiamo la contrarietà a questa richiesta di sospensiva e anche all'interpretazione che viene data del Regolamento, perché la questione sospensiva è trattata con ogni evidenza per quanto riguarda progetti di legge e di regolamento e provvedimenti amministrativi.
Le mozioni sono trattate nel Regolamento nel Titolo VII, che riguarda la funzione ispettiva e politica. È chiaro che la mozione ha un significato di questo tipo, quindi non è riconducibile a un provvedimento amministrativo; ma, a parte il caso specifico, attenzione che andiamo a porre una questione di principio rilevante, perché le mozioni sono un tipico atto con cui i Consiglieri regionali - per lo più di minoranza - cercano di sollecitare certe decisioni. Se ogni volta la maggioranza ci pone una questione sospensiva, non fa discutere e rinvia il provvedimento, viene meno anche la potestà da parte dei Consiglieri di svolgere la propria funzione!
Riteniamo che ci siano questioni di principio di carattere regolamentare che inducono a non utilizzare l'articolo 61, ma anche agli effetti pratici non capiamo per quale motivo lo si vuole utilizzare: c'è una maggioranza in questo Consiglio, se non va bene la mozione, la maggioranza si esprimerà contro o si asterrà, quindi la mozione non viene approvata, poi la cosa si riprenderà in commissione. Non si capisce perché un testo, che è stato mantenuto da alcuni Consiglieri che hanno ritenuto di mantenere la loro firma, non possa arrivare alla votazione del Consiglio, se questi Consiglieri vogliono che si arrivi alla votazione! Questo è un diritto di chi ha presentato e firmato questo testo!
Presidente - Non condivido troppo, nel senso che la mozione, proprio per definizione, consiste in un atto che è inteso a promuovere una deliberazione da parte del Consiglio e la Commissione Regolamento, riunitasi a tal proposito, diceva (leggo): "le mozioni, senza dubbio, rientrano in questa nozione allargata di provvedimento amministrativo, in quanto esse, per loro natura, portano ad una deliberazione dell'Assemblea". In questi termini dunque il rinvio è ammissibile ai sensi del Regolamento interno e una conferma di questa interpretazione deriva indirettamente da un'altra disposizione del Regolamento interno, in particolare dell'articolo 104, comma 2, ove è stabilito che dopo 2 rinvii le mozioni hanno precedenza nell'ordine del giorno, come in questo caso. Con assoluto buon senso, pacatezza e tranquillità, credo che questo rientri in tale casistica.
Come prima non ho considerato ritirabile la mozione perché portava la firma anche di altri Consiglieri, ritengo che il rinvio in commissione per ulteriori approfondimenti, avanzato da alcuni gruppi, sia perfettibile e non lesivo della dignità né di questo Consiglio, né dei Consiglieri. Lo dico in assoluta buona fede. Come prima sono stato contrario al ritiro perché o vi era l'unanimità e questo giustificava, tanto che ho permesso un dibattimento, vi sono dei colleghi, fra cui l'Assessore, che chiede un rinvio in commissione per approfondimenti, una stessa sua componente ha chiesto che, se ci fossero approfondimenti, nulla ostava a trovare una soluzione unitaria per un testo migliorativo... credo che con un po' di buon senso si possa giungere a questa soluzione. È il senso che intendo dare a questo articolo.
La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Presidente, non è stato particolarmente convincente, perché innanzitutto la sua facoltà di ammettere anche nel corso della discussione una questione sospensiva come è stata qualificata, deve essere sostenuta e giustificata da nuovi elementi. Non abbiamo sentito una parola sui nuovi elementi che sono intercorsi nel dibattito, l'Assessore non ha giustificato una richiesta di rinvio con nuovi elementi, tali da sostenere il rinvio in commissione. Se i nuovi elementi - come lei dice - sono un approfondimento, non ci sembrano nuovi elementi, perché è stato sottolineato "in primis" dal Consigliere Sandri, che parlava di 4 mesi, e poi da altri Consiglieri, che parlavano addirittura di 6 mesi, che tale questione è stata enucleata, approfondita nelle dovute maniere!
