Il Consiglio nel cuore della società

La Consulta regionale per le pari opportunità

Una sfida all'evoluzione culturale della Valle d'Aosta affidata a 23 donne

La Consulta regionale per le pari opportunità della Valle d'Aosta, istituita con legge regionale 23 dicembre 2009, n. 53 e insediata il 16 luglio 2010, è un organismo incardinato presso il Consiglio regionale.
I suoi organi sono: l'Assemblea, la Presidente, il Comitato esecutivo.
L'Assemblea è formata da 23 componenti, così individuate:
- tre Consigliere regionali elette dal Consiglio regionale: Hélène Impérial, Patrizia Morelli, Emily Rini;
- dieci componenti elette dal Consiglio regionale fra le componenti di organismi e associazioni rappresentativi del mondo femminile: Luciana Blanc Perotto, Liliana Cornaz, Cristina Bo, Ester Fonte, Erika Guichardaz, Erika Ramolivaz, Giuliana Rosset, Valeria Sapone, Giuseppina Territo, Sheila Veronesi;
- la Consigliera regionale di parità, Nadia Savoini;
- quattro componenti designate congiuntamente dagli organismi e associazioni rappresentativi del mondo femminile: Rachida Adlani, Rosaria Castronovo, Alessandra Censi, Maria Isabella Chevallard;
- cinque componenti designate dal Consiglio permanente degli enti locali: Silvia Bastrenta, Paola Brunet, Cristina Machet, Ines Mancuso, Ivana Meynet.
Presidente: Luciana Blanc Perotto
Comitato esecutivo: Rosaria Castronovo (Vicepresidente), Rachida Adlani (Segretario), Giuliana Rosset e Valeria Sapone (Componenti).

L'Assemblea si è costituita in gruppo di lavoro che si fonda sull'attivazione e valorizzazione delle risorse e delle diversità individuali, di cui ogni consultrice è portatrice, al fine di costruire attività complesse che comprendano la multiculturalità che caratterizza la società contemporanea.
A tal fine è stata prevista un'organizzazione interna che prevede la possibilità, per tutte le consultrici, di partecipare all'individuazione, progettazione e realizzazione delle attività in gruppi, la cui composizione permette, ad ognuna, di trovarsi a lavorare con tutte nel corso dell'anno.

Le finalità

La Consulta ha il compito di favorire e diffondere la cultura delle pari opportunità costituendosi come punto di snodo che raccoglie e lancia suggestioni al territorio, alle istituzioni, agli enti di ricerca alle altre Consulte italiane ed europee, alla Consigliera di parità per costruire reti di collaborazione e di ricerca, organizzare eventi, seminari, pubblicazioni per diffondere i risultati e far incontrare le persone.

La formazione

La costruzione di un gruppo di lavoro non è né immediata né semplice. Essa infatti avviene lungo un percorso di tipo processuale che prende avvio dalla reciproca conoscenza. Per questo motivo l'assemblea ha seguito un corso di formazione di quattordici ore, finalizzato alla costruzione di un linguaggio specifico di base comune, alla riflessione sul valore e il ruolo del gruppo nell'economia della riuscita complessiva delle attività, alla conoscenza degli strumenti di base per la costruzione di un programma condiviso. Metà formazione, di forma seminariale, si è svolta in una giornata a Torgnon, Comune il cui sindaco è la consultrice Cristina Machet, che ha offerto la sala del Consiglio alle colleghe per lo svolgimento della formazione. È stata una giornata molto proficua sia per i contributi di qualità delle formatrici che per la grande opportunità di socializzazione, colta da tutte nella sua pienezza. Le altre ore si sono svolte la sera e di domenica mattina.

Le pari opportunità

Le pari opportunità sono oggetto di varie interpretazioni per cui, proprio per raggiungere l'obiettivo di fare dell'Assemblea un gruppo sinergicamente operativo, sono state individuate le declinazioni orientative.
Le pari opportunità possono essere assunte quali un principio etico che dovrebbe ispirare le relazioni interpersonali nel quotidiano. La parità riconosce la persona come soggetto attivo, capace di riconoscere le proprie capacità e i propri limiti e di saperli mettere in gioco con lealtà, nel pieno rispetto dei propri degli altrui diritti, all'interno delle dinamiche sociali in cui vive.
Pari opportunità esprime un concetto più complesso di parità. Esso infatti prende in considerazione la società non solo come un gruppo di persone l'una diversa dall'altra, tutte con gli stessi diritti di partenza, ma anche come un insieme di molteplici possibilità che tutti possono concorrere a raggiungere, senza avere in partenza la certezza di riuscirci. La società che riconosce istituzionalmente le pari opportunità concepisce i suoi componenti capaci di sviluppare la consapevolezza di sé, delle proprie capacità per saper scegliere le opportunità per le quali ognuno pensa di avere più possibilità di successo personale e di contributo all'armonioso sviluppo della collettività in cui opera.
Queste considerazioni sono di ordine teorico, nella pratica le pari opportunità si collocano ancora tra i valori emergenti cioè tra quei valori che a fatica cominciano ad essere riconosciuti come tali, infatti si continua a parlare di crisi di valori nonostante alcuni, molto nuovi, siano lì impazienti di essere scoperti, intanto le discriminazioni sono ancora tante e investono nuovi soggetti.

Alcune attività

Il programma delle attività 2011 La stesura del programma ha rappresentato un reale lavoro di équipe, infatti l'Esecutivo ha sempre comunicato a tutte le componenti dell'Assemblea luogo e tempi delle riunioni e molte hanno risposto sia partecipando agli incontri sia segnalando progetti. Le bozze sono sempre state inviate a tutte in modo che chiunque poteva apportare modifiche e portare contributi.
Gruppo di lavoro interistituzionale sul disagio femminile La Consulta partecipa attivamente al gruppo di lavoro interistituzionale femminile contribuendo alla progettazione e realizzazione delle attività.
In particolare, la Consulta partecipa al progetto sulla violenza attraverso il Centro donne contro la violenza, composto da volontarie, da una psicologa e da una avvocatessa che rispondono al n. verde 800.27.64.33 e ricevono le donne vittime di violenza che, all'occorrenza, indirizzano presso i servizi e la cui sede è in viale dei Partigiani 52 ad Aosta presso la Consulta stessa.
Apporti Consulta/elette sul territorio Una delle prime attività prevede la possibilità di costruire una rete tra Consulta e amministrazioni comunali che inizierà con un incontro interlocutorio finalizzato a raccogliere le idee e le proposte della base. Saranno invitati anche i sindaci, quale rappresentanza maschile, poiché le pari opportunità comportano apertura e dialogo anche con gli uomini.
Pubblicazioni In questi primi mesi si è lavorato alla redazione di una brochure bilingue di presentazione della Consulta per le pari opportunità e alla rivista Sui Generis.

Sede

La sede della Consulta è in viale dei Partigiani 52, ad Aosta
Telefono (+39) 0165.235753
Telefax (+39) 0165.42242
Mail: consultafemminile@libero.it

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