Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2626 del 9 maggio 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2626/XI Solidarietà a tutti gli uomini delle forze dell'ordine in relazione a quanto avvenuto a seguito della manifestazione di marzo 2001 a Napoli. (Reiezione di risoluzione)

Risoluzione Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Richiamati i noti provvedimenti cautelari adottati dalla magistratura nei confronti di alcuni agenti della Polizia di Stato che si sarebbero resi colpevoli di aver ecceduto nei metodi attuati nel mantenere l'ordine pubblico in occasione della manifestazione "Global Forum" svoltasi a Napoli nel marzo 2001;

Ravvisato che sui fatti di Napoli e Genova sono ancora da individuare organizzatori ed esecutori dei violenti scontri di piazza che hanno seminato il panico tra i cittadini, danneggiando ampi spazi urbani e numerose strutture private;

Auspica

che le energie e le attenzioni della magistratura inquirente si rivolgano con almeno altrettanta energia di quella impiegata nell'indagare i poliziotti di Napoli, anche nei confronti di quanti hanno deliberatamente sovvertito le norme del convivere civile;

Esprime

solidarietà, a tutti gli uomini delle Forze dell'Ordine da sempre impegnati - a rischio della propria incolumità personale - a garantire anche nelle situazioni più difficili il mantenimento della sicurezza pubblica.

F.to: Frassy - Lattanzi - Tibaldi

Président La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI) Penso che ci sia da aggiungere relativamente poco a quanto abbiamo scritto, anche perché quanto abbiamo scritto è la sintesi di fatti e di notizie che sono di dominio pubblico e che ormai da più di una settimana occupano le prime pagine dei giornali.

È notorio cosa è accaduto nel marzo 2001 a Napoli e nel giugno 2001 a Genova, è notorio ciò che è accaduto recentemente a Napoli, dove otto poliziotti sono stati soggetti a provvedimenti cautelari, quello degli arresti domiciliari in quanto gli sono state contestate determinate situazioni per le quali avrebbero ecceduto nel garantire l'ordine pubblico in quel contesto. Vorremmo evitare di aprire una polemica che non ci porterebbe probabilmente da nessuna parte, però riteniamo che come istituzione, che rappresenta questa regione e questi cittadini, non si possa non esprimere quel senso di solidarietà e di vicinanza che ci sembra di aver percepito a tutti i livelli nei confronti di quelle forze dell'ordine che in maniera forse un po' ingiusta e sicuramente semplicistica sono state equiparate a quelle persone che i danni effettivamente li hanno provocati mettendo a ferro e a fuoco le città.

Non vogliamo anticipare nessun giudizio, anche se sappiamo bene che in base ai principi costituzionali vige la presunzione di innocenza sino a quando non vi è una sentenza passata in giudicato, ma riteniamo vada evidenziato come sia auspicabile che, al di là di questi provvedimenti che sono stati adottati nei confronti dei tutori dell'ordine, ci sia la stessa solerzia da parte della Magistratura nei confronti di quanti hanno responsabilità maggiori e più gravi per i disordini che sono accaduti sui fatti di Napoli.

Il nostro documento ha la semplice volontà di testimoniare come l'opera svolta dalle forze dell'ordine non sia in discussione e come i fatti di Napoli rimangano una parentesi sulla quale spetterà alla Magistratura in tempi veloci - auspichiamo - arrivare a definire le effettive responsabilità dei fatti che sono contestati.

Potrei aggiornare questa riflessione su quanto abbiamo letto nei giornali di ieri e di oggi in riferimento alle affermazioni fatte dal Capo della Procura di Napoli nella sede di audizione presso la Commissione antimafia, ma ritengo che anche queste siano situazioni chiare per le quali diventa inutile ogni ulteriore commento, perciò termino auspicando che ci sia da parte del Consiglio un voto unanime che riconosca agli uomini delle forze dell'ordine il loro impegno nella tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza di noi tutti.

Si dà atto che, dalle ore 13,52, presiede il Vicepresidente Viérin Marco.

Presidente La discussione generale è aperta.

