Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1195 del 17 aprile 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 1195/XV - P.L. n. 56: "Ulteriori misure regionali urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19". (Approvazione di quattordici ordini del giorno. Reiezione di quattro ordini del giorno).

Rini (Presidente) - Invito il Consigliere Segretario a procedere con l'appello. Alla presenza di 33 Consiglieri, possiamo riprendere i lavori.

Ricordo, come abbiamo fatto questa mattina, di tenere, tutti, i microfoni spenti, tranne al momento in cui vi viene concessa la parola.

Siamo in discussione generale, chiedo a chi intende prendere la parola di prenotarsi. Ha chiesto la parola il collega Restano.

Restano (GM) - Inizio questo mio breve intervento ringraziando anch'io i colleghi della Commissione che si sono impegnati, tutti i colleghi che hanno collaborato con la Commissione, senza sosta alcuna durante i giorni della settimana, ma soprattutto per ringraziare il personale del Consiglio e del Governo, gli informatici tutti, i dirigenti, tutto il personale che ha permesso in tempo breve di eseguire questi collegamenti.

Il mio intervento toccherà - più che la parte normativa che è già stata bene illustrata dal relatore e da chi lo ha seguito - alcune considerazioni che riguarderanno la sanità, le aziende e il comparto del turismo, come precedentemente hanno fatto i colleghi che sono intervenuti. Al riguardo della sanità bisogna guardare sì quanto è stato fatto, ma sicuramente quanto si può ancora e si dovrà fare, e per questo parto dalle suggestioni lanciate dalla collega Russo e raccolte in seguito nell'intervento del collega Peinetti che, terminando, ha lanciato l'idea di riaprire l'osservatorio epidemiologico. Ebbene, è da oltre un anno che noi chiediamo con forza, attraverso interventi in Consiglio, di riaprire l'osservatorio epidemiologico, che è la base dei ragionamenti per malattie come questa, è la base dell'epidemiologia, e l'osservatorio epidemiologico è in capo alla Regione! Bisognerebbe aprire, come più volte chiesto, anche la struttura di epidemiologia, che è in capo al dipartimento di prevenzione. Dipartimento di prevenzione che con la sanità pubblica - e qui ringrazio tutti i suoi appartenenti e dipendenti - sta svolgendo sul territorio un ruolo fondamentale, quanto tutti coloro che sono impegnati all'interno dei presidi ospedalieri, i medici di famiglia e il personale della sanità che sta lavorando sul territorio. Ma queste sono cose che, a costo zero, si potevano già fare un anno, due anni, tre anni fa! Questo è quello che vorremmo sottolineare. Ci sono interventi nella sanità che ovviamente hanno un costo, altri che si possono fare senza affrontare delle spese importanti, quindi la riforma sanitaria, la riforma della legge 5, la riorganizzazione dell'osservatorio epidemiologico, come abbiamo detto. Certo che riorganizzare il servizio sanitario regionale in un periodo cosiddetto di pace è facile, in questo momento di estrema urgenza ed emergenza diventa molto più difficile. Raccolgo la suggestione di creare dei gruppi di lavoro; vi sono gruppi di lavoro tecnico-sanitari e gruppi di lavoro politici. Noi dobbiamo occuparci di quelli politici che dovranno poi organizzare i gruppi sanitari, cosa che, devo dire, è stata fatta anche dai governi precedenti. Noi quello che vogliamo soprattutto sottolineare è la necessità di operare diversamente sul territorio, di coinvolgere, ad esempio, il dipartimento di prevenzione, nel gruppo di lavoro sul Covid per la creazione delle linee guida; nell'elenco degli operatori che ne fanno parte spicca l'assenza del dipartimento di prevenzione, spicca l'assenza di un medico di sanità pubblica che svolge un ruolo fondamentale in questa pandemia, categorie che si stanno adoperando tantissimo per dare una mano a tutto il comparto sanitario. Noi vogliamo oggi lanciare all'Assessore questa suggestione: colmare, non importa chi sia, non importa il nome, ma colmare questo vuoto. Per troppo tempo il dipartimento di sanità pubblica è stato dimenticato dalla sanità regionale, in questo momento di emergenza è giusto riconoscere il ruolo di prevenzione, di raccolta dati epidemiologici e il lavoro che sta facendo. Come detto benissimo dalla collega Russo, se non abbiamo revocato questa allerta sull'intero territorio, se non diamo una immagine reale della Valle d'Aosta immune da Covid, non potremo procedere al rilancio economico della nostra regione. Per questo vorremmo sapere, insieme ai gruppi che ha evocato l'Assessore, che ha parlato prima di me, quale potrebbe essere il nostro coinvolgimento, come possiamo intervenire.

Noi siamo sempre stati disponibili, non vorremmo però prendere atto del fatto che siano già stati creati dei gruppi di lavoro perché, Assessore, abbiamo letto nei suoi comunicati stampa che lei parla di un ospedale Covid. Se vi è un gruppo di lavoro che si sta occupando di questo, se c'è la presenza della sanità pubblica in questo gruppo di lavoro, sicuramente noi del Consiglio non vi siamo presenti.

Ha evocato il passaggio delle micro comunità sotto l'azienda sanitaria. È da tanto tempo che glielo chiediamo, farlo ora diventa un pochino difficile, diventa un pochino rischioso; bisognerebbe avere un piano globale per questo e capire che cosa si voglia fare. Parlare ora di formazione del personale dal punto di vista sanitario diventa altrettanto pericoloso, come facciamo a tenere nelle aule dei gruppi di 30 persone e garantire loro la salute pubblica? Come pensiamo di fargli fare il tirocinio nelle strutture se non abbiamo le strutture dichiarate indenni, sicure?

Tante sono le preoccupazioni. Per questo urge un confronto che lei ha auspicato, invito che noi raccogliamo, ma un confronto rapido e schietto che non tenga a mettere in evidenza i personalismi, i simboli, ma che - come è stato fatto per realizzare questa legge - ci veda lavorare tutti insieme, partecipare tutti insieme, o perlomeno chi lo vuole fare.

Lo abbiamo detto prima: per rilanciare la Valle d'Aosta servono delle azioni importanti, soprattutto per l'edilizia, che coinvolgano essenzialmente i Comuni: dobbiamo dare maggiori risorse ai Comuni perché possano aprire dei piccoli cantieri e far lavorare le ditte locali; solo i Comuni possono fare questo e lo possono fare se forniamo loro le possibilità di assegnare in maniera molto rapida e snella i lavori. Coinvolgendo le attività artigianali locali nei lavori daremo un grosso aiuto ai Valdostani che si vedranno di nuovo coinvolti sul territorio e che potranno lavorare in sicurezza perché saranno fornite delle linee guida per piccoli gruppi e per piccole aziende. Il coinvolgimento dei Comuni è essenziale, la possibilità di fornire lavoro alle aziende in maniera rapida è altrettanto essenziale, bisogna ragionare solo così, come ha detto qualcuno che mi ha preceduto, in un'ottica di fare impresa.

In tale ottica bisogna anche pensare che questa emergenza ci ha fatto fare un passo avanti per quanto riguarda le telecomunicazioni, però necessitiamo - e mi rivolgo al Presidente - di maggiori infrastrutture di telecomunicazione, bisogna sollecitare gli operatori delle telecomunicazioni a rilasciare i servizi in banda ultralarga. Gli operatori di telecomunicazioni sono attratti dai grossi centri abitati e non dalla Regione, quindi ci va un'interlocuzione con il Governo centrale. Bisogna sollecitare il Ministero delle infrastrutture a risolvere la controversia che ci blocca l'evoluzione delle centrali TIM e questo non ha un prezzo, bisogna partecipare ai tavoli di lavoro politici, è questo che deve fare la politica, deve essere presente sui tavoli di lavoro.

Altrettanto lavoro noi dobbiamo fare sul turismo. Il turismo in questo momento è fermo ma bisogna essere pronti per la ripartenza, ho già avuto modo di dirlo nelle Commissioni: bisogna valutare quali siano i mercati che possano essere attratti dalla nostra regione, i paesi che sono stati meno colpiti, e mettere in moto i dirigenti e farli lavorare, fargli preparare, predisporre delle leggi ad hoc per il futuro, capire come intervenire Comune per Comune. Il lavoro è tantissimo ma solo se noi facciamo ripartire le nostre aziende possiamo ottenere il risultato che tutti ci auspichiamo. Il contributo a fondo perso fine a sé stesso non permette di arrivare da nessuna parte. Dobbiamo vincolare il contributo alla riapertura delle aziende e alla produttività e per questo dobbiamo creare delle opportunità per le imprese. Questo è il nostro ruolo. Certo è che con un Governo, permettetemi, che funziona al rallentatore questo diventa difficile.

Presidente - Ci sono altri che intendono prendere la parola in discussione generale? Non ci sono altre richieste? Ha chiesto la parola il collega Marzi.

Marzi (SA) - Come tutti, stiamo vivendo questa esperienza fantastica di fare politica in una maniera assolutamente delicata che tende a rendere tutto quanto orizzontale, purtroppo ad appiattirci tutti, le faccio i complimenti per come sta tenendo l'Aula e faccio i complimenti a tutti quanti i colleghi per questa sperimentazione che ci ha visto nelle ultime settimane cominciare a fare politica in una maniera completamente nuova - e molti di noi fanno politica da tanto tempo - per cui comunque siamo tutti dei neofiti.

Noi di fatto quest'oggi siamo impegnati in discussione generale ad affrontare una tematica che a tutti gli effetti risulta essere una proposta di legge di sostegno all'interno della pandemia inerente al Covid-19, una misura di sostegno economica a favore delle famiglie, delle imprese e di singoli individui piuttosto che a favore delle Partite IVA e dei liberi professionisti. Questa è un'iniziativa di natura economica che - anche in un Consiglio che sta vivendo un momento molto particolare della sua storia - si trova a inserirsi all'interno di un quadro che rimane il più importante di tutti in questo momento, ed è un quadro di matrice sanitaria, nel senso che in questo momento rimane assolutamente prioritaria la scelta che si sta facendo, cioè continuare a dare assoluta priorità alla questione di natura sanitaria, e quindi il primo plauso va a tutti gli operatori sanitari e delle Forze dell'ordine che continuano a combattere contro questo maledettissimo virus che sta cambiando la vita a tutto quanto il mondo. Poi però ognuno - e a tutti gli effetti questo è assolutamente importante - in parallelo deve cercare di fare il proprio lavoro, nel nostro caso il nostro mestiere, e il nostro mestiere è quello di trovare degli accordi e di proporre delle leggi. Motivo per il quale un plauso assoluto va ai colleghi della II Commissione per il lavoro svolto durante queste settimane. Perché? Prima di tutto perché hanno ridato assoluta centralità al Consiglio regionale e hanno permesso, per il tramite di uno strumento quale la II Commissione, di arrivare, in tempi assolutamente rapidi, a proporre la proposta di legge che oggi andremo a votare. Sappiamo benissimo, come Consiglieri, perché non so se avete notato colleghi - e questo lo dico anche ai cittadini che ci stanno seguendo - lo sanno i cittadini, lo sanno le parti datoriali, ce l'hanno detto tutti, che questo è un inizio, sappiamo benissimo che, nonostante tutto quello che è accaduto e quello a cui siamo abituati, ci saranno ancora tantissimi lavori da fare, però la cosa importante, secondo me, è ridare centralità a un mestiere, come quello della politica, che di professione appunto fa leggi, riparte e cerca di trovare degli accordi.

Il mio faccione è uno di quelli che di più si sono spesi durante il bimestre che è andato dalla fine del mese di dicembre alla metà del mese di febbraio per fare in modo che il Consiglio regionale non si sciogliesse. Come tanti altri colleghi pensavo che quella non fosse una soluzione corretta, ma oramai i fatti ci hanno superato, i problemi che dobbiamo affrontare sono completamente diversi. Rimane però un fatto: durante quel periodo ci è stato detto in più di un'occasione che dovevamo a tutti gli effetti trovare degli accordi, per cui un risultato come quello che si è ottenuto, ovvero arrivare ad avere un voto trasversale, che andava oltre alle appartenenze politiche e allo stesso tempo un voto gestito che ha portato un risultato di unanimità - e quindi va di nuovo il mio plauso a tutti i colleghi della II Commissione e a tutti i Consiglieri che hanno partecipato attivamente - è, secondo me, un risultato politico rilevante.

Ripeto, questo è il nostro mestiere, quello di cercare di trovare degli accordi, e quando questi accordi vanno al di là delle appartenenze politiche in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, questo è un risultato positivo e non può non essere che un risultato positivo, visto che rilancia ancora le proposte per le sfide che ci aspetteranno nei prossimi mesi fino a quando, tutti quanti assieme scioglieremo definitivamente il Consiglio Valle e andremo a elezioni. Però fino a quel momento rimane questo modello, che stiamo applicando con la collaborazione di tutti, un modello che dobbiamo assolutamente portare avanti, un modello di collaborazione, di confronto tra tutte le parti.

A maggior ragione se poi questo si allarga, lo hanno detto tanti colleghi, al territorio perché sicuramente per il prossimo disegno di legge diventerà fondamentale ragionare con il territorio, diventerà fondamentale ragionare con il territorio su dati certi, per cui ci vuole - come ha appena ricordato il collega Restano e anche qualche collega questa mattina - un grande sforzo per arrivare ad avere dei dati certi perché è grazie a loro che si superano le opinioni personali e su di loro la scienza si basa per trovare delle soluzioni, e sicuramente un confronto con il territorio è assolutamente necessario, perché nella proposta di legge che andiamo a votare ci sono già dei recepimenti su alcune richieste che sono arrivati dal territorio; lo ha detto bene il collega Lavevaz: con alcune delle scelte che stiamo facendo e che abbiamo fatto con questa proposta di legge, andiamo a confrontarci con il territorio ad esempio per quanto riguarda alcune poste delle entrate comunali come le entrate tributarie. Per cui è correttissimo che aumentino ancora le interlocuzioni con il territorio, così come ad esempio è assolutamente importante - faccio un plauso alla collega Pulz per uno degli ordini del giorno che andremo a discutere tra poco - un'altra tematica, che però è già inserita nella relazione a questa proposta di legge, che è l'extra gettito IMU. È assolutamente importante questo confronto con il territorio: ad esempio il fatto che la Regione possa sostituirsi ai Comuni per l'extra gettito IMU, che a livello valdostano, di enti locali, pesa quasi 33 milioni di euro - tra l'altro una richiesta è arrivata ad esempio in questi giorni dal capoluogo di Regione con un ordine del giorno- diventi una maniera sulla quale ragionare per poter dare respiro alle casse comunali, ed è anche giusto a questo punto che dei termini sui quali non siamo mai stati d'accordo nei rapporti con lo Stato, vengano assolutamente, in momenti così delicati, discussi e diretti in maniera diversa.

Per cui io vi saluto, passo la parola a chi verrà dopo di me e credo che tutti quanti assieme abbiamo dimostrato che, quando vogliamo, sappiamo essere delle persone che fanno bene questo stranissimo mestiere e che avrebbero potuto continuare a farlo.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin, prego collega.

Bertin (RC-AC) - La pandemia del coronavirus ha cambiato e sta cambiando rapidamente il nostro modo di vivere e di pensare, un fatto epocale, ci sarà un prima e un dopo coronavirus. Un'epidemia dagli effetti drammatici che ha portato al collasso molti sistemi ospedalieri e alla morte di oltre 140 mila persone nel mondo, 121 in Valle d'Aosta e sono dati di ieri. Una tragedia che si è innescata su una gravissima crisi economica dai contorni ancora indefiniti che rischia di fare esplodere una bomba sociale che ormai si vede all'orizzonte, una crisi economica gravissima, senza precedenti dal dopoguerra, ancora più grave di quella del 2008 nata su questioni finanziarie, mentre questa è direttamente collegata all'economia reale, alla produzione e alla domanda globale. Una crisi legata alla chiusura totale dei mercati e alla caduta della domanda. Una ripresa dell'attività economica, la riapertura, deve essere realizzata il più presto possibile, ovviamente, ma questa non può prescindere da una gestione degli aspetti sanitari di quest'epidemia. Gestire in qualche modo dal punto di vista sanitario il virus potrà permettere la riapertura e una ripresa dell'attività economica. La convivenza con il virus non sarà né semplice né facile, e richiederà, finché non ci sarà un vaccino, un adattamento nei rapporti sociali, delle attività produttive e in generale del sistema economico a questa presenza del virus, invisibile ma pericolosissima. Una strategia complessiva per passare alla fase 2 dovrà essere realizzata anche in Valle d'Aosta e adattata alle nostre realtà, uno screening generalizzato, tamponi eccetera e altre misure dovranno essere attivate presto, per fare il più presto possibile e per passare al più presto alla fase 2. Bisognerà in questa fase contare sulla responsabilità individuale della persona, sul buon senso e credo che ai Valdostani si possa dare fiducia, ci si possa fidare, ci si debba fidare. La fase 2 dovrà basarsi sulla fiducia e sulla responsabilità di ognuno, una fiducia reciproca. La Valle d'Aosta e i Valdostani anche in questa tragica occasione hanno dato una buona prova; un ringraziamento a tutti quelli che sono stati in prima linea in questi difficili momenti, dal settore medico alle Forze dell'ordine e, in generale, a tutti quelli che sono stati in prima fila e che hanno rischiato la loro vita in una situazione estremamente difficile, lo ripeto. Come altrove anche qui si è un po' sottovalutata la gravità del fenomeno. Ancora una volta ci si è illusi di poter essere e rappresentare un'isola felice non colpita dal virus o colpita meno poiché all'inizio, nei primissimi giorni, non vi erano contagiati, ma inevitabilmente in pochissimo tempo, anche grazie a certe dichiarazioni un po'... la situazione è cambiata e si è passati a essere la regione che, in rapporto alla popolazione, ha il maggior numero di contagiati e un numero di decessi molto significativo. Evidentemente il fenomeno era talmente grande e difficile da gestire che non si possono imputare colpe così facilmente. Poi non si vedono in questa Europa, qui da noi e in generale, dei nuovi Winston Churchill, e le responsabilità si vedranno in seguito, di certo non si possono attribuire così a casaccio. Si sarebbe potuto fare meglio - chissà, probabile - comunque bisognerà ripensare a molte cose per il futuro, a iniziare, ad esempio, dall'idea del presidio unico ospedaliero, che per molto tempo ha caratterizzato gli obiettivi principali della nostra regione, come l'organizzazione sanitaria territoriale, ma anche al di là della sfera prettamente territoriale.

Oggi siamo di fronte, come ripeto, a una gravissima crisi economica, l'obiettivo principale di questo provvedimento era dare un sostegno alle persone e alle imprese, un provvedimento limitato, molto limitato e certamente insufficiente, ma lo sapevamo già. Pochi, maledetti e subito verrebbe da dire, pochi soldi ma che devono arrivare subito. Non bisogna che la burocrazia uccida questa possibilità. Questi soldi già sono pochi, devono arrivare subito, questo aspetto è l'aspetto principale in questa fase. Dovrà seguire un'altra fase con un intervento maggiore e mirato in grado di rilanciare, per quello che si potrà, l'economia.

Bisognerà anche, come dicevo in precedenza, convivere con questo virus, una parte di attività economiche probabilmente dovrà essere in qualche modo modificata, si dovranno trovare nuove soluzioni. Anche da questo punto di vista, bisognerà che l'apparato pubblico sostenga gli operatori economici in questa fase di trasformazione, non semplice, ma che coinvolgerà larga parte dell'economia, anche perché non ci sarà una ripresa immediata, non ci sarà subito una ripresa della domanda e molte attività economiche dovranno modificare il loro modo di organizzarsi e di funzionare, e qui dovrà anche intervenire l'apparato pubblico, in sostegno a questa fase di modifica dell'attività economica Non lo so se "andrà tutto bene" ma sono certo che la Valle d'Aosta in qualche modo ce la farà anche questa volta.

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento in discussione generale? Ha chiesto la parola il collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Ovviamente, anche se ormai sta diventando abbastanza stucchevole, mi unisco anch'io al coro di ringraziamenti per il lavoro effettuato dalla Commissione - il lavoro svolto e la parte tecnica sono stati già ben riassunti dai colleghi che mi hanno preceduto, soprattutto dal collega Aggravi, che ringrazio particolarmente per l'impegno profuso - ma io, come hanno fatto altri colleghi, volevo concentrarmi un po' di più su alcuni aspetti politici, che effettivamente è necessario trattare visto che, appunto, dall'inizio della crisi a oggi non si ha avuto modo di discuterne a livello consiliare.

Storicamente, come sappiamo, dalle grandi crisi, dalle guerre, dalle carestie, dalle epidemie, vengono fuori il meglio e anche il peggio purtroppo della società e delle persone. Io credo che noi abbiamo avuto modo di vedere effettivamente il meglio, abbiamo avuto, e continuiamo a vedere, tanti esempi virtuosi, è già stato detto: le Forze dell'ordine, il personale sanitario, i volontari, la Protezione civile, le tante persone che spesso non vengono ringraziate, quelle che fanno le pulizie, quelle che lavorano nei supermercati, quelle che fanno i lavori umili ma importanti, di cui ci accorgiamo soltanto in questo momento. Qui è venuto fuori davvero il carattere importante e di valore delle persone, ma purtroppo abbiamo avuto tanti esempi negativi, il rovescio della medaglia, tanti esempi di negatività, abbiamo avuto dei palpabili effetti, soprattutto da parte della politica, soprattutto da parte di questo Governo. Abbiamo visto e continuiamo a vedere un Presidente, che non è stato eletto da nessuno, che continua a escludere completamente il Consiglio e anche a ignorare, ad esempio, decisioni prese all'unanimità dalla capigruppo e dalle Commissioni che gli vengono appunto comunicate, per gestire e commettere errori in solitaria o in coabitazione con la sua Giunta e, appunto, continua a rifiutare completamente qualsiasi offerta, che fosse di aiuto, che fosse di proposta, che fosse di supporto, perché tanto l'importante è apparire, lui come anche altri. Abbiamo visto infatti anche degli Assessori in perenne campagna elettorale, il cui unico impegno è vantarsi sui social dell'amicizia che ha fatto avere un qualcosa alla Valle d'Aosta, poi rivelatosi chiaramente fasullo; assenti dove sarebbe necessario il lavoro ma presenti nel momento in cui bisogna chiedere degli interventi per millantare delle assunzioni, spesso impossibili, spesso assolutamente non realizzabili, ma perché bisogna semplicemente dire che si sta facendo...

Ho visto dei sanitari impegnati a lottare a mani nude contro il virus e ho visto dei sanitari che, nonostante la politica li abbia definiti degli eroi, sono stati lasciati da soli, anzi, non solo sono stati lasciati da soli ma sono stati addirittura fatti oggetto di pressione quando si sono permessi di alzare la mano e di dire che cosa non stava funzionando. Per fortuna la magistratura in questi giorni, in queste ore, sta approfondendo quelle che sono state appunto le eventuali problematiche del servizio, ma se tanti e tanti operatori sanitari hanno deciso di esternare pubblicamente il proprio disappunto - e poi hanno dovuto ritrattare - evidentemente un motivo ci sarà.

È chiaro che una sola segnalazione può essere anche frutto di una arrabbiatura personale, ma quando le segnalazioni diventano molteplici e ogni volta che esce una segnalazione poi si costringe la persona che l'ha fatta a ritrattare precipitosamente, è chiaro che qualche domanda la si deve fare.

Purtroppo io so, mi rendo conto di andare un po' contro questo idillio che si è creato, anche se molti colleghi hanno espresso il proprio disappunto molto più garbatamente rispetto a quello che sto facendo io, ma oggi è necessario anche fare un po' da contraltare perché non siamo tutti bravi, tutti belli, purtroppo c'è qualcuno che ha lavorato e qualcuno che non ha lavorato così tanto, ad esempio ho visto oggi colleghi farci la predica durante questo svolgimento di Consiglio mentre in Commissione hanno rilanciato proposte al limite del ridicolo, quegli stessi colleghi per esempio che mentre si discuteva delle misure, presentavano degli emendamenti che correggendo con la penna rossa la grammatica di come era scritto magari il preambolo e l'introduzione della legge oppure magari, e questo per fortuna è agli atti, rimane, e conserverò gelosamente - conservo le prove da quando ero Consigliere comunale - emendamenti che chiedono di regolarizzare il lavoro nero. Questo è fortunatamente un qualcosa che abbiamo tutti gli atti e che non smetteremo di ricordare in futuro a coloro che hanno avuto questa straordinaria idea, perché si pensa che forse con la crisi e con il coronavirus si può dire e si può fare di tutto.

Anche oggi abbiamo avuto un esempio tangibile di mancato ascolto delle istanze che arrivano dai rappresentanti dei cittadini che sono stati eletti, per esempio in II Commissione essi hanno detto molto chiaramente riguardo al bando affitti che quelle tempistiche e quel bando non andavano bene, lo ricordo: era stato valutato in II Commissione che accogliere le domande il 4 di maggio ed erogare il bonus venti giorni dopo non andava bene; oggi mentre si svolge questo Consiglio arriva la bella notizia che è stata fatta la delibera di Giunta con il bando identico a come è stato discusso in Commissione. La cosa divertente, anzi tragicomica, è che addirittura c'è scritto nel bando che i tempi per la conferma sono di novanta giorni, non di venti giorni, come era stato detto dal Presidente in Commissione. Quindi siete riusciti addirittura a peggiorare questa delibera sul bando affitti.

Io credo che tutti questi siano dei segnali, che la politica, soprattutto la Giunta - che attualmente non rappresenta nessuno, a Consiglio sciolto - si stia accartocciando su se stessa, non voglia ascoltare nessuno: ha rifiutato il commissariamento, ha rifiutato le proposte fatte non dalla Lega, non dall'opposizione cattiva, ma all'unanimità, ad esempio, dalla V Commissione in materia sanitaria - ricordiamo la proposta del Commissario - eppure ci si è arrogati il diritto di dire: "no, la proposta che arriva dalle Commissioni io non la voglio adottare". Io trovo che sia assolutamente vergognoso questo atteggiamento.

