Oggetto del Consiglio n. 675 del 10 giugno 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 675/XII - Definizione di procedure per il conferimento di incarichi esterni in materia di sicurezza. (Reiezione di mozione)
Mozione
Rilevato che, ai fini della sicurezza delle attività e delle strutture della Regione è prevista l'attivazione di una struttura interna all'Amministrazione regionale dedicata specificatamente alla gestione dei problemi della sicurezza;
Preso atto che sono stati commissionati, nel corso degli anni, vari incarichi esterni ai fini della sicurezza;
Rilevato che l'ulteriore e recente incarico al generale a riposo Paolo Inzerilli ha suscitato critiche e perplessità all'interno ed all'esterno del Consiglio regionale;
Evidenziata la delicatezza della problematica, che coinvolge anche la questione della riservatezza dei dati e degli atti che possono rendersi necessari nel corso dell'attività amministrativa e consiliare;
Il Consiglio regionale
Impegna
la Giunta regionale e l'Assessore competente a non affidare ulteriori incarichi esterni in materia di consulenza sulle questioni della sicurezza in assenza di un preventivo esame e atto di indirizzo in tal senso da parte del Consiglio regionale.
F.to: Riccarand - Curtaz - Squarzino Secondina
Président - La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - L'occasione per la presentazione della mozione in esame ci è stata data ovviamente dall'ormai famoso incarico all'ex Generale del SISMI di uno studio in riferimento ai problemi della sicurezza delle sedi dell'Amministrazione regionale; fra l'altro, se l'Assessore mi consente di aprire una parentesi, saremmo curiosi di sapere se questo studio è stato depositato, perché riteniamo che la scadenza sia prossima, se non già superata, atteso che lo studio doveva essere consegnato entro i 45 giorni dall'incarico...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... non so quanto lavorano i generali, pensavo che i generali lavorassero tutti i giorni, sabato e domenica inclusi, allora se sono 40 giorni lavorativi, se contiamo i "week-end", certo mancherà ancora del tempo... comunque sarà nostra cura, quando saranno scaduti i termini, ottenere questo studio che, visto il richiamo che ha avuto la vicenda, qualche curiosità ce la suscita. Una vicenda che abbiamo definito brutta, con un epilogo che non ci è piaciuto perché avremmo preferito un'autocritica da parte della Giunta, autocritica che non è venuta, anzi - i colleghi ricorderanno - nello scorso Consiglio il Governo ha difeso quella scelta e soprattutto non ha risposto a quella che, a nostro giudizio, era una delle questioni politiche centrali della nostra iniziativa: capire chi aveva mandato questo illustre personaggio nella nostra Regione. Questa è una curiosità che è rimasta inesaudita; comunque, se il Governo regionale vorrà esaudirci, certo oggi non respingiamo un'eventuale chiarimento in questo senso. La questione però pone anche un problema più generale, perché abbiamo verificato che in tema di sicurezza la Regione non è nuova ad affidare incarichi esterni; la cosa da un certo punto di vista preoccupa per le ragioni anche di "privacy" che sono sottese a questa materia e appare in contraddizione al fatto che la Regione sia dotata di una struttura interna che dovrebbe occuparsi della vicenda, una struttura interna che dovrebbe essere adeguatamente organizzata e quindi in grado di formulare delle proposte nell'ambito di sua competenza. Ecco perché, evidenziata la delicatezza della problematica, che coinvolge anche questioni di riservatezza dei dati e di atti, che possono rendersi necessari nel corso dell'attività amministrativa e nel corso dell'attività politico-consiliare, chiediamo con questa mozione che la Giunta regionale e l'Assessore si impegnino a non affidare ulteriori incarichi, in modo particolare incarichi tanto discutibili, ma in generale non si affidino incarichi esterni in questa materia, avendo già a propria disposizione una struttura regionale funzionante e che nel futuro tutta l'attività riguardante questo tema venga svolta all'interno dell'Amministrazione regionale.
Questa è la breve presentazione della nostra iniziativa; siamo in attesa di conoscere qual è l'orientamento del Governo, della maggioranza regionale ed eventualmente degli altri gruppi che volessero pronunciarsi in questa materia, per capire se errori come quelli che sono stati commessi avranno o meno da ripetersi.
