Oggetto del Consiglio n. 2954 del 9 gennaio 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 2954/XI Presa d'atto della petizione concernente: "Modifica del progetto preliminare di realizzazione di una rotonda giratoria sulla strada statale n. 26 nel Comune di La Salle". (Reiezione di risoluzioni)
Petizione popolare I sottoscritti firmatari della presente petizione popolare, consci che apponendo una firma, previa identificazione tramite documento personale, si assumono la responsabilità per quanto richiesto;
Preso atto che in data 6 giugno 2002 è stato approvato dal Comune di La Salle il progetto preliminare di realizzazione di una rotonda giratoria sulla SS26 in corrispondenza dell'incrocio con la strada regionale per il capoluogo, di costruzione di sottopasso stradale alla linea ferroviaria e di soppressione di viadotto di accesso al capoluogo e tre passaggi a livello;
Rilevato che con la realizzazione del tratto di autostrada che collega Aosta con Courmayeur il traffico veicolare lungo la SS26 del Monte Bianco ha subito e subirà, con il completamento, un notevole ridimensionamento;
Verificato che la realizzazione di una rotonda giratoria risulta essere l'unica soluzione economicamente ed urbanisticamente accettabile per garantire adeguato svincolo stradale all'incrocio attuale;
Riscontrato:
- che il cavalcavia esistente versa attualmente in buone condizioni statiche e non necessita di particolari opere di consolidamento;
- che il progetto preliminare comporta un aggravio paesistico ed urbanistico alla frazione di Chez Borgne con l'occupazione di terreni prativi limitrofi;
- che l'importo della spesa prevista non giustifica la reale utilità dell'opera in quanto le frazioni di Chez Borgne e di Le Pont godono già di una loro viabilità autonoma;
Considerato:
- che tale progetto riveste un'importanza notevole per l'intera comunità di La Salle;
- che nulla è mai stato presentato alla popolazione;
- che l'opera modificherà pesantemente la viabilità per raggiungere il capoluogo;
Tenuto conto:
che l'opera oggetto della petizione risulta essere inserita nel programma regionale di previsione dei Lavori Pubblici per il triennio 2002/2004;
Chiedono
Alla SV di verificare la necessità della realizzazione dell'intera opera piuttosto che della sola rotonda giratoria ritenuta, a parere dei sottoscritti, sufficiente alla comunità di La Salle.
I sottoscritti, convinti della Sua sensibilità nei confronti di questo problema posto alla Sua attenzione, La ringraziano per quanto la S.V. vorrà fare.
Seguono le firme di 185 cittadini.
Presidente In data 2 agosto 2002 è stata presentata, presso questa Presidenza, una petizione popolare, sottoscritta da 185 cittadini, per ottenere la modifica del progetto preliminare di realizzazione di una rotonda giratoria sulla strada statale n. 26 nel Comune di La Salle. A norma di Regolamento interno, l'Ufficio di Presidenza ha dichiarato ammissibile la petizione, ne ha avviato l'istruttoria con richiesta di informazioni al Presidente della Regione, in quanto legale rappresentante della Regione, all'Assessore alle opere pubbliche, in quanto competente in materia di viabilità e alla Commissione consiliare competente per l'assetto del territorio.
In data 8 novembre 2002 l'Assessore regionale al territorio, ambiente e opere pubbliche ha fatto pervenire a questa Presidenza la nota, che trovate sottoriportata, sull'allegato all'oggetto.
Voglio solo ricordare che il Sindaco del Comune di La Salle, con nota del 1° ottobre 2002, ha fatto pervenire, per opportuna conoscenza, a questa Presidenza la deliberazione n. 60, adottata dal Consiglio comunale in data 26 settembre 2002, relativa alla petizione in oggetto, che trovate allegata alla presente.
Si sottopone, ai sensi del Regolamento interno, la petizione all'esame del Consiglio regionale, per la comunicazione delle determinazioni presentate dagli organi competenti. È aperta la discussione su questo argomento.
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Questo oggetto riguarda una petizione che un gruppo di cittadini di La Salle ha presentato e con la quale vengono fatte una serie di osservazioni al progetto approvato dal Consiglio comunale in data 26 settembre 2002.
Qual è la questione? Credo che molti la conoscano: coloro che sono membri della III Commissione e che quindi hanno avuto modo di esaminare sia la petizione sia il progetto presentato, ma anche gli altri colleghi che, salendo e scendendo dall'alta Valle, vedono che a La Salle c'è un grosso problema di viabilità. L'accesso al villaggio di Chabodey è un nodo cruciale per quanto riguarda il traffico e, purtroppo, si sono registrati diversi incidenti in quella zona.