Venendo un attimo alle misure, l'ha detto qualche collega, l'ha detto prima anche il collega Marzi che parlava di un aspetto, di una proposta, io volevo parlare di un altro: stamattina il collega Aggravi ha ricordato le difficoltà occorse anche con la macchina amministrativa, è bene non negarci che ad esempio che si volevano fare alcuni interventi... e secondo me una delle priorità - da trattare in un momento successivo, dopo aver approvato questo primo intervento - sarà intervenire sulle categorie di persone escluse da questa proposta di legge, escluse non credo per volontà politica ma perché qualcuno riteneva che la formulazione così com'era stata proposta non fosse sufficientemente convincente. C'è, ad esempio, tutta una serie di persone che non percepiscono la Naspi e che purtroppo sono senza un'occupazione che risultano escluse da questa formulazione; non è colpa assolutamente di nessuno, ma sarà necessario, assolutamente, intervenire, perché tendiamo a supportare chi magari percepisce già una cifra, per quanto esigua, a livello nazionale, figuriamoci chi non percepisce assolutamente nulla, che già si trovava precedentemente in una situazione di difficoltà, che non debba ricevere il nostro supporto.

Quindi come detto condivido, si è iniziato a fare un lavoro, ringrazio nuovamente, ma chiaramente bisogna fare di più, è stato detto da tutti, è stato detto in coro, e quindi che questo mio intervento, come sempre un pochino diverso rispetto al contenuto, funzioni da sprone per tutti i colleghi.

Presidente - Ci sono altri che chiedono la parola in discussione generale? Ha chiesto la parola la collega Nicoletta Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Il momento storico che stiamo attraversando è di una tragicità inaudita, la gente muore tra atroci sofferenze e drammaticamente in solitudine. Il dolore dei parenti è straziante, in quanto, oltre al dolore della perdita, si aggiunge l'indicibile crudeltà causata dal non poter assistere la persona cara negli ultimi istanti di vita, e nemmeno le esequie. La paura domina ogni pensiero e sentimento, da quella per il possibile contagio dei propri cari a quella del futuro. Ogni forma di libertà è stata soppressa, così come ogni rapporto umano, se non virtuale, e ogni diritto fondamentale dell'uomo. A fronte di tutto questo, l'unico comportamento che ho ritenuto corretto assumere - personalmente, come gruppo consiliare della Lega e come partito - è stato quello del silenzio, silenzio per rispetto della sofferenza di tutta la nostra comunità, silenzio perché il mondo che ci ritroveremo dopo questa pandemia e quando usciremo di casa non sarà più quello che conosciamo e va ripensato completamente. Questo è il momento di studiare vie mai percorse e di porre le basi di una società del tutto diversa. Silenzio perché il Consiglio è sciolto e non ci sono più gli strumenti per dare il nostro contributo nelle sedi deputate, rimanendo solo i media, che non utilizziamo; non li utilizziamo perché in questo momento la popolazione ha bisogno di ricevere un minimo senso di sicurezza da parte delle istituzioni e, come vedo da parte di molti, fare proposte non sostenibili che illudono le persone sul loro futuro è una vera e propria operazione di sciacallaggio. Quindi come Gruppo Lega ci siamo limitati a lavorare in silenzio lasciando la parola al collega Aggravi che ci rappresenta in II Commissione e che ha svolto a nome del gruppo un eccellente lavoro, come sempre. I Commissari tutti della II Commissione hanno svolto un gran lavoro e tutti i Consiglieri hanno dato il loro contributo in condizioni per tutti difficile. La domanda però è: in tutto questo dov'è il Governo? Emergenza economica: non un solo provvedimento è stato assunto dal Governo, unico soggetto a cui spetterebbe questo compito, anche perché è l'unico ad avere gli uffici competenti a disposizione. Non solo, poche risorse sono state messe a disposizione, poche informazioni sono state date ai Commissari e ai Consiglieri, poca collaborazione è stata data. Il provvedimento che ci accingiamo a votare è un provvedimento importante ma limitato negli effetti in quanto troppo pochi i soldi disponibili. Emergenza sanitaria: i dati non mentono, siamo di gran lunga la Regione con la più alta percentuale di contagiati rispetto alla popolazione e la seconda per il numero di morti, sempre rispetto alla popolazione, siamo dietro soltanto alla Lombardia. La curva dei contagi è ancora oggi in continua e costante crescita. Questi dati dimostrano, senza possibilità di discussione, che molte scelte fatte nella gestione dell'emergenza non sono state corrette. Non lo dico io, lo dicono i dati dei contagi e dei decessi. Anche in questo caso, invece di denunciare sui giornali i problemi che ogni giorno vedevamo e vediamo, ci siamo limitati a fare alcune proposte in positivo fin da subito e continuando a riproporre le nostre richieste, rimaste inascoltate, tra cui quella della nomina di un commissario con determinati poteri, richiesta che tra l'altro era stata approvata all'unanimità dalla V Commissione; dopo un no la risposta è stata quella di nominare fittiziamente un commissario che, insieme ad altri, aveva già dall'inizio gestito la crisi. Non solo, abbiamo assistito all'ennesima brutta pagina di politica, e-mail partite dall'alto con invito ai primari a sottoscrivere un testo, specificando che era stato concordato con i coordinatori - alla faccia della libertà! - e bufale raccontate ai giornali a cui è stato detto che la mail era stata sottoscritta da tutti i primari, cosa non vera. Metodi che purtroppo in Valle d'Aosta conosciamo da molto tempo. Allora siamo d'accordo: squadra che vince non si cambia ma a distanza di parecchio tempo dall'inizio della crisi i dati sono impietosi e nulla è stato fatto dal Governo per invertire la rotta, per paura di perdere visibilità, per paura da parte di troppi soggetti che se un nuovo Commissario avesse fatto scelte diverse avrebbe messo in discussione quelle fatte invece fino a quel momento. Le persone muoiono, ne risponderete alla vostra coscienza. Noi continueremo a lavorare in silenzio e a cercare in queste condizioni di fare tutto ciò che ci è possibile per dare risposte ai cittadini, ma occorre da parte del Governo un cambio di rotta radicale perché così non va!

Oggi grazie al lavoro della II Commissione e dei Consiglieri arriva una parziale risposta ma il grosso del lavoro resta ancora assolutamente e completamente da fare e ricordate, il tempo del silenzio un giorno finirà e comunque i Valdostani ce la faranno, con o senza di voi.

Presidente - Ci sono altre richieste? Ha chiesto la parola il collega Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Anch'io osservo naturalmente che oggi ci stiamo accingendo ad approvare un provvedimento che probabilmente è il meglio che possiamo fare in questo momento con le risorse disponibili, almeno per quanto ne sappiamo noi Consiglieri e con le modalità di lavoro a cui siamo stati costretti. È evidente che l'entità delle misure è condizionata dalla disponibilità economiche, la coperta è corta, quindi per ora molti, troppi, restano scoperti.

Come hanno detto i colleghi del nostro Gruppo Lega che mi hanno preceduto, non siamo certo contrari a tutte le misure possibili per supportare i nostri cittadini e tutte le categorie produttive dirette. È sicuramente urgente provvedere in materia economica per aiutare tutti, nei limiti del possibile naturalmente, ma per evitare di ripetere i soliti errori di programmazione e per non farci trovare impreparati per l'ennesima volta - e troppo spesso è successo in questa nostra cara Regione - pensiamo a studiare tutte le strategie per far ripartire al più presto, appena possibile, tutte le imprese e le attività con nuove modalità compatibili con le esigenze di prevenzione sanitaria. Su questo bisogna lavorare da subito. Vi invito a questo proposito a esaminare un rapporto del Politecnico di Torino, che è a data di oggi, intitolato "Imprese aperte e lavoratori protetti", dove si indica tutta una serie lunghissima di accorgimenti e misure che bisognerà adottare nel momento in cui si andranno a riaprire le attività, perché non sarà più come prima, lo abbiamo detto tutti. Bisogna quindi organizzarsi subito, da adesso, altrimenti rischiamo di non poter far partire le attività nemmeno quando sarà poi possibile.

Altro argomento invece che è stato toccato da alcuni colleghi questa mattina: io dico attenti invece a fare della retorica e del facile populismo, fra l'altro con il solito leitmotiv della riduzione dei compensi dei componenti la Giunta e dei Consiglieri; discuteremo poi anche un ordine del giorno su questo, quasi che con quanto risparmiato si potesse fare chissà quali interventi strutturali. Si tratta in realtà di cifre irrisorie rispetto alle attuali necessità e lo sapete bene perché ne parlate ampiamente, qualcuno di noi ne parla e ne fa un cavallo di battaglia, ma non citate mai i numeri che ci direbbero quanto poco rilevante sarebbe questo contributo. Ma soprattutto quest'ipocrita modalità di porre il tema, come troppo spesso avviene in politica, è che lo stesso che avviene ora a livello nazionale sugli attacchi alla sanità lombarda da parte della sinistra e tante altre cose analoghe, questo tema è fondato su assunti indimostrati e spesso scientemente fallaci e fra questi quello che i Consiglieri e gli amministratori lavorino di meno in questo periodo e soprattutto che questi compensi siano una sorta di regalo, un'elargizione niente affatto meritata. Insomma la stantia e solita retorica dei privilegi della casta, una casta che peraltro non arriva da Marte ma è composta da coloro che il popolo vota. Allora basta con questa ridicola retorica, con noi stessi che ci flagelliamo quasi fossimo qui perché abbiamo vinto una lotteria e quanto fortunati siamo, quanto inutili siamo e quant'altro. Senza però, e da qui l'insopportabile populismo di cui vi dicevo prima, parlare minimamente di altri stipendi ed emolumenti anche piuttosto consistenti, molto consistenti che vediamo nell'Amministrazione e anche fuori da essa. Visto che qui ci sono anche dei convinti europeisti, qualcuno ce l'ha persino nell'acronimo del suo partito, del movimento, vi voglio rendere edotti di un fatto che accade ora, adesso in questi giorni, in quella meravigliosa realtà che è l'organizzazione dell'Unione Europea. Ebbene, ai dipendenti del Consiglio Europeo che hanno scelto di lavorare da casa hanno imposto il taglio del 50% dello stipendio per un minimo di tre mesi. Questa è, a mio avviso, una misura vergognosa e illecita, eppure nel luogo sacro della legalità e della moralità anche economico-finanziaria che per molti di voi, non certo per noi della Lega, l'Unione Europea attuale è, così si sta comportando. I colleghi che propongono questi tagli imposti agli stipendi dei politici e degli amministratori avrebbero il coraggio di fare altrettanto per i nostri dipendenti della pubblica Amministrazione e incaricati vari? Perlomeno dei compensi di una certa consistente entità, e ce ne sono. Io non credo, se avete il coraggio, se questa misura che avete oggi fortemente propugnato non è semplice populismo, allora fatelo. Noi vi abbiamo dato lo spunto, in Europa l'hanno fatto e vedremo. Non è certo alimentando le invidie che si risolvono i problemi. I problemi si risolvono premiando la meritocrazia e riconoscendo il giusto alle persone che lavorano con competenza e onestamente. La beneficenza, poi chiamiamola, collega Nasso, come vogliamo, regali, solidarietà eccetera, ma è questione di coscienza, è strettamente personale, e quindi è un'altra cosa. Accusate me di populismo e poi voi lo cavalcate proprio in un momento delicato e di emergenza come questo per riproporre i soliti temi che fra l'altro portano anche al risultato di delegittimare proprio quegli organi di cui fate parte.

Presidente - Ha chiesto la parola il vicepresidente Distort.

Distort (LEGA VDA) - Non voglio aggiungere altri pensieri e altre riflessioni, già adeguatamente espresse dai colleghi del mio Gruppo, ma voglio semplicemente ribadire che il Gruppo Lega si è mantenuto in un silenzio rispettoso e responsabile, rotto solo per consigli e indicazioni che volevano e continuano a voler essere un solidale aiuto. Questo è stato detto, questo lo voglio assolutamente ribadire, così come voglio ribadire che queste mani tese non sono state raccolte dal Governo, dalle posizioni di Governo, e tutto è proceduto in un sistema vecchio di anni, il risultato di decenni di scelte che hanno evidenziato la loro inadeguatezza con lo stato di emergenza in atto. E una sorta di solitudine in cui il Governo si è voluto trincerare, ma in questa solitudine ha portato drammaticamente altre solitudini con misure insufficienti, mancati approvvigionamenti, malfunzionamenti, disservizi, isolamenti di tanti e purtroppo troppi decessi.

A titolo di esempio e a titolo sicuramente di solidarietà voglio ricordare le strutture socio-assistenziali, gli anziani abbandonati in queste situazioni, non solo gli anziani tragicamente dimenticati, ma tutto il personale sanitario e socio-assistenziale che è stato lasciato solo nella lotta in prima linea, senza un indirizzo o indicazioni e senza protezioni. Questo va detto non con la mia voce ma con la voce che io presto alla Valle d'Aosta, alla comunità valdostana, non seguo la facile strada dell'attribuzione di colpa, non è il mio ruolo. Tuttavia il fatto che siamo finiti agli onori di cronaca come maglia nera nella gestione del coronavirus non è un dato secondario. Permettetemi questa premessa, ma così tant'è e tanto doveva essere detto per opportuna chiarezza.

Vado ora al cuore del disegno di legge, il regime di aiuto impostato sul finanziamento. A tal proposito riconosco, come hanno riconosciuto in tanti, come hanno riconosciuto gli stessi estensori della legge, che il ricorso al credito per imprese messe in difficoltà dalla emergenza Covid non è assolutamente la panacea, sicuramente sarebbe più risolutivo il contributo a fondo perso, ma è chiaro che si fa fuoco con la legna che si ha. Questo è realismo, il resto è illusione, è vendita, è spacciare illusioni a fronte di disponibilità ridotte di finanza in cui si sono trovati gli estensori della legge, in cui si sono trovati tutti quelli che hanno collaborato per questa definizione, in questa disponibilità di finanze ridotte con un'enorme platea di bisognosi, il pensare a erogazione di contributo in questa fase sarebbe stato solo ed esclusivamente dividere le briciole. Tuttavia tengo a formalizzare e a mettere a conoscenza e a condividere con tutti voi, colleghi, un auspicio: nell'elaborazione della prossima misura, dove saranno disponibili risorse economiche decisamente superiori, sarà opportuno tenere conto di altre formule, di altri meccanismi quali ad esempio l'erogazione di finanziamenti di entità proporzionate alle reali necessità delle aziende e a fronte soprattutto, molto importante, di strumenti di business plan che dimostrino che i fondi erogati siano reali investimenti in termini di produttività e non in semplice pioggia omogenea di liquidità. È necessario che quindi la politica a livello regionale si metta in dialogo con la politica a livello nazionale ma si metta in dialogo anche con la politica transalpina in modo che si avviino approfondimenti nel campo produttivo, si rafforzino quindi le tipicità territoriali, primo vero baluardo rispetto all'economia globalizzata, sostenendo quindi con particolare attenzione quelle aziende che adotteranno queste riconfigurazioni, queste reinterpretazioni legate alla tipicità del nostro territorio, perché è così che si comporta una comunità che crede in se stessa e così si deve comportare chi è a guida di questa comunità.

Ciò premesso, mi unisco al coro di chi ha espresso il riconoscimento dovuto alla Commissione, ai Commissari e a chi ha collaborato al lavoro dei Commissari. Questa non è una mia retorica ma credo profondamente, lo dico con tutta sincerità, con tutta onestà, che è un lavoro che è stato condotto a ritmi serrati, e questo lo dico anche per rassicurare quelle persone che si sentono la reincarnazione di Catone il censore, che si arrogano il diritto d'insultare letteralmente i membri del Consiglio regionale dicendo che se ne stanno a casa sul divano ad aspettare lo stipendio. Riprendo, hanno lavorato a ritmi serrati per costruire pezzo per pezzo un disegno di legge dentro i binari stretti delle risorse scarse e di interventi del Governo che, a dire il vero, spesso si sono rivelati più opposizioni, tentativi di deviazioni che vera collaborazione alla proposta di legge. E così, in questa condizione, la Commissione ha condotto in tempi ristretti al disegno di legge che ci accingiamo a votare.

In conclusione, permettetemi, cari colleghi, di evidenziare il lavoro eccellente che ha svolto un nostro campione, entro nella sfera del campanilismo, lo ammetto, non vogliatemene ma intendo riconoscere al nostro compagno di battaglia, al consigliere Stefano Aggravi, di aver messo a disposizione della Commissione, quindi dell'intero Consiglio e quindi dell'intera comunità valdostana, la sua competenza in materia economica. E così come membro del Consiglio regionale, oltre che come membro del Gruppo Lega, voglio esprimere apertamente il mio "grazie, Stefano".

Presidente - Ci sono altre richieste? Ha chiesto la parola il collega Elso Gerandin.

Gerandin (MOUV') - È indubbio che questo disegno di legge abbia aperto una porta a quella che è stata un po' la politica dell'ultimo periodo. Questo disegno di legge è frutto di un lavoro congiunto, un grosso lavoro sicuramente, organizzato e portato avanti da dei membri della II Commissione ma soprattutto allargato a tutti i membri del Consiglio regionale che hanno potuto portare anche prima dell'approdo in aula i loro emendamenti e le loro proposte. Un lavoro che ha visto anche la condivisione e l'apporto da parte del Governo regionale. È un provvedimento dove le risorse sono quelle disponibili al momento, vale a dire 25 milioni di euro, che sono null'altro che una variazione di bilancio.

Qualcuno negli interventi precedenti ha voluto parlare del modello Trento-Bolzano, dove questi interventi sono stati fatti con risorse molto maggiori. Io vorrei spiegare ai Valdostani che Trento e Bolzano hanno potuto fare una manovra del genere perché nel Decreto Italia si sono fatti scrivere una norma ad hoc che ha permesso loro di utilizzare l'avanzo presunto, quello che noi avevamo già identificato quando abbiamo approvato il bilancio di previsione. Ora c'è una cosa che mi è difficile da capire: come mai i nostri Parlamentari, quelli che ci rappresentano a Roma, non riescono a volte ad agganciarsi, a copiare le iniziative di altre realtà che io ritengo virtuose, come Trento e Bolzano? Lo dico perché sono preoccupato, se la tempistica del nostro avanzo sarà dettata dal limite che ci ha dato lo Stato, vale a dire fine maggio, vuol dire che con ogni probabilità l'assestamento di bilancio sarà oggetto di una nuova legge a giugno e, tra pubblicazione, operatività e assegnazione delle risorse, probabilmente i nostri cittadini e le nostre imprese avranno queste risorse a luglio.

Dico questo perché io penso che questo primo provvedimento, fatto con risorse limitate, quelle che erano disponibili, avrà un senso se queste risorse andranno immediatamente ai cittadini, alle persone, alle Partite IVA in difficoltà.

Dobbiamo evitare d'impantanarci nella normalità. Oggi c'era un piccolo passaggio di Mario Deaglio, faceva una citazione e diceva che nel sistema Italia, accanto al medico eroico, è comparsa la burocrazia indifferente. Ora io dico: speriamo che nella nostra piccola Valle d'Aosta prevalga il medico eroico e non la burocrazia indifferente.

Qualcuno ha detto che ci sono importanti disponibilità finanziarie dove alla fine ai cittadini e alle imprese viene proposta la dilazione, la sospensione di pagamento e l'indebitamento. Certo che se da noi i prestiti all'impresa con garanzia dello Stato o della Regione vengono considerati o rischiano di venir considerati come sussidi per restare in vita e non come capitali per impostare un bilancio aziendale, probabilmente anche queste opportunità sono dei rischi per quelle imprese che la vedono in questa maniera.

Io penso che in questo momento ci sia anche un'altra strada, sicuramente, qualcuno che mi ha preceduto ha parlato d'indennizzi a fondo perso. Mi sono documentato un po', ci sono altri Stati, vedi Francia, vedi Germania, che si sono mossi in questa direzione con delle modalità diverse. La Francia parla di 1.500 euro elevabili a 6.500 per le aziende e le Partite IVA. La Germania, che ha disponibilità ben superiori, parla di un modello Germania che va dai 9.000 euro alle imprese sotto i dieci dipendenti ai 14.000 euro per quelle sotto i venticinque dipendenti, ma quello che è importante è che, rispetto a queste possibilità d'intervento, gli schemi di aiuto sotto forma di sovvenzioni hanno ottenuto il via libera della Commissione europea. Questo ci permette di valutare più opportunità, di certo io penso che la via maestra sia quella finalizzata a far ripartire i settori produttivi valdostani; ci veniva richiesto, da parte del CNA, da parte delle imprese valdostane, un piano di lavoro, un programma d'investimenti pubblici, diversamente le imprese non ripartiranno perché i bandi pubblici sono fermi, si deve mettere in campo delle risorse che stimolino anche gli investimenti privati e soprattutto ci dicevano che è certo che il settore non può reggere una chiusura prolungata che vada oltre il mese di maggio.

Allora bisogna davvero pensare alla fase 2, la ripartenza, soprattutto a una ripartenza progressiva per artigiani, piccole imprese, cantieri di quattro-cinque persone. Io non so a voi, ma tante persone mi chiedono: "ma perché noi che siamo una piccola impresa di due-tre-quattro persone non possiamo ripartire?". Questa è una sfida importante e noi a questo crediamo, pertanto discuteremo l'ordine del giorno, noi crediamo che in questo momento ci voglia un segnale forte, per cui noi chiederemo in quest'ordine del giorno di privilegiare fino a un milione di euro la procedura negoziata, vale a dire l'invito a cinque imprese. Non ho potuto scrivere sull'ordine del giorno che devono essere possibilmente imprese valdostane, ma è palese, perché il futuro lo avremo solo se noi riusciremo a far ripartire quel settore produttivo nel rispetto del criterio di rotazione degli inviti, su questo non c'è ombra di dubbio; è una possibilità che la legge sugli appalti ci permette e che in questo momento dovrebbe essere applicata dagli enti locali ma anche dalla Regione.

Per quello che riguarda le imprese, c'è un'indagine di Banca Italia che mi preoccupa, dice che per l'80 percento delle aziende la situazione economica è peggiorata e che il 65 percento delle imprese si aspetta un peggioramento delle proprie condizioni operative nel secondo trimestre. Questi sono dati frutto di un'indagine chiaramente a livello nazionale ma io non penso che la Valle d'Aosta sia esente da queste grandi difficoltà. La Valle d'Aosta è paradossalmente più in difficoltà rispetto ad altre realtà, noi paghiamo l'improvvisazione, la mancanza di programmazione di una classe politica che negli anni ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza, la pandemia Covid-19 l'ha solo evidenziata.

È agli occhi di tutti la fragilità della sanità sul territorio, il dramma delle microcomunità RSA valdostane. Siamo in buona compagnia ma questo non ci solleva da una responsabilità: è palese che queste realtà erano nate come sociale, sono sempre state più sanitarie, questo si sapeva, per cui non è che dovessimo aspettare la pandemia per capire che necessitavano OSS in più o che in Valle d'Aosta eravamo l'unica realtà senza la tripla S. Ora è inutile andare a rivangare, ma è inaccettabile che un Assessore ci dica: "ma noi nel bilancio 2020 davamo già delle risposte". Voi nel bilancio 2020 non avete accettato degli emendamenti dove si mettevano risorse per corsi OSS, si davano più disponibilità per le micro che andavano avviate e aperte, vedi Perloz e Morgex, e si metteva più disponibilità per l'adeguamento di altre strutture! La tripla S è una rivendicazione che sono anni che viene avanzata in questo settore, davvero viene un po' difficile capire in questo momento queste fughe in avanti, queste promesse, quei giochini di chi la spara più grossa. Ognuno di noi viene da anni di esperienza politica dove, bene o male, la visione, la prospettiva o il comportamento e le dichiarazioni pronunciate in un contesto importante come il Consiglio regionale fanno parte del nostro patrimonio personale, per cui su questo io non ho dubbi: sarà molto difficile in questo breve periodo che ci separa dalle elezioni far cambiare idea alla gente.

Voglio ultimare con una preoccupazione vera, perché io penso che gestire con cupa e preoccupante solitudine una fase critica come questa, che pagheremo tutti, di certo non è un bel messaggio. Per cui probabilmente ci sono delle persone in questo momento sovraccaricate di responsabilità, ed obiettivamente tutti siamo umani, è difficile gestire tutto, ma accettateli i consigli, accettateli! Collaborate e non abbiate la presunzione di dire: "so tutto io, quello che decido io va bene così", proprio perché si hanno tanti settori da gestire, faccio un esempio a caso: l'agricoltura in questo momento è un settore abbandonato, ma è abbandonato perché non ci sono neanche le minime informazioni, soprattutto per gente che in questo momento deve prepararsi ad andare negli alpeggi o fare delle domande, oppure assumere del personale.

Presidente - Non ho altri iscritti a intervenire in discussione generale. Ha chiesto la parola il collega Marquis.

Marquis (SA) - Questa mattina non sono riuscito a completare la relazione, volevo prendere dei minuti che avrei avuto a disposizione nella discussione generale, così non è stato, pertanto credo che debba aggiungere qualche considerazione.

