Oggetto del Consiglio n. 797 del 29 luglio 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 797/XI Proposta di regolamento: "Criteri e modalità per la concessione dei contributi di cui agli articoli 2 e 6 della legge regionale 26 maggio 1998, n. 41 (Interventi per la valorizzazione e lo sviluppo dell'informazione locale)".
Articolo 1 (Finalità)
1. Il presente regolamento disciplina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi di cui agli articoli 2 e 6 della legge regionale 26 maggio 1998, n. 41 (Interventi per la valorizzazione e lo sviluppo dell'informazione locale).
Articolo 2 (Determinazione dei contributi per la localizzazione o rilocalizzazione di attività informative)
1. Alle imprese editoriali e radiotelevisive in possesso dei requisiti indicati all'articolo 2, comma 4, della l.r. 41/1998, sono concessi, nella misura massima del trenta per cento della spesa ammessa, contributi per gli interventi finalizzati alla localizzazione e alla rilocalizzazione di attività dell'informazione di cui all'articolo 2, commi 1 e 2, della l.r. 41/1998. In particolare, sono concessi contributi per:
a) l'acquisto, la ristrutturazione e l'adeguamento di locali;
b) l'acquisto di automezzi;
c) l'acquisto di tecnologie funzionali all'attività aziendale;
d) l'acquisto di tecnologie informatiche.
Articolo 3 (Determinazione dei contributi di sostegno alle imprese e all'innovazione tecnologica)
1. Alle imprese editoriali e radiotelevisive in possesso dei requisiti indicati all'articolo 2, comma 4, della l.r. 41/1998, sono concessi contributi per gli investimenti relativi all'acquisizione e all'innovazione di strutture e di mezzi di produzione dell'informazione locale scritta e radiotelevisiva, nella seguente misura:
a) fino ad un massimo del venti per cento per l'acquisto di carta e per i servizi di impaginazione di cui all'articolo 6, comma 2, lettera a), della l.r. 41/1998, sulla base della documentazione presentata;
b) fino ad un massimo del venti per cento per le spese di realizzazione di notiziari, di cui all'articolo 6, comma 2, lettera b), della l.r. 41/1998, sulla base della documentazione presentata;
c) fino ad un massimo del trenta per cento della spesa ammessa per gli interventi previsti all'articolo 6, comma 2, lettera c), della l.r. 41/1998, e comunque fino ad un massimo di lire venti milioni (euro 10.329,14) per ogni iniziativa;
d) lire otto milioni (euro 4.131,66) per gli interventi previsti all'articolo 6, comma 2, lettera d), della l.r. 41/1998, alle imprese editoriali e radiotelevisive che documentino l'uso delle lingue francese, francoprovenzale e walser per una quota di almeno il dieci per cento sul totale degli articoli redatti, dei notiziari radiotelevisivi e dei programmi di produzione diretta realizzati durante l'anno.
2. Nel caso di cui alla lettera d) del comma 1 è concesso un ulteriore contributo annuo di lire dodici milioni (euro 6.197,48) alle imprese editoriali e radiotelevisive che documentino il raggiungimento di una quota di almeno il venti per cento sul totale degli articoli redatti, dei notiziari radiotelevisivi e dei programmi di produzione diretta realizzati durante l'anno. Il contributo può essere elevato fino ad un massimo annuo di lire venti milioni (euro 10.329,14) per ogni testata.
Articolo 4 (Presentazione delle domande)
1. Ai fini della concessione dei contributi di cui alla l.r. 41/1998, i soggetti interessati devono presentare domanda alla struttura regionale competente in materia di comunicazione e informazione della Regione, compilando appositi moduli predisposti e disponibili presso la struttura regionale stessa.
2. Il dirigente della struttura regionale competente in materia di comunicazione e informazione della Regione, con proprio provvedimento, stabilisce la documentazione da allegare alla domanda di cui al comma 1.
Articolo 5 (Istruttoria delle domande)
1. La struttura regionale competente in materia di comunicazione e informazione della Regione e la Commissione tecnica per l'informazione di cui all'articolo 10 della l.r. 41/1998, entro il termine di sessanta giorni dalla data di presentazione delle domande, verificano l'ammissibilità delle domande stesse.
Articolo 6 (Concessione dei contributi)
1. I contributi di cui all'articolo 2, commi 1 e 2, e all'articolo 6, comma 2, della l.r. 41/1998, sono concessi dalla Giunta regionale con propria deliberazione.
