Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 163 del 16 ottobre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 163/XII - Ripristino dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto. (Approvazione di risoluzione - Reiezione di altra risoluzione)

Risoluzione

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Viste le disposizioni contenute nell'articolo 47 del Decreto Legge 29 settembre 2003, n. 269 collegato alla Legge Finanziaria dello Stato per l'esercizio 2004, le quali prevedono una riduzione dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti al "rischio amianto";

Considerato che tale previsione legislativa mette a repentaglio le aspettative di numerosi lavoratori valdostani che sono stati esposti al "rischio amianto" per periodi più o meno lunghi della loro carriera professionale;

Rilevato che su tale materia era già in corso un approfondimento tra il Governo e le parti sociali per addivenirne a una soluzione concertata;

Appreso che la XI Commissione permanente del Senato, sede presso la quale si è svolto nei giorni scorsi l'esame in sede referente del D.L. 269/2003, nell'intento di venire incontro alle molteplici e legittime sollecitazioni di revisione dell'articolo 47, ha proposto un emendamento che modifica sostanzialmente il dispositivo dello stesso articolo nel senso di ripristinare i benefici originari previsti per i lavoratori esposti al "rischio amianto";

Invita

il Governo a recepire i contenuti dell'emendamento di cui in Premessa e i Gruppi parlamentari a sostenerlo nelle rispettive sedi istituzionali.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi

Risoluzione

Considerato che la nostra regione purtroppo non è esente da lavoratori esposti all'amianto;

Preso atto che il Consiglio dei Ministri in data 29 settembre scorso ha approvato il decreto legge "in materia di sviluppo dell'economia e di correzione dei conti pubblici" di cui in particolare l'articolo 47 è dedicato ai benefici previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto;

Tenuto conto che tale norma di questo maxi decreto collegato alla finanziaria 2004 deciso dal Governo italiano stravolge la precedente normativa modificandola sostanzialmente e mettendo in forse i diritti acquisiti dai lavoratori riducendo il coefficiente di maggiorazione previsto da 1,5 a 1,25 e mantenendolo valido solo ai fini della misura della pensione;

Considerato che alla luce di questo articolo i lavoratori esposti all'amianto e già riconosciuti dall'Inail, che ancora non sono in pensione, dovranno pertanto ripresentare la domanda per un ulteriore e nuovo riconoscimento;

Tenuto conto che il cambiamento di regime determinato dal decreto, creerà una situazione insostenibile per quei lavoratori che in base alla legge 257/92 si sono dimessi prima del 1° ottobre e non sono ancora titolari di pensione;

Ricordato pertanto che questi lavoratori si troveranno nella situazione drammatica di non percepire la pensione e di essere nello stesso tempo licenziati dalle imprese e quindi senza lavoro;

Evidenziato che questo beneficio previdenziale non è un prepensionamento ma un vero e proprio indennizzo sulla salute;

Constatato che circa 60.000 lavoratori italiani di cui circa 100 Valdostani saranno drammaticamente coinvolti dall'applicazione dell'articolo 47 del maxi decreto;

Il Consiglio regionale

Esprime disaccordo

sulla posizione assunta dal Governo nazionale nell'articolo 47 del maxi decreto che introduce norme previdenziali più restrittive per i lavoratori a rischio amianto;

Invita

i Parlamentari valdostani affinché pongano in atto tutte quelle azioni perché venga stralciato l'articolo 47 della finanziaria destinato a creare un vero e proprio dramma sociale per i lavoratori esposti all'amianto, e venga ribadito che eventuali nuove norme sulla materia siano concertate con le parti sociali.

F.to: Comé - Riccarand - Salzone - Stacchetti - La Torre - Lavoyer - Viérin Marco - Lanièce - Squarzino Secondina - Curtaz

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - In sintesi, la nostra risoluzione vuole portare all'attenzione del Consiglio regionale una questione che è diventata problematica a seguito dell'inserimento del decreto legge 29 settembre 2003 n. 269, il maxi decreto collegato alla legge finanziaria 2004, in particolare l'articolo 47, che prevede, così come scritto, una riduzione dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti al rischio amianto. La questione ha già suscitato le legittime reazioni da parte dei diretti interessati attraverso i sindacati e le parti sociali e naturalmente l'attenzione non solo del Governo, ma anche di altre istituzioni è stata sollecitata non solo dalla Valle d'Aosta, ma anche da altre regioni, poiché i lavoratori e le persone esposte a questo rischio, che sono in attesa dei benefici previdenziali relativi, sono in tutta Italia circa 60.000.

