Oggetto del Consiglio n. 1426 del 22 giugno 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1426/XI Disegno di legge: "Autonomia delle istituzioni scolastiche".
PrésidentNous sommes à l'examen de l'article 15.
La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)Voglio far presente al Presidente che quanto lei ha letto prima sono documenti che ha scelto lei di leggere, ma che indicano scelte di altri Consigli regionali.
Questo Consiglio regionale non ha affrontato questo problema né nell'Ufficio di Presidenza, né nella Commissione Regolamento, quindi lei ha abusato del suo potere di interpretare nel modo che lei vuole il Regolamento.
Questo secondo me è grave ed è molto grave che ad agire in questo modo sia il Presidente del Consiglio, che dovrebbe essere garante delle norme del Regolamento del Consiglio.
Denuncio questo suo comportamento, Presidente.
Président Je soumets au vote l'article 15:
Conseillers présents: 29
Votants: 26
Pour: 23
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
A l'article 16 il y a deux amendements.
Je donne lecture de l'amendement n° 9 déposé par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco:
Emendamento n. 9 Articolo 16, comma 1, sostituire le parole: "La Giunta regionale," con le parole: "Il Consiglio regionale, acquisito il parere del Consiglio scolastico regionale,"
Je donne lecture de l'amendement n° 15 déposé par les Conseillers du groupe Pour la Vallée d'Aoste avec l'Olivier:
Emendamento n. 15 All'articolo 16, comma 1, togliere le lettere a), e), f), g).
La parole au Conseiller Marguerettaz.
Marguerettaz (Aut)Non so se vogliamo continuare a discutere su questo o sulle procedure, ma credo che quelle siano achevées come è stato detto.
Per quanto concerne questo emendamento ritengo che, come ho già avuto modo di dire oggi, i contenuti da darsi a questi curricoli sono un rimando sul quale bisognerà confrontarsi a fondo. Portavo l'esempio questo pomeriggio: con questa legge facciamo una carcassa, una struttura della casa che ad alcuni può sembrare una baracca e ad altri una villa hollywoodiana, ma di sicuro oggi la casa è vuota, non c'è contenuto. Questo articolo è quello che rimanda alla mobilia della casa e quindi al suo contenuto?
(voci, fuori microfono)
? sarei ben felice se le discussioni che avvengono informalmente sulle procedure potessero continuare ufficialmente, avrei qualcosa da dire anch'io in merito?
PrésidentIl y avait simplement un petit problème d'ordre technique.
Marguerettaz (Aut)? dicevo che su questo punto credo che sia oltremodo significativo che il confronto diventi il più ampio possibile.
Sui contenuti da dare alla scuola valdostana noi tocchiamo un aspetto che, proprio in ottemperanza agli articoli 39 e 40, riveste un ruolo puramente istituzionale.
Proprio per il taglio che io do a questa definizione dei curricoli, credo che sia giusto che sia il Consiglio a dibattere di questi contenuti piuttosto che la Giunta anche perché l'articolo 28 della legge 16 maggio 1978, n. 196 non parla mica di Giunta, ma dice: "Gli adattamenti dei programmi di insegnamento alle necessità locali di cui all'articolo 40 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4 vengono approvati e resi esecutivi dalla Regione?", la Regione non è la Giunta, può esserlo, "? previa intesa con il Ministro della pubblica istruzione sulla base delle proposte del Consiglio scolastico regionale sentite le commissioni miste di cui all'articolo 40 medesimo nominate dal Presidente della Giunta regionale".
Questo è quello che prevede l'articolo 28 della legge costituzionale n. 4/48, percorso che in questa legge viene di molto semplificato.
A me sembrano esagerati i passaggi previsti dalla legge n. 196/78, ma questi sono passaggi legislativi, Signori, stiamo attenti: è una legge che dice che bisogna che ci siano delle proposte del Consiglio scolastico regionale e che si sentano le commissioni di cui all'articolo 40 e che tutto questo venga fatto previa intesa con il Ministro.
Poi possiamo discutere su chi è la Regione, se la Giunta o il Consiglio, ma queste procedure sono previste per legge. L'articolo in questione ignora tutti questi passaggi e dice semplicemente: "La Giunta regionale approva e rende esecutivi? gli adattamenti?".
Assessore, io sono stato bravo e buono fino adesso dal punto di vista dei discorsi che più volte altri colleghi hanno fatto su un dirigismo della Giunta rispetto a questa legge, ma se non siete disposti a discutere questo aspetto della legge, non avrò nessuna remora a unirmi al coro di chi fino adesso ha detto che su questa legge c'è una mano lunga, troppo lunga della Giunta regionale.
PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU)Non interverrò specificamente sull'emendamento del Consigliere Marguerettaz, ma intervengo per dichiarare che il nostro gruppo abbandona a malincuore quest'aula, come forma di protesta.
Non lo facciamo per disprezzo delle istituzioni, ma perché amiamo troppo le istituzioni e non possiamo vedere che il ruolo del Consiglio venga svilito fino a quel punto e che i giochi politici?. Insomma che si voli talmente basso che una maggioranza regionale sostenuta dai nostri amici di Forza Italia che non possono venire la prossima settimana perché probabilmente hanno prenotato le vacanze al mare?
Che questa maggioranza e i Consiglieri che hanno votato il no al rinvio non trovino due ore di tempo la prossima settimana per discutere con calma e serenità di una legge di iniziativa popolare a me sembra una cosa estremamente grave perché è uno schiaffo alle istituzioni, è uno schiaffo ai cittadini che hanno raccolto le firme ed è uno schiaffo a chi ha firmato questa proposta di legge.
