Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 317 del 26 novembre 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 317/73 - Concessione di un contributo all'Associazione Sports invernali della Valle d'Aosta (ASIVA) nelle spese per l'attività sciistica durante la stagione invernale 1973/1974. Approvazione e liquidazione di spesa.

Milanesio (PSI) - Anche se quest'anno questo contributo proposto dalla Giunta raggiunge la rispettabile cifra di quarantacinque milioni, trattasi di un provvedimento di carattere abbastanza ordinario.

Ricordo intanto che, per la scorsa stagione sciistica, la Regione, il Consiglio regionale ha concesso due contributi per un ammontare complessivo di trentasei milioni alla Asiva stessa.

Le esigenze di questo sodalizio e i nuovi settori verso i quali ha indirizzato la propria attività, oltre a mantenerla in quelli tradizionali, hanno fatto sì che venisse presentata una richiesta all'Amministrazione regionale di ben quarantacinque milioni.

Questa richiesta è stata esaminata attentamente. Ricordo al Consiglio che l'Asiva è controllata da revisori dei conti, alcuni di nomina regionale e, comunque, abbiamo cercato di venire a capo della richiesta, della giustificazione degli aumenti, diciamo così, sottoposti. Ebbene, dopo un incontro avuto con i dirigenti dell'Asiva e dopo numerose discussioni, la Giunta regionale è entrata nell'ordine di idee di proporre un contributo di quarantacinque milioni all'Asiva, contro i cinquantacinque richiesti e contro i trentasei dati l'anno scorso.

Le ragioni sono essenzialmente dovute all'attività nuova che, in determinati settori, viene questa volta proposta dall'Asiva. Mi riferisco al bob, allo slittino e al salto con gli sci, oltre che al mantenimento, se non altro, dell'attività svolta negli anni precedenti nel settore dello sci nordico e dello sci da discesa. E, naturalmente, oltre ai contributi che l'Asiva, per carico della Regione, dà ai vari Sci club, ai vari sodalizi, perché la Regione come tale non interviene più a favore di questi sodalizi, delegando all'Asiva l'intervento più equo e più informato di quanto potrebbe essere quello in possesso dell'Amministrazione regionale. Pertanto, la Giunta propone al Consiglio regionale l'approvazione della proposta di contribuzione di lire quarantacinque milioni.

Dolchi (Presidente) - È aperta la discussione. Colleghi Consiglieri, è aperta la discussione sull'oggetto numero 9.

La parola al Consigliere Chincheré.

Chincheré (PCI) - Io vorrei fare prima alcune domande all'Assessore, che sono queste: se l'Asiva contribuisce all'attività di tutti gli Sci club esistenti in Valle d'Aosta, che incidenza hanno questi contributi?

Secondo: se i contributi all'Asiva rientrano nella famosa legge sullo sport, attualmente in discussione nella Commissione del Turismo, e non potrà uscire da questa legge e, poi, vorrei sapere che cosa si intende, a pagina due del bilancio di previsione per l'anno finanziario '73-'74 "Mancato guadagno atleti". Che cosa si intende quando dice, verso la fine della pagina: "Spese per premi o contributi".

Dolchi (Presidente) - Siamo sempre in fase di discussione generale; io pregherei i colleghi Consiglieri che intendono intervenire, di chiedere la parola.

È chiusa la discussione generale. La parola all'Assessore Milanesio.

Milanesio (PSI) - Risponderò alle richieste avanzate dal Consigliere Chincheré.

Dunque, intanto l'Asiva svolge per conto dell'Amministrazione regionale l'attività di sostegno dei sodalizi operanti nel settore dello sci.

Mi risulta che concede contributi non rilevantissimi a tutti gli Sci club, a tutti i sodalizi regolarmente costituiti che svolgono attività. Probabile - anzi, è certo - che queste richieste vanno indirizzate all'Asiva e, solamente se gli vengono indirizzate, possono, in qualche modo, venire soddisfatte.

Quindi, l'Asiva sostiene in qualche modo tutte le attività degli sport invernali della Valle d'Aosta, nella misura in cui può, evidentemente, per ragioni di bilancio.

In ordine alla richiesta se l'Asiva entrerà a far parte di quegli organismi di cui alla legge regionale proponenda, sì, certamente l'Asiva entrerà a far parte di questa legge, dovrebbe entrare a far parte di questa legge.

Per quanto si riferisce alle due richieste specifiche e cioè "Mancato guadagno atleti" e "Spese per premi o contributi", faccio osservare questo. Molti che sono dediti, soprattutto, essenzialmente allo sport del fondo, sono nostri valligiani, sono dei lavoratori i quali, per poter partecipare a gare nazionali o internazionali, devono svolgere un intenso allenamento e pochi di questi versano in condizioni da poter avere del tempo libero a disposizione senza con questo dover, diciamo così, rinunciare a una parte dei loro guadagni, non certamente elevati, nelle professioni che svolgono. Pertanto l'Asiva è già da diversi anni, non da adesso, per alcuni di questi elementi che devono abbandonare il posto di lavoro per compiere i loro periodici e diuturni allenamenti, corrisponde un'integrazione pari alla cifra che ci rimettono abbandonando il posto di lavoro, facendo meno ore, lavorando di meno.