Non si può ricorrere a questa facoltà in capo alla sua persona di ammettere una questione sospensiva, quando non esiste un nuovo elemento, e tanto meno è stato richiesto un rinvio ad altra seduta prima che abbia inizio la discussione generale! Se è stato fatto, è stato fatto in un momento tardivo. Poi ci spieghi, Presidente, se la mozione rientra in un progetto di legge o di regolamento o in un provvedimento amministrativo, perché un atto di indirizzo politico non è qualificabile...
Presidente - ... lo ha interpretato la Commissione per il Regolamento...
Tibaldi (CdL) - ... ma quando lo ha interpretato la Commissione il Regolamento? Quando?
Presidente - Ci sono atti che parlano per me.
Tibaldi (CdL) - Lei, a memoria, ricorda atti che non sono però nella memoria dei Consiglieri! Ci sembra che per l'ennesima volta lei vada a violare una norma estremamente chiara, ci sembra che lei interpreti a suo uso e consumo - non come ha addebitato al Consigliere Frassy - una norma regolamentare! D'altronde penso che l'opposizione abbia manifestato più volte una notevole disponibilità quando si è trattato di modificare il Regolamento, per permettere l'approvazione prima dei 6 mesi della famosa legge sul bilancio, che salvava la Gestione straordinaria. Non dimentichiamo queste cose, quindi non tacciate di "ostruzionismo" l'opposizione, quando voi - in particolare, lei, Presidente - cercate di applicare delle norme che non sono conformi all'applicazione comune o all'interpretazione comune. È una deformazione del Regolamento questa; quindi chiedo una breve sospensione, affinché anche i Capigruppo possano ragguagliarsi su una interpretazione completamente erronea e fuori luogo.
Presidente - Non concedo sospensioni su questo! La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Credo che si stia facendo un uso brutale dei ragazzi valdostani che dovrebbero imparare a fare un po' di sci e per cercare di ricondurre il tema dalle questioni formali a quelle sostanziali.
Chiedo una sospensione del Consiglio per vedere se la maggioranza, prima, e tutto il Consiglio, dopo, riesce a trovare un testo concordato già in questi frangenti, per poter dare il via alla questione.
Presidente - La richiesta di sospensione è per trovare un testo che trovi, se possibile, l'unanimità? Credo che possiamo fare subito la riunione. Il Consiglio è sospeso per un quarto d'ora.
Frassy (fuori microfono) - Ha dimostrato, Presidente, la parzialità nell'applicare il Regolamento!
Tibaldi (fuori microfono) - ... se arriva dalla maggioranza va bene... se arriva dall'opposizione non va bene!
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,39 alle ore 18,34.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Di necessità credo che abbiamo un po' tutti fatta virtù. Credo che vada ad onore di tutti i firmatari della mozione l'aver voluto mettere un po' di buona volontà; abbiamo recuperato, in una mezz'oretta, il tempo che forse abbiamo perso precedentemente per incomprensioni di vario genere, di cui, per quanto è mia parte, mi scuso.
Abbiamo proposto un nuovo testo di commissione in cui sono state fatte alcune modifiche, proprio per consentire quel lavoro di messa a punto necessario per raggiungere un ottimale risultato. In particolare, rispetto al testo iniziale, è stato modificato l'impegno temporale che passa da quest'anno scolastico al prossimo anno scolastico; anzi, con precisione, dal prossimo anno scolastico in avanti, quindi dalla variazione di bilancio di quest'anno al bilancio successivo bisogna mettere in atto i vari provvedimenti perché questo possa partire.
