Oggetto del Consiglio n. 248 del 20 novembre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 248/XII - Disegno di legge: "Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 2003 e a quello pluriennale per il triennio 2003/2005".
Articolo 1
(Recupero di somme dalla disponibilità del fondo di dotazione della gestione speciale Finaosta S.p.A.)
1. La struttura competente dell'Assessorato del bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali provvede a richiedere alla Finaosta S.p.A. il rimborso, anche in più soluzioni, della somma di euro 3.075.000,00 disponibile sul fondo di dotazione della gestione speciale di cui all'articolo 5 della legge regionale 28 giugno 1982, n. 16 (Costituzione della società finanziaria regionale per lo sviluppo economico della Regione Valle d'Aosta), da introitare sul capitolo 9905 (Recuperi di somme giacenti sulla gestione speciale Finaosta S.p.A. derivanti dai rientri dei finanziamenti concessi), dello stato di previsione dell'entrata del bilancio per l'anno finanziario 2003.
Articolo 2
(Autorizzazioni di maggiori o minori spese recate da leggi regionali)
1. Le autorizzazioni di spesa recate dalle leggi regionali, ivi comprese le leggi regionali 11 dicembre 2002 n. 25 (Legge finanziaria per gli anni 2003/2005) e 28 aprile 2003, n. 13 (Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2003, modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative, variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2003 e per il triennio 2003/2005), sono modificate, per gli anni 2003, 2004 e 2005, nelle misure indicate nell'allegato A.
Articolo 3
(Variazioni allo stato di previsione dell'entrata)
1. Allo stato di previsione dell'entrata del bilancio per l'anno finanziario 2003 sono apportate le seguenti variazioni:
a) in diminuzione
Capitolo 1600 "Quote fisse di ripartizione delle imposte sostitutive dei tributi erariali oggetto di devoluzione"
competenza euro 73.000.000,00
b) in aumento
Capitolo 1610 di nuova istituzione
Programma regionale 1.02
Codificazione 1.2.1.
"Gettito imposte anni precedenti":
competenza euro 39.748.112,00
Capitolo 9905 "Recuperi di somme giacenti sulla gestione speciale Finaosta S.p.A. derivanti dai rientri dei finanziamenti concessi"
competenza euro 3.075.000,00
cassa euro 3.075.000,00.
Articolo 4
(Variazioni allo stato di previsione della spesa)
1. Allo stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno finanziario 2003 e di quello per il triennio 2003/2005 sono apportate le seguenti variazioni, come indicate, in diminuzione, nell'allegato B e, in aumento, nell'allegato C:
a) in diminuzione
anno 2003 competenza euro 57.058.758,88
cassa euro 50.325.215,69
anno 2004 competenza euro 2.645.542,79
anno 2005 competenza euro 2.370.542,79
b) in aumento
anno 2003 competenza euro 26.881.870,88
cassa euro 53.400.215,69
anno 2004 competenza euro 2.645.542,79
anno 2005 competenza euro 2.370.542,79.
Articolo 5
(Copertura finanziaria)
1. La copertura della minore entrata complessiva, per l'anno 2003, di euro 30.176.888,00, derivante dall'articolo 3, è assicurata dalle minori spese disposte dall'articolo 4, comma 1, lettera a).
Articolo 6
(Pareggio del bilancio)
1. Il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2003, a seguito delle variazioni approvate con la presente legge, pareggia nelle risultanze di euro 2.096.715.884,40 per la competenza e di euro 2.534.588.459,49 per la cassa.
Articolo 7
(Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.
Allegati
(Omissis)
Président - Je vous donne lecture d'une lettre du Conseil permanent des collectivités locales, qui nous est parvenue à propos du projet de loi n° 5:
Donnant suite à votre lettre du 9 octobre dernier, on vous informe que l'Assemblée du Conseil permanent des collectivités locales, lors de la séance du 11 novembre dernier, aux termes de l'article 65, 2e alinéa, lettre c) de la loi régionale n° 54, a exprimé un avis favorable au projet de loi n° 5 concernant: "Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 2003 e a quello pluriennale per il triennio 2003/2005."
Une copie de la lettre est en train d'être distribuée à tous les conseillers.
La parole au rapporteur, Conseiller Rini.
Rini (UV) - Questo disegno di legge rappresenta il primo provvedimento legislativo di variazione al bilancio di previsione dell'esercizio finanziario 2003 e del triennio 2003/2005.
Per l'anno 2003 la variazione prevede una diminuzione dell'entrata per euro 73.000.000 e uno storno di fondi tra capitoli già esistenti, cioè spese il cui aumento è compensato con riduzione di altre spese già previste in bilancio e rispetto alle quali la programmazione ne consente la riduzione.
La diminuzione dell'entrata riguarda il capitolo relativo alle quote di ripartizione delle imposte sostitutive dei tributi erariali oggetto di devoluzione, le ormai note "plusvalenze ENEL". Come si evince dalla relazione che accompagna il disegno di legge, la proposta di riduzione di tale capitolo di entrata è conseguenza della verifica degli equilibri di bilancio e riaccertamento delle poste attive e passive. Rispetto alla previsione di euro 93.000.000, la riduzione è di euro 73.000.000 in quanto l'entrata accertata è di soli euro 20.000.000.
Si compensa la minore entrata con circa 40.000.000 euro derivanti dal recupero del gettito delle imposte erroneamente attribuite allo Stato dalla filiale di una banca con sede di Aosta; trattasi soprattutto di IRPEF, IRPEG, IVA e imposta di fabbricazione sulla birra del periodo 12 ottobre 2001-12 febbraio 2002. La differenza di euro 33.251.888 è compensata per euro 30.176.888, mediante riduzione di capitoli di spesa del bilancio di previsione annuale e per euro 3.075.000 mediante recupero dalla disponibilità del fondo di dotazione della gestione speciale della "Finaosta S.p.A.".
Nel dettaglio sono da considerarsi qualificanti le seguenti operazioni in aumento dello stato di previsione della spesa: interventi di attuazione del Piano di sviluppo rurale 2000/2006, quali interventi migliorativi aziendali e delle infrastrutture rurali e gli interventi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; contributi per il ripristino delle infrastrutture rurali danneggiate da eventi alluvionali; interventi a favore di imprese industriali ed artigiane e loro consorzi a sostegno di investimenti produttivi; finanziamento all'USL per investimenti; finanziamento del Fondo per il rinnovo contrattuale nell'ambito scolastico; interventi a favore delle società di impianti a fune; contributi regionali nel settore dei trasporti pubblici.
Dopo questa breve relazione tecnica, vorrei fare ancora alcune considerazioni. Questi 93 milioni di euro vanno stornati in quanto non abbiamo una certezza assoluta che ci vengano erogati, ma non dobbiamo accettare "tout court" la non erogazione. Ritengo che l'Assessore e gli uffici non debbano "gettare la spugna" ma, come credo che stiano facendo, cercare di ottenere quanto ci spetta, non possiamo rinunciare a dei diritti su delle imposte solo perché l'imposta originaria cambia nome. Per quanto riguarda poi il recupero del gettito delle imposte a seguito dell'errore bancario, credo che bisognerà attivarsi in modo che i controlli sulle banche e sui soggetti autorizzati alla riscossione dei tributi siano più puntuali e sistematici e che quanto successo non abbia più a ripetersi. Bisogna comunque dare atto che l'errore è stato individuato dalla Direzione finanze della Regione ma, trattandosi di una somma così ingente, forse è anche abbastanza intuitivo, se le cifre fossero state più piccole, può darsi che l'errore non sarebbe stato rilevato e, di conseguenza, non avremmo introitato quanto dovutoci.
Président - Le débat est ouvert.
La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - L'aspetto più interessante di questo disegno di legge consiste nella constatazione che le entrate previste, quindi messe nel bilancio di previsione del 2003, non sono state tutte introitate dalla Regione; le previsioni fatte, quindi, erano errate.