Rispetto a questa situazione, il Comune di La Salle già anni fa aveva predisposto un progetto in cui proponeva come soluzione una rotonda alla francese proprio nel punto di confluenza della strada statale n. 26 con l'imbocco per il capoluogo di La Salle e per la frazione di Chabodey, quindi con strade regionali e strade comunali; quel progetto, non so per quali motivi, non è andato molto avanti.
L'attuale Consiglio comunale di La Salle ha presentato un altro progetto, che prende in esame altre esigenze: una è quella di togliere quel cavalcavia, che non possiamo non definire non impattante - quanto meno non è un bell'esempio di caratteristica di paesaggio di montagna - e di sostituire l'entrata al capoluogo di La Salle con una strada che passa all'interno di un territorio agricolo per salire verso il capoluogo, è una strada che ha la finalità di costituire un collegamento per frazioni del Comune di La Salle, che sembrano non essere servite con sufficiente agiatezza per quanto riguarda la circolazione; l'altro obiettivo era quello di attivare delle passerelle sotto la statale in modo da consentire il passaggio pedonale proprio in quel punto cruciale, dove si vuole fare la rotonda. Il progetto che il comune ha presentato è stato contestato da molti cittadini, perché, a loro avviso, viene ad essere deturpato un ampio spazio di territorio agricolo e i vantaggi che se ne ricavano, cioè quello di garantire la veicolazione per alcune frazioni, sarebbero minimi rispetto allo sperpero di territorio agricolo, quindi allo sperpero di un elemento caratterizzante il paesaggio del fondo valle.
Teniamo conto anche dell'enorme spesa che tutto questo progetto comporterebbe, perché, se teniamo conto di questo, possiamo concludere che effettivamente è un progetto complesso e molto delicato dal punto di vista sia finanziario, sia dell'impatto con il territorio. Esiste tuttavia una questione prioritaria fondamentale: quella di garantire la sicurezza in quel punto nodale e, anche leggendo con interesse le osservazioni presentate dall'Assessore Vallet, ci riconosciamo in una considerazione finale, nel senso che anche noi riconosciamo che oggi è urgente realizzare quella rotonda sull'intersezione fra la strada regionale e la strada statale n. 26 e questo può essere fatto senza dover realizzare anche tutta l'altra parte del progetto, senza pregiudicare eventuali successivi sviluppi, che comportino la sostituzione del viadotto con sottopasso e relativa eventuale variante in località Chez Borgne.
Noi riteniamo che, di fronte a questa petizione, bisogna dare una risposta urgente al problema della viabilità, al problema di questo nodo stradale. Condividiamo anche la sostituzione di questo viadotto, condividiamo che questo cavalcavia ora è impattante, però siamo convinti anche che sarebbe possibile individuare un'altra soluzione che raggiunga gli stessi obiettivi senza uno spreco così esagerato di terreno agricolo. Ricordo che questo è un progetto che riguarderebbe la modifica di una strada regionale, perché dalla statale fino al capoluogo si tratta di una strada regionale. Credo che la Regione debba di nuovo prendere in mano il progetto e dire qual è l'interesse che come Regione abbiamo e cioè, abbiamo sì l'interesse di facilitare la veicolazione, ma abbiamo l'interesse anche di mantenere il più possibile il territorio paesaggistico così com'è. Ritengo quindi che sia possibile trovare un'altra soluzione, che non sia così impattante sul territorio e che possa soddisfare le stesse esigenze. Per questo motivo, assumendo le considerazioni finali fatte dall'Assessore, presentiamo una risoluzione in cui il Consiglio impegna la Giunta regionale a considerare come prioritaria la realizzazione della rotonda sull'intersezione fra la strada regionale e la strada statale n. 26 e a procedere pertanto alla realizzazione di tale opera; a studiare - ed è il secondo impegno - eventuali tracciati alternativi a quello approvato dal comune, perché è la Regione che deve trovare nel suo budget i soldi per fare questo e quindi deve nel suo progetto garantire tutti gli interessi di cui la Regione è portatrice, così da eliminare l'attuale impattante cavalcavia, senza sottrarre alle attività agricole e al conseguente paesaggio porzioni di terreno da trasformare in nastro asfaltato.