Président - Je déclare ouvert le débat.
La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Cercherò di attenermi alla mozione presentata e, per la parte in cui il gruppo impegna la Giunta regionale e l'Assessore competente a non affidare ulteriori incarichi esterni in materia di consulenza sulle questioni della sicurezza in assenza di un preventivo esame e atto di indirizzo in tal senso da parte del Consiglio regionale, tranquillizzo il gruppo dichiarando che non vi è alcuna volontà di affidare ulteriori incarichi. Quel tipo di incarico era un incarico necessario al fine di valutare, come è scritto abbastanza bene nel disciplinare, e quindi fare una proposta in termini organizzativi; da nessuna parte nel disciplinare e nell'incarico veniva demandata ad un consulente un'attività che è propria delle strutture; strutture che peraltro si possono avvalere di fornitori esterni per quel che attiene delle attività di tipo tecnologico, che permettono il presidio elettronico di tutta una serie di siti. Ecco che, a fronte della richiesta "extra mozione" sul fatto di aver terminato o meno, sono noviziato che il consulente ha avuto un primo incontro con il direttore e che ha già avuto modo di confrontarsi sul documento conseguente lo studio. Credo vi siano solo alcuni dettagli da perfezionare e nei prossimi giorni vi sarà la consegna del documento.
Questo documento ovviamente permetterà alle strutture di verificare ed eventualmente migliorare l'organizzazione in termini di sicurezza, perché concordo assolutamente con il Consigliere Curtaz che il presidio delle attività amministrative dell'Amministrazione regionale, tutelando la segretezza della documentazione, il segreto d'ufficio, tutte le pratiche che hanno vari risvolti... ricordo che la Regione presta le sue attività e i suoi servizi a 360°, gestisce sia dati di natura sanitaria, sia di tipo familiare, per cui tutti i dati sensibili e una fuoriuscita di documenti della pubblica amministrazione ricordo che, oltre a creare problemi in merito a "privacy" e quant'altro, è una violazione del segreto di ufficio sanzionato dal Codice penale. Concordo con il Consigliere Curtaz in merito sia al presidio della gestione del sistema di telecomunicazioni, sia al presidio delle centrali e delle tecnologie utili all'elaborazione dati; da questo punto di vista, questo tipo di manuale non servirà, se non a migliorare una procedura, che deve essere un procedura e una struttura completamente interna, perché non è possibile demandare a terzi, se non delle funzioni meramente tecnologiche. Sotto questo aspetto l'impegno è già un impegno che fa parte delle nostre decisioni, non vi è alcuna ulteriore consulenza; vi sarà a seguito di questo lavoro un manuale, delle disposizioni che verranno portate a conoscenza nelle sedi competenti, quindi prima nelle strutture, poi, se del caso, l'approvazione da parte degli organi dell'amministrazione... in modo tale che questo presidio venga codificato come deve essere codificato.
Detto questo, chiedo al gruppo, se possibile, il ritiro della mozione.
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Volevo fare qualche notazione in semplicità su questo tema suscitato dal gruppo "Arcobaleno-Vallée d'Aoste", perché ho l'impressione che non sia tanto un problema tecnico che ci può interessare di questa questione, ma che forse sarebbe opportuno valutare qualche piccolo aspetto politico che è connesso con il tema che ci è stato portato alla riflessione dal gruppo dell'opposizione. Il tema politico è questo: ci pare abbastanza singolare, quanto meno anomalo rispetto a una tradizione che ci accomuna da tanti anni, che accomuna questa comunità almeno dal 1943-1944, cioè quella della coscienza dell'autonomia, dell'autonomia come valore fondante anche di questo consesso, oltre che di questa nostra solidale comunità, che si affidi ad un esponente dello Stato, anzi ad un alto esponente di un alto apparato dello Stato, e che tipo di apparato dello Stato, il SISMI e prima il SID, la responsabilità della sicurezza del Palazzo che è simbolo dell'autonomia.
