Oggetto del Consiglio n. 2627 del 9 maggio 2002 - Resoconto
OGGETTO N. 2627/XI Iniziative per recepire l'appello del Papa per la ricerca di una soluzione "umanitaria? in Terra Santa. (Ritiro di risoluzione)
Risoluzione Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Considerata la delicata situazione che si è creata attorno all'assedio della Basilica della Natività di Betlemme e le possibili soluzioni in essere che prevedono l'eventualità dell'accoglimento di un numero di Palestinesi asserragliati nella Basilica da parte di un paese europeo;
Preso atto che Sua Santità Giovanni Paolo II e l'intera diplomazia vaticana si stanno mobilitando per la ricerca di una soluzione "umanitaria? che possa riaprire possibilità di dialogo tra Israeliani e Palestinesi;
Preso ancora atto che l'inviato speciale della Santa Sede a Betlemme, il cardinale Etchegaray, ha lanciato un accorato appello per un positivo contributo a risolvere la situazione della Basilica da parte della comunità internazionale;
Constatato che in più occasioni il Presidente del Consiglio dei Ministri ha sollecitato iniziative volte a favorire la ripresa del dialogo;
Venuto a conoscenza degli appelli lanciati da personalità politiche italiane invitanti a non lasciare cadere nel vuoto l'appello lanciato dall'inviato del Papa;
Ritenuto che in questo delicato momento il nostro Paese potrebbe avere voce e soggettività in questo processo di pace, inserendo tale azione all'interno della presa in carico del problema da parte dell'Unione Europea;
tutto ciò premesso
Impegna
- il Presidente della Regione a farsi interprete presso il Governo italiano nell'assunzione di iniziative concrete, nell'ambito dell'Unione europea, per recepire l'accorato appello dell'inviato del Papa in Terra Santa;
- i Parlamentari della Valle d'Aosta e l'onorevole Caveri a farsi portatori di tale istanza nelle opportune sedi istituzionali.
F.to: Squarzino Secondina - Curtaz - Beneforti
Presidente I proponenti hanno presentato alla Presidenza due emendamenti a firma anche del Consigliere Cottino. Propongo di discutere il testo con gli emendamenti presentati dai Consiglieri Squarzino e Cottino, se il Consiglio è d'accordo.
Do lettura degli emendamenti:
Emendamenti Nell'ultimo capoverso della premessa sostituire il termine "soggettività? con "svolgere in modo positivo?:
Introdurre, prima della frase finale, il verbo "invita?.
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Spero, nell'affrontare un argomento che riguarda la pace, di non suscitare ulteriore dibattito acceso o meglio, dibattito acceso sì, ma senza acredine. In questi mesi credo che tutte le persone democratiche - e noi siamo sicuramente fra queste - abbiano seguito con molta apprensione i fatti drammatici che devastano il Medio Oriente; abbiamo assistito con trepidazione e speranze a diversi tentativi, purtroppo alcuni falliti, di mettere pace fra i due Stati; abbiamo apprezzato le azioni della diplomazia dei vari Paesi, da quella europea del mondo arabo a quella statunitense; abbiamo applaudito recentemente alla fine dell'assedio di Arafat a Ramallah. In questi ultimi giorni pare che proprio dietro sollecitazione di un'azione costante, a largo raggio, paziente, puntigliosa, della diplomazia vaticana e su pressante richiesta del Papa, anche l'assedio della Basilica della Natività a Betlemme, giunto al suo trentottesimo giorno, possa vedere la fine.
La soluzione che è stata delineata: i civili a casa, alcuni militanti trasferiti nella striscia di Gaza, alcuni altri militanti, tredici, accolti da un Paese, sembra che stia andando a buon punto. Esiste però ancora una questione che non è secondaria ed è la questione della località che potrebbe ospitare questi tredici Palestinesi. La questione è delicata, ma anche il raggiungimento dell'obiettivo della pace è altrettanto delicato. Ci sono equilibri raggiunti che rischiano di rompersi se l'intera intesa prefigurata non va in porto.