La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Ho apprezzato il tono quasi dimesso del collega Frassy, può darsi stanco dal contenzioso politico, ma non ho assolutamente apprezzato l'iniziativa del gruppo di Forza Italia, il cui obiettivo strumentale è fin troppo evidente. Invidio coloro che hanno delle certezze assolute, quelli che dividono i buoni dai cattivi, quelli che già sanno, senza conoscere un solo atto processuale, chi sono gli innocenti, chi sono i colpevoli, chi sono i perseguitati, chi sono i persecutori. Mi sembrano quelle discussioni in famiglia o al bar che abbiamo fatto recentemente per la vicenda del piccolo Samuele, dove tutti sapevano in anticipo - a cominciare da "Porta a Porta? fino al bar del mio Paese -, senza conoscere una riga degli atti processuali, chi era il colpevole e chi non lo era. Io non ho queste certezze, io mi limito a rilevare che non può esistere su una materia così delicata un appoggio aprioristico ad una tesi, anche perché attenzione, caro Consigliere Frassy…

Frassy (fuori microfono) … non hai letto il documento…

Curtaz (PVA-cU) … no, l'ho letto benissimo… attenzione, caro Frassy, a non fare delle confusioni. Non è una vicenda in cui è accusata la polizia o le forze dell'ordine, come è scritto nel tuo documento, ma è una vicenda in cui sono imputati dei singoli poliziotti, dei presunti innocenti fino a prova contraria, nei confronti dei quali vi sono dei magistrati inquirenti e un GIP che ha controfirmato delle richieste - c'è anche dell'imprecisione nella tua risoluzione perché si parla di Magistratura inquirente quando i provvedimenti cautelari vengono emessi dai GIP e non dalla Magistratura inquirente -, c'è un processo aperto con delle misure che ritengo gravi, che possono essere discutibili, che vanno verificate e per le quali gli imputati hanno diritto di difendersi nelle sedi opportune, in un ordinamento giuridico che prevede per gli imputati delle forme di garanzia processuali piuttosto chiare.

C'è il tribunale del riesame, che riesaminerà questi provvedimenti cautelari, ci sarà un processo in cui si stabilirà se queste persone sono colpevoli o se sono innocenti come tutti ci auguriamo, ma i processi non si fanno nei bar, non si fanno in piazza, non si fanno nelle aule consiliari, né con intenti colpevolisti, né con intenti innocentisti. Così come va verificato se dei singoli poliziotti hanno o meno commesso dei reati, dico con altrettanta chiarezza che andrà accertato dai competenti organi se ci sono dei magistrati che hanno commesso degli errori o degli abusi professionali e in quel caso ci sarà chi è competente a decidere sulle responsabilità dei magistrati.

È per questo che occorre su questa vicenda avere non un atteggiamento di disinteresse perché è giusto in democrazia che ci si interroghi, è giusto che si dibatta, è giusto che si dica la propria opinione, però bisogna anche avere l'umiltà di aspettare il risultato delle indagini che vengono fatte ai vari livelli: penale, disciplinare, ecc., in modo che sia accertata la cosiddetta "verità processuale?. L'emettere dei giudizi anticipati in cui esprimere solidarietà ad una categoria perché alcuni dei propri membri sono stati accusati - ingiustamente o giustamente non lo so - di reati piuttosto gravi visto il ruolo che rivestivano mi sembra un'iniziativa strumentale ed inopportuna.

Presidente La parola al Consigliere Frassy per mozione d'ordine.

Frassy (FI) La mozione d'ordine è questa: la risoluzione è il testo scritto, quello che sta scritto sui giornali o quello che sta scritto nelle teste di ognuno di noi non è in votazione. Il collega Curtaz ha dimostrato di aver spostato…

(proteste del Consigliere Curtaz, fuori microfono)

… qui non stiamo discutendo della solidarietà, insomma non si può dire che il Consiglio votando questo documento voti la solidarietà agli otto che sono inquisiti, non è vero, perché la solidarietà è a tutti gli uomini delle forze dell'ordine, perciò il collega Curtaz ha fatto un discorso tendenzioso fuorviante, di più la Magistratura inquirente, collega Avvocato Curtaz, è quella che indaga e lei ha volutamente strumentalizzato l'auspicio…

(interruzione del Consigliere Curtaz, fuori microfono)

… ma no, perché la Magistratura inquirente è cosa diversa! Non si può incentrare il dibattito…

Presidente Collega Frassy, dirà questo in dichiarazione di voto.

