Oggetto del Consiglio n. 8 del 29 gennaio 1974 - Resoconto
OGGETTO N. 8/74 - Problemi concernenti il traffico di autoveicoli al bivio della S.S. n. 26 con la strada dell'autoporto di Aosta. (Interpellanza)
Bordon (DC) - Stavo studiando, in un soliloquio mio di aggiungere alcune cosettine a questa nostra interpellanza però volevo evitare qualsiasi discussione perché l'argomento è talmente importante che sarebbe peccato sprecare tempo in lunghe chiacchierate mentre qui si deve arrivare a una conclusione, mi sembra.
Premetterò solo una cosa: che questa interpellanza è stata stilata così come è, forse un po' lunga, in quanto che venne tirata giù, dopo quattro ore circa di coda che avevo fatto il giorno 10 venendo da Nus ad Aosta, e pertanto voi capite perfettamente che in proporzione alla durata della pausa e della esacerbazione raccolta, è poca roba quello che io ho scritto qui.
Ora, vorrei aggiungere soltanto alcune cosettine, a complemento di questo.
È indubbio e tutti lo sappiamo che durante il periodo estivo, si susseguono continuamente degli intasamenti e degli ingorghi sul pezzo di strada che viene dall'autostrada ad Aosta, ma in inverno, e specialmente in questo inverno, addirittura se mi... si è caduti nel ridicolo perché sono stati sufficienti 10 cm di neve per far sì che il viaggio di chi lo deve fare 4 volte al giorno per venire ad Aosta fosse diventato un'avventura, e sono stupito perché non è che io gli auguri questo, ma siccome so che anche il Presidente della Giunta fa su per giù la spola che faccio io, non che gli auguri di fare la coda anche lui come l'ho fatta io ma proprio vorrei che avesse avuto lui la fortuna, anche come reggitori delle sorti dell'Amministrazione Regionale di potersene arrivar nel minor tempo possibile, cosa che a me e a tanti altri non è più accaduta perché vi ripeto, che durante questi pochissimi mesi di una parte di dicembre e una parte di gennaio, vi ripeto che il viaggio per arrivare ad Aosta è stato un'avventura perché non si sapeva quando si poteva arrivare.
Naturalmente io vorrei riservare ad alcuni membri della Giunta, sempre amichevolmente, tutte le critiche per non dire gli insulti che mi sono preso come Consigliere regionale, fermo lì, in mezzo alla neve per quelli che ci conoscevano, e che ci dicevano: "quando risolverete il problema della viabilità"?
Naturalmente non è questo che mi abbia scosso perché siamo abituati ad avere ben altre critiche, anche per altri motivi, per i quali noi Consiglieri siamo sempre all'oscuro di tutto, e quindi lo mettiamo lì da parte come ho detto, con tante altre critiche.
Però arrivati a un certo momento, mi sono detto, ne ho parlato con i miei amici della D.C., non è che noi vogliamo fare un'interpellanza per avere una certa priorità nel riaccendere questo problema, ma è indubbio che non si può andare avanti con questo sistema, e pertanto la mozione, l'interpellanza che è un po' lunga ha voluto sintetizzare però tutto questo marasma che esiste e che non può andare avanti, non può continuare, quindi io dicevo, nella nostra interpellanza che ritengo ecc... lo sorvolo perché non fa parte di questa interpellanza, in questo momento, se ci sono questi incredibili e vergognosi intasamenti di autoveicoli, che da molti mesi si verificano, a causa del grande traffico al bivio della strada statale 26 con la strada dell'autoporto.
Effettivamente, oltre a questo cavalcavia, noi abbiamo adesso questo punto cruciale, che è facilmente spiegabile perché i tir che vengono verso Aosta e devono entrare all'autoporto, ripiegano sulla sinistra e interrompono il flusso che scende, quelli che escono da questa strada dell'autoporto, con questi po' po' di tir con la loro lunghezza, invadono anche la mezzeria di colui che viene da Ivrea verso Aosta, e pertanto abbiamo sempre tutti questi ingorghi.
