Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 316 del 26 novembre 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 316/73 - Disegno di legge regionale concernente: "Concessione di contributi annui regionali al Comune di Aosta per il finanziamento di spese relative a lavori di pubblica utilità".

Dolchi (Presidente) - La parola all'Assessore alle Finanze.

Albaney (DP) - Con questo oggetto la Giunta propone all'approvazione del Consiglio la concessione di uno stanziamento di lire quaranta milioni, come è stato fatto negli anni addietro, vero, e questo già si è iniziata la concessione di questi quaranta milioni ogni anno, a partire ben dal 1967 e ogni anno si ripete.

Si tratta di lavori di pubblica utilità, sia nel campo della viabilità, dei servizi pubblici, della ricettività.

Nell'allegato sono indicate tutte le opere che il Comune intende eseguire con questo importo.

Dolchi (Presidente) - Prima di dare la parola per la discussione generale, informo il Consiglio che la Commissione consiliare permanente per gli Affari generali e Finanze, in seduta del 23 novembre, ha preso in esame il disegno di legge regionale in oggetto e ha espresso unanime parere favorevole all'approvazione del medesimo nel testo formulato dalla Giunta, fatta riserva di formulane in Aula eventuali rilievi in merito.

Faccio anche presente che, per uniformare il disegno di legge alla richiesta di procedura d'urgenza, l'articolo 5 deve essere emendato e contenere, appunto, la richiesta della procedura d'urgenza, mentre l'allegato che è a vostre mani questa richiesta non contiene.

Eventualmente ne darò lettura quando arriveremo all'articolo 5.

È aperta la discussione generale.

Non c'è nessuno che chiede la parola sull'oggetto numero 8?

La parola al Vice Presidente Fosson.

Fosson (UV) - Semplicemente per sapere con precisione, perché a forza di avere dei diversi provvedimenti per il Comune di Aosta, si finisce sempre di non sapere qual è l'impegno della Regione globale. Quindi, in base agli impegni presi finora, anno per anno, se si potesse avere un quadro solo generale.

Questo è il chiarimento che desidererei avere. E poi, vedendo questo elenco - sappiamo benissimo che questi elenchi sono un po' così, fasulli, diciamo pure - ma guardando qui l'elenco delle strade, vorrei solo segnalare almeno una strada che sarebbe ora che si finisse, che è stata portata avanti con i fondi della Regione diversi anni fa, fino a un certo punto, poi è stata interrotta e praticamente non è mai stata finite. Ed è la via Guido Rey, che va verso l'Inam e verso l'"antitubercolare" perché, praticamente, c'è un tratto che è veramente pericoloso perché lì, quando nei giorni in cui funzione l'Inam e l'"antitubercolare", c'è un posteggio di macchine messe da tutte le parti, con una interruzione così pericolosa che, fin quando non arriverà qualche incidente grave, non si prenderanno provvedimenti.

Ora la questione è possibile portarla a termine. Non voglio sollevare qui i motivi, veramente ridicoli, che hanno fatto sospendere quella strada nel momento in cui era stata costruita, ma oramai sono motivi superati e, quindi, bisognerebbe che o il Comune o l'Amministrazione, il Comune attraverso questi finanziamenti, lo prendesse in esame, prima di qualche altra cosa che può anche aspettare.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola in sede di discussione generale?

Possiamo considerare chiusa la discussione generale su questo oggetto? La parola all'Assessore Albaney.

Albaney (DP) - Il Consigliere Fosson aveva chiesto qual è la quantità di contributi che noi annualmente diamo al Comune di Aosta.

Vi do i dati per quanto concerne i contributi dati al Comune di Aosta relativi all'anno 1973, cioè all'anno in corso.