Articolo 7 (Controlli ed erogazione dei contributi)
1. Per i contributi di cui all'articolo 2, commi 1 e 2, e all'articolo 6, comma 2, lettera c), della l.r. 41/1998, la liquidazione dei contributi può avvenire anche in acconto, pari al trenta per cento del finanziamento totale.
2. L'erogazione dei contributi a saldo è subordinata alla verifica della regolarità della documentazione prodotta a consuntivo. L'accertamento di eventuali irregolarità comporta la decadenza dei contributi e la restituzione delle somme corrisposte, maggiorate degli interessi legali.
Articolo 8 (Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
PrésidentCe projet de loi a reçu l'avis favorable à la majorité de la part de la IIème Commission du Conseil. Je vous informe également qu'une correction formelle a été apportée à l'article 8 que je vous prie de noter, les mots: "La presente legge è dichiarata urgente" sont remplacées par: "Il presente regolamento è dichiarato urgente".
La parole au rapporteur, Conseiller Borre.
Borre (UV)Il 1° gennaio 1999 diventa operativa la legge n. 41: "Interventi per la valorizzazione e lo sviluppo dell'informazione locale".
I1 25 gennaio 1999 la Giunta, come previsto dall'articolo 6 comma 2 della legge regionale n. 41, emana con delibera di Giunta un provvedimento che adotta un programma d'interventi al fine di realizzare gli obiettivi di cui al comma 1 dell'articolo 6:
a) prevedere contributi per acquisti di carte e servizi;
b) prevedere contributi per spese per la realizzazione di notiziari;
c) prevedere contributi a sostegno d'iniziative di collaborazione e d'integrazione tra testate, anche sotto forma di strutture comuni di servizi e di agenzie giornalistiche d'informazione regionale;
d) prevedere contributi per incentivare l'uso delle lingue francese, francoprovenzale e walser nei notiziari radiotelevisivi e negli articoli dei periodici e delle agenzie.
All'adozione di questo programma, con valenza annuale, fa seguito oggi il regolamento in discussione che stabilirà criteri e modalità per la concessione dei contributi indicati all'articolo 2 e all'articolo 6 della legge n. 41. Tali interventi sono evidentemente destinati alle imprese editoriali e radiotelevisive di cui all'articolo 2, comma 4 della stessa legge.
Con l'articolo 2 si individuano gli interventi ammessi a contributo, interventi finalizzati ad investimenti per acquisizione, innovazione di strutture e di mezzi di produzione dell'informazione locale scritta e radiotelevisiva.
Tali contributi sono concessi nella misura massima del trenta percento della spesa ammessa.
Con l'articolo 3 si individuano i criteri e le modalità relativi ai contributi di sostegno alle imprese ed all'innovazione tecnologica, conseguenti all'adozione del programma degli interventi a favore dell'informazione fatta dalla Giunta con delibera n. 153 del 25 gennaio 1999, che stabilisce:
a) la concessione dei contributi a favore delle imprese editoriali dei giornali periodici a parziale copertura dei costi di acquisto della carta;
b) la concessione dei contributi a favore delle imprese editoriali dei giornali periodici a parziale copertura delle spese di stampa e di distribuzione;
c) la concessione dei contributi a favore delle imprese editoriali dei giornali periodici e delle imprese radiotelevisive a parziale copertura dei costi di abbonamento alle agenzie di stampa;
d) la concessione dei contributi a favore delle imprese editoriali dei giornali periodici e delle agenzie e delle imprese radiotelevisive a parziale copertura dei costi per l'acquisto di tecnologie;
e) la concessione dei contributi a favore delle imprese editoriali delle agenzie a parziale copertura dei costi di realizzazione dei notiziari e dei costi di trasmissione;
f) la concessione dei contributi a favore delle imprese radiotelevisive a parziale copertura dei costi di realizzazione dei notiziari e dei programmi e dei costi di trasmissione;
g) la concessione dei contributi a favore delle imprese editoriali dei giornali periodici e delle agenzie e delle imprese radiotelevisive a parziale copertura dei costi per la realizzazione d'iniziative di collaborazione e d'integrazione tra le testate, anche sotto forma di strutture comuni di servizi e di agenzie di stampa a carattere regionale;
h) la concessione dei contributi a favore delle imprese editoriali dei giornali periodici e delle agenzie e delle imprese radiotelevisive per incentivare l'uso delle lingue francese, francoprovenzale e walser negli articoli, nei notiziari e nei programmi.