La questione è all'esame del Governo anzi, per l'esattezza, ha iniziato l'iter parlamentare con l'esame in XI Commissione del Senato che si dedica al lavoro e alla previdenza; non vogliamo che questa previsione legislativa metta a repentaglio le aspettative dei numerosi lavoratori valdostani che sono stati esposti, nel corso della loro carriera professionale, al rischio amianto per periodi più o meno lunghi della loro vita lavorativa. Vi era già in corso su questa materia un approfondimento fra il Governo nazionale e le parti sociali per addivenire a una soluzione concertata e nei giorni scorsi l'XI Commissione permanente del Senato ha proposto un emendamento sul quale vi è l'accordo dei Capigruppo, un emendamento che va a ripristinare quei livelli di tutela che, inopinatamente, l'articolo 47 ha escluso. Per queste ragioni, visto che vogliamo mantenere elevata l'attenzione, anche sollecitando una presa di posizione del Consiglio regionale su tale problema, inviteremmo il Governo a recepire i contenuti di questo emendamento e i gruppi parlamentari, inclusi gli Onorevoli Collé e Rollandin, a sostenerlo nelle rispettive sedi istituzionali.

Abbiamo preso atto anche che vi è una risoluzione parallela, che tratta lo stesso argomento, quindi non abbiamo alcuna difficoltà a confrontare i testi e le idee per addivenire a un testo concordato e andare a ricercare l'unanimità della volontà consiliare su questo argomento.

Président - La parole au Conseiller Comé.

Comé (SA) - Abbiamo voluto presentare questa risoluzione; io ne ho predisposto il testo a nome della "Stella Alpina", anche i colleghi "dell'Arcobaleno" l'hanno sottoscritto.

L'argomento in questione è molto delicato, lo sappiamo benissimo, lo ha detto anche prima il collega Tibaldi, quante persone si sono trovate e si troverebbero in una situazione drammatica, se questo famoso articolo 47 del maxi decreto dovesse essere approvato… Questo articolo sicuramente va a stravolgere tutta la precedente normativa e va a modificare i diritti acquisiti dei lavoratori. Sapete che nella proposta vi è la riduzione del coefficiente di maggiorazione previsto, che passerebbe praticamente da 1,5 a 1,25, e questo sarebbe solo mantenuto valido ai fini della misura della pensione e non più ai fini previdenziali. Se questo decreto dovesse essere approvato, quindi sicuramente ci troveremmo in una situazione di cambiamento di regime e questo creerebbe una situazione insostenibile, perché, purtroppo, in Valle d'Aosta abbiamo circa 100 persone che, avendo avuto il riconoscimento dell'invalidità dall'INAIL, si sono licenziate dall'azienda e che ora rischierebbero di non poter ottenere la pensione.

Non concordiamo assolutamente sul testo emanato dal Governo nazionale, esprimiamo il disaccordo su quella posizione assunta dal Governo nazionale nell'articolo 47 del maxi decreto, che introduce norme previdenziali più restrittive per i lavoratori a rischio amianto ed invitiamo con la nostra risoluzione i Parlamentari valdostani "affinché pongano in atto tutte quelle azioni perché venga stralciato l'articolo 47 della finanziaria destinato a creare un vero e proprio dramma sociale per i lavoratori esposti all'amianto, e venga ribadito…" - da parte dei nostri Parlamentari - "… che eventuali nuove norme sulla materia siano comunque concertate con le parti sociali".

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Chi ha seguito le vicende della legge finanziaria sicuramente ha visto una misura che ha suscitato molte critiche nel mondo del lavoro e che tocca da vicino anche lavoratori della nostra Regione. Parlo dell'articolo 47 del decreto collegato alla legge finanziaria 2004, articolo che, rispetto ai lavoratori esposti all'amianto, prevede una riduzione del coefficiente di maggiorazione previsto. È una riduzione che va dall'1,5 a 1,25 e questo significa che l'abbuono per ogni anno di esposizione all'amianto oltre i 10 anni scende da 6 a 3 mesi. Vi è un primo effetto contingente: si penalizzerebbero coloro che, avendo fatto i conti proprio sulla base del precedente coefficiente, avevano già presentato le dimissioni dal lavoro, avevano già verificato con l'INAIL le condizioni per andare in pensione. Queste persone si trovano nella situazione assurda per cui sono senza pensione, perché questa nuova norma li penalizza, e senza lavoro perché ormai hanno già presentato le dimissioni.

Al di là del caso, pur drammatico - è un caso riguardante queste decine di lavoratori valdostani, oltre alle centinaia e migliaia di lavoratori italiani -, si sottolinea la gravità di questa scelta del Governo. È un Governo che, per fare cassa, stravolge i diritti acquisiti dai lavoratori esposti a lavorazioni contenenti amianto; è un Governo che, per fare cassa, cancella con un "colpo di spugna" comportamenti e misure. Proprio ricerche ed indagini epidemiologiche avevano fatto adottare delle misure specifiche perché si tenesse conto dell'incidenza di gravi ed irreversibili danni alla salute dovuti all'esposizione alla sostanza micidiale dell'amianto.

Con la risoluzione, che abbiamo sottoscritto e che abbiamo in parte contribuito ad elaborare, si chiede ai Parlamentari della Valle d'Aosta di attivarsi affinché all'interno della commissione dove si sta discutendo la legge finanziaria, o anche nell'aula parlamentare in un tempo successivo, si elimini questa stortura con lo stralcio dell'articolo 47. Sappiamo dagli organi di stampa che vi sono stati contatti già da parte dei Parlamentari della Valle d'Aosta con le organizzazioni sindacali e che vi è da parte di queste ultime un impegno in tal senso, noi pensiamo però che un mandato del Consiglio regionale renderebbe ancora più forte la loro azione di pressione nei confronti del Governo.

Président - Je déclare ouverte la discussion générale.

La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) - Rispetto a questo problema, vorrei fare alcune precisazioni. Sapete innanzitutto che il Consiglio regionale nella passata legislatura si era interessato di questo problema, che era stato attivato un tavolo fra l'INPS, l'INAIL, le organizzazioni sindacali, i patronati, le aziende, la Cogne per attivare le procedure relative al riconoscimento dell'amianto, cosa che ha contribuito a sveltire le pratiche. È chiaro che il decreto legislativo presentato dal Governo modifica completamente lo scenario che si era determinato.

Vorrei dare dei dati aggiornati sulla situazione dopo aver fatto l'altro ieri una riunione con l'INPS, con l'INAIL, con le organizzazioni sindacali e i patronati su questo problema. Vi sono innanzitutto due problemi: la situazione dei lavoratori che hanno maturato il diritto nel mese di settembre, si sono licenziati al 30 settembre e che, a partire dal 1° ottobre, data in cui parte la nuova normativa, si trovano senza copertura, perché non possono tornare a lavorare, ma non possono neanche andare in pensione; i lavoratori che si sono licenziati ad agosto, quindi antecedentemente a settembre, andando indietro… i lavoratori che stanno maturando… perché l'INAIL non ha ancora terminato l'esame di tutte le pratiche e vi sono lavoratori su cui l'INAIL continua l'esame della pratica, che potrebbero avere l'attestato di esposizione all'amianto successivamente alla data del 1° ottobre, che attualmente stanno lavorando.

La situazione più grave allora è quella relativa a chi si è licenziato nel mese di settembre, avendo in quel periodo raggiunto i requisiti, e che adesso non può andare in pensione. Vi sono 18 persone in Valle in queste condizioni: si tratta di 18 dipendenti della Cogne.

Abbiamo poi 82 lavoratori - e qui tornano i conti: 100 - che si sono licenziati antecedentemente al mese di settembre, quindi fino ad agosto, rispetto ai quali l'INPS ha dichiarato, previa verifica con la sede centrale, che le pensioni verranno normalmente liquidate. Questi 82 lavoratori quindi andranno in pensione, l'INPS sta portando a termine le pratiche: queste pratiche troveranno conclusione.

Vi sono poi invece pratiche - sulle quali appunto si chiede di intervenire - che riguardano le 18 persone che al momento sono nella situazione più difficile, come dicevo prima, e qui condivido quello che diceva qualcuno che le decretazioni d'urgenza in questi casi fanno dei danni, e coloro che invece hanno già maturato i requisiti… l'INAIL sta portando a termine la certificazione, se vi sarà una modificazione normativa, è chiaro che non potranno più accedere alla pensione nella situazione degli altri, chiaramente dovranno continuare a lavorare per un periodo più lungo perché il decreto prevede una cosa: prevede che la maggiorazione dell'1,25% non è più valida per l'acquisizione dell'anzianità pensionistica, ma serve solo, una volta raggiunta l'anzianità pensionistica, per incrementare il quantum della pensione, quindi la situazione cambia decisamente.

Mi pare però che vi siano due ordini del giorno che affrontano direi in modo convergente la questione, per cui chiederei, se siete d'accordo, di fare un attimo di sospensione per vedere di fare un documento unico.

Président - Est accordée une suspension de 10 minutes.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 13,16 alle ore 13,39.

Président - Nous reprenons nos travaux.

La parole au Conseiller Borre.