Innanzitutto ringrazio tutti i colleghi che sono intervenuti per la condivisione e l'espressione di apprezzamento per il lavoro svolto in questo difficile momento dalla II Commissione. Io credo che sia importante sottolineare che senza il contributo di tutti i colleghi Consiglieri sarebbe stato difficile, in quanto il prodotto che è stato confezionato è la sintesi delle idee e delle proposte messe a disposizione da tutti i Gruppi. Siamo partiti da 150 idee per arrivare a questa sintesi. Il percorso sicuramente è stato veloce, compatibile con gli obiettivi temporali che ci siamo dati. Abbiamo anche potuto condividere col Governo - credo che sia stata una cosa molto positiva - la proposta che oggi viene messa all'attenzione dell'Aula. È stato sottolineato da diversi colleghi che sono intervenuti che la coperta è corta, io aggiungerei anche stretta, ridotta rispetto alle esigenze. Avevamo a disposizione 25 milioni e siamo riusciti a mettere a disposizione 20,5 milioni di contributi a fondo perso e 4,5 milioni di euro per favorire l'accesso al credito alle imprese, per il quale, sostanzialmente, hanno in questo difficile momento una grande necessità di avere delle garanzie pubbliche. In questa fase, più che un'iniziativa per le imprese, vorrei sottolineare che è un'iniziativa di assistenza agli autonomi e agli imprenditori, perché purtroppo le misure a disposizione non sono dell'entità che consente di ristrutturare l'azienda, ma per mettere l'imprenditore nella condizione di far fronte alle necessità di vita, così come per coloro che beneficiano degli ammortizzatori sociali, in un momento in cui la ditta è chiusa o ha dovuto sospendere l'attività. Sicuramente è una situazione molto difficile per tutti e abbiamo affrontato questo difficile compito in considerazione anche dell'ampia platea dei beneficiari, pertanto, per non lasciare indietro nessuno, si è cercato, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, di creare un'iniziativa il più inclusiva possibile in questo momento.

Non siamo ancora arrivati a mettere queste misure sui conti correnti dei Valdostani, perché oggi approviamo la legge ma poi ci sono ancora dei passaggi da fare. Occorre, a nostro avviso, digitalizzare al massimo la gestione di questa procedura perché diversamente si rischia di arrivare molto lunghi. Abbiamo, anche in questo difficile momento, potuto sperimentare nella compilazione di questa proposta che occorre, come hanno già sottolineato altri colleghi, superare le vecchie liturgie e lasciare da parte le farraginose procedure che hanno caratterizzato in regime ordinario l'Amministrazione pubblica. Occorre per forza semplificare, lavorare in una situazione di emergenza richiede un approccio e uno schema nuovo, perché diversamente si andrebbe verso una paralisi, quindi bisogna superare anche i formalismi nei rapporti interpersonali, nei rapporti tra politica e strutture e tra strutture e strutture. A tutti noi è chiesto un salto di qualità anche sotto questo profilo, perché diversamente sarà molto difficile riuscire a dare delle risposte adeguate alle aspettative dei Valdostani.

Sicuramente questa non è una legge perfetta, è un inizio, abbiamo cercato di arrivare a una sintesi, alla miglior sintesi possibile, trovando la condivisione politica e credo che vada sottolineato anche l'atteggiamento di grande responsabilità non solo della politica, tranne poche eccezioni, ma anche di tutte le parti economiche e sociali, perché in una situazione come questa hanno espresso condivisione all'iniziativa, pur conoscendo i limiti della proposta dettata dalle risorse a disposizione, e quindi pure queste parti che sovente e volentieri fanno da pungolo alle proposte politiche hanno tenuto conto della grande emergenza per cercare di dare una risposta all'unisono. Quindi è stato detto: andiamo avanti, facciamo in fretta perché è questa la strada da percorrere e cerchiamo di fare poche polemiche.

Credo che sia quindi da sottolineare l'agire con responsabilità in modo unito e con grande tempestività, ma adesso bisogna guardare avanti, di fronte abbiamo lo scenario di creare un provvedimento che possa dare le migliori soluzioni alla ripartenza della Valle d'Aosta, perché oggi viviamo sicuramente una situazione di chiusura totale e di sospensione dell'attività. Quando scatterà il semaforo verde credo che si troverà una realtà completamente diversa rispetto al passato. Purtroppo la filiera delle attività economiche si è interrotta e probabilmente nella ripartenza ci saranno degli inconvenienti difficili che dovranno essere presi in mano e occorrerà trovare delle soluzioni.

Pertanto a questo riguardo credo che la politica abbia una grande responsabilità che è quella di cercare di mettere a disposizione il prima possibile le risorse del consuntivo, dell'assestamento, ma anche di riprogrammare l'attività del 2020, perché sicuramente ci sono tutta una serie di attività che non verranno più realizzate o delle priorità che dovranno essere ridefinite. Per questa riprogrammazione, unitamente agli utili, a cui si dovrà per forza attingere, delle società partecipate, ritengo che si debba mettere a disposizione un importo superiore rispetto ai 120 milioni di euro, perché per fare una manovra strutturante bisogna intervenire, è vero, da una parte sugli indennizzi, sul sostegno alle imprese, ma il sostegno va garantito anche attraverso politiche fiscali adeguate che richiedono molte risorse a disposizione. Importi di 100 milioni quando si deve agire a tappeto su una realtà come il Valais, su un sistema economico come il nostro, sono degli importi che non sono altissimi. Sicuramente bisognerà cercare d'investirli al meglio per sostenere questa nostra regione, questo nostro tessuto produttivo che era già di per sé fragile e lo è sempre stato perché siamo una regione di montagna, dovremmo cercare tutti insieme di puntare a una nuova sostenibilità e di ripartire cercando di rafforzare la struttura di questo sistema, un sistema monoculturale, molto sbilanciato sul turismo e questo aspetto in questo momento non favorisce sicuramente la ripresa.

Credo che quindi sia necessario pensarci sin da subito e dalla prossima settimana, come Commissione, concentreremo la nostra attenzione già a questo provvedimento, ma nel contempo occorre monitorare il percorso che questa legge dovrà ancora fare per poter arrivare a trasferire benefici ai Valdostani e credo che tutti insieme dovremmo cercare di fare fronte comune, per cercare di semplificare al massimo queste procedure.

Mi rendo conto che è una sfida importantissima, difficilissima, ma se non ci mettiamo tutti insieme in gioco è difficile che ce la faremo. Sono convinto che tutti sapranno lasciare da parte, come è stato fatto in questa fase, l'appartenenza partitica per lavorare nell'unico interesse comune che è cercare di salvare la Valle d'Aosta e dare le risposte migliori che i cittadini valdostani si aspettano da noi.

Dalle ore 15:28 assume la Presidenza il vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole à la présidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Intervengo a nome del mio Gruppo e devo dire che un po' mi spiace rompere questo clima da libro cuore che si è venuto a creare. Devo dire che è imbarazzante passare ore a ringraziarci tra di noi, ho sentito addirittura dirci a vicenda quanto siamo stati bravi, c'è anche chi ha sottolineato che abbiamo lavorato tanto, addirittura a Pasquetta! Io direi che dovremmo renderci conto che ci sono tante Valdostane e tanti Valdostani che avrebbero voluto lavorare a Pasqua e invece questa condizione che ahimè stiamo vivendo non glielo ha permesso. Quindi direi che dovremmo fare lo sforzo di andare oltre alla retorica, credo che stiamo facendo semplicemente il nostro dovere e che le uniche persone davvero da ringraziare siano quelli che ci stanno quotidianamente aiutando a uscire da questo incubo - e non solo la Valle d'Aosta, non solo l'Italia, ma il mondo intero - mi riferisco a tutti i sanitari in prima linea, alle Forze dell'ordine, tutti coloro che lavorano nei supermercati, nelle pulizie, sono stati citati prima, tutti quelli che in questi giorni, silenziosamente, stanno lavorando per farci uscire dalla crisi sanitaria. Finché non si supera la crisi sanitaria difficilmente si potrà tornare a una normalità. Quindi a loro diciamo il nostro grazie e cerchiamo di uscire un po' da questa bolla surreale di auto-ringraziamenti che si è creata.

Se dovessi con una frase riassumere questo provvedimento che oggi siamo chiamati a votare direi che la montagna ha partorito un topolino. Infatti nelle settimane si sono create delle grandi aspettative che devo dire, ahimè, in parte sono state disattese con questo provvedimento. Devo dire che va bene, bisogna venirsi incontro, è giusto, la politica è trovare delle sintesi ma noi non siamo assolutamente disposti a dei compromessi al ribasso, dei compromessi che porterebbero a perdere i nostri principi. Quindi, sicuramente è apprezzabile il lavoro che è stato fatto tra i Consiglieri e i colleghi della II Commissione, però è giusto che ognuno di noi difenda e porti avanti le proprie posizioni, come Gruppo di Front Valdôtain, PNV e Area Civica, ma anche in rappresentanza dei partiti politici di Forza Italia e Fratelli d'Italia, abbiamo depositato le nostre proposte il 5 aprile alla Commissione, delle proposte che sono serie, concrete e attuabili, perché ho sentito giustamente dei colleghi dire: "non bisogna illudere nessuno" e - torno al riferimento che ho fatto all'inizio - qui si sono create false aspettative.

Qualche settimana fa abbiamo approvato il primo provvedimento che ha stanziato 3,7 milioni di euro per i nostri concittadini e le nostre concittadine. Noi lo abbiamo votato perché una cifra così contenuta non poteva prevedere dell'altro. Da lì abbiamo cominciato a creare delle aspettative per i Valdostani e noi non abbiamo presentato delle disposizioni dal libro dei sogni, ma il provvedimento che invece oggi abbiamo all'analisi e alla nostra attenzione ha davvero una filosofia diversa da quella che noi portiamo avanti con estrema convinzione. Noi siamo assolutamente contrari a proporre ulteriori forme d'indebitamento per imprese e liberi professionisti, siamo assolutamente contrari a queste misure, così come siamo contrari al differimento dei pagamenti. Quindi come si fa a dare a tutti.... ho sentito dire un termine che mi fa venire la pelle d'oca: contributi a fondo perso. Questi non sono contributi a fondo perso, mettiamocelo bene in testa. Quelli che noi proponiamo e che chiediamo, e vi dirò anche come, sono dei veri e propri indennizzi! Noi dobbiamo restaurare il danno patito a tutti coloro che si sono trovati dall'oggi al domani a dover tirare giù e abbassare la saracinesca. Infatti noi, proprio perché siamo consci che bisogna proporre delle misure attuabili, non abbiamo mai chiesto contributi a pioggia per tutti o solo in base al fatturato, perché capiamo bene che è vero, la coperta è corta, è piccola, è stretta, è una copertina, ma anche la copertina possiamo scegliere dove collocarla e noi l'avremmo collocata in maniera diversa.

Gli indennizzi devono servire al ristoro almeno di quelle spese vive, e con 25 milioni, e vi dico anche che noi siamo assolutamente contrari all'articolo 3 e all'articolo 4 che aiutano e spingono privati e imprese a indebitarsi ulteriormente, e quei 4,5-5 milioni che sono previsti in questo articolo insieme ai fondi previsti per l'agevolazione IRPEF, che è lodevole come iniziativa, ma nel suo complesso impegna tanti soldini, perché impegna 3 milioni e 500, ma sarà quasi impercettibile sui privati, sul singolo, a livello di misura. E allora noi queste risorse che ammontano per il totale di 8 milioni di euro le avremmo destinate a indennizzare, a risarcire, a dare davvero una piccola boccata di ossigeno almeno in quelle spese vive, quelle spese che non sono differibili e che i piccoli commercianti, i piccoli artigiani, si trovano a dover affrontare e non hanno aiuti.

Ecco, non vuol dire spogliarsi della maglia del partito politico, non vuol dire fare campagne elettorali, non ci sono vincitori e vinti. Gli unici che perderanno saranno coloro che saranno costretti ad abbassare le saracinesche alla fine del mese. Ed è per questo che noi questi soldini, pochi sì, pochi, piuttosto aspettiamo qualche giorno in più, facciamo una ricognizione delle risorse e investiamoli, ma almeno questi, e c'erano, secondo noi, andavano indirizzati a sostegno di imprese e Partite I.V.A., perché la nostra regione è una regione molto particolare, lo ha detto qualcuno prima di me, si fonda principalmente sul turismo e le Partite I.V.A. e le imprese sono il tessuto sociale economico vitale della nostra regione! Se noi non cristallizziamo bene nella nostra mente questo e non ci rendiamo conto che, se non sosteniamo in maniera forte e decisa questi settori, sarà la fine del sistema Valle d'Aosta. Voteremo a favore di alcuni articoli perché condividiamo qualche proposta, contenuta in quel documento che abbiamo presentato a inizio mese, la condividiamo, come i 400 euro che vanno a integrare la cifra stanziata per i lavoratori autonomi, il contributo per gli affitti anche se effettivamente mettere il plafond massimo dei 500 euro è estremamente limitativo, o l'articolo 7 che indennizza le categorie prive di altre modalità di sostegno o il bonus a favore di soggetti con minori a carico ma anche qui bisogna dire che 100 euro a minore è una cifra veramente... e su queste misure bisogna chiedere, per dare delle misure che sono così contenute non è meglio riunire questi importi e provare a incidere in quei settori che sono stati così pesantemente e direttamente toccati da questa emergenza?

Non vorrei andare oltre, però abbiamo assistito a delle anomalie in questa discussione, perché anche a livello statale ci sono dei partiti che insieme a quelli che io qui rappresento sostengono fortemente la volontà e la richiesta sul nostro territorio di non andare ulteriormente a indebitare le persone, perché non è il libro dei sogni, perché è stato citato il Canton Valais, è stata citata la provincia autonoma di Bolzano ma non c'è bisogno neanche di scomodare questi esempi virtuosi.

Andiamo a vedere cosa hanno fatto in Lombardia, peraltro da un governatore che è di una forza rappresentata in questo Consiglio regionale: hanno stanziato 60 milioni di euro proprio per interventi come questi, di ristoro dei danni patiti dalle Partite I.V.A., dai piccoli imprenditori, dai piccoli artigiani. Questi non sono regali, non vendiamoli come tali, perché io sento questo termine "diamo i contributi a fondo perso"; mi fa tornare indietro nel tempo, quasi come voler far intendere che regaliamo qualcosa a qualcuno. Qui siamo di fronte a un'emergenza incredibile, qualcuno lo ha ricordato: un periodo storico pazzesco.

Questi lavoratori se non avranno questo minimo di aiuto che almeno serve a mettere a zero, qua non stiamo neanche parlando del mancato guadagno, perché sarebbe bello poter dire: "diamo anche questo" ma mi rendo conto, facciamo immediatamente una ricognizione delle risorse effettive che abbiamo e che avremo a disposizione prossimamente, ma anche questa sistematicità d'intervenire a goccia, oggi proponiamo un intervento, domani un altro, tra due settimane un altro, prolunga l'attesa e fa crescere delle speranze. Questo non va bene, bisogna dare delle risposte e secondo noi, ripeto, va bene il segnale unitario ma noi non siamo sicuramente disponibili a scendere a compromessi al ribasso. Tornerò poi in dichiarazione di voto su altri aspetti.

Président - D'autres qui souhaitent intervenir en discussion générale ? Alors personne, donc je déclare la discussion générale fermée. Je demande aux Assesseurs et au Président pour la réplique, qui souhaite intervenir ? Est-ce qu'il y a des répliques de la part du gouvernement ? La parole au président Testolin.

Testolin (UV) - Credo che questa seduta virtuale del Consiglio Valle, la seconda da quando siamo entrati in questa crisi particolare, ci presenti una situazione ormai conclamata. Giorno dopo giorno, siamo di fronte a delle valutazioni e a delle interpretazioni, delle situazioni di disagio, delle situazioni di difficoltà con le quali dobbiamo imparare a convivere e, quando si affronta quotidianamente una situazione di difficoltà, credo che ci sia anche la capacità di cogliere i segnali positivi e soprattutto le possibilità di migliorarsi strada facendo.

Io oggi in alcune delle rappresentazioni presentate dai Consiglieri raccolgo e leggo alcune iniziative che evidentemente potranno fare in modo che il percorso di ripresa della nostra regione possa essere costruito e avviato in maniera opportuna.

Oggi è interessante pensare di costruire qualcosa sulla base di una criticità che oggi ci attanaglia, una criticità che non è assolutamente finita da un punto di vista sanitario; lo hanno ripetuto molti colleghi, ed è una valutazione che io assolutamente condivido: cercare di dare delle risposte puntuali e delle certezze dal punto di vista del creare i presupposti perché una ripresa - che sarà lunga e articolata e molto probabilmente anche disomogenea sul nostro territorio - possa essere costruita nella garanzia di una sicurezza sanitaria, che è indispensabile.

Ho condiviso e apprezzato e tuttora condivido le visioni dove bisogna creare un nuovo percorso che innanzitutto garantisca alla nostra regione la possibilità di rappresentarsi come una regione che possa fare della sicurezza in qualsiasi tipo di circostanza uno dei suoi elementi di forza. Lo è stato per molto tempo e per molte caratteristiche che vedevano la Valle d'Aosta estremamente sicura dal punto di vista di quella che era un'assistenza sanitaria puntuale e precisa per le attività della montagna, per le situazioni soprattutto dei visitatori che vivevano il nostro territorio con la certezza di essere adeguatamente assistiti nel momento in cui avessero avuto delle problematiche. Ecco, in senso più lato penso che questo debba essere il faro che illumini il percorso di crescita e di ripartenza dei prossimi mesi; senza questo è presuntuoso e irresponsabile per certi versi individuare una ripresa che possa basarsi solo su degli elementi che non coinvolgano anche l'aspetto sanitario.

Condivido il pensiero di chi vede un approccio di rilancio della nostra economia non esclusivamente attraverso degli interventi di sussistenza, o assistenziali, che possano essere caratteristici e caratterizzanti questo specifico periodo della crisi che evidentemente confronta la popolazione con un disagio inaspettato e repentino al quale bisogna dare sicuramente ossigeno con le risorse a disposizione. Dall'altra parte, bisogna creare i presupposti per un rilancio dell'economia che passi attraverso la possibilità di riversare lavoro sul territorio attraverso le iniziative dei nostri enti locali, ma anche delle nostre aziende, anche attraverso la riconversione e la possibilità di trovare degli spunti anche nelle criticità di questo momento, per rilanciare la ricerca e l'economia, anche di produzione, all'interno del nostro territorio.

Qualcuno l'ha detto, quello che ci ha sempre caratterizzato nel positivo oggi diventa un qualcosa da affrontare in maniera nuova: il turismo, così come concepito fino a un mese e mezzo fa, probabilmente dovrà essere ricostruito e ripensato in un percorso che deve vederci collaborare con i territori, con gli operatori che hanno fatto e faranno il turismo nel futuro, per trovare i giusti equilibri per sostenere questo settore. Condivido, non esclusivamente attraverso una serie di finanziamenti che oggi per tutta una serie di settori possono essere fondamentali, quando anche indispensabili, ma che nel futuro dovranno essere trasformati in qualcosa che supporti un bilancio e una ripresa anche attraverso un contributo che possa garantire la possibilità di riprogrammare il proprio business, la propria potenzialità e la propria apertura a un mercato che probabilmente non sarà più quello che siamo stati abituati a vivere finora.

Credo che ci debbano essere dei confronti forti con il territorio, con chi questa crisi l'ha vissuta sulla propria pelle sin dal primo minuto e, nonostante questa crisi, si è messo a disposizione del percorso di solidarietà che ancora oggi caratterizza molte delle attività che forse più di altre patiranno nel turismo, e qua parlo di chi ha fatto turismo, di chi ha fatto ricettività, di chi ha fatto ristorazione, che sta comunque sostenendo, con le sue disponibilità, dei percorsi di confronto con questa realtà molto delicata.

Penso che gli investimenti nella sanità non possano essere trascurati, penso che il modo di rivedere la sanità territoriale possa, come qualcuno ha auspicato, essere un percorso da valutare all'interno delle dovute sedi per verificare le necessità di soluzione che probabilmente arrivano al loro culmine in questo momento e che fanno veramente pensare a una dovuta ristrutturazione della sanità valdostana per il futuro.

Per quanto riguarda la programmazione, penso che sia assolutamente corretto e coerente con i bisogni dare avvio a un piano lavori importante, un piano lavori che l'Assessorato, per quanto riguarda le iniziative da parte della Regione, sta elaborando proprio per riuscire, in tempi coerenti con quello che potrà essere il momento di partenza, ad avere le opportunità di mettere sul territorio delle iniziative che possano ridare slancio a un'attività economica regionale, così come le iniziative che dovranno essere contemplate all'interno della nuova legge che andrà a riallocare le risorse dell'avanzo di Amministrazione - importanti ma probabilmente non sufficienti a dare riscontro a tutte le necessità del nostro territorio - che dovrà tenere ben conto e ben presente la possibilità di trovare nel territorio stesso quei momenti per rilanciare le attività economiche, così come qualcuno ha sottolineato e così come gli enti locali hanno proposto in un loro confronto con l'Amministrazione regionale.

Io mi fermerei qua, penso che in questo periodo il lavorare sia qualcosa di naturale e di dovuto, non c'è niente di più e niente di meno nel farlo quotidianamente con quello che ognuno di noi può mettere a disposizione di questo percorso, con l'attenzione che bisogna dedicare alle problematiche sanitarie e all'attenzione che bisognerà sempre di più dedicare a quelle che saranno invece le motivazioni e le impostazioni per una ripresa economica che non potrà non essere presente nei prossimi mesi.

Président - Est-ce qu'il y a d'autres assesseurs qui souhaitent intervenir en réplique ? Il n'y a pas d'autres interventions, collègues, on procède aux ordres du jour. Je vous rappelle qu'il y a 5 minutes pour les interventions, 30 minutes pour les répliques du gouvernement et 5 minutes pour un conseiller pour chaque groupe. On procède donc avec l'ordre du jour n° 1 de la proposante Emily Rini, présidente.

Rini (PNV-AC-FV) - Quest'ordine del giorno devo dire che va esattamente in quell'ottica auspicata prima, ovvero di essere seri e, in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, di creare delle condizioni anche migliori per la nostra comunità e soprattutto per il mondo lavorativo della nostra regione. Sarebbe stata sicuramente necessaria in questo ambito, in questo settore, una legge organica, complessiva di questa materia molto complessa, però visto che siamo in una situazione di emergenza, adesso non è solo importante modificare questi criteri e queste previsioni ma è del tutto fondamentale. Direi che bisogna mettere un po' ordine, snellire l'accesso per le imprese valdostane per poter svolgere le loro attività sul territorio e in questo senso credo che sia veramente importante l'appello che ha fatto il Celva e quest'ordine del giorno vuole andare esattamente in quella direzione. Quindi, come partiti di Forza Italia e Fratelli d'Italia, chiediamo alla Giunta regionale di presentare al Consiglio regionale, entro quarantacinque giorni dall'entrata in vigore di questa disposizione di legge, un progetto di legge che abbia ad oggetto l'affidamento dei contratti pubblici da parte delle Amministrazioni con l'obiettivo di riavviare e stimolare l'economia regionale, garantendo al contempo la qualità delle prestazioni nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, libera concorrenza e parità di trattamento; dovrà prevedere questo disegno di legge, ai fini della valutazione dell'offerta in relazione alla natura, elementi fortemente attinenti alla territorialità e alla filiera corta. Un occhio di riguardo anche, ahimè, ancor più in un momento come quello che stiamo attraversando, verso il contenimento dei consumi energetici, delle risorse ambientali, delle opere e delle prestazioni. Chiediamo inoltre di presentare al Consiglio regionale entro quarantacinque giorni, sempre dalla data in vigore, un disegno di legge volto a semplificare e a ridurre gli adempimenti gravanti sulle società partecipate regionali che attualmente ne condizionano profondamente l'operatività, anche al fine di favorire l'occupazione sul territorio e il rilancio dell'economia. Dobbiamo ovviamente partire dalla considerazione della necessità assoluta di riuscire a superare le potenziali difficoltà nell'approvvigionamento dei lavori, dei servizi e delle forniture in relazione alle disposizioni del DPCM attuale, nonché di quelli successivi e delle ordinanze statali nonché regionali.

Ovviamente io spero che la fase due si attivi al più presto, spero che non ci trovi impreparati come per la fase uno, quindi se vogliamo e dobbiamo far ripartire la nostra regione; adesso stiamo discutendo di quando si ripartirà: a livello nazionale già hanno delle date, quindi non facciamoci sempre superare e superare alla grande. Proviamo a partire in tempo per strutturare e organizzare al meglio e credo che questo piano dei lavori con delle procedure che siano più snelle soprattutto vada a tutelare maggiormente le nostre realtà valdostane, andando per esempio -è un'altra proposta contenuta nell'ordine del giorno - a lottizzare le grandi opere che vengono appaltate. Credo che sia un segnale positivo perché, lo abbiamo detto prima, la nostra regione vive di turismo e di tutto ciò che ne è connesso, dal commercio e da tutto ciò che ruota intorno al turismo, ma anche l'edilizia è un pilastro fondamentale della nostra regione.

Quindi dobbiamo fare un mea culpa: questa legge doveva essere fatta prima, prendiamo ad esempio sempre l'Alto Adige o il Trentino. Ecco, Trento ha una normativa molto completa, molto compiuta in materia, siamo in ritardo sì, diamo però un segnale ora. Mentre prima era necessario adesso questo passo è indispensabile.

Président - Je demande au gouvernement qui souhaite intervenir, autrement on passe directement aux déclarations de vote. Nous procédons. Alors la parole au viceprésident Distort.

Distort (LEGA VDA) - Riguardo alla proposta, all'ordine del giorno della presidente Rini io penso che si sfondi - almeno per quanto riguarda me e per quanto riguarda il Gruppo Lega, così come penso il mondo dell'imprenditoria - una porta aperta, una porta addirittura spalancata, perché la questione relativa alle briglie poste dalla Legge 50 sul codice degli appalti è un dato che pesa su tutto il territorio, su tutta l'imprenditoria nazionale da quando è sorta, dal 2016. Fondamentalmente il codice degli appalti è una legge anticorruzione e stop, mentre direttive europee del settore propongono un respiro decisamente più ampio.

È necessario quindi, condivido assolutamente che sia necessario - questo, a titolo di informazione, l'avevo già avviato io come rappresentante del Gruppo Lega all'interno della Terza Commissione all'epoca in cui avevo la reggenza, la presidenza della Terza Commissione - il fissare un tavolo permanente con gli ordini professionali e con l'associazione di categoria. È assolutamente necessario, si tratta di riscrivere la Legge regionale 12, attraverso alcuni concetti che vorrei riassumere, tre semplici concetti, fondamentalmente legati tutti al concetto del mercato di prossimità.

Il mercato di prossimità si è rivelato il modello vincente, soprattutto, tra l'altro, in questa situazione di emergenza sanitaria, e quindi risulta compatibile sia con il contenimento dei consumi energetici - e quindi della tutela dell'ambiente così come era nato a suo tempo, il concetto così come si è sviscerato dai tecnici - ma soprattutto, in questo caso, permette la circoscrizione dei rischi di contagio e l'aiuto immediato e distribuito delle economie locali.

Quindi sono misure che sono assolutamente da prendere in considerazione e colgo l'occasione per ricordare che si tratta proprio, a costo prossimo allo zero, di mettere in atto semplicemente misure attuabili da subito.

Tra l'altro io ricordo, sperando di stare nel tema, l'accordo d'intesa tra gli ordini tecnici, professionali e la Regione Valle d'Aosta, accordo già siglato, già sottoscritto, ma arenato a tutt'oggi nella procedura di applicazione della definizione di una piattaforma operativa. Le imprese, da quanto mi risulta, sono un po' più avanti rispetto ai professionisti, ma è assolutamente fondamentale proseguire il percorso legislativo normativo.

A nome mio e del Gruppo Lega, ci allineiamo quindi alla proposta di quest'ordine del giorno, auspicando un lavoro dettagliato e approfondito, ovviamente nei limiti del perimetro di competenza regionale e in costante collegamento con l'ambito statale.

Président - D'autres ? La parole au collègue Restano.

Restano (GM) - Molto brevemente, in analogia a quanto già detto nel corso del mio intervento, anche noi voteremo a favore di questo ordine del giorno perché riteniamo necessario e urgente fornire, come già detto, di risorse i Comuni e metterli nelle condizioni di poter affidare i lavori sul territorio nel più breve tempo possibile.

Solo attraverso l'applicazione puntuale di quest'ordine giorno riusciremo a raggiungere questo obiettivo. Le aziende del territorio sono la nostra spina dorsale, devono essere messe in condizioni di lavorare, dalle più piccole fino a quelle più importanti.

Presidente - La parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Noi sosteniamo senz'altro l'opportunità, ovviamente, di riavviare l'economia ma quest'ordine del giorno ci pare poco strutturato e non del tutto condivisibile. Serve sicuramente una norma regionale sugli appalti che sia adeguata alla nostra realtà locale, ma diverse previsioni di quest'ordine del giorno, come per esempio la divisione in lotti, sono già utilizzabili secondo la normativa vigente. Ribadiamo quindi la nostra disponibilità a lavorare da subito a un provvedimento legislativo che è necessario e urgente - tra l'altro gli unici provvedimenti che questo Consiglio, ricordiamolo, può assumere, purtroppo - ma non siamo disposti a sostenere la velocizzazione delle procedure quando queste potrebbero diventare pericolose o anche propagandistiche.

Poi non abbiamo capito il punto relativo alle partecipate, perché le società partecipate regionali spendono denaro pubblico di cui noi siamo responsabili e quindi devono poter essere controllate costantemente dai cittadini. Quindi che cosa s'intende esattamente per "semplificare e ridurre gli adempimenti e i gravami delle partecipate"? Ci viene il dubbio che qualcuno potrebbe anche pensare che si tratti di quotare e poi magari privatizzare CVA. Insomma, senza fare polemiche, perché appunto abbiamo detto che non è assolutamente il momento, quest'ordine del giorno non ci convince, non lo riteniamo utile alla gestione dell'emergenza e quindi ADU VDA dichiara la sua astensione.

Président - D'autres ? La parole au collègue Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Non sarei intervenuto se non interveniva prima la collega Pulz.

La presidente Rini prima ha illustrato bene gli intendimenti, ma volevo solo chiarire, considerato che questa opportunità di avere una legge nostra che vada nel senso dell'istituzione dei lotti è una battaglia che porto avanti da tre anni e mezzo e un testo di legge, e una proposta già c'è, perché l'avevamo vista assieme con l'allora assessore Borrello.

Volevo solo dire alla collega Pulz che è vero che c'è la possibilità anche attuale di fare degli appalti in lotti, ma c'è un'assoluta differenza rispetto alla realtà e la legge che viene applicata in questo momento a Trento. Se uno in Valle d'Aosta vuol fare dei lotti, deve motivare il perché faccia i lotti. La legge di Trento, proprio perché dice che sul territorio della provincia di Trento ci sono piccole e medie imprese e imprese artigianali, dice che tu hai l'obbligo per legge di fare i lotti e, al limite, motivi il perché non fai i lotti: è sostanzialmente diversa la cosa, è un altro pianeta, è un altro approccio!

Torno a dire, sono tre anni che ci sto dietro per cui ci mancherebbe che non sia d'accordo.

Mi rimane un solo dubbio: anche in questo regime del tutto straordinario con cui opera il Consiglio, visti soprattutto i tempi che abbiamo, non so se saremo operativi con una modifica di legge così importante prima della definitiva scadenza, prima della consultazione elettorale.

Président - La parole au collègue sécretaire Vesan.

Vesan (M5S) - Sarò particolarmente breve. Il nostro Movimento è contrario a qualunque formulazione che preveda di andare contro a norme anticorruzione e contro a nome che favoriscono la concorrenza fra le imprese. Questo può essere considerato elettoralmente positivo anche da forze politiche che fanno del liberismo la loro bandiera e del libero mercato il loro ideale, noi rimaniamo particolarmente perplessi nei confronti di questo tipo d'iniziative, ben venga una norma apposita che regolamenti e metta tutti sullo stesso piano ma non la liberalizzazione degli affidi diretti nei confronti delle partecipate, perdendo peraltro il controllo da parte del Consiglio regionale sul loro operato. Quindi il nostro voto su questa proposta è contrario.

Président - La parole au collègue Bertin.

Bertin (RC-AC) - Vaste programme. Il generale De Gaulle, quando gli venivano proposte delle cose un po' fuori dalle possibilità di realizzarle, liquidava la questione dicendo: vasto programma. Mi pare che questo sia il caso. Di per sé non si può che condividere buona parte di questo ordine del giorno e della relazione fatta dalla collega Rini, alcune parti meno, ma nello spirito, se vogliamo, si può anche essere d'accordo ma si pone un problema, innanzitutto di tempistica, come diceva il collega Gerandin e poi ricordiamoci che noi su questo argomento siamo in ritardo di tanto.

Veniva fatto l'esempio della provincia di Bolzano. La provincia di Bolzano ha saputo addirittura applicare la normativa europea direttamente senza neanche fare riferimento a quella statale. Una normativa studiata nel tempo, e non si può improvvisare in poche settimane. Per cui rimangono molte perplessità al di là dell'aspetto generale, che è nello spirito anche condivisibile ma nella praticabilità in questo momento estremamente difficile.

Presidente - La parole à la présidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Rapidissima dichiarazione di voto, semplicemente per aggiungere che ovviamente io concordo - infatti credo di avere in maniera anche molto chiara e schietta fatto un sincero mea culpa da parte di tutta la classe politica - che su questo argomento dovevamo intervenire prima, e non è stato fatto, però mentre prima era necessario, adesso è fondamentale. Quindi credo che se c'è la volontà d'intervenire mettendo - ovvio, collega Vesan - così come è stato fatto in altre realtà tutti i parametri e paletti di massima trasparenza nell'affido dei lavori - qui si è messo un massimo di quarantacinque giorni - ma se c'è la volontà - siamo ancora in lockdown, verosimilmente i lavori non riprenderanno in tempo zero - e tanto più che il collega Gerandin ha ben ricordato come già ci siano all'attenzione delle proposte di legge... proprio per sottolineare come qui nessuno voglia fare propaganda e nessuno si sogni di proporre delle misure irrealizzabili o dei libri dei sogni, ricordo che noi abbiamo già un testo di legge pronto che mettiamo tranquillamente a completa disposizione di tutti, quindi credo che, se c'è la volontà, possiamo veramente in tempi rapidi dare una risposta che sarebbe davvero una risposta importante e soprattutto, lo ricordo, una risposta a costo zero. Potremmo dare una boccata d'ossigeno alle nostre realtà edilizie imprenditoriali valdostane a costo zero per l'Amministrazione pubblica.

Oggi abbiamo tanto parlato di come fare, se la coperta è corta, a dare risposte. Bene, si può davvero dare una risposta importante senza dover reperire nuove risorse e il termine massimo è di quarantacinque giorni ma se c'è la volontà io credo che in poco tempo, in pochissimi giorni, si possa arrivare all'approvazione di una norma, e questo potrebbe dare una risposta importantissima in un momento come questo.

Président - La parole à la collègue Morelli.

Morelli (AV) - Su questo ordine del giorno noi ci asterremo come Gruppo e motivo l'astensione perché, pur condividendo la ratio e lo spirito che animano questo ordine del giorno, che capiamo bene perché va nella direzione di sostenere le imprese valdostane, noi abbiamo delle forti perplessità sulla realizzabilità di questa proposta.

Per quanto riguarda il secondo impegno, quello a presentare un progetto di legge volto a semplificare e a ridurre gli adempimenti gravati sulle società partecipate regionali, in riferimento alla Legge 20 del 2016, io ricordo che ancora recentemente noi siamo già intervenuti sottraendo dai lacci e lacciuoli della Legge 20 la nostra principale partecipata, la CVA.

Riteniamo che comunque di quella legge vadano salvaguardati dei principi che si riferiscono in particolare proprio al reclutamento del personale.

In questo impegno si propone di modificare, al fine di favorire l'occupazione sul territorio, ecco, noi riteniamo che quello sia un tema che comunque vada regolamentato per evitare di ricadere in futuro in situazioni che nel passato hanno visto la politica un po' troppo presente per quanto riguarda l'occupazione.

Président - La parole au collègue Marquis.

Marquis (SA) - Credo che l'iniziativa sia un'iniziativa positiva, da sostenere, perché tratta di cercare di semplificare alle imprese valdostane, agli imprenditori valdostani, laddove è possibile, l'accesso al mercato pubblico, al mercato diciamo di competenza della sfera regionale. A questo riguardo però vorrei sottolineare una cosa: la vera sfida non è tanto nel discorso della legge, nel creare un nuovo strumento legislativo, ma sta nell'applicare con interpretazione positiva la legge esistente.

A questo riguardo voglio far presente che nel 2019 è stato siglato un protocollo d'intesa con le professioni, che ancora oggi non è attuato, che va nella direzione di favorire delle procedure d'interpretazione del codice che siano calate sulla nostra realtà territoriale. Quindi di fatto il problema è legato alla burocrazia e alla semplificazione, perché un conto è fare le norme - è stato fatto un protocollo d'intesa ma non è ancora oggi attivo, sono passati sette-otto mesi! - ma poi qualcuno le deve applicare. Quindi il problema è più ampio, è un problema che va affrontato; sicuramente, come dicevamo prima c'è la necessità impellente di sburocratizzare nell'approccio da parte di ogni singolo responsabile. Bisogna creare uno strumento legislativo, forse più generale, a monte, dove s'invitano tutte le strutture a tenere dei comportamenti diversi rispetto al passato, devono essere dei comportamenti che interpretano la norma, laddove è possibile, nel senso più ampio, non più ristretto, perché, diversamente, possiamo scrivere tutte le norme che vogliamo, creare ulteriori leggi, ma non c'è la possibilità poi di renderle operative.

Quindi io sotto il profilo del principio credo che sia da condividere quest'ordine del giorno, però il mio appello forte è che occorre una presa di coscienza e di responsabilità comune e c'è la necessità di utilizzare gli strumenti che abbiamo nel migliore dei modi perché risolveremo già tanti problemi.

Président - D'autres ? S'il n'y a pas d'autres interventions, je demande au collègue secrétaire de procéder à l'appel pour la votation nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: astenuto

Barocco: favorevole

Bertin: astenuto

Bertschy: astenuto

Certan: astenuta

Chatrian: astenuto

Cognetta: favorevole

Daudry: astenuto

Distort: favorevole

Farcoz: astenuto

Favre: astenuta

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: astenuto

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: astenuta

Morelli: astenuta

Mossa: contrario

Nasso: contraria

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: astenuta

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: contraria

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: astenuto

Trione: favorevole

Vesan: contrario

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 16

Contrari: 4

Astenuti: 15

Il Consiglio non approva.

Nous continuons, collègues, avec l'ordre du jour n° 2 de la proposante présidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Quest'ordine del giorno si colloca esattamente nel solco di quanto è stato detto nell'intervento fatto in discussione generale. Devo dire che, più o meno da parte di tutti gli intervenuti, al di là della battuta sul libro Cuore, quindi dei ringraziamenti a vicenda, devo dire che è stato ammesso, e tutti credo conveniamo, che quest'intervento non sia assolutamente sufficiente a dare delle risposte risolutive ma, come dicevo prima, per noi è proprio diversa la filosofia che deve stare alla base di quest'interventi. Infatti andare a creare, seppure più vantaggiose, delle condizioni che portano al ricorso a un nuovo indebitamento è una pratica molto molto rischiosa, dal nostro punto di vista. Per questo noi chiediamo - in linea peraltro con quanto hanno detto più o meno tutti i colleghi intervenuti oggi - che si mettano dei paletti chiari e indiscutibili sin da ora, ovvero che ci si prenda un impegno forte e inequivocabile.

Il successivo intervento speriamo che sia davvero sostanzioso, ho sentito parlare di cifre oggi e spero che queste previsioni poi vengano confermate e mantenute; quindi immediatamente fare una ricognizione delle risorse, anche noi Consiglieri dobbiamo avere piena cognizione di quali siano le risorse a disposizione per la nostra regione, quindi dare assoluta priorità a quelli che sono - come dicevo prima guai a chiamarli contributi a fondo perso - dei veri e propri indennizzi, almeno che possano andare a coprire - come nell'ordine del giorno abbiamo declinato come Gruppi di Front Valdôtain, PNV, Area Civica, Forza Italia e Fratelli d'Italia - almeno in parte, quelle spese fisse di imprese, di lavoratori autonomi e di Partite IVA e secondo noi in questo provvedimento - questa è una dimenticanza nel provvedimento a cui rimediare - si devono comprendere pure i titolari di contratti d'affitto di rami d'azienda o rami di attività, pratica fra l'altro molto usata e utilizzata nel settore turistico-alberghiero in Valle d'Aosta; questa, secondo noi, doveva già essere compresa nella misura che oggi andiamo ad approvare, così come quelle risorse, almeno quegli otto milioni di previsione, andavano già investite ora per le realtà più in difficoltà, almeno per mettere una pezza proprio su quelle spese che, nonostante la chiusura forzata da parte del Governo, sono tenuti a sostenere e che appunto alla fine del mese devono saldare.

Si è dichiarato da più parti che non facciamo campagna elettorale, poi in realtà tanti interventi si sono ahimé sostanziati quasi in comizi, ma se davvero vogliamo dare un segnale di unità, tutti insieme, diamo un segnale a queste categorie, le categorie che sono più in difficoltà e che non chiedono regali o aiuti a fondo perso ma almeno una piccola mano, un piccolo aiuto per coprire queste spese che si trovano costretti a sostenere nonostante una chiusura imposta.

È un ordine del giorno molto semplice e vuole concretizzare quell'impegno che almeno oralmente credo che già tutti i colleghi si siano assunti.

Président - De la part du gouvernement s'ils souhaitent intervenir... autrement on procède avec la déclaration de vote. La parole au collègue Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Qualche piccola considerazione su quest'ordine del giorno, e annuncio a nome del mio Gruppo il voto di astensione, vado a spiegare il perché.

A parte il fatto che in una parte dell'impegnativa si trova l'indicazione del supporto tecnico-consulenziale e strategico della finanziaria regionale sulla ricognizione diciamo dei capitoli, non capiamo molto bene questa finalità, probabilmente e sinceramente, come ho già detto nel mio intervento, la Finaosta in questo momento deve pensare a fare il suo mestiere, non perché non possa farlo ma perché ha un grosso mestiere di fronte a sé; a una ricognizione delle risorse siamo ovviamente favorevoli, l'abbiamo già detto, come continua a dire giustamente la presidente Rini, ma il libro Cuore - ripeto - io non l'ho letto e non lo leggerò mai, anzi, sono fra quelli che pur avendo lavorato a questa legge hanno detto la verità nuda e cruda.

Mi spiace poi sottolineare che questa proposta non sia venuta da parte del suo Gruppo durante i lavori della Commissione, nel senso che tutti - come ad esempio i colleghi di Rete Civica con cui spesso io sono in contrasto - hanno, giustamente, insistentemente portato avanti la loro idea e lo fanno anche oggi. Da parte della Presidente questo non è avvenuto, è avvenuto oggi, io penso che chi fa campagna elettorale in questo momento siano un po' tutti, forse.

Voglio fare una brevissima considerazione: prima nel suo intervento lei parlava di un fondo di tre milioni e mezzo che potevano essere sicuramente usati meglio anche per queste destinazioni di questa misura. Tre milioni e mezzo fratto le 10.500 microimprese che possiamo considerare, sono euro 333,3. Avessimo anche dato tremila euro di questi tre milioni e mezzo, li avremmo dati soltanto a mille aziende. Io penso che in questo caso non sia la montagna che ha partorito il topolino ma è la topolina che sta partorendo la montagna, mi perdoni la battuta, però io credo, come ho detto e come ripeto, che dare false aspettative non sia corretto.

Noi avevamo parlato di possibilità, già a marzo, di indennizzi, di indennità, chiamiamole come vogliamo, però lo abbiamo detto e lo ripetiamo, devono essere giustificate e giustificabili, quindi, come dirò anche sull'ordine del giorno per quelli di Rete Civica, anche la misura del fatturato secondo noi non è al momento perseguibile. Il voto è di astensione.

Président - La parole à la collègue Minelli.

Minelli (RC-AC) - In dichiarazione di voto, per dire semplicemente che condividiamo tutte le premesse evidenziate dalla proponente che sono, come ha ricordato anche il collega Aggravi poco fa, gli argomenti che abbiamo sostenuto fin dall'inizio dei lavori di questa Commissione per la proposta di legge in esame oggi. Abbiamo sostenuto che è necessaria un'azione nel prossimo provvedimento legislativo, un'azione specifica per quello che riguarda gli indennizzi a fondo perduto per le piccole e micro imprese della Valle d'Aosta. Per quanto riguarda l'impegnativa, noi riteniamo che ci siano delle proposte che sono direi riduttive rispetto a quello che prevede il nostro ordine del giorno, tant'è vero che si sostiene di aiutare per lo meno a pagare i costi fissi documentati e rimasti invariati sia per le piccole e medie imprese che non hanno avviato la chiusura dell'attività sia per le Partite IVA.

Nonostante riteniamo appunto che sia riduttivo rispetto al nostro, è comunque una misura che va nella direzione che noi abbiamo chiesto, auspicato e che continueremo con impegno a sostenere anche nel prossimo provvedimento di legge. Quindi è assolutamente un ordine del giorno che ci sentiamo di sostenere.

Président - La parole à la proposante Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - In dichiarazione di voto per fare qualche piccola osservazione al collega Aggravi, che solitamente è molto attento. Intanto lo ringrazio perché Topolina mi è sempre stata particolarmente simpatica anche se preferivo Paperina, però evidentemente non è stato molto molto attento perché queste nostre proposte, presentate insieme ai gruppi politici di Forza Italia e Fratelli d'Italia, noi le abbiamo depositate alla Commissione consiliare competente di cui lui fa parte il giorno 5 di aprile, con un documento ufficiale; io non faccio parte della Commissione, non sono una Commissaria ma ho comunque partecipato a tutti i lavori e ringrazio il presidente Marquis perché devo dire che davvero è stato un esempio di lavoro molto proficuo.

In quella sede ho detto esattamente le stesse cose che sto dicendo oggi. Solitamente il collega Aggravi è particolarmente attento, evidentemente non ha preso in considerazione questa nostra proposta.

Al di là di questo, collega, io prendo anche atto che lei oggi sta effettivamente smentendo totalmente la linea politica del suo leader: io ieri ho ascoltato Salvini che appunto dava e inoltrava la sua ricetta, la ricetta del suo partito a livello nazionale, sottolineando anche quello che è stato fatto, come le ricordavo prima, dalla Lombardia con 60 milioni di euro a fondo perso, quindi prendo atto che qui invece evidentemente si segue, legittimamente, una linea diametralmente opposta da quella seguita in ambito nazionale.

In più ha di nuovo citato in maniera erronea dei dati che ho fornito prima, io non ho parlato di un fondo di 3 milioni e mezzo - ma per quei 3 milioni e mezzo alla previsione IRPEF si avrà un ritorno del tutto inconsistente per il singolo che deve toccare con mano un ritorno e un ristoro ai danni patiti - dicevo che quei 3 milioni e mezzo potevano essere sommati ai 4 e mezzo, quindi quegli 8 milioni, e con 8 milioni io credo, colleghi, che qualcosa in più potevamo fare: invece di andare a indebitare ulteriormente imprese e Partite I.V.A. potevamo già stanziare dei contributi, degli indennizzi che potessero in qualche modo dare una boccata di ossigeno almeno per non fare uscire ancora spese, ancora soldini dalle tasche di chi è stato costretto a chiudere.

La previsione è semplicemente questa, noi dal primo giorno sosteniamo questa linea, senza la volontà né di primo genitore né di altro, ma chiediamo davvero che si possa prendere l'impegno affinché nel prossimo provvedimento - dove le risorse saranno molto più numerose - si abbatta davvero il muro e il tabù dell'indennizzo perché, ripeto, mi rifiuto di chiamarlo contributo a fondo perso, ma non ci stancheremo mai di dire che poteva già essere fatto in questa misura; abbiamo10.500 aziende, le ha ricordate chi mi ha preceduto, con 8 milioni, è vero non a tutte ma a qualcuna, soprattutto a quelle più in difficoltà, poteva già essere dato ora qualcosa. Non è stato fatto, almeno prendiamoci l'impegno e rassicuriamo chi sta vivendo un vero e proprio incubo e chi guarda alla fine del mese con terrore, rassicuriamoli che almeno il terzo provvedimento di aiuto possa andare in questa direzione.

Ho fatto riferimento ai 3 milioni e 700 del primo provvedimento, lì in quel caso noi abbiamo votato a favore, perché effettivamente con 3 milioni e 700 - convengo con il collega Aggravi - non si può nemmeno ipotizzare una misura di questo tipo, ma con 8 milioni sì.

Président - La parole au collègue Marquis.

Marquis (SA) - Su questo argomento credo che vada chiarito un aspetto importante, così come ha già evidenziato anche il collega Aggravi, ci siamo dati un ordine nel procedere con i lavori, abbiamo raccolto le idee di tutti i Consiglieri, tra i quali anche quelle della presidente Rini, e abbiamo fatto una valutazione che le idee potevano servire sia per la fase 1 che per la fase 2. È stata fatta una sintesi sostanzialmente per tutto quello che poteva rientrare nella fase 1, è stato condiviso e rimango abbastanza stupefatto che ieri e oggi abbia sentito dei posizionamenti diversi rispetto a quello che avevamo potuto percepire tutti insieme nell'ambito dei lavori della Commissione, che sono sempre stati allargati.

Se ci fossero stati degli emendamenti potevano essere presi in considerazione, perché sicuramente abbiamo ascoltato le idee e i contributi di tutti, se vogliamo però essere seri e passare alla fase 2, credo che ci sia la necessità di fare il punto della situazione su quelle che possono essere le iniziative più strutturanti per tutta l'economia valdostana e per tutti i settori. Fare oggi delle fughe in avanti con questa modalità credo che non sia né responsabile né serio per il ruolo che noi rivestiamo.

Quindi pur essendo consapevoli che occorra prendere delle misure che possano ristorare il danno subito, che possano sostenere le imprese a rafforzarsi e a poter ripartire, crediamo che non sia questa la modalità di approccio e pertanto ci asterremo.

Président - La parole au collègue Lavevaz.

Lavevaz (UV) - (parole incomprensibili per interferenza) ...di Commissione, in particolare il Presidente Marquis e il collega Aggravi e sostanzialmente anche noi come Gruppo ci asteniamo per le stesse motivazioni espresse dai colleghi. Ci sono alcuni aspetti presentati in quest'ordine del giorno che condividiamo ed erano anche stati oggetto della presentazione del documento che avevamo presentato come Union, in particolare quello di sostenere i costi fissi eccetera, ma esattamente come detto dai colleghi sono valutazioni che andranno fatte nei momenti più opportuni, nelle fasi successive, quindi al momento anche noi ci asteniamo.

Président - La parole au collègue secrétaire Daudry.

Daudry (AV) - Mais aussi de notre part, du groupe Alliance Valdôtaine, pour annoncer l'abstention. Noi crediamo che la posizione e il lavoro che abbiamo portato avanti convintamente e con forza in queste tre settimane vada in un certo senso rispettato. Abbiamo preso delle misure che ritenevamo... (parole incomprensibili per interferenza) abbiamo lavorato, stiamo lavorando oggi sul concetto della liquidità. Sappiamo tutti, ce lo hanno detto le categorie, ce lo dicono i cittadini, tutti riceviamo segnalazioni, tutti viviamo in Valle d'Aosta, sappiamo quanto sia difficile la situazione, ma riguardo al discorso degli indennizzi abbiamo ragionato per affrontarlo nella fase successiva, per cui valutando, facendo ancora gli opportuni approfondimenti per capire se si vada sul ristoro del mancato guadagno oppure se si ragioni in termini d'investimento, di riduzione del debito oppure per aiutare le nostre imprese a mantenere il livello di assunzioni.