L'articolo 4 indica la struttura competente dove debbono essere presentate le domande.
L'articolo 5 stabilisce chi verifica l'ammissibilità delle domande. Ritengo opportuno ricordare che la Commissione tecnica per l'informazione (articolo 10) è composta da:
- il dirigente della struttura di cui all'articolo 5 ed il dirigente della corrispondente struttura del Consiglio regionale;
- il Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Valle d'Aosta, o suo delegato;
- il Presidente dell'Associazione della stampa valdostana, o suo delegato;
- un rappresentante del Comitato regionale per i servizi radiotelevisivi (CORERAT);
- un rappresentante degli editori della carta stampata e delle agenzie;
- un rappresentante degli editori delle imprese radiotelevisive;
ed è quindi validamente rappresentativa del mondo dell'informazione locale.
Va ricordato che i contributi previsti dall'articolo 8 agli editori degli organi d'informazione di associazioni o enti senza finalità di lucro, di partiti o movimenti politici ed organizzazioni sindacali, non sono inseriti tra quelli a cui sono destinati i criteri e le modalità del presente regolamento poiché l'attribuzione dei contributi è fissata nella misura stabilita dall'articolo 8 della legge.
PrésidentLa discussion est ouverte.
La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU)Qui siamo di fronte al secondo regolamento attuativo di una legge regionale che è stata votata precedentemente da questo Consiglio.
È un regolamento che attua la legge n. 41/98 che io non ho votato, che il gruppo a cui io già appartenevo non aveva votato perché è una legge che confonde l'informazione con quella che è la comunicazione, cioè qui viene confuso quella che è la comunicazione istituzionale, l'informazione corretta, giusta, sacrosanta che ogni istituzione deve fornire all'esterno per comunicare le proprie attività, con quella che è l'informazione più generale che deve essere a servizio dei cittadini e alle loro esigenze di essere informati al di là delle volontà politiche di chi occupa in quel momento l'istituzione.
Se guardiamo infatti il primo articolo della legge, dice che la Regione "al fine di promuovere la più ampia partecipazione alle scelte dell'Amministrazione regionale e la conoscenza degli atti e dei programmi di rilevanza regionale, sostiene l'informazione locale", allora mi chiedo: che rapporto c'è fra l'informazione locale e la conoscenza degli atti e dei programmi di rilevanza regionale? Ora, mentre l'informazione locale è finalizzata, come dicevo prima, a fornire all'utente le informazioni in un modo pluralista, il più oggettivo possibile, cioè tramite l'insieme di più visioni soggettive di un problema, la comunicazione istituzionale è tutt'altra cosa: corretta, giusta, ma risponde ad una finalità totalmente diversa ed è la finalità di comunicare all'esterno quello che si vuole che venga comunicato. Già allora avevamo detto che questa era una legge che sembrava più atta a rispondere all'esigenza di regolamentare la struttura e le finalità della comunicazione istituzionale che non quella di predisporre le condizioni perché in Valle si sviluppi un'informazione pluralista.
Questa legge, come ricordava prima il relatore Borre, prevede anche l'emanazione di norme attuative; la prima norma attuativa è stata quella già ricordata, riguardante l'articolo 6, con una delibera della Giunta che - voglio sottolinearlo - è arrivata almeno due mesi in ritardo rispetto ai trenta giorni previsti dalla legge e questo stesso regolamento attuativo che deve determinare i criteri e le modalità per concedere i contributi, avrebbe dovuto essere definito entro 120 giorni, quindi c'è un ritardo di parecchi mesi.
Rispetto ai contenuti di questo regolamento avrei da fare almeno due osservazioni che sono delle domande più che osservazioni perché non capisco la logica che è stata seguita nell'individuare alcuni elementi che la legge presenta.
Prima domanda. All'articolo 2 della proposta di regolamento, laddove vengono indicati gli oggetti dei contributi per i quali sono previsti dei contributi finanziari, viene in parte ripreso quanto indicato al comma 2 dell'articolo 2 della legge e poi viene aggiunto un elemento ulteriore che non capisco che senso ha.
Il comma 2 dell'articolo 2 dice che le iniziative di sostegno riguardano "o locali idonei per le singole testate emittenti, strutture e servizi di uso comune, l'acquisto di tecnologie anche informatiche".
Nella proposta di regolamento all'articolo 2 vengono elencate alla lettera a) "l'acquisto, la ristrutturazione e l'adeguamento di locali", e qui ci siamo; alla lettera c) "l'acquisto di tecnologie funzionali all'attività aziendale", e qui ci siamo; alla lettera d) "l'acquisto di tecnologie informatiche", e qui ci siamo, ma viene introdotto un elemento nuovo alla lettera b) "che è l'acquisto di automezzi".
Mi chiedo come l'acquisto di automezzi sia funzionale per l'attività informativa. Questa è una domanda a cui non sono riuscita a darmi una risposta.
Vorrei anche capire il senso delle percentuali; il relatore ha detto che vengono indicati i contributi, ma non è stato chiarito - forse è stato detto in commissione e io non ero presente - come mai si sono scelte queste percentuali fino al 20 percento al massimo per l'acquisto di carta, fino al 20 percento per spese di notiziari, fino al 30 percento invece per quanto riguarda iniziative di servizi comuni a più testate. Quali sono questi criteri?
E poi volevo sapere, terza e ultima domanda, alcune informazioni sulla nomina di questa Commissione tecnica per l'informazione, se è già stata nominata, se ha già iniziato i suoi lavori o se anche quest'elemento della legge aspetta una sua realizzazione.
PrésidentLa parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (FI) Ricordo qualche anno fa quando c'era un movimento di opinione diffuso che ispirava il varo, l'approvazione, la necessità d'istituire una legge e una regolamentazione regionale in materia di editoria. Correva grosso modo l'anno 1996, eravamo nel pieno della scorsa legislatura, i sindacati e in particolare i sindacati dei giornalisti, in parte gli editori e in parte, anche sollecitati dal Governo regionale, i partiti politici allora presenti ritennero che fosse necessario porre regolamentazione e disciplina ad una materia che era in forte evoluzione.
Già allora il Presidente della commissione competente era Borre che ebbe l'onere e l'onore d'iniziare ad approfondire questa materia con contraddizioni, con punti controversi fra le diverse parti in quanto era materia che necessitava - ripeto - di una disciplina specifica. Si fecero diverse riunioni specie in II Commissione, a livello di Capigruppo, la cosiddetta concertazione venne ampliata anche alle parti sociali interessate, si fece anche un'analisi comparata con la legislazione regionale in itinere o comunque la legislazione regionale pilota, ricordo per esempio la legislazione della Regione Basilicata che era allora una pietra miliare per quanto concerne l'editoria locale. Ci fu tutto questo movimento che sembrava dover portare a provvedimenti di grande portata, di elevato livello qualitativo.
Lo scorso anno sul fine di legislatura, come ricordava la collega Squarzino, siamo arrivati all'approvazione della legge n. 41/98 che penso che, a partire dallo stesso Presidente della II Commissione consiliare, Borre, come molti altri componenti di questo Consiglio, ha lasciato un po' di amaro in bocca, cioè da tutto quel movimento, da tutta quella montagna di riunioni, d'incontri, di concertazione, è stato partorito quel topolino che è la legge n. 41/98 che porta: "Interventi per la valorizzazione e lo sviluppo dell'informazione locale".
Non sto a ripercorrere le tappe di quel dibattito che ha avuto una sua storia e una sua conclusione, il cui provvedimento che è stato varato entra in una seconda fase, nella fase che dovrebbe essere applicativa perché questo regolamento ha una funzione attuativa di quelle norme contenute in quella legge.
La prima cosa da segnalare è che tutto questo movimento di carta, di riunioni, di risorse umane è servito per un budget di spesa di 382 milioni annui iscritti in bilancio quando d'altro canto il principale editore della Valle d'Aosta è la Regione e produce montagne di carta e le fa stampare a diversi operatori locali e non locali, comunque noi consiglieri siamo beneficiati periodicamente da montagne di carta che quando va bene vengono distribuite a noi, quando va male finiscono nei magazzini e sappiamo che ultimamente è un po' il trend di questa Regione quello di organizzare dei magazzini per stoccare o fontine o monete, adesso anche carta, lo abbiamo visto a Pollein recentemente?