Trova così soluzione - certamente non favorevole per le casse della Regione - la questione posta con chiarezza dall'opposizione nel momento dell'esame dell'approvazione in aula del bilancio di previsione 2003 e del bilancio pluriennale 2003-2005. La famosa quota di 93 milioni di euro prevista al capitolo 1600, riguardante la ripartizione delle imposte sostitutive dei tributi erariali derivanti "dall'operazione ENEL", era da inserire fra le entrate, come affermava la maggioranza, o era da stralciare, come chiedeva l'opposizione? Si discusse a lungo se fosse legittimo o meno l'inserimento nel bilancio regionale dei 9/10 delle plusvalenze dell'ENEL, cioè dell'imposta sostitutiva dei tributi erariali oggetto di devoluzione. Noi eravamo molto perplessi ma, di fronte alle perplessità dell'opposizione e alle richieste di chiarimento, la Giunta rispose con fermezza e con sicurezza. L'Assessore Agnesod allora ci disse: "Siamo certi della legittimità di tali entrate: ce lo dice il comma 6 dell'articolo 25 della legge finanziaria n. 448 del 2001…" e aggiunse: "… è vero che tale norma non parla di decorrenza, ma noi questa risorsa la rivendichiamo, perché ci spetta, ma non solo quella, bensì tutto il pregresso, già rivendicato da oltre 10 anni".
Ancora: "Queste risorse spettano alla nostra Regione in base prima di tutto a un'interpretazione autentica, contenuta nell'articolo 25, comma 6, della legge statale 28 dicembre 2001, n. 448, la finanziaria dello scorso anno, in merito all'attribuzione alle Regioni a Statuto speciale e a Province autonome di tutte le quote di imposte sostitutive di tributi erariali oggetto di devoluzione. Questa norma di interpretazione autentica era stata lo scorso anno espressamente richiesta ed inserita per un problema interpretativo concernente la Regione Friuli Venezia Giulia, ma esplicitata in modo tale da renderla applicabile a tutte le Regioni e Province autonome. Ci aspettano quindi le compartecipazioni su tutte le imposte sostitutive in quanto sostitutive di imposte oggetto di devoluzione, ai sensi dello Statuto e della legge 26 novembre 1981 n. 690". Ha continuato ad affermare: "Non ci sono dubbi interpretativi, quindi ci spettano, anzi ci spetta tutto l'arretrato".
Quelle risorse, nonostante le nostre perplessità e quelle della stessa Corte dei Conti, furono iscritte al bilancio e adesso si scopre che tali risorse non potevano essere iscritte, perché non c'era la certezza della loro entrata. Questo fatto, tra l'altro, contravviene ad un dettato chiaro della legge n. 690/1981 - Revisione dell'ordinamento finanziario della Regione Valle d'Aosta -, laddove all'articolo 13 si dice: "Con la legge regionale di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuove o maggiori entrate né disporre nuove o maggiori spese". Mi spiace non avere qui l'allora Assessore alle finanze per sentire quali nuove giustificazioni sarebbe capace di presentarci. Comunque, di fatto, la Giunta è stata obbligata a rivedere le proprie entrate e a ridefinirle sulla base di dati reali: da una parte, ha stralciato le ipotetiche plusvalenze dell'ENEL, ricalcolate in 73 milioni di euro; dall'altra, ha inserito nuove entrate di circa 40 milioni di euro derivanti da ulteriori accertamenti predisposti dalle strutture regionali; per cui il bilancio va rimodulato sulla base di un 30 milioni in meno rispetto alle entrate previste.
Per quanto riguarda le scelte operate dalla Giunta rispetto ai capitoli su cui distribuire in aumento o in diminuzione le variazioni del bilancio, si assiste a quello che si chiama "raschiamento del barile", nel senso che si verificano le risorse che nei diversi capitoli sono in esubero, in quanto si capisce che non si possono spendere entro dicembre, per spostarle laddove mancano fondi. È un'operazione normale a fine anno, in tale manovra fanno però specie gli oltre 6 milioni di euro portati in diminuzione su capitoli riguardanti il settore zootecnico e agricolo che cito: capitolo 42815 "Contributi per interventi sanitari e per la salvaguardia delle produzioni nel settore zootecnico"; capitolo 42845 "Contributi per interventi nel settore dell'allevamento zootecnico"; capitolo 43050 "Attuazione del Piano di sviluppo rurale 2000-2006, misure cofinanziate". La domanda che ci poniamo è come mai sono state messe così tante risorse proprio in questo settore. Si sono gonfiati tali capitoli per essere sicuri di avere risorse da spendere nel periodo pre-elettorale? L'Assessore alle nostre domande ha risposto che si trattava di "fondi in esubero", ma mi sembra che questa spiegazione sia alquanto superficiale; se fosse vera, ci troveremmo di fronte ad un apparato amministrativo che non è in grado di programmare le risorse di cui ha bisogno e questo è altrettanto preoccupante.
Il disegno di legge è un intervento normativo di modifica di un bilancio che non abbiamo approvato, pertanto voteremo contro anche a questo provvedimento.
Président - La parole au Conseiller Comé.
Comé (SA) - Il disegno di legge che oggi analizziamo certamente è fortemente centrato su due voci: una, i 93 milioni di euro "dell'operazione ENEL" e l'altra i 39 milioni di euro dell'accertamento del recupero del gettito delle imposte attribuite allo Stato da parte della filiale di una banca.
Vorrei soffermarmi inizialmente sul capitolo 1600 riguardante la plusvalenza "dell'ENEL". Come ha già sottolineato la collega Squarzino, questo capitolo è stato oggetto di una lunga e ampia analisi nel bilancio di previsione dello scorso anno e già all'epoca la "Stella Alpina" aveva richiesto delle precisazioni e preteso che l'Assessore venisse a riferire in Consiglio prima dell'inizio della discussione. Riprendo, consentitemelo, l'affermazione dell'Assessore alle finanze Agnesod, il quale ci disse:
"In riferimento alle problematiche inerenti la posta prevista in entrata di 93 milioni di euro sul capitolo 1600, su cui vi è stata una richiesta di chiarimenti da parte della Procura regionale della Corte dei Conti, desidero portare a conoscenza gli elementi che garantiscono il Consiglio e i consiglieri sulla legittimità della scelta effettuata. Occorre innanzitutto chiarire la differenza fra bilancio finanziario in termini di competenza da quello di cassa: il primo indica le entrate che si acquisirà il diritto a riscuotere, mentre il secondo indica il flusso monetario che si prevede di riscuotere sia rispetto alla competenza dell'esercizio in corso, sia rispetto agli esercizi precedenti. Tale entrata, se non riscossa entro il termine dell'esercizio, rappresenterà un residuo attivo nell'esercizio finanziario 2004. Abbiamo quindi l'iscrizione di questa posta in entrata e tale iscrizione è in conformità e in piena armonia con il dettato della legge regionale di contabilità".
Disse poi:
"Ad ulteriore attestazione di validità di quanto esposto, abbiamo ricevuto una comunicazione dal Sottosegretario al tesoro, Senatore Giuseppe Vegas, con la quale la Regione viene informata che la legge finanziaria dello Stato, approvata dalla Camera dei deputati, è in fase di approvazione al Senato e contiene un emendamento che impegna il Governo ad istituire un comitato tecnico presso il Ministero, per definire tempi e modi del trasferimento dallo Stato alla Regione delle plusvalenze ENEL, nonché di tutte le imposte sostitutive pregresse. Questo è quanto volevo riferirvi per la tranquillità di tutti e per ribadire la legittimità di questa posta in entrata".