Grazie per l'attenzione, vi saluto. Buon lavoro.
PrésidentLa parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (FI)Sulla mozione d'ordine avanzata dal Consigliere Curtaz se ha la bontà e il buon gusto di ascoltare anche una risposta perché apprezziamo la loro buona volontà di voler fare sempre i primi della classe, però bisogna anche evitare di accusare con estrema facilità gli altri di strumentalizzazione politica quando in realtà ci si sta comportando in maniera decisamente peggiore.
Il Consigliere Curtaz si ricorderà senz'altro che ieri durante la Conferenza dei Capigruppo, della quale anche lui fa parte, il sottoscritto e il collega Marguerettaz hanno sollevato la questione della prosecuzione dei lavori dell'ordine del giorno. Io in particolare avevo chiesto di rinviare ad oggi la discussione sull'ENEL? Curtaz, scusa, se puoi solo ascoltare, poi puoi abbandonare l'aula, puoi replicare, io ti ho ascoltato? e per esigenze personali di un componente del Consiglio regionale la discussione sull'ENEL è stata fatta comunque ieri.
Allora se voi oggi arrivate in aula con trenta emendamenti, due ordini del giorno su questo progetto di legge che è importante come è importante d'altronde il vostro lavoro che avete preparato, se volete sollevare una questione del genere, non la sollevate a mezzanotte e cinque, ma la proponete o in Conferenza dei Capigruppo di cui chiedete un'ulteriore convocazione o perlomeno avete il buon gusto di farlo prima della discussione di tutto il disegno nel suo insieme.
Chiedete un'inversione dell'ordine del giorno, potevate chiederlo stamani alle 11,00 sapendo che avevate trenta emendamenti, potevate averne cinquanta o duecento e comunque penso che ci sarebbe stata attenzione e concordia innanzi alla vostra richiesta.
Non potete tacciare di strumentalizzazione politica se innanzi a una proposta non c'è il voto favorevole di un gruppo politico qui rappresentato.
Siamo più che mai consapevoli e concordi sul fatto che la legge di iniziativa popolare debba avere tutta l'attenzione che merita perché nei confronti di quella legge non siete stati gli unici ad adoperarvi e voi lo sapete bene, quindi non inventatevi delle scuse banali per cercare di giustificare dei comportamenti che non riuscite a sostenere.
Allora io penso che non sia la logica dell'abbandono dell'aula, pretestuosa, per voler giustificare non sappiamo quale primogenitura che possa screditare gli altri componenti di questo Consiglio dicendo che è avvilente questo comportamento quando in realtà con un minimo di attenzione e di buon gusto nel comportamento da parte vostra questo problema veniva tranquillamente risolto questa mattina o addirittura ieri quando anche tu eri in Conferenza dei Capigruppo insieme al sottoscritto e si discuteva in maniera molto pacata quello che doveva essere l'elenco, l'ordine del giorno nei suoi argomenti successivi e consecutivi che dovevano essere esaminati da questa Assemblea. Mi sembra che arrivare a quest'ora a sollevare il problema sia alquanto strumentale da parte vostra.
Si dà atto che i Consiglieri Squarzino Secondina, Beneforti e Curtaz abbandonano l’aula consiliare.
PrésidentLa parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Pastoret.
Pastoret (UV)Le Conseiller Marguerettaz a demandé une réponse au sujet de l'amendement qu'il vient de présenter.
J'avais déjà donné une réponse ce matin, mais peut-être dans l'ampleur des choses que je venais de dire, cela n'a pas été perçu. Je ne relirai pas la loi n° 196/78, mais ce matin je l'avais citée, j'avais donné la même lecture que le Conseiller Marguerettaz vient de donner et j'avais dit?
(interruzione del Consigliere Marguerettaz, fuori microfono)
? j'avais dit qu'il y a une loi régionale successive, la loi n° 57/83, qui à l'article 21 reprend la loi n° 196 et dit que les adaptations des programmes d'enseignement des écoles maternelles, primaires et d'enseignement secondaire artistique, visées à l'article 40 de la loi constitutionnelle n° 4/48, aux nécessités locales et à la situation du bilinguisme de la Région et les disciplines qui doivent être enseignées en langue française dans les écoles précitées sont définies conformément aux procédures indiquées au premier alinéa de l'article 28 de la loi n° 196/78, approuvées et rendues exécutoires par le Gouvernement régional.
Cette loi est en vigueur et nous avons fait ce rappel dans ce projet de loi, évidemment nous n'avons pas abrogé l'article 21 de la loi n° 57.
PrésidentLa parole au Conseiller Marguerettaz.
Marguerettaz (Aut)A questo punto il mio intervento sarà di tipo formale, Assessore, non più sostanziale, ma formalmente le rappel che è stato fatto alla legge n. 196/78 in legge, nella legge sull'autonomia la legge del 1983 che lei citava non è richiamata.
Da un punto di vista formale non sta in piedi la sua giustificazione, nel senso che il primo comma dell'articolo 28 della legge n. 196/78 recita quello che ho detto io. Lei mi ha citato un'altra legge, quindi certamente altrettanto valida che però in questo testo di legge non è richiamata, questo da un punto di vista formale non può essere?
(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)
PrésidentJe soumets au vote l'amendement n° 9, à l'article 16, présenté par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco:
Conseillers présents et votants: 29
Pour: 6
Contre: 23
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 15?
(interruzione del Consigliere Marguerettaz, fuori microfono)
? erano presenti al momento dell'illustrazione in ogni caso, ma possono anche essere discussi e votati in assenza dei proponenti gli emendamenti. Non c'è stata nessuna dichiarazione di ritiro degli stessi.
