Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2031 del 6 giugno 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 2031/XI Mansioni superiori conferite a dipendenti USL. (Interrogazione)

Interrogazione A seguito della risposta e l’impegno preso nella seduta del Consiglio regionale del 7 marzo 2001, concernente l’interpellanza riguardante la petizione con la quale i firmatari "chiedono chiarimenti in merito alle circa 150 mansioni superiori conferite ai dipendenti dell’USL inquadrati nel ruolo amministrativo e sanitario";

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l’Assessore competente per conoscere:

- l’esito e l’intesa raggiunta con i firmatari della petizione nell’incontro che si era impegnato a realizzare in sede di Consiglio regionale.

F.to: Beneforti

PrésidentLa parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV)In risposta all'interrogazione si comunica che la problematica delle mansioni superiori è stata affrontata dal sottoscritto e dai funzionari dell’Assessorato con l’azienda USL e dopo un'attenta valutazione si è deciso che la materia riguardasse esclusivamente aspetti di tipo gestionale e che pertanto doveva essere trattata direttamente con le organizzazioni sindacali che, come è ben noto, sono istituzionalmente i rappresentanti dei lavoratori.

In quella occasione si è convenuto che si sarebbero revocate le mansioni superiori conferite da più di un anno tranne che per le caposala e i tecnici di radiologia per i noti motivi di carenze di queste figure professionali, cosa che è avvenuta con deliberazione n. 792 del 20 aprile 1991 e n. 794 della stessa data.

Ciò detto la Direzione generale dell’USL mi comunica al riguardo dell'interpellanza, cito testualmente:

"Si deve premettere che questa amministrazione ha definito le modalità per l’espletamento delle selezioni interne ed individuato i posti oggetto di riqualificazione interna per l’area del comparto.

Con nota in data 23 gennaio 2001 e 7 febbraio 2001 questa amministrazione ha comunicato all’Ufficio concorsi i posti da riqualificare invitandolo ad attivare le relative procedure.

L’Ufficio concorsi ha già predisposto i primi bandi di riqualificazione procedendo gradualmente in relazione alla complessità delle procedure.

Si evidenzia comunque che gli incarichi per mansioni superiori non vengono prorogati oltre l’anno tranne, come ho detto, caposale e tecnici di radiologia anche se la procedura selettiva per la copertura dei relativi posti non risulta a tale data ultimata.

Si ritiene altresì opportuno evidenziare che in data 4 maggio 2001 è stato approvato il contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto sanità, biennio economico 2000-2001.

Tale accordo, siglato fra le parti sindacali in data 4 maggio u.s. ma tuttora al visto degli organi competenti, prevede un'ulteriore qualificazione e in particolare che gli operatori del ruolo sanitario della categoria C vengano di diritto inquadrati dal 1° settembre 2001 nella categoria superiore D.

Per tutte queste figure professionali le funzioni superiori conferite da questa USL verranno automaticamente riassorbite dall’inquadramento contrattuale nella categoria superiore.

Altre forme di riqualificazione, seppure più articolate, sono previste anche per il personale amministrativo, per cui anche per tale personale in alcuni casi ci sarà un riassorbimento automatico dell’incarico conferito.

Di tutte queste procedure e di tutta la programmazione è stata data specifica informazione alle organizzazioni sindacali e aziendali facendo sì che tutto il personale potesse rendersi conto della linearità e legittimità delle stesse, così facendo non si è reso necessario l’incontro con i firmatari della petizione."

Questo è quanto comunicato.

Il problema di fatto si è chiuso riguardo alle mansioni superiori, si sta concludendo per quanto riguarda le selezioni interne.

PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)Ringrazio l’Assessore per l’informazione che ha voluto dare in risposta a questa interrogazione, ma devo dirle, Assessore, che lei personalmente non ha mantenuto la parola che aveva preso in questa sede. Lei, in questa sede, alla denuncia portata con un’interpellanza dal sottoscritto aveva detto che avrebbe incontrato i firmatari della petizione e che con loro avrebbe chiarito la situazione.

L’impegno che aveva preso in questa sede doveva essere rispettato. Questo si aspettavano anche i firmatari della petizione. Quando si prende un impegno io credo che fra persone serie debba essere mantenuto, in particolare quando si prende in sede di Consiglio regionale.

Comunque ho visto e letto alcune delibere che, dopo la petizione e le nostre iniziative, sono state approvate dall’USL: è evidente che quanto era stato fatto dopo le denunce non poteva più essere ripetibile, per cui si è pensato di regolarizzare le ingiustizie compiute a favore dei cosiddetti "amici degli amici".

