Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2225 del 23 ottobre 1996 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 24 OTTOBRE 1996

OGGETTO N. 2225/X Modifiche al progetto relativo alla viabilità di accesso allo stabilimento Meridian S.p.A. di Verrès. (Reiezione di mozione)

Mozione Visto il progetto di allargamento delle vie di accesso allo stabilimento Meridian S.p.A. di Verrès e più precisamente Via 1° maggio e Via Glair;

Considerato che tali interventi incideranno per i prossimi anni su una zona residenziale importante, che verrà interessata dagli imponenti lavori di allargamento di Via 1° maggio, dal raddoppio del sottopasso autostradale e dalla realizzazione di un nuovo sottopasso ferroviario;

Rilevato come la realizzazione di tali lavori generi seri pericoli e disagi per gli abitanti nella zona interessata;

Constatato come la costruzione dello svincolo nella suddetta zona, comporterebbe un sicuro aumento del traffico in transito sulla S.S. 26, richiedendo l'installazione dell'ennesimo semaforo nel Comune di Verrès;

Appreso come l'intervento regionale in oggetto richiederebbe la costruzione di una strada provvisoria per consentire l'accesso allo stabilimento Meridian nel periodo interessato dai lavori di allargamento di cui sopra;

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Impegna

la Giunta regionale a prendere in considerazione delle alternative all'opera in progetto, sia per un mero risparmio economico, sia al fine di limitare i disagi e la concentrazione del traffico (soprattutto quello pesante) sulla S.S. 26 e nella fattispecie a ridosso delle unità abitative citate in premessa.

F.to: Linty - Lanièce

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LNPIAP) Questa mozione nasce dall'esame del progetto esecutivo per i lavori di realizzazione dell'accesso allo stabilimento Meridian di Verrès; guardando questo progetto, si vede come la zona compresa fra via Glair e via 1° Maggio venga ampiamente interessata dai lavori. Non solo, si parla della costruzione di due carreggiate in quella zona, si parla di parecchi anni per la realizzazione dell'opera e di una soluzione alternativa a questi lavori che vedrebbe l'accesso temporaneo per il tempo necessario alla realizzazione della doppia carreggiata, che cesserà la sua utilità nel momento in cui entrerà a regime l'accesso principale.

É chiaro che lo svincolo in questione sulla SS 26 contribuirà a creare dei disagi sia per le unità residenziali situate nelle due vie di cui in premessa, sia per il traffico della statale che passa da Verrès.

Sicuramente sarà necessaria l'installazione di un altro semaforo a Verrès, e mi sembra che Verrès ne abbia già a sufficienza di semafori senza che ve ne sia bisogno di un altro, quindi si chiede con questa mozione un impegno della Giunta regionale per considerare quanto meno un'alternativa a questa mole di lavori che ha dei costi altissimi, un impegno che potrebbe essere con un attimo di riflessione in più, analizzando eventualmente strade o piste agricole che possono però diventare strade di accesso a questo stabilimento, senza l'intervento di sbancamento che è previsto in questo progetto.

Presidente É aperta la discussione generale.

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) L'avrei sottoscritta volentieri anch'io questa mozione, dato che avevo fatto un'interpellanza e tutti l'avevano presa con scetticismi. Oltre a tutto quello che ha detto Linty, questa strada, che diventa un canalone proprio in mezzo a delle case esistenti da decenni - sì, proprio un canalone che in certi posti lungo la ferrovia è profondo più di quattro metri -, era una soluzione che un anno fa, quando ho presentato l'interpellanza, si poteva ancora discutere; non so adesso.

L'Assessore mi disse, all'epoca, che era tutto deciso, che il Consiglio aveva approvato - so che l'Assessore e il Consigliere di minoranza fra l'altro del PDS aveva votato contro -, lì c'è stata una presa di posizione degli abitanti di quella zona perché questa soluzione rende critico l'ingresso sulla statale e rende critico il traffico sulla statale che come ha detto Linty a distanza di 100 metri ha un altro semaforo. Alcuni abitanti mi avevano fatto rilevare che erano possibili altre soluzioni neanche tanto costose, ma che non si erano volute valutare.

Presidente Se nessun altro chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.

Ha chiesto la parola il Consigliere Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Qua si potrebbe dare una risposta lunghissima, cercherò di essere molto sintetico.

La premessa è che comunque questo problema è stato affrontato in stretto contatto con il Comune di Verrès, e qui ho tutta una serie di delibere, ho una mozione presentata dai consiglieri di minoranza di quel comune, respinta dalla maggioranza del Consiglio comunale, ho tutta una cronistoria di riunioni tenute con la popolazione, a seguito delle quali, dopo aver spiegato qual era la soluzione dal punto di vista tecnico proposta, il problema - soprattutto quello che sollevava Chiarello adesso - si era notevolmente sgonfiato.