Je soumets au vote l'amendement n° 15, à l'article 16, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 29
Votants: 23
Contre: 23
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'article 16:
Conseillers présents et votants: 29
Pour: 23
Contre: 6
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 17:
Conseillers présents et votants: 29
Pour: 23
Contre: 6
Le Conseil approuve.
A l'article 18 il y a de nombreux amendements: à savoir l'amendement n° 10 déposé par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco, l'amendement n° 2 déposé par la Conseillère Charles Teresa, Fiou, Martin et Cottino, les amendements n° 16, n° 17, n° 18, n° 19, n° 20, n° 21, n° 22, n° 23, n° 24 et n° 25 déposés par les Conseillers du groupe Pour la Vallée d'Aoste avec l'Olivier et encore l'amendement n° 11 déposé par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco.
Je donne lecture de l'amendement n° 10 déposé par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco:
Emendamento n. 10 Articolo 18, comma 1, aggiungere la seguente lettera d): "la verifica della corrispondenza del sistema con le aspettative delle famiglie e degli studenti".
Je donne lecture de l'amendement déposé par les Conseillers Charles Teresa, Fiou, Martin et Cottino:
Emendamento n. 2 Il comma 6 dell'articolo 18 è così modificato:
"6. La valutazione di cui al comma 5 è finalizzata a sostenere le scuole per l'efficace raggiungimento degli obiettivi attraverso l'attivazione di iniziative regionali di perequazione, promozione, supporto e monitoraggio. A tal fine la Giunta regionale fissa la scadenza per rilevazioni periodiche e definisce le priorità strategiche di cui la struttura regionale deve tenere conto nella programmazione della propria attività."
Je donne lecture des amendements déposés par les Conseillers du groupe Pour la Vallée d'Aoste avec l'Olivier:
Emendamento n. 16 All'articolo 18, comma 2, aggiungere alla fine l'espressione: "che si inquadra nel sistema nazionale di valutazione".
Emendamento n. 17 All'articolo 18, comma 3, sostituire l'espressione "le scuole" con "le istituzioni scolastiche".
Emendamento n. 18 All'articolo 18: eliminare il comma 4.
Emendamento n. 19 All'articolo 18 sostituire il comma 5 col seguente testo:
"5. Le attività di valutazione e di raccordo con gli esiti delle procedure di autovalutazione di cui al comma 3 sono affidate al costituendo organismo regionale di ricerca educativa che si raccorda con il nuovo istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (di cui al dl. n. 258/99) e ne utilizza indicatori, procedure e strumenti."
Emendamento n. 20 All'articolo 18 inserire il comma 5 bis:
"5bis. Per quanto riguarda la definizione delle modalità, criteri, strumenti e tempi di valutazione del raggiungimento degli obiettivi collegati all'attuazione degli art. 39, 40 e 40 bis dello Statuto e definiti dalle istituzioni scolastiche nell'ambito dell'autonomia, è istituito un comitato regionale di valutazione, formato da esperti nominati dalla Giunta. Il Comitato si avvale per la realizzazione della propria attività anche dell'istituendo organismo regionale di ricerca educativa."
Emendamento n. 21 All'articolo 18, comma 5, sostituire l'espressione: "si coordina con l'organismo" con la seguente: "? e utilizza indicatori, procedure e strumenti adottati dall'organismo?".
Emendamento n. 22 All'articolo 18 sostituire il comma 6 col seguente testo:
"6. L'organismo di cui al comma 5 sostiene le scuole per l'efficace raggiungimento degli obiettivi di autovalutazione, promuovendo iniziative regionali di perequazione, promozione, supporto e monitoraggio."
Emendamento n. 23 All'articolo 18, comma 6:
sostituire la prima parola "valutazione" con "struttura".
Emendamento n. 24 All'articolo 18, comma 6, eliminare l'ultima frase del comma 6 a partire da: "La Giunta?".
Emendamento n. 25 All'articolo 18, comma 6, eliminare la parola "metodi".
Je donne lecture de l'amendement n° 11 déposé par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco:
Emendamento n. 11 Articolo 18, comma 5, sostituire le parole: "struttura regionale" con le parole: "struttura tecnica regionale".
La parole au Conseiller Marguerettaz.
Marguerettaz (Aut)Una prima considerazione sul sistema di valutazione nel suo complesso che ammetto di non aver approfondito.
Mi limito a dire che da parte mia su questo articolo permangono comunque delle perplessità non di carattere ideologico (la struttura nazionale di valutazione piuttosto che quella regionale), ma la cosa certa è che questa struttura regionale alla quale si fa riferimento, mentre per altri aspetti della legge sappiamo tutto, su questo non sappiamo niente, non sappiamo che tipo di struttura regionale sarà, chi la comporrà, chi la nominerà.
A questo proposito mi ricordo che, quando abbiamo discusso la legge sulla famiglia, ma mi sembra anche altre leggi, l'Assessore Vicquéry aveva più volte insistito, e pensavo che anche questa fosse una motivazione da un punto di vista formale più che giustificata, sulla necessità di andare ad individuare nelle leggi le strutture che poi materialmente si sarebbero fatte carico di un compito che la legge proponeva. Vado a memoria, ma ricordo che quando si parlò dell'Osservatorio regionale sulla famiglia avevo proposto una composizione un po' particolare, e l'Assessore disse che non era possibile, perché si doveva individuare il servizio dell'assessorato deputato a rispondervi.