Non vi è niente di clamoroso, niente di tecnicamente disdicevole, non è messo in dubbio nulla di quanto abbiamo sentito e non abbiamo motivo di pensarla diversamente, che vi è tutto un lavoro tecnico che è stato approntato, di cui sicuramente il valore tecnico è poco discutibile, di cui noi concordiamo, ma vi è questo piccolo nodo politico che ci sembra quanto meno anomalo. Ci consentirete di farci qualche riflessione sopra "fra il serio e il faceto". Vi è uno studioso americano che dice che noi conosciamo tutte le persone di questa Terra attraverso 6 passaggi: pensiamo ad una persona che sta in Africa, penso al Consigliere Salzone che conosce sicuramente molti Africani... ci chiediamo allora in base a questa teoria... quali sono i 6 passaggi che legano il sottoscritto al Generale in pensione Paolo Inzerilli, su un paio credo si possa dire senza tanta difficoltà... uno è certamente l'Assessore Marguerettaz, che ci ha presentato questa consulenza, un altro è il Senatore Cossiga, noto Presidente della Repubblica in pensione, che ha difeso contro il Giudice Casson, in una miriadi di articoli, il Generale Paolo Inzerilli; in mezzo non si sa, sapremo. La cosa però poi, entrando nello specifico... e non è solo un problema di teoria, ma anche di applicazione, è che questo Generale in una buffa rivista che si chiama "L'Ircocervo", che è un animale mitologico - un trimestrale di cultura politica di cui ho qui il n. 1 dell'anno I, luglio 2002, con in copertina un'inequivocabile indicazione politica - fa un'elegia delle strutture "coperte" dello Stato, come un elemento importante nella lotta contro terrorismo e quant'altro, dice: "l'importante sono le OCS..." - attività condotte da servizi clandestini, ovvero strutture "coperte" e quindi formalmente inesistenti dei servizi segreti, come una delle strutture fondamentali dell'attività di sicurezza dello Stato - "... per quanto attiene queste attività "coperte", il discorso è completamente diverso da quello che diceva prima, fra il 1952 e il 1990 per circa 40 anni l'Italia è stata al passo con tutti gli altri Paesi della NATO. L'organizzazione "Stay Behind", nota più comunemente come "Gladio", da un lato, e la struttura coperta del SISMI, V sezione e poi VII divisione, almeno in linea di principio erano in grado di assolvere a tutti i compiti previsti in questo settore di clandestinità". Lascio poi perdere le considerazioni che lui fa sull'Italia e sulla cosiddetta "guerra non ortodossa", cioè la necessità per la sicurezza di uno Stato di utilizzare anche strutture "coperte". Sono dati che ci fanno tornare alla mente passaggi anche confusi della storia italiana, passaggi dolorosi in alcuni momenti e che hanno lasciato nella coscienza di tutti noi la sensazione che non tutto sia stato chiarito in questi anni per certi motivi. È ancora nella coscienza civile di tutti noi, oltre che degli altri 60 milioni di Italiani, il fatto che è brutto per un Paese sapere che per la strage di Peteano, piuttosto che per quella di Ustica, non siano stati ancora trovati i colpevoli.
Voglio concludere queste brevi note di richiamo ad un'attenzione politica su questi temi non perché voglio una risposta agli interrogativi che ponevo prima... o a una valutazione più specifica su questo argomento... ma per attirare l'attenzione sull'autonomia. L'autonomia della Valle d'Aosta è un bene a cui credo tutti siamo profondamente attaccati, è un bene però che necessita di una guardia alta e anche in casi come questo forse, prima di prendere delle decisioni, sarebbe opportuno fare una maggiore riflessione; a maggior ragione quando, dopo una valutazione che era stata fatta in maggioranza, si ha a disposizione un parere del Coordinatore dell'Ufficio legale della Regione, che dice che, dal punto di vista strettamente giuridico, laddove ragioni di opportunità lo consigliano, si potrà procedere nei termini sopra indicati al recesso unilaterale, ex articolo 2237 Codice civile o, nel caso possibile, alla risoluzione consensuale del contratto. Erano possibilità che ci erano state date, non abbiamo voluto sfruttarle; credo che queste riflessioni, ormai parte della nostra storia, che non hanno effetti pratici, ci devono riportare con i piedi per terra, che la difesa dell'autonomia si fa tutti i santi giorni.
Président - S'il n'y a pas d'autres collègues, je ferme la discussion générale.
