Oggetto del Consiglio n. 676 del 10 giugno 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 676/XII - Progettazione dell'elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta. (Approvazione di mozione)
Mozione
Appreso che sono state avviate le gare d'appalto dei lavori per l'elettrificazione della tratta ferroviaria Chivasso-Ivrea;
Appreso altresì che l'avvio dei lavori è previsto per l'autunno 2004 e la loro conclusione nell'estate 2005;
Sottolineata la necessità ed urgenza di elettrificare anche la tratta ferroviaria Ivrea-Aosta per evitare una penalizzazione e marginalizzazione del servizio ferroviario per gli utenti valdostani;
il Consiglio regionale
Impegna
La Giunta regionale ad assumere le opportune iniziative affinché sia avviata rapidamente la progettazione dell'elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta.
F.to: Riccarand - Curtaz - Squarzino Secondina
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Per quanto riguarda la ferrovia Aosta-Ivrea-Chivasso, siamo ad un passaggio di estrema importanza. Dopo anni di dibattito, di idee, di progetti, si sta passando almeno in una tratta di questa ferrovia a dei fatti importanti. In effetti, sulla base di un'intesa che è intervenuta fra il Ministero, le società ferroviarie e la Regione Piemonte sono state prese delle decisioni significative; in particolare è stato deciso di elettrificare la tratta della ferrovia fra Ivrea e Chivasso, è stata realizzata ed approvata la progettazione, proprio nel mese di maggio è stato approvato il primo dei due bandi di gara e prossimamente verrà bandita la seconda gara. Conosciamo anche i tempi di realizzazione di questa elettrificazione, che sono relativamente brevi, nel senso che l'avvio dei lavori è previsto per l'autunno 2004 e la conclusione dei lavori, che non sono particolarmente complessi, è prevista per l'estate 2005. Questo significa che fin dal dicembre 2005, con l'orario che entrerà in vigore nel dicembre 2005, vi potrà essere una rimodulazione dell'orario con l'utilizzo della trazione elettrica da Ivrea fino a Torino.
Il problema che ben sappiamo per la Valle d'Aosta è quello di essere completamente tagliati fuori da questa situazione, con il rischio di subire una crescente marginalizzazione rispetto al servizio ferroviario. Vi sono indubbiamente dei ritardi che si sono accumulati su questo versante nel corso della passata legislatura; non vogliamo assolutamente aprire polemiche rispetto a come è stata gestita questa materia, però vogliamo guardare al futuro per capire come possiamo recuperare un ritardo che si è determinato. Riteniamo in particolare che sia necessario fare una scelta chiara da parte del Consiglio in merito all'elettrificazione anche della tratta fra Ivrea ed Aosta, altrimenti rischiamo di trovarci in una situazione di grande difficoltà. È vero che elettrificare la tratta fra Ivrea ed Aosta è più complesso e più oneroso che elettrificare fra Chivasso e Ivrea, perché nella nostra tratta vi sono molte gallerie, quindi il problema dell'elettrificazione è più complesso nelle tratte ferroviarie... l'elettrificazione della linea da Ivrea ad Aosta però è tecnicamente fattibile, vi è un solo punto un pochino critico: quello della galleria che da Ivrea esce verso la Valle d'Aosta, per il resto non vi sono particolari difficoltà.