Abbiamo approvato il 24 aprile 1973, con legge n. 23, 200.000.000; con un'altra legge regionale del 16 luglio 1970, n. 5, annualmente noi corrispondiamo, per interessi passivi per mutui contratti dal Comune di Aosta, per complessivi 19.156.725; totale 219. Nella seduta del 16 marzo 1973 abbiamo pure dato al Comune di Aosta, per la suola, 335.000.000; per assistenza ai minori presso colonie marine: 40.000.000, totale 410.000.000; poi abbiamo dato i 240.000.000, i 40 di oggi, quindi 280; per le solite annualità-conto che il Comune... incassa, questi 40 milioni, oppure li investe in operazioni e sconto con le banche.

Annualmente, con questi 40.000.000, abbiamo dato al Comune di Aosta 909.156.725. Questi sono i dati dell'anno 1973.

Per quanto concerne i lavori della sistemazione di via Guido Rey, mi impegno di trasmettere al Comune di Aosta quanto segnalato dal Consigliere Fosson.

Dolchi (Presidente) - Allora, con le dichiarazioni dell'Assessore, la parola al Consigliere Manganoni per la dichiarazione di voto.

Manganoni (PCI) - Era l'intervento; se mi dice che la discussione è chiusa, pazienza, non come dichiarazione di voto.

Dolchi (Presidente) - Si tratta di mettersi d'accordo. Comunque il Regolamento è uno strumento che deve garantire la libera e democratica discussione e tutela tutti i Consiglieri per quelli che sono i loro diritti; ha però delle regole.

La discussione generale si chiude con le repliche dell'Assessore. Repliche non ce ne sono state perché nella discussione generale non c'è stata.

Però diventa anormale se la discussione generale comincia dopo la conclusione dell'Assessore.

Hai solo la possibilità di dichiarazione di voto; d'altra parte è la prassi parlamentare.

Conclude l'Assessore competente e il Presidente della Giunta ma, se volete, ci sono i due, Manganoni e Manganone, che hanno chiesto la parola.

La parola al Consigliere Manganoni e poi al Consigliere Manganone.

Manganoni (PCI) - Io sono pienamente d'accordo su questo provvedimento. No, non entro nel merito delle varie opere, ecc... perché ne avrei molte anch'io da elencare. Comunque penso che sia un dovere, le varie Giunte sono sempre state sensibili, vero, di venire incontro alle necessità del Comune di Aosta che, indubbiamente, sono superiori che non quelle degli altri Comuni.

Quindi, io sono pienamente d'accordo su questa proposta che ci fa la Giunta. Però io vorrei fare presente che le necessità del Comune di Aosta, fatte le dovute proporzioni naturalmente, no, sono anche quelle degli altri Comuni della Regione e allora io dico: benissimo, al Comune di Aosta diamogli questi contributi, glieli abbiamo sempre dati nel passato, continuiamo a darglieli perché sono delle necessità del Comune di Aosta, però teniamo presente che... necessità, sempre facendo le dovute proporzioni, li hanno gli altri Comuni della Regione, che devono sempre fare i conti con le ristrettezze finanziarie, con il loro bilancio. E allora, nel campo sociale, naturalmente, nei confronti di Aosta, e ripeto sono lodevoli iniziative del Comune di Aosta, però permettiamo anche agli altri Comuni, con dei finanziamenti proporzionati, con integrazione di bilancio, adesso a me la forma non conta, perché quello che conta è la sostanza, in modo da poter mettere tutti i Comuni della Regione sullo stesso livello, sullo stesso piano, tenendo anche conto che vi sono dei Comuni talmente poveri, e io qui non sto a elencarvene nessuno perché penso che i Consiglieri regionali sconoscano sufficientemente la Regione e i Comuni, i quali ne avrebbero necessità forse ancora di più di Aosta, per le loro ristrettezze finanziarie, vero, e per la loro situazione, situazione della popolazione che vive ancora sparpagliata in questi villaggi.

Dolchi (Presidente) - La parola al Consigliere Manganone.

Manganone (Ind.) - La mia voce sarà alquanto stonata perché ho il coraggio di dire quello che penso.

Molti Consiglieri qui dentro la pensano come il sottoscritto ma non hanno il coraggio di dire che è ora di finirla con certi finanziamenti al Comune di Aosta.