Invece di questo nella fattispecie non vi è traccia, è una definizione molto vaga questa struttura regionale e quindi, pur rendendomi conto della debolezza dell'emendamento, ma non sapendo come formulare altrimenti questa mia preoccupazione, al comma 5 si propone di inserire la parola "tecnica" che mi rendo conto essere molto debole, ma che vuole sottolineare un aspetto politico: questa struttura dovrà essere il più possibile "super partes" e il meno collegata possibile ad aspetti di tipo politico. L'Assessore mi risponderà che è evidente, ma dal mio punto di vista è bene sottolinearlo.
Invece l'altro emendamento ha lo scopo di aggiungere fra i vari punti della valutazione del sistema scolastico una lettera d) che preveda quello che la circolare n. 8 dell'11 gennaio 2000 a firma del Ministro Berlinguer sembrava far presagire come necessità.
Diceva in questa circolare il Ministro: "? Al fine di porre le scuole nelle condizioni di fornire le necessarie informazioni sui percorsi formativi che potranno attivare, di consentire che le iscrizioni da parte degli studenti siano il frutto di una meditata scelta, si valutano le attese formative personali e familiari?".
Credo che anche alla luce di queste direttive ministeriali il prevedere che la valutazione del sistema scolastico faccia sì attenzione alle articolazioni del sistema stesso, agli effetti delle politiche in generale, all'idoneità di curricoli, ma anche al riscontro che tutto questo ha nei confronti di quello che l'Assessore più volte ripeteva essere l'oggetto o il soggetto di tutta questa riforma scolastica, cioè lo studente e io aggiungo le famiglie per quanto concerne gli studenti più piccoli...
PrésidentLa parole à la Conseillère Charles Teresa.
Charles (UV)L'amendement à l'alinéa 6 de l'article 18 répond à une préoccupation soulevée dans la Vème Commission ainsi que maintes fois soulignée ce soir et va dans la direction de rendre plus légère l'influence du Gouvernement régional.
J'espère donc que la retouche puisse satisfaire du moins partiellement tous les collègues.
PrésidentLa parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Pastoret.
Pastoret (UV)Pour dire que je retiens bon l'amendement présenté par la collègue Charles ainsi que par les Chefs de groupe Fiou, Cottino et Martin, c'était une requête celle-ci de modification que les organisations syndicales avaient présentée et il me semble que cela permet d'éclaircir cet aspect, donc cet amendement est recevable.
Pour dire encore mon avis favorable quant à l'accueil de l'amendement n° 17 présenté par la Conseillère Squarzino, à l'alinéa 3 de l'article 18: "sostituire l'espressione "le scuole" con "le istituzioni scolastiche" et pour donner une réponse au Conseiller Marguerettaz quand il a dit lui-même: "sostituire le parole: "struttura regionale" con le parole: "struttura tecnica regionale", c'est un élément de faiblesse qui n'est pas nécessaire à être retenu.
Quant au rajout d'une lettre d), les systèmes d'évaluation et les modèles de certification se font sur des faits et non sur les attentes.
Il faut dire là aussi qu'à ces attentes la réponse doit être institutionnelle de la part du système scolaire qui a la responsabilité de satisfaire ces attentes, mais ici le sujet de la discussion et du contenu de l'article est d'un autre type.
PrésidentJe soumets au vote l'amendement n° 10, à l'article 18, déposé par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco:
Conseillers présents: 27
Votants: 24
Pour: 3
Contre: 21
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 16, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 21
Contre: 21
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 17, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 24
Pour: 21
Contre: 3
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'amendement n° 18, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 21
Contre: 21
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 19, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 21
Contre: 21
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 20, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 21
Contre: 21
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 21, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 21
Contre: 21
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 22, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 21
Contre: 21
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 23, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 21
Contre: 21
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 24, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 21
Contre: 21
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 25, à l'article 18, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 21
Contre: 21
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 11, à l'article 18, déposé par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco:
Conseillers présents: 27
Votants: 24
Pour: 3
Contre: 21
Abstentions: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 2, à l'article 18, présenté par les Conseillers Charles Teresa, Fiou, Martin et Cottino:
Conseillers présents et votants: 27
Pour: 24
Contre: 3
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 18 dans le texte amendé:
Articolo 18 (Valutazione del sistema scolastico e modelli di certificazione)
1. La valutazione del sistema scolastico ha come scopo:
a) la verifica dell'efficacia e dell'efficienza del sistema nel suo complesso e nelle sue articolazioni;
b) l'esame degli effetti delle politiche scolastiche e delle iniziative legislative a favore della scuola;
c) la verifica dell'idoneità dei curricoli e delle altre iniziative progettuali finalizzate al miglioramento dell'offerta formativa.
2. Le attività di cui al comma 1 si realizzano nelle forme dell'autovalutazione e della valutazione.
3. Le istituzioni scolastiche esercitano la funzione di autovalutazione rispetto, tra l'altro:
a) agli esiti complessivi del piano dell'offerta formativa;
b) al processo di insegnamento-apprendimento per il raggiungimento da parte degli allievi degli obiettivi formativi e delle competenze di cui all'articolo 16, comma 1;
c) agli standard di qualità del servizio scolastico.
4. Ai fini di cui al comma 3, le istituzioni scolastiche tengono presenti anche gli indicatori generali forniti dalla struttura di cui al comma 5.
5. Le attività di valutazione e di raccordo con gli esiti delle procedure di autovalutazione di cui al comma 3 sono affidate ad una struttura regionale per la valutazione che si avvale di esperti esterni e si coordina con l'organismo operante a livello nazionale per il raggiungimento delle medesime finalità.