Conosciamo anche a grandi linee i costi che erano stati valutati in uno studio di fattibilità delle Ferrovie risalente al 1996, che andrebbe aggiornato, ma allora era stato valutato un costo di 100 miliardi di lire per l'intera tratta da Chivasso in su, quindi sono delle spese significative, ma non astronomiche. Il problema più grosso che era stato evidenziato in passato non era tanto l'aspetto tecnico o l'aspetto finanziario, ma quello che riguardava i tempi dei lavori e le interruzioni prolungate del servizio lungo la linea per fare questi lavori, in particolare si ipotizzavano dei periodi di chiusura che potevano andare da 6 mesi ad 1 anno, cosa che preoccupava molto perché, mentre i lavori sulla Chivasso-Ivrea vengono fatti senza interruzione del servizio, sulla tratta Ivrea-Aosta l'intervento può comportare interruzioni del servizio lungo la linea. Sotto questo aspetto però l'esperienza che abbiamo fatto dopo l'alluvione, con la lunga chiusura della ferrovia, ci ha permesso di capire che con un'organizzazione ben programmata e studiata di servizi alternativi per un certo periodo con autobus si può accettare un'interruzione momentanea, per avere in futuro un beneficio significativo; quindi, almeno personalmente, rispetto all'esperienza che è stata fatta, credo che questo non sia un problema significativo e sia una realtà facilmente superabile.
Una mancata elettrificazione cosa comporterebbe? Comporterebbe la conseguenza che gli utenti della Valle d'Aosta che vanno a Torino devono cambiare treno ad Ivrea, cosa che non è accettabile perché ci sarebbe una rottura di carico che penalizzerebbe fortemente la ferrovia. Se pensiamo che chi deve andare a Milano dovrebbe cambiare a Ivrea e poi di nuovo a Chivasso, la situazione sarebbe ancora più drammatica. L'unica soluzione alternativa potrebbe essere quella di dire: "scegliamo dei treni ibridi, metà "diesel", metà elettrici, che poi fanno il tratto "diesel" e poi dopo diventano elettrici", che significherebbe comunque dover fare il servizio con locomotori del tutto particolari, quindi con una situazione di gestione della linea molto complessa, probabilmente più onerosa, con degli inconvenienti su tutti i collegamenti a livello nazionale e con una situazione del tutto anomala che non si giustifica. Oltretutto crediamo che l'elettrificazione della linea sia quanto mai opportuna anche sul piano energetico ed ecologico: in una Regione, che produce ed esporta energia elettrica, il fatto di poter alimentare una propria linea ferroviaria a noi sembra opportuno; ricordo che i primi grandi invasi idroelettrici... anche l'invaso di Place Moulin era stato concepito in funzione dell'alimentazione dei servizi ferroviari. Crediamo quindi che, dal punto di vista energetico, sia opportuno elettrificare e la stessa cosa dicasi dal punto di vista ecologico, perché con i "diesel", per quanto oggi notevolmente migliorati, le emissioni inquinanti rimangono sempre, quindi ne avremmo un miglioramento di qualità ambientale. A noi sembra che questa sia una scelta da farsi in tempi rapidi, non si tratta di un'opera proibitiva, va scelta questa strada e va perseguita.
Riteniamo che questa sia l'occasione per progettare alcuni miglioramenti significativi di modernizzazione sulla linea, sicuramente per quanto riguarda i punti di incrocio si può, contestualmente all'elettrificazione, migliorare i punti di incrocio dei treni, cosa che permette di ridurre i tempi di percorrenza, quindi porta un beneficio molto forte ai viaggiatori e fa tornare la ferrovia un mezzo di trasporto competitivo. Pensiamo che negli ultimi anni siamo andati nella direzione opposta, mi riferisco al caso di Donnas dove avevamo 3 binari e dove, dopo l'alluvione e con gli interventi che sono stati fatti secondo un'ottica di razionalizzazione delle ferrovie molto estranea, vi è solo più un binario; però queste sono scelte che vanno nella linea contraria rispetto a quello che bisognerebbe fare per avere un servizio che sia sempre migliore e performante, in grado di attrarre una grande utenza. A noi sembra che questa sia una strada che dobbiamo percorrere rapidamente. Se non fosse stata fatta questa scelta e se non fosse ormai operativa l'elettrificazione della tratta Ivrea-Chivasso, forse si poteva pensare ad altre soluzioni, ma crediamo che a questo punto bisogna andare in questa direzione: bisogna cogliere l'occasione per una modernizzazione complessiva della linea e quindi farne un'opportunità per avere un servizio ferroviario che torni ad essere decente dopo tanti anni in cui piuttosto si è andati sempre indietro e non si sono fatti dei passi avanti, perché abbiamo un'infrastruttura che nelle sue caratteristiche essenziali è quella che era stata realizzata nel secolo scorso; quindi dobbiamo fare un grosso passo avanti ed è questa la condizione ideale. Chiediamo quindi con la mozione che venga fatta una scelta chiara e che finalmente la Regione Valle d'Aosta dia un "colpo di acceleratore" rispetto ad una scelta che ci sembra ineluttabile in questo momento.