Ho sentito dire un attimo fa dall'Assessore Albaney, qual era la cifra che il Comune di Aosta ha avuto quest'anno.

Signori miei, un miliardo, ma questo miliardo è già protratto in futuro perché abbiamo già una legge regionale che ha dei contributi per vent'anni e adesso la Giunta ci sottopone un'altra legge che ci impegna per altri vent'anni, a quaranta milioni all'anno, sono ottocento; se contiamo gli interessi sono un miliardo e mezzo. Ma insomma, qui ad Aosta si hanno dei pensionati privilegiati rispetto a quelli di Perloz; qui ad Aosta si hanno le bidelle privilegiate rispetto a quelle di Courmayeur - faccio degli esempi - di Donnas, di Pont-Bozet; qui ad Aosta si dà un trattamento tutto particolare al Comune, quando abbiamo parecchi Comuni che di finanziamenti non ne hanno.

Quindi, io ho il coraggio di esprimere il mio pensiero negativo su questo disegno di legge e il mio pensiero lo esprimo anche votando contro questo disegno di legge.

Dolchi (Presidente) - Signori Consiglieri, vi confesso francamente che non so più bene se abbiamo riaperto la discussione generale o se eravamo in fase di dichiarazione di voto.

Riteniamo che sia riaperta la discussione generale. C'è qualcuno che chiede ancora la parola? La parola al Consigliere Parisi.

Parisi (MSI-DN) - Signor Presidente, Signori Consiglieri, sono nuovo dell'ambiente e il mio giudizio potrà anche essere negativo, ma mi si consenta di dire che, quando si presentano richieste di finanziamento, esse debbono essere documentate. Non si può, occorrono venti milioni per rifare la strada, occorrono dieci milioni per il marciapiede, occorrono trenta milioni per un altro genere di cose. Il Consiglio, per poter esprimere il proprio giudizio, ha bisogno di conoscere esattamente cosa si vuol fare e dove si vuole arrivare.

Ad esempio, vedo nella richiesta di fondi un collegamento pedonale viale Europa con viale Conte Crotti; ma, badate bene, collegamento pedonale con viale Conte Crotti, evidentemente riguarda tutto il caseggiato fatto, vero, dalle case popolari.

Vi è già stato un collegamento pedonale con via Saint-Martin de Corléans, adesso ci vuole un altro collegamento pedonale, che vi è già, partendo dal limite dell'ultimo fabbricato che vi è in viale Conte Crotti; adesso se ne vuole un altro per la spesa di sei milioni, come se i sei milioni fossero seicento lire, per arrivare in viale Conte Crotti. Ma queste cose, Signori, ni lasciano un po' perplesso. Non conosco esattamente tutte le... difatti non ho avuto il tempo di andare a vedere di che cosa si tratta ma, a un dato momento, è necessario porre maggior attenzione, vero, per non incorrere in errori che poi, alla fine, si pagano.

Queste sono le ragioni per cui mi asterrò dalla votazione.

Dolchi (Presidente) - La parola al Consigliere Viglino.

Viglino (RV) - Sono stata anch'io molto in dubbio, specialmente quando ho saputo l'importo globale versato al Comune di Aosta per il 1973, mese di novembre. E, naturalmente, ho pensato ai numerosi Comuni della Valle d'Aosta che hanno delle necessità impellenti e qui n'arrivent pas à les satisfaire parce que personne ou presque personne ne se souvient de les aider et, dans ces conditions, je déclare que sur cette loi, mon mouvement s'abstiendra.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola? La parola al Consigliere Jorrioz.

Jorrioz (PSDI) - Signor Presidente, Signori Consiglieri, siccome da ex Amministratore del Comune di Aosta so in quale situazione l'Amministrazione si batte per fare fronte a tutti i problemi della Città di Aosta però, esaminando le richieste ecc., cioè, se entriamo nell'esame delle richieste, potrei anche non essere d'accordo in alcune di queste. Voterò lo stesso a favore di questo intervento però chiederei alla Giunta di fare un piano per tutti i Comuni, per il finanziamento per tutti i Comuni, tenendo una proporzione per il Comune di Aosta e per tutti gli altri Comuni; cioè dovrebbe essere un piano generale per tutti i Comuni della Valle d'Aosta. Grazie.