6. La valutazione di cui al comma 5 è finalizzata a sostenere le scuole per l'efficace raggiungimento degli obiettivi attraverso l'attivazione di iniziative regionali di perequazione, promozione, supporto e monitoraggio. A tal fine la Giunta regionale fissa la scadenza per rilevazioni periodiche e definisce le priorità strategiche di cui la struttura regionale deve tenere conto nella programmazione della propria attività.
7. I nuovi modelli per le certificazioni, le quali indicano le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili, compresi quelli relativi alle discipline e alle attività realizzate nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate, sono adattati ai sensi delle disposizioni regionali vigenti in materia di rilascio dei diplomi e delle pagelle e delle certificazioni scolastiche.
Conseillers présents et votants: 27
Pour: 21
Contre: 6
Le Conseil approuve.
A l'article 19 il y a les amendements n° 26 et n° 27 déposés par les Conseillers du groupe Pour la Vallée d'Aoste avec l'Olivier que je vais vous lire:
Emendamento n. 26 All'articolo 19, comma 2, sostituire le prime parole: "L'Assessore riconosce e autorizza" con le seguenti: "L'Assessore riconosce, autorizza e finanzia altresì?".
Emendamento n. 27 All'articolo 19, comma 4 da sostituire col seguente:
"4. I progetti di innovazione diversi da quelli di cui al comma 3, sono trasmessi al Ministero corredati da osservazioni dell'amministrazione scolastica regionale e da eventuale disponibilità a finanziarli. La Giunta, ai fini della validità dei titoli, avvia le procedure per il raggiungimento dell'intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione ai sensi dell'articolo 33 della l. 196/1978."
PrésidentJe soumets au vote l'amendement n° 26, à l'article 19, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 22
Pour: 1
Contre: 21
Abstentions: 5 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 27, à l'article 19, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 27
Votants: 22
Pour: 1
Contre: 21
Abstentions: 5 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'article 19:
Conseillers présents: 27
Votants: 24
Pour: 21
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 20:
Conseillers présents: 27
Votants: 24
Pour: 21
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
A l'article 21 il y a les amendements n° 12 et n° 13 déposés par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco, dont je donne la lecture:
Emendamento n. 12 Articolo 21, comma 1, abrogare dalle parole: "Le utilizzazioni di cui al presente comma" al termine del comma.
Emendamento n. 13 Articolo 21, comma 1, abrogare dalle parole: "Qualora il collocamento fuori ruolo" al termine del comma.
La parole au Conseiller Marguerettaz.
Marguerettaz (Aut)Questo è un aspetto che coinvolge di più coloro che sono dentro alla materia scolastica, perché credo che, agli occhi dei più, questo articolo non sia così chiaro, essendo questa materia molto tecnica.
Ho riflettuto prima di presentare questo emendamento perché questo problema era già stato posto in commissione e l'Assessore aveva dato la sua risposta ?, ma prima è meglio che spieghi velocemente di cosa si tratta.
Qui si dà la possibilità all'Assessorato di avvalersi della collaborazione di venti insegnanti per lo svolgimento dei compiti affidati all'ufficio tecnico, questi venti insegnanti fanno domanda per poter svolgere queste funzioni e per il periodo che svolgeranno il loro compito per conto diretto dell'Assessorato verranno collocati fuori ruolo.
Ora, ogni qualvolta vi sia un collocamento fuori ruolo, lo so per esperienza diretta, l'insegnante perde la titolarità della sede, non naturalmente della funzione di insegnante, per cui quando viene a cessare il collocamento fuori ruolo e l'insegnante rientra nella scuola non è più nella scuola che ha lasciato, ma lo stesso si trova a dover scegliere fra le sedi rimaste libere. È sempre stato così, continuerà ad essere così per tutti i collocamenti fuori ruolo, mentre per questi si fa un'eccezione. Questi insegnanti collocati fuori ruolo invece, se non superano il periodo di tre anni, quando rientrano possono ritornare nella propria sede.
L'Assessore ha motivato questa scelta dicendo che si è trovato questo escamotage perché si teme che, di fronte a una prospettiva di un collocamento fuori ruolo come si è sempre effettuato, non vi sia la disponibilità di venti insegnanti per svolgere questo compito per cui, per incentivare un'adesione a questo servizio, si è trovata questa soluzione.
Non ho nulla in contrario che venga stabilito questo, però mi piacerebbe che vi fosse un trattamento uguale per tutti.
Allora ho proposto due tipi di emendamenti. Con il primo propongo di abrogare dalle parole: "Le utilizzazioni di cui al presente comma" al termine del comma, vale a dire che questi venti insegnanti non vengono collocati fuori ruolo e quindi rientrano in quei posti previsti dalla legge n. 57/83 per i quali non credo sia previsto un collocamento fuori ruolo. Così facendo questi insegnanti verrebbero sostituiti e manterrebbero loro sede.
Con la seconda proposta invece, se si volesse insistere, forse per delle ragioni tecniche che non conosco, sul collocamento fuori ruolo, con l'emendamento n. 13 propongo che in questo caso si mantenga lo stesso trattamento riservato a tutti quelli collocati fuori ruolo eliminando il beneficio previsto che prevede il mantenimento della sede se non supera il triennio.
PrésidentLa parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Pastoret.
Pastoret (UV)Devo dire che ho avuto qualche difficoltà a seguire il ragionamento del collega Marguerettaz; ma a questo proposito intanto il collocamento fuori ruolo è previsto per tutti sia questi sia quelli della legge n. 57, non è più come era in precedenza. In questo caso prevediamo questa possibilità che peraltro abbiamo detto in commissione viene discussa in questo momento a livello nazionale.