Naturalmente, adesso non starò qui a parlare dello sgombero neve perché si potrebbe poi fare oggetto di discussione in altra occasione ma è indubbio che quando c'è un po' di neve non si vede... spartineve, a un certo momento non c'è un cane sul cavalcavia di Aosta che arrivi tempestivamente a buttare quattro palate di sabbia, per impedire, nel limite del possibile che i tir non abbiano a scivolare perché, per noi valdostani, durante il periodo estivo, o il periodo in cui le strade sono abbastanza frequentabili, senza catene perché in fondo valle, generalmente si viaggia così, io mi domando, specialmente a quelli che conoscono la strada, come si faccia a deviare su una strada laterale, in quanto che dalla piana di Brissogne, per salire a Pollein, non si riesce a fare quel muro, e da questa parte qui, le strade tutte in pendenza e abbastanza ripide, nella zona della Chiesa di St. Christophe, non consentono di arrivare a destinazione.
Naturalmente qui basterà leggere quello che abbiamo ritenuto di buttare giù, passibile di critiche perché nessuno è perfetto, ma abbiamo voluto con questa interpellanza smuovere questo problema e portarlo avanti perché è vero, abbiamo già avuto una soddisfazione che conta poco perché questa interpellanza, e sono stupito che su sopra... e pregherei il Presidente del Consiglio che adesso in poi in questa interpellanza, si riporti la data perché può avere la sua importanza, questa... è stata presentata il 10, dopo il giorno 10 noi abbiamo avuto già la soddisfazione di vedere dei lunghi comunicati, molto interessanti, attraverso la Voix de la Vallée, in data 11 gennaio, in data 17 gennaio, in data 25 gennaio, abbiamo visto degli interessantissimi articoli, che sono apparsi sulla pagina della Gazzetta della Valle, quindi sappiamo e il nostro assessore ai Lavori Pubblici ce lo dirà certamente con la sua ben nota cortesia, degli incontri che si sono già verificati, l'abbiamo sentito dalla Voix de la Vallée, con il compartimento dei Lavori Pubblici, non so che cosa, di Torino, sappiamo che si sono avuti degli incontri, probabilmente anche con le autorità doganali, e della finanza qui di Aosta perché è un problema che bisogna esaminare, io vi chiedo scusa di questa chiacchierata così lunga, perché tanto la faremo, è un problema che io avrei voluto presentare sotto mozione, immediatamente, ma io penso che si possa evitare questo, ma immaginatevi, per esempio, noi scendiamo da Aosta, a un certo momento, c'è un ufficietto, ma di quelle case, baracchette prefabbricate, con la finanza e i finanzieri fanno il loro dovere perché in fondo in fondo queste ispezioni devono avvenire, pensate che ci può addirittura essere un traffico di armi, faccio per dire, quindi questi camion devono essere fermati.
Non c'è uno spiazzo davanti a questo ufficio, se quel camion, tir, si ferma sulla mezzeria, sulla mezzeria se ce ne sono cinque o sei, e se non sbaglio, ne passano 600-800 al giorno su e giù, arrivati a un certo momento, il disgraziato che deve andare a casa, suona il clacson; perché dice: "ho diritto di passar qui sopra, sto finanziere ha tutte le ragioni, quindi non c'è uno spiazzo, e lì si formano già delle code che non finiscono più".
Ora io mi domando: questo autoporto che è stata una meravigliosa costruzione per la Valle d'Aosta e mi si dirà che io sono azionista dell'autoporto, ma sarà facilmente dimostrabile il contrario, questo autoporto sta rendendo alla Regione circa un miliardo, nel 1973; vogliamo vedere di fare un qualche cosa con la massima celerità per poter risolvere questo problema perché, qui, per esempio in una di queste comunicazioni e Pollicini, ce lo dirà dopo, noi parliamo di 15 milioni di spesa, ci vogliono tre anni per fare questi lavori, ora io non riesco a capire come sia concepibile questo perché poi abbiamo visto questo, salvo che l'amico Feisal ci tolga e ci chiuda tutti i rubinetti e che dopo aver tanto predicato la motorizzazione in Italia si vada di nuovo tutti a piedi perché credo che neanche più sul motorino si potrà andare e allora si capisce che il problema viabile viene risolto perché effettivamente non viaggiando più saremo