Noi lo scorso anno abbiamo dato il voto favorevole al bilancio, a seguito delle garanzie che il competente Assessore ci ha fornito dopo le nostre sollecitazioni per chiarimenti derivanti da polemiche sorte per l'intervento anche del Procuratore della Corte dei Conti, proprio per quanto in esame con il disegno di legge n. 5. Il provvedimento ora presentato dalla Giunta smentisce quanto lo scorso anno l'Assessore alle finanze ci ha relazionato tanto in Consiglio, quanto in una precedente riunione, nel corso della quale anche a livello tecnico è stata garantita la legittimità della previsione del capitolo 1600. Oggi, Assessore, ci sentiamo presi in giro e ritengo che si dovrebbero sentire presi in giro anche i Consiglieri di maggioranza, tranne forse alcuni della Giunta che oggi sono ancora là, ma gli altri si devono sentire tutti presi in giro, chi ha votato, perché il disegno di legge oggi che noi analizziamo precisa che mancano i presupposti tecnico-giuridici per l'accertamento della somma, mentre l'Assessore Agnesod ci aveva garantito il diritto a riscuotere. In realtà, siamo in presenza di una grave mancanza di correttezza nei confronti del Consiglio regionale; l'Assessore Agnesod è arrivato addirittura a sostenere che il Governo aveva istituito un comitato tecnico per definire tempi e modi del trasferimento dallo Stato alla Regione delle plusvalenze "ENEL". Il comitato è stato effettivamente istituito? In caso affermativo, con quali risultati? In caso contrario, devo rilevare che le affermazioni dell'Assessore sono servite esclusivamente a carpire il nostro voto e la nostra buona fede.
Le plusvalenze "dell'operazione ENEL" sono state quotate in euro 93.000.000, mentre ora si procede ad una riduzione della previsione di 73.000.000 euro; parrebbe logico immaginare che la differenza di 20 milioni di euro dovrebbe essere garantita dalla previsione della compartecipazione ad altre plusvalenze. A questo punto, è corretto chiedere all'Assessore di riferire di quale plusvalenza si tratta, perché le somme sono ancora consistenti e sono più che giustificati i dubbi sull'operazione da cui esse possono derivare e quindi sulla certezza del diritto della Regione a prevedere e percepire tali somme. Tra l'altro, Assessore, avevo chiesto - anche a nome della commissione -, la documentazione e lei, come sempre, simpaticamente aveva detto: "sì"; poi si vede che, essendo un super assessore, è super impegnato e quindi non ha il tempo di farci avere la documentazione…
Ho esaminato per pura combinazione le previsioni indicate sul bilancio per il corrente esercizio 2004 e ho riscontrato che sul capitolo 1600 ancora sono a residuo, quindi totalmente da riscuotere, i restanti 20 milioni di euro derivanti dall'operazione precedentemente esposta. È giusto chiedersi se per le imposte sostitutive sulla plusvalenza non si riesca a riscuotere neppure un centesimo e lei mi dovrà dare una risposta su questo. Non vorrei che la variazione proposta dell'Assessore Marguerettaz fosse un "escamotage" per dissimulare la brutta operazione proposta dal suo predecessore.
Mi sembra onesto e doveroso rappresentare un ulteriore dubbio - e vengo alla somma di 39 milioni di euro - che nasce dall'osservazione delle partite a residuo sul bilancio 2004 per le imposte IRPEF, IRPEG, IVA, erroneamente versate a Torino, anziché ad Aosta. La somma di 39,7 milioni di euro che l'Assessore ha accertato sussistere, ai sensi dell'articolo 3 del disegno di legge, sul bilancio del corrente anno 2003, risulta altresì iscritta nella colonna dei residui attivi del corrispondente capitolo 1610 del bilancio per il 2004. Mi sembra giusto far notare che le imposte erroneamente versate a Torino si riferiscono al periodo 12 ottobre 2001-12 ottobre 2002, che lo Stato ha riconosciuto all'inizio del corrente anno 2003 l'errore e ha inoltre comunicato il diritto della Regione alle quote di spettanza regionale. È inverosimile che, alla data attuale ed entro il termine del 2003, non sia ancora possibile riscuotere nemmeno un centesimo!
Tutto questo premesso in relazione ai discutibili comportamenti dell'Assessore precedente in sede di approvazione del bilancio 2003 e ai dubbi che emergono ancora a seguito della proposta di variazione della Giunta, esprimo il voto contrario della "Stella Alpina" al disegno di legge n. 5.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Non vorrei infierire sull'amico Agnesod, che, Assessore interista, si è un po' comportato come il suo Presidente: ogni anno spera di vincere il campionato, ma da 20 anni non ce la fa… il peggio è che anche l'attuale Assessore è interista, non ce ne liberiamo di questi sportivi illusi!
Non voglio dire all'ex Assessore Agnesod quello che abbiamo già espresso direttamente a lui quando si parlò di questa posta, però è importante precisare un paio di passaggi. L'Assessore Agnesod garantì i Consiglieri di maggioranza che questa posta era a noi dovuta e che, a fronte di questa negoziazione, il Sottosegretario Vegas aveva preso formale impegno a presentare un emendamento, che andava a costituire e finanziare un tavolo tecnico per l'approfondimento. Non vado a leggere il resoconto di quanto sostenni io quel giorno: il Sottosegretario Vegas, che avevo sentito, non sapeva assolutamente nulla di quell'emendamento e del tavolo tecnico per questa partita! Già in quella sede annunciai che non era vero e che forse si erano capiti male, perché il Sottosegretario Vegas a noi, invece, aveva comunicato che era disponibile a un tavolo tecnico, ma per altre partite, non per questa che, per quanto riguardava il Governo, era già una partita chiusa. Tutto sta, come ha detto l'Assessore Marguerettaz, nell'interpretazione di questa imposta sostitutiva perché, di regola, le imposte che ne sostituiscono altre prima spettanti alla Regione, rimangono di competenza regionale. In base a quel ragionamento, gli uffici e l'Assessorato di allora avevano presupposto che, essendo un'imposta sostitutiva - anche se straordinaria, unica, di un'operazione irripetibile - di un'imposta regolarmente dovuta alla Regione, lo Stato avrebbe dovuto riconoscerla per i 9/10, ma il Governo aveva immediatamente risposto che la loro interpretazione tecnica dava a questa posta una straordinarietà sostitutiva, sì, di un'imposta dovuta, ma non assolutamente da dover riconoscere alla nostra Regione.
Noi, in quell'ambito e in quella discussione, fummo molto chiari - fra l'altro, anche per garantire i consiglieri - che non era vero, che si trattava di incomprensioni sicuramente in buona fede, di ragionamenti altrettanto in buona fede, sia da parte degli uffici regionali che da parte del Ministero, ma il problema era che i denari ce li avevano in mano loro e che se loro non ritenevano di doverceli dare… era illegittimo tecnicamente… anche se politicamente condivisibile lottare per portare a casa dei soldi, era quanto meno imbarazzante mettere in bilancio, per le leggi che regolamentano la costruzione di bilanci, una posta così incerta. Non una posta non dovuta o dovuta - questione interamente di tipo politico -, ma una posta tecnicamente non certa, perché le leggi che regolamentano la costruzione dei bilanci prevedono che le poste siano certe in entrata. Nel bilancio che andremo a discutere fra qualche giorno, infatti, la cifra che l'Assessore si sente di mettere in maniera certa è molto inferiore e, probabilmente, di partite diverse rispetto a quella, perché quella dovrebbe essere di 93 milioni di euro. Credo che quella di 93 milioni di euro, sotto l'aspetto della discussione della legittimità, rimanga una partita aperta ma, se fossimo così certi, dovremmo mettere nel bilancio che verrà portato in approvazione 93 milioni di euro e non 20, quindi è evidente che qualcosa non quadra! Non quadra non tanto nella diatriba: se l'Assessore Agnesod ha fatto o non ha fatto bene, perché noi avevamo già detto che non aveva fatto bene, adesso qualche Consigliere di maggioranza scopre che effettivamente il problema c'è stato e l'Assessore odierno non se la sente, sotto l'aspetto tecnico, per rispettare le leggi che regolano la predisposizione del bilancio, di mettere questa posta nei prossimi bilanci; piuttosto la questione che sollevo qui è di tipo politico, perché questa Giunta nasce come continuità politica di Centro Sinistra, di un'alleanza, di una condivisione di programmi con la Giunta precedente. L'obiezione politica che sollevo, pertanto, è su quali presupposti questo Assessorato e questa Giunta non si sentono di sostenere con la stessa forza politica la "dovutezza" - scusate il brutto termine - di questa posta, perché la "dovutezza" era legata ad una convinzione politica, cioè che quella imposta sostitutiva era di nostra competenza e, di conseguenza, vi era stata l'iscrizione tecnica a bilancio.
Venendo meno l'iscrizione tecnica, che oggi togliete, non solo mettete a posto il bilancio sotto l'aspetto della legittimità, ma fate venire meno una certezza politica che aveva la Giunta precedente, di cui questa Giunta è la continuità. Vedo quindi un cambio radicale delle posizioni politiche su questa partita e su questo vorrei avere delle risposte. Questa Giunta, questo Assessore è la continuità politica dell'altro, con tutte le differenze che possiamo mettere, oppure politicamente vi è un cambio di direzione? Perché, se vi è un cambio di direzione politica, parliamone, perché, quando vi siete insediati, avete presentato un programma che era la continuità di quello precedente, avete sostenuto dei valori che erano la continuità di quelli precedenti e mi sembra invece che questo Assessore sia di una parte politica totalmente diversa da quella precedente!
Ribadisco, per la nostra conoscenza dei rapporti con il Governo, che nessuno a Roma ha il dubbio che questa posta non sia dovuta, per cui sarà compito dei nostri uffici riaprire il tavolo della negoziazione e convincere, anche se sarà dura, il Ministro Tremonti a mollare questa partita, ma questa diventa una questione politica, lo ripeto.
Vi è o no continuità nella linea politica?
Président - La parole au Conseiller Pastoret.
Pastoret (UV) - Il me semble que sur ce point il y a deux éléments importants auxquels je veux faire référence et qui concernent l'inscription au chapitre 1600 du budget 2002 de 93 millions d'euros. Premier point: le fait que la Région ait un devoir politique, celui d'ouvrir une table de confrontation avec le Gouvernement italien sur le droit d'encaisser cette recette, M. Lattanzi vient de le dire, un devoir qui est encore actuel. Certes, la loi n° 690/81 prévoyait le droit de la Région à encaisser "le imposte afferenti il territorio regionale" et l'opération de l'achat de "l'ENEL" avait été perfectionnée… le siège fiscal de "l'ENEL" étant à Rome, cet impôt n'était pas "afferente il territorio regionale", cela avait déjà été dit au Conseil, donc on n'avait théoriquement pas le droit d'encaisser cette recette. À défaut de titularité, selon la loi n° 690, il faut rappeler que "l'imposta sulle plusvalenze in sostituzione delle imposte sul reddito", auxquelles la Région participe à 90%, a été introduite, comme quelqu'un l'a rappelé, par la loi n° 448/2001. Il a donc été, juste et légitime que la Région ait ?uvré pour se voir reconnaître ce droit, qui avait été reconnu - et c'est le cas de le rappeler - à la Région du Friuli Venezia Giulia et donc, pour ce faire, la Région a pourvu à inscrire dans son budget le chiffre de 93 millions d'euros. Comment aurions-nous pu demander une table de confrontation avec l'Etat, si nous avions été, nous, les premiers à ne pas soutenir le bien-fondé de notre prétention en n'inscrivant pas au budget cette somme que nous réclamions? Il s'agit de faire politique et d'avoir aussi une logique dans la politique! Voilà pourquoi cette somme a été inscrite; voilà pourquoi cela a été fait à juste titre; voilà pourquoi, ainsi faisant, a été affirmée une prétention légitime de la part de la Région d'encaisser cette somme. Il s'agissait là - et c'est ce qu'on a fait - d'un acte fort et nécessaire au point de vue politique.
Du point de vue comptable et administratif, celle-ci a été une prévision également légitime, s'agissant d'une prévision de compétence et non pas de caisse; l'Etat prédispose un budget de caisse, la Région rédige un budget de compétence. Il faut se rappeler que nous avons une loi sur la comptabilité régionale n'excluant pas la possibilité, pour ce type de recettes, de les inscrire.
Nous constatons aujourd'hui que cette prévision n'a pas eu une suite favorable. Est-ce donc pour cette raison que nous devons renoncer à réaffirmer nos raisons, en ne poursuivant pas notre politique d'éclaircissement des rapports financiers entre la Région et l'Etat? Je crois que non.
Combien de recettes pourront être encaissées par notre Région et peut-être elles ne le sont pas, faute de rapports clairs et de volonté commune, qui voient l'Etat se soustraire ou ne pas être concerné à l'adhésion d'un principe juste… et que l'on ne peut nier seulement pour une question d'interprétation divergente sur des aspects de nomenclature comptable, parce qu'il s'agit de cela! On ne reconnaît pas cette recette, parce qu'il y a une divergence sur des aspects de interprétation. Certes, si nous devons nous reprocher quelque chose, c'est que nous n'avons pas été à même d'arriver à conclure cette négociation avec l'Etat et je considère donc que cet acte, qui est soumis à notre attention, soit une simple "précaution" de la part de l'Assessorat, mais j'espère que cela ne préconise pas la renonce de la part de cette Région à négocier des recettes que nous retenons avoir le droit d'encaisser.
Le deuxième point concerne une question qui a été connue par ce Conseil, l'inscription de ce chiffre a été à la une de tout le monde surtout par une intervention du Procureur général de la Cour des Comptes de la Vallée d'Aoste, qui avait envahi avec une intervention que je veux définir avec les mots que le collègue Curtaz a prononcés le 4 décembre 2002 à l'occasion de l'approbation d'une résolution sur ce thème, une résolution qui avait été approuvée par tous les groupes de ce Conseil, sauf par le groupe de "Forza Italia", qui s'était abstenu. M. Curtaz avait dit une chose que je partageais à l'époque et que je partage encore plus aujourd'hui: "Sicuramente è stata un'interferenza dal punto di vista dei rapporti istituzionali totalmente inopportuna, ritengo quindi che la presa di posizione del Consiglio con questa risoluzione sia una presa di posizione ferma, pacata, dignitosa, sicuramente necessaria ed è per questo che daremo voto favorevole alla risoluzione". Parce qu'ici dans cette salle on avait posé deux problèmes politiques: le premier, le droit de cette Région de délibérer sur son budget, sans qu'il y ait des interférences extérieures, et cela a été réaffirmé avec une résolution; l'autre aspect est celui de revendiquer un droit politique, d'avoir une confrontation avec l'Etat sur certains thème et c'est pour respecter ces principes aussi que cette somme avait été inscrite.
Si aujourd'hui, à la lumière de tout ce qui s'est passé, elle était à nouveau inscrite dans le budget, moi je la voterais encore, je n'ai aucun repenti de ce que j'ai fait, parce que je suis ici pour faire de la politique et pour revendiquer mes compétences. Les aspects comptables me concernent jusqu'à un certain point, puisqu'ils reviennent à d'autres qui doivent exercer d'autres fonctions, moi je me bats pour revendiquer le rôle de la politique et donc j'espère que le fait d'avoir considéré dans cette variation budgétaire la possibilité de ne pas encaisser cette recette soit une considération temporaire et non pas de renonce politique; ce qui me semble tout à fait important et ce qui nous donne des perspectives politiques que je partagerai si les choses se dérouleront ainsi.
Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Vorrei chiedere informazioni all'Assessore sui capitoli in diminuzione, perché ritengo che, una variazione di bilancio a circa un mese dalla fine dell'anno corrente, sia quasi un piccolo consuntivo dell'attività svolta quest'anno. Vorrei chiedere informazioni in merito alla diminuzione sulle infrastrutture aeroportuali, alla diminuzione di interventi a favore di imprese industriali per la realizzazione di insediamenti produttivi nell'area Cogne di Aosta e alle due diminuzioni pari a circa 10 miliardi delle vecchie lire per il settore agricolo, cioè disposizioni in materia di allevamento zootecnico e relativi prodotti e diminuzione di 5,4 milioni di euro per incentivi regionali per l'attuazione degli interventi sanitari a favore del bestiame di interesse zootecnico. Vorrei avere delucidazioni sulle motivazioni di queste tre diminuzioni, che ci tracciano già il consuntivo del 2003.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina, pour deuxième intervention.