Ma qui non abbiamo detto: "Abbiamo necessità di garantire a questi la titolarità della sede per tre anni così perché sono più bravi degli altri, ma perché dobbiamo garantire una continuità di progetto e i tre anni emergono dal ragionamento che abbiamo fatto per quanto riguarda gli organici funzionali".
È lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per i bilanci triennali: l'organico funzionale è triennale, i bilanci sono triennali, i progetti vorrebbe il buon senso che siano triennali e seguiti da personale che ha questa certezza di poter operare con il senso di avere una continuità senza dover dire: "Mi succeda quello che mi succeda, allora lì non ci vado".
Qui cerchiamo di incentivarli effettivamente, ma nella logica di questo ragionamento.
Comunque anche per quelli della legge n. 57 è previsto il collocamento fuori ruolo a partire da quest'anno.
PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI)Contrariamente a quello che è stato l'esordio dell'Assessore Pastoret, l'intervento del collega Marguerettaz ci ha convinto anche se è ora tarda ed è per questo che voteremo contro.
PrésidentLa parole au Conseiller Marguerettaz.
Marguerettaz (Aut)Ho premesso che non conoscevo perfettamente la materia, quindi non faccio fatica a credere a quello che ha detto l'Assessore che tutti i distacchi previsti dalla legge n. 57/83 prevedono un collocamento fuori ruolo, certo da quest'anno. Per cui, essendo così la questione, ritiro il primo dei due emendamenti, mantenendo solo il secondo.
PrésidentL'amendement n° 12 présenté par les Conseillers Marguerettaz, Lanièce, Comé et Viérin Marco est retiré, je soumets au vote leur amendement n° 13 à l'article 21:
Conseillers présents: 27
Votants: 23
Pour: 3
Contre: 20
Abstentions: 4 (Frassy, La Torre, Piccolo, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'article 21:
Conseillers présents et votants: 28
Pour: 22
Contre: 6
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 22:
Conseillers présents et votants: 28
Pour: 22
Contre: 6
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 23:
Conseillers présents et votants: 28
Pour: 22
Contre: 6
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 24:
Conseillers présents et votants: 28
Pour: 22
Contre: 6
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 25:
Conseillers présents et votants: 28
Pour: 22
Contre: 6
Le Conseil approuve.
A l'article 26 il y a l'amendement n° 28 déposé par les Conseillers du groupe Pour la Vallée d'Aoste avec l'Olivier que je vais vous lire:
Emendamento n. 28 All'articolo 26, dopo il comma 2, aggiungere il seguente comma 3:
"3. Le disposizioni di cui al comma 1 lettera b) del presente articolo non trovano applicazione per le istituzioni scolastiche non regionali di cui all'art. 4, comma 1."
Je soumets au vote l'amendement n° 28, à l'article 26, présenté par les Conseillers du groupe Pour la Vallée d'Aoste avec l'Olivier:
Conseillers présents: 28
Votants: 22
Contre: 22
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'article 26:
Conseillers présents: 28
Votants: 25
Pour: 22
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 27:
Conseillers présents: 28
Votants: 25
Pour: 22
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 28:
Conseillers présents: 28
Votants: 25
Pour: 22
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 29:
Conseillers présents: 28
Votants: 25
Pour: 22
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 30:
Conseillers présents: 28
Votants: 25
Pour: 22
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
A l'article 31 il y a les amendements n° 29 et n° 30 déposés par les Conseillers du groupe Pour la Vallée d'Aoste avec l'Olivier que je vais vous lire:
Emendamento n. 29 All'articolo 31, comma 1, aggiungere alla fine del comma: "? e ulteriori disposizioni ministeriali attuative dell'autonomia."
Emendamento n. 30 All'articolo 31, comma 2, aggiungere la lettera c):
"c) introdurre nuove discipline utilizzando i docenti in servizio nell'istituzione scolastica."
Je soumets au vote l'amendement n° 29, à l'article 31, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 28
Votants: 22
Contre: 22
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'amendement n° 30, à l'article 31, présenté par les Conseillers Squarzino Secondina, Beneforti et Curtaz:
Conseillers présents: 28
Votants: 22
Contre: 22
Abstentions: 6 (Comé, Frassy, Lanièce, Lattanzi, Marguerettaz, Tibaldi)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'article 31:
Conseillers présents: 28
Votants: 25
Pour: 22
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 32:
Conseillers présents: 28
Votants: 25
Pour: 22
Contre: 3
Abstentions: 3 (Comé, Lanièce, Marguerettaz)
Le Conseil approuve.
La parole au Conseiller Marguerettaz pour déclaration de vote.
Marguerettaz (Aut)Devo dire che mi dispiace per l'Assessore Pastoret, ma non manterrò la parola data e non mi succede spesso, ma nei lunghi e proficui confronti che abbiamo avuto con l'Assessore Pastoret nel corso della discussione di questo disegno di legge, così chiacchierando come si chiacchiera fra colleghi, al di fuori dell'ufficialità, avendomi chiesto l'Assessore come pensavamo di atteggiarci su questo disegno di legge, gli avevo detto che in linea di massima lui sapeva quali erano le questioni che mi stavano a cuore in modo particolare e che se queste fossero state accolte, non avremmo votato il disegno di legge, ma avremmo scelto per un voto di astensione.