(interruzione del Presidente della Giunta, fuori microfono)
? non è previsto, dice il Presidente, non deperiscono, comunque comportano un investimento di risorse non indifferenti che sono però risorse pubbliche e non private. Se c'è stata una prima delusione nell'aprile del 1998 quando veniva approvata questa legge, oggi siamo a una seconda delusione.
Mi pare già di capire anche dal tono un po' dimesso che ha utilizzato lo stesso relatore nell'esporre le motivazioni di questa legge che non ci sia anche da parte sua quella convinzione sentita e profonda, ha parafrasato un po' quelli che sono gli articoli della legge n. 41 e di questo regolamento, ma non ho sentito una motivazione personale o politica profonda anche in seguito a tutto il lavoro che è stato messo in cantiere e che penso che abbia portato via all'amico Borre tempo prezioso che lui avrebbe potuto forse utilizzare al meglio. Peraltro il regolamento arriva con un leggero ritardo, era previsto entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge, è vero, dal 1° gennaio arriva con un leggero ritardo, ma non è tanto questo l'aspetto drammatico quanto piuttosto quello che, per far riferimento ad un'autorevole espressione che recentemente ha usato il Presidente della Giunta, sarebbe bene conoscere anticipatamente gli orientamenti che vengono iscritti in certi regolamenti, invece questo arriva con ritardo, ma anche con delle sorprese che forse sono inaspettate.
Prima osservazione, al di là di quella distinzione che ha fatto anche la Consigliera Squarzino fra comunicazione ed informazione che sappiamo benissimo hanno una valenza e una natura completamente diversa, l'editoria locale per la Regione Valle d'Aosta vale 380 milioni l'anno, rappresenta una parte infinitesimale di quella che, se utilizzata al meglio, potrebbe consentire sviluppo d'imprese che sono spesso in questa Regione, anche per colpa del mercato, in situazione di difficoltà e naturalmente creare occupazione contrattualizzata come auspicavano i sindacati in particolare tre anni fa. Adesso abbiamo sentito da Borre cosa ha espresso ultimamente il sindacato dei giornalisti in merito a questa proposta di legge? Borre annuisce, quindi vuol dire che abbiamo il placet del sindacato dei giornalisti. Mi auguro che l'abbiano letta bene questa legge.
Per venire al regolamento, le nostre perplessità sono notevoli. Il pluralismo dell'informazione è morto da tempo, la nostra Regione a maggior ragione, questo regolamento appone a questa sepoltura una lapide più o meno decorosa, promuovendo l'editoria locale in due direzioni: nella direzione politica che peraltro è già sancita nella legge e viene ripresa in una delibera che è stata ricordata da Borre, varata dalla Giunta a gennaio, lì nei tempi previsti dalla legge, e l'editoria linguistica, chiamiamola così, cioè l'editoria che sviluppa i propri articoli e l'informazione in lingua francese, in lingua francoprovenzale o nella lingua walser.
È necessario, al di là poi delle considerazioni che andrò a fare, valorizzare la lingua parificata e naturalmente anche il francoprovenzale e il walser in maniera adeguata a livello d'informazione locale, quindi non vorrei essere frainteso, è più che mai necessario, però l'impressione che ho leggendo questo regolamento è che invece di esserci una formula incentivante, in questi articoli ci sia quasi una formula di presupposto, cioè invece di essere un incentivo a fare qualcosa, ad andare nella direzione d'insegnare agli editori e ai giornalisti ad utilizzare la lingua francese, di creare loro quest'opportunità, lo si voglia quasi mettere come un freno, un vincolo.
Perché dico questo? Perché innanzitutto i contributi che sono qui stati gradualizzati per i vari tipi d'intervento, sui quali non mi soffermo, e dove sono previsti dei tetti: 20 percento fino al massimo di 20 milioni per ogni iniziativa a seconda del tipo, sinergie, acquisto di carta, organizzazione di notiziari radiotelevisivi, eccetera; all'utilizzo linguistico invece sono dedicati dei passaggi particolari, allora 8 milioni vengono erogati agli organi d'informazione locale, siano essi radiotelevisivi o di carta stampata, che sviluppano una quota di almeno il 10 percento sul totale degli articoli redatti in lingua.
Se prendiamo la fogliazione media degli organi d'informazione locale o i palinsesti medi degli organi televisivi locali, arrivare al 10 percento non so se avete idea di cosa significa in termini di risorse e di tempi impiegati. Avere 8 milioni di benefit è una presa in giro, a maggior ragione se guardiamo l'ulteriore contributo. L'ulteriore contributo è di 12 milioni che si può elevare fino ad altri 20 milioni, se questa quota dal 10 sale al 20 percento, allora qui in Valle d'Aosta abbiamo un solo editore che si sta fregando le mani in questo momento ed è l'editore del "Peuple Valdôtain" che ha già conseguito questo risultato.
Mi piacerebbe sapere dal Presidente o da chi per esso nominativamente quali sono gli organi d'informazione locale televisivi, radiofonici o di carta stampata che oggi hanno già raggiunto o sono prossimi a raggiungere questi tetti e poi mi piacerebbe sapere o dal relatore o da chi per esso se ritiene che sia incentivante questa miseria che verrebbe data a titolo - mi viene quasi da utilizzare la parola "risarcitorio" - d'indennizzo, non di premio, a fronte dell'impegno di spesa che un editore dovrebbe in questo caso affrontare.
Questo fermo restando il ragionamento che facevo prima: a fronte dei miliardi che annualmente la Regione mette sul tappeto e con cui finanzia editori o stampatori a latere, comunque sono scelte politiche, non ho la potestà di decidere perché sono un consigliere di opposizione, però mi sembra che sia contraddittorio e oltretutto offensivo nei confronti dell'editoria locale proporre dei regolamenti di questa caratura oggi nel duemila dopo uno studio che è durato 3-4 anni, dopo una concertazione con i sindacati e non che è durata altrettanto tempo.
La seconda considerazione riguarda l'editoria politica. Editoria politica o editoria associativa che non ha fini di lucro che può e comunque sta già beneficiando di coperture di spese al 50 percento sulla stampa e sulla distribuzione e può permettersi di non osservare determinati parametri che sono stati fissati nell'articolo 2, comma 4, della legge n. 41, in particolare mi riferisco alla contrattualizzazione di chi vi lavora.
Mi pare di capire, facendo la somma del provvedimento di legge e del provvedimento regolamentare, che l'orientamento che oggi emerge in maniera chiara, non subdola, sia quello di premiare queste tipologie di editoria, di conseguenza la mia considerazione, che conosce un po' il settore editoriale locale, non può essere positiva e assentire a una normazione del settore di questo genere. Ripeto, sono deluso come penso, ripeto, anche se non possa dirlo sia deluso anche qualcun altro all'interno di quest'aula in seguito al brillante risultato conseguito dopo tutto questo tempo.
C'è da aggiungere un'altra cosa ed è una questione di metodo: ritengo esagerata la procedura per il rilascio dei contributi quando si prevede che sia il dirigente di una struttura regionale competente, con tutto il rispetto per la persona che posso avere, la stima per chiunque sia a ricoprire quest'incarico, a stabilire con proprio provvedimento la documentazione da allegare a una domanda.
Paradossalmente sono sempre colui che cerca di frenare quando l'Esecutivo cerca di attribuirsi delle competenze strappandole al Consiglio, ma in questo caso mi sembra che la Giunta, di fronte a queste cifre miserrime di budget totale, da diluirsi poi fra una molteplicità di operatori locali, che attribuisce in capo a una persona la potestà di scegliere quali documenti debbono portare, dovrebbe invece arrogarsi lei questo titolo e questa responsabilità, stabilire lei quali sono i criteri che devono rispettare i vari documenti che devono essere consegnati per accedere al beneficio.
Mi sembra paradossale che venga assegnato a un dirigente o comunque a una struttura burocratica questa potestà.
Il dirigente, la struttura burocratica per contro avrà il diritto-dovere di verificare se questi requisiti e la documentazione prodotta è conforme a quella stabilita dal potere amministrativo, dal potere politico e in quel caso è naturale che il dirigente deve applicare alla lettera la legge o in questo caso la norma regolamentare. Sarà anche il dirigente, a nostro avviso, che può avere la potestà di liquidare le eventuali competenze, gli eventuali benefici, gli eventuali contributi che il richiedente, essendo in possesso dei requisiti, può ottenere ai sensi di legge.