Ho l’impressione che ancora una volta, nonostante queste riqualificazioni, coloro che non hanno santi in paradiso rimangano a piedi. Questo comportamento da parte dell’USL non è concepibile.

Assessore, io, allora, le avevo chiesto di verificare la situazione che si era venuta a creare, di rendersi conto di quanto stava accadendo all’interno dell’USL, di verificare certe delibere. Io so che c’è l’autonomia dell’USL, l’abbiamo sempre rivendicata, ma certe delibere bisogna anche verificarle. Si renda conto delle promozioni che avvengono sul campo. Lei alla fine mi dette atto che non tutto si era svolto regolarmente e assunse l’impegno di incontrare coloro che avevano firmato la petizione.

Io credo che il mancato incontro con queste persone lasci, Assessore, tanti dubbi nelle persone interessate. Lei si immagini il giudizio che possono farsi i firmatari della petizione nei confronti del Consiglio regionale, nei confronti suoi e anche nei confronti dell’USL; comunque da parte nostra verificheremo fino in fondo la situazione e, se del caso, torneremo a parlarne anche in questa sede, perché certe arroganze non possono essere sopportate!

(l’Assessore Vicquéry, fuori microfono, chiede la parola per fatto personale)

PrésidentJe vous refuse la parole, M. l’Assesseur. J’estime qu’il y a eu de la part du Conseiller? s’il vous plaît, taisez-vous, restez à votre place. J’ai donné tantôt la parole à l’Assesseur Lavoyer puisqu’on lui a attribué des opinions qu’il aurait émises dans une séance de Junte et il a eu droit à sa rectification.

Sur votre question le Conseiller Beneforti a fait une prise de position qui est légitime. Vous insistez? votation ouverte: veuillez voter sur le fait personnel, aux termes de l’article 57, l’Assesseur insiste pour avoir la parole.

Si le Conseil estime? personnellement je suis contraire, mais c’est une appréciation personnelle que je porte sur le fait que vous n’avez pas le droit.

Est-ce que tous les conseillers sont là? En tout cas les conseillers qui sont présents peuvent s’exprimer.

Résultat de la votation:

Conseillers présents: 14

Votants: 11

Pour: 10

Abstentions: 3

Contre: 1

Pas de quorum? vérification du nombre légal? le Conseiller Secrétaire est prié de procéder à l’appel.

Il Presidente invita quindi il Consigliere Segretario a procedere alla verifica del numero legale, ai sensi del 2° comma dell'art. 40 del Regolamento interno.

Procedutosi all'appello nominale dei Consiglieri da parte del Consigliere Segretario, il Presidente Louvin, constatato che sono presenti 25 dei 35 Consiglieri e che pertanto è presente la maggioranza dei componenti il Consiglio, dichiara valida la seduta.

Président Les Conseillers présents sont 25, je rappelle la question: nous sommes sur une requête de fait personnel à laquelle j’ai répondu négativement. Conformément à son droit l’Assesseur Vicquéry insiste pour avoir la parole pour fait personnel.

Je soumets au vote la requête de fait personnel présentée par l’Assesseur:

Conseillers présents: 22

Votants: 20

Pour: 19

Abstentions: 2 (Frassy, Tibaldi)

Contre: 1

Le Conseil approuve.

Il Consiglio decide la sussistenza del fatto personale richiesto dall'Assessore Vicquéry.

PrésidentLa parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry, pour fait personnel.

Vicquéry (UV)Semplicemente perché ho chiesto la parola per fatto personale mi sarebbe gradito in base a quale considerazione la Presidenza del Consiglio dà o non dà la parola per fatto personale prima di conoscere la motivazione. Questo è un problema procedurale.

L’ho chiesto perché il verbale della seduta di questo Consiglio del 7 marzo 2001?, avevo dichiarato testualmente: "? Sotto questo punto di vista, avendo ricevuto quella raccolta di firme, sto programmando un incontro con l’azienda e con la rappresentanza dei firmatari e ho chiesto all’azienda di rimettere in discussione i contenuti dell’accordo, se ritengono opportuno lo confermeranno, altrimenti lo modificheranno?".

Ho spiegato al Consigliere Beneforti che ho chiesto l’incontro con l’azienda, cosa che è regolarmente avvenuta e in quella sede si è ritenuto opportuno, poiché si trattava di un problema gestionale e che la rappresentanza dei lavoratori spetta alle organizzazioni sindacali, che quella fosse la sede opportuna per discutere i problemi.

Questo per chiarire che nella seduta del 7 marzo 2001 mi ero impegnato innanzitutto a fare l’incontro con l’azienda, cosa che è regolarmente avvenuta.

Questo è il fatto personale, Signor Presidente del Consiglio.

PrésidentMerci pour nous avoir informés sur ces raisons.