Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 7 del 29 gennaio 1974 - Resoconto

OGGETTO N. 7/74 - Comunicazioni del Presidente della Giunta.

Dolchi (Presidente) - Ci sono comunicazioni?

La parola al Presidente della Giunta.

Dujany (DP) - Semplicemente alcune osservazioni in merito al problema della televisione, in relazione a quanto è stato detto nella precedente riunione consiliare.

Il Consiglio approvava una propria legge regionale che prevedeva un certo finanziamento per l'autorizzazione dell'installazione della ricezione della televisione di lingua francese.

Nello stesso tempo, affermavamo che percorrevamo anche l'altra strada di dialogo con il Governo ed il Parlamento affinché la RAI, potesse e desse esecuzione a quanto previsto dal rinnovo della convenzione avvenuta nel 1972, il quale rinnovo della convenzione del 1972 approvata dal Governo nel dicembre del 1972 e rinnovata poi successivamente nel dicembre del 1973, nel punto D), diceva esattamente: la società con le modalità e le condizioni tutte che saranno stabilite dal Ministero, d'intesa con il Ministero del Tesoro, si impegna a provvedere alla sistemazione - dice l'altro - delle reti trasmittenti televisive nelle zone di confine bilingue, per renderle idonee a ritrasmettere programmi di organismi esteri per confinanti ed attuare la ristrutturazione e gestione degli impianti di terzi esistenti in dette zone, alla data di stipula della presente convenzione che venissero affidati alla Società dall'Amministrazione, interventi della Società saranno effettuati secondo un piano tecnico da sottoporre alla preventiva approvazione dell'Amministrazione.

In base a quanto aveva impegnato il Governo, la RAI, riguardante i paesi e le regioni bilingue, era intervenuta una corrispondenza con il Ministro delle tele-comunicazioni fin dal 1972 in cui si richiamava il Ministro all'applicazione di detto provvedimento legislativo. Nel 30 novembre 1973 il Ministro Togni rispondeva ad una lettera nostra rivolta al Direttore generale della RAI che aveva risposto da parte del Ministro, devo farle presente che ragioni di tempo, unicamente a difficoltà tecniche ed economiche di cui questo ministero e quello del tesoro hanno dovuto prendere atto, hanno impedito alla RAI il completo adempimento degli obblighi che le erano stati posti con la citata convenzione aggiuntiva.

Le posso comunque assicurare che in occasione della normativa che dovrà disciplinare a partire dall'1.1.1974 il settore dei servizi radio-televisivi e le aspirazioni della Regione saranno tenute particolarmente presenti al fine di consentire il migliore e più rapido soddisfacimento.

A questa lettera del 30 novembre 1973 il 31 dicembre il Presidente della Giunta sollecitava ancora il Ministro, ringraziandolo della risposta a che la RAI desse esecuzione all'impianto delle infrastrutture necessarie per la ristrutturazione per la ricezione della televisione di lingua francese e contemporaneamente in sede parlamentare, a cui era sottoposta la discussione di questa legge di proroga per il primo quadrimestre 1974, veniva posto il problema della Valle d'Aosta da parte del Sen. Fillietroz il quale assieme ad altri parlamentari presentava un ordine del giorno di questo tipo: il senato - ordine del giorno, cioè, i parlamentari hanno presentato in un primo tempo un emendamento e successivamente questo emendamento è stato ritirato, in quanto il ministro ha assicurato loro che avrebbe provveduto, attraverso contatti e decisioni dirette.

Quindi l'emendamento è stato convertito in ordine del giorno, in data 24 gennaio del 1974, il Senato impegna il Governo a dare immediata attuazione nella Valle d'Aosta a quanto disposto dall'art. 3 comma d) della convenzione del 15 dicembre 1972 che ho letto testé, mediante apposito accordo tecnico-amministrativo da stipulare tra Ministero Poste Telegrafi, la Regione e la Concessionaria RAI, entro la fine del mese di febbraio del c.a. - l'ordine del giorno è firmato Fillietroz-Germano-Cipellini, DalVit, Santalco, Barra, Samonà, Branca, Mazzei, Franco Tedeschi, Cavalli.

Quindi, questo è l'ordine del giorno presentato e accettato dal Senato.

Contemporaneamente sono intervenuti questi contatti in sede ministeriale, per cui il Ministro Togni in data 22 gennaio, alcuni giorni fa, scriveva: "faccio seguito alle assicurazioni del 30 novembre e che ho letto poco fa, in ordine al problema della ricezione in Valle d'Aosta dei programmi televisivi provenienti dall'area culturale francese, in proposito la informo che oggi, nella sede del mio ministero, si sono incontrati il direttore generale della RAI, funzionari del mio gabinetto ed il senatore Fillietroz.

