Oggetto del Consiglio n. 1842 del 7 febbraio 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1842/XI Ridefinizione negli organi consiliari dei rapporti tra maggioranza e opposizione a seguito della costituzione del gruppo consiliare "Stella Alpina". (Reiezione di mozione)
Mozione Ricordato che a fine novembre è stata annunciata la costituzione di un nuovo gruppo consiliare, denominato "Stella Alpina", formato dalla fusione dei gruppi degli "Autonomisti – Autonomistes" e della "Fédération Autonomiste";
Ricordato altresì, che per ragioni prevalentemente burocratiche, tale gruppo è stato formalizzato solo all’inizio dell’anno 2001;
Osservato che il nuovo gruppo consiliare esprime i due Vice-Presidenti del Consiglio, l’uno eletto dalla maggioranza, l’altro eletto con i voti delle opposizioni;
Preso atto che, la maggioranza, per difficoltà interne, non si è ancora "riperimetrata" e non è stata quindi chiarita la posizione della "Stella Alpina", che gravita in un limbo sospeso fra maggioranza e opposizione;
Evidenziato che non si è conseguentemente voluto e/o potuto procedere alla ricostituzione delle Commissioni consiliari, sebbene tale punto sia stato messo all’ordine del giorno per ben due volte;
Rilevato che dalla situazione di attuale stallo derivano anomalie politiche che screditano le istituzioni e condizionano lo svolgimento della dialettica politica;
Ritenuto che sia opportuno ristabilire la correttezza delle "regole del gioco" e garantire lo svolgimento dell’attività istituzionale nel rispetto dei ruoli e delle regole democratiche;
Ritenuto inoltre di invitare il Gruppo della "Stella Alpina" a prendere atto dell’anomalia costituita dall’avere due rappresentanti nell’ufficio di Presidenza e, conseguentemente, a far dimettere almeno uno dei due Vice-Presidenti del Consiglio;
il Consiglio regionale
Si impegna
a procedere alla ricostituzione delle Commissioni consiliari, sulla base dei nuovi rapporti politici instauratisi tra maggioranza e minoranza.
F.to: Curtaz - Squarzino Secondina - Beneforti
PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Con la mozione in esame ci ponevamo essenzialmente tre obiettivi: il primo obiettivo è quello di portare il dibattito e il confronto su questo tema in aula dopo che il confronto è stato impedito in due occasioni dalla maggioranza che, attraverso voti di rinvii del punto all’ordine del giorno, non ha consentito che si entrasse sul merito della questione, quindi per noi è l’occasione di riproporre questo dibattito e verificheremo in quest’aula se gli altri gruppi accetteranno o meno il confronto sul tema.
Il secondo scopo era quello di ottenere le dimissioni dei Vicepresidenti del Consiglio, scopo che è stato raggiunto, atteso che questa mattina il Presidente ha dato atto della presentazione delle dimissioni da parte dei Consiglieri La Torre e Marco Viérin.
Il terzo scopo della mozione è quello di dibattere in questo Consiglio sulla perimetrazione della nuova maggioranza, sul difficile accordo fra le forze che intenderebbero costituire la nuova maggioranza e sul conseguente impegno di ridefinire le commissioni consiliari.
Qualcuno forse un po' troppo ottimista questa mattina ha voluto leggere nelle dimissioni dei vicepresidenti un segnale di accordo all’interno delle forze che dovrebbero costituire la nuova maggioranza. È questa la domanda in definitiva che noi ci poniamo, che poniamo soprattutto ai tre gruppi interessati.
Chiediamo agli amici della Stella Alpina se da oggi sono finalmente in maggioranza avendo provveduto a far dimettere i loro due Consiglieri Vicepresidenti.
Chiediamo ai colleghi Capigruppo se stanno ancora discutendo o se hanno deciso; chiediamo se il punto di disaccordo è programmatico, sembrerebbe un disaccordo profondo se non si è riusciti dopo così tanto tempo a trovare un punto comune. Ricordo che la "Giunta Viérin" si è insediata con un programma di legislatura dopo una discussione di una dozzina di giorni, ora sono passati dei mesi e questo aggiornamento del programma mi sembra alquanto faticoso.
Chiedo sempre ai colleghi Capigruppo, se non è il disaccordo sul programma che li frena, se è per caso l’organigramma della Giunta o di qualche altro organo istituzionale o se per caso non sono le imminenti elezioni politiche.