Presidente È stata presentata una risoluzione a firma dei Consiglieri Squarzino Secondina, Curtaz e Beneforti, di cui do lettura:
Risoluzione Vista la petizione presentata da cittadini di La Salle contro il progetto approvato dal Consiglio comunale del 26/09/02;
Considerato che al di là di osservazioni tecniche, esiste il problema sia delle ingenti risorse che il progetto approvato dal Comune richiederebbe e che dovrebbero essere trovate nel budget della Regione, sia dell'utilizzazione di terreni coltivati per costruire strade con conseguente trasformazione paesaggistica di tale porzione di territorio;
Ritenuto che sarebbe opportuno, visto che si tratta di un progetto di intervento su una strada regionale, individuare eventualmente come Regione una soluzione alternativa che, pur cercando di farsi carico dei problemi evidenziati dal Comune, non utilizzi troppo territorio agricolo;
Considerato tuttavia che esiste un problema urgente di regolamentare il traffico in una zona delicata, all'imbocco con la strada per Chabodey, e che, in tal senso, la predisposizione in loco di una rotonda francese consentirebbe di dare una prima risposta alle difficoltà di traffico esistenti nella zona;
il Consiglio regionale
Impegna
la Giunta regionale
a) a considerare come prioritaria la realizzazione della rotonda sull'intersezione tra la strada regionale e la statale n. 26 e a procedere pertanto alla realizzazione di tale opera;
b) a studiare eventuali tracciati alternativi a quello approvato dal Comune, così da eliminare l'attuale impattante cavalcavia senza sottrarre all'attività agricola, e al conseguente paesaggio, porzioni di terreno da trasformare in nastro asfaltato.
F.to: Squarzino Secondina - Curtaz - Beneforti
La parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (SA) Voglio intervenire anch'io su questo argomento, visto che è stato oggetto di dibattito in III Commissione, di cui faccio parte assieme al collega Martin. In sede di commissione questa petizione è stata analizzata in modo approfondito: sono state fatte diverse audizioni, è intervenuto l'Assessore Vallet, che ci ha spiegato tutto l'iter procedurale di come è arrivato questo progetto, ne ha fatto tutta la cronistoria e poi ci ha fornito una relazione dettagliata con alcune osservazioni, che ho visto che sono oggi allegate all'oggetto. Durante la discussione con l'Assessore, sono state poste diverse domande, fra le quali una indirizzata a sapere se questo progetto sia un progetto complessivo o se si possa scindere in due parti: un commissario infatti ha chiesto se la rotonda è assolutamente indispensabile, e se tutto il resto può venire messo in secondo ordine; a questa domanda l'Assessore Vallet ha risposto che questa poteva essere un'ipotesi percorribile.
Abbiamo poi audito anche il Sindaco di La Salle, Pascal, che ha giustificato questo progetto nel suo complesso, rispondendo alle obiezioni sollevate circa la possibile divisione in due parti del progetto, affermando che era necessario provvedere ad un complessivo progetto perché questo era un "biglietto da visita" per il Comune di La Salle. Anche lui però, alla precisa domanda: "È possibile passare da un progetto, che preveda l'esecuzione della sola rotonda, a un secondo progetto, che preveda anche l'ulteriore fase della progettazione presentata dal comune?" aveva risposto in modo affermativo. Infine erano stati auditi i firmatari della petizione, i quali avevano ribadito la necessità di realizzare la rotonda e il sottopasso pedonale in direzione Chabodey, mentre si erano detti contrari all'esecuzione della seconda parte del progetto, perché andava a modificare la viabilità, che non era per loro così necessaria visto che le frazioni godevano di un'autonoma viabilità, e perché la seconda parte del progetto avrebbe tagliato in due una parte di territorio agricolo, con conseguente impatto per le persone che abitavano nei pressi. Da queste varie prese di posizione si deduce che è sicuramente necessario realizzare questa rotonda alla francese, con il sottopasso perdonale in direzione della frazione Chabodey, per far fronte a problemi di incolumità pubblica e su questo penso che tutte le parti in causa - compresi i Commissari della III Commissione - siano d'accordo. I contrasti nascono sulla seconda parte del progetto ed è proprio per questo che la "Stella Alpina" ritiene opportuno sollecitare un distinguo sulla seconda parte del progetto, alla luce anche di un problema altrettanto importante.
Nei pressi della frazione Chez Borgne vi è la zona umida del Marais: sappiamo che quella zona è oggetto di una forte attenzione da parte dell'Amministrazione regionale, in quanto sono stati stanziati diversi finanziamenti e c'è un grosso studio in itinere; sappiamo inoltre che a fronte della delibera di Giunta con la quale si prevedeva che la progettazione preliminare dovesse essere consegnata entro 155 giorni dalla data della stessa delibera è stata presentata una nuova delibera, il 9 dicembre 2002, con la quale si dice che l'associazione incaricata ha presentato una richiesta di sospensione del termine per la consegna della revisione degli elaborati progettuali preliminari, al fine di permettere alle parti interessate di riunirsi per definire le correzioni da apportare al progetto preliminare, che riguardavano la V.I.A. della progettazione definitiva delle opere di riqualificazione naturalistica e turistica della zona umida del Marais.
