Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1905 del 21 marzo 2001 - Resoconto

OBJET N° 1905/XI Nomination des commissaires aux comptes chargés du contrôle des comptes de la Région au titre de l’exercice 2000.

PrésidentAvant de procéder à l’examen du point n° 15 j’attire l’attention des collègues sur le fait qu’à la tribune est présent M. Edouard Klein, Député du Parlement de Bulgarie, qui participe cette semaine à un stage de formation auprès du Conseil régional dans le cadre du programme d’actions et de coopération de l’Assemblée parlementaire de la francophonie. Soyez le bienvenu, Monsieur le Député.

En ce qui concerne le point n° 15, je rappelle à l’Assemblée qu’aux termes de l’article 115 du Règlement intérieur il nous appartient de choisir trois réviseurs aux comptes parmi les Conseillers régionaux qui n’ont pas fait partie du Gouvernement au cours de l’exercice au titre duquel ils sont nommés et que les fonctions en cause ne peuvent être attribuées aux parents et alliés jusqu’au 4ème degré du Trésorier et des membres du Gouvernement régional ayant exercé ces mêmes fonctions.

La votation aura lieu à scrutin secret par bulletin unique pour les trois commissaires.

La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI)Vorremmo solo evidenziare che su questo argomento il nostro gruppo lo scorso anno aveva sollevato delle perplessità di questo tipo: che i revisori, più che essere designati fra i consiglieri regionali, e dunque espletavano una funzione puramente di tipo politico, sarebbe stato opportuno che espletassero anche una funzione di natura più professionale. Avevamo ipotizzato di contemperare questa ipotesi di designazione fra i consiglieri regionali con una componente e una partecipazione anche di tipo professionale e l’Assessore si era impegnato a verificare una modifica del Regolamento e della normativa più in generale.

È passato un anno, non abbiamo più discusso di questo aspetto, ci ritroviamo oggi a riconfermare quella procedura su cui avevamo espresso delle perplessità, ma erano perplessità che ci sembrava avessero trovato parziale accoglimento anche da parte dell’Assessore alle finanze.

Vorremmo sapere dall’Assessore alle finanze se c’è stata una dimenticanza, un esame e quali sono le conclusioni di questa reiterazione di una situazione già vista un anno fa.

PrésidentLa parole à l’Assesseur au budget, aux finances et à la programmation, Agnesod.

Agnesod (UV)La questione è stata vista e analizzata, ma siamo giunti alla considerazione che se per cinquant’anni abbiamo fatto questo tipo di operazione, è stato per il mantenimento di una prerogativa di autonomia della nostra Regione perché, nel caso in cui dovessimo modificare il nostro Regolamento in questo settore, dovremmo passare la verifica dei nostri conti non ad un esterno bensì allo Stato.

Questa situazione ci porta ad essere invece certi di avere delle nostre strutture in grado di preparare i conti come devono essere preparati, quindi sono le nostre strutture che attestano la correttezza dei conti e una verifica da parte dei consiglieri che possono andare ad intervenire laddove ritengono dal punto di vista politico più importante avere delle delucidazioni che saranno però attestate e fornite dai competenti servizi che sono in grado di farlo.

PrésidentLa parole au Conseiller Cottino.

Cottino (UV)C’est surtout pour faire une proposition sur ce que nous proposons en tant que réviseurs aux comptes.

Comme nous sommes convaincus que, l’année dernière comme l’année précédente, ils ont fait un bon travail, nous proposons de nouveau ceux qui étaient les représentants de la majorité les années précédentes, c’est-à-dire MM. Ottoz et Piccolo.

Je profite de l’occasion pour répondre à M. Frassy car je ne comprends pas qu’elle est la nécessité d’avoir un contrôle en plus. Tout le monde sait que désormais la Région ainsi que les autres entités locales, communes et cetera, ont déjà le contrôle des banques, des fonctionnaires, mais on peut dire de tout le monde, donc je ne comprends pas qu’elle est la nécessité d’avoir un contrôle en plus de la part des experts.

Je crois que nos collègues, qui font ce travail et qui réalisent la façon de contrôle, soient plus que suffisants et que ça c’est une façon d’épargner de l’argent public au contraire de ce qui se passerait si on prenait pour bonne la suggestion de M. Frassy.

Par conséquent je crois que la proposition n’est pas à accepter au-delà des questions de principe que l’Assesseur vient de vous expliquer.

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Per quanto riguarda la proposta del membro di minoranza nel Collegio dei revisori, proponiamo il Consigliere uscente Valerio Beneforti.