La parola al Consigliere Fiou.

Fiou (GV-DS-PSE) Il contesto in cui interviene questa mozione è assai delicato, come è già emerso; interessa risvolti di grande rilevanza democratica e vede coinvolti tre soggetti istituzionali importanti con ruoli specifici che riguardano le vicende che si sono svolte: la Polizia, la Magistratura, il Governo. Ci sono stati avvenimenti da cui possono emergere abusi di singoli poliziotti, come è stato detto, abusi su cittadini - e dico di singoli poliziotti anch'io e non della Polizia. Se ciò fosse avvenuto, sarebbe grave: si tende a dimenticare questo aspetto.

Quei poliziotti, che avevano il compito di garantire la vita democratica dei singoli cittadini e delle istituzioni, avrebbero abusato del loro potere con iniziative di segno opposto. Ad appurare la verità dei fatti è preposta la Magistratura alla quale deve essere garantita la massima serenità di lavoro, non deve inoltre essere messo in discussione il ruolo e il lavoro quotidiano della Polizia, infatti si parla di singoli poliziotti.

Va respinto perciò ogni tentativo che interferisca o nel diritto dei cittadini a veder fatta giustizia in merito ad abusi, ovviamente se ci sono stati, o il dovere della Magistratura di svolgere il suo compito fino in fondo nel ricercare la verità dei fatti o il riconoscimento del lavoro prezioso quotidiano della Polizia. Sono da giudicare negativamente in tal senso gli interventi di alcuni ministri o di personaggi intervenuti da varie parti e che hanno introdotto elementi di confusione e di turbativa dell'operato dei vari attori in campo aprendo così la strada a conflitti di ruoli e di competenze e anche a pericolosi dubbi circa il rispetto dei diritti democratici.

Riteniamo che la mozione presentata dal gruppo Forza Italia concorra inopportunamente e strumentalmente al clima di conflitto e di confusione in atto sugli avvenimenti in questione, infatti non fa distinzione fra eventuali singoli fatti colpevoli e il lavoro quotidiano della Polizia, così come usa una formulazione tendenziosa nel suggerire attenzioni all'operato della Magistratura. Questo non vuol dire che la Magistratura non debba perseguire i fatti violenti, anche quelli avvenuti nella piazza nei confronti della Polizia; per questi motivi respingiamo fermamente la risoluzione proposta.

Presidente La parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (SA) Credo che questa mozione tocchi, come è evidente, un argomento che ha tenuto banco sulle prime pagine dei giornali in questo ultimo periodo e che è di una delicatezza notevole perché mette sui piatti della bilancia due componenti essenziali del sistema democratico del nostro Paese: da una parte la Magistratura, dall'altra le forze dell'ordine.

Ritengo che, sui fatti accaduti, ognuno di noi si sia fatto un giudizio personale, che proprio per la delicatezza del tema, sia bene rimanga un giudizio personale e privato. Il ruolo che deve giocare il Consiglio regionale in questi casi non è il ruolo che devono giocare i giornali, non è il ruolo che deve giocare il singolo cittadino con la propria libertà di pensiero, ma è un ruolo istituzionale. Se è giusto che un Consiglio regionale esprima la solidarietà nei confronti delle forze di polizia, che hanno lamentato evidentemente dei problemi di rapporto con la Magistratura, è altrettanto vero che il Consiglio regionale non può assumere una risoluzione così come è stata impostata per un motivo molto semplice: perché se è vero che non c'è una parola di condanna esplicita nei confronti della Magistratura, l'impalcatura stessa della risoluzione fa sì che tutti capiscano che se si dà solidarietà solo alle forze dell'ordine, e quindi va da sé che non la si dà alla Magistratura.

C'è un problema grosso alla radice di tutto questo e vorrei farlo presente anche al collega Frassy che fa parte della forza di maggioranza relativa al Governo nazionale.