Qualcuno potrà dire: ma facciamo attenzione di non indirettamente trasformare questa attività da dilettantistica in professionistica. Certo, si tratta semplicemente - come giustamente dice la voce - mancato guadagno. Il guadagno che fanno nella loro attività di tutti i giorni, nella loro professione, perché non sono atleti professionisti ma sono atleti dilettanti, ancorché a livelli molto buoni e a livelli nazionali o internazionali.

Quindi, questo si riferisce al fondo e non ad altre attività.

"Spese per premi e contributi". Questi sono i contributi e i premi che l'Asiva dà ai sodalizi, agli Sci club per l'attività che svolgono e per i risultati che conseguono, perché non dimentichiamo che l'Asiva ha anche un compito agonistico, anzi, soprattutto un compito agonistico e, quindi, c'è il meccanismo del premio, c'è il meccanismo del riconoscimento e del valore atletico o dei risultati ottenuti dagli Sci club nelle loro gare, nelle loro competizioni.

Dolchi (Presidente) - C'è qualcuno che chiede la parola per dichiarazione di voto, dopo la chiusura della discussione generale e la replica dell'Assessore al Turismo?

La parola la Consigliere Chincheré.

Chincheré (PCI) - Per una breve dichiarazione di voto, che chiamerei una dichiarazione non di voto ma di principio. Noi, come Gruppo comunista voteremo a favore di questa proposta di delibera di Giunta però vogliamo anche sottolineare che la votiamo con estrema perplessità e, direi, che uno dei motivi fondamentali per la quale votiamo, è che l'Asiva ormai si è impegnata a dare certe cose; è fuori dalle spese e non è giusto che si trovi fortemente handicappata da un voto negativo del Consiglio regionale. Però vorremmo anche cogliere l'occasione, questa occasione - l'occasione più grande la coglieremo in fase di discussione della legge sullo sport - per fare alcune affermazioni di principio.

Noi siamo convinti che lo sport sia sempre di più e debba diventare sempre di più un servizio sociale e direi che non è una strana invenzione questa, una parola dietro la quale si nascondono chissà quali esigenze. Basta guardare, basta guardarsi attorno. Oggi la pratica sportiva non esiste nelle scuole elementari; è fortemente carente, per non dire controproducente, nelle suole medie sia superiori che inferiori. Il tipo di vita che oggi ci è imposto da questo tipo di sviluppo sociale, da questo tipo di civiltà industriale, il ritmo di lavoro nelle fabbriche, il tipo si vita di lavoro impiegatizio che si fa negli uffici, fa sentire sempre di più una pratica sportiva che sia di massa, che investa tutta la gente che vive soprattutto nelle città, nei grandi agglomerati urbani. E, da questo punto di vista, sarebbe sufficiente avere un piccolo incontro con i medici che si occupano di medicina nelle scuole o con i medici che si occupano di medicina nei luoghi di lavoro, per scoprire cose estremamente gravi su questo argomento e non voglio qui tirar fuori tutti i problemi di scogliosi nelle scuole ecc. ecc.

Direi che questa nuova esigenza di una nuova pratica sportiva si scontra sempre di più con l'attuale logica che sta alla base dello sport. Oggi, l'attività sportiva è competizione, mira al risultato, al tempo migliore. Mira, in definitiva, al campione e non certo verso un'attività sportiva di massa e credo che, a questo punto, l'Ente locale debba fare delle scelte che privilegino il tipo si sport di attività di massa e non certamente il tipo di sport competitivo.

Ecco perché noi siamo estremamente perplessi quando l'Amministrazione regionale spende quarantacinque milioni anche se sono stati chiesto cinquantacinque per un'attività sportiva che l'Assessore stesso ha definito soprattutto agonistica, anche perché ci sono poi delle cose abbastanza ridicole.

Noi, come Regione, siamo i maggiori azionisti e non beneficiamo mai di tutti gli impianti di risalita della Valle d'Aosta. Io credo che, quando ci va male, siamo proprietari del cinquantuno per cento di queste cose; nei fatti, se non per lo meno a livello azionale, io credo che, se diciamo che ogni anno spendiamo qualcosa come un miliardo per contributi, per impianti di risalita, non siamo molto lontani, non stiamo esagerando.

D'altro canto, vediamo che poi ripaghiamo queste società di impianti di risalita, dando dei milioni all'Asiva per le sue spese e va a finire che paghiamo due volte per impianti di risalita che, tutto sommato, come Regione, come Amministrazione regionale, non ci danno nessun tipo di beneficio.

Per riprendere brevemente, noi voteremo a favore di questa delibera, con tutte le perplessità testé dette.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri?

Se non ci sono altri che chiedono la parola, metterei ai voti, per alzata di mano, la proposta contenuta nell'oggetto numero 9. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano, grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Il Consiglio approva all'unanimità.

Punto 10 all'ordine del giorno.