Chanu (DP) - Signori Consiglieri, io ritengo che il problema a fondo di questa proposta non sia un problema di carattere tecnico e do ragione al Vice Presidente Fosson allorquando, andando a spulciare voce per voce in quello che è l'insieme analitico della richiesta di finanziamento, possa sollevare alcune riserve in punto opportunità o meno.

Ma il problema, in fondo in fondo, è di carattere politico, è un problema che riguarda i rapporti fra l'Amministrazione regionale e il Comune di Aosta che, effettivamente, essendo il Comune più grosso della Valle, essendo il Comune capoluogo, raccoglie in sé e ha sopra di sé il carico notevolissimo di impegni che, naturalmente, trascendono le dimensioni stesse del Comune e, per parecchi servizi, investono anche le necessità di abitanti che non fanno parte del Comune di Aosta.

E, come diceva Jorrioz - sono stato Amministratore anche io assieme a lui per diversi anni al Comune di Aosta - mi rendo conto di quali siano effettivamente le difficoltà in cui un'Amministrazione comunale, per le sue dimensioni, per le sue caratteristiche, è certamente portata anche ad affrontare, a impostare problemi di dimensioni certamente notevoli, quali siano le difficoltà per poter andare avanti e per poter realizzare questo programma.

E, di fronte a queste difficoltà, anche la cifra esposta dall'Assessore alle Finanze, seppure in termini assoluti, può avere una cifra notevole; evidentemente è una cifra la quale non deve né spaventare né preoccupare eccessivamente.

Aosta rappresenta più di un terzo della popolazione della Valle; ad Aosta, come dicevo prima, convengono necessità e urgenze a cui il Comune è tenuto a soddisfare e che ... trascendono le stesse dimensioni comunali, per cui io ritengo che questo ulteriore contributo, indipendentemente dalla giustificazione di carattere formale, contabile, portato nelle voci analitiche che ci sono state sottoposte, è un contributo che si palesa necessario se il Comune di Aosta vuole continuare in quella politica, in quell'indirizzo che ha assunto e che, ad avviso della Regione, io ritengo meriti la massima considerazione.

Questo non vuole dire che l'Amministrazione regionale si debba occupare del solo Comune di Aosta e non di altri Comuni. Il Comune di Aosta non è certo la perla più preziosa di tutta la Valle; è un grosso Comune, è il Comune capoluogo che ha le sue esigenze, ha i suoi problemi e questi problemi deve risolverli.

Sappiamo tutti che altri Comuni, di dimensioni minori, di dimensioni assai minori, anche hanno i loro particolari problemi, hanno le loro particolari esigenze. Sarà bene che l'Amministrazione reginale imposti nel futuro i suoi programmi di intervento a favore dei Comuni più piccoli, tenendo conto anche di queste esigenze. In questo momento, però, ritengo, proprio per la posizione particolare che il Comune di Aosta ha assunto e sta assumendo nella vita politico-amministrativa soprattutto della Regione, questo contributo richiesto debba trovare accettazione, per cui, a nome dei D.P., dichiaro che il Gruppo voterà voto favorevole alla proposta presentata.

Perruchon (UVP) - Les progressistes votent en faveur de cette loi parce qu'ils se rentent compte des obligations que la Commune d'Aoste a pour affronter les problèmes d'une petite Ville qui offre ses services publics à tous les habitants de la Vallée, pour répondre le mieux possible à ces obligations.