Président - Je déclare ouvert le débat.
La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.
Caveri (UV) - Vorrei proporre al Consigliere Riccarand una riscrittura della mozione, così come è stata proposta, che dovrebbe suonare così: "sottolineata la necessità ed urgenza di modernizzare", quindi cambierei quel verbo, mentre nella parte impegnativa potrebbe diventare: "la Giunta regionale ad assumere le opportune iniziative affinché sia avviata la progettazione complessiva per il miglioramento della linea Aosta-Ivrea dal punto di vista strutturale, prevedendo in particolare la fattibilità di rettifiche del tracciato, di raddoppi selettivi e di elettrificazione della linea".
Non voglio oggi tediare il Consiglio con un intervento complessivo sulla ferrovia, perché il 18 giugno avremo, su richiesta del Consigliere Riccarand, una riunione apposita nella Commissione presieduta dal collega Praduroux, quindi in quella sede avrò la possibilità di dire quali sono le iniziative complessive che il Governo intende mettere in campo per la ferrovia. Mi limito a dire che siamo d'accordo sulla necessità di studiare il problema, sia con gli appositi accordi che devono essere stipulati con i diversi attori, in particolare con "RFI" e con "Trenitalia" per quanto riguarda l'esercizio, sia all'interno di quell'accordo di programma quadro, che dovrà essere stipulato entro fine mese con la Presidenza del Consiglio dei ministri, in particolare con il Ministero dei trasporti e che riguarda un complesso di iniziative che hanno due punti cardine.
Il primo è appunto la modernizzazione della linea, compreso lo studio di miglioramento dell'infrastruttura e la questione dell'elettrificazione, capendo quali sono i costi e i benefici; da quel punto di vista mi limito a dire che il mantenimento della linea... anche nel materiale che lei mi ha fornito si dice che l'elettrificazione dovrebbe comportare un esercizio un po' più sostenuto della linea, questa è la tesi di "RFI". Non sono contrario all'elettrificazione e vorrei avere delle certezze, non è detto che l'elettrificazione dell'Ivrea-Chivasso comporti il fatto che il materiale "diesel" non possa transitare: il materiale "diesel" può transitare anche dove vi è una linea elettrica, quindi si tratta di valutare i costi e i benefici e ritengo che, come Giunta, possiamo prendere impegno di effettuare rapidamente questi approfondimenti.
Il secondo problema che "irrompe sulla scena" è l'assoluta e drammatica marginalizzazione della stazione di Chivasso, dove non si ferma l'alta capacità, perché non vi è la stazione ferroviaria, dove non si fa più il trasporto merci; per cui siamo isolati dal trasporto merci, a Chivasso non fermano gli "eurostar" e non fermeranno più gli "intercity", per cui anche gli investimenti in corso nel Canavese sull'Ivrea-Chivasso hanno un senso di pendolarismo locale, ma non più un disegno ampio. Sempre più con "RFI" pertanto si ragiona dell'ipotesi "dell'unghia" di Chivasso, cioè di una deviazione che, prima di raggiungere la ferrovia, si innesti con una specie di lunga curva all'interno della linea tradizionale, oppure l'alternativa è quella del cosiddetto "baffetto" fra Montanara e Volpiano che dovrebbe portare attraverso la GTT verso la stazione di Settimo.