La seconda messa a punto è stata per evitare generalizzazioni poco chiare e impegni che poi possono suscitare delle perplessità, ma soprattutto per evidenziare il lavoro della commissione che era partito soprattutto dallo sci, si sono previsti corsi di insegnamento dello sci e degli sport invernali dando la possibilità di intervenire su tutti gli sport invernali, ma dando il giusto posto allo sci, come era stato previsto e come è risultato dai lavori di commissione. In più - questa è forse la parte più rilevante dal punto di vista pratico, benché sia quella che comporterà maggiore impegno per l'Assessore, per la Giunta regionale e per la commissione -, tutto questo potrà essere realizzato anche attraverso opportune convenzioni, non solo più limitate alla fornitura dell'attrezzatura necessaria a prezzo agevolato - che fra l'altro avrà particolari difficoltà ad essere messa in piedi, ma la studieremo -, ma opportune convenzioni di vario genere. Sto pensando al discorso degli impianti di risalita piuttosto che maestri di sci e tutti coloro che possono contribuire in modo agevolato a favorire la ripresa della pratica dello sci nei nostri giovani.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Esprimo soddisfazione perché il tempo che abbiamo dedicato a un dibattito forse anche dai toni accesi nelle ore passate non è stato tempo perso, perché alla fine è stato ritrovato quel filo conduttore che aveva accompagnato i lavori di approfondimento e le indicazioni scaturite in V Commissione; quella richiesta della V Commissione viene finalmente presentata all'aula, per poter diventare un atto di indirizzo politico concreto sul quale pensiamo vada visto un segnale di grande attenzione per la montagna e per lo sport dei giovani, in relazione all'approccio con la montagna.
Abbiamo perciò risottoscritto questa mozione. Ovviamente dedicheremo particolare attenzione affinché questa cosa possa concretizzarsi nelle migliori aspettative, che penso siano quelle che hanno animato un po' tutti i promotori di questo impegno. Nel ribadire il nostro voto e la nostra soddisfazione chiudiamo questa dichiarazione di voto.
Presidente - Pongo in votazione la mozione nel nuovo testo, che recita:
Mozione
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Visto il lavoro eseguito dalla V Commissione consiliare permanente "Servizi sociali" in merito alle cause che hanno indotto ad una disaffezione della popolazione valdostana allo sci, in particolare a quello da discesa;
Visto quanto emerso dai dati forniti dalla Siski s.r.l. in base ai quali la percentuale dei valdostani che pratica lo sci è inferiore al 15% e, secondo gli operatori del settore, ciò è dovuto alla difficoltà delle scuole nell'organizzazione di corsi di sci a favore degli studenti e all'elevato costo dell'attrezzatura necessaria allo svolgimento di tale disciplina e del biglietto di accesso alle piste da sci;
Preso atto con soddisfazione che su richiesta del Governo regionale la Siski s.r.l. ha introdotto uno Skipass stagionale gratuito a favore dei bambini delle scuole materne ed elementari;
Sottolineato come lo sci sia una pratica sportiva legata alla montagna, fattore essenziale della nostra cultura, nonché di condivisione, di educazione alla socialità e di senso comunitario;
Ricordato il valore delle scuole dal punto di vista educativo e di costruzione di un senso comunitario e di condivisione di valori ed esperienze;
Impegna
l'Assessore regionale all'Istruzione e Cultura, d'intesa con le istituzioni scolastiche, ex articolo 14 della legge regionale 26 luglio 2000, n. 19 (Autonomia delle istituzioni scolastiche), a finanziare e organizzare, dal prossimo anno scolastico, manifestazioni promozionali delle pratiche sportive legate alla neve e corsi di insegnamento dello sci e degli sport invernali, destinati a tutti gli studenti, anche attraverso opportune convenzioni, anche per la fornitura dell'attrezzatura necessaria a prezzo agevolato.
F.to: Sandri - Maquignaz - Salzone - Squarzino Secondina - Viérin Laurent - Frassy - Cesal
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità.