Oggetto del Consiglio n. 24 del 14 febbraio 1974 - Resoconto
OGGETTO N. 24/74 - Provvedimenti ai fini della profilassi della rabbia. (Interpellanza)
Dolchi (Presidente) - Intende illustrare l'interpellanza? La parola alla Consigliera Viglino.
Viglino (RV) - La mia interpellanza riguarda un problema che presenta un duplice aspetto, da una parte vi è l'aspetto zoofilo che si concretizza nella gestione e nella manutenzione del canile municipale del Comune di Aosta, canile che risulta anche regionale dato che ne esiste uno solo su tutto il territorio della Valle e regolarmente l'ENPA, l'Ente Nazionale Protezione Animali, riceve telefonate da tutti i Comuni per ritirare animali feriti o cani randagi.
Sotto questo aspetto, cioè l'aspetto zoofilo, devo dichiarare perché sono andata io stessa a controllare lo stato attuale del canile, devo dichiarare che l'attuale canile ha delle strutture veramente in pessime condizioni, sorge in un luogo desolato abbandonato in questo periodo di nevicate e di umidità si ha del fango sino a metà caviglia per poter entrare lì e certamente questo fatto d'altra parte è già stato segnalato diverse volte sia dall'Ente Nazionale Protezione Animali sia dal Veterinario regionale e non è certamente con i modesti contributi attuali che ammontano a 500.000 lire da parte della Regione per l'anno scorso e 800.000 da parte del Comune di Aosta che si può pensare di modificare qualche cosa all'attuale stato. D'altra parte mi si diceva proprio ieri che probabilmente la strada che si sta costruendo nella zona dell'autoporto richiederà il trasferimento del canile stesso.
L'altro aspetto è un aspetto di fondamentale importanza perché addirittura investe un problema di carattere sanitario il pericolo della rabbia esiste senz'altro e ne fa prova il bollettino dell'Ufficio Federale della Svizzera il quale nel solo periodo che va dal 30 settembre al 7 dicembre, e cioè un periodo di poco più di due mesi, segnala addirittura l'esistenza di 131 casi di rabbia tra animali silvestri e animali domestici e tutti noi sappiamo quanta cura può avere la Svizzera per la sua fauna. Dunque io concluderò dicendo che la necessità di un canile nazionale e adeguato si fa quindi sentire ogni giorno di più perché è l'unico mezzo a disposizione per poter porre sotto sorveglianza e controllo veterinario in particolare i cani randagi che rappresentano il massimo pericolo in questo caso che ho segnalato.
Benzo (DP) - In merito all'interpellanza inoltrata al Presidente del Consiglio Regionale e della Consigliera Prof.ssa Viglino faccio presente quanto segue: sino all'anno 1969 il Canile Municipale di Aosta era situato nelle adiacenze del mattatoio su terreno di proprietà comunale prospicente il torrente Buthier. In seguito alle ripetute lamentele e lagnanze degli inquilini e degli stabili adiacenti al suddetto mattatoio per il continuo disturbo che i cani ivi custoditi provocavano, il Comune di Aosta provvide a trasferire il suddetto canile in località aeroporto su terreno e canile già di proprietà del Piccolo emporio animali dei Signori Montegrandi. Nel periodo successivo non si ebbero lamentele di sorta e quindi si riteneva che detta soluzione fosse soddisfacente e definitiva.
Nell'estate dello scorso anno il Veterinario regionale, su esplicita richiesta dell'Ente Nazionale Protezione degli Animali (E.N.P.A.), effettuò un sopralluogo per constatare la reale situazione dell'impianto in quanto nel frattempo i responsabili dell'E.N.P.A. ritenevano che le condizioni igienico-sanitarie dell'impianto non fossero più rispondenti alle sue finalità.
Il Veterinario Regionale a sopralluogo effettuato provvide a segnalare le deficienze riscontrate suggerendo i provvedimenti che riteneva necessari a migliorare la situazione igienico-sanitaria dell'impianto.
Ai sensi dell'art. 84 del Regolamento di Polizia Veterinaria approvato con Decreto presidenziale dell'8 febbraio 1954 n. 320, competa ai Comuni l'istituzione dei servizi di cattura dei cani e l'esercizio di un canile per la custodia dei cani catturati e per l'osservazione di quelli sospetti e pertanto il Comune è tenuto obbligatoriamente a prendere i relativi provvedimenti di sistemazione. La Regione, tramite l'ufficio del Veterinario Regionale, è a disposizione per l'assistenza tecnica necessaria.
Poiché il canile in causa è l'unico funzionale in tutto il territorio regionale e quindi può, volendo, essere messo a disposizione degli altri comuni della Valle previo accordo con il Comune di Aosta, la Giunta Regionale esaminerà l'eventuale richiesta di contributi che il Comune di Aosta e l'Ente Nazionale Protezione Animali potranno avanzare in proposito per risolvere definitivamente ed in modo adeguato l'annoso problema nell'interesse di tutti i Comuni della Regione.
Viglino (RV) - Dunque, ringrazio per i chiarimenti che mi sono stati dati e prego soltanto la Giunta di esaminare e risolvere entro breve termine questo problema.
Dolchi (Presidente) - Punto 9 all'ordine del giorno.