Squarzino (Arc-VA) - Solo per chiedere anch'io alcuni chiarimenti per quanto riguarda la diminuzione nei capitoli: 67970 "Spese per l'applicazione del contratto di servizio integrativo con Trenitalia" e 60420 "Spese per opere urgenti di ripristino e straordinaria manutenzione di strutture ospedaliere".
Président - S'il n'y pas d'autres collègues qui souhaitent intervenir, je ferme la discussion générale.
La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Credo che dalla discussione generale siano emerse una serie di considerazioni che meritano un approfondimento e un confronto. Premetto innanzitutto che mi trovo in una condizione di grande serenità nel rispondere e spero con un approccio di estrema onestà intellettuale, anche perché parlo di cose che non sono riferite al sottoscritto. Riscontro tuttavia nelle dichiarazioni fatte dal mio predecessore tutta una serie di affermazioni che mi sento di condividere. Qui abbiamo completamente stravolto quello che è un bilancio di previsione dal bilancio consuntivo e, siccome ci troviamo ad approvare la nostra prima variazione di bilancio a ridosso della chiusura dell'esercizio, ci troviamo a fare una variazione del bilancio di previsione che tende - lo ha detto il Consigliere Viérin Marco nel suo intervento - ad un bilancio consuntivo, perché ormai questo tipo di variazione avrà efficacia nei primi giorni del mese di dicembre. Ecco qual è l'approccio illuminante dei due momenti. Il bilancio di previsione, legittimamente, propone una previsione che è un momento di programmazione politica, che ovviamente si fonda su tutta una serie di elementi che vengono forniti dagli uffici. Quando l'aula si sofferma su una previsione di bilancio a metà novembre, oltre la seconda quindicina di novembre, è chiaro che deve fondarsi su ragionamenti che sono diversi, ma c'è scritto in modo chiaro nella relazione che questo tipo di variazione viene effettuata in seguito alle verifiche degli equilibri di bilancio e quindi, a quel punto, bisogna riscontrare quello che è accertabile dalla corrispondenza e dagli atti che sono in nostro possesso e che sono frutto di una corrispondenza con il Ministero.
Non vorrei qui tediare l'aula con spiegazioni di tipo tecnico, qui abbiamo parlato di plusvalenza "ENEL": la plusvalenza "ENEL" è semplicemente un'operazione riferita alla cessione del ramo di azienda "ENEL" presente in Valle d'Aosta ma, in realtà, sul capitolo 1600 parliamo di imposte sostitutive che colpiscono le plusvalenze, e cercherò di rispondere al Consigliere Comé. Questa imposta sostitutiva non è stata introdotta con la finanziaria del 2002 (legge n. 448 del 2001); è stata introdotta ben prima e colpisce tutte le plusvalenze che vengono generate nell'ambito aziendale per cui, a fronte di certe manifestazioni di reddito delle plusvalenze… cerco di esemplificare: se un bene che contabilmente vale 100 ma, dal punto di vista della trattativa commerciale, viene venduto a 150, genera una plusvalenza di 50 e questa plusvalenza viene colpita da tassazione.
Il legislatore nazionale, a fronte di queste manifestazioni di reddito, ha ritenuto opportuno prevedere, per incentivare il reinvestimento, una tassazione ridotta, l'imposta sostitutiva, ma questo già dal 1997! Anziché pagare il 36-37% parlando di IRPEG, quindi vado a pagare un'imposta sostitutiva che è del 19%. Questo, Signori consiglieri, è evidentemente un atto di programmazione che il legislatore nazionale ha fatto, ma che ha leso in modo serio e grave le competenze e i diritti della Regione Valle d'Aosta. Non è un caso politico "dell'ENEL"; noi dobbiamo fare fronte comune a un qualcosa che ha leso la legge a fondamento della nostra autonomia finanziaria, ma questo, ripeto, non "sull'operazione ENEL".
Il Consigliere Comé mi chiede quali sono le previsioni. Ovviamente, questa previsione è il cumulo di tante piccole plusvalenze che vengono generate nel sistema economico valdostano: la plusvalenza di Marguerettaz, quella di Comé, quella di Curtaz, ognuno per conto suo, nel momento in cui fa la dichiarazione dei redditi, estrapola dal reddito complessivo le plusvalenze che possono beneficiare di questo regime fiscale agevolativo. Ecco che non è pensabile ricostruire singolarmente il gettito delle imposte sostitutive perché, ripeto, sono il cumulo. È come se a un certo punto dicessimo: ma quant'è l'IRPEF che introita l'Amministrazione regionale per le imposte che paga Marguerettaz? Lì dobbiamo fare alla rovescia: dobbiamo chiedere la dichiarazione dei redditi a Marguerettaz e quindi fare il calcolo a ritroso, perché i dati che vengono trasmessi dal Ministero sono dei dati aggregati.
Per dare una risposta puntuale, 10 dei 20 milioni che sono ancora previsti sono relativi alle imposte sostitutive del 2002 non accertabili prima in modo scientifico; ora, con le comunicazioni che ci sono state trasmesse dal Ministero, siamo nella condizione di dire che abbiamo 10 milioni per il 2002 e 10 milioni per il 2003. Questo rappresenta la competenza, non ancora il trasferimento quindi, da questo punto di vista, abbiamo introdotto un dato che ha carattere di certezza, perché non si fonda più su delle previsioni, ma su una corrispondenza che viene trasmessa ai nostri uffici da parte del Ministero. Ricordo in proposito che, fino alla finanziaria del 2002 - la legge n. 448/2001 -, lo Stato non ci ha mai trasmesso i dati sull'imposta sostitutiva sulle plusvalenze delle aziende, ma che questo tipo di diritto è nato con la legge n. 448/2001.
Ora, il dibattito che si è svolto in quest'aula in buona sostanza è riconducibile a questa filosofia: questa norma ha carattere interpretativo o ha una decorrenza che è il 1° gennaio 2002? Ed è il primo quesito. Riteniamo che questa sia un'interpretazione autentica, ecco perché correttamente nel fare politica noi diciamo che questa imposta ha sostituito un'imposta di cui noi avevamo diritto ai 9/10, quindi la logica vuole che ci debba essere riconosciuto anche per l'imposta che ha sostituito.
Il secondo ragionamento, molto più tecnico - cerco di rappresentarvelo in modo molto schematico -, è riconducibile al procedimento che generalmente viene svolto nell'ambito della contabilità dello Stato: le imposte e i dati relativi al mese di dicembre vengono elaborati nel mese successivo, quindi quello che viene introitato nel mese di dicembre viene elaborato nel mese di gennaio. Ora, nel dicembre 2001 vengono pagate le imposte sostitutive "sull'operazione ENEL", abbiamo la finanziaria, la legge n. 448/2001, che viene approvata nello stesso periodo con decorrenza 1° gennaio 2002. Se tutto si fosse svolto secondo la prassi e secondo un comportamento consolidato, nella contabilità dello Stato questo sarebbe stato elaborato nel gennaio 2002, quando nessuno avrebbe avuto nulla da eccepire sull'operazione specifica. Sarebbe rimasta in capo al Consiglio regionale e a tutti noi l'attività politica per richiedere l'arretrato, ma per quella operazione specifica non vi sarebbero stati problemi. Guardate il caso, "l'unico caso" negli ultimi anni: il mese di dicembre è stato elaborato nel dicembre stesso. Non voglio dire null'altro che non sia "strettamente" da me espresso, però appare strano… perché, se si fosse osservata la prassi, la consuetudine, non vi sarebbero stati problemi. Ecco perché rivendichiamo un riconoscimento anche dal punto di vista tecnico: questo, ovviamente, fa parte del tavolo tecnico-politico, sono cose facilmente riscontrabili dai tecnici!
Dice: "andiamo a vedere cosa accade nel passato"; non sono nella condizione di fare delle dichiarazioni effimere, parlo di cose concrete. Credo che il legislatore regionale, il Consiglio regionale, abbia fatto un'operazione corretta nel prevedere questo tipo di entrata. È chiaro che oggi ci troviamo in condizioni diverse; ripeto, questo - come il Consigliere Viérin ha giustamente detto - è una sorta di pre-consuntivo, dobbiamo fare delle analisi sui riscontri contabili ed ecco perché i nostri uffici fanno la verifica degli equilibri di bilancio e quant'altro, in modo da riportare in questo Consiglio un dato che via via ha carattere di certezza. La previsione, ovviamente, viene fondata su altri principi.