La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Abbiamo ascoltato con attenzione i due interventi, per certi versi contraddittori, che ci indurranno alla fine di questa mia breve replica a fare una richiesta.
Per quanto riguarda la risposta dell'Assessore Marguerettaz, dobbiamo fare due osservazioni. Personalmente trovo corretto che lei oggi si sia attenuto strettamente, come ha voluto sottolineare, al contenuto della mozione, certo che avremmo apprezzato altrettanta disponibilità ad attenersi strettamente al contenuto dell'interpellanza quando abbiamo posto delle domande a cui non è stata data risposta. Secondo punto: in occasione dello scorso Consiglio chiedevamo la revoca di quella sciagurata deliberazione; cosa ci è stato risposto? "Guardate che ormai il lavoro è ultimato" e allora ci aspettavamo qualche giorno dopo di avere in mano lo studio del Generale Inzerilli. Oggi apprendiamo invece che questo lavoro non è ancora ultimato e sono passati altri 16 giorni su 45, seppur lavorativi. Questa storia dell'impossibilità di procedere alla revoca, perché il lavoro era ultimato, quindi ha tutta l'aria di essere una giustificazione che non stava né in cielo, né in terra, tanto che su questo punto un elemento ce lo ha fornito l'intervento del Consigliere Sandri, che ha citato un parere tecnico di dirigenti responsabili dell'amministrazione, che consentivano al Governo regionale di poter recedere da questo incarico oppure lo invitavano a trovare una risoluzione consensuale. Credo che a questo punto sia lecito porsi una domanda, cioè sapere se queste possibilità sono state esplorate o sono state escluse: "se sono state esplorate", perché non sono andate a buon fine, "se sono state escluse", perché si è deciso di non utilizzare le opportunità giuridiche che il disciplinare di incarico consentiva.
Quanto all'intervento del Consigliere Sandri, lo condivido totalmente, anche se una sua definizione mi è parsa minimalista: ha detto un "piccolo nodo", a me sembra che non sia un nodo tanto piccolo, perché - come ho avuto occasione di dire la scorsa volta - mi è sembrato che l'intera Regione, soprattutto nella concezione autonomista che caratterizza tutte le forze presenti in questo Consiglio... abbia fatto una brutta figura in questa vicenda ed è ancor più paradossale che sia stato un esponente "dell'Union Valdôtaine" a proporre alla Giunta - praticamente monocolore - di affidare questo incarico. "Chi sta in mezzo?" Mi è piaciuta questa cosa di chi sta in mezzo fra l'Assessore Marguerettaz e il Senatore Cossiga... non si sa, mah! Noi pensiamo di saperlo e che l'Assessore non lo possa dire chi sta in mezzo, sarà perchè, per definizione, i servizi sono segreti...
Dopo questi due interventi così diversi, prima di pronunciarci in ordine alla richiesta fattaci dall'Assessore, chiediamo al Governo e alla maggioranza di chiarirci qual è la posizione politica su questo episodio, perché non può sfuggire che il segno dell'intervento, soprattutto in occasione dell'altro Consiglio, dell'Assessore Marguerettaz è assai diverso rispetto al segno dell'intervento, alle indicazioni, alle critiche, seppure garbate, che il Consigliere Sandri ha rivolto nei confronti di chi ha scelto questo soggetto. Intendiamo quindi chiedere espressamente se l'impegno assunto dall'Assessore Marguerettaz, cioè l'impegno di non dare ulteriori incarichi e quindi l'invito a noi di ritirare la mozione, è stato assunto personalmente, oppure in rappresentazione di tutte le forze di maggioranza.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Solo per chiarire. L'impegno assunto di non procedere ad ulteriori consulenze non deriva né dalla mozione presentata dal gruppo "Arcobaleno", né da una decisione di maggioranza, ma è una definizione che era già nata in questo senso. La consulenza al Generale Inzerilli era una "consulenza spot" non continuativa, non ripetibile, era una consulenza che è stata richiesta dalle strutture della Giunta regionale per fare delle verifiche di tipo tecnico, di tipo gestionale. Posso condividere una serie di riflessioni che sono state fatte in quest'aula, ma con il conferimento di un incarico - anche se questo può apparire a qualcuno che vuole fare il processo alle intenzioni non credibile - ci si propone di risolvere dei problemi. Normalmente, per quanto siano delicate le questioni, quando si dà un incarico, lo si dà a soggetti che hanno delle conoscenze e delle qualifiche specifiche.