Chiediamo infine al Presidente della Giunta, che è il garante della sua maggioranza e dell’accordo di legislatura, se la nuova maggioranza si è ridefinita. Gli chiediamo in definitiva chi farà parte della compagine che lo seguirà nella seconda parte della legislatura. A me sembrano delle domande molto semplici sulle quali mi auguro che ci sia una risposta. Del resto, se tutto è già definito, come le avvisaglie di questa mattina lascerebbero intendere, credo che non avrete problemi a votare la nostra mozione. Se invece avrete ancora bisogno di tempo, tempo che evidentemente finora non è bastato, vorrà dire che questa mozione non la voterete e vorrà dire che questa telenovela di una maggioranza, che un po' fa ostruzione e un po' non riesce a definire sé stessa, avrà altre puntate.
PrésidentLa discussion est ouverte.
La parole au Conseiller Martin.
Martin (SA)Non so se posso dare le risposte in sostituzione del mio Capogruppo visto che il collega Curtaz ha chiamato in causa espressamente i Capigruppo della Stella Alpina, dell’Union Valdôtaine e dei Democratici di Sinistra. Proverò a dare qualche risposta a questa mozione.
Voglio ricordare intanto che il 17 novembre 2000 veniva presentato agli organi di informazione il progetto politico della Stella Alpina. All’inizio dell’anno in corso la nuova formazione politica provvedeva a sciogliere i due gruppi consiliari degli Autonomisti e della Fédération e nel contempo a costituire il nuovo gruppo della Stella Alpina.
Contemporaneamente, sulla base di un mutato quadro politico, iniziavano gli incontri con l’Union Valdôtaine, i Democratici di Sinistra e la Stella Alpina per addivenire a una puntualizzazione programmatica necessaria per dare corpo al nuovo assetto di maggioranza e per assicurare stabilità ed efficienza alla seconda parte della legislatura in corso.
Come tutti sanno, complice il momento che stiamo vivendo, ossia l’avvicinarsi delle elezioni politiche, il confronto per una chiarezza di fondo e per assicurare un accordo completo, franco e duraturo ha dovuto essere allargato e ha dovuto comprendere anche questo scenario.
Certamente i tempi sono più lunghi di quanto probabilmente noi stessi immaginavamo, ma sono più lunghi perché il momento è importante e perché si vuole addivenire a un accordo serio ed efficace e a un quadro politico consolidato anche alla luce dei lusinghieri risultati delle ultime competizioni elettorali sia a livello locale che a livello europeo.
Non dubiti, quindi, il collega Curtaz sul fatto che quanto prima in quest’aula si dibatterà e si affronteranno quelli che lui ha chiamato i tre obiettivi della sua mozione. Se ci prendiamo la responsabilità di non avere ancora messo la parola fine al confronto in atto, rifiutiamo categoricamente l’affermazione secondo la quale questa situazione avrebbe portato ad anomalie politiche che screditano le istituzioni e condizionano lo svolgimento della dialettica politica.
Questa è un'affermazione che non trova riscontro alcuno nei lavori di questa Assemblea, la quale come sta facendo si riunisce puntualmente, dibatte come sempre di tutti i problemi che ritiene utile dibattere con la presentazione di interpellanze e di mozioni. All’Esecutivo è naturalmente permesso di governare questa Regione così come all'opposizione è garantito il potere ispettivo e di controllo dell’Esecutivo.
In quanto alla dialettica politica mi pare di poter dire che mai come in questo frangente questa sia stata così attiva e così frizzante e questo anche per il grande interesse degli organi di informazione.
Ecco i motivi per i quali riteniamo legittimo e sensato respingere la mozione del gruppo Valle d’Aosta con l’Ulivo, convinti che l’impegno preso da questa Assemblea nella seduta del 24 gennaio, concernente la ricostituzione delle commissioni non appena il quadro politico sarà chiaro e definito, non violi le regole del gioco e permetta, contrariamente a quanto sostenuto dai presentatori della mozione, un regolare svolgimento dell’attività istituzionale nel rispetto dei ruoli e delle regole democratiche.
PrésidentLa parole au Président de la Région, Viérin Dino.