Chiedo scusa all'Assessore perché forse non lo ha fatto neanche deliberatamente, ma credo che i colleghi che abbiano seguito minimamente tutto il lungo dibattito che c'è stato su questo disegno di legge capiranno perché gli Autonomisti voteranno contro questo disegno di legge. Cercherò di darne, seppure brevemente, delle motivate ragioni.
Ho cercato di impostare il ragionamento su questa legge in una maniera molto poco ideologica, ma cercando, ed era per questo che avevo apprezzato l'intervento del collega Nicco, di confrontare quelle che sono le mie idee, ma anche quella che è la realtà che almeno io conosco con le determinazioni di questo disegno di legge e così gli emendamenti che ho presentato ho cercato di stenderli in modo che non fossero ostruzionistici, ma che cercassero di affrontare dei problemi che io e i miei colleghi di gruppo ritenevamo di un'importante sostanza.
L'atteggiamento avuto dalla maggioranza rispetto alle esigenze che trasparivano da questi emendamenti devo dire è stato quanto mai avvilente; su alcuni di essi si è ragionato, ci si è contrapposti e ognuno ha tenuto le sue idee, ma quando - ed è successo più di una volta - ci si è rifiutati di prendere atto delle evidenze, questo mi fa sospettare che nella pausa di sospensione la consegna che è stata data ai colleghi di maggioranza fosse quella di restare tutti muti e di votare a tutto contro.
Questo non è un modo costruttivo di affrontare un dibattito politico su argomenti importanti quale quello della scuola.
Questo non è un modo per valorizzare il ruolo di questo Consiglio perché, al di là degli schieramenti di opposizione e maggioranza, ci deve un essere un confronto; se questo manca, come giustamente ricordava il Presidente del nostro Consiglio in un'intervista che mi ha molto colpito, obiettivamente il ruolo del Consiglio, non solo in altre regioni, quelle che hanno recentemente rinnovato i Consigli regionali, ma anche nella nostra vada ripreso, rimeditato e possibilmente valorizzato.
Ma chiusa questa parentesi più di tipo procedurale, volevo invece entrare nel merito di queste motivazioni al di là della forma.
Una prima considerazione, che non ho fatto nel corso del dibattito. Io, e l'Assessore lo avrà notato, non ho calcato la mano nel mio intervento su questo centralismo della Giunta che invece altri colleghi hanno sostenuto, più che centralismo un accentramento di potere nelle mani della Giunta. Devo dire però che, alla fine della votazione degli emendamenti, adesso questo sospetto ce l'ho anch'io perché alla fine quei pochi emendamenti che ho presentato e che cercavano di riportare in ambiti diversi dalla Giunta, qualsiasi tipo di decisione, sono stati tutti rifiutati a partire da quello che riguardava le scuole rette da enti morali.
Torno su quell'emendamento perché è indicativo di un sistema di approccio alla materia, ma in generale a tutte le materie che concernono questo Consiglio da parte della Giunta.
È come se si volesse dire al Consiglio: "Lasciate fare ai manovratori, ci avete dato la fiducia, datecela perennemente; sulle convenzioni con queste scuole ci pensiamo noi, trattiamo noi, certo vedrete saremo magnanimi, andremo incontro a queste esigenze".
Questo è un modo che, se ha un aspetto positivo, che è quello che rivela una comunque attenzione e disponibilità da parte di chi governa questa Regione, presenta un rovescio della medaglia che io spero non esserci, ma che dichiaro perché un'impostazione di questo genere, quello di delegare tutto alla Giunta, è quella che potrebbe - sottolineo tre volte il condizionale - generare un fenomeno, che credo siamo tutti d'accordo nel condannare, che è quello del clientelismo.
Allora un momento come quello dell'approvazione di una legge diventa oltremodo significativo perché in termini di legge si dovrebbero fissare dei principi sui quali poi la Giunta deve avere il giusto spazio di trattativa e di movimento, ma i principi questo Consiglio ha il diritto-dovere di sancirli in una legge.
A questo si è abdicato e a questo hanno abdicato anche dei Consiglieri che mi auguravo invece riuscissero su argomenti di questo genere ad uscire dagli schieramenti previsti di opposizione e di maggioranza.
Non si è voluto concedere nulla al Consiglio, questa è un'altra forte motivazione che giustifica il nostro voto contrario. Non c'è stata volontà politica di confronto. In particolare laddove era possibile dare concretezza a tutti quegli enunciati, sulla libertà di scelta educativa delle famiglie o sulla libertà di educazione, senza che gli emendamenti che abbiamo presentato intaccassero minimamente quella che è l'organizzazione, pur così rigida, che avete voluto dare alle istituzioni scolastiche, bene, avete scelto la chiusura anche di fronte a queste questioni.
Chiudo, e annuncio il voto contrario anche se su diversi aspetti di questa legge, come avrete avuto modo di vedere dal nostro comportamento in fase di voto, non abbiamo una contrarietà aprioristica.
Vi sono delle parti di questa legge, tipo quella dei contenuti che si daranno a questa struttura sui quali non so ancora quale potere avremo come consiglieri.
Comunque, questo glielo prometto, Assessore, sempre in uno spirito costruttivo e mai fine a sé stesso o distruttivo noi continueremo ad agire.
PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI)Molto brevemente anche perché il dibattito è stato sufficientemente lungo, però in sede di dichiarazione di voto ci teniamo a riassumere il giudizio che abbiamo espresso fin da quelli che erano i lavori in commissione.