Nel corso di tale riunione si è constatata la sostanziale possibilità di addivenire ad una soluzione che soddisfi le diverse esigenze normative tecniche ed economiche che il problema pone, in particolare si è convenuto che per la più sollecita attuazione di quanto disposto dall'art. 3 - lettera D) della convenzione del 15.12.1972 un apposito accordo fra il Ministero delle poste, la Regione e la RAI definisca gli aspetti tecnici ed economici connessi alla ristrutturazione delle esistenti reti che la RAI si impegna a realizzare dietro rimborso dei costi di gestione.

Tra le parti è già stato concordato un primo incontro al fine di dare inizio alla stesura del progetto tecnico, nell'assicurarle che da parte del mio ministero l'intera question verrà seguita con particolare cura ed attenzione invio distinti saluti".

Ecco, queste brevemente le informazioni sul problema della televisione e Rai in relazione alla discussione avvenuta in Consiglio nell'ultima seduta del Consiglio.

Informerò nelle prossime sedute il Consiglio del seguito di queste trattative riservandomi poi successivamente di portare all'approvazione del Consiglio l'apposita convenzione che dovrà essere stipulata fra il Ministero delle poste e telecomunicazioni, Rai e Regione.

Andrione (UV) - Solo per alcuni chiarimenti:

1°) la legge che abbiamo votato automaticamente decade. No? E allora di che cosa... questa legge.

2°) Se io ho capito bene quanto il Presidente della Giunta ha illustrato, per l'applicazione della lettera D) dell'art. 3 della convenzione con la RAI, occorre preventivamente che venga stabilito da parte della RAI un piano tecnico attraverso il quale si stabilisca con che mezzi, con quali tipi di ripetitore, con quali impianti, quali zone verranno servite di televisione di lingua francese.

Ora, la Regione, in questa fase, perché pensiamo anche a Gressoney, alla televisione di altri paesi, in questa fase la Regione interviene o non interviene.

3°) La convenzione di cui si parla e cioè l'accordo fra Stato Regione e Rai, è trattata da parte regionale a che livello, con quali persone, e con quali assistenti tecnici.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri, che così il Presidente possa fare un'unica risposta?

Non ci sono altri?

La parola al Presidente della Giunta.

Dujany (DP) - Ma mi pare che le osservazioni fatte dal Consigliere Andrione siano già osservazioni di dettaglio.

Il problema della legge non è in contraddizione con questo comportamento, in quanto il contenuto della legge, mi pare era assai chiaro.

Per quanto riguarda invece il contenuto della convenzione, io penso che si stabilirà un incontro fra rappresentanti della Regione, responsabili della RAI e responsabili del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.

In un primo tempo sarà un incontro a livello puramente tecnico per stabilire il piano chiamiamolo così di distribuzione delle ricezioni televisive e poi in un secondo tempo sarà un incontro a livello amministrativo per stabilire quali sono i rapporti fra Ministero, Regione e Rai che terrà conto anche di questo piano tecnico, che sarà redatto dalla RAI in accordo con la Regione. A che livello avverrà? Avviene a livello credo... del Ministero, della Rai e dell'Amministrazione Regionale.

Andrione (UV) - Semplicemente per dire che dissento almeno su diversi punti.

Primo: la legge che abbiamo votato concedeva direttamente alla Regione il diritto di dotarsi in proprio di impianti di ripetizione.

L'attuale convenzione, invece, prevede tutta un'altra trafila e cioè l'assunzione da parte della RAI di garantire un certo tipo di servizio attraverso il mantenimento del monopolio RAI sulle trasmissioni televisive che poi quelle trasmissioni siano anche quelle di altre televisioni non... al principio del monopolio - prima considerazione - seconda considerazione e chiudo molto brevemente. È solo una raccomandazione, vorrei pregare il Presidente della Giunta di seguire particolarmente questa questione perché vi è per noi, probabilmente è solamente una diffidenza ingiustificata, ma non si sa mai, il pericolo che attraverso questi adempimenti tecnici necessari per addivenire alla convenzione, si faccia passare molto tempo mentre il nostro desiderio sarebbe quello che al più presto possibile i programmi francesi e svizzeri possano essere ricevuti in Valle d'Aosta.

Dujany (DP) - Non so se sia il caso di rispondere ad alcuni dettagli in questa sede, io cercherò di seguire diligentemente questo problema e credo che i fatti dimostrino, per lo meno, un minimo di diligenza.