Sicuramente l'impegno della Commissione e lo vogliamo ribadire della Giunta, perché la Commissione e la Giunta devono lavorare assieme per prendere delle decisioni così difficili, rimane.

Sappiamo che sarà importante valutare anche gli indennizzi, il fondo perso, chiamiamolo come vogliamo, l'importante è che ci capiamo e che condividiamo un percorso ordinato evitando il più possibile di dare alla popolazione dei messaggi confusi che vengano percepiti in maniera non appropriata e magari anche con un retrogusto di sapore (incomprensibile).

Président - D'autres collègues ? S'il n'y a pas d'autres interventions, je demande au conseiller secrétaire de procéder à l'appel pour la votation nominale.

Aggravi: astenuto

Baccega: astenuto

Barocco: astenuto

Bertin: favorevole

Bertschy: astenuto

Certan: astenuta

Chatrian: astenuto

Cognetta: astenuto

Daudry: astenuto

Distort: astenuto

Farcoz: astenuto

Favre: astenuta

Ferrero: astenuto

Gerandin: astenuto

Lavevaz: astenuto

Luboz: astenuto

Lucianaz: astenuto

Manfrin: astenuto

Marquis: astenuto

Marzi: astenuto

Minelli: favorevole

Morelli: astenuta

Mossa: astenuto

Nasso: favorevole

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: favorevole

Restano: astenuto

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: astenuto

Spelgatti: astenuta

Testolin: astenuto

Trione: astenuto

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 7

Favorevoli: 7

Astenuti: 28

Il Consiglio non approva.

Procediamo ora colleghi con l'ordine del giorno n. 3. La parola alla presidente Rini per l'illustrazione.

Rini (PNV-AC-FV) - Veniamo ora a quest'ordine del giorno che invece ha come oggetto la situazione sanitaria. Lo dicevo prima, non ci può essere una ripresa economica se prima non si supera l'emergenza sanitaria e io credo fermamente che dobbiamo fare anche l'impossibile per non farci trovare impreparati ad affrontare la fase 2 così come ci siamo, ahimè dobbiamo ammetterlo, fatti trovare impreparati per affrontare la fase 1 con decisioni spesso contrastanti fra di loro. Quindi con quest'ordine del giorno chiediamo di predisporre immediatamente un piano chiaro e preciso per affrontare al meglio la fase 2, proprio dal punto di vista sanitario. Io su questo vorrei fare una premessa: io credo che in questa materia la politica... (interferenza).... Faccio fatica a intervenire, Presidente, mi scusi ma ho delle interferenze, non so se ci sono dei microfoni accesi.

Presidente - Colleghi, vi invito a spegnere tutti i microfoni. Prego Presidente.

Rini (PNV-AC-FV) - Dicevo credo che davvero su questo tema così delicato, dove sono richieste competenze specifiche, la politica debba saper fare un passo a lato, che non vuol dire venir meno al ruolo a cui siamo chiamati ma, anzi, saper dimostrare una maturità politica, quella di lasciar fare le scelte sanitarie ai sanitari, che ovviamente sono competenti in materia e che quindi possono garantirci i migliori risultati sul territorio.

Noi abbiamo un sogno, che il nostro piccolo e caratteristico territorio possa diventare davvero, almeno per una volta, un laboratorio d'idee, un laboratorio vero di eccellenza da esportare anche in altre realtà. Quindi questa piccola realtà territoriale può essere unica nel suo genere per portare avanti una serie d'iniziative in questa fase due. Noi ci siamo confrontati con dei sanitaria, appunto, è per questo che chiediamo che da subito venga fatta un'ampia campagna di screening su tutto il territorio; pensiamo prima a chi è competente anche in materia che ha ricordato l'importanza dei test sierologici rapidi e quindi partire con i tamponi - poi parleremo dopo anche delle Forze dell'ordine, questo merita un discorso a parte - a cui sottoporre la nostra popolazione lavorativa secondo età, anche fasce di età differenziate, al fine soprattutto di scongiurare una seconda ondata che sarebbe veramente deleteria per il tessuto economico e sociale della nostra regione. Dobbiamo mettere in atto tutte queste procedure intanto per riuscire ad allentare le chiusure anche sul nostro territorio, penso ad esempio alle piccole passeggiate, penso alle mamme che sono chiuse a casa magari nei condomini senza nemmeno un po' di verde con dei bimbi piccoli. È difficile questa situazione, quindi cerchiamo di mettere in campo tutte le capacità per arrivare a essere preparati. Per questo chiediamo inoltre, considerate anche le grandi difficoltà riscontrate sulle strutture per anziani presenti sul territorio, che ci sia una riorganizzazione totale di tutto il settore, riconoscendo a ogni struttura un ruolo e una responsabilità decisionale sanitaria e a tal proposito noi chiediamo che venga ristabilita la figura del medico di struttura mentre a livello di direzione strategica dell'azienda USL serve l'individuazione di un responsabile sanitario dell'intero comparto che coordini i singoli medici di struttura e sovraintenda dal punto di vista sanitario l'organizzazione delle diverse realtà sul territorio.

Chiediamo di reperire immediatamente le risorse finanziarie per acquisire il materiale sanitario e i presidi sanitari come mascherine, guanti, saturimetri, camici e defibrillatori da fornire a tutte le micro comunità e a tutte le case di riposo, anche private, convenzionate, e a tutte le RSA presenti sul territorio. Chiediamo inoltre alla V Commissione consiliare di avviare immediatamente i lavori per la predisposizione di un apposito provvedimento di legge nell'ambito del quale riconoscere e valorizzare - anche economicamente, anche con un modo di dire grazie - tutti coloro, operatori sanitari e non, che hanno prestato, che prestano e che ahimè dovranno ancora prestare servizio direttamente a contatto con i malati Covid-19.

Io credo che questo sia un passo importante e fondamentale, riuscire a far sì che la parte sanitaria possa agire in maniera autonoma, quindi che la politica dia le linee strategiche, le macrolinee, ma poi che non entri - e credo che nell'intervento precedente il collega Manfrin abbia riassunto molto bene la situazione - nel merito di decisioni che non spettano a noi.

Président - Est-ce qu'il y a quelqu'un du gouvernement pour la réplique ? La parole à l'assesseur Baccega.

Baccega (UV) - Certo un ordine del giorno sicuramente corposo, che racchiude già di suo una serie di spunti che erano già inseriti nel piano regionale per la salute e il benessere sociale, che è in fase di predisposizione e che, purtroppo, è bloccato a causa appunto della pandemia che stiamo vivendo.

Direi che in Valle d'Aosta è ancora un po' prematuro parlare di fase due, però è importante, collega, guardare avanti e sicuramente pianificare la riapertura. Ieri si è riunita l'unità di crisi, quindi l'unità tecnica di crisi, che ha affrontato la tematica della riapertura graduale delle attività produttive rispetto a quanto previsto dal DPCM del 10 aprile, affrontando questo tema soprattutto dal punto di vista igienico sanitario; è stato evidenziato che da metà marzo in poi i posti letto occupati dai casi Covid in Ospedale sono indicativamente dai centodieci ai centoquindici e che la fase di discesa della curva epidemica in Valle d'Aosta non è ancora iniziata.

Viviamo ancora con difficoltà il guardare alla riapertura delle altre attività produttive non espressamente previste nel DPCM del 10 aprile: si rischierebbe notevolmente di mettere in difficoltà il servizio sanitario regionale, servizio già stressato e fortemente provato e con il rischio di compromettere anche tutte le azioni che finora sono state fatte, continuando, e questo è importante, a lasciare in attesa malati oncologici, o altri, che necessitano d'interventi chirurgici.

Personalmente, ritengo che sarebbe opportuno arrivare almeno fino a maggio per capire meglio l'evoluzione epidemiologica. Certo, bisogna iniziare a prevedere come consentire alle persone di tornare a quella che possiamo chiamare una pseudo normalità e, in ogni caso, bisogna sottolineare che non sarà più come prima.

I componenti dell'unità di crisi concordano - sto leggendo una parte della loro relazione - che non è opportuno fino al 3 maggio allentare le restrizioni previste, visto che si è raggiunto soltanto il plateau e che non è iniziata la fase discendente.

Altro spunto importante riguarda appunto le strutture sul territorio, ma io credo che di questo la Giunta ne aveva parlato anche per voce mia fin dall'ottobre scorso e si era già individuato un percorso che doveva essere oggetto di una più ampia valutazione nell'ambito di una legge, ma in questa direzione stiamo andando, ovviamente quella di avere delle strutture socio-sanitarie sul territorio di alta, media e bassa valle, Aosta e cintura e questo sicuramente darà delle risposte più importanti laddove si prevede che, purtroppo, questa pandemia non si completerà nei prossimi mesi ma potrà avere una durata più lunga, fino a 18 mesi, ovviamente con toni minori.

Per quanto riguarda i magazzini sanitari, essi vanno sicuramente monitorati, noi continuiamo a trasferire sia all'unità di crisi che alla USL tutte le iniziative sottoposte a questo Assessorato, in quanto non siamo noi la struttura che può acquisire il materiale. Per quanto riguarda il riconoscimento remunerativo a tutte le professionalità coinvolte nell'emergenza, quella che abbiamo anche in Giunta chiamato indennità Covid o indennità di disagio, noi stiamo già lavorando, abbiamo già cominciato a fare delle valutazioni, abbiamo già evidenziato che bisogna arrivare a una proposta importante, una tantum, per remunerare questo personale. Si tratta indicativamente di circa 1.200 persone che riguardano la parte sociale e 1.800 persone che hanno lavorato in ambito USL. Quindi questa misura dovrà essere confezionata, predisposta e valutata e ci vedrà impegnati, come nelle altre Regioni, in un confronto sicuramente con i sindacati.

Ci sono in quest'ordine del giorno delle considerazioni importanti, delle cose che vanno riprese ma ci asteniamo in quanto dovremo andare in Commissione a breve e potremo fare degli approfondimenti rispetto alle strategie organizzative che vanno sicuramente definite.

Président - Pour déclaration de vote, la parole à la présidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Faccio un po' fatica a replicare e a fare la dichiarazione di voto, perché non so se l'Assessore ha letto un altro ordine del giorno o se volutamente non ha risposto alle richieste che noi abbiamo fatto. Noi assolutamente non abbiamo chiesto né di aprire, né si è parlato di eventuali aperture, anzi, la invito - e lo chiedo anche ai singoli colleghi - a leggere attentamente quest'ordine del giorno perché sarebbe un vero peccato anche questa volta perdere quest'occasione. Credo che non dobbiamo sempre aspettare che il problema esploda o imploda, come è successo in alcune circostanze sul nostro territorio, per poi mettere in atto una strategia da attuare. Quest'ordine del giorno chiede proprio di partire sin da oggi, proprio perché non siamo ancora nelle condizioni di aprire e per noi fa fede, ovviamente, quello che dicono i sanitari, ovviamente lei ha ricordato le parole dei sanitari, Assessore, quindi quest'ordine del giorno chiede d'impegnarci immediatamente a predisporre un piano per la fase due, oppure vogliamo farci trovare impreparati così come è successo per la fase uno, con reazioni scomposte, decisioni prese e poi ritrattate - non certo dalla parte sanitaria, ma dalla parte politica - il giorno dopo e poi riprese il giorno dopo ancora?. Io credo che almeno in questa fase si debba affidare questa delicata gestione ai sanitari, alle persone competenti, che non siamo noi, che dobbiamo invece occuparci della parte politica, il nostro lavoro è quello che stiamo esercitando oggi: "misure economiche a sostegno di famiglie e imprese", la parte sanitaria lasciamola fare ai sanitari che ne hanno le competenze.

Quest'ordine del giorno chiedeva semplicemente di permettere alla Valle d'Aosta, per una volta, di far parlare di sé perché sta facendo bene, perché ha attuato qualcosa d'innovativo sul territorio. Siamo pochi, siamo piccoli, abbiamo questa fortuna, facciamo in modo che almeno nella fase due i dati possano dire che abbiamo messo in atto una serie d'iniziative che sono lodevoli e che daranno dei risultati.

Quindi per questo si chiedeva di coinvolgere in tale piano, insieme all'unità di crisi valdostana, anche degli esperti epidemiologici di alto profilo, dalle comprovate capacità, e di mettere in atto questa campagna di screening con i test sierologici su tutta la popolazione, un occhio di riguardo davvero per chi ha continuato a lavorare. Avete visto, chiedevamo i tamponi a tappeto, siamo stati derisi dicendo che non si poteva fare. Era ovvio che si doveva prediligere i sanitari e adesso finalmente si va in quella direzione. Io dico non facciamo in modo di andare di nuovo a spot anche nella fase due. Abbiamo tutte le possibilità e abbiamo il tempo, perché, come è stato ricordato, siamo ancora, purtroppo, nella fase uno, ma non facciamoci trovare di nuovo impreparati, non si avranno più scuse, perché questa volta sappiamo cosa ci aspetta e abbiamo il dovere morale, etico di muoverci per tempo.

Quindi io credo davvero che sia sfuggito il senso, probabilmente non si è data la giusta lettura, non voglio pensare che non si sia voluto rispondere, ma leggendo un tale ordine del giorno, mi fa molto strano che l'Assessore competente non si prenda un impegno di questo tenore, ne sono molto, molto dispiaciuta e sinceramente, per come sono andate le cose, anche preoccupata.

Presidente - La parola al collega Restano.

Restano (GM) - Noi vediamo favorevolmente la proposta della collega Rini.

La Valle d'Aosta poteva diventare un gioiellino, un caso di studio, perché abbiamo numeri piccoli, abbiamo un territorio particolare che poteva essere e può essere attentamente monitorato. Sono d'accordo che la politica debba lasciar lavorare i sanitari, però ritengo che sia un passo avanti rispetto al passato, non un passo a lato; per la prima volta forse la politica lascia lavorare i sanitari. Ma mi chiedo, proprio perché non ne sono a conoscenza, chi siano gli epidemiologi che fanno da consulenti all'Assessore, se il gruppo di lavoro che opera sul territorio abbia la presenza di chi si occupa di epidemiologia. Come ho avuto modo di dire prima, sicuramente non sono presenti i rappresentanti della sanità pubblica del dipartimento di prevenzione, che per definizione si deve occupare di epidemiologia. Quindi invito l'Assessore a valutare l'opportunità d'inserire queste figure all'interno dei suoi gruppi di lavoro.

Condividiamo che vi debbano essere, se necessario, delle risorse provenienti dall'esterno, delle professionalità che arrivano dall'esterno, mi chiedo se siano state valutate le tabelle predittive matematiche che potevano dare indicazioni in merito allo sviluppo della malattia, che cosa ne sia stato. È per questo che è urgente che l'Assessore risponda politicamente alla V Commissione e a tutti i Consiglieri. Noi giustamente ci occupiamo di politica, di mettere a disposizione i soldi, mettere a disposizione i sanitari e tutte le risorse per lavorare, ma vogliamo anche sapere se tutte le strutture regionali hanno collaborato e siano state messe in condizioni di lavorare e siano state ascoltate, perché solo così si può programmare il futuro, solo così possiamo permettere ai nostri sanitari di lavorare nella maniera conveniente sul territorio.

Queste sono le nostre riflessioni. Ricordo che il piano regionale della salute è scaduto da sette anni e che l'Assessore è in carica da più di un anno: aveva il tempo di farlo e di prepararci, in maniera dovuta, ad affrontare questa situazione di grave disagio. Se vogliamo arrivare all'apertura graduale delle attività produttive, potremmo valutare di studiare Comune per Comune, ne abbiamo le possibilità, così facendo potremmo riaprire le attività produttive ma anche riaprire l'attività fisica verso l'esterno che vuol dire che la Valle d'Aosta fa un passo importante in avanti. Se stiamo bloccati sulle nostre posizioni non andremo da nessuna parte.

Quindi noi voteremo a favore di quest'ordine del giorno per dare un impulso alle riflessioni sulla fase due sanitaria.

Presidente - La parola all'assessore Baccega.

Baccega (UV) - Sempre in replica oppure per dichiarazione di voto, Presidente?

Presidente - Per dichiarazione di voto in qualità di membro di un Gruppo consiliare.

Baccega (UV) - In realtà facendo i dovuti approfondimenti e avendo sentito la replica della collega presidente Rini, evidentemente una valutazione più attenta su quest'ordine del giorno mi sollecita a dire a tutti che forse quest'ordine del giorno ha il suo peso, sottolineando ancora una volta che molte delle richieste comparse in questo ordine del giorno sono già in fase di attuazione o comunque già sono presenti in documenti che sono in itinere, come appunto il piano regionale per la salute e il benessere sociale che, sì è vero, è fermo da sette anni ma che comunque dà sicuramente, con le novità messe in campo, delle risposte. Per quanto riguarda le strutture della sanità pubblica: certo sono tutte coinvolte, la dottoressa Verardo è protagonista assoluta dell'Unità di crisi e di questo importante lavoro che sta facendo sul territorio. Il responsabile sanitario dell'Unità di crisi è il dirigente di igiene e sanità pubblica, il dottor Ruffier, quindi ci sono le figure. Sicuramente, appena le cose si saranno placate, un consiglio importante è quello di individuare degli epidemiologi di livello per poterci dare dei sostegni, delle consulenze per attivare l'osservatorio epidemiologico e per organizzare una struttura di epidemiologia più performante di quanto si è rivelata quella che abbiamo in questo momento a seguito di questa pandemia.

Quindi rivedo la posizione per me, per il gruppo rispetto a questa votazione dell'ordine del giorno e propongo di votarlo.

Président - La parole à la collègue Russo.

Russo (M5S) - In quest'ordine del giorno, che condividiamo nella maggior parte dei suoi punti, si sottolinea l'importanza di una programmazione delle scelte da attuare per affrontare la fase due della pandemia e si delineano i punti che il nostro Gruppo ha già dichiarato oggi e in altri momenti antecedenti, così come anche altri gruppi politici. Aggiungo un punto che secondo me è importantissimo, ma che in realtà non è stato evidenziato nell'ordine del giorno della collega, che è il fatto che la fase due della gestione deve prevedere per forza, a mio parere, un ulteriore potenziamento della sanità territoriale, come ha detto anche il collega Restano, per spezzare la catena del contagio e per ridurre il numero di casi positivi, potenziamento che aiuterà così il nostro tessuto produttivo a ripartire. Molti dei punti previsti da quest'ordine del giorno sono effettivamente già parte di una lettera che abbiamo inviato come V Commissione al Presidente della Regione, al Presidente del Consiglio e della Giunta già due settimane fa, se non di più.

L'invito alla V Commissione di un provvedimento legislativo per valorizzare economicamente il lavoro dei sanitari è certamente un invito importante, certo però che in questa legge, in questo provvedimento legislativo che dovremmo fare in ambito sanitario, debbono essere presenti altri punti ugualmente importanti, che sono il potenziamento della rete assistenziale domiciliare agli anziani soli e in difficoltà e a tutte quelle famiglie, sono molte, che hanno disabili a casa - disabili minori o disabili adulti, e pazienti psichiatrici - e sono in grandi difficoltà; l'acquisizione di DPI non solo per le strutture sanitarie private pubbliche di cui abbiamo parlato tutti ma, aggiungerei in modo veloce, anche per le attività produttive che dovranno ripartire; il potenziamento, per un tempo lungo ancora, dei posti di terapia intensiva io ipotizzo dicembre 2020, ma secondo me possiamo fare dei ragionamenti anche su un tempo molto più ampio, quindi noi dobbiamo lavorare in modo tale che ci sia sempre un maggior numero di posti in terapia intensiva rispetto a quelli che avevamo fino a oggi; l'assunzione di nuove unità di personale, sia per l'ospedale che per i distretti socio sanitari, di cui parlavamo prima che devono essere potenziati, ma devono essere potenziati per far fronte al Covid e per far fronte a un vero cambiamento della nostra sanità che fino a oggi ha lavorato prevalentemente in modo prioritario sull'ospedale. Dovremo fare un ragionamento, secondo me, anche sulla regolamentazione del francese per le neo-assunzioni in tempi rapidi.

Voteremo quindi a favore.

Président - La parole au collègue Cognetta.

Cognetta (VDALIBRA) - Anche noi per esprimere come Gruppo il nostro voto favorevole a quest'ordine del giorno e per far presente ciò che ho detto stamattina, dello spirito collaborativo con il quale finalmente siamo riusciti a lavorare in questo Consiglio. Devo dire che è stato espresso anche da altri colleghi ma, vedete, proprio in questo caso si è palesato quello che veniva detto, una posizione all'inizio di astensione da parte dell'Assessore si è poi trasformata in una posizione favorevole all'ordine del giorno.

Ecco, questa è una cosa molto importante secondo me da sottolineare, aggiungerei solo, per una maggiore comprensione da parte di chi ci ascolta e da parte anche dei colleghi della Giunta, di valutare con attenzione tutti i testi che sono stati fatti con tempi molto stretti perché sono arrivati soltanto ieri sera ma a questo proposito appunto è importante, visto che ne abbiamo altri quindici, evitare questi fraintendimenti, perché sono le stesse cose successe in maniera esattamente analoga all'interno della Commissione quando si guardava i vari... (incomprensibile per interferenza).

Quindi un voto a favore e una maggiore attenzione da parte della Giunta rispetto a quello che viene presentato dai Consiglieri.

Président - La parole à la collègue Morelli.

Morelli (AV) - Da parte del Gruppo di Alliance Valdôtaine credo che il voto su quest'ordine del giorno non possa che essere favorevole. Vengono ripresi temi che anche come Gruppo abbiamo già portato all'attenzione del Consiglio, della Giunta e dell'opinione pubblica. Inoltre, in qualità di Vicepresidente facente funzione della V Commissione, credo che non si possa non accogliere l'impegno a riconoscere l'enorme lavoro e la dedizione degli operatori sanitari, tra l'altro colgo anche l'occasione per comunicare che stiamo verificando con gli uffici del Consiglio regionale le modalità di riapertura dell'iter sulla legge riguardante l'attrattività per i medici, quindi nel corso della prossima settimana sicuramente la V Commissione verrà riunita a questo proposito.

Presidente - La parola al collega Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Sulla proposta di quest'ordine del giorno, esprimo naturalmente il parere del Gruppo della Lega Vallée d'Aoste ed esprimo anche il nostro consenso alle proposte contenute in quest'ordine del giorno articolato in quattro punti.

Sul primo punto siamo sicuramente favorevoli alla predisposizione di un piano strategico regionale per affrontare la fase due della pandemia, in modo tale da divenire, se possibile, un punto di riferimento anche perché, come è già stato detto, i nostri numeri limitati della popolazione e anche la morfologia stessa del nostro territorio ben potrebbero costituire un aiuto a far sì che l'intera Valle d'Aosta diventi quel laboratorio di cui si fa cenno al primo punto nell'impegnativa di quest'ordine del giorno.

Particolare cautela e attenzione andranno poste nell'eventuale utilizzazione come si dice appunto nell'ordine del giorno: "eventuale", e poi semmai nella gestione dei sistemi applicativi per i monitoraggi degli spostamenti delle persone, in quanto sul punto è già in atto un dibattito a livello nazionale e internazionale per le implicazioni relative alla privacy, alla gestione, al trattamento dei dati raccolti, alla libertà delle persone e anche alla rapidità, tra l'altro, degli interventi correlati poi a questa raccolta di un enorme numero di dati e quindi alla effettiva efficacia anche di tali strumenti che, ricordiamolo, potranno essere utilizzati soltanto su base volontaria.

Sul secondo punto, sulla gestione delle strutture per anziani, c'è da dire che questo punto con noi sfonda una porta aperta perché è tempo che diciamo che occorre, non solo in sanità in generale ma anche in questo specifico campo delle residenze per anziani, un piano complessivo e organico, basta con gli interventi spot senza un progetto globale e generale a monte, correlato anche al piano sanitario territoriale. Lo sapevamo da tempo che ormai le residenze per anziani sono sempre di più simili e assimilabili alle strutture sanitarie, ce l'ha detto in V Commissione anche l'assessore Baccega più di una volta, ma anche in questa crisi sanitaria è emerso che una cosa è affermare dei concetti, altra cosa è agire di conseguenza, e soprattutto programmare e prevenire. Ma di questo argomento avremo poi modo di parlare in altri momenti.

Sul terzo punto, sull'approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e di presidi sanitari, quali ad esempio i saturimetri, i defibrillatori e tutto quanto necessario, siamo assolutamente d'accordo.

Sul quarto e ultimo punto, e quindi sul tema del riconoscimento economico a tutti gli operatori sanitari che prestano il loro servizio direttamente a contatto con le persone affette da Covid, la Lega, anche a livello nazionale, è stata fra i primi a chiedere questo tipo di misure - sostanziose, sottolineerei - per ora non accolte dall'efficientissimo e solerte Governo centrale che ora appunto proprio perché è così efficiente vorrebbe riprendersi anche le sanità regionali, abbiamo visto l'attacco alla Lombardia!

Quindi nell'esercizio di questa nostra autonomia, quella vera, diciamo sì assolutamente a questo riconoscimento ma che sia concreto, che non sia una presa in giro per chi si è impegnato mettendo a rischio la propria incolumità.

Quindi noi voteremo sicuramente in modo favorevole, apprezziamo il salto mortale che ha fatto l'assessore Baccega, che evidentemente non lo aveva letto bene e che da astenuto è diventato favorevole. Noi leggiamo questa capovolta come una presa d'atto di un'incapacità di analisi, evidentemente, delle problematiche sul tappeto, non è la prima volta, lo abbiamo già denunciato in altri frangenti anche in tempi non sospetti, comunque meglio tardi che mai, quindi noi voteremo favorevolmente.