serviti ma abbiate pazienza, io non faccio colpa a nessuno di questo, io dico soltanto che è l'ora di tirarsi su le maniche e di fare qualche cosa! Perché? Perché se voi parlate con qualcheduno incominciate a sentire dire: "verrà costruita una tangenziale sulla riva destra orografica della Dora". Benissimo, chi è d'accordo, chi non è d'accordo su questo argomento potremo poi anche andare a rivedere i verbali di 5 o 6 anni fa, allorquando si parlò di una specie di tangenziale che doveva arrivare sino al Pont Suaz e suscitò le ire di molti, forse ire fondate io non sono qui per criticare queste idee perché ritengo che tutte le idee sono opinabili, però arrivati a un certo momento sulla riva destra non si doveva andare perché non so si danneggiavano gli interessi di questa zona industriale, benissimo e allora si doveva fare una tangenziale un qualche cosa sulla riva sinistra orografica della Dora, benissimo anche questo, a un certo momento non quadrava più neanche questo sistema, questa risoluzione, a un certo momento occorreva come forse è giusto che si faccia allargare la 26 perché sennò avremmo rovinato l'economia di tutta questa zona però io ritengo che non so se gli esempi calzano e non ce li prepariamo mai, mi dà l'impressione di quell'asinello che aveva a sinistra il fieno e a destra la biada e che non sapendo come decidersi a mangiarlo prima o a destra o a sinistra è morto di fame. Noi siamo qui facendo questa fine, ora io l'unica protesta che vorrei avere e che vorrei portare qui è questa mia protesta amichevole verso la Giunta, io ho l'impressione - e questo lo dico a nome di tutto il Consiglio Regionale - che molte volte ci teniate all'oscuro forse anche senza volerlo perché io ritengo che noi molte volte apprendiamo determinati problemi dai giornali, ora in queste comunicazioni del Presidente del Consiglio che ci sono graditissime come quella di oggi perché è veramente l'ora che vengano fuori quei verbali attraverso il lasso di un mese perché immaginatevi qui per esempio e ne ho preparato giù tutta una scelta e ve lo porterò in Consiglio allorquando si dà l'incarico alla Giunta di chiedere, di risolvere e di assumere informazioni e di ripetere in Consiglio, alla barba non so di chi noi qui non abbiamo mai avuto una risposta.
Allora io chiedo scusa di questo mio intervento così lungo però chiedo scusa al Presidente del Consiglio che me lo ha concesso, ringrazio chi ci vorrà rispondere però chiediamo che non ci si dicano solo parole, parole, parole come una ben nota canzone di una ben nota cantante della radio-Tv perché su questo argomento le parole non possono più servire, qui bisognerà arrivare a un certo momento e dire ai Signori dell'ANAS: ci dite che avete 2 miliardi come è stato detto a me se non di più, benissimo, ci dite che non li potete adoperare questi 2 miliardi perché Aosta vuole una soluzione un altro ne vuole un'altra e nessuno prende più una decisione.
Pertanto io chiedo, la Democrazia Cristiana chiede di volerci... mettere aggiornati cortesemente su questo problema della massima importanza perché ci si possa tranquillizzare e non dico che ci debba essere un lasso di tempo in base a un cronometro però che si veda una certa possibilità perché se per caso grossi problemi viabili dovessero avere l'effettuazione o essere conclusi soltanto fra tre anni io vi dico che bisognerà studiare una soluzione che non vorrei chiamarla provvisoria perché non si possono buttar via 150 o 200 milioni soltanto per lo sfizio di fare qualche cosa alla svelta ma una soluzione la dobbiamo trovare perché avanti così non si può andare perché se voi sentiste come io mi auguro voi abbiate sentite le lamentele degli autisti francesi, dei belgi, cioè quelli che noi capivamo io ve li riverso perché sono più di vostra competenza che nostra, perché noi qui al Consiglio siamo stati chiamati per votare, per dare il nostro benestare ma di più non sappiamo mai.
Dolchi (Presidente) - Approfittando del fatto che non c'è l'orologio il collega Bordon ha superato di due minuti il tempo a sua disposizione, la parola all'Assessore ai Lavori Pubblici per la risposta all'interpellanza.