Borre (UV) - Non so in che ordine verranno discusse le due risoluzioni…

Presidente - … nell'ordine di presentazione, a meno che non vi sia una risoluzione comune.

Borre (UV) - … non è stato trovato l'accordo fra la "Stella Alpina","l'Arcobaleno" e la "Casa delle Libertà" per un testo unitario. Come gruppo "dell'Union Valdôtaine", insieme ai "Democratici di Sinistra", abbiamo presentato degli emendamenti che illustrerò al momento della discussione della risoluzione della "Stella Alpina" e "dell'Arcobaleno".

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Il nostro gruppo condivide gli emendamenti presentati dal collega Borre e dal collega Sandri, li abbiamo discussi, li condividiamo.

Abbiamo anche tentato di vedere come era possibile accogliere le richieste del gruppo della "Casa delle Libertà", perché siamo convinti che, se avessimo presentato una risoluzione all'unanimità, questa iniziativa aveva più potere di incidenza e di pressione. Vi è però un elemento che ci distingue rispetto alla "Casa delle Libertà" su questo problema ed è che la risoluzione della "Casa delle Libertà" fa riferimento ad un emendamento già presentato in XI Commissione, un emendamento che è stato accolto e andrà in aula. È vero che questo emendamento è in parte migliorativo, perché sospende gli effetti della nuova normativa rispetto a quel gruppetto di lavoratori che, avendo maturato la loro pensione in base alla vecchia normativa, si sono già dimessi dal lavoro e che sono lì in attesa di avere la pensione e non ce l'avrebbero, non possono tornare a lavorare perché si sono dimessi - quindi l'emendamento di cui ha parlato la "Casa delle Libertà" risolve questo problema specifico, nel nostro caso i 18 lavoratori -, ma non interviene sulla logica complessiva dell'articolo 47, cioè la logica di mutare i parametri con cui viene calcolato il rapporto fra gli anni esposti al rischio amianto e gli anni in più di pensione che uno avrebbe. Noi pensiamo che l'azione forte che dobbiamo chiedere al Governo, da una parte, e ai nostri Parlamentari, dall'altra, è quella di lavorare affinché sia stralciato l'articolo 47. I nostri interessi sono rivolti non solo ai 18 lavoratori, ma all'insieme dei lavoratori colpiti dall'amianto.

Ci sembra fra l'altro strano che, anche a fronte di un aumento a livello di ricerca scientifica della consapevolezza dei rischi dell'amianto, si vada a toccare, peggiorandola, la normativa riguardante i lavoratori che si trovano esposti a questa materia.

Président - La parole au Conseiller Comé.

Comé (SA) - Intervengo solo per aggiungere qualche punto alle considerazioni che ha fatto prima la Consigliera Squarzino.

Sicuramente un punto che noi avevamo messo nella parte finale dell'invito era anche che, al di là dello stralcio, proprio perché l'articolo 47 è stato presentato senza che vi fosse stata una concertazione con le parti sociali… noi nel nostro "invita" abbiamo messo che venga ribadito che eventuali nuove norme sulla materia siano concertate con le parti sociali. Ci pare invece che l'emendamento proposto, con i risvolti che ha sottolineato prima la Consigliera Squarzino, sia di nuovo un testo che non sia stato analizzato e concertato con le parti sociali, ma con il quale si è cercato di salvare le persone che in questo momento potevano trovarsi in una situazione difficile. Non si sono analizzati nel suo insieme gli sviluppi successivi alla riduzione del coefficiente di maggiorazione.

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Ringrazio in esordio l'Onorevole Luigi Vitali, il Senatore Carmelo Marra e il Sottosegretario Giuseppe Vegas perché, al di là di tante chiacchiere che si stanno facendo in questa aula e fuori, sono gli unici che hanno dato un segnale chiaro di sensibilità e di attenzione attraverso una prova concreta, cioè un emendamento - in sede referente, presso la XI Commissione del Senato, è già stato avviato un iter - che va incontro a una parte, è vero, delle legittime aspettative dei lavoratori esposti al rischio amianto. In questo emendamento vi è già una miglioria nel senso auspicato da tutti, ovvero di avere attenzione nella situazione previdenziale e di salute innanzitutto di coloro che per anni, per periodi più o meno lunghi, sono stati esposti al rischio amianto. Al di là di questa constatazione, oggi mi sembra che si riproponga il teatrino, dove ragioni più squisitamente politiche o partitiche… si cerca di evitare una soluzione unitaria e unanime da parte di quest'aula e si preferisce una logica di schieramento, cioè si preferisce approcciarsi a questo problema grave e delicato secondo una logica di schieramento.