È chiaro che, così come viene prospettata in quest'aula, si falsa la realtà. Non è stata messa in discussione né l'autonomia, né la potestà dell'Amministrazione regionale di governare ed amministrare le proprie procedure: si tratta di perfezionare una gestione che - e lì gli atti sono a dimostrarlo - nel tempo ha sempre avuto necessità di avere dei supporti esterni. Nell'ambito dell'organizzazione di questi servizi si è voluto iniziare individuando una struttura specifica all'interno dell'Amministrazione regionale; quindi, sotto alcuni aspetti, ripeto - non entro nel merito -, certe considerazioni possono anche essere condivise e condivisibili, ma credo ci debba essere il plauso per l'obiettivo che si è fissato di rendere autonoma una Regione autonoma dal punto di vista della sicurezza. Non voglio fare la dietrologia, che i miei colleghi sono più bravi a fare; mi sono semplicemente posto nella condizione di trovare una consulenza, e qui le osservazioni credo che debbano essere circostanziate circa le competenze; dopodiché, se avessimo demandato ad altri delle attività, allora sì, ma qui tutta l'attività è in capo alla direzione amministrata e gestita dal Dott. Lan: ecco perché questo è un iter normalissimo e questa consulenza non è né ripetibile, né seguita da altre.
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - La mozione che il nostro gruppo ha presentato ha due tipi di contenuto: uno è un contenuto prettamente tecnico, quello di chiedere che non vi sia la reiterazione di ulteriori incarichi non solo rispetto alla persona specifica del Generale Inzerilli, ma rispetto alla tematica della sicurezza, su cui vi è stato un comportamento da parte della Giunta che ha completamente scavalcato il Consiglio, creando uno stato di fatto che è stato criticato da varie parti. Vi è quindi un contenuto di carattere tecnico presente nella mozione, ma l'iniziativa ha anche un contenuto di carattere politico, perché abbiamo presentato l'iniziativa in modo che l'Assemblea potesse discutere e pronunciarsi rispetto a una vicenda complessiva che ha creato allarme e preoccupazioni in un'area molto vasta del Consiglio regionale; siccome non era possibile fare questo con altri strumenti, lo abbiamo fatto con una mozione, che è lo strumento che permette al Consiglio di tornare su un problema e di esprimere i suoi orientamenti ed indirizzi.
Il problema che adesso poniamo è questo. L'Assessore Marguerettaz ci ha detto: "non preoccupatevi, non vi saranno ulteriori incarichi al Generale Inzerilli o in materia di sicurezza, ma procederemo in altro modo"...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... non hai detto questo? Chiaramente non è che ci riferiamo ad un ulteriore incarico al Generale Inzerilli, la richiesta è che il Consiglio non venga più posto di fronte al fatto compiuto, quindi non vi siano ulteriori incarichi in materia di sicurezza che il Consiglio poi deve subire, perché ci viene detto che non si può più far niente, non si può cambiare perché ormai l'incarico è partito. Se vi è un impegno da parte della maggioranza in modo formale di dire: "non intendiamo più affidare incarichi su questo tema, in materia di sicurezza, se non dopo una scelta del Consiglio" e vi è la richiesta di ritirare la mozione, la ritiriamo, ma ci deve essere una dichiarazione da parte della maggioranza, perché qui abbiamo sentito posizioni diverse espressa dall'Assessore Marguerettaz e dal Capogruppo dei "Democratici di Sinistra". Vorremmo quindi capire qual è la posizione della maggioranza, se vi è impegno rispetto a quello che chiedevamo nella mozione e se vi è una richiesta da parte della maggioranza in conseguenza di questo impegno di ritirare la mozione.
Président - S'il n'y a pas de collègues qui souhaitent intervenir, je soumets au vote la motion:
Conseillers présents: 33
Votants: 3
Pour: 3
Abstentions: 30 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Frassy, Isabellon, Lattanzi, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Nicco, Pastoret, Perrin, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Sandri, Stacchetti, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent, Viérin Marco)
Le Conseil n'approuve pas.