Pollicini (DP) - Prendo atto che il nobile motivo che ha spinto il Consigliere Bordon a formulare l'interpellanza, sono state quattro ore di insulti che ha ricevuto dai camionisti italiani ed esteri. Evidentemente tutti i motivi sono validi anche quello di prendere un insulto, forse augurabile che arrivassero altri insulti per mettere a fuoco altri problemi ecco dico sul nobile motivo lasciamo perdere e non voglio certamente entrare in polemica proprio perché il problema è veramente un problema serio, vorrei però ricordare al Consigliere Bordon un particolare che forse gli è sfuggito. Qui fa un discorso di primogenitura quando parla di date, qui non esistono primogeniture, il problema è vecchio, direi che si è reso più evidente durante il 73 con trasferimento della linea doganale commerciale dal Traforo alla Regione autoporto, e in questa situazione si è venuta a trovare la Regione a dover affrontare un problema che indubbiamente era diverso prima, cioè prima era un discorso di scorrimento che interessava la 26, e in questo quadro ha provveduto tempestivamente nella primavera scorsa l'allargamento del tratto di strada che dalla Regione Sogno va verso l'innesto con la strada di Pollein nella zona del ponte.
Il quadro però generale si è sviluppato nell'ultimo scorcio del 73 con alcune riunioni svoltesi in sede del Comune di Aosta che aveva impostato una soluzione di viabilità esterna alla città nota come tangenziale sud; questo progetto di massima evidentemente lo avete visto tutti dai giornali è un progetto che non è certamente risolvibile nell'arco di tempo breve la stessa dimensione di cifra che richiede l'opera è talmente ampia che non ci si fa illusioni, si parla di circa 15 miliardi è indubbiamente la soluzione degli anni 80 diciamolo con estrema chiarezza, non facciamoci illusioni, è una soluzione valida che però abbisogna di una certa, di un certo lasso di tempo, è chiaro che quindi il problema di maggiore attualità è la soluzione immediata dei problemi viabili, soluzione immediata che si può verificare attraverso l'allargamento dell'attuale 26 dall'Eglise, dall'uscita dell'autostrada sino al cavalcavia, cavalcaferrovia di Aosta e nell'incontro che è avvenuto il 26 di questo mese giovedì con il capo compartimento ANAS a Torino, abbiamo avuto l'assicurazione che l'allargamento della 26 andrà al Consiglio di Amministrazione dell'ANAS a Roma di cui è Presidente il Ministro dei Lavori Pubblici nella sua sessione del mese di marzo. È prevista una spesa - queste sono le cifre dateci dal Capo compartimento ANAS - di circa 300 milioni, si prevede l'allargamento a quattro corsie ognuna delle quali a tre metri e 65 con uno spartitraffico centrale di 1 metro e due banchine laterali di 1 metro ciascuno, cioè la 26 nel tratto l'Eglise e cavalcaferrovia dovrà avere una larghezza complessiva di 18 metri, quindi è il discorso direi di risolvere il problema dell'intasamento per accedere alla città di Aosta.
Secondo problema è quello della questione di cui fa oggetto l'interpellanza, cioè in questo quadro quindi diciamo che la viabilità avrà questo tipo di soluzione immediatamente cioè nei tempi immediati che sono possibili a livello nazionale quindi non possiamo garantire sulla immediatezza cioè possiamo garantire delle notizie che abbiamo avuto per le pressioni che abbiamo rivolto all'ANAS che a marzo andrà in discussione cioè al Consiglio di Amministrazione della stessa questo progetto di allargamento già approvato dall'ANAS.
Altro problema è quello dei servizi relativi all'autoporto. La interpellanza pone tre domande e cioè cosa intendono proporre al Consiglio Regionale gli amministratori della Giunta. Ebbene intendiamo proporre una soluzione ad anello a senso unico obbligatorio per i trasporti internazionali che innestandosi in Regione Sogno dovrebbero uscire sulla 26 nei pressi dell'innesto autostradale questa è la nostra proposta creando in senso unico obbligatorio per i trasporti.
L'altra domanda che fa l'interpellante quali sono le trattative in corso con l'ANAS e i Comuni nelle zone interessate. Le trattative in corso sono quelle di cui ho già accennato per quel che riguarda la viabilità generale della 26 per quanto riguarda il problema specifico sono quelle inerenti al finanziamento dell'anello di cui ho parlato, cioè l'ANAS oppone direi un suo rifiuto al finanziamento di quell'opera adducendo motivi che indubbiamente non hanno sussistenza, non hanno validità secondo noi in quanto noi riteniamo che quando lo Stato ha collocato i suoi servizi di confine commerciale per l'esercizio della vigilanza da parte della Dogana e la Finanza nella zona autoporto ebbene riteniamo che in questo caso lo Stato abbia il compito di garantire una viabilità adeguata al traffico pesante internazionale che proprio perché... lo ha obbligato deve portarsi dove vi sono i servizi di stato stesso.