Ne approfitto per dire due parole sulla proposta del collega Frassy che considero una proposta del tutto ragionevole anche perché mi sembra che i comuni abbiano dovuto uniformarsi a delle normative che hanno portato il controllo della contabilità comunale all’esterno.

Ma soprattutto non mi hanno per niente convinto le considerazioni che sono state fatte dai due esponenti della maggioranza che sono intervenuti.

Non ho capito molto delle eccezioni che ha posto l’Assessore Agnesod alla proposta di Frassy perché non capisco cosa "ci azzecchi", per dirla con Di Pietro, il discorso di fare un controllo esterno con i problemi dell’autonomia del controllo dei conti che sarebbero attribuiti allo Stato.

Se la Regione utilizza la sua autonomia legiferando nel senso che il controllo sui propri conti lo facciano tre professionisti esterni, mi sembra che sia un modo per garantire una maggiore trasparenza e tranquillità sui nostri conti pubblici. A me sembra questo l’obiettivo.

È vero, questo costerebbe qualcosa, ma mi sembra che questa sia una preoccupazione secondaria e non condivido poi nel merito le osservazioni, queste a dire il vero chiare, del Consigliere Cottino quando dice che oggi già i controlli sono fatti dalle banche e dai funzionari interni.

Quanto alle banche a me non risulta che facciano nessun controllo sul bilancio regionale perché possono effettuare delle verifiche indirette, ma non sono dei controlli; fanno delle operazioni di incasso e di pagamento, ma non hanno nessun potere di controllo né certificativo ovviamente. Per quanto riguarda i funzionari, non v’è chi non possa concordare che si tratta, se affidato solo ai funzionari, di un controllo che gli stessi farebbero relativamente al proprio lavoro. Per definizione mi sembra che un controllo debba essere fatto da soggetti terzi rispetto al lavoro fatto da altri soggetti. Non può essere che chi tiene i conti, poi controlla sé stesso.

Quindi se la proposta di Frassy va nel senso di auspicare che il Consiglio si orienti nel trovare delle altre forme di controllo, delle forme esterne, mi sembra che sia condivisibile.

PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI)Penso di dover dare l’interpretazione autentica di quanto ho detto poc’anzi perché si è scatenata una serie di interpretazioni e una serie di risposte che io peraltro al Capogruppo dell’Union non avevo domandato anche perché era un impegno che l’Assessore aveva preso in aula.

Prima considerazione dell’Assessore: "Sono cinquant’anni che ci muoviamo in una certa direzione".

Le tradizioni, Assessore, hanno una loro importanza, ma non devono essere un elemento ostativo alle innovazioni e a quelle esigenze che la complicazione della legislazione e dell’Amministrazione possono suggerirci.

Quanto al Consigliere Cottino, mi sembra di avere inteso, ma spero di aver inteso male, che il senso di quella risposta fosse quello di non andare a toglierci degli spazi di autonomia, quasi che il suggerimento?

(interruzione del Consigliere Cottino, fuori microfono)

? ho capito male, ma sicuramente non è questo il senso.

Il senso è semplicemente quello e non se n’abbiano a male i colleghi che hanno svolto questo incarico ai quali va il nostro ringraziamento perché è sicuramente un incarico che comporta delle responsabilità e non dà nulla in più in termini politici e amministrativi, però volevamo evidenziare come forse sarebbe opportuno, alla luce di certe complessità che ormai l’amministrazione comporta, avere delle professionalità più mirate.

Non per disconoscere il ruolo di quelli che si sono applicati, ripeto, né di quelli che andranno ad applicarsi, ma perché è evidente che in un settore di questo genere il controllo politico lo svolgiamo già in aula attraverso quelle che sono le nostre funzioni e il controllo tecnico-contabile dovrebbe essere demandato a chi ha più dimestichezza con questi aspetti tecnici professionali tant’è che nelle amministrazioni comunali non scandalizza nessuno il fatto che i revisori dei conti siano dei tecnici esterni che vengono nominati dal Consiglio.

Semmai quello che scandalizza, Consigliere Cottino, è la lottizzazione che di queste nomine fate come maggioranza anche dove siete costituiti in maggioranza nei comuni, dove al pari della commissione edilizia, anche per la nomina del Collegio dei revisori dei conti prevale la logica che i conti si guardano in casa e perciò i professionisti devono essere non solo professionisti, ma devono essere di cieca fiducia della maggioranza.

Normalmente, collega Cottino, il controllo affinché sia serio e credibile dovrebbe essere addirittura fatto da chi non è coinvolto con questi rapporti di tipo fiduciario.