Vista l'attenzione che l'Amministrazione rivolge giustamente alla zona del Marais, visto che lo studio della progettazione delle opere per la valorizzazione di quest'area è in itinere e c'è stata ultimamente questa delibera, in cui si sono rinviati i tempi di presentazione di questa progettazione, tenuto conto che la zona umida è vicina alla zona di Chez Borgne, che è interessata dalla seconda parte di questo progetto, riteniamo opportuno chiedere che venga fatta prioritariamente la rotonda alla francese, con sottopasso pedonale in direzione di Chabodey, e che la seconda parte del progetto venga accantonata, in attesa di essere inserita in un contesto più generale che riguardi non solo il Comune di La Salle per quanto riguarda la viabilità, con gli interventi o meno di abbattimento del viadotto, ma che tenga conto anche delle opere che vanno realizzate per la zona del Marais.
Sarebbe opportuno quindi, in un'ottica di buon senso e di risparmio anche economico, vedere questa seconda parte del progetto assieme a quello che verrà eseguito per quanto riguarda la valorizzazione della zona umida del Marais; pertanto, a nome della "Stella Alpina", presento una risoluzione, che termina con un impegno, che è la fotocopia di quello che ha letto l'Assessore, con cui concordiamo pienamente, e cioè: "a esplorare la possibilità di realizzare prioritariamente la rotonda sull'intersezione tra la strada regionale e la statale n. 26, con l'annesso sottopasso pedonale per la Frazione di Chabodey, senza pregiudicare, così facendo, eventuali sviluppi successivi che comportino la sostituzione del viadotto con un sottopasso e la relativa variante in località Chez-Borgne".
Ricordo che nelle premesse della nostra risoluzione è sottolineato che la seconda parte del progetto, cioè quella relativa alla costruzione di nuove strade e sottopassi, con la sostituzione del viadotto, e la modifica di strade esistenti, alla luce anche delle osservazioni sollevate dai firmatari della petizione e tenuto conto che una parte di questi nuovi interventi si effettuerebbero in prossimità dell'area del Marais, per la cui valorizzazione si stanno progettando delle opere di riqualificazione naturalistica e turistica, potrebbe per il momento subire una pausa di riflessione, nell'attesa di effettuare un unico intervento complessivo, che tenga conto di tutte le problematiche esistenti, tra cui un nuovo accesso al Capoluogo e alla frazione Chez-Borgne e l'accesso, da La Salle, alla zona umida del Marais.
Per queste motivazioni, chiediamo l'iscrizione di questa risoluzione, in attesa di vedere cosa risponderà l'Assessore competente.
Presidente È stata presentata una risoluzione a firma dei Consiglieri Lanièce, Martin, Piccolo, Marguerettaz e Lavoyer, di cui do lettura:
Risoluzione Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Preso atto della petizione che alcuni cittadini valdostani hanno presentato presso l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale in data 2 agosto 2002, inerente la richiesta di modifica del progetto preliminare riguardante la realizzazione nel Comune di La Salle di una rotonda giratoria sulla strada statale n. 26 in corrispondenza dell'incrocio con la strada regionale per il Capoluogo e la costruzione di nuove strade di collegamento e la modifica di strade esistenti;
Tenuto conto che in terza Commissione consiliare competente permanente sono stati auditi l'Assessore regionale al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche, il Sindaco di La Salle, i primi firmatari della petizione ed inoltre la stessa Commissione ha effettuato un sopralluogo a La Salle per verificare in loco le problematiche sollevate;
Tenuto altresì conto delle osservazioni inviate al Presidente della terza Commissione consiliare da parte dell'Assessore regionale al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche e consegnate ai Commissari in data 14 novembre 2002;
Evidenziata l'urgenza di provvedere al più presto alla realizzazione della rotonda giratoria e del sottopasso pedonale per la frazione Chabodey, come d'altronde sostenuto da tutte le parti in causa, opere più che mai indispensabili a tutela anche dell'incolumità pubblica;
Sottolineato invece che la seconda parte del progetto, e cioè quella relativa alla costruzione di nuove strade e sottopassi, con la sostituzione del viadotto, e la modifica di strade esistenti, alla luce anche delle osservazioni sollevate dai firmatari della petizione e tenuto conto che una parte di questi nuovi interventi si effettuerebbero in prossimità dell'area del Marais, per la cui valorizzazione si stanno progettando delle opere di riqualificazione naturalistica e turistica, potrebbe per il momento subire una pausa di riflessione nell'attesa di effettuare un unico intervento complessivo che tenga conto di tutte le problematiche esistenti, tra cui un nuovo accesso al Capoluogo e alla frazione Chez-Borgne e l'accesso, da La Salle, alla zona umida del Marais;
Impegna
la Giunta regionale
a esplorare la possibilità di realizzare prioritariamente la rotonda sull'intersezione tra la strada regionale e la statale n. 26, con l'annesso sottopasso pedonale per la Frazione di Chabodey, senza pregiudicare, così facendo, eventuali sviluppi successivi che comportino la sostituzione del viadotto con un sottopasso e la relativa variante in località Chez-Borgne.