Borbey (DC) - Anche noi siamo d'accordo per questo disegno di legge ma vorremmo sottolineare una cosa: invitare la Giunta regionale affinché, nei prossimi anni, nei futuri anni, si imposti il problema in maniera diversa e preciso meglio; tutti i Comuni della Valle, all'inizio dell'anno e al termine dell'anno, vengono invitati dalla Giunta regionale presentare un piano lavori. Questo piano lavori viene presentato con un ordine di priorità per i vari lavori e questi lavori, accettati poi dalla Giunta regionale, accettati dal Consiglio regionale, da eseguirsi nei vari Comuni. Alcune volte, per ogni Comune, vengono stanziate e approvate sul piano lavori determinate cifre che possono variare: Comune X cento milioni, Comune Y cinquantamila milioni. Questi lavori, i Comuni non li possono appaltare e questi soldi non vengono dati al Comune se, durante l'anno, succede che non c'è la disponibilità dei terreni o altre cose del genere.

Quindi, è questo l'invito che noi facciamo: che nei prossimi anni si adotti un metodo diverso, sia per gli altri Comuni e un metodo uguale per gli altri Comuni, come per il Comune di Aosta.

Noi non vogliamo entrare in merito se al Comune di Aosta occorre un miliardo all'anno o di più, ma vorremmo entrare in merito che il Comune di Aosta, come tutti gli altri Comuni, facciano un piano lavori che, se viene attribuito un importo di un miliardo-un miliardo e mezzo, che questi lavori che vengono assegnati al Comune di Aosta, siano dati per eseguire questi determinati lavori e non ogni anno portare, ad esempio, sul piano di lavori di fare, dico a un lavoro, il prato della fiera e abbiamo visto che quanti piani lavoro hanno riportato prato della fiera al Comune di Aosta, per cento milioni e questo prato della fiera non è mai stato eseguito. Quindi, è questo che noi chiediamo: di usare un metodo uguale.

Sarà alla Giunta regionale, sarà al Consiglio di decidere quanto al Comune di Aosta spetti cioè, tenendo conto appunto di tutto quello che è stato detto in questa sede, che il Comune di Aosta, oltre ad avere un terzo della popolazione, ha servizi che servono la maggior parte della popolazione valdostana, quindi, anche i Comuni limitrofi, i Comuni distanti, quali piazzali o via dicendo. Ma che non si continui sul sistema che al Comune di Aosta ogni anno viene presentata una nuova legge, sempre quasi alla fine dell'anno finanziario, per aumentare al Comune di Aosta; invece, per gli altri Comuni, purtroppo succede che quali per il novanta per cento il piano lavori non viene quasi mai definito ma, anzi, viene sempre data una percentuale del sessanta, settanta, ottanta per cento.

Quindi, noi votiamo a favore ma con l'invito...

Dolchi (Presidente) - La parola al Consigliere Tonino.

Tonino (PCI) - È dal 1968 che facciamo questo discorso.

Io mi ricordo dei primi interventi dal 1968 e anche da parte di tutti i gruppi si parla sempre del medesimo problema.

Si riconosce alla Città di Aosta certe determinate necessità però si dice che bisogna... anche con gli altri Comuni. Però è dal 1968 che ripetiamo lo stesso discorso.

Ora, io dico, se continuiamo a fare sempre le medesime chiacchiere, in fin dei conti, non risolviamo il problema. È ora di risolvere questo problema, è ora di intervenire anche con gli altri Comuni.

Nessuno nega la necessità del Comune di Aosta, ad esempio, io vedo qui sulla voce: "Ampliamenti impianti di pubblica illuminazione"; ora, qui i nostri Comuni si trovano costretti a trovarsi i soldi loro stessi per fare questi lavori perché nessun Assessorato finanzia la pubblica illuminazione dei Comuni e devono sorbirsi i soldi... qui, invece, il Comune di Aosta ha facile, mette questa voce: "Ampliamenti pubblica illuminazione" a trenta milioni, intanto la Regione glieli dà.

Questa è una disparità nei confronti degli altri Comuni; quindi, il problema è di affrontare, una volta per sempre, questo problema, dare ai Comuni quello che bisogna dare e dare ad Aosta quello che spetta che sia dato.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Se non ci sono più altri che chiedono la parola, la parola al Presidente della Giunta.