Ritengo che, allo stato delle cose, non avrebbe nessun senso che l'Amministrazione regionale andasse a modificare una decisione che è stata presa di concerto con il Comune di Verrès, ma non solo in via informale, perché è una decisione presa con un accordo di programma che ai sensi dell'articolo 27, comma 4, legge n. 142 è stato oggetto di decreto del Presidente della Giunta regionale, che recepisce i termini dell'accordo.

In questo senso l'Amministrazione regionale, pur andando ad intervenire in un'area industriale di interesse regionale - e questa è la motivazione per cui il finanziamento dell'intervento viene fatto interamente dalla Regione, è il classico caso dove l'intervento non viene calato dall'alto - fa un intervento che va nella direzione di soddisfare quelle che sono state le scelte dell'Amministrazione comunale. Si è parlato e si parla spesso in questo Consiglio di autonomia dei comuni, questo è un caso in cui qualsiasi altra scelta andrebbe nella direzione di disattendere quanto ha deciso il Comune, soprattutto disattendere atti a suo tempo già assunti anche dall'Amministrazione regionale.

Fatta questa premessa, quanto chiedono i firmatari della mozione di per sé non è una cosa negativa, verificare se ci sono tracciati alternativi; il discorso è che questo è già stato fatto, cioè la verifica è stata fatta più volte ed esaminata da ogni punto di vista. Ho delle relazioni lunghissime, mi limito ad estrapolare alcuni passi. Leggo: "Il tracciato che si propone alternativo presuppone lo spostamento del casello dell'autostrada, l'esecuzione di un nuovo sottopasso ferroviario, esproprio di fascia di terreno pari a circa 15 metri per una larghezza di oltre 1 km, realizzazione della strada e delle opere d'arte e costruzione di un nuovo ponte sul torrente Evançon".

É evidente che a fronte dell'indubbio vantaggio dato dal collegamento diretto, tale intervento risulta più impattante e di difficile realizzazione. Quindi era da evitare qualsiasi soluzione alternativa a quella del collegamento diretto con l'autostrada, tralasciando quello dell'anello più lungo, passando per l'attuale accesso chiamato provvisorio ma che non è un accesso provvisorio, perché anche quella è una strada prevista sul PRG, che ha funzione di accesso provvisorio nell'immediato ma che successivamente va a regolamentare in modo più corretto tutta la viabilità all'interno della zona industriale.

Peraltro ci sono tutta una serie di motivazioni che stanno alla base della scelta che è stata fatta - preciso - dal Comune e dall'Amministrazione regionale: la scelta che proponiamo recupera la viabilità esistente pertanto non deve essere preceduta da varianti urbanistiche e conseguenti impatti ambientali, limita al minimo l'occupazione di terreni privati e quindi i relativi costi per gli espropri, trattandosi appunto di allargamenti e rettifiche dell'attuale sede viaria, realizza un sottopasso autostradale di dimensioni ridotte pari ad una sola carreggiata e mantiene quello esistente, destinato alla carreggiata opposta, con il vantaggio di garantire il collegamento dell'area produttiva anche in fase esecutiva, elimina gli attuali angoli morti e zone di visuale limitata che costituiscono un serio pericolo per chi transita a piedi o in bicicletta in via Glair, è fattibile e realizzabile nel medio termine - noi calcoliamo in circa 3-4 anni con tutte le autorizzazioni ANAS e FF.SS., mentre i tempi per un tracciato alternativo sarebbero lunghissimi con pratiche di esproprio, variazioni di strumenti urbanistici -, riorganizza la circolazione pedonale con adeguati marciapiedi protetti dalla sede viaria con guardrail come prescritto dal Comune.

Rispetto a tutte le problematiche che evidenzia Chiarello, intanto quando parla di canalone quella è una situazione esistente, mentre il progetto prevede un collegamento viario e pedonale con le attuali strade esistenti che senz'altro andrà ad abbellire la zona. In ultimo arriva in una posizione baricentrica all'interno dell'area industriale.

Per quanto riguarda il semaforo, il progetto non mi pare preveda il semaforo, prevede invece degli accessi, una pista di decelerazione tipo quella che abbiamo realizzato per Brissogne e Saint-Marcel.