Per quanto riguarda invece il contenuto della nostra legge, la nostra legge prevedeva semplicemente un finanziamento per attuare la ricezione della televisione in Valle d'Aosta e quindi non prevedeva una gestione propria, prevedeva semplicemente un finanziamento o in proprio o a favore di altri enti, per la realizzazione di questi obiettivi.

Quindi non esiste alcuna contraddizione, fra il contenuto della legge e direi, la realizzazione di questo punto dello Statuto.

Difatti la legge dice: "al fine di conservare e promuovere la conoscenza della lingua francese" il fine è la conoscenza della lingua e della cultura francese - è autorizzata la spesa per realizzare o favorire l'installazione di impianti per la ricezione e la diffusione nel territorio della Valle d'Aosta dei programmi televisivi.

Quindi era semplicemente una deliberazione di una spesa per realizzare o favorire la realizzazione di questi impianti.

Ecco, questo è il contenuto della legge quindi quando il Ministro risponde che in apposita convenzione saranno stabiliti i rapporti fra lo Stato e la Regione per quanto riguarda il problema e il progetto tecnico, e per quanto riguarda i problemi economici connessi con questa ristrutturazione, naturalmente ci sarà anche un problema di finanziamento.

Comunque io non voglio dilungarmi in questa materia che forse non ho esposto in un modo eccessivamente chiaro, che dovrebbe essere oggetto probabilmente di un incontro più approfondito, e più dettagliato, però assicuro il Consigliere Andrione e il Consiglio stesso di seguire con diligenza estrema questo problema affinché l'impegno dell'ordine del giorno votato dal Senato in data 24 gennaio, che prevede che la concessionaria RAI, entro la fine di febbraio possa dare corso a questo accordo diventi realtà.

Bordon (DC) - Non avevo nessuna intenzione di prendere la parola perché, tanto più che abbiamo il nostro tecnico, qui, però il nostro tecnico mi suggeriva alcune cose e le dirò io.

Io voglio parlare ancora una volta come uomo della strada, quindi non parlerò di contraddizioni, non è il mio caso, però di perplessità, questo sì, qui non si tratta di dire se il Presidente della Giunta è stato diligente o no, io non sono qui per dare il voto sulla pagella a nessuno, ma le perplessità che presentiamo noi qui, sono queste: non vorrei che di tutto questo problema di enorme importanza per la nostra Valle d'Aosta, se non fosse stato un grande can-can e le cose abbiano a rimanere così come sono.

Cioè mi spiego - Presidente della Giunta - perché parlo di can-can, perché noi abbiamo visto che in passato questo problema è stato presentato, e a un certo momento è stato bocciato, è servito questo per fare della demagogia politica, questo mi permetto di ricordarlo qui, se non da parte vostra personalmente, dai vostri organi di stampa, perché si diceva che essendo stato bocciato questo provvedimento la colpa era della DC, quindi delle baggianate di quel genere lì, ma noi su questo non vogliamo ritornare - le nostre perplessità sono... adesso capisco perché a un certo momento, avevo chiesto al Presidente - ma che cosa si vuol fare con 10 milioni, capisco che c'erano solo 10 milioni perché noi non ne dovremmo spendere molti, fino a prova contraria, in quanto che la spesa viene fatta tutta dalla RAI.

Ora, perché ho parlato di can-can e timore che le cose rimangano come sono, perché mi risulta, io non ho questa fortuna a Nus di ricever la Francia, ricevo la Svizzera, ma io so che in moltissime parti della Valle d'Aosta so già che riceve la Francia e la Svizzera; io so che qui ad Aosta fino alla zona di St. Christophe si riceve i programmi francesi, quindi c'era già una qualche cosa, noi che cosa volevamo in più, volevamo che questi impianti di ripetitori fossero legalizzati, prima cosa - seconda cosa: questo riconoscimento, dovuto in base anche all'autonomia nostra ed era un giusto diritto che noi vantavamo e chiedevamo che fosse rispettato e questo che noi stiamo ripetendo qui, lo abbiamo detto anche in sede romana, perché era assolutamente assurdo continuare a portare avanti un discorso dove si negava un certo diritto che la Regione aveva, quando l'avevano già avuto altre Regioni come l'Alto Adige, quindi quando già la Lombardia riceve i programmi della Svizzera attraverso il Canto Ticino, quindi questo voleva dire non consentire alla Valle d'Aosta, che già riceve in parte questi programmi, di poter fare gli impianti nei dovuti modi.