Avremo modo di confrontarci su questo, chiedo solo ai presentatori di accogliere questa modifica; credo che in fondo la linea sia comune e sia quella di una modernizzazione in tempi rapidi della linea, naturalmente quando dico "in tempi rapidi" anche riflettendo sulle questioni: l'elettrificazione oggi significherebbe la chiusura della linea per circa 2 anni, così è stato detto dai tecnici. Si tratta quindi di mettere assieme i diversi "pezzi del tassello" e poi assumere delle decisioni politiche che comportano una volontà politica di investimenti, perché alcuni degli investimenti necessari saranno investimenti corposi.
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Ho apprezzato molto l'intervento dell'Assessore Caveri, perché mi sembra che abbia riportato con queste modifiche alla mozione presentata dal gruppo "Arcobaleno" il tema ad un livello più congeniale alla realtà che immaginiamo, innanzitutto perché riprende alcuni dati fondamentali del programma di maggioranza e poi perché dà alla ferrovia quella importanza decisionale e strategica di cui tutti noi siamo convinti.
È stato particolarmente opportuno ricordare i lavori dell'alta capacità. Bisogna ricordare forse quali sono le caratteristiche di questo progetto di collegamento veloce tra Torino e Milano, che già alla fine del 2005 consentirà un avvio del tratto Torino-Novara in tempi molto rapidi, tanto per avere un'idea si andrà da Torino a Milano alla fine dell'anno prossimo in poco più di 1 ora e 10 minuti e questi lavori ad aprile avevano già superato il 57% della realizzazione per oltre 2.500 milioni di euro, vedendo al lavoro più di 6.200 persone. È quindi un cantiere che sta andando avanti a velocità notevole e che darà al nord ovest una struttura ferroviaria di grande importanza strategica, che però sarà basata su 3 interconnessioni: a Santhià, a Novara Ovest e a Novara Est, non più a Chivasso. Non solo dunque dobbiamo fare investimenti come elettrificazione ed altre cose, ma dobbiamo affrontare il problema di modernizzazione più generale: il che significa ristudiare l'interconnessione con Torino, ristudiare il trasporto merci, ristudiare tutto il sistema ferroviario, ma in particolare vedere quale impatto avrà la ferrovia sulla nostra regione. È una ferrovia che risale alla fine dell'Ottocento, in cui nel tratto Châtillon-Aosta vi sono stati degli interventi di modificazione una quarantina di anni fa, ma che non si avvale di tutte quelle conoscenze che oggi sono a disposizione; quindi modernizzare significa fare interventi modificativi sul tratto valdostano che consentano risparmio del territorio e miglioramento del servizio. Faccio un esempio: a livello della mitica "Montjovetta" del tratto da Verrès a Châtillon vi sono state in passato frane, smottamenti che hanno portato anche delle vittime, è un tratto molto tortuoso, probabilmente alla fine dell'Ottocento non si poteva costruire qualcosa di diverso, ma oggi abbiamo la possibilità di fare qualcosa di più veloce e sicuro che consenta di fare della ferrovia veramente la "colonna vertebrale" dei collegamenti interregionali.
Mi associo alla richiesta dell'Assessore di fare una modifica in questo senso della mozione, ricordando però un aspetto politico di cui dobbiamo tenere tutti presente come Consiglio: il rapporto con "Trenitalia" e con "RFI" non è un rapporto semplice e, secondo me, dobbiamo avere tutti una grande compattezza, perché non vorrei che queste aziende, che vedono la Valle d'Aosta come un piccolo puntino in fondo alla penisola, utilizzino la loro potenza di fatto di monopolisti di questo sistema per farci fare quello che vogliono; quindi è bene che con "Trenitalia" e "RFI" la Valle d'Aosta si presenti con un'unica faccia e con una determinata volontà di avere una ferrovia moderna.