Dujany (DP) - Brevemente per rispondere ai Consiglieri sulle obiezioni di fondo: rapporto fra Regione e Comuni.

Pare che questo argomento è un argomento ripetitivo, in questo Consiglio, quindi non è una proposta molto originale ma non è altro che la ripetizione di proposte di intervento a favore del Comune di Aosta, a integrazione di altri contributi già deliberati dal Consiglio regionale, problema che è già stato oggetto di discussione in sede di approvazione del bilancio del 1973. Naturalmente, si ripropone in questi termini, i rapporti fra Regione e Comuni, il rapporto fra Regione e Comune di Aosta.

Le cose dette oggi sono state ridette negli anni precedenti, direi nel 1963-64 da persone diverse, ma sono state dette le stesse cose.

Mi pare che, però, ci sia un'opportunità di chiarire il rapporto fra la Regione e i Comuni e il rapporto fra Regione e Comune di Aosta, perché l'intervento che noi oggi facciamo a favore del Comune di Aosta è un intervento falso. È un intervento falso perché cerchiamo di dare dei contributi al Comune di Aosta per pareggiare delle spese straordinarie quando, di fatto, dobbiamo pareggiare delle spese ordinarie. Questa non è una novità di oggi ma è una situazione che si manifesta nel Comune di Aosta fin da dieci-quindici o vent'anni fa.

Però non si è mai voluto affrontare o non si è mai ritenuto o non è mai stato possibile di affrontare il problema in termini diversi, se non attraverso questa duplice forma di un contributo a fondo perduto che era iniziato con un importo sui cento milioni, poi duecento e poi trecento, poi quattrocento e poi seicentocinquanta milioni, integrato da questa anticipazione di quaranta milioni all'anno.

Quindi, io direi, sono provvedimenti ordinari ripetitivi che costituiscono una novità probabilmente solo per i nuovi Consiglieri, ma per i Consiglieri vecchi, mi pare siano problemi vecchi.

Ora, qual è il problema che si pone? È chiaro che la Regione deve stabilire un suo rapporto di intervento a favore dei Comuni e del Comune di Aosta. Per il Comune di Aosta, per il 1974, prevedevamo un tipo di intervento che ci pare molto più chiaro, cioè l'ammortamento di un mutuo che dovrebbe essere acceso dal Comune di Aosta per far fronte al suo disavanzo.

Questo, in attesa anche che il Comune di Aosta sia inserito nelle Comunità montane e sia previsto un tipo di ripartizione e di trasferimento di competenze dalla Regione a queste Comunità montane, dove si inserirà un certo rapporto anche di interventi finanziari, oltre che di trasferimento di competenza alle Comunità montane. E, fra queste Comunità montane, apparterrà anche Aosta e potrà studiare una collocazione particolare della Città, in questo ambito più ampio. Però, in questo momento, siamo in una fase di transizione. Le Comunità montane sono solo in fase di costituzione, stanno ultimando in questi giorni la nomina dei membri dei vari Consigli comunali alle Comunità montane; mi pare che manchino circa una decina di rappresentanti a oggi. Quindi le operazioni si stanno concludendo abbastanza rapidamente e speriamo che, fra un anno, esse possano iniziare per lo meno un loro funzionamento e, in quel momento logicamente, il rapporto fra Regione e Comuni si porrà in un rapporto fra Regione e Comunità montane, Comunità montane che dovranno assorbire alcuni compiti, alcune competenze che oggi sono svolte dalla Regione e alle quali dovrà essere decentrata, data, una certa quantità di denaro per poter esercitare questi compiti e queste competenze.

Ritengo che solo in quella sede potremo vedere un tipo di distribuzione più valida e di rapporti più chiari fra Regione e Comuni e fra Regione e Comune di Aosta. Nel frattempo cerchiamo degli strumenti di transizione che tendano a rispettare il più possibile l'autonomia delle Amministrazioni comunali e tendano a dare un minimo di possibilità di finanziamento.