Quindi noi riteniamo che questo sia il compito specifico dell'Azienda stradale di Stato perché è lo Stato che ha posto i suoi servizi in una determinata zona, quindi non è un compito di viabilità comunale, di viabilità interna ma è un compito specifico direi un compito di istituto dell'Azienda stradale di Stato cioè dell'Anas questo sotto l'aspetto del finanziamento dell'opera e per quanto riguarda alcuni altri aspetti sempre del problema posso dire che io domani ho un contratto a Roma al Ministero dei Lavori Pubblici ove fra gli altri problemi in discussione di pertinenza dell'Assessorato dei Lavori Pubblici vi sarà anche quello relativo appunto al problema del collegamento della 26 con l'autoporto e lo svincolo in uscita con senso rotatorio. È chiaro che il problema richiede tempi brevissimi cioè brevissimi tali da poter evitare il complicarsi dell'attuale intasamento, tali da evitare quei problemi che possono rendere non molto agibile l'attuale autoporto, ci rendiamo perfettamente conto che l'autoporto rappresenta un notevole interesse per la Regione in quanto i nove decimi sulle tasse sanitarie vengono appunto introitate dalla Regione e giusto quello che ha detto il Consigliere Bordon, solo 73 essendo anche cominciate abbastanza tarde le visite finanziarie, le visite sanitarie mi pare verso maggio hanno già reso alla Regione oltre un miliardo, ci rendiamo perfettamente conto però che ciò non toglie che i compiti preposti siano quelli che ogni Ente ha quindi il compito viabile per quanto concerne la viabilità internazionale, il traffico pesante è un compito ANAS, quindi sotto questo aspetto il discorso oggi è questo, abbiamo avuto una serie di altri incontri così come abbiamo avuto incontri con il Comune di St. Christophe, con il Comune di Aosta per evitare che il discorso di viabilità sia un discorso monco ma sia collegato con le esigenze generali di tutta la zona interessata, abbiamo trovato tutto sommato un punto di incontro che penso sia sufficientemente positivo. Ci sono alcuni aspetti marginali da risolvere però penso siano marginali, quello che mi sembra importante è dire che il problema assume aspetti veramente urgenti. Sotto questo aspetto io ritengo che nell'arco di tempo abbastanza breve potremmo riferire al Consiglio come saranno andate le trattative con l'ANAS per quanto concerne il finanziamento dell'opera.
Dolchi (Presidente) - La parola... dieci minuti al Consigliere Bordon massimo!
Bordon (DC) - Cerco di concedermene almeno cinque perché dirò subito che... no, no... è per quello... Manganoni è per quello che mi sono servito prima perché sennò tu avresti urlato invece guarda l'orologio e vedrai che io alle due e 36 in pochissimi minuti me la cavo e allora dico che in linea di massima io ho preso atto di questo e a parte certe piccole impostazioni che non corrispondono al vero perché io protesto quando mi si dice che è soltanto per gli insulti il nobile proposito, io non ho detto questo, io non intendo avere nessuna, noi non intendiamo avere nessuna primogenitura, noi abbiamo soltanto voluto riaccendere questo discorso e riaccendere e portare e mettere a fuoco questo problema perché quanto ci ha spiegato adesso Pollicini era da noi conosciuto e almeno nella sua grande parte perché per esempio io sono veramente lieto che si sia finalmente deciso di fare un anello a senso unico che attraverso l'autoporto esca poi giù all'autostrada, sono veramente se mi consentite ancora più lieto di questo allargamento della statale 26 perché tutto questo? Perché penso che poi a un certo momento tanto si dovrà studiare ancora la tangenziale famosa sulla riva destra quindi finalmente questi tre problemi vanno a buona fine, ma in modo particolare sono contento di questo anello perché che cosa si verificava? L'ingorgo è dovuto quasi sempre a questo fatto naturalmente non è una responsabilità per esempio quando Pollicini mi dice ma il problema della viabilità pesante cade sull'ANAS io chiederei scusa, io ho parlato lungamente con l'ANAS badate che molte volte cade su di noi perché l'ANAS poi mi fa gli espropri e il Presidente della Giunta Prefetto come abbiamo fatto noi tante volte, non vuole firmare gli espropri, non può andare avanti nei suoi lavori su questo sei