È certamente giusto ed opportuno che la Magistratura, così come dite voi stessi, faccia chiarezza totale su questa vicenda, così come è giusto che se ci sono dei poliziotti che hanno abusato dei loro poteri, vadano puniti. C'è una parte che rimane scoperta e che rimanda ad un problema ancora più grosso, che è quello della responsabilità dei magistrati.

Vado a memoria, ma credo che gli Italiani si siano già espressi anche attraverso un referendum su questo tema e che devo dire raramente, anzi, ad onor del vero mai, ho visto applicare. Allora la mozione di Forza Italia tende a far assumere al Consiglio una posizione non dico strumentale, ma quanto meno "emozionale?: è un ruolo che da privato cittadino potrei anche sentirmi di rivestire, ma non nella funzione che sono chiamato ad assolvere in quest'aula.

Presidente La parola al Vicepresidente Lattanzi.

Lattanzi (FI) Noi lo sapevamo che si correva un rischio a presentare un documento di questo tipo, abbiamo cercato per la verità di essere molto attenti alla formulazione di questo documento perché è vero che poteva succedere quello che poi di fatto è successo, cioè che tutti quelli che sono intervenuti hanno utilizzato lo spazio di questo dibattito per allargare anche a considerazioni personali rispetto alla correttezza dell'atto della custodia cautelare rispetto agli otto indagati, rispetto alla posizione della Magistratura e del referendum, come abbiamo giustamente sentito anche dal Consigliere Curtaz e quindi della non applicabilità di certe regole che il popolo desidererebbe.

Noi lo sapevamo che questo documento poteva dare la possibilità di dire molte cose, però credo che sia onestamente corretto dire quello che noi volevamo che questo Consiglio esprimesse: noi non parlavamo e non vogliamo parlare degli otto indagati, non ci interessa appoggiare gli otto indagati, non è cosa che ci compete e capisco che sarebbe politicamente imbarazzante farlo, nessuno di noi lo ha fatto, non vogliamo "cavalcare? in maniera strumentale questa situazione congenita, noi abbiamo percepito la richiesta delle forze dell'ordine che hanno visto in questo atto una delegittimazione generale delle forze di sicurezza, che hanno sentito il bisogno di sentire le istituzioni vicino a loro, anche per dire indipendentemente da come procederà quella situazione di Napoli, le forze dell'ordine hanno le istituzioni vicino a loro e a loro è riconosciuto il ruolo importante nella società italiana. Questo è il senso della mozione.

Noi vi chiediamo scusa, ma non vogliamo che voi interpretiate le nostre emozioni, noi vi chiediamo di aderire o non aderire a quello che sta scritto e di scritto rispetto a Napoli non c'è nulla nell'"Auspica? e nell'"Impegna?. Noi chiediamo che questo Consiglio come istituzione sia vicino in generale alle forze dell'ordine che in questo momento si sentono colpite, delegittimate, mentre noi riteniamo che il popolo sia molto loro vicino.

Ho avuto modo di incontrare le forze dell'ordine che manifestavano e non si è parlato del caso di Napoli, si è parlato del desiderio, della necessità che il Governo e il Parlamento esprimano solidarietà, così come è avvenuto d'altronde perché le forze dell'ordine hanno avuto la solidarietà delle forze politiche di maggioranza e di opposizione, ma - ripeto - le forze dell'ordine in generale, proprio perché quella vicenda non possa in nessun modo dividere le istituzioni che sono a garanzia della nostra società. Il nostro senso è quello, vi chiedo scusa se sono intervenuto, ma ho ritenuto opportuno rimanere al testo scritto e al sentimento che volevamo esprimere con questo documento.

Siamo qui a dire: "volete emendare il testo?? Emendiamolo, ma non stravolgete il senso profondo di quello che volevamo dire, non c'è nessun riferimento ai magistrati di Napoli, non c'è nessun riferimento agli otto indagati, non c'è nessun riferimento se è giusto o sbagliato, anzi devo dire la verità: ho condiviso l'intervento del collega Curtaz; peccato che non era quello il tema, peccato che non era quello che volevamo sentirci dire su questo argomento, che è un altro argomento perché, per quanto riguarda il funzionamento della democrazia e delle regole fondamentali della democrazia e delle regole costituzionali, sono assolutamente d'accordo con lei, a parte qualche inesattezza che penso il collega Frassy avrà modo di chiarire, ma fra avvocati, non in termini politici. Io in termini politici sono d'accordo con lei: che ognuno debba fare il suo mestiere, che noi non dobbiamo in nessun modo influire, come diceva il Consigliere Fiou: assolutamente!