Allora la mia perplessità qual è? È questa: ma io temo un po' su questa RAI, perché, come giustamente diceva Andrione, noi pensavamo a un certo momento che la Regione si dovesse impegnare affinché venissero visti un po' dappertutto questi programmi francesi, in tutta la Regione, perché la perplessità è questa: ma accidenti al diavolo, se io devo poi proprio dipendere dalla RAI, quando la RAI ancora oggi non mi consente di vedere il secondo programma in determinate zone, in determinate parti della Valle laterali, io non so come farà a farci vedere i programmi francesi.

Quindi io non ho dubbi sul seguire questa pratica che la seguiremo anche noi come consiglieri, state tranquilli, io sono sicuro che si porterà avanti questo discorso, ma ho paura che si faccia un grande parlare di questo problema e poi a un certo momento le cose abbiano a rimanere un po' come sono.

Naturalmente mi suggeriva Ramera, mi diceva: "no vedrai che la RAI farà tutto il possibile per fare quello che deve fare, naturalmente là dove ci saranno dei punti oscuri e non si potrà ricevere la trasmissione ci penserà la Regione, se viene impostata in questo modo, allora sì signori, noi avremo finalmente questo piacere di vedere la televisione in Valle d'Aosta, la francese, la svizzera nel dovuto modo perché oggi come oggi non la si riceve molto bene, ma le mie perplessità sono proprio queste: io prego proprio la Giunta di seguire con particolare attenzione, non lo metto in dubbio, perché è dovere della Giunta di fare questo, ma che effettivamente si vada avanti e si faccia poi qualche cosa perché, dopo aver fatto tutte queste battaglie e tutto questo can-can, sarebbe doloroso che si rimanesse fermi anche in questo campo come in tanti altri campi".

Fosson (UV) - Io volevo solo aggiungere una considerazione che è stata già fatta dal Collega Andrione perché nessuno vuol disconoscere quella che è stata l'attività del Presidente della Giunta su questa questione.

Però le perplessità che sono state avanzate esistono e esistono specialmente da quando abbiamo sentito dire, prima di tutto rimborso delle spese di gestione, cosa vuol dire, cosa vuol dire rimborso delle spese di gestione, rimborso delle spese di gestione che sarà la Regione che farà alla Rai? È una questione superabile, ma si vedrà, è un dettaglio e si potrà vedere, però, bisognerà chiarire.

Ristrutturazione delle reti esistenti: ora il Consiglio ha parlato e ha fatto una raccomandazione alla Giunta e ha chiesto a che livello veniva discusso eventualmente questa convenzione con la RAI e ha sottolineato un particolare cioè il particolare tecnico, io desidero sottolinearlo ancora una volta questo particolare tecnico perché attraverso proprio il particolare tecnico che è stato quello già invocato da sempre dalla Rai, per dire che non era possibile avere le trasmissioni della televisione francese in Valle d'Aosta non si ritorni dopo aver fatto una data convenzione con la RAI a trovare la scusante tecnica e limitarsi a pochissime ritrasmettitori già messi, installati da privati e dire che in altri posti non è possibile metterli per delle ragioni tecniche o finanziarie.

Quindi bisogna, e la raccomandazione che è stata fatta, a parte la differenza fra quello che avevamo ventilato l'altra volta di mantener o meno il monopolio Rai, ma a parte questo, per arrivare effettivamente a una possibilità di ritrasmissione in tutta la Valle, a parte anche gli impianti Rai, bisognerà stare molto attenti, nella convenzione e farci assistere da qualche tecnico, in maniera che i vari politici, i vari amministrativi non saranno in grado a rispondere ai tecnici della Rai, e quando questi diranno: "noi non possiamo fare questo per la data zona", avere la possibilità di controbatterli sul piano tecnico.

Certo che... l'altra raccomandazione è che bisognerà stare molto attenti perché attraverso questa convenzione c'è la possibilità anche di farsi mettere nel sacco, attraverso una resistenza passiva che verrebbe fatta dopo aver messo sulla carta, attraverso una convenzione, e si potrebbe trovare delle difficoltà.

Quindi questa è la raccomandazione che facciamo noi in questo momento al Presidente della Giunta e alla Giunta.

Dolchi (Presidente) - Non c'è più nessuno?

La parola al Presidente della Giunta.

Dujany (DP) - Brevemente per ringraziare i Consiglieri che sono intervenuti, e per assicurarli che sarà tenuto in massimo conto le osservazioni che sono state fatte.

Dolchi (Presidente) - Punto 3 all'ordine del giorno.