Ricordo le dichiarazioni di oggi del Cardinale Sodano che dice chiaramente che è giunto il momento di mettere fine al dramma della Chiesa della Natività e, secondo norme della giustizia equitativa degli Stati, gli Stati possono assumersi qualche onere un po' ciascuno. Per la liberazione della Basilica della Natività l'Italia, è un auspicio del Prelato, studierà qualche formula insieme agli altri Paesi dell'Unione europea. Serve il dialogo, unica via per arrivare ad una sistemazione in Terra Santa. Per citare un'altra fonte più laica, l'Onorevole Fassino proprio oggi dice: "Siamo tutti interessati a far sì che la vicenda di Betlemme trovi una via di uscita, nessuno può assistere passivamente, tanto meno l'Europa?.
Dobbiamo dire purtroppo che l'accordo, che sembrava raggiunto stanotte, ha di nuovo visto un momento di rottura: una delle ultime agenzie di stampa, proprio quella delle 10,14 di oggi, dice che l'accordo che sembrava essere stato raggiunto per porre fine all'assedio della Basilica della Natività a Betlemme è stato sospeso, perché gli Israeliani hanno respinto la richiesta palestinese di far entrare nella chiesa il mediatore europeo affinché attenda con i tredici destinati all'esilio il momento della loro partenza. Finora non è stata trovata nessuna destinazione per gli esiliati: si parla di 4 paesi cattolici europei, fra cui l'Italia e qui una parte potrebbe andare a Torino nel campo Arsenale della Pace e, mentre tutti litigano, i civili palestinesi asserragliati nella chiesa aspettano e le speranze appaiono deluse per l'ennesima volta.
Certamente non abbiamo come Consiglio regionale poteri tali da modificare la situazione in Medio Oriente, ma credo che possiamo esprimere la nostra preoccupazione circa quanto sta avvenendo, ivi compreso l'assedio di Betlemme; possiamo anche esprimere la nostra condivisione e adesione alle proposte e agli appelli che da più parti vengono fatti; possiamo anche far giungere la nostra preoccupazione e il nostro sostegno all'attenzione degli organismi chiamati a decidere. È poco ma, a parte l'offrire come Valle d'Aosta l'ospitalità a tali civili, credo che non abbiamo altri strumenti per sostenere il processo di pace, se non quello di esprimere un appoggio fermo e convinto ai tentativi di dialogo e di pace in atto.
Questa risoluzione è stata valutata, ho chiesto ai vari altri gruppi un parere, mi è stato chiesto di fare alcuni emendamenti che ho presentato insieme al collega Cottino, che sono emendamenti di dettaglio, nel senso che si sostituisce la parola "soggettività?, che giustamente non si capiva bene cosa potesse significare, con il verbo "svolgere un ruolo positivo?. Rispetto ai Parlamentari della Valle d'Aosta e all'Onorevole Caveri, il Consiglio esprime un invito e non un impegno.
Presidente È aperta la discussione generale.
La parola al Vicepresidente Lattanzi.
Lattanzi (FI) Per chiedere ai colleghi se sono disposti ad accettare il nostro emendamento, quindi chiedo un minuto di sospensione per farlo vedere ai proponenti. Lo posso illustrare e poi ve lo faccio pervenire.
Condividiamo la linea di questa mozione. Contrariamente al dibattito sulla mozione precedente, dove c'era scritta una cosa e se ne voleva capire un'altra, cerchiamo di capire esattamente cosa sta scritto perché alcune affermazioni della Consigliera Squarzino ci indurrebbero a dire che forse dietro alle cose scritte ci stanno altri pensieri.
Noi lasciamo perdere quello che sono i pensieri e ci atteniamo strettamente allo scritto del documento e, per essere onesti intellettualmente, quello che sta scritto in questo documento ci sta bene perché è la posizione espressa dal Presidente Berlusconi non più tardi di qualche ora fa che è identica alla risoluzione presentata dai colleghi.