Riteniamo che la risoluzione della "Stella Alpina" e "dell'Arcobaleno" abbia delle premesse condivisibili; abbiamo ravvisato durante la sospensione un ostracismo ingiustificato da parte della collega Squarzino, che poi arriva in aula e sembra voler essere lei l'unica santa che difende, tutela i diritti di questi lavoratori; se questo ostracismo fosse stato un po' più controllato, forse adesso avremmo una soluzione unitaria. Tuttavia, ciò non ci spaventa, collega Squarzino, noi con i fatti abbiamo dimostrato di portare a conoscenza vostra un emendamento, di cui magari nemmeno conoscevate l'esistenza e l'essenza. Non so cosa abbiano fatto i vostri gruppi parlamentari a Roma, non so cosa abbiano fatto i Parlamentari valdostani.

Riteniamo che l'invito anzitutto vada rivolto a un Esecutivo, come si fa in quest'aula: gli inviti e gli impegni si rivolgono a un Esecutivo, quindi il Governo italiano, e, parallelamente, si coinvolgono i Parlamentari valdostani, ovvero il Senatore Rollandin e l'Onorevole Collé. Reputiamo pertanto che anche questo invito che voi ci proponete oggi, nonostante l'emendamento suggerito dal Consigliere Borre, sia un invito debole che innanzitutto disconosce l'esistenza dei fatti che a livello parlamentare si sono prodotti in questi giorni - sembra quasi che il Consiglio regionale sia avulso da quello che succede nel contesto parlamentare romano - e poi ci si rivolge a personalità istituzionali pure autorevoli, ma che non possono dimostrare un'efficacia operativa così incisiva come altrimenti vorremmo. Rivolgere un impegno escludendo il Governo, che è il primo titolato e responsabile in questa materia - materia che è innestata nel maxi decreto della finanziaria, mi sembra non conoscere quella che è una gerarchia istituzionale e una responsabilità di un Esecutivo che comunque ha il diritto-dovere di provvedere.

Come gruppo della "Casa delle Libertà", manteniamo la nostra risoluzione, che ci sembra più coerente ai fatti e alle vicende che si sono sviluppate negli ultimi giorni e voteremo unicamente la nostra risoluzione.

Président - Je ferme la discussion générale.

La parole au Conseiller Borre.

Borre (UV) - Je crois que les amendements soient très clairs. On va rappeler ce que dans cette Région, le Gouvernement et l'Assesseur à l'industrie, a fait déjà pour ce problème; on va rappeler ce que le Sénateur et le Député ont dit le jour de la présentation de la loi de finances ici aux Chefs de groupe du Conseil régional, là où on dit que leur engagement c'était pour l'abrogation de l'article 47, que ce n'est pas seulement l'intention de modifier quelque chose pour laisser un gros problème, et on invite les Parlementaires à continuer dans leur action, qui est celle de l'abrogation de l'article 47.

Président - On procédera dans cette façon: on va voter maintenant la résolution présentée par le groupe "Casa delle Libertà".

Je soumets au vote la résolution du groupe "Casa delle Libertà":

Conseillers présents: 29

Votants: 5

Pour: 2

Contre: 3

Abstentions: 24 (Borre, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fiou, Fosson, Isabellon, Lanièce, Maquignaz, Nicco, Pastoret, Perrin, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Sandri, Stacchetti, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent, Viérin Marco)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Je donne lecture des amendements présentés par les Conseillers Borre et Sandri:

Emendamenti

- Viene cancellato l'ultimo comma delle premesse da "constatato…";

- Al termine delle premesse aggiungere i seguenti capoversi:

"Ricordato inoltre l'incontro attivato dall'Assessore regionale alle Attività Produttive e Politiche del lavoro con l'INAIL, l'INPS, i Patronati e le Organizzazioni sindacali regionali allo scopo di esaminare l'impatto del decreto legge sui lavoratori a rischio amianto in Valle d'Aosta."

"Ricordato infine l'impegno tempestivo sul tema dei parlamentari valdostani che hanno già incontrato i sindacati locali e hanno puntualmente relazionato alla riunione dei Capigruppo e alla Giunta regionale sulle loro intenzioni circa l'articolo 47";

- Nel dispositivo la seconda frase viene così modificata:

"INVITA

I Parlamentari valdostani affinché continuino nella loro azione...".

Je soumets au vote la résolution présentée par le groupe de la "Stella Alpina" et le groupe de "l'Arcobaleno", avec les amendements présentés par les Conseillers Borre et Sandri:

Conseillers présents: 29

Votants: 27

Pour: 27

Abstentions: 2 (Frassy, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Avec cela nous terminons nos travaux.

La séance est levée.

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La réunion se termine à 13 heures 53.