F.to: Lanièce - Martin - Piccolo - Marguerettaz - Lavoyer
La parola al Consigliere Bionaz.
Bionaz (UV) Ritengo giusto riconoscere l'autonomia decisionale del comune su un progetto che interessa il suo territorio, come abbiamo fatto già per il progetto di variante della strada statale n. 27 del Comune di Etroubles: non vedo perché due pesi e due misure. Nel caso specifico riconosco la validità del progetto, che non solo migliora la viabilità locale e regionale, ma ha un impatto ambientale migliore togliendo il cavalcavia. L'eliminazione di tre passaggi a livello ora esistenti in un tratto ferroviario inferiore a 1 chilometro, come previsto dal progetto, oltre a migliorare la circolazione a livello locale, sarebbe anche in linea con la previsione della tanto decantata metropolitana Aosta-Courmayeur. Ritengo inoltre che i risultati favorevoli dello studio dell'impatto ambientale, di cui ora siamo in possesso, rafforzino il giudizio positivo del progetto e quindi il relativo rapporto dell'Assessore Vallet.
Presidente La parola al Consigliere Cottino.
Cottino (UV) Non avevamo avuto il piacere di capire bene qual era la posizione della collega Squarzino in III Commissione, assente per impegni personali, sia quando abbiamo discusso la questione in sala commissioni, sia quando abbiamo fatto il sopralluogo. Da quanto è emerso dal dibattito, ciò che ci divide oggi è il dare parere favorevole al progetto globale presentato dal comune. Al di là dell'affermazione che testé ha fatto il collega Bionaz sul rispetto dell'autonomia comunale che condivido e che mi pare molto importante poiché non si può sempre dire che si vuole valorizzare le autonomie e poi, quando conviene, metterle in discussione… credo necessario replicare ad alcune affermazioni che non stanno né in cielo, né in terra.
Forse qualcuno ha preso in esame progetti diversi oppure sentito persone diverse, perché passerelle in questo progetto non ne ho viste; probabilmente si riferivano a sottopassi, ma se è così, l'unico sottopasso è per Chabodey e mi chiedo come si faccia ad immaginare di fare la rotonda senza contemporaneamente prevedere il sottopasso per Chabodey se si parla di sicurezza della viabilità, le due cose per forza devono essere fatte insieme, perché questo non può che essere il primo lotto di questo lavoro. Abbiamo sentito gli autori della petizione, così come abbiamo ascoltato il sindaco e gli uffici competenti, oltre all'Assessore alle opere pubbliche.
È stato evidenziato in modo chiarissimo che non solo sono già stati fatti inutilmente altri tentativi e altri studi per verificare la possibilità di migliorare la viabilità all'imbocco del Comune di La Salle, ma che questo è fattibile solo se si parte da un concetto che è quello dell'eliminazione del viadotto e a questo proposito devo ammettere che non riesco a trovare dei motivi architettonici di pregio per non affermare che è un obbrobrio, per non dire che costituisce un fortissimo impatto ambientale, soprattutto se paragonato al progetto.
Credo che questo progetto, anche sotto l'aspetto dell'impatto ambientale, sia notevolmente migliorativo rispetto alla situazione attuale. Per quanto riguarda la possibilità di miglioramento, credo che nella valutazione del VIA sia già stato chiarito anche se - ed è giusto sottolinearlo -, contrariamente a quanto è stato affermato in commissione dai firmatari della petizione, i rilievi stradali - e i muri sono già molto limitati nel progetto attuale. Pur ritenendo giusto prendere in esame la possibilità di attenuare, laddove è possibile, ancora maggiormente questo aspetto, bisogna riconoscere pertanto che non ci sono murature così impattanti come si vuol far emergere in questo dibattito.