Riteniamo che, per l'anno venturo, sia possibile affrontare il problema del Comune di Aosta attraverso l'invito, da parte del Comune, di accendere un mutuo per pareggiare il suo disavanzo ordinario di bilancio e la Regione si impegnerà di pagare gli interessi.

Con questo abbiamo un vantaggio di impegnare il risparmio anziché impegnare solo denaro nel bilancio regionale.

In secondo luogo, il pagamento degli interessi da parte della Regione sarebbe un giusto intervento, anche in rapporto agli altri Comuni poiché il Comune di Aosta, ad esempio, ha mantenuto tutte le spese delle scuole materne - senza citare altre spese di carattere più generale che gli antri Comuni non hanno - e il Comune di Aosta non ha passato alla Regione le spese della scuola materna. Quindi mi pare che l'importo del pagamento di questo mutuo possa essere rafforzato a questo maggior onere che mantiene il Comune, mentre gli altri Comuni hanno trasferito quasi tutte queste spese all'Amministrazione regionale, oppure sono sostenute da enti morali o da enti privati, parlo soprattutto delle spese dell'insegnante della scuola materna.

Ecco, questa mi pare un po' la linea da seguire; quindi una linea provvisoria che dovrebbe essere modificatrice dell'attuale situazione e in cui si riconosca apertamente che l'intervento della Regione a favore del Comune di Aosta non è che tenda a realizzare opere straordinarie, ma tende a coprire delle, un disavanzo ordinario.

Quindi, intervenire attraverso l'accensione di mutuo, pagamento di questo mutuo da parte dell'Amministrazione regionale.

Nel frattempo e successivamente, adottare un certo tipo di comportamento fra Regione e Comune, attraverso l'istituzione e il funzionamento delle Comunità montane, in cui si inserirà anche la Città di Aosta e vedremo in quale modo vedere questa situazione particolare, in questa situazione di decentramento a livello regionale.

Dolchi (Presidente) - Colleghi Consiglieri, il dibattito, la discussione è stata in parte anche comprensiva di alcune dichiarazioni di voto, però non tutti si sono espressi. Prima di passare alla discussione articolo per articolo, se c'è qualcuno che chiede la parola per la dichiarazione di voto, nel caso non l'avesse fatto, io do la parola per dichiarazione di voto.

Pedrini (PLI) - Come dichiarazione di voto comunico, a nome del Partito Liberale, che noi ci asteniamo dalla votazione.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri prima di passare all'esame articolo per articolo? Non c'è più nessuno che chiede la parola.

Si passa all'approvazione articolo per articolo.

Articolo 1. C'è qualcuno che chiede la parola sull'articolo 1?

Allora metto in votazione l'articolo 1. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Grazie bene le mani, per piacere. Grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Esito della votazione: 32 presenti, 29 votanti, 3 astenuti: i Consiglieri Parisi, Viglino e Pedrini, 1 contrario, 28 favorevoli.

Il Consiglio approva.

Articolo 2. Il Consiglio approva. Stesso risultato: 28 favorevoli, 1 contrario, 3 astenuti su 32 presenti.

Articolo 3. Nessuno chiede la parola? Stesso risultato.

Articolo 4. Nessuno chiede la parola? Stesso risultato.

Articolo 5. L'articolo 5, prima di metterlo in votazione, faccio presente che il primo comma viene modificato come segue: "La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del terzo comma dell'articolo 31 dello Statuto speciale e per la Regione Valle d'Aosta promulgato con legge costituzionale26 febbraio 1948, n. 4, ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Questo primo comma è sostitutivo del comma dell'articolo 5 che è a vostre mani.

Allora metto in votazione l'articolo 5 così emendato. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Stesso risultato: 32 presenti, 29 votanti, 28 favorevoli, 1 contrario, 3 astenuti.

Si passa alla votazione segreta.

Allora, esito della votazione: presenti 33, votanti 30, astenuti dalla votazione 3: i Consiglieri Viglino, Parisi e Pedrini, maggioranza 17, voti favorevoli 24, contrati 6.

Il Consiglio approva.

Punto 9 all'ordine del giorno.