d'accordo perché è legge, è quella lì allora se non c'è l'accordo fra ANAS e Regione quindi Prefetto arrivati a un certo momento il problema non va avanti quindi sono lieto di questo, d'altronde però forse non so se è stato dimenticato perché è un problema che ha interessati tutti, indubbiamente questo perché certamente ci saranno delle persone che hanno seguito questo problema perché finalmente avremo fatto il punto della questione dei vari problemi, ma per esempio il cavalcavia che cosa si farà al cavalcavia lo si lascia così com'è, mi si potrà rispondere momentaneamente sì, bè io forse sono, mi accontento noi ci accontentiamo noi tutti ci accontentiamo lo stesso perché non possiamo mica ottenere la perfezione in un attimo perché allora io potrei ricordare quello che diceva adesso Ramera per esempio sull'alta valle noi abbiamo visto degli ingorghi che sono durati tutta una notte con delle scene che io non vorrei definire strazianti ma quasi perché a un certo momento la gente ha abbandonato la macchina e se n'è andata via perché come dicevo questi bravi agenti della Polizia Stradale, i Carabinieri ecc..., a un certo momento sono demoralizzati perché poi è questa è un'altra scena tutti incolonnati con quella ottima abitudine che abbiamo noi in Italia a un certo momento il cretino è fermo in coda ma il furbo passa per cui a un certo momento quando si può riattivare il traffico in senso contrario con il cavolo che ci si passa! E allora grazie allo svincolo dal campo di aviazione del cortile della OM ecc. ecc. ma delle cose pazzesche quindi io prendo atto con piacere di questo ma in modo particolare di alcune cose, lascia stare le date Pollicini per esempio tu ti sei riunito con il Compartimento il 26 gennaio io lo sapevo e mi fa piacere, non vado io a vedere se è avvenuto dopo il dieci a me fa solo piacere una cosa tempi brevissimi perché noi dobbiamo portare avanti questo problema nel minor tempo possibile anche attraverso il Ministero e tu lo vedrai quando vai giù e quindi non so non hai bisogno di nessuna collaborazione ma questo è un problema che noi abbiamo sentito e che volevamo sottoporre qui quindi per oggi rimaniamo così circonvallazione in tempi brevi e poi vedremo quello che verrà, circonvallazione, anello pardon eh!
Dolchi (Presidente) - La parola al Presidente della Giunta, su questo problema?
Dujany (DP) - Se il Presidente mi consente, una brevissima considerazione. Perché nascono questi problemi? Il Consigliere Bordon ha sollevato un problema reale concreto che è un problema che si pone... Perché nascono questi problemi? Nello spazio degli anni abbiamo permesso in quella zona che era una brughiera sperduta la crescita di una zona industriale e di una zona commerciale e di una zona chiamiamola così di attività di comunicazione con una serie di iniziative diciamo autorizzate o provocate o iniziate dall'Amministrazione Regionale comunque, quindi è sorta la zona industriale, è sorto l'aeroporto, è sorto l'autoporto, tutta una serie di iniziative che si sono succedute attraverso gli anni e che l'Amministrazione pubblica sia comunale sia regionale ha lasciato sviluppare e ha lasciato sorgere senza un relativo programma di un inserimento di tutte queste iniziative in un opportuno quadro di infrastrutture per cui la fabbrica, l'industria, l'autoporto, l'aeroporto poi a un certo momento ci si accorge che mancano le strade, che le strade sono insufficienti, che non sono collegate ecc.
Quindi brevemente volevo riportare queste brevi considerazioni al Consiglio e a me stesso per mettere in evidenza che qualunque iniziativa si debba prendere in Valle d'Aosta deve essere preventivamente studiata nella sua globalità altrimenti con lo scorrere del tempo ci troveremo nelle condizioni di scontare iniziative settoriali che non sono inquadrate su una situazione più generale e questo è il caso preciso in cui ci troviamo dinanzi ad una serie di problemi che sono stati posti attraverso i tempi in mancanza di un quadro più generale delle infrastrutture nelle quali devono essere collocate e per cui ci troviamo oggi tutti quanti dinanzi alla necessità di risolvere in rapporto alle possibilità del momento questi problemi.
Dolchi (Presidente) - Punto 4 all'ordine del giorno.