Su questo primo punto ci sentiamo di portare un emendamento anche se si innesta su un impianto che non possiamo condividere per le ragioni sopra esposte. Pensavamo che il settore editoriale potesse meritare qualcosa di più nella nostra Regione, ma meritare non in termini monetaristici assistenzialistici, Presidente, bensì in termini di attenzione, di legislazione e di regolamentazione. Dopo tutto questo tempo essere arrivati a questo punto mi sembra veramente un non voler considerare il settore oppure paradossalmente questo regolamento costituirà il punto fermo per poter dire: "Ricominciamo, abbiamo sbagliato tutto un percorso". Sono quasi convinto che, anche per le difficoltà applicative oppure per il fatto che potremo constatare con mano che i benefici di questa legge andranno solo in poche direzioni, questo regolamento ci farà capire che la legge n. 41 e lo stesso sono completamente da rivedere e questo può darsi che sia l'aspetto positivo di questo momento oggi in aula.
L'emendamento che presentiamo riguarda l'incongruenza che segnalavo a livello procedurale e cioè che sia la Giunta regionale - è paradossale che sia un consigliere a dirlo, però a nostro avviso è per una questione di equità - a stabilire annualmente con proprio provvedimento i criteri generali a cui deve riferirsi la documentazione prodotta. Il funzionario o i funzionari hanno solo il diritto-dovere di adeguarsi alle regole che vengono tassativamente fissate, altrimenti si rischia di creare un domani la possibilità di discriminazioni fra editori di serie A, di serie B, di serie C e così via.
PrésidentLa parole au Conseiller Borre.
Borre (UV)Per tentare di dare alcune risposte. Alla Consigliera Squarzino che chiede perché all'articolo 2 vengono citati anche gli automezzi fra i contributi, rispondo che proprio nella legge all'articolo 2, comma 2, si parla anche di strutture e servizi, quindi il gruppo di lavoro, che era composto sia dagli editori che dai giornalisti, ha richiesto questo tipo di dicitura.
Per quanto riguarda il discorso delle percentuali, bisogna pensare che con l'ammontare di 382 milioni hanno dovuto regolamentare i contributi per l'anno 1999. Niente però impedisce che durante l'iter della legge, se ci saranno delle richieste, se si verificheranno delle necessità diverse, di andare a modificare l'importo di 382 milioni e di aumentarlo.
Mi è stato chiesto se il sindacato era d'accordo. Il sindacato ha fatto parte del gruppo di lavoro, però ho sentito l'Ordine dei giornalisti e mi è stato risposto che, per quanto riguardava il regolamento, non avevano da obiettare, mentre avevano dei problemi sulla legge, lo avevano già detto e torneranno a dirlo.
Tibaldi, cercherò un'altra volta di essere più convincente, però mi fa piacere che tu abbia ripercorso l'iter dei lavori che ha fatto la commissione. Un percorso che ritengo sia stato abbastanza positivo alla fine del quale una commissione ristretta ha fatto una relazione alla Presidenza della Giunta. Niente ci impedisce di riprendere quel lavoro, se vogliamo anzi con una lettera del Presidente del Consiglio e dei Capigruppo abbiamo avuto mandato d'iniziare di nuovo un lavoro sull'informazione, ma soprattutto di prendere contatti con la radiotelevisione per l'informazione.
Il "Peuple" è oggetto di contributo come tutti gli altri giornali di partito o associazioni, non rientra in questi criteri perché con l'articolo 8 è avvenuta l'attribuzione dei contenuti.
PrésidentSi personne n'est inscrit pour parler, je ferme la discussion générale.
La parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.
Viérin D. (UV)Pour apporter quelques précisions ultérieures. C'est un règlement qui donne application à une loi, donc forcément les principes ont été établis par la loi. Je veux rappeler que nous sommes l'une des régions qui ont légiféré en la matière, et que les autres régions n'ont pas de compétences à cet égard. Une loi peut être modifiée. Nous vérifierons, pour ce qui est de l'application de cette loi, s'il faut apporter des changements ou des modifications et nous sommes tout à fait disposés à examiner des propositions concernant ces éventuelles modifications ou améliorations.
Comme nous l'avions déjà indiqué lors de l'approbation de la loi, quand la loi a été approuvée nous avons utilisé les fonds qui étaient disponibles pour la loi précédente et donc les 382 millions représentent pour cette année une limite; lors de la discussion du budget pour les années prochaines nous pouvons modifier ce montant en fonction des exigences qui seront alors connues.