La volontà di un coordinamento con il progetto di valorizzazione del Marais mi pare più che doverosa e nell'audizione con il sindaco, questa volontà, anche se forse non in maniera sufficientemente puntuale e non sufficientemente dettagliata è comunque emersa. Il sindaco ha parlato di accesso alla zona del Marais nel Comune di La Salle e ha parlato anche di possibilità di raccordo tra i due progetti.
Adesso non ho sotto mano il verbale, ma ricordo benissimo che il sindaco ha parlato di questa necessità. Per quanto riguarda la zona ad ovest della frazione Chez Borgne, qui si cerca di presentare questo progetto come la rovina di vaste zone prative, la verità è che, tutto sommato, nell'immediata adiacenza ad ovest della frazione Borgne, questa strada potrebbe addirittura migliorare la situazione attuale di incolto e solo, successivamente attraversa zone agricole - nessuno lo vuole negare -, ma sono di pochi metri. Per cui credo che dal punto di vista ambientale, della sicurezza e contenendo l'utilizzazione dei prati esistenti vada a migliorare la situazione attuale. Noi cosa chiediamo?
Chiediamo che, assieme a queste attenzioni che sono state poste, si dica "sì" al progetto globale. Non è compito di questo Consiglio, discutere se è meglio fare i lavori in due lotti. Possiamo eventualmente discutere sull'entità globale del finanziamento che non ha nessuna attinenza con il numero dei lotti. Se poi, per motivi tecnici o finanziari, si riterrà opportuno scindere questo progetto, dando la priorità alla rotonda e al sottopasso per Chabodey, saremo perfettamente concordi. Una cosa è dire che per tutto il resto bisogna fare degli studi, bisogna modificare… altro è quello che è stato scritto dall'Assessore.
L'affermazione "senza pregiudicare eventuali successivi sviluppi che comportino la sostituzione del viadotto con un sottopasso e la relativa eventuale variante in località Chez Borgne", sta a significare che, al momento in cui si costruisce la rotonda, che fa parte di questo progetto, con il relativo sottopasso per Chabodey, questo non deve pregiudicare gli altri lavori del progetto da farsi in un secondo momento. Questo è il significato di questa dizione, non diamogli altri significati e altre interpretazioni particolari! Ciò era emerso in modo estremamente chiaro in audizione, dove peraltro - voglio ancora sottolinearlo - qualcuno aveva messo addirittura in discussione la necessità della rotonda; altri hanno chiesto di porre molta attenzione alla segnaletica affermando che poteva essere più pericolosa rispetto alla situazione attuale. Questo è un "arrampicarsi sui vetri", perché sono convinto che, se andassimo a fare un confronto con la popolazione di La Salle, emergerebbe esattamente il contrario.
Ultima questione. Credo che La Salle sia uno dei comuni che ha saputo preservare meglio alcune caratteristiche urbanistiche. Queste però hanno ben poco da spartire con la tranquillità invocata da coloro, che hanno preteso di costruire dove più gli piaceva. La tranquillità, così come emerge dalla petizione, del villaggio di Chez Borgne sicuramente non trarrà giovamento da questo progetto, questo è vero, ma credo con altrettanta convinzione che non abbia avuto grande giovamento neppure dalla costruzione di alcuni condomini ad ovest di Chez Borgne. Reputo dunque che sia un po' troppo comodo fare quello che più ci aggrada, cercando poi di impedire che si possa migliorare la situazione degli altri, che hanno le stesse necessità e forse qualche diritto in più.
Presidente La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Prima di chiudere la discussione generale, chiedo un attimo di sospensione perché vorrei riunirmi con l'altro collega che ha presentato la risoluzione; non solo, ma saremmo interessati a verificare con l'Assessore o con gli altri membri del Consiglio se ci sono delle possibilità di individuare dei punti comuni.
Presidente La parola all'Assessore al territorio, all'ambiente e alle opere pubbliche.
Vallet (UV) Pensavo di intervenire dopo la chiusura della discussione generale in quanto i contenuti delle risoluzioni, in modo particolare quella del gruppo "Per la Valle d'Aosta - con l'Ulivo", sono chiari e non condivisibili nella seconda parte, non credo che siano possibili aggiustamenti perché le volontà sono diverse; quindi, quando le volontà sono diverse, è bene avere posizioni chiare, diverse, ma chiare! Venendo a trattare della questione, credo che la sicurezza, in modo particolare degli incroci delle strade regionali con la strada statale, costituisca una delle priorità a cui abbiamo cercato di dare soluzione in questi cinque anni.