Nessuna gelosia quindi del fatto che i colleghi hanno presentato questa risoluzione, crediamo che sia doveroso impegnare il Presidente della Regione, più che a farsi interprete presso il Governo di questa volontà, a sostenere la posizione assunta già dal Governo, che è la stessa identica, altrimenti non si riconosce che questa posizione già esiste. Sembrerebbe che noi, Regione, abbiamo la presunzione di indicare una posizione che non esisteva pertanto, se siete d'accordo, il Presidente della Regione potrebbe "significare? al Governo italiano che siamo d'accordo su questa soluzione che avete indicato. L'emendamento quindi recita: "Il Presidente della Regione a sostenere la posizione assunta dal Governo italiano nell'intraprendere iniziative concrete…? e via dicendo.
Presidente Do lettura dell'emendamento presentato dai Consiglieri Lattanzi e Frassy:
Emendamento "Il Presidente della Regione a sostenere la posizione assunta dal Governo italiano nell'intraprendere iniziative concrete…?.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Non mi soddisfa l'emendamento presentato per il semplice fatto che se fosse così chiaro..., non ci sarebbe una pressione continua da parte del Vaticano nei confronti del Governo. In questo momento c'è da parte del Vaticano, da parte del Cardinale Sodano, una pressione nei confronti del Governo italiano e degli altri Governi europei per questo, il che sta a significare che non è stato ancora risolto il problema.
Io non posso dire: "noi appoggiamo quello che il Governo italiano sta facendo? perché, stando a quello che il Cardinale Sodano dice, non è ancora sufficiente, altrimenti si sarebbe già trovata una soluzione. Credo che questa formulazione possa andare bene e possa esprimere anche quello che i colleghi di Forza Italia volevano.
Presidente La parola al Consigliere Cerise.
Cerise (UV) Vorrei ricordare che, fino a prova contraria, lo Stato Vaticano è uno Stato, perché non li ospita lui? A questo punto la proposta più seria potrebbe essere questa, non vedo perché si deve chiedere ad altri Paesi, con il rischio di travisare anche una serie di considerazioni.
Presidente La parola al Vicepresidente Lattanzi, per dichiarazione di voto.
Lattanzi (FI) Non vorrei che si creasse l'imbarazzo che i proponenti rimanessero esclusi dalla loro stessa mozione. Se affrontiamo con serenità e senza strumentalizzazioni il problema e cioè se voi volete che questa Regione esprima un'indicazione di risoluzione del problema nell'ambito della Comunità europea, che è quello che ha detto ieri il Presidente Berlusconi, dobbiamo fare poca demagogia, poca guerra di posizione.
Maggioranza e minoranze si sono trovate in questo Consiglio d'accordo su molte questioni, credo che anche a livello parlamentare su certe questioni non abbiano molti grossi "pruriti?: ricordo l'Albania quando abbiamo appoggiato noi, il Kosovo quando avete appoggiato voi. Voglio dire, Consigliera Squarzino, che su certe questioni bisogna volare un po' più alto del semplice imbarazzo e prurito, anche a me potrebbe aver dato fastidio votare D'Alema, ho visto i miei votare D'Alema e abbiamo votato D'Alema perché erano in gioco gli interessi del Paese. Qui ci sono gli interessi importanti di pace, la vostra iniziativa importante noi la condividiamo, abbiamo lo stesso sentimento, non dividiamoci su questa cosa per cortesia.
Presidente Si passa alla votazione degli emendamenti, ad iniziare dall'emendamento proposto dai colleghi di Forza Italia.
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Noi ritiriamo la mozione, nel senso che scopo della nostra mozione non era l'appoggio al Governo in carica, ma era l'appoggio ad una linea politica rispetto alla questione dell'assedio della Basilica della Natività di Betlemme.
Presidente … la mozione viene ritirata dai proponenti.
Il Consiglio prende atto.
Il Consiglio è terminato.
La seduta è tolta.