Riteniamo che questo disegno di legge non colga l'opportunità che la norma nazionale aveva demandato e delegato alle regioni in quanto riteniamo che nei fatti non si realizzi un'effettiva autonomia del sistema scolastico intesa come autonomia delle singole istituzioni, riteniamo che si tenda a privilegiare invece un meccanismo di autonomia della scuola valdostana che ruota intorno a quello che è il cuore politico della Regione Valle d'Aosta ossia della Giunta stessa, un modello che anche in questo caso riteniamo giuntocentrico.
Riteniamo che su alcune competenze di indirizzo sarebbe stato forse opportuno che il Consiglio fosse coinvolto maggiormente e preventivamente e che alcune competenze rimanessero, in quanto competenze di indirizzo, al Consiglio. Questo ci sembra che non sia accaduto e il fatto certamente più deprecabile è il concetto di libertà che è un concetto per noi irrinunciabile in qualsiasi settore ci si trovi: nel settore economico, e lo abbiamo visto ieri, e nel settore culturale che è il settore che più da vicino riguarda la persona umana e la formazione degli individui.
Riteniamo che si sia persa un'opportunità che era l'opportunità di consentire alle scuole di essere in competizione fra di loro per aumentare il valore dell'offerta formativa.
Abbiamo la sensazione, Assessore, che questo non accadrà. Ci piacerebbe essere smentiti dal modello che vi accingete a votare, ma abbiamo la sensazione che le nostre previsioni purtroppo si concretizzeranno e che perciò ai danni della "riforma Berlinguer", che sono danni già evidenti sin dai primi tempi di applicazione parziale di quella riforma, si aggiungeranno i danni della riforma "Pastoret" o forse è troppo chiamarla "riforma Pastoret", si aggiungeranno comunque i danni di questa autonomia.
Riteniamo fra l'altro che sia ignorato, nonostante gli emendamenti che hanno cercato di sopperire ad alcune lacune, il meccanismo di sopravvivenza delle scuole private e il fatto che la legge fosse lacunosa in questo aspetto lo dimostrano i numerosi emendamenti e soprattutto anche gli emendamenti che sono promanati dai banchi di maggioranza.
Queste sono tutta una serie di preoccupazioni che ci portano ad esprimere un giudizio complessivamente negativo e a confermare il nostro voto contrario sul disegno di legge.
PrésidentLa parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Pastoret.
Pastoret (UV)Je veux tout d'abord vous rassurer, collègues conseillers, mon intervention ne sera pas longue.
Je veux profiter pour remercier tous ceux qui ont collaboré à la discussion et à l'évaluation de ce projet de loi.
J'ai déjà fait un compte rendu suffisamment ample au cours de la journée d'hier, toute une série de choses ont été portées à l'attention des collègues; j'ai entendu les déclarations de vote des collègues Frassy et Marguerettaz, j'en prends acte, dans un cas aussi avec une certaine amertume.
Il nous reste à nous de la majorité une responsabilité qui est celle de donner de réponses, de faire avancer cette loi, ce n'est pas la première fois. On nous la laisse sur le dos cette responsabilité, de donner des réponses à la collectivité, aux écoles, au système scolaire.
Je ne reviendrai pas sur des considérations philosophiques, j'avais répété maintes fois hier que le but de l'autonomie scolaire est celui d'être un moyen qui fixe au centre de son objectif l'élève. J'espérais que ce débat pouvait le tenir en compte ce but; cela n'a pas toujours été ainsi, c'est dommage.
J'espère que la gestion qui se dégagera d'après l'approbation de ce projet de loi et que l'activité qui sera mise sur le terrain de la part de ceux qui ?uvrent dans les écoles pourront permettre d'avoir des réponses adéquates qui ne seront pas les réponses qui sont données par un organisme décisionnel plutôt que d'un autre, mais par la capacité de mettre en mouvement toute une série d'intérêts et de respect de l'élève lui-même.
Chers collègues, je ne devrai pas le dire parce qu'il peut sembler immodeste de dire moi-même ce que j'ai fait, mais il me semble d'avoir démontré une pleine collaboration, surtout au sein des travaux des commissions, d'avoir témoigné une disponibilité tout à fait normale, liée à mon rôle institutionnel.
Je m'attendais, puisqu'on me l'avait annoncé, que des amendements auraient été présentés dans cette salle. Je ne m'attendais pas d'en avoir un si grand nombre, mais sont ainsi les règles du jeu, là aussi, j'en prends acte là aussi avec un peu d'amertume car personne ne s'est soustrait au débat, personne n'a évité de donner des réponses et quand elles n'ont pas été fournies c'est parce que sur le moment on n'avait pas la possibilité d'en donner.
Les collègues aujourd'hui ont pu utiliser toute une série de documentation qui a été fournie régulièrement d'après les requêtes.
Je pense tout de même que ce qui s'avérera dans un moment avec le vote ne devra pas me faire modifier mes attitudes quant à la volonté de collaborer avec les collègues sur les discussions importantes telles que nous devrons faire dans ce Conseil.
Il me reste deux satisfactions: une est celle d'avoir contribué avec les collègues de la majorité qui prendront sur leurs épaules la responsabilité de voter ce projet de loi, un projet de loi que tout le monde a pu évaluer, donc ce sera une décision prise avec les informations et les connaissances nécessaires; l'autre c'est que notre programme de majorité avance, ce point nous l'avions annoncé, il y a deux ans, et à ce point nous donnons aujourd'hui une réponse.
Pour ce qui est de ma personne et du Gouvernement j'annonce un vote favorable qui sera un vote aussi absolument convaincu.
PrésidentJe soumets au vote le projet de loi dans son ensemble:
Conseillers présents et votants: 29
Pour: 23
Contre: 6
Le Conseil approuve.