Président - Il y a un nouveau texte qui porte la signature de l'Assesseur Caveri.
La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Accogliamo volentieri la proposta dell'Assessore di apportare modifiche al testo, nel senso di mettere l'accento su una modernizzazione complessiva che accanto all'elettrificazione preveda anche raddoppi selettivi, rettifiche di tracciato. Crediamo che l'elettrificazione possa essere l'occasione per un miglioramento strutturale di questo tipo; ritengo che l'elettrificazione e i punti di incrocio siano relativamente semplici, mentre le rettifiche del tracciato sono opere più complesse, ma possono rientrare all'interno di un accordo in cui si procede anche per fasi, soprattutto esse si possono fare mantenendo comunque in funzione la linea, perché si fa un tracciato parallelo che poi si utilizzerà, quindi se guardiamo sui tempi lunghi anche questa cosa ci sta dentro.
Rispetto a due osservazioni, vorrei solo sottolineare due aspetti che, a mio avviso, dobbiamo avere ben presenti. È vero che anche dopo che la tratta fino ad Ivrea sarà elettrificata i "diesel" potranno continuare ad andare sulla linea anche se è a trazione elettrica, non è vietato, vi è qualche preoccupazione sull'ingresso nel passante ferroviario di Torino che è sotterraneo, ma il problema è che non succederà perché, nel momento in cui sarà a trazione elettrica, non elettrificano una linea per poi far andare i treni "diesel"! I treni da Ivrea in giù quindi andranno a trazione elettrica, ci potrà essere l'eccezione di uno, due o tre convogli al giorno, ma il resto dovrà andare a trazione elettrica. Il bivio a cui ci troviamo quindi è: o si cambia ad Ivrea, o si elettrifica, oppure si sceglie un sistema diverso, che è quello dei sistemi dei locomotori ibridi, che però hanno tutta una serie di inconvenienti molto pericolosi; credo che su questo terreno dobbiamo andare con molta decisione.
Vi è il problema dell'interruzione del servizio lungo la tratta per i lavori necessari per l'ammodernamento; lo studio di fattibilità del 1996 parlava di un periodo che andava da 8 mesi ad un anno, quindi siamo su livelli completamente diversi, ma l'esperienza che abbiamo fatto con l'alluvione ci consente di affrontare questo problema con molta tranquillità, perché l'interruzione di servizio va programmata su certe tratte a seconda di come avanzano i lavori ed è perfettamente compatibile con un servizio alternativo ben organizzato. Non vi sono sotto questo aspetto dei problemi e non dobbiamo farci bloccare rispetto ad una scelta di ammodernamento complessivo della linea, che darà frutti per decenni, altrimenti rimaniamo fermi e le conseguenze saranno sempre negative.
Il nostro gruppo quindi accoglie le proposte di modifica e vota la mozione con le modifiche proposte dall'Assessore.
Président - Je soumets au vote le nouveau texte, dont je donne lecture:
Mozione
Appreso che sono state avviate le gare d'appalto dei lavori per l'elettrificazione della tratta ferroviaria Chivasso-Ivrea;
Appreso altresì che l'avvio dei lavori è previsto per l'autunno 2004 e la loro conclusione nell'estate 2005;
Sottolineata la necessità ed urgenza di modernizzare anche la tratta ferroviaria Ivrea-Aosta per evitare una penalizzazione e marginalizzazione del servizio ferroviario per gli utenti valdostani;
Il Consiglio regionale
Impegna
la Giunta regionale ad assumere le opportune iniziative affinché sia avviata la progettazione complessiva per il miglioramento della linea Aosta-Ivrea dal punto di vista strutturale, prevedendo in particolare la fattibilità di rettifiche del tracciato, di raddoppi selettivi e di elettrificazione della linea.
F.to: Caveri
Conseillers présents et votants: 31
Pour: 31
Le Conseil approuve à l'unanimité.