Il Consigliere Comé ha detto: "ma perché il 1610?" Il 1610 è un capitolo specifico che non è ripetibile nel tempo quindi, per non inquinare la leggibilità del bilancio, è stato introdotto in un capitolo a parte, specifico. Questo è dovuto al fatto - anche qui introduco un altro tipo di ragionamento - che una banca nazionale operante in Valle d'Aosta ha sbagliato ad indicare la provincia, per cui il flusso di tutta una serie di imposte e di tributi non è stato contabilizzato con la Provincia di Aosta, ma con la Provincia di Torino. Questo tipo di discorso, ovviamente, è stato da noi prontamente rilevato e ci permette di fare questo tipo di previsione: una maggiore entrata di quasi 40 milioni. In quest'aula però sottolineo di nuovo il rischio che ha la nostra autonomia finanziaria, perché il legislatore nazionale, ovviamente, dando delle risposte di altro genere, cioè per cercare la semplificazione, per cercare di venire incontro alle esigenze di un sistema produttivo, immagina dei percorsi tecnici, quindi non dei percorsi e delle politiche fiscali diverse. Ha introdotto ad esempio il modello "F 24", delle modalità di compensazione. Voi dite: "bene, in questo modo anche l'imprenditoria valdostana e il sistema valdostano avranno dei benefici"; è vero, ma questo, dal punto di vista della contabilità regionale, cambia completamente le carte perché, se oggi delle aziende valdostane dovessero versare le imposte fuori Valle, noi non percepiremmo i 9/10…
(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)
… "l'Eurotravel" è esattamente il contrario, perché se "l'Eurotravel" continua a versare le imposte, pur avendo la sede legale fuori, noi percepiamo i 9/10!
Non sono intervenuto, ma in questo tipo di discorso io sollevo… ed è un'attività che viene fatta in questo ambito dalla Direzione finanze nel presidiare questo tipo… perché noi, a questo punto, siamo inermi di fronte ad attività che, fra l'altro, non sono neanche di politica fiscale! Non sto parlando di modifiche rispetto alla legge delega del sistema fiscale, dell'introduzione dell'IRES e di altre imposte, perché queste, modificando tutto il nostro sistema… e noi, percependo i 9/10 di quanto percepito dall'Amministrazione statale, rischiamo di avere delle conseguenze. Qui siamo di fronte solo ad un'impostazione tecnica che ha dei riflessi sulla nostra finanza locale.
Il Consigliere Comé mi ha chiesto anche se questo comitato tecnico ha avuto luogo. Ma certamente! Questo ovviamente - il Consigliere Lattanzi lo ha detto - non solo per parlare dell'imposta sostitutiva, ma un articolo della finanziaria dell'anno successivo introduce un tavolo tecnico che deve dare delle risposte a tutta una serie di quesiti; il primo: la spesa sanitaria, in seguito vi sono tutta una serie di compensazioni sempre collegate alla legge n. 690. Quale migliore sede di quella quindi per parlare di tutto? Il tavolo tecnico è proprio quello, ma addirittura è un tavolo tecnico che trova riferimento nella finanziaria dello Stato, non nelle parole dell'ex Assessore Agnesod! Non è un'invenzione, è una cosa sacrosanta e che ha avuto luogo!
Vi dirò di più: abbiamo ancora un incontro a fine mese, i nostri tecnici ancora a fine mese avranno un incontro con i funzionari del Ministero, però - e concludo il mio intervento - i tecnici, ovviamente, daranno delle risposte tecniche; il tavolo della politica dovrà fare la sua… quindi tutti noi dovremo remare nella stessa direzione perché, nel momento in cui ci vengono lese delle competenze, non fate un dispetto all'Assessore Marguerettaz, all'ex Assessore Agnesod o alla Giunta, ma fate un dispetto alla Valle d'Aosta! È impensabile quindi che qualcuno remi contro in una filosofia di questo genere, perché sarebbe suicida. Questo è un tavolo tecnico, dove verranno espressi dei ragionamenti tecnico-giuridici su degli articoli ed è chiaro che questi "trovano poi un'altra stanza" - io dico più nobile -, quella della politica, dove si vanno a definire gli indirizzi! Ecco perché in questo momento, al di là della piccola polemica di cortile, chiederei un atto di intelligenza politica a quest'aula per far fronte comune nel richiedere con forza… dopo discutiamo su come dobbiamo spendere queste risorse, probabilmente degli indirizzi diversi, abbiamo già avuto un "aperçu" da parte del gruppo "Arcobaleno" su una mozione che, probabilmente, in futuro potrà essere oggetto di approfondimenti, ma non sulla cosa specifica dell'anno, bensì come metodo, come ragionamento; da questo punto di vista, avevo già manifestato allora un apprezzamento nei confronti… ma questo è un altro discorso, prima rivendichiamo le nostre competenze! Non cerchiamo di fare dei piccoli dispetti, per poter poi alzare il dito e dire: "io lo avevo detto!". È una magra consolazione!
Président - La parole au Conseiller Lattanzi, pour déclaration d'intention.
Lattanzi (CdL) - Assessore Marguerettaz, lei ci ha messo tutto l'accaloramento che poteva metterci, però qualcuno direbbe: "mi consenta…", parte delle cose dette sono veramente insostenibili sotto l'aspetto politico. È vero che la semplice politica del dire: "lo avevo detto!" paga poco, ha ragione e condividiamo che nessuno deve remare contro il dibattito sulle competenze fra Stato e Regione; ci mancherebbe che vi fosse qualche Valdostano di nome Tafazzi! Non esiste, non può esistere in termini politici, a parte qualche politica industriale che sembrerebbe fatta proprio da Tafazzi… È condivisibile il concetto filosofico, perché lei ha concluso l'intervento con concetti filosofici e politici. Ha detto bene: la questione tecnico-burocratica si sta giocando su dei tavoli di concertazione - mi permetta ancora di sottolinearlo per chiarimento, perché lei ha fatto il "gioco delle due carte" -: il tavolo tecnico istituito con finanziaria non è mai stato ipotizzato e messo in finanziaria per trattare questa posta in gioco, ma per un discorso molto più generale che parlava di devoluzioni sanitarie, dell'impatto delle nuove procedure fiscali di cui lei ha parlato, dell'utilizzo dei nuovi sistemi di semplificazione delle pratiche di riscossione delle risorse da parte dello Stato e di semplificazione per gli imprenditori, i quali hanno avuto e hanno un beneficio sull'economia e che però creano evidentemente nei rapporti - in maniera specifica la nostra Regione che ha questo delicato e vantaggioso rapporto fiscale con lo Stato - delle perplessità operative tecniche, perché chi paga le tasse a Torino sembrerebbe - il condizionale è d'obbligo, perché siamo in negoziazione - che la Regione non possa rivendicare le proprie risorse dei 9/10 anche se la sede fiscale dell'azienda è qui. Lei ha detto bene: "l'Eurotravel", che ha spostato la sede fiscale, se vigesse questo discorso, potrebbe pagare le tasse qui in Piazza Chanoux e noi saremmo a posto, ma così non sembra che sia, quindi bisognerebbe discuterne.
Le dico fin d'ora che il nostro gruppo è disponibilissimo… perché noi qui viviamo, quindi non esiste da parte nostra alcun "teatrino" della politica manipolatorio e demagogico al punto di farci del male da soli.