Siamo intervenuti e abbiamo allo studio soluzioni in innumerevoli punti, quello di Le Pont oggettivamente è uno dei punti più problematici. La Consigliera Squarzino ha ricordato correttamente che già una soluzione è stata ipotizzata; la soluzione, che adesso è all'esame, non è il frutto di un'iniziativa del Comune di La Salle indipendente e separata dagli interessi dell'Amministrazione regionale: è il frutto di una lunghissima collaborazione fra la Direzione viabilità dell'Assessorato del territorio, il Comune di La Salle e l'ANAS.
La soluzione contenuta nel progetto è il risultato di lunghissime discussioni fatte in modo particolare con l'ANAS. Il Comune di La Salle ha operato in questa fase preliminare su mandato dell'Assessorato, con molta diligenza si è fatto carico dello studio del progetto preliminare proprio perché, come ha ben sottolineato il Consigliere Bionaz e come il Consigliere Cottino ha ripreso, non vogliamo imporre sul territorio dei nostri comuni delle soluzioni, che possono essere valutate meglio di quanto possiamo fare noi dalle Amministrazioni comunali stesse. In questo caso mi sento di condividere tutte le osservazioni che il Consiglio comunale di La Salle ha ritenuto di dover fare in risposta alla petizione. C'è un problema di fondo ed è giusto che venga data una risposta chiara alla problematica, risposta che forse - lo deduco dal contenuto dell'impegno della risoluzione presentata dalla "Stella Alpina" - non è stata chiara nella relazione, o almeno si presta ad interpretazioni diverse, relazione che abbiamo come Assessorato trasmesso al Consiglio. Quando dico che si può "esplorare la possibilità di realizzare prioritariamente la rotonda sull'intersezione tra la strada regionale e la statale senza pregiudicare eventuali successivi sviluppi", mi riferisco a quanto correttamente ha colto il Consigliere Cottino: ad una questione di programmazione.
Questo è un intervento oneroso, importante, non necessariamente sarà possibile realizzarlo nel suo complesso, probabilmente bisognerà realizzarlo in due momenti separati, ma attenzione - e qui è la differenza di sostanza -: questo è il progetto nel suo complesso, quando è arrivata la petizione, il Comune di La Salle aveva appena presentato presso l'Assessorato il progetto preliminare, era stata appena iniziata la procedura di VIA e, quando sono venuto in commissione per l'audizione insieme ai miei funzionari, non avevamo ancora avuto il tempo di fare, come abbiamo fatto dopo, un esame approfondito del progetto.
Nel frattempo è andata avanti la procedura di VIA, credo che i Consiglieri, attenti come sono, abbiano letto la delibera che dà un parere favorevole condizionato, perché il progetto, come avevamo detto prima di vedere le conclusioni del VIA, può essere migliorato e sarà migliorato; sarà realizzato tenendo conto delle prescrizioni che il VIA stesso ha dato, ma, ripeto ancora una volta, che questo è il progetto che, a nostro avviso, meglio risolve i problemi della viabilità, meglio risolve i problemi dell'impatto ambientale e quindi questo è il progetto che deve essere realizzato.
Per quanto riguarda le risoluzioni, propongo l'astensione della maggioranza, perché su queste cose non è bene, né utile trovare delle mediazioni, ma bisogna essere chiari.
Presidente La Consigliera Squarzino mantiene la richiesta di sospensione? No. Se non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione.
Pongo in votazione la risoluzione presentata per prima, che è quella del gruppo "Per la Valle d'Aosta - con l'Ulivo":
Consiglieri presenti: 25
Votanti e favorevoli: 3
Astenuti: 22 (Agnesod, Aloisi, Bionaz, Borre, Cerise, Charles Teresa, Cottino, Cuc, Ferraris, Fiou, Frassy, Nicco, Pastoret, Perrin, Perron, Piccolo, Praduroux, Rini, Tibaldi, Vallet, Vicquéry e Viérin D.)
Il Consiglio non approva.
La parola al Consigliere Lanièce, per dichiarazione di voto sulla risoluzione presentata assieme ai Consiglieri Martin, Piccolo, Marguerettaz e Lavoyer.