Président - La parole au collègue Bertin.

Bertin (RC-AC) - Pianificare, programmare la fase due già da adesso per quando questa si dovrà attuare, speriamo il più presto possibile, è un fatto essenziale come le altre parti di quest'ordine del giorno, pertanto non si può che essere favorevoli.

Président - La parole au collègue Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Solo una breve precisazione: nell'intervento di prima il collega Restano faceva riferimento al gruppo di lavoro per quello che riguarda il territorio, per cui lui giustamente sottolineava che nessun medico del servizio di igiene pubblica, che si occupa di epidemiologia, è presente in questo gruppo e considerato le difficoltà che ci sono state proprio sul territorio e proprio all'interno di quello che viene previsto dal punto due, vale a dire la riorganizzazione del sistema delle micro comunità e soprattutto la collaborazione tra quello che è un discorso di gestione sociale e quello che è il rapporto con l'azienda USL, siamo davvero convinti che ci sia la necessità di andare in questa direzione. Non possiamo più avere sul territorio delle micro comunità dove il personale infermieristico è presente alcune ore a settimana; non possiamo più permettercelo, perché abbiamo pagato carissimo quest'assenza di personale infermieristico e soprattutto, Assessore, davvero mi compiaccio - anche io come il collega Sammaritani - del fatto che rileggendo meglio abbia cambiato idea perché già un mese fa, mi ricordo in capigruppo quando, alla sua presenza e alla presenza del dottor Pescarmona, alcuni solleciti riferiti a tamponi per quello che riguardava anziani e micro non sono stati recepiti.

Per cui davvero la invito ad ascoltare questi consigli, perché il territorio è stato il grande assente, la grande difficoltà di gestione di questa epidemia.

Presidente - Non vedo altre prenotazioni, per cui chiedo al collega segretario di procedere all'appello per la votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz : favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Ordre du jour n° 4. La parole au collègue Vesan pour l'illustration.

Vesan (M5S) - Quest'ordine del giorno è finalizzato a perseguire l'aspetto della lotta sanitaria, naturalmente nell'ottica di cui abbiamo già parlato stamattina, cioè che, se non risolviamo il problema sanitario, difficilmente riusciremo a risolvere il problema economico. È impostato sostanzialmente sull'assunto per cui si può risolvere un problema solo nel momento in cui si è completamente in possesso dei dati e delle informazioni necessarie a risolverlo, altrimenti le soluzioni non possono che essere parziali.

Sulla questione delle indagini sanitarie, per conoscere la situazione sanitaria in Val d'Aosta rispetto all'epidemia di coronavirus ci siamo già espressi numerose volte in passato; già in V Commissione venerdì 13 marzo, quindi ben oltre un mese fa, abbiamo sollecitato un incremento dei tamponi al fine di ricercare eventuali asintomatici, causa di possibili contagi sul territorio. La risposta che abbiamo ricevuto proprio da chi di lì a poco sarebbe diventato il coordinatore sanitario era che i tamponi effettuati in Valle d'Aosta erano quelli necessari e sufficienti per risolvere la problematica, snobbando così la nostra proposta e trattandoci come delle cassandre.

Successivamente, invece, ci si è attivati per incentivare il monitoraggio e il tamponamento della popolazione valdostana però, rispetto a quelle iniziali richieste, con un significativo ritardo e con risultati, per quello che abbiamo potuto vedere, non ottimali. Ancora adesso, proprio stamattina, il presidente Testolin ha dichiarato che per quello che riguarda l'effettuazione dei tamponi la Val d'Aosta è la prima in Italia e quindi di nuovo siamo a un livello di tamponi sufficiente.

In realtà non è così, perché solo il dato di ieri, il più recente, evidenzia che in Valle d'Aosta sono stati effettuati 67 tamponi a fronte di un risultato nazionale di 61 mila tamponi. Questo vorrebbe dire, fatto il raffronto sulla popolazione nazionale rispetto a quella valdostana, che i tamponi effettuati ieri in Valle d'Aosta sono stati la metà della media nazionale e questo in una situazione di emergenza sanitaria che in Valle d'Aosta è invece molto più grave rispetto alla media italiana. Per decidere se il numero di tamponi effettuato sia sufficiente o meno, il dato di quanti tamponi sono fatti per ogni abitante, cioè il dato "tamponi per popolazione", non è assolutamente significativo ed è quello che ci viene regolarmente riportato.

Vi faccio un esempio su quanto invece dovrebbe essere valutato un altro parametro, cioè il tasso di letalità. In regioni dove vengono effettuati tantissimi tamponi si scoprono tantissimi casi positivi, cioè tutti quelli che serve scoprire. Scoprendo tantissimi casi positivi, il tasso di letalità è di solito molto basso. Faccio l'esempio del Veneto, dove, avendo effettuato tanti tamponi rispetto alla situazione sanitaria, il tasso di letalità del coronavirus è del 6,5 percento, cioè su cento malati ne muoiono solo 6,5. Anche in Toscana, dove la misura di effettuazione dei tamponi è probabilmente sufficiente, il tasso di letalità del coronavirus è del 7,3 percento. In Valle d'Aosta questo tasso è invece assolutamente in media con quello nazionale, cioè abbiamo un tasso di letalità del 12,55 percento, il doppio circa del Veneto. Questo vuol dire che, rispetto alla situazione del contagio, in Valle d'Aosta non stiamo effettuando un numero di controlli sufficiente ed è indispensabile, secondo noi, che la Giunta riceva dal Consiglio un preciso mandato che contenga anche un impegno di tipo economico a sostenere questo tipo di attività, al fine di risolvere quanto prima l'aspetto sanitario. Non è solo un'invenzione nostra, la stessa Commissione Europea ha evidenziato, come scritto nell'ordine del giorno, che effettuare test su vasta scala della popolazione è un requisito indispensabile per poter procedere con l'apertura delle attività. A maggior ragione da noi, dove il grosso delle attività deve presupporre l'attrattività turistica. Quindi confido che il Consiglio regionale voglia farsi carico d'impegnare in questa direzione in prima battuta la Giunta e immediatamente, a cascata, chi gestisce l'emergenza sanitaria.

Président - La parole au président Testolin.

Testolin (UV) - Mi preme innanzitutto rispondere alle affermazioni del collega Vesan che non so a quali dichiarazioni in data odierna si riferisca, perché io oggi non ho rilasciato alcun tipo di dichiarazione in merito al numero di tamponi rilasciati. Al di là di questo, solo due precisazioni: è stato sempre sottolineato che, riguardo ai tamponi effettuati sul territorio, la Valle d'Aosta è quella che, dietro alla provincia di Bolzano e al Veneto, ha complessivamente fatto più tamponi, percentualmente alla popolazione. Detto questo, i numeri si lasciano leggere a seconda di quello che uno vuole rappresentare, perché l'indice di mortalità è sotto la media nazionale e - con tutto il rispetto per le vittime e per il dolore che questo percorso ha provocato -, ci sono anche altri parametri che andrebbero valutati, quali l'età media dei deceduti e quant'altro, che, evidentemente, influenzano in maniera importante questi percorsi. Un'altra precisazione che mi sento di dare: pur non essendo né l'Assessore alla Sanità né tanto meno un sanitario, credo che sia comunque importante sapere, anche per correttezza d'informazione, che l'Istituto Superiore di Sanità aveva dato delle indicazioni sulla modalità di tamponare tutta una serie di persone che potevano appartenere al servizio sanitario, alle Forze dell'ordine e quant'altro, indicazione che è stata valida dall'inizio della pandemia fino all'8 di aprile. Dopodiché sono cambiate le indicazioni ed è stata rilevata l'opportunità di tamponare anche e soprattutto tutta una serie di operatori, per cui anche dal punto di vista dei sanitari locali ci si è adeguati alle indicazioni che arrivavano dal centro ed erano supportate dal massimo istituto in quanto a indicazioni sanitarie.

Per quanto riguarda invece l'aspetto che riguarda direttamente l'impegno, io credo che dal punto di vista delle risorse finanziarie ci siano assolutamente le capacità per procedere e andare anche verso un'attenta valutazione degli screening sierologici, una volta che questi saranno accettati e conclamati dal sistema che deve comunque asseverarli. In quel senso si sono già attivate delle sperimentazioni che hanno portato in questi ultimi giorni a iniziare un percorso tra gli operatori sanitari, mentre il numero di tamponi effettuabili in questo momento, ma come dall'inizio della crisi a oggi, è subordinato alla possibilità di avere i reagenti sufficienti per poter eseguire le dovute procedure. Al netto di questo, c'è stato il sollecito da parte dell'Unità di crisi a rafforzare quelle che fossero le tecnologie a disposizione dell'USL per poter eseguire un numero maggiore di tamponi. Il numero di ieri è poco significativo, nel senso che è un numero che è arrivato anche a 210 tamponi al giorno, ma dipende anche dai tamponi che ancora vengono inviati fuori regione e che molte volte scalano di una giornata le medie giornaliere. Quindi non si riflettono nei 210/220 che possono raggiungere qualche giorno e i 60 che possono raggiungere in altri giorni.

Per il resto credo che le iniziative in atto possono essere assolutamente sostenute da un punto di vista economico con delle risorse dirette sulla USL o anche con delle risorse che sono peraltro state già assegnate per tutta una serie di iniziative anche... (interferenza)... quello non lo vedo come un impedimento a perseguire questo tipo di procedura nel momento in cui sia ritenuta, soprattutto nell'ambito sanitario, un'iniziativa da svolgersi.

Président - La parole au collègue Barocco pour déclaration de vote.

Barocco (GM) - Sono favorevole a quest'ordine del giorno soprattutto perché sulla questione tamponi si parla molto della Regione Veneto, e allora diamo merito al merito. Il Presidente Zaia e il suo principale consulente in materia sanitaria sulla questione epidemiologica, il dottor Grisanti - è sufficiente leggere una serie d'interviste sui maggiori quotidiani italiani - hanno una diversa filosofia di approccio al problema sull'utilizzo del tampone e la sua dimensione territoriale, soprattutto sul suo uso a livello territoriale; è completamente diversa, è stata fatta a Vo' Euganeo tutta una serie di esemplificazioni di uso del tampone proprio a tappeto, tant'è vero che questa terminologia e questa metodologia è stata implementata dalla Regione Veneto, tra l'altro anche ordinando una macchina realizzata negli Stati Uniti che analizza i tamponi che ha una potenza ovviamente rapportata alla Regione Veneto, - è chiaro che non si pretende che questa cosa sia fatta in Valle d'Aosta, tanto per dirvi là sono nove mila tamponi al giorno - quindi vi è un approccio completamente diverso da quello che viene fatto e indicato dall'Osservatorio Nazionale di Sanità e dall'Istituto di Sanità Pubblica Superiore della nostra nazione. I risultati in Veneto si sono visti, bisogna correlare il tampone con i tassi di mortalità che in Veneto sono decisamente diversi da tutte le altre regioni italiane, tant'è vero che stanno già passando alla fase due: l'estensione a livello regionale di tutta una serie d'indagini sierologiche per senz'altro migliorare la condizione della... (incomprensibile per interferenza), tant'è vero che Zaia anche sul lockdown ha probabilmente degli indici sanitari che gli permettono delle valutazioni in anticipo rispetto alle altre regioni italiane.

Quindi penso che quest'ordine del giorno sia da votare favorevolmente.

Président - La parole à la présidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Molto brevemente per esprimere il nostro voto favorevole a quest'ordine del giorno, come forze politiche lo diciamo sin dall'inizio: come è esplosa questa emergenza sul nostro territorio abbiamo presentato un documento dove chiedevamo appunto tamponi a tappeto, che non vuol dire a tutti ma almeno alle categorie più esposte e abbiamo visto che dove hanno messo in atto questa pratica i risultati sono stati assolutamente positivi e hanno avuto dei ritorni molto diversi rispetto a quello che è accaduto nella nostra Regione.

Ma oggi è il momento di guardare avanti e non di guardare indietro, così con lo stesso spirito con cui abbiamo presentato l'ordine del giorno precedente, credo che quest'ordine del giorno vada esattamente nella stessa direzione, quindi completare la parte di coordinamento anche sanitario con indirizzi che sono politici questi, ovviamente, e quindi spero davvero che su questo ci sia un cambio di passo.

Presidente - La parola alla collega Morelli.

Morelli (AV) - Per dichiarare il voto favorevole di Alliance Valdôtaine. Su questo tema noi ci siamo anche premurati d'inviare al Presidente della Regione il nostro pensiero e il nostro invito a procedere nel senso che dice l'ordine del giorno. Non si tratta di disconoscere l'impegno profuso fino a qui dal gruppo che fa fronte all'emergenza sanitaria, neanche di disconoscere l'impegno assoluto del personale sanitario, riteniamo però che sia giusto interrogarsi per cercare di capire quali siano le cose che funzionano e quali quelle che non funzionano. E quindi sulla scorta di esperienze maturate da altre Regioni, riteniamo che ciò che propone l'ordine del giorno dei colleghi 5 Stelle, cioè l'effettuazione di tamponi e test sierologici in un'attività di screening importante, debba essere attuato. Come è già stato detto da altri colleghi non è pensabile passare a una fase di ripresa economica senza aver cercato in qualche modo di arginare l'emergenza sanitaria.

Riteniamo che questo possa essere un modo e un metodo utile. Quindi il nostro voto sarà favorevole.

Presidente - La parola alla collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - Brevemente, anche per noi in dichiarazione di voto che sarà favorevole; abbiamo chiesto praticamente fin dall'inizio dell'emergenza che venisse fatto non il tampone a tutti indistintamente, perché sapevamo benissimo che era impossibile in quella fase procedere in tal senso. Fino dal 18 marzo abbiamo chiesto che venissero effettuati i tamponi agli operatori sanitari - prima di tutto a quelli che operano in ospedale - e che successivamente lo screening fosse esteso al personale delle microcomunità per anziani e dei disabili.

La preoccupazione forte che poi è stata confermata era quella che gli operatori portatori sani del coronavirus avessero potuto in qualche modo pregiudicare una situazione in realtà, per sua natura, a rischio, una realtà dove ci sono persone fragili, che poi si sono puntualmente ammalate; lo abbiamo chiesto in quell'occasione, lo abbiamo ripetutamente chiesto in altre forme, in Commissione, attraverso comunicati e lettere che sono state scritte. Oggi arriviamo finalmente ad avere una situazione in cui forse queste richieste vengono accettate. Sappiamo benissimo che i protocolli dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e le indicazioni nazionali erano di un certo tipo, ma sappiamo anche che abbiamo la facoltà di decidere alcune cose in maniera autonoma e in questo senso bisognava partire, crediamo prima, ma cerchiamo di farlo comunque ora, a maggior ragione visto che dobbiamo avviarci verso la ripresa che dovrà essere il più possibile sicura, monitorata e accompagnata in questo senso.

Président - La parole au collègue Restano.

Restano (GM) - Anche noi, e mi riferisco al collega Gerandin e a me, voteremo a favore di quest'ordine del giorno, lo facciamo convintamente, perché abbiamo i dati delle altre regioni, soprattutto della Regione Veneto che fin dall'inizio ha trascurato le indicazioni dell'Istituto Superiore della Sanità e ha individuato nella mappatura degli asintomatici il percorso da fare, facendo tamponi alla popolazione ma soprattutto agli operatori sanitari che vengono a contatto con i pazienti, in modo che non fungano da veicolo di trasmissione del virus.

E, guarda caso, la letalità, cioè il tasso di mortalità diviso i tamponi positivi, del Veneto è la più bassa d'Italia. Anche noi vorremmo condividere il percorso del Veneto e per questo voteremo convintamente quest'ordine del giorno. Ricordo che vi sono altre Regioni che hanno fatto un percorso per conto proprio e sono il Veneto, l'Emilia e la Toscana. Noi potevamo farlo, noi siamo a statuto speciale, potevamo indicare la strada. Purtroppo ciò non è avvenuto, non guardiamoci indietro ma adesso cerchiamo di percorrere la strada giusta.

Président - La parole au collègue Marzi.

Marzi (SA) - Noi voteremo convintamente quest'ordine del giorno, lo votiamo convintamente per un motivo logico e cioè perché, secondo me, con l'ordine del giorno precedente che riguardava gli aspetti più sanitari, con questo e con un paio di ordini del giorno che abbiamo presentato, crediamo si possa dare un contributo in termini logici, amministrativi e politici, per fare molta attenzione a quello che sta succedendo ma cominciare già a guardare, con le dovute attenzioni, al futuro.

A livello di movimento politico e di gruppo consiliare, noi non siamo mai stati d'accordo con un "tamponamento" - scusate il termine improprio - generale anche perché le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità non erano soltanto di ordine sanitario ma erano anche di natura amministrativa, cioè l'OMS sapeva benissimo che diventava impossibile tamponare tutta la popolazione - come invece alcune forze politiche nazionali e valdostane hanno chiesto in un primo momento - e sapeva anche che da un punto di vista tecnico i tamponi hanno tutta una serie di preclusioni, tra l'altro oggi meravigliosamente esplicitate anche dal collega Peinetti, e che, a tutti gli effetti, sono uno strumento utile ma non sicuramente lo strumento per permettere di gestire in una prima fase la crisi sanità.

L'ordine del giorno del collega Vesan del Movimento 5 Stelle invece indica praticamente tutta una serie di strumenti, a partire dai tamponi, per soggetti individuati - e cioè coloro i quali nel mio intervento di stamattina ho definito essere quelli che stanno lavorando in prima linea, quindi addetti ai lavori di qualsiasi ordine, grado e sanitari, volontari, Protezione Civile, Forze dell'ordine- a cui va il nostro plauso ed è sicuramente obbligatorio il fatto che loro siano, come sta già avvenendo, sottoposti a tampone preventivo. La stessa cosa vale, a maggior ragione, per gli esami sierologici e per tutta una serie di strumenti, riteniamo infatti che questi debbano essere visti come degli strumenti, e quindi come un trait d'union tra gli aspetti più sanitari e quelli per cominciare a ragionare in termini economici e strutturali della fase 2.

Président - D'autres ? La parole au collègue Peinetti.

Peinetti (UV) - Io volevo solo specificare le cose; innanzitutto siamo favorevoli a quest'ordine del giorno presentato dai colleghi di 5 Stelle, in particolar modo dal collega Vesan.

Io vorrei solo fare due considerazioni molto rapide: innanzitutto sono sempre un po' timoroso quando si danno spiegazioni semplici, in questo caso è ancora tutto da dimostrare che il Veneto ha avuto una bassa mortalità perché ha fatto tanti tamponi. Il fatto che abbia fatto tanti tamponi e che abbia avuto la bassa mortalità sono due dati di fatto, associarli diventa più complesso, anche perché come voi sapete perfettamente, i tamponi sono gravati tutti da una grande percentuale, ahimè, di falsi negativi e di pazienti che hanno un tampone negativo ma hanno la malattia. E questo è stato visto anche in pazienti che hanno una sintomatologia conclamata, il che spiega quanto sia complesso capire come si comporti il Covid-19. È indubbio che la nostra mortalità in questo momento sia lievemente più alta del resto d'Italia. Io vorrei però anche qui fare una considerazione: il nostro campione è un campione su 120 mila abitanti, è un campione molto piccolo rispetto ai grandi campioni, tipo i 10 milioni e passa della Lombardia. Ora se noi andiamo ad analizzare area per area e prendiamo delle aree omogenee da 100 mila abitanti in poi, noi vediamo che ci sono moltissime aree che hanno la mortalità molto più alta della nostra, quindi paragonare la Regione Valle d'Aosta alla Regione Veneto è sbagliato. Se noi andiamo a prendere certe aree della Regione Veneto troviamo una mortalità che è sovrapponibile alla nostra.

Poi credo che prima di sparare giudizi bisogna arrivare alla fine di quest'epidemia dove probabilmente avremo dei dati che saranno quasi tutti in linea con il resto del nostro Paese, tant'è che io in questi giorni, essendo a casa in isolamento totale, mi sono preso la briga di controllare giorno per giorno cosa succedeva nei dati della Protezione Civile. Ebbene, il dato è che la nostra regione sta salendo di percentuale molto lentamente e altre regioni stanno salendo più rapidamente, essendo però il campione più grande, questi numeri fanno fatica ad avvicinarsi ma si stanno pian piano avvicinando, per cui alla fine probabilmente noi ci troveremo a commentare dei numeri che saranno probabilmente tutti simili, tranne ovviamente quelli della Regione Lombardia che ahimè purtroppo ha dei dati veramente molto molto drammatici, soprattutto in alcune zone, Bergamo, Brescia, Cremona, Crema, Lodi eccetera.

Credo che però il dato dei tamponi sia un dato importante e vada sicuramente esteso il più possibile agli operatori e ai pazienti che sono più fragili e a tutti quelli che sono esposti, ovviamente anche non solo solitari, fermo restando il fatto che dobbiamo sempre tener ben presente il rischio dei falsi negativi, e questo sarà un problema che noi dovremmo affrontare nella fase 2 perché nel momento in cui mischieremo delle popolazioni diverse, pazienti che sono immunizzati, pazienti che non lo sono ma non hanno mai sviluppato neanche i sintomi della malattia, i cosiddetti falsi negativi, oppure pazienti che hanno una lieve sintomatologia che però hanno sviluppato dei sintomi che sono non congrui con la malattia, allora tutto questo sarà sicuramente estremamente difficile da monitorare, pertanto i dati sierologici saranno fondamentali per capire esattamente chi è immunizzato e chi no, e sperare tutti che il vaccino arrivi il più presto possibile.

Una volta che avremo il vaccino probabilmente questa malattia riusciremo a debellarla, certo non ci metteremo dei mesi, ci metteremo probabilmente un anno, o forse due o forse tre, per debellare il Covid, dovremo imparare a conviverci, ed è qui che sarà la grande sfida che noi dovremmo affrontare. Per cui concentrarci solo oggi su dei risultati parziali, ancorché anche pesanti per la nostra regione, è completamente sbagliato perché quando saremo alla fine potremo trarre le conclusioni, non adesso che siamo in corso, ma solo alla fine. Durante questa epidemia, ieri in Lombardia sono ancora morte purtroppo più di 200 persone e in Italia sono ancora 500 le persone morte, per cui è ancora presto per trarre delle conclusioni.

Cerchiamo tutti di rimanere calmi e di non dare giudizi affrettati perché probabilmente alla fine saremmo costretti a rivederli. Noi voteremo a favore dell'ordine del giorno.

Président - D'autres ? S'il n'y a pas d'autres, je demande au collègue secrétaire de procéder à la votation nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli:35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Ordre du jour n° 5. Qui souhaite intervenir pour l'illustration? La parole au collègue Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - L'ordine del giorno, come in parte preannunciato, chiede alla Giunta regionale un impegno concreto per dar corso quanto prima alle procedure funzionali alla definizione del rendiconto 2019, che è quel passaggio utile poi a utilizzare l'avanzo di bilancio per definire una variazione, appunto utile, al terzo pacchetto di misure anticrisi, e magari su questo aspetto la Giunta potrà dare dei tempi più certi di quelli che oggi si rincorrono un po' nei vari incontri che abbiamo avuto, e chiede, soprattutto, una situazione ancora più interessante è più importante a nostro giudizio: dare mandato alle strutture competenti per una ricognizione delle voci di bilancio che sarebbe utile identificare appunto nei capitoli di spesa che possono essere utili per, ad esempio, il prossimo intervento in materia sanitaria, un intervento ad hoc, ed eventualmente anche per finanziare altri interventi che possono essere messi in campo, da qui poi la grande variazione di bilancio.

È ovvio che questa ricognizione potrà anche essere un preludio al risparmio che vari colleghi hanno indicato e, secondo il nostro punto di vista, può anche essere l'occasione per già porre le basi per dei risparmi più consistenti che potranno arrivare successivamente, o almeno identificare già degli ambiti che possono appunto essere oggetto di economie rispetto ad altri.

Questo è un impegno ovviamente di natura tecnica, ma fondamentale perché altrimenti finiamo per giocare su cifre e su numeri che portano a nulla.

Président - De la part du gouvernement la première réplique, assesseur Baccega.

Baccega (UV) - Credo che nei prossimi mesi, per affrontare la fase due, anche dal punto di vista sanitario, sarà fondamentale trovare nuove risorse per poter rilanciare soprattutto alcune iniziative che erano già state avviate e per prevedere nuovi investimenti necessari in questa fase per fronteggiare il Covid-19 e per procedere anche a un'efficace riorganizzazione.

Io credo che uno dei punti salienti sarà la legge sull'attrattività dei medici che ha richiamato la collega Morelli poco fa, una legge depositata in Commissione; se non si può riprendere quella potremmo ripresentarne un'altra, tenuto conto che questa legge, in seguito all'epidemia, necessita sicuramente di correttivi e di implementazioni. Si è parlato anche oggi di una misura una tantum per remunerare il personale sanitario di ogni profilo e di ogni livello, tutti quelli che sono ovviamente coinvolti nell'emergenza Covid, misura che, come ho detto poco fa, è sicuramente in corso di approfondimento. La terza è una necessità espressa dal collegio di direzione della azienda USL, che è quella di dotarsi di un Covid Hospital, d'individuare una struttura, magari già esistente se possibile, per ricoverare e curare nei prossimi mesi i malati positivi. Poi, ovviamente, entrerà in campo la pesante riorganizzazione dell'area territoriale con l'implementazione, lo sviluppo della telemedicina e la necessità di prevedere interventi anche sulle micro comunità sul territorio - micro comunità socio sanitarie, micro comunità socio assistenziali - con ovviamente un'implementazione dell'assistenza infermieristica e dell'assistenza medica.