Non credo che oggi non vediamo in bilancio da lei iscritto la mancanza dei 93 milioni di euro della partita per questioni tecniche, noi qui vediamo una mancanza di politica, perché il Consigliere Pastoret ha detto bene: "io oggi lo rimetterei in finanziaria e lo voterei di nuovo perché sono convinto politicamente, filosoficamente, che è una partita aperta sulla quale dobbiamo lottare…". Coerentemente, dice: "io politicamente lo rimetterei e porterei, a maggior ragione, il documento di bilancio regionale al tavolo per dire che siamo talmente convinti che lo abbiamo messo a bilancio e continueremo a metterlo a bilancio, per cui la vertenza sarà sempre aperta". Questa è una posizione corretta. Trovo meno corretto - non sotto l'aspetto dell'onestà intellettuale, ma sotto l'aspetto politico - che lei abbia detto: "condivido le considerazioni che portarono l'Assessore Agnesod ad iscrivere questo a bilancio, ma nel bilancio non ce lo metto", perché di quella posta in bilancio non vi è traccia! Lei ha detto: "il capitolo 1610 riguarda altre partite, non questa"; il capitolo 1600, concernente questa partita, vede 10 miseri milioni, che sono residui di operazioni di imposta sostitutiva, ma non "dell'operazione ENEL" (93 milioni)! Questi 93 milioni sono… puff… spariti nella nebbia! Rimangono aperti nella negoziazione dei tavoli tecnici burocratici, ma politicamente sono spariti.
Prendiamo atto che è più corretto così; lo avevamo detto, ma non perché sostenevamo che non c'era dovuta l'imposta, ma perché le leggi che regolamentano la costruzione dei bilanci stabiliscono in maniera inequivocabile cosa si deve mettere e cosa non si deve mettere e le partite in fase di negoziazione non si possono mettere, lo avevamo sostenuto! Lo aveva sostenuto anche il Procuratore della Corte dei Conti con un infelice atto di comunicazione e noi lo ribadiamo perché ci siamo astenuti su quel documento, ma non perché non fossimo convinti che l'atto nella forma fosse corretto, assolutamente, lo avevamo detto e condannato: era un atto nella forma sbagliato, ma nella sostanza giusto; "quello" ha perso la carriera per quella sostanza!
Bene, dice l'Assessore Caveri, e noi ne prendiamo atto, ma stiamo parlando della partita di 93 milioni, su quella partita vi era una parte politica che lo sosteneva con forza e un'altra parte che la considera una questione negoziale di tipo tecnico, se la rimetteremo, sarà di tipo tecnico. Vi è cioè, a nostro avviso, una differenza di gestione; credo che ci sia permesso di sottolinearlo, lo evidenziamo; ci sembra in termini politici un cambio di direzione radicale -può fare piacere all'Assessore che lo dica, può essere ininfluente, ma noi lo rileviamo -, quello che però non si può dire - mi consenta Assessore - è: "io sono convinto come lo era l'Assessore Agnesod"; lui convinto lo ha messo, la maggioranza che lo sosteneva lo ha votato, la maggioranza che lo ha votato lo dovrebbe per coerenza risostenere, ma lei decide di non farlo! Questo è il fatto politico, poi sul discorso tecnico siamo tutti d'accordo, andiamo al tavolo e noi siamo disponibili. Certo che lei con la maggioranza che si ritrova non è che potrà andare a dialogare in termini politici su questa negoziazione con gli Onorevoli Fassino, D'Alema e Rutelli, perché la cosa è un po' dura, perché la questione - lei ha detto bene - è politica, perché alla fine sarà una decisione politica, perché alla fine i burocrati si troveranno "pari e patta", cioè chi con elementi tecnici sosterrà che è dovuta e chi al Ministero sosterrà che non è dovuta, quindi alla fine lei ha ragione, sarà una "pari e patta" sotto l'aspetto tecnico, come lo è già ormai da 2 anni e quindi ci vorrà la decisione politica, ma la decisione politica non la potete "aprire" negoziandola con gli Onorevoli Fassino, D'Alema e Rutelli. È lì che vi aspettiamo, è lì che saremo disponibili, se arriverete.
Président - La parole au Conseiller Comé.
Comé (SA) - Assessore, lei ha posto tutta la questione quasi come un dispetto alla Valle, una battaglia interna fra un Assessore e l'altro; questo assolutamente non è il nostro atteggiamento e non vorrei che vi fosse sempre questa convinzione che, quando qualcosa va male, è colpa degli altri e, quando qualcosa va bene, è merito… perché in Italia siamo abituati a dire, quando le squadre di calcio vanno male, che è colpa dell'allenatore, dei giocatori; quando la squadra vince , a dire: "avrei fatto lo stesso anch'io".
Non vorrei che questa fosse una maniera per "scaricare", perché sia il Consigliere Pastoret, sia il Consigliere Lattanzi, hanno detto, giustamente, se vi è questa convinzione a livello politico e veramente si vuole fare la battaglia … bisogna continuare sulla strada scelta, così come noi abbiamo dimostrato di volerla fare lo scorso anno… perché noi l'abbiamo votato quel bilancio! La previsione che oggi lei ha fatto… ma è giusto, il bilancio è corretto perché, se si vuole fare una battaglia politica, bisogna mettere in competenza, quello che diceva l'ex Assessore Agnesod è corretto! Oggi lei fa un passo indietro, allora lei non ci crede più, perché lei non lo mette più in competenza per il 2004! Lei non vuole portare avanti la trattativa con l'aiuto del Consiglio regionale, la vuole portare avanti da solo! Cerchi invece di rafforzare, se effettivamente ci crede, e lì vedrà che la nostra partecipazione sarà comune, noi ci saremo: non siamo contro la Valle, noi siamo per la Valle e lo abbiamo dimostrato, anche perché il nostro Deputato, lo scorso anno, è riuscito ad ottenere in materia sanitaria l'apertura di un tavolo di trattative. Chiaramente anche questo non ha portato per il momento degli esiti, ma lo scopo era comunque di lavorare per la Valle d'Aosta! Qui non vi sono parti che lavorano a favore o contro: certamente, se dobbiamo solo sempre darle ragione per dimostrare che lavoriamo per la Valle d'Aosta, allora lo dica, Assessore! Dopodiché noi verremo qui, alzeremo la mano e diremo: "per la Valle d'Aosta l'Assessore Marguerettaz ha ragione!".
Manteniamo quindi la dichiarazione di voto e comunque ci renda partecipi delle operazioni che vuole fare per la Valle d'Aosta: noi ci saremo!
Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Ho chiesto la parola per ribadire la dichiarazione di voto espressa dal collega Comé e per precisare che avevo chiesto due informazioni che non mi sono state date. Aspetto la risposta, poi eventualmente richiederò la parola.
Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE) - Per quanto riguarda la questione della riduzione al capitolo 46975 di 1,3 milione di euro relativo ad interventi a favore di imprese industriali per la realizzazione di insediamenti produttivi nell'area industriale Cogne di Aosta, si tratta di spostamenti di interventi che si ritroveranno nei capitoli del bilancio che approveremo ai primi di dicembre, di conseguenza, non essendosi realizzati questi interventi nell'anno in corso, sono stati riprogrammati per pari importo per l'anno prossimo.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.
Caveri (UV) - Devo due risposte: una al Consigliere Viérin e una alla Consigliera Squarzino.
Per quel che riguarda le infrastrutture aeroportuali, si trattava di prendere atto del fatto che, a causa del ritardo nei lavori, non avrebbe avuto senso il mantenimento di queste cifre e naturalmente, come si vede invece dal bilancio di quest'anno, sia dalla norma ordinamentale della finanziaria, sia dalla parte economica del bilancio per il prossimo triennio, gli interventi sono stati rimodulati. Tengo a questo proposito a ricordare che nella giornata di lunedì in Giunta è passata in proposta congiunta con il collega Cerise la parte di allungamento della pista dell'aeroporto, che sarà oggetto dell'intesa con il Comune di Saint-Christophe, a cui seguirà un accordo di programma con lo stesso comune. Avremo entro la fine dell'anno il tanto atteso master plan, che consentirà di avere quel piano complessivo sull'aeroporto di Aosta da tempo auspicato.
La seconda risposta, per la Consigliera Squarzino, riguarda il contratto con "Trenitalia". Questo ridimensionamento della cifra non ha alcuna ricaduta sul servizio ferroviario, perché si tratta, come è noto, del fatto che abbiamo avuto nel corso dell'anno un risparmio che è stato la conseguenza di una trattativa positiva con lo Stato, la quale ha consentito di scaricare una parte dei costi della Ferrovia sullo Stato. Questi risparmi quindi non sono dovuti assolutamente a un disimpegno da parte della Regione, ma ad un risparmio oggettivo che è derivato da questa situazione.
Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture, aux ressources naturelles et à la protection civile, Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Mi si chiede di relazionare rispetto al capitolo 42815 che riguarda gli interventi sanitari per la salvaguardia delle produzioni nel settore zootecnico. Ebbene, questo riguarda il piano IBR, che era stato ideato nella primavera dell'anno scorso, inserito nel bilancio di previsione, ma solo come ipotesi di lavoro che si stava costruendo fra l'Assessorato regionale dell'agricoltura e l'Assessorato regionale della sanità. Sottolineo "ipotesi di lavoro"; come sapete, i tempi di predisposizione dei bilanci di previsione sono complessi e nella primavera dello scorso anno - si è poi concretizzata nell'autunno - questa ipotesi di lavoro doveva essere ancora valutata sotto gli aspetti della praticabilità del piano IBR. È stato costituito un gruppo di lavoro misto fra Regione, associazioni degli allevatori e ASL, che ha celermente elaborato un piano, ma l'applicazione concreta del piano si è rivelata molto più complessa. Si riteneva nel momento dell'ideazione, ripeto, che si potesse passare alla fase applicativa in tempi stretti, invece il gruppo tecnico ha deciso correttamente di attuare un'attenta attività di monitoraggio del sistema, per arrivare eventualmente a un piano di vaccinazione preliminare all'applicazione concreta del piano IBR, perché la questione è delicatissima. Nel momento in cui si applicasse il piano, infatti si dovrebbero attuare delle misure di tipo igienico-sanitarie complesse, che rischierebbero di rimettere in piedi la vecchia problematica riguardo alla definizione delle stalle di sosta, alla separazione delle stalle indenni rispetto alle altre, all'impossibilità di praticare l'alpeggio, per cui si è stoppata questa procedura che comunque è ancora in fase di studio. Per questo motivo all'epoca era stato previsto questo impegno di spesa consistente e non si è utilizzato.
Il capitolo 42845, "Contributi per interventi nel settore dell'allevamento zootecnico", riguarda il cosiddetto "piano carne", che non si è ancora potuto attuare, perché si deve avere un interlocutore disponibile ad applicarlo. Vi sono dei timidi tentativi di riaprire questo discorso proprio in queste settimane, ma la disponibilità finanziaria non sarebbe stata utilizzata nell'anno in corso.
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.
Fosson (UV) - Rispondo anch'io ai due quesiti. Chiaramente di base vi è una minore disponibilità finanziaria che condiziona gli interventi. Come avete visto, sul bilancio di questi anni grava anche un aumento nella mobilità passiva che abbiamo dovuto ricolmare. In particolare, nel capitolo 60310, sulla progettazione e realizzazione di strutture sanitarie, abbiamo diminuito gli investimenti per quanto attiene alla realizzazione del triangolo, alla ristrutturazione dell'ex Maternità che non era ancora partito come progetto definitivo, alla realizzazione dell'elisuperficie, ho visto che c'è una mozione nel futuro Consiglio regionale alla quale risponderò più ampiamente. Così anche è diminuito il finanziamento previsto per un contenzioso legale per quella che si chiama "Villa Una May" di Brusson. Questo è tutto il discorso di risparmio in edilizia sanitaria.
La riduzione sul capitolo 60420, "Spese per opere urgenti di ripristino e straordinaria manutenzione di strutture ospedaliere", è stata realizzata perché c'era un avanzo di bilancio dell'USL di quest'anno di gestione, che viene reinserito in questo capitolo per l'anno successivo.
Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Ringrazio gli Assessori per la disponibilità data, perché le domande che avevo posto andavano nel senso che diceva l'Assessore Marguerettaz, cioè di dire: è un piccolo consuntivo che dovremo analizzare in senso più complessivo nella prossima primavera.
Per quanto riguarda l'aeroporto, prendiamo atto dei ritardi dei lavori e, per quanto concerne il discorso industriale, i problemi sono altri e prendiamo solo atto del trasferimento di queste risorse.
Per quanto attiene al discorso dell'agricoltura, l'Assessore Vicquéry è stato molto chiaro. Qui abbiamo avuto due piani che erano alla base del sostentamento al settore zootecnico e, con tutta onestà, l'Assessore Vicquéry ha detto in quest'aula che abbiamo dei problemi. È vero, ci sono, lo avevamo già detto in occasione del bilancio 2003 che le nostre perplessità erano dovute al fatto che alcuni interventi per sostenere l'agricoltura avrebbero cozzato contro la tradizione e la vita del nostro mondo agricolo. L'Assessore ha parlato giustamente di stalle di sosta, di parziale utilizzo degli attuali alpeggi, eccetera, quindi sono dei problemi molto delicati. Prendo atto della serietà con cui l'Assessore ha voluto spiegarci queste diminuzioni finanziarie che superano i 10 miliardi di lire nel 2003 rispetto alla previsione. Lavoreremo proprio nel senso che dice l'Assessore Marguerettaz, affinché queste risorse siano effettivamente destinate ma che trovino uno sbocco, o con questi piani direttamente, o tramite altre alternative. È indispensabile cercare quello sbocco necessario per il sostentamento del mondo agricolo che si trova in piena crisi da alcuni anni.
Président - On passe au vote.
Je soumets au vote l'article 1er:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 2:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 3:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 4:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 5:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 6:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 7:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Il y a des amendements qui ont été présentés par la IIe Commission concernant les annexes. Je donne lecture des amendements n° 1 et n° 2 concernant l'annexe A:
Emendamenti
- All'Allegato A, il riferimento alla l.r. 26 maggio 1998, n. 43, è sostituito dal seguente:
"l.r. 26 maggio 1998, n. 43
(cap. 48960)
Modificazioni alla legge regionale 20 agosto 1993, n. 62 (Norme in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili)
In aumento 2003 250.000,00".
- All'Allegato A, dopo la l.r. 22 aprile 2002, n. 3, è aggiunta la seguente:
"l.r. 20 maggio 2002, n. 7
(cap. 20080)
Riordino dei servizi camerali della Valle d'Aosta
In diminuzione 2003 100.000,00".
Je soumets au vote l'annexe A dans le texte amendé:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Je donne lecture des amendements n° 3, n° 4 et n° 5 concernant l'annexe B:
Emendamenti
- All'Allegato B, prima del capitolo 20465 è inserito il seguente:
"Capitolo 20080 (Finanziamento della Camera valdostana delle imprese e delle professioni)
Competenza 2003 100.000,00
Cassa 100.000,00".
- All'Allegato B, dopo il capitolo 46940 è inserito il seguente:
"Capitolo 46945 (Contributi in conto capitale alle imprese industriali per l'installazione di impianti antinquinamento)
Competenza 2003 100.000,00
Cassa 90.000,00".
- All'Allegato B, dopo il capitolo 46975 è inserito il seguente:
"Capitolo 47020 (Contributi in conto capitale alle imprese industriali per la realizzazione di nuovi opifici e delle relative infrastrutture)
Competenza 2003 39.000,00
Cassa 20.000,00".
Je soumets au vote l'annexe B dans le texte amendé:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Je donne lecture des amendements n° 6 et n° 7 concernant l'annexe C:
Emendamenti
- All'Allegato C, dopo il capitolo 21820 è inserito il seguente:
"Capitolo 26115 (Integrazione di contributi dello Stato a favore dell'imprenditoria femminile)
Competenza 2003 139.000,00
Cassa 130.000,00".
- All'Allegato C, al capitolo 48960 (Contributi in conto capitale per l'installazione di impianti che sfruttano le fonti energetiche rinnovabili) la competenza 2003 e la cassa sono sostituite dalle seguenti:
"Competenza 2003 250.000,00
Cassa 170.000,00".
Je soumets au vote l'annexe C dans le texte amendé:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote le projet de loi dans son ensemble:
Conseillers présents: 32
Votants: 29
Pour: 21
Contre: 8
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.