Oggetto del Consiglio n. 2625 del 9 maggio 2002 - Verbale
OGGETTO N. 2625/XI - RINVIO DELL'APERTURA AL TRAFFICO PESANTE DEL TUNNEL DEL MONTE BIANCO E ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 13 MAGGIO A COURMAYEUR. (Approvazione di risoluzione. Ritiro di altra risoluzione)
Il Presidente LOUVIN propone di procedere all'esame congiunto delle due risoluzioni in oggetto, presentate rispettivamente dai Consiglieri CURTAZ, BENEFORTI e Secondina SQUARZINO e dai Consiglieri BIONAZ, BORRE, CERISE, Teresa CHARLES, COMÉ, COTTINO, CUC, FERRARIS, FIOU, LA TORRE, LANIÈCE, LAVOYER, LOUVIN, MARGUERETTAZ, MARTIN, NICCO, OTTOZ, PASTORET, PERRON, PICCOLO, PRADUROUX, VALLET, VICQUÉRY, Dino VIÉRIN e Marco VIÉRIN, iscritte in via d'urgenza ai punti 25.1 e 25.4 dell'ordine del giorno dell'adunanza in corso (oggetto n. 2623/XI).
Illustra il Consigliere CURTAZ, che annuncia la presentazione di un emendamento con i Consiglieri NICCO, MARTIN e CUC alla risoluzione di cui all'oggetto n. 25.4 e l'eventuale ritiro della propria risoluzione.
Interviene, per mozione d'ordine, il Consigliere LATTANZI, che chiede una breve sospensione dei lavori.
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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 12,47 alle ore 12,55.
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Ripresi i lavori, interviene il Consigliere LATTANZI, che presenta un emendamento con i Consiglieri TIBALDI e FRASSY alla risoluzione di cui al punto 25.4.
Intervengono i Consiglieri COTTINO, LATTANZI, NICCO, LA TORRE, CERISE e CUC.
Prende la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere LATTANZI.
Il Presidente LOUVIN, dopo aver annunciato il ritiro da parte del Consigliere CURTAZ della risoluzione di cui all'oggetto n. 25.1, invita il Consiglio ad esprimersi sull'oggetto n. 25.4.
IL CONSIGLIO
- approvati a maggioranza gli emendamenti presentati dal Consigliere CURTAZ;
- respinti gli emendamenti presentati dal Consigliere LATTANZI;
- con voti favorevoli: ventitré (presenti: venticinque; votanti: ventitré; astenuti: due, i Consiglieri FRASSY e LATTANZI);
APPROVA
la sottoriportata:
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D’AOSTA
RICHIAMATE le proprie determinazioni in merito al traforo del Monte Bianco ed al transito del traffico commerciale, in particolare la risoluzione approvata all’unanimità in data 7 marzo 2002, con cui si chiedeva:
- una significativa riduzione, almeno il 50%, del numero dei mezzi pesanti in transito rispetto alla situazione antecedente il 24 marzo 1999;
- una moratoria al passaggio dei mezzi pesanti fino alla definizione di una regolamentazione definita con l’accordo della Regione autonoma Valle d’Aosta e delle altre comunità territoriali interessate;
RILEVATA la non disponibilità, allo stato attuale, delle istituzioni della Haute-Savoie e della Savoie a ricercare in un incontro congiunto una posizione comune da sottoporre ai Governi italiano e francese;
CONSTATATO che la successiva richiesta di incontro avanzata dal Governo regionale al Governo italiano al fine di un riesame della regolamentazione del traffico commerciale attraverso il traforo del Monte Bianco e delle problematiche connesse non ha avuto, ad oggi, alcun riscontro diretto;
PRESO ATTO, favorevolmente, delle dichiarazioni fatte alla Camera dal Ministro per le Infrastrutture ed i Trasporti Lunardi in risposta ad una interrogazione del deputato Ivo Collé, per quanto riguarda la disponibilità del Governo "ad un confronto con le autorità regionali" ed a chiedere al Governo francese di posticipare l’avvio della fase due di apertura del Tunnel ai mezzi pesanti prevista per il 13 maggio;
VISTO l’appello approvato dal Consiglio comunale di Courmayeur nella seduta del 26 aprile 2002 con il quale si indice una manifestazione in data 13 maggio 2002 per esprimere dissenso verso le decisioni assunte dai Governi italiano e francese;
DELIBERA
- di ribadire la necessità di rinviare l'apertura del Tunnel del Monte Bianco al traffico con peso superiore alle 19 tonnellate;
- di aderire, se confermata, alla manifestazione del 13 maggio 2002 per ribadire, anche alla luce dei prossimi incontri promessi dal Ministro Lunardi, le posizioni già espresse con la risoluzione del 7 marzo 2002 e per sollecitare il coinvolgimento delle istituzioni territoriali, del Governo regionale, del Consiglio della Valle e dei Parlamentari valdostani, in decisioni di così vitale importanza per il futuro dell'intera Valle d'Aosta.
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