Lanièce (SA) Per dichiarazione di voto: ovviamente voterò a favore di questa risoluzione. Il collega Cottino ha rivolto il suo intervento alla collega Squarzino, facendo un contraddittorio con la collega, e quindi non ho capito bene la posizione della maggioranza sulla mia risoluzione. Quanto all'Assessore, nel suo intervento ha parlato sempre della risoluzione del gruppo dei "Verdi", dicendo che la sua relazione è stata interpretata in una maniera distorta. Noi nella nostra risoluzione non diciamo assolutamente niente di contrario rispetto a quanto ha detto l'Assessore. Nelle premesse abbiamo aggiunto solo un fattore che nessuno ha considerato: la zona del Marais, che è una zona molto importante, su cui l'Amministrazione regionale vuole operare con un forte finanziamento per realizzare una valorizzazione con riqualificazione naturalistica e turistica.
Introducendo questo aspetto quindi diciamo: "Bene, visto che si sta progettando un'opera così importante, facciamo un ragionamento di buon senso e, visto che una parte di questo progetto ha delle attinenze con la zona del Marais, approviamo la parte del progetto che è sostenuta da tutti…" - che è quella che ha citato anche il Consigliere Cottino, cioè la rotonda alla francese e il sottopasso pedonale a Chabodey, che sono le opere più urgenti - "… e la seconda parte consideriamola nel complessivo progetto di riqualificazione dell'area del Marais, visto che ci potrebbero essere delle zone che richiedono degli interventi, che possono essere in contrasto con gli interventi maggiori di riqualificazione dell'area". Non siamo quindi per bocciare il progetto, ma vogliamo tenere una posizione equidistante sia dai firmatari che dal comune, perché il comune vuole tutto il progetto così com'è, i firmatari chiedono la realizzazione solo della prima parte: noi invece diciamo di "sì" alla prima parte e di accantonare la seconda, in modo da valutarla in un contesto maggiore.
Per quanto riguarda il rispetto dell'autonomia comunale, qui ci sono degli esempi… ricordo l'impianto di Dolonne, sul quale ho presentato anche una mozione: sono tre, quattro anni che tutto è bloccato e non mi sembra che abbia dato grande prova allora l'amministrazione comunale che aveva scelto quel progetto! Il mio è solo un invito a fare un ragionamento di buon senso: cerchiamo di soprassedere sulla seconda parte e diamo l'ok sulla prima parte, che è poi quanto ha scritto testualmente l'Assessore Vallet. Questa mi sembra la soluzione più corretta visto che le parti in causa non sono d'accordo. Visto che non ci sembra che dagli interventi fatti ci sia qualcosa in contrario alla nostra risoluzione e visto che noi usiamo le stesse parole dell'Assessore, voteremo a favore e vediamo cosa voterà la maggioranza, se voterà contro una dichiarazione fatta da un Assessore che fa parte della stessa maggioranza.
Presidente La parola al Consigliere Cottino.
Cottino (UV) Se saluto con una certa contentezza il ritorno della voce del Consigliere Lanièce in questa sala, devo dire che questo però fa da contraltare alla sua perdita di attenzione a quello che si è detto: non ho risposto solo alla Consigliera Squarzino, ho fatto delle valutazioni, così come ho dato un'interpretazione, che poi è stata ripresa dall'Assessore, sul passaggio della relazione che l'Assessorato aveva fatto giungere in commissione. Tutto questo è sfuggito al Consigliere Lanièce, che forse non ha colto le differenze che abbiamo sottolineato anche rispetto alla sua risoluzione.
Per quanto ci riguarda, ci asterremo sulla loro risoluzione.
Presidente La parola all'Assessore al territorio, all'ambiente e alle opere pubbliche.
Vallet (UV) Per ribadire al Consigliere Lanièce che, a mio modo di vedere, è importante essere chiari. Dal nostro punto di vista non è questione di pause di riflessione. Alla fine dell'esame e delle valutazioni, che abbiamo potuto fare anche dopo aver esaminato la conclusione del Comitato tecnico del VIA, siamo giunti ad una conclusione che non richiede pause di riflessione. Per noi questo è il progetto e quindi, proprio per essere chiari, e poiché quanto scritto nella relazione che abbiamo inviato è stato ripreso dalla parte impegnativa della vostra risoluzione, la quale potrebbe dare adito ad interpretazioni che non sono le nostre, riteniamo corretto astenerci.
Presidente Pongo in votazione la risoluzione presentata dalla "Stella Alpina":
Consiglieri presenti: 25
Votanti e favorevoli: 3
Astenuti: 22 (Agnesod, Aloisi, Bionaz, Borre, Cerise, Charles Teresa, Cottino, Cuc, Ferraris, Fiou, Frassy, Nicco, Ottoz, Pastoret, Perrin, Perron, Praduroux, Rini, Tibaldi, Vallet, Vicquéry e Viérin D.)
Il Consiglio non approva.
Il Consiglio prende atto della petizione e della documentazione ad essa relativa.