Infine sarà necessario, ovviamente, parlare di OSS, di formazione di OSS - le carenze che abbiamo avuto in questo mese e mezzo sono state davvero devastanti - e ovviamente di assumere nuove OSS, anche perché molte andranno in pensione quest'anno e specializzare quelle che sono già in campo, già in attività, permetterà anche di risolvere quell'annoso problema che è quello della somministrazione dei farmaci nelle... (interruzione audio). Quindi anche il piano assunzioni dovrà avere uno spazio piuttosto significativo.

Un'altra questione importante è l'implementazione dei laboratori, non dobbiamo più essere impreparati come eravamo mesi fa, quindi questo sarà sicuramente un percorso che insieme potremmo predisporre, sul quale dovremo lavorare, certamente dal punto di vista finanziario il Presidente dirà le sue.

Questi sono spunti che sicuramente saranno oggetto di approfondimento e di condivisione nella Commissione competente, quindi questo provvedimento non possiamo non votarlo.

Président - La parole au président Testolin pour déclaration de vote.

Testolin (UV) - Solo per aggiungere alcuni elementi a quanto l'assessore Baccega ha già sottolineato Evidentemente, nel condividere il percorso impostato da quest'ordine del giorno, ci teniamo a sottolineare come la Giunta avesse già avviato un confronto per verificare tutte quelle che fossero le esigenze da un punto di vista sanitario che vanno messe in fila per costruire un percorso sanitario completo e complessivo. Dall'altra parte è fuor di dubbio che l'utilizzo di risorse supplementari rispetto a quello che può essere l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione deve essere assolutamente perseguito dal punto di vista della verifica sulle varie opportunità che si presenteranno all'interno dei vari capitoli, per poter destinare, non so se in un intervento normativo precedente o contestuale a quello dell'assegnazione dell'avanzo di amministrazione, ma comunque è assolutamente indispensabile che venga identificato un percorso di reperimento di risorse aggiuntive che possa liberare il più possibile quelle dell'avanzo di amministrazione per degli interventi che vadano a favore del rilancio dell'economia. Per quanto concerne l'ordine del giorno, la nostra condivisione è piena e va esattamente nella linea tracciata fino a oggi dalle valutazioni del Governo regionale.

Dalle ore 17:57 riassume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Ha chiesto la parola il collega Barocco.

Barocco (GM) - Non si può che essere a favore di quest'ordine del giorno. Avrei preferito, al di là della condivisione, che venissero anche magari indicate delle date da parte del Governo, fanno sì che si capisca effettivamente la volontà dell'organo di determinare certe azioni. Le risorse future: senz'altro le risorse dell'assestamento secondo me non bastano, stamani mattina il collega Aggravi ha parlato dei Valle d'Aosta Bond, non è una novità. In un frangente molto simile a questo... (inc. per interferenza) la Regione Valle d'Aosta emise anche dei Bond per finanziare... (inc. per interferenza) si può anche essere d'accordo.

Dobbiamo cercare di essere di nuovo un momento di sintesi e un momento per dimostrare che la Valle d'Aosta è autonoma e nella riapertura è senza dubbio neanche da specificare che, senza una stabilizzazione della questione sanitaria non si possa parlare di fase due; ma per arrivare alla fase due è necessario capire fin da subito quali sono le risorse a disposizione, condividere un percorso con la Giunta, con il Consiglio e con le Commissioni competenti, però sono necessarie delle date per capire effettivamente quante risorse si hanno, riproporre una riorganizzazione - come diceva il collega Lavevaz, stamattina, delle poste di bilancio - e condividere con gli enti locali tutta una serie di azioni per la fase due che dobbiamo preparare tutti insieme.

Sarà quando sarà, il più in fretta possibile; è di oggi una lettera inviata per conoscenza a tutti i Consiglieri regionali da un cittadino valdostano che chiede lumi su queste cose. Sarà quando sarà, ma prepariamoci e proprio nella fase due cerchiamo di essere quell'esempio che la Valle d'Aosta è stata negli anni.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin.

Bertin (RC-AC) - Come evidenziava il collega Aggravi, questo è un elemento essenziale, preparatorio a.. (inc.) pertanto è opportuno farlo, farlo nel più breve tempo possibile. Potrà anche essere utile per una spending review, un taglio della spesa, per dirottare certe risorse sulla sanità e altri settori, che in questo momento necessitano in modo urgente di risorse. Questo è esattamente il primo passo da fare. Su eventuali emissioni di debito o altre fonti di finanziamento, sarà il caso di verificarlo successivamente. Ricordo che è vero che la Regione Valle d'Aosta ha in due occasioni emesso dei Bond regionali, in un caso per l'acquisto di CVA e nell'altro caso in occasione dell'alluvione. In un primo caso per un investimento urgente in un'azienda redditizia, nell'altro per intervenire a seguito dell'alluvione, con, tra l'altro, una compartecipazione dello Stato sugli interessi. Queste valutazioni in base al metodo o alle modalità di un canale di finanziamento in debito saranno da fare successivamente. Oggi giustamente è importante iniziare a vedere quello che si può recuperare nel bilancio regionale. Pertanto quest'ordine del giorno non può che essere votato.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Una breve dichiarazione di voto, ADU VdA vota a favore di quest'ordine del giorno, ben venga infatti una ricognizione precisa per capire quanto delle entrate del bilancio sia ancora realistico e come si possano reperire appunto nuove fondamentali risorse oltre all'avanzo per far fronte a questa crisi e sostenere in particolare le categorie fin qui escluse dai provvedimenti socio-economici, e, come diceva l'Assessore, anche per premiare quegli eroi che di fatto sono vittime di anni di tagli alla sanità e al servizio pubblico.

Presidente - Non ci sono altre richieste d'intervento? Si può procedere alla votazione.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Passiamo all'ordine del giorno 6 e lascerei la parola alla collega Minelli per illustrarlo.

Minelli (RC-AC) - Presento quest'ordine del giorno a nome del mio Gruppo in coerenza, come ha ricordato anche poc'anzi il collega Aggravi, con le proposte che abbiamo portato avanti nelle scorse settimane, in cui abbiamo collaborato ai lavori della II Commissione. Ho più volte ricordato che per molte delle 10.500 piccole e micro imprese della Valle d'Aosta, nei mesi di marzo e aprile gli introiti sono stati pari, o molto vicini, allo zero con perdite di fatturato che definirei milionarie. Sappiamo che le prospettive per l'estate imminente sono totalmente incerte e che invece sono rimasti tutti lì i costi fissi che sono ineludibili: i dipendenti, in alcuni casi, perché non sono stati licenziati, fortunatamente, le utenze, le locazioni, i noleggi eccetera eccetera. Alcune di queste imprese hanno già perso le commesse per il futuro e molti clienti, mantenendo inalterati i costi fissi. Altre imprese hanno dovuto continuare a lavorare, però senza riuscire ad accedere agli ammortizzatori sociali e riducendo anche del 90 percento ogni introito. Siamo davvero persuasi che molte di queste aziende non saranno in grado di ricorrere a un indebitamento che, sia pure a condizioni favorevoli, sposterebbe soltanto di qualche mese il problema e non scongiurerebbe la chiusura. Tra l'altro, le condizioni favorevoli per l'accesso al credito sono pure cambiate in corso d'opera, erano dello 0,1 percento negli articoli di legge che abbiamo visto precedentemente e adesso siamo all'1 percento.

Nel corso delle audizioni che abbiamo avuto la scorsa settimana le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali hanno chiesto in maniera molto decisa ulteriori robusti e rapidi interventi a favore del sistema delle imprese; lo dicevo già stamattina: in particolare la Chambre, Coldiretti, Confartigianato, Confcommercio, ADAVA hanno chiesto d'intervenire con degli indennizzi a fondo perduto. Citavo stamattina il bollettino dell'ADAVA che chiede un riconoscimento per danni da chiusura per forzata inattività.

Per tutti questi motivi, perché siamo consapevoli e crediamo fortemente che il futuro della nostra regione non può prescindere da una rapida ripresa di quelle piccole e micro imprese che contribuiscono, come ci ricordava il presidente Dominidiato, per il 55 percento al PIL della nostra regione, per questa ragione noi vogliamo impegnare con questo ordine del giorno la Giunta regionale a predisporre e a portare rapidamente all'esame del bilancio il rendiconto 2019 con l'assestamento e la variazione, in modo da individuare precocemente le risorse per un terzo intervento legislativo per le misure di sostegno alle attività economiche e poi anche a reperire ulteriori forme di risorse finanziarie in modo da realizzare un intervento robusto che faccia fronte a tutte le esigenze.

Vogliamo poi con quest'ordine del giorno impegnare la II Commissione ad avviare velocemente l'elaborazione del terzo provvedimento, ma, soprattutto, quello che chiediamo è di prevedere fin d'ora una misura specifica per queste piccole microimprese con un indennizzo a fondo perduto commisurato alla perdita di fatturato a causa della pandemia. Capiamo che bisogna controllare, non bisogna dare - e non lo abbiamo mai chiesto - dei contributi a pioggia, ma esistono gli strumenti per pensare a questo aiuto, sulla base anche della perdita di fatturato. Io credo che sia necessario dare un segnale che è di speranza e anche - lo dicevo già nel mio intervento di stamattina - è importante dare in questo momento, sapendo che non possiamo votare un provvedimento preciso, la possibilità di avere un supporto psicologico, di poter guardare avanti, perché non è possibile chiedere alle persone semplicemente d'indebitarsi.

Noi chiediamo che ci sia una riflessione, so che purtroppo molti non ritengono che questa sia una misura adeguata, ma l'importante sarebbe poter già dire oggi che ci s'impegna in questo senso. Poi il provvedimento, il terzo provvedimento legislativo, andrà costruito, occorrerà definire bene le varie fasi ma dare oggi una disponibilità del Consiglio nei confronti di queste piccole microimprese sarebbe molto importante.

Dalle ore 18:11 assume la Presidenza il vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole à la présidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Torno in realtà a ripetere esattamente quello che ho detto sia nel mio intervento in discussione generale che poi nell'illustrazione dell'ordine del giorno che avevamo presentato.

Noi assolutamente condividiamo la filosofia con cui la collega Minelli ha presentato quest'ordine del giorno e ha presentato gli emendamenti. La nostra proposta come gruppi politici l'abbiamo presentata e depositata in seno alla Commissione il 5 di aprile e andava esattamente in questa direzione. Noi voteremo quindi, ovviamente, a favore di quest'ordine del giorno, però, giustamente, io condivido la posizione dei colleghi che dicono che in questa fase bisogna essere molto seri e molto prudenti, non bisogna promettere cose che sappiamo che non possono poi essere attuate. Il nostro ordine del giorno impegnava a reperire risorse per indennizzare almeno le spese fisse, i costi fissi che le varie imprese, i vari lavoratori autonomi continuano ad affrontare.

Quest'ordine del giorno chiede un indennizzo anche a fondo perduto - anche se io non amo molto questo termine - commisurato alla perdita di fatturato. Per noi va benissimo, è un sogno, però mi chiedo davvero se sia stato quantificato, come sia stato quantificato e quale sia l'importo di una quantificazione di questo tipo.

Mi fa molto piacere invece che nelle premesse si ricordi come i diversi rappresentanti, da Coldiretti a Confartigianato a Confcommercio, all'ADAVA, non si siano espressi assolutamente favorevolmente al provvedimento che oggi andiamo ad approvare. È sicuramente un primo passo ma da tutti è stato evidenziato che non è assolutamente un passo risolutivo.

Quindi questo va detto, perché oggi nella relazione io ho sentito riferire dal relatore di questi grandi applausi da parte delle categorie delle associazioni. Io ho seguito attentamente tutti i lavori e non ho sentito da parte di nessuna associazione di categoria dei grandi applausi per queste... (inc. per interferenza). Se vogliamo chiuderci in questo mondo ovattato e dirci che siamo bravi, buoni e belli va benissimo, ma non è utile a nessuno. E lo dico assolutamente senza alcun spirito polemico, però è giusto guardare in faccia la realtà.

Ben venga un impegno serio in questa direzione e se vogliamo davvero far ripartire il nostro tessuto economico con queste misure dobbiamo partire, perché altrimenti sarà una débâcle totale per tantissime piccole imprese e anche per i piccoli artigiani. Dobbiamo mettere da parte dei preconcetti che magari possiamo avere politicamente, noi crediamo fortemente che la strada da seguire sia questa.

Quindi noi voteremo assolutamente a favore di quest'ordine del giorno.

Président - La parole au collègue Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - A nome del Gruppo della Lega Vallée d'Aoste, in coerenza con il voto espresso sull'altro ordine del giorno che parlava d'indennizzi, di contributi a fondi persi, anche in questo caso ci asterremo.

Due brevi motivazioni: la prima, l'abbiamo già detto: non bisogna creare false aspettative, ci stupiamo di questa entente che si crea da destra a sinistra, ma è giusto che ognuno faccia il suo percorso. Noi crediamo che non sia corretto prendere in giro quelle categorie che adesso si utilizzano per dire "non sono d'accordo". Tutti l'hanno detto: questo è un primo passo; giustamente noi stessi abbiamo detto che 25 milioni non erano abbastanza, penso che questo sia palese, serve di più, però è anche vero, al di là dei numeri, che anche se utilizziamo i numeri che giustamente Rete Civica nell'argomentare la sua proposta utilizza, abbiamo 10.500 imprese e una perdita di fatturato di 200 milioni; se ipotizziamo un fondo perso al 40 percento, parliamo di 80 milioni. Diamo 7.619 euro a ognuna delle 10.500 imprese?

Noi l'abbiamo già scritto, anche in altre proposte, che siamo favorevoli a delle indennità o comunque siamo favorevoli a supportare fattivamente le nostre realtà in quello che si può, perché l'1 percento dei finanziamenti, le ricordo, collega Minelli, che si è dovuto riportare all'1 percento, perché la nota della Commissione Europea dell'altro giorno chiede l'aiuto di Stato. Il fondo perso è un aiuto di Stato puro, quindi siamo sulla stessa problematica.

Tornando alla proposta del nostro leader Salvini giustamente, lui cosa dice? Lui a un certo punto dice: "non sono stati sospesi o esentati i pagamenti di tasse, di utenze e di quant'altro. Bene, ci si dia liquidità altrimenti ci fosse un'esenzione fiscale, e noi quella proposta l'abbiamo sottoscritta, l'abbiamo detta, non c'è bisogno di un fondo di liquidità".

Des deux l'une, non possiamo comunque pensare, soprattutto ricordando che siamo ancora una Regione - e dico, magari purtroppo - e possiamo dare l'uno e l'altra.

Dall'altro lato voglio soltanto ricordare, e ne approfitto perché è molto simile, alla collega presidente Rini che io forse non ho una grande memoria, ma nella sua proposta di marzo, ma anche poi in quella in aprile che ha sottoscritto con noi, che c'è un punto che dice: "permettere l'apertura di nuove linee di credito attraverso le opportunità a tasso agevolato offerte dalla finanziaria regionale Finaosta".

Va benissimo cambiare opinione però non si dica che questa non era una soluzione che anche lei condivideva, però à chacun ses choix.

Ci asterremo sul provvedimento.

Président - La parole au collègue secrétaire Daudry.

Daudry (AV) - Semplicemente, anche da parte nostra, dal Gruppo di Alliance Valdôtaine, per ribadire la posizione che avevamo già assunto sul precedente ordine del giorno presentato e simile; ribadiamo con forza, tutti noi abbiamo partecipato alle audizioni e tutti noi abbiamo sentito le categorie e tutti noi abbiamo contezza del contesto che tutti assieme stiamo vivendo.

Evidentemente - è già stato ribadito ma forse in conclusione è bene che vada sottolineato di nuovo - questa misura sicuramente avrà l'attenzione che merita. Appartiene sicuramente alla terza fase, abbiamo detto i passi che erano da compiere, però la discussione è aperta nel senso che sentiamo da più parti, anche al di fuori della nostra regione, anche appena oltre i confini, parlare di fondo perso, di indennizzi; possono essere per il mancato guadagno oppure investiti direttamente nell'azienda per mantenere le aziende, perché per sostenere l'economia, a nostro avviso, le aziende devono essere mantenute in vita, mantenendo il loro livello di occupazione, intervenendo sicuramente con gli indennizzi per quanto riguarda l'abbattimento del debito e, visto che è stato ribadito da più parti, lo sappiamo tutti che il settore turistico è il più importante in Valle d'Aosta, è quello che traina la nostra economia ed è quello che esporta la nostra immagine al di fuori dei nostri piccoli confini, per cui riteniamo che il ragionamento vada fatto sulla riqualificazione delle imprese turistiche.

Lo sottolineo per l'ennesima volta, siamo - in Commissione e insieme alla Giunta - a compiere questi passi, assieme ad affrontare il tutto in maniera organica - sono contento che sia stato sottolineato negli interventi precedenti - e senza avere delle spinte e delle... (inc. per interferenza), perché la questione è effettivamente seria, il denaro pubblico va messo in questo momento per sostenere l'economia, per sostenere i nostri imprenditori, per sostenere le piccole e medie imprese che sono sicuramente il fulcro della nostra regione, ma il ragionamento va fatto tenendo i piedi per terra.

Président - La parole à la collegue Minelli.

Minelli (RC-AC) - Per dichiarazione di voto e per fare qualche precisazione. È stato detto che non bisogna creare false aspettative: qui non si vogliono creare false aspettative, qui si vuole offrire una speranza, sono due cose diverse, a mio avviso. Un'altra precisazione: dai conti che abbiamo fatto (come ho detto noi non siamo qui a presentare già una misura perché non è possibile, ma semplicemente a chiedere un impegno in questa direzione), dicevo, dai conti che abbiamo fatto se si desse un contributo del 40 percento alle aziende che hanno un fatturato sotto i 2 milioni e un contributo minore del 25-30 percento per quelle che sono tra i 2 e i 5, noi avremmo una cifra che si aggira, come ha detto giustamente il collega Aggravi, sugli 80 milioni, e se decidessimo di escludere le aziende tra 2 e 5, per così dire, arriveremo a 60 milioni. Ora io non credo che un intervento di questo tipo non possa essere possibile, come ho detto non si deve pensare di andare a degli eccessi, ci possono essere delle cautele da prendere, sicuramente, però questo è un sistema di affrontare la situazione che tiene conto della realtà. Perché io veramente sono curiosa di vedere quante saranno le imprese che riusciranno ad accedere ai finanziamenti e a rispettare i pagamenti, visto che spesso si tratta già di aziende che hanno dei mutui per i quali adesso abbiamo chiesto di spostare le rate, eccetera eccetera.

Non vogliamo vendere fumo, vogliamo cercare di capire se sia possibile costruire insieme delle misure, ma prendendo degli impegni precisi fin da ora, impegni precisi.

Sono contenta che il collega Daudry abbia detto che la discussione è aperta, ma se vogliamo veramente tenerla aperta, in questo momento un gesto d'impegno del Consiglio sarebbe - a mio avviso - una cosa molto importante.

Presidente - La parola al collega Marquis.

Marquis (SA) - Anch'io, a nome di Stella Alpina, ritengo che sia doveroso fare alcune considerazioni su quest'argomento e riproporrei il ragionamento che è già stato fatto sull'altro ordine del giorno in cui ci siamo astenuti, ancorché la problematica qui viene presentata in modo diverso. Se prima si parlava di una partecipazione, di un indennizzo a dei costi fissi, qui si parla di un riconoscimento, di un indennizzo sulla perdita di fatturato. Credo che per fare delle valutazioni complessive e serie su questo argomento occorra un'acquisizione di dati.

Noi siamo ben consapevoli, come vi ho detto poc'anzi, che occorre fare un intervento nella fase due che sia strutturante e che sostenga le imprese. Occorrerà farlo nel miglior modo possibile, ma con cognizione di causa. Fare queste pericolose fughe in avanti, senza conoscere dei dati, riteniamo che non sia corretto e responsabile nel ruolo che noi rivestiamo perché le speranze si possono vendere quando ci sono delle certezze, quando ci sono dei numeri che possono diventare sostenibili, ma fare delle affermazioni di principio senza sapere poi qual è il punto di caduta, riteniamo che sia un pochettino avventato e che non sia il modo corretto di procedere in questa fase.

Quanto al riferimento che ho sentito prima sulle associazioni di categoria, posso solo riferire che nella relazione di stamane ho evidenziato che le associazioni di categoria hanno sostanzialmente detto che la manovra deve essere fatta, è una manovra che deve essere scaricata a terra nel più breve tempo possibile e ricordo che ieri sera alle ore 18:44 è uscita un'Ansa da parte delle categorie che hanno detto: "bene la manovra, questa non è sufficiente, è il primo passo per andare nella giusta direzione, perché le risorse non bastano". Mi pare che è tutto il giorno che stiamo dicendo che le risorse debbono essere molto più ampie e robuste per la fase due e pertanto siamo pienamente in linea con le affermazioni delle associazioni di categoria.

Per quanto concerne il posizionamento del movimento e del gruppo su quest'ordine del giorno quindi va all'insegna dell'astensione per una questione di serietà e di responsabilità.

Président - La parole au collègue Barocco.

Barocco (GM) - Qualcuno ha parlato di speranza e ha detto che non vende fumo ma speriamo che le speranze non vadano in fumo, perché il problema è questo.

Quello che è evidente dagli interventi che si sono susseguiti è che si tratta di un problema di risorse e quindi penso che sia evidente e, ancora di più, che sia necessario arrivare quanto prima all'assestamento di bilancio e reperire nuove risorse, perché se un'azione, anche meritoria, ma in valore assoluto ha una potenza di circa 60 milioni di euro, figuriamoci una manovra complessiva che deve tener conto delle famiglie, dei Comuni, del comparto turistico; io non voglio fare la Cassandra ma c'è anche un altro comparto, in Valle d'Aosta, che si chiama edilizia, e anche su quello dovremo fare alcuni ragionamenti.

I Comuni ci hanno chiesto 25 milioni per liberare certe risorse e certi lavori e mettere in avvio appunto l'edilizia, e poi, permettetemi di ricordarlo, c'è la Cogne Acciai Speciali ad Aosta, con mille dipendenti, mille famiglie più l'indotto! Ecco, oggi penso che le speranze siano da dare ma devono essere speranze reali, non mandiamo già subito in fumo le speranze, cerchiamo di ragionare.

Non è che l'idea di per sé non mi piaccia ma abbiamo un po' di tempo, qualche giorno per ragionare e probabilmente anche per farci aiutare in queste analisi molto specialistiche e molto dettagliate da qualcuno che conosce degli scenari che vanno anche al di là della Valle d'Aosta per carpire le tendenze dei mercati internazionali e soprattutto facciamo un passo alla volta come... (interruzione audio)

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Solo una breve considerazione: io penso che le preoccupazioni espresse dalla collega Minelli siano condivisibili da tutto il Consiglio, per cui non è che parliamo di una problematica che non esiste, è un problema serio, è un problema a cui bisogna dare una risposta.

Io l'unica considerazione che volevo fare e che proporrei è proprio quella di fare un'analisi, quando avremo tutti gli elementi a disposizione, nel senso che - l'ho detto nel mio precedente intervento - c'è allo studio da parte dello Stato un finanziamento a fondo perso, non sappiamo ancora di che entità sarà, si parla comunque di un provvedimento già oggetto del prossimo decreto. Potremmo chiamare, come meglio vogliamo, aiuto o indennizzo a fondo perso, un sostegno per quelle imprese che sono sicuramente in difficoltà e che hanno ridotto drasticamente il fatturato, però devono essere aiuti - l'ho detto prima - finalizzati a far ripartire i settori produttivi valdostani.

Faccio una breve riflessione: ci saranno delle attività che probabilmente non riapriranno, indipendentemente dalla volontà, perché devono tenere dei numeri minimi e delle distanze minime. Quei piccoli esercenti, quei bar, quei ristoranti che vedranno dimezzati probabilmente i posti e quegli alberghi che dovranno rivedere le aree comuni, o quant'altro, avranno necessità di fare anche investimenti. Allora probabilmente bisognerà fare una riflessione: sicuramente aiutare quelli che sono in difficoltà in questo momento con quelli che chiamiamo indennizzi, ma andranno, a mio parere, previsti anche fondi, degli aiuti, dei contributi per gli interventi necessari ad aprire di nuovo queste piccole attività, per questo io chiederei davvero un momento di riflessione.

Dopo che conosceremo le misure dello Stato, lo spazio di manovra che ci permetterà l'Europa per poter intervenire e quando avremo le disponibilità finanziarie e soprattutto, avremo effettuato un'analisi delle nuove direttive che usciranno a livello nazionale per poter tenere aperto un esercizio commerciale perché ci saranno distanze minime, locali che perdono magari metà della capienza, sulla base di questi elementi, da parte mia ci sarà la totale disponibilità a ragionare prima di mettere in campo il prossimo passaggio, dove tratteremo un intervento con risorse maggiori, in cui ci sarà l'assestamento di bilancio.

Président - Je demande au collègue secrétaire de procéder à l'appel pour le vote par appel nominal.

Aggravi: astenuto

Baccega: astenuto

Barocco: astenuto

Bertin: favorevole

Bertschy: astenuto

Certan: astenuto

Chatrian: astenuto

Cognetta: astenuto

Daudry: astenuto

Distort: astenuto

Farcoz: astenuto

Favre: astenuta

Ferrero: astenuto

Gerandin: astenuto

Lavevaz: astenuto

Luboz: astenuto

Lucianaz: astenuto

Manfrin: astenuto

Marquis: astenuto

Marzi: astenuto

Minelli: favorevole

Morelli: astenuto

Mossa: astenuto

Nasso: favorevole

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: favorevole

Restano: astenuto

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: astenuto

Spelgatti: astenuto

Testolin: astenuto

Trione: astenuta

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 7

Favorevoli: 7

Astenuti: 28

Il Consiglio non approva.

