Oggetto del Consiglio n. 2624 del 9 maggio 2002 - Verbale
OGGETTO N. 2624/XI - IMPEGNO ALLA GIUNTA REGIONALE A PREDISPORRE UN’ANALISI DEL SETTORE DEGLI IMPIANTI A FUNE E A RIFERIRE LE RISULTANZE AL CONSIGLIO VALLE. (Reiezione di mozione)
Il Presidente LOUVIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri FRASSY e TIBALDI e allegata al punto 25 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra il Consigliere FRASSY.
Replicano l'Assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti LAVOYER ed il Consigliere FRASSY.
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli: tre (presenti: ventisei; votanti: tre; astenuti: ventitré, i Consiglieri BIONAZ, CERISE, Teresa CHARLES, COTTINO, CUC, CURTAZ, FERRARIS, FIOU, LA TORRE, LAVOYER, LOUVIN, MARGUERETTAZ, MARTIN, NICCO, OTTOZ, PASTORET, PERRON, PRADUROUX, RINI, Secondina SQUARZINO, VALLET, VICQUÉRY e Dino VIÉRIN);
NON APPROVA
la sottoriportata
MOZIONE
PREMESSO CHE
- i comprensori sciistici rivestono nella nostra regione un importante ruolo nell'offerta turistica;
- le società esercenti gli impianti a fune in Valle d'Aosta sono tutte partecipati in misura variabile dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta;
- i conti di esercizio di tali società sono spesso in pesante deficit;
- l’Unione europea ha recentemente ribadito che l'erogazione di finanziamenti pubblici alla società esercenti impianti a fune è in contrasto con le norme sulle concorrenza e ha concesso una deroga con termine al dicembre 2006;
RITENUTO CHE
- l'attuale sistema delle società degli impianti a fune operanti in Valle d'Aosta non sia in linea con le previsioni comunitarie e rischi un ulteriore indebolimento allo scadere della deroga del 2006;
- la presenza pubblica nel capitale sociale di tali società non consente una gestione economica e di mercato delle stesse;
IL CONSIGLIO REGIONALE
IMPEGNA
la Giunta regionale a predisporre, e a riferire al Consiglio entro 6 mesi, un'analisi del settore degli impianti a fune, coinvolgendo gli stessi operatori, al fine di:
- individuare un percorso mirante alla privatizzazione delle società medesime;
- verificare i riflessi economico-finanziari e funzionali e la fattibilità di uno scorporo delle gestioni degli impianti dalla proprietà degli stessi;
- valutare la fattibilità e gli oneri economici-finanziari relativamente alla ipotesi di acquisire alla mano pubblica la proprietà degli impianti e demandare a società con capitale interamente privato la sola gestione dei comprensori;
4) procedere all'individuazione dei criteri necessari a distinguere le installazioni con capacità attrattiva extra-locale da quelle con capacità attrattiva esclusivamente infra-regionale.
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