Par contre, pour ce qui est des procédures, problème soulevé par M. Tibaldi, il est à préciser que la compétence pour l'attribution des subventions revient au Gouvernement, article 6 du règlement, et que ce n'est donc pas le service de l'Administration régionale qui attribue les subventions. Le service accompli un travail préparatoire. C'est pour cette raison qu'il nous semblait tout à fait légitime et opportun que ce soit à ce même service du point de vue technique de définir la documentation qui devra être présentée.
C'est une opinion, il ne nous semble pas que ce soit le Gouvernement qui doive établir la documentation, mais ce sera le service de concert avec le comité technique, vu que ce comité en son sein prévoit la présence de tous les sujets concernés par l'édition et l'information au Val d'Aoste.
Nous avons sollicité par lettre la désignation des différents représentants; à aujourd'hui il y a eu la désignation des représentants des maisons d'édition et de la presse et des représentants des sociétés de radiotélévision comme le prévoit l'article 10 de la loi. Là, il y a déjà eu désignation, nous avons donc concerté avec ces représentants, les modalités prévues dans ce règlement et pour que la commission dans son ensemble puisse fonctionner nous attendons les autres désignations.
PrésidentNous procédons à l'examen de la loi.
Je soumets au vote l'article 1er:
Conseillers présents: 29
Votants: 25
Pour: 21
Contre: 4
Abstentions: 4 (Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 2:
Conseillers présents: 29
Votants: 25
Pour: 21
Contre: 4
Abstentions: 4 (Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 3:
Conseillers présents: 29
Votants: 25
Pour: 21
Contre: 4
Abstentions: 4 (Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)
Le Conseil approuve.
A l'article 4 il y a l'amendement présenté par les Conseillers Tibaldi et Frassy, dont je donne la lecture:
Emendamento L’articolo 4, secondo comma, è sostituito dal seguente:
La Giunta regionale stabilisce annualmente, con proprio provvedimento, i criteri generali a cui deve riferirsi la documentazione da allegare alle singole domande di cui al comma 1.
La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (FI) Le motivazioni addotte dal Presidente della Giunta le comprendo a metà, nel senso che il nostro emendamento, ancorché si innesti su un'impalcatura che - ripeto - non condividiamo, potrebbe essere migliorativo nel senso dell'equità. Non dico che voi dobbiate mettervi a vagliare i documenti presentati dai singoli richiedenti, dico che però l'indirizzo dei criteri oggettivi per cui il richiedente che possiede i requisiti ai sensi di legge, articolo 2, eccetera, deve essere spiegato meglio cosa significa, allora il dirigente si uniforma al vostro indirizzo di carattere normativo.
Non dico che debba farlo il Consiglio in questa sede, però si attribuisce una potestà alla Giunta che ha una funzione di obiettività finalizzata ad ottenere equità ed evitare di scadere in difetti interpretativi di cui uno dice che è discrezionalità a favore dell'uno e a sfavore dell'altro.
Secondo noi è una norma di salvaguardia, se poi il Consiglio la ritiene inutile, votate contro. Noi ci sentiamo di proporla per queste ragioni che ho annunciato.
PrésidentJe soumets au vote l'amendement:
Conseillers présents: 30
Votants: 3
Pour: 3
Abstentions: 27 (Agnesod, Bionaz, Borre, Cerise, Charles Teresa, Comé, Cottino, Cuc, Curtaz, Ferraris, Fiou, Lanièce, Lavoyer, Louvin, Marguerettaz, Martin, Nicco, Ottoz, Pastoret, Perrin, Praduroux, Rini, Squarzino Secondina, Vallet, Vicquéry, Viérin D., Viérin M.)
Le Conseil n'approuve pas.
Je soumets au vote l'article 4:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 23
Contre: 4
Abstentions: 4 (Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 5:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 23
Contre: 4
Abstentions: 4 (Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 6:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 23
Contre: 4
Abstentions: 4 (Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 7:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 23
Contre: 4
Abstentions: 4 (Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote l'article 8:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 23
Contre: 4
Abstentions: 4 (Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)
Le Conseil approuve.
Je soumets au vote le projet de règlement dans son ensemble:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 23
Contre: 4
Abstentions: 4 (Comé, Lanièce, Marguerettaz, Viérin M.)
Le Conseil approuve.