Viérin D. (UV)Je sais gré au collègue Curtaz pour l’attention qu’il prête au Gouvernement et à la majorité et je ne voudrais donc pas le décevoir mais je voudrais préciser que, contrairement à ce qu’il affirme, il ne s’agit pas d’une nouvelle majorité, il s’agit de l'élargissement d’une majorité qui existe. Et donc une majorité existe, cette majorité à l’heure actuelle permet au Gouvernement de remplir efficacement ses fonctions.
Il faudra sur la base de cet élargissement donner suite aux changements nécessaires pour ce qui est des organes institutionnels de cette Assemblée.
Je crois qu’il y a à cet égard une attention de la part de tous pour que ces changements s’effectuent dans les délais les meilleurs. Mais quant au Gouvernement, je veux bien le rassurer: ce Gouvernement dispose bel et bien d’une majorité.
PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Il dibattito non è stato dei più accesi. Prendo atto degli interventi anche cortesi del Consigliere Martin e del Presidente Viérin.
Martin peraltro ha eluso quella che era la mia domanda principale rivolta alla Stella Alpina, cioè se la Stella Alpina è in maggioranza o all’opposizione, che poi era l’unica cosa che mi interessava sapere.
È vero che il Consiglio ha continuato a funzionare regolarmente e che non ci sono stati degli effetti traumatici rispetto alle istituzioni da questa situazione di stallo, ma credo che le nostre parole nella presentazione della mozione non fossero esagerate per due ordini di motivi. Perché lei, Consigliere Martin, ha detto che il Consiglio ha continuato a dibattere come sempre, io le ricordo che ci è stato impedito di dibattere per due volte, attraverso delle legittime richieste di rinvio di dibattere questo problema e anche oggi c’è una sorta di clima al silenzio rispetto a questa vicenda.
Le ricordo infine che i nostri appunti di carattere istituzionale non erano tanto rivolti all’attività generale del Consiglio, sulla quale non abbiamo mai avuto nulla di specifico da ridire, ma si riferivano allo stato dell’Ufficio di Presidenza e conseguentemente poi delle commissioni, ma il problema dell’Ufficio di Presidenza è stato rimosso solo questa mattina dopo un paio di mesi e dopo delle nostre rimostranze e aggiungo dopo che è stata depositata questa mozione perché io ritengo, sarà un atteggiamento un po' altezzoso, che se non fosse stata presentata questa mozione, le dimissioni dei vicepresidenti oggi non ci sarebbero ancora e questa mozione è stata presentata anche perché, a differenza di quello che ha scritto qualcuno, la minoranza o le minoranze in questa sede non buttano il sasso e nascondono la mano, ma le minoranze buttano il sasso e fanno vedere la mano, denunciando un problema istituzionale.
Il Presidente Viérin ha chiarito che la maggioranza esiste e su questo non avevamo dubbi, che non esiste una nuova maggioranza, ma esiste un allargamento della maggioranza, ma se questo fosse vero, non capisco perché si eviterà per la terza volta di formalizzare la richiesta di rinnovo delle commissioni perché mi dispiace, ma questa è una contraddizione che non trova giustificazione se non nel fatto di una formazione in itinere di una maggioranza allargata comporta dei problemi politici.
Prendiamo atto che c’è questa situazione di impasse, speriamo per il confronto politico, che deve essere a mio giudizio il più sano e trasparente possibile, che questa impasse si risolva un po' in fretta.
D’altronde, vedete, abbiamo la fortuna di avere un termine perché pare che le elezioni politiche vengano fissate il 6 maggio e questo significa presentazione delle candidature ai primi di aprile; penso che entro metà aprile avrete risolto questo problema e si sarà composta la nuova maggioranza.
Ci saranno voluti per la formalizzazione di questo élargissement quei cinque mesi che mi sembra un tempo ragionevole per mettere d’accordo una maggioranza formata da 29 consiglieri su 35. Faremo i complimenti.
PrésidentJe soumets au vote la motion:
Conseillers présents: 33
Votants: 7
Pour: 7
Abstentions: 26 (Agnesod, Bionaz, Cerise, Charles Teresa, Comé, Cottino, Cuc, Ferraris, Fiou, Lanièce, Lavoyer, Louvin, Marguerettaz, Martin, Nicco, Ottoz, Pastoret, Perrin, Perron, Piccolo, Praduroux, Rini, Vallet, Vicquéry, Viérin D., Viérin M.)
Le Conseil n’approuve pas.
Collègues conseillers, ayant épuisé l’ordre du jour, la séance est levée.
La réunion se termine à 20 heures 55.