Noi desidereremmo però… se voi non siete d'accordo, votate contro, astenetevi, noi voteremo a favore, che le forze dell'ordine, anche quelle valdostane piuttosto che quelle nazionali sentano che l'istituzione Regione Valle d'Aosta è vicina alle forze dell'ordine.

Non credo che ci sia nessun imbarazzo in questo senso a dire se riteniamo che in questo momento le forze dell'ordine abbiamo bisogno di sentirci, come politici tutti, indipendentemente dal colore, vicino a loro.

Presidente Si passa alle dichiarazioni di voto.

La parola al Consigliere Cottino.

Cottino (UV) Brevissimamente. Credo che il problema sia stato inquadrato da tutti quelli che mi hanno preceduto. Al di là di questioni ideologiche, che credo sia bene non entrino in una vicenda di questo genere, riteniamo che questa risoluzione dica anche delle cose che non sono state (volutamente) precisate, come giustamente ha sottolineato il collega Marguerettaz, pertanto, per quanto ci riguarda, ci asterremo sulla risoluzione.

Presidente La parola al Consigliere Fiou.

Fiou (GV-DS-PSE) Sottolineo anch'io che fra ciò che hanno espresso a voce i colleghi di Forza Italia e ciò che sta scritto nella mozione c'è una bella differenza! C'è una differenza soprattutto su ciò che la mozione richiama, per cui credo che una buona proposta sarebbe quella di ritirarla, in caso contrario, noi voteremo contro.

Presidente La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (FI) Devo esprimere rammarico personale oltre che del gruppo per la dietrologia che è stata costruita attorno a questa risoluzione, dietrologia perché, colleghi consiglieri, vi sfugge che questa risoluzione è stata depositata ieri sera quando nella mattinata di ieri stesso si leggeva ciò che Cordova aveva dichiarato all'antimafia su ciò che accadeva nella Procura di Napoli. Abbiamo ritenuto che questo non fosse l'argomento, di conseguenza non abbiamo assolutamente inserito nel contesto di questa risoluzione le problematiche di quella Procura o della Magistratura.

Abbiamo solo voluto portare in quest'aula un documento che esprimesse la solidarietà ad una categoria che - non perché lo diciamo noi, ma perché lo dicono gli appartenenti a quella categoria - si sente in questo momento colpevolizzata ingiustamente e in maniera globale da quei fatti, tant'è che le manifestazioni simboliche che le forze dell'ordine hanno tenuto negli scorsi giorni in tutte le piazze italiane dimostravano semplicemente questa verità: che, a fronte di un fatto che è stato oggetto di grande attenzione mediatica, è serpeggiato per un momento nella popolazione il convincimento che qualcuno urlava nelle piazze di tanti anni fa "polizia cilena?. Questa è una realtà che fa male a quanti, portando quella divisa per un pugno di euro, mettono a repentaglio la loro vita per la nostra sicurezza. È retorica? Noi riteniamo che non sia retorica e riteniamo che sia tendenzioso e fuorviante dire che questo documento non si può votare perché, anche se non dice certe cose, in realtà sono sottese perché questo è stato il senso delle parole del collega Marguerettaz travisate dal collega Fiou.

Il Consigliere Marguerettaz non ha detto che qui ci sono delle cose scritte che non sono state dette nella relazione, ha detto esattamente l'opposto: che in questo documento mancano dei passaggi e che di conseguenza si presuppone che… Ci dispiace che su un argomento relativamente semplice, ma di grande attualità per quelli che sono i poteri dello Stato che vengono coinvolti, questa Regione si "sfili?, mi dispiace che dei colleghi abbiano voluto strumentalizzare leggendo un documento che non c'è, collega Curtaz, perché la Magistratura inquirente è quella che deve indagare, perciò la tua lezioncina di diritto era fuorviante quanto meno perché se tu leggi: "noi auspichiamo la Magistratura inquirente di indagare…?, eccetera, perciò mi sembra giusto dal punto di vista della forma e della tecnica giuridica, se così la vuoi definire.