Perciò la mia riflessione è la scoperta dell’acqua calda in quanto viene già praticata a varie latitudini. Prendiamo atto che secondo la filosofia dell’Assessore Agnesod dovremmo essere ancora fermi al Conseil des Commis, sicuramente una bella pagina di storia, ma ritengo superata dalla storia stessa.

PrésidentLa parole à l’Assesseur au budget, aux finances et à la programmation, Agnesod.

Agnesod (UV)Voglio solo ricordare, al di là di tutto quello che si è appena detto, che è l’articolo 115 del Regolamento interno del Consiglio che norma questo discorso, la nomina dei revisori dei conti deriva da questo.

È un Regolamento che si è dato il Consiglio, quindi c’è una Commissione per il Regolamento, presieduta dal Presidente del Consiglio di cui fanno parte tutti i Capigruppo ed è a questa commissione devono essere presentate eventuali modifiche.

La modifica non è l’Assessore che deve farla, ma è una proposta che deve scaturire dal Consiglio attraverso l’apposita commissione che il Consiglio si è dato.

PrésidentJe voudrais mettre un peu d’ordre dans cette question.

Je rappelle simplement que la Présidence du Conseil, suite à une indication qui est venue du Conseil même, a adressé à l’Assesseur aux finances et au Gouvernement une requête dans laquelle on rappelle qu'un article du Règlement intérieur discipline la nomination des réviseurs aux comptes, mais que dans la loi régionale de comptabilité il n’y a pas de dispositions qui prévoient la façon dont cette fonction doit être remplie. Il y a donc un vide législatif pour l’exercice de ces fonctions.

La Présidence du Conseil estime qu’il serait opportun de revenir sur cette question, que ce soit au sein de la Commission ou bien au niveau du Gouvernement, pour mettre enfin au clair en quoi consiste la fonction de révision aux comptes, à moins que l’on ne veuille s’adresser politiquement en d’autres directions.

Donc à l’instant nous sommes dans l’obligation de pourvoir, sur la base des dispositions, à cette nomination, mais il est souhaitable qu’il y ait à l’avenir une meilleure définition de ces fonctions et du rôle qui est ainsi attribué aux réviseurs aux comptes.

Je rappelle que les indications sont de proposer les Conseillers Ottoz, Piccolo et Beneforti et qu’il faudra au moins trois voix pour chacun des réviseurs indiqués par l’Assemblée.

Conseillers présents et votants: 32

Bulletins nuls: 2

Bulletins valablement exprimés: 30

Nombre de voix réunies:

Ottoz: 16

Piccolo: 11

Beneforti: 3

Je proclame élus, en qualité de réviseurs aux comptes, au titre de l’exercice 2000, les Conseillers Ottoz, Piccolo et Beneforti.

Délibération Le Conseil

Considérant qu'il est nécessaire de nommer les trois Commissaires aux Comptes chargés du contrôle des comptes de la Région au titre de l'exercice 2000, au sens de l'article 115 du Règlement intérieur pour le fonctionnement du Conseil;

Considérant que lesdits Commissaires doivent être choisis parmi les Conseillers régionaux qui n'ont pas fait partie du Gouvernement au cours de l'exercice au titre duquel ils sont nommés et que les fonctions en cause ne peuvent être attribuées aux parents et alliés, jusqu'au 4e degré, du trésorier ou des membres du Gouvernement régional ayant exercé leurs fonctions dans le cadre de l'exercice auquel les comptes se rapportent;

Considérant que lesdits Commissaires aux Comptes doivent être nommés au scrutin secret (bulletin unique pour les trois Commissaires), que chaque Conseiller peut choisir un seul Commissaire, que les trois Conseillers qui auront obtenu le plus grand nombre de voix seront élus et que chaque Commissaire doit obtenir un minimum de trois voix;

Vu l'article 8 du décret législatif n° 320 du 22 avril 1994, tel qu'il a été modifié par l'article 1er du décret législatif n° 44 du 16 février 1998, pour ce qui est du contrôle des actes;

Vu l'avis favorable exprimé par le Directeur des Affaires générales de la Présidence du Conseil, aux termes des dispositions combinées des articles 13, premier alinéa, lettre e) et 59, deuxième alinéa, de la loi régionale n° 45 du 23 octobre 1995, quant à la légalité de la présente délibération;

Vu la loi régionale n° 12 du 27 mars 1991;

Délibère

la nomination des Conseillers Beneforti, Ottoz et Piccolo en tant que Commissaires aux Comptes chargés du contrôle des comptes de la Région au titre de l'exercice 2000.