Quindi a me pare che, al di là di quelli che sono i contenuti della mozione, di quelle che possono essere le posizioni e i vincoli che ha l'Amministrazione regionale, legata anche a questo accordo di programma e ad una decisione presa dal Comune di Verrès, questa sia la soluzione ottimale. Non vedrei assolutamente la possibilità di rendere definitivo il tracciato alternativo, perché questo vorrebbe dire far transitare i mezzi di scarico e di carico all'interno del paese con un circuito ben più difficoltoso.

Chiederei, visto anche le determinazioni del Comune che mi ha trasmesso la delibera e tutta una serie di considerazioni che stanno a suffragare la scelta che è stata fatta, e visto anche che nel mio intervento motivo che il tracciato alternativo è stato esaminato, chiederei ai firmatari della mozione di ritirarla, altrimenti ci asterremo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LNPIAP) Devo esprimere la mia soddisfazione, perché oggi si è parlato di autonomia dei Comuni come mai non se n'è parlato in tre anni in una seduta del Consiglio, ne faccio tesoro perché non si sa mai, può venire in futuro pro domo mia...

Volevo riferirmi al discorso dell'imponenza dei lavori, di quanto costano - sono parecchi miliardi -, alla durata, perché sappiamo bene che quando si prevedono 3-4 anni in progetto, se va bene - non per colpa di nessuno - diventano 5-6, e perché è sicuramente vero che il Comune è stato interessato, però credo che compito di un amministratore regionale sia anche quello di usare il buon senso. Mi spiego. Supponiamo che Paolo Linty da qui a 20 anni diventi sindaco del Comune di Issime piuttosto che di Gressoney e presenti una proposta incredibile di tunnel, di sopraelevate a Issime, per non danneggiare l'autonomia di quel Comune si finanziano con 5-6 miliardi le sopraelevate? Si porta cioè l'intervento in Consiglio, dicendo che è il Comune che vuole così? Sì, il Comune vuole così, ma visto che il finanziamento è a totale carico della Regione, la progettazione è a totale carico della Regione, in questo caso il Comune può anche essere fatto ragionare nel senso che, vista l'imponenza di queste opere, una pausa di riflessione in più poteva esserci.

Si dice che sono state fatte delle verifiche guardando i problemi che poteva dare l'esproprio di suolo privato per poter allargare quella fascia o costruire il sottopasso presso la ferrovia. Allora chiedo: si ha paura a dover mettere in atto tutte le pratiche dell'esproprio, tutta la burocrazia? Si dice: facciamo un vero sbancamento, due carreggiate, corsie di decelerazione; premetto che me ne intendo molto poco di circolazione del traffico, ma mi chiedo come fanno i TIR ad entrare sulla SS 26 senza una regolazione semaforica con tutte le corsie di decelerazione e di accelerazione che possiamo inventare, dal momento che quella è una zona molto trafficata.

Quindi, visto l'impegno blando che potrebbe assumersi la Giunta a soprassedere, a fare ancora un ennesimo tentativo per vedere se è possibile ovviare a questo problema, annuncio che non ritiro la mozione e chiedo che si voti.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lavoyer.

Lavoyer (ADP-PRI-Ind) Apprezzo sempre l'ironia del Consigliere Linty: non ho detto che abbiamo scelto questo progetto perché scelto dal Comune; ho detto che è un progetto scelto di comune accordo con il Comune, e questo era rafforzativo di un'analisi che abbiamo fatto di tutte le alternative possibili.

In merito a quella dell'esproprio o del tracciato alternativo, ho elencato prima tutte le problematiche che sottintendono a quella soluzione, quindi lo spostamento del casello, i tempi dell'esproprio, ma i costi anche dal punto di vista ambientale: una striscia larga 15 metri per 1 km di lunghezza nell'unica area verde ancora quasi disponibile nel Comune di Verrès, ci pareva che al di là dei costi - ponte da fare sul torrente, spostamento del casello - fosse un'alternativa assai più costosa e anche in questo caso non condivisa dall'ente locale.

Quindi non è che se il Comune di Verrès ci proponeva una soluzione che non condividevamo, comunque seguivamo la proposta, ma è stata fatta un'analisi approfondita e in questo caso le determinazioni alle quali è giunta l'Amministrazione regionale coincidono con le esigenze del Comune. Come ho già detto prima, non possiamo che astenerci sulla mozione.

Presidente Pongo in votazione la mozione:

Presenti: 28

Votanti e favorevoli: 7

Astenuti: 21 (Agnesod, Bavastro, Bionaz, Borre, Chenuil, Dujany, Ferrraris, Lavoyer, Mafrica, Mostacchi, Perrin C., Perrin J.C., Perron, Piccolo, Riccarand, Rini, Squarzino Secondina, Vallet, Vicquéry, Viérin D. e Voyat)

Il Consiglio non approva