Noi non abbiamo altro da aggiungere, se non da esprimere l'imbarazzo di un Consiglio che su una questione del genere non abbia la sensibilità di dire: "Il vostro documento è troppo forte, il vostro documento è inadeguato, proponiamo delle integrazioni che consentano a questo Consiglio di esprimere una solidarietà che riteniamo dovuta?, anche perché, colleghi, non nascondiamoci dietro l'astensione perché il meccanismo regolamentare di questo Consiglio fa sì che il voto di astensione sia un voto contrario.

Mi auguro che il Presidente della Regione nella sua duplice veste di responsabile anche delle forze dell'ordine possa fare una proposta che ci salvi da un imbarazzo che veramente non avremmo voluto correre.

Presidente La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Per quanto riguarda il nostro gruppo, non ci rifugeremo nel voto di astensione, ma voteremo contro questa proposta e non siamo neanche in imbarazzo nonostante l'iniziativa del collega Frassy, che forse con la sua ultima frase ha rivelato il tono strumentale di questa risoluzione, non abbia magari consentito a qualcuno di esprimersi in maniera chiara come il Consigliere Frassy intendeva. Ritengo peraltro - ed è l'unico merito che riconosco a questa risoluzione - che siano state poste anche delle questioni vere che sono state discusse nel dibattito: si è accennato da parte del collega Lattanzi alla delegittimazione delle forze dell'ordine, può darsi che sia un problema vero; si è parlato da parte del collega Marguerettaz di quanto sia raro che i magistrati vengano puniti e io che sono un po' nell'ambiente gli dico che è meno raro di quanto lui sospetti perché ci sono casi di giudici destituiti o trasferiti, con sanzione disciplinare, oppure magistrati che abbiano pagato di tasca propria per errori, tant'è che si assicurano come fanno gli avvocati, i commercialisti, gli ingegneri, un po' tutti insomma.

È raro, ma non è inconsueto, come non è stato inconsueto soprattutto in un certo periodo che i magistrati venissero imputati anche per gravi reati. Questo è un problema vero, questi sono problemi veri.

Non sono d'accordo quando si utilizzano questi problemi veri per un'iniziativa che, a mio giudizio - ed è un giudizio politico -, definisco questa sì fuorviante e tendenziosa perché il riferimento nella vostra risoluzione ai fatti di Napoli, ai fatti di Genova, alla situazione degli otto agenti è troppo esplicito perché possiate dire: "Non volevamo affatto fare riferimento a quegli otto casi?.

Lo capisco anch'io che poi nell' "Esprime? si pone la cosa in generale, però tutto lo spunto è derivato da questa materia, allora io avrei capito, visto che c'è la delegittimazione della Polizia, visto che c'è un'analoga mille volte più forte delegittimazione della Magistratura, che ci fosse stata un'espressione di solidarietà - in quel caso forse l'avrei anche votata - non solo a tutte le forze dell'ordine, che fanno coraggiosamente e doverosamente il proprio lavoro per un pugno di soldi, ma anche a quei magistrati - e sono la stragrande maggioranza - onesti, coscienziosi, corretti che fanno il loro lavoro e che oggi sono pubblicamente biasimati, attaccati da certe forze politiche in maniera generica perché tutte le manifestazioni di dissenso non avvengono mai nei confronti della singola persona, ma nei confronti della Magistratura, quasi che fossero tutti responsabili di iniziative eventualmente sbagliate di singoli magistrati. Quindi il nostro voto sarà contrario.

Presidente Pongo in votazione la risoluzione in oggetto:

Consiglieri presenti: 22

Votanti: 8

Favorevoli: 2

Contrari: 6

Astenuti: 14 (Borre, Cerise, Charles Teresa, Comé, Cottino, Cuc, Marguerettaz, Ottoz, Pastoret, Praduroux, Rini, Vallet, Viérin D. e Viérin M.)

Il Consiglio non approva.