Procediamo ora con l'ordine del giorno n. 7. La parola alla presidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Rubo veramente solo due minuti a quest'importante illustrazione semplicemente per replicare al collega Aggravi, e non vuole essere assolutamente un "botta e risposta", ci mancherebbe, ma non avevo altro modo.

Lei collega Aggravi o, come l'assessore Baccega prima, non ha letto il nostro documento, oppure fa il furbetto, non so quale delle due. Se legge il documento che noi abbiamo depositato come forze politiche vede che, tra l'altro, abbiamo messo ovviamente in ordine di priorità gli interventi. Certo che, come si diceva una volta, se ne avanza ben vengano anche dei prestiti di mutuo agevolato, chiedevamo proprio un'introduzione a una speciale indennità da chiusura forzata rivolta a tutte le realtà produttive commerciali, artigianali, alberghiere e turistiche.

Certo che replichiamo perché non è che si può dire tutto per fare....

(Interruzione dall'Aula)

Rini (PNV-AC-FV) - Non ho chiesto fatto personale perché non ne ho la facoltà, quindi non si stupisca di queste strane alleanze... (sovrapposizione di voci)... il centro destra unito in tutta Italia porta avanti le disposizioni che oggi noi abbiamo presentato...

(Interruzione dall'Aula)

Rini (PNV-AC-FV) - Tornando all'ordine del giorno, nel mio spazio dell'ordine del giorno che abbiamo presentato non ho altro modo di replicare, non è che lei può dire quello che vuole e non rappresenta la verità e nessuno le può replicare!

Non ho portato via spazio con il fatto personale perché non lo ritengo opportuno, ma le replico perché non le consento di dire cose che non corrispondono al vero.

(Interruzione dall'Aula)

Rini (PNV-AC-FV) - Non ho chiesto fatto personale ma non le permetto di dire cose non vere senza poter replicare!

Presidente - Non posso togliervi la parola, vi chiedo la cordialità di capire che siamo convocati su una piattaforma telematica. È già sufficientemente difficile condurre così i lavori, per favore vi chiedo di ritornare all'illustrazione dell'ordine del giorno e, se poi ci saranno delle puntualizzazioni, s'interverrà successivamente con l'ordine del giorno. Invito altresì i colleghi ad attenersi per favore all'oggetto di quest'ordine del giorno.

Rini (PNV-AC-FV) - Io volutamente non ho chiesto fatti personali per non prolungare i lavori, per questo.

L'ordine del giorno è molto semplice, molto veloce e di rapida esposizione. Durante l'audizione del 9 aprile infatti in Commissione c'è stata l'audizione appunto di una rappresentanza degli editori locali e del Presidente dell'Associazione Stampa Valdostana. Devo dire che in questo periodo abbiamo giustamente ricordato tutte le varie attività a diverso titolo, dai sanitari alle Forze dell'ordine, che hanno lavorato e operano in prima linea in questa emergenza, sottolineando anche le difficoltà di portare avanti le loro attività. Dobbiamo ricordare però che ci sono anche tutti gli operatori dell'informazione che quotidianamente, in prima linea anche loro, hanno svolto un servizio di utilità pubblica indispensabile, questo diventa fondamentale ancor più in un momento in cui le persone sono obbligate a restare presso il proprio domicilio.

Il servizio che hanno offerto è davvero encomiabile.

Quello che noi chiediamo appunto è di recepire le richieste - visto che non è stato fatto in questo provvedimento che oggi approviamo - e di prenderci tutti insieme l'impegno d'inserire queste previsioni nel prossimo provvedimento legislativo che andremo ad approvare, da varare appunto dopo l'assestamento del bilancio, per inserire un'opportuna misura una tantum a favore delle testate giornalistiche regolarmente registrate al Tribunale di Aosta, operative durante il periodo della crisi e con la sede legale in Valle d'Aosta. Questo della sede legale non è inserito nel testo, non si può modificare, io chiedo che venga comunque messo a verbale oralmente che la richiesta va ovviamente in questa direzione.

Concludo dicendo che non voleva assolutamente essere un non rispetto dell'ordine del giorno, potevo chiedere il fatto personale, ma non mi sembra opportuno perché le questioni importanti oggi sono altre, quindi non credo che i battibecchi tra di noi siano particolarmente interessanti; non chiedendo il fatto personale ognuno però ha il diritto di replicare quando viene detto il falso su ciò che ha depositato; visto che è stata letta una parte e non è stato ricordato il primo punto che noi abbiamo depositato, che è quello di oggi, mi sembrava corretto puntualizzare. Tutto qui.

Presidente - Da parte del Governo ci sono interventi? Non vedo nessun iscritto. Per dichiarazione di voto, immagino per una brevissima - la prego - replica, la parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Io sarò brevissimo, ma davvero brevissimo perché il fatto personale non è consentito, da quello che ho visto dall'organizzazione dei lavori. C'è il Presidente che dovrebbe essere garante di tutto... no, chiedo scusa, Presidente, però... perché io sono andato a riprendermi quello che è stato inviato alla Commissione e non c'è quello che lei ha scritto. Non c'è. Me lo mandi!

Io quello che voglio soltanto dire è che lei ha fatto un uso contrario al regolamento e alle disposizioni date, e questo non è corretto soprattutto da parte del Presidente del Consiglio. Questo lo voglio dire.

Rini (PNV-AC-FV) - Il 5 aprile inviato alla Commissione. Legga!

Presidente - Collega Manfrin, non ne ha facoltà...

Manfrin (LEGA VDA) - Come non ne ho facoltà? Intervengo sulla proposta!

Presidente - Prego, continui, prego.

Manfrin (LEGA VDA) - Rientro nel merito della proposta, abbiamo apprezzato - quando ci sono state le audizioni - sia le posizioni espresse da alcuni rappresentanti delle testate giornalistiche valdostane sia la posizione espressa dal rappresentante del sindacato dei giornalisti, evidentemente questa è una proposta che si scrive e si può appunto iscrivere nel filone delle richieste fatte in quella sede, quindi evidentemente, secondo noi, questa proposta va nell'ordine di supportare gli organi di informazione locali che hanno sicuramente patito e che hanno gettato un grido di dolore durante le audizioni così come le parti sociali.

Evidentemente l'inserimento da parte del proponente della modifica relativa alla sede legale in Valle d'Aosta è determinante e quindi noi voteremo favorevolmente a questo ordine del giorno.

Président - La parole au collègue secrétaire Vesan.

Vesan (M5S) - Su questo punto mi esprimo a nome del Movimento 5 Stelle, che notoriamente non è particolarmente favorevole ai finanziamenti nei confronti delle testate giornalistiche, però questa proposta è finalizzata a un intervento una tantum per risolvere una problematica reale: si tratta espressamente di una categoria tenuta a continuare a lavorare, anzi, a un superlavoro ma con una possibilità di reperire fondi per pagare i propri dipendenti in realtà molto più limitata a causa delle condizioni economiche, pertanto noi siamo favorevoli alla proposta presentata.

Vorremmo però, visto che la proposta demanda questo lavoro alla II Commissione, che rimanesse agli atti il fatto che la II Commissione lavorasse tenendo in particolare considerazione le audizioni, soprattutto da parte del sindacato dei giornalisti, e che quindi si tratti non di una formulazione una tantum generica e uguale per tutte le testate, ma che sia assolutamente modulata in funzione della struttura di redazione dei diversi giornali, come ci è stato espressamente chiesto in occasione dell'audizione.

Presidente - La parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Riguardo all'ordine del giorno sulle testate giornalistiche, noi siamo assolutamente favorevoli, pensiamo ovviamente che il ruolo dell'informazione resti essenziale, tanto più in questa situazione di emergenza. È fondamentale far arrivare ora ai cittadini anche le giuste norme comportamentali per affrontare e possibilmente risolvere, appena possibile, questa crisi per individuare anche che cosa non abbia funzionato e che cosa avrebbe potuto e può ancora essere fatto meglio.

Inoltre a noi Consiglieri capita spesso, purtroppo, di venire a conoscenza di tanti fatti proprio dai giornali prima che dai canali ufficiali.

In definitiva pensiamo fortemente che l'informazione vada difesa a tutti i costi come cane da guardia proprio della democrazia, che è sempre a rischio e che lo sarà ancora di più nella fase due, tre, quattro e seguenti.

La Valle d'Aosta del dopo epidemia avrà ancora più bisogno di media liberi, liberi davvero, e quindi è giusto e doveroso pensare a un contributo per chi manterrà attiva la sua attività d'informazione e magari, come per altre situazioni, sarà importante legare il contributo al mantenimento dell'occupazione.

Quindi il nostro voto è assolutamente favorevole.

Président - Merci. S'il n'y a pas d'autre réservations, je demande au collègue secrétaire de procéder à l'appel pour la votation.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Ordre du jour n° 8. La parole à la collègue Pulz pour l'illustration.

Pulz (ADU VDA) - Noi con quest'ordine del giorno sostanzialmente chiediamo che la Giunta regionale per l'anno 2020 si faccia carico dell'extra gettito IMU, che i Comuni valdostani devono versare alla Regione. Fin dall'istituzione dell'IMU, cioè l'imposta municipale unica, dall'anno 2012, i Comuni valdostani, come anche quelli del Friuli Venezia Giulia e delle Province autonome di Trento e Bolzano, che abbiamo citato molto oggi, hanno dovuto versare un contributo straordinario per il risanamento delle finanze dello Stato, attraverso appunto questo meccanismo del cosiddetto extra gettito IMU. Questo meccanismo è rimasto per lo più invariato fino a oggi, la Regione Autonoma Valle d'Aosta come sappiamo funge da soggetto garante nei confronti dello Stato per il recupero delle somme. A oggi il valore complessivo dell'extra gettito IMU per il territorio della Valle d'Aosta ammonta a 32,5 milioni di euro, come sa bene il collega Marzi, di cui 7,7 milioni sono del Comune di Aosta, che con un recente ordine del giorno ha richiesto appunto di non versare più questo extra gettito, e volevo sottolineare il fatto che tutti i gruppi, da destra a sinistra, centro eccetera, hanno approvato quest'ordine del giorno.

La Regione ha ottenuto nel tempo una riduzione anche consistente della compartecipazione, parliamo di quasi 92 milioni in meno nel 2020 rispetto al 2018, ma quest'onere non è stato trasferito nemmeno in parte ai Comuni valdostani. Con questa crisi economica e sociale gli enti locali hanno sicuramente - l'hanno detto loro stessi - la necessità di fronteggiare tutte le situazioni di disagio sul territorio, possibilmente senza escluderne alcuna, e i Comuni sono dei veri e propri presidi, sono vicini alla gente, conoscono meglio di tutti quali sono le difficoltà.

Quindi bisogna che possano far fronte ai mancati introiti derivanti dalla sospensione della tassazione e intervenire anche prontamente con beni e servizi di prima necessità che non sono solo i generi alimentari, che comunque tornano prepotenti nella richiesta, e di questo dobbiamo prendere atto, ma anche servizi vari, come per esempio quelli legati alla connettività Internet, lo stiamo vedendo con la scuola, con la didattica a distanza, e lo stiamo vedendo anche oggi noi Consiglieri quanto si debba implementare la rete.

Detto tutto questo, noi sottolineiamo il fatto che nei territori non si deve fare assistenzialismo, e d'altronde tutto quello che andiamo dicendo è precisato all'articolo 12 della legge che stiamo per approvare, e quindi noi chiediamo che questo extra gettito non venga più versato alla Regione ma resti nei Comuni e proponiamo che vengano concordate in sinergia le misure da attuare per far sì che queste risorse pubbliche siano utilizzate in modo efficace, perché, a volte, non è tanto il problema che mancano i fondi ma che non vengono gestiti nel migliore dei modi.

Per ottenere quanto ho illustrato, mi diceva questa mattina il collega Aggravi che è necessaria un'interlocuzione con le strutture regionali nonché con lo Stato.

Ovviamente noi lo ringraziamo per quest'indicazione, per questo prezioso suggerimento che quindi aggiungiamo alla nostra proposta.

Président - La parole au président Testolin.

Testolin (UV) - Solo per due brevi valutazioni rispetto alla presentazione della collega Pulz. Evidentemente ne abbiamo già parlato nell'analisi del disegno di legge che stiamo discutendo e che abbiamo messo per un attimo da parte per fare delle valutazioni in merito alla necessità, più che alla opportunità, di dare delle risorse direttamente ai Comuni per iniziare a rilanciare dal territorio le attività che possono portare beneficio non solo alle Amministrazioni comunali per l'espletamento di tutta una serie d'interventi sul territorio che sono sempre più urgenti e indifferibili, ma anche per rilanciare le attività economiche degli stessi territori con degli interventi magari minimali che possano essere gestiti in totale autonomia senza fare dei percorsi troppo importanti.

E questa è un po' anche la richiesta che è stata avanzata dagli stessi Comuni di poter usufruire di una somma importante, che andrà evidentemente inquadrata nell'organizzazione e nell'assegnazione di quei 120 milioni implementabili che l'Amministrazione regionale avrà a disposizione, anche nell'ottica e nell'ordine di altre iniziative che magari assieme ai Comuni si potranno intraprendere a favore dei cittadini. Quindi un impegno così, tout court, sinceramente non va nell'ottica di un'analisi complessiva che è condivisibile e quindi, pur condividendo da un punto di vista logico l'intenzione di quest'emendamento, per quanto ci concerne credo che sarà un voto di astensione, ma non per la tipologia di sostegno alle nostre Amministrazioni comunali, che sicuramente ci dovrà essere sotto un'altra forma, ma più che altro per come è stato presentato invece l'ordine del giorno.

Président - La parole au collègue Aggravi pour déclaration d'intention.

Aggravi (LEGA VDA) -. In maniera molto rapida, come ha già annunciato la collega Pulz, da parte nostra se ci fosse la possibilità di modificare il passaggio, ci sarebbe un voto favorevole. Se ho capito gli ordini del giorno non sono modificabili, quindi lo spirito è condivisibile e l'abbiamo già detto, ma il nostro voto sarà di astensione, non contrario all'idea ma al semplice fatto che è necessario fare degli approfondimenti, anche perché i 32 milioni sono parti integranti del contributo che viene dato a Roma, quindi bisogna capire con che modalità questa cosa possa essere fatta e già in parte su dei ragionamenti che sono iniziati in Commissione.

Condividiamo lo spirito ma sul testo riteniamo che ci sia una parte da aggiungere.

Président - La parole à la présidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Molto brevemente, anche noi abbiamo la stessa posizione, quindi noi condividiamo assolutamente lo spirito, mancano queste integrazioni ma credo che l'obiettivo degli ordini del giorno sia anche sollevare dei temi e degli argomenti e poi prendersi degli impegni, quindi se come credo di aver capito c'è questa volontà, ben venga.

Fra l'altro questo tema dell'extra gettito IMU è stato sollevato nei giorni scorsi dai rappresentanti di Fratelli d'Italia insieme al Comune di Aosta e devo dire che, andando al di là anche dell'appartenenza politica, noi abbiamo chiesto anche al nostro rappresentante Roberto Pella, che è il Vicepresidente vicario di Anci, di farsi portavoce delle istanze anche della Valle d'Aosta. So che oggi avevano una videoconferenza proprio con il Ministro e con il Ministero dell'Economia; su questo teniamoci aggiornati, usiamo la sede della Commissione competente per tenerci aggiornati su questo tema, perché questa è una battaglia che dobbiamo fare e dobbiamo fare tutti insieme.

Président - La parole au collègue Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Anche per noi vale l'osservazione fatta in precedenza dal collega Aggravi. Vorrei solo aggiungere una riflessione: si legge nelle anticipazioni della prossima manovra dello Stato di risorse finanziarie per circa 3 miliardi a disposizione dei Comuni e mi pare per 2 miliardi a disposizione delle Regioni. Su questo penso che, in occasione della Conferenza dei Presidenti, al Presidente Testolin probabilmente qualcosa in più sarà stato detto.

Ora se davvero ci sono queste risorse in campo nazionale, io chiederei se non sia magari il caso di aprire un'interlocuzione con lo Stato, tenuto conto che le condizioni sono radicalmente mutate rispetto a quando c'è stato l'accordo per cui la Valle d'Aosta, Trento, Bolzano e altre realtà dovevano versare questo sovragettito; se non sia il caso di un'interlocuzione con lo Stato all'interno della manovra per quello che riguarda la Valle d'Aosta e il trasferimento ai Comuni e, considerato che i Comuni normalmente prendono poco o nulla dei trasferimenti dello Stato, vedere se non sia possibile che venga abbuonato, a livello di Stato, questo sovragettito che in questo momento grava sui Comuni e viene erogato tramite la Regione.

Anche per noi se fosse possibile emendare indicando che bisogna comunque avere una interlocuzione con lo Stato, per noi il voto sarà favorevole.

Dalle ore 18:59 riassume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Ha chiesto la parola il collega Lavevaz.

Lavevaz (UV) - (inc. per interferenza).... Come ha appunto detto il Presidente Testolin, condividiamo lo spirito, ovviamente l'extra gettito IMU è un problema che conosciamo tutti molto bene e che è sul tavolo da parecchio tempo, da ben prima della crisi pandemica che viviamo attualmente; è stato posto sui tavoli del Governo nazionale, anche nel corso della fine dell'anno scorso, anche dal nostro Senatore.

È un problema che dobbiamo cercare di risolvere, dobbiamo risolverlo però soprattutto nell'ambito delle trattative con il Governo romano.

L'ordine del giorno, così come è presentato, invece richiede ovviamente un impegno da parte del bilancio regionale che, in questo momento, soprattutto in riferimento alla legge che andiamo ad approvare, che prevede fra le altre cose il differimento dell'IMU per la prima tranche di metà giugno; abbiamo ipotizzato in Commissione che questo differimento possa essere prodromico a una riduzione dell'aliquota nell'ambito degli interventi successivi che faremo con l'assestamento di bilancio eccetera.

Anche la questione dell'extra gettito va vista insieme a quest'argomento, cioè alla riduzione, perché se ipotizziamo, ad esempio, a spanne una riduzione del 50 percento dell'aliquota in modo che le famiglie e le imprese a dicembre si trovino a pagare quello che avrebbero dovuto pagare con la sola rata di dicembre, questo peserebbe per circa 40 milioni di euro, rispetto a un gettito totale di circa 80 milioni; se a questi sommiamo i 30 milioni dell'extra gettito, è chiaro che diventa insostenibile.

Insomma dobbiamo decidere su quali misure incidere maggiormente: se andare più verso l'aiuto a enti locali, che comunque dovremmo mettere in campo anche semplicemente per delle questioni, come dicevo stamattina, di emergenza liquidità alla quali i Comuni andranno incontro non avendo le entrate dell'IMU di giugno, considerata la questione dell'extra gettito. È una partita complicata che dobbiamo però analizzare nel complesso, quindi su quest'ordine del giorno ci asteniamo come ha già detto il Presidente.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Marzi.

Marzi (SA) - Per quanto mi riguarda, io ritengo che, come tra l'altro sottolineato anche da lei, gli ordini del giorno abbiano anche una chiara volontà d'indirizzo politico.

Sposo in termini numerici quanto appena richiamato dal collega Lavevaz, ma per lo stesso motivo mi permetto di puntualizzare un aspetto, che tra l'altro la II Commissione ha sottolineato in maniera precisa e che l'articolato che andremo a votare più tardi esplicita all'articolo inerente, se non erro il 2, appunto lo spostamento dell'IMU alla seconda rata e quindi al 16 dicembre del 2020, viene esplicitato come una possibilità e quindi, di conseguenza, viene data la possibilità, naturalmente ai cittadini che ne avranno la volontà, di poter comunque pagare la prima rata.

Ritengo che il messaggio politico inerente all'extra gettito IMU per 32 milioni e mezzo di euro risulti essere un messaggio politico rilevante e che sia comunque un messaggio politico che, come richiamato dal collega Lavevaz e anche dal Presidente Testolin, risulti essere assolutamente parallelo rispetto alla assoluta volontà che si è già espressa di interloquire con gli enti locali per questo tipo di interlocuzione.

Teniamo presente una cosa: l'IMU in particolare è un tributo, quindi un titolo primo per gli enti locali, che funziona in autotassazione. Funzionando in autotassazione, fondamentalmente, crea delle problematiche oggettive in termini di competenza sull'anno in corso, per cui, comunque sia, un'interlocuzione, come richiamato, con gli enti locali è assolutamente necessaria.

Per questo motivo voterò ovviamente quest'emendamento perché risulta essere un messaggio che è già stato, tra l'altro, recepito dal Governo, dalla II Commissione; un'assoluta volontà che già c'è stata d'interloquire con gli enti locali, perché la scelta di lavorare in maniera congrua sul titolo primo - e quindi di conseguenza anche sulla volontà di spostare la prima rata dal 16 giugno al 16 dicembre - già evidenzia la volontà d'interloquire, perché, vista la difficoltà sul ragionamento per competenza, non si verrebbero a creare soltanto delle problematiche di tassa, qualora ci fossero, ma anche di altra natura.

L'extra gettito IMU - tra l'altro io ho avuto la sfortuna, la sventura di averlo sul groppone e anche da altre parti per sette anni della mia vita - a tutti gli effetti risulta essere una spesa di quasi 8 milioni di euro da parte ad esempio del capoluogo di Regione e ovviamente per la parte restante, per 25 milioni di euro per tutti gli altri enti locali valdostani, per cui, già solo a livello simbolico, ritengo che il fatto di aver portato quest'ordine del giorno, di aver un capoluogo di regione che segnala per l'ennesima volta la cosa, risulta essere sufficiente per esprimere un voto favorevole.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Barocco.

Barocco (GM) - Questo è un tema per il quale gli enti locali - come hanno già messo in evidenza i colleghi, sia Lavevaz che il Presidente Testolin - hanno più volte interloquito con l'Amministrazione regionale affinché interloquisse con lo Stato per cercare di risolverlo. Penso che quest'ordine del giorno, oltre a questa tematica, possa in questo momento essere di sprono, come ha già detto anche il Consigliere Gerandin, a rivedere i rapporti finanziari con lo Stato.

Io leggo solo adesso, è di questo pomeriggio, una Ansa che dice che il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, proprio questo pomeriggio ha chiesto in una videoconferenza con il Vice Ministro dell'Economia, Laura Castelli, la sospensione del contributo della Provincia autonoma al risanamento del disavanzo statale. Si tratta di un contributo di circa 476 milioni di euro.

Magari se riusciamo a parlare anche con i nostri.. (inc. per interferenza) regioni a statuto speciale per intavolare un discorso di questo genere, penso che sia anche interessante mettere questo... (inc. per interferenza).

Presidente - La parola alla collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - Per dichiarare che nonostante alcune imprecisioni che sono state rilevate dai colleghi nel testo dell'ordine del giorno presentato da ADU, noi votiamo a favore e le motivazioni sono in buona sostanza le motivazioni che ha appena spiegato il collega Marzi. Ci sembra che intervenire con un ordine del giorno sia dare un indirizzo politico e quindi parlare dell'extra gettito IMU in questo momento ha un senso e crediamo che anche l'impegno che è stato previsto abbia un senso.

Crediamo però poi che in fase di definizione di questo provvedimento, qualora passasse, dovranno essere precisati bene i criteri dell'utilizzo dell'extra gettito IMU e dovranno esserci delle priorità da discutere, da concordare con il CELVA. Noi crediamo, in particolare, che occorrerebbe concentrarsi sulle manutenzioni e sulla cura del territorio che ne ha un estremo bisogno. Quindi il nostro voto sull'ordine del giorno sarà favorevole.

Presidente - La parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Anche noi siamo da sempre favorevoli al livello di autonomia degli enti locali che può essere garantito solo nel momento in cui gli enti locali hanno una disponibilità di bilancio da gestire. Inevitabilmente nel momento in cui affrontiamo questa cosa quale ordine del giorno legato a un intervento emergenziale sul coronavirus, io credo che dare indirizzi di destinazione poi sull'utilizzo delle risorse dei Comuni che esulino dalla risoluzione della situazione emergenziale forse farebbe perdere di validità questo tipo di ordine del giorno.

Ci rendiamo conto che gli ordini del giorno sono sostanzialmente un'azione di indirizzo che debbono essere più precisamente modulati, però riteniamo opportuno che se un indirizzo è condiviso e condivisibile questo meriti da parte del Consiglio regionale un voto favorevole e non una semplice presa d'atto per il tramite dell'astensione.

Presidente - La parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Grazie Presidente e anche grazie al collega Vesan per le ultime parole importanti. Sinceramente mi sembra un vero peccato non ottenere il favore di chi condivide in profondità quest'indirizzo politico solo perché non si può aggiungere un impegno a sentire gli uffici regionali e l'impegno all'interlocuzione con lo Stato, che diventano fondamentali e doverosi, tanto più in questo contesto così difficile. Chiedo quindi alla Presidente se non si possa procedere a un breve emendamento su una misura che è strutturale per completare quest'ordine del giorno che vuole esprimere sostanzialmente una vicinanza fattiva agli enti locali e alla loro autonomia che sono, come diceva Emile Chanoux, " le premier noyaux de la vie politique et sociale ".

Presidente - Non è assolutamente una mancanza di volontà, come può ben capire: anche gli ordini del giorno precedenti con delle modifiche sarebbero stati approvati, non li abbiamo modificati. Quindi accogliamo comunque il senso del dibattito che rimane a verbale. Non è assolutamente una non volontà ma se cominciamo a derogare, già siamo lunghissimi sui tempi, non terminiamo più. Non ci sono altre iscrizioni? Quindi possiamo procedere alla votazione.

Aggravi: favorevole

Baccega: astenuto

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: astenuto

Certan: astenuta

Chatrian: astenuto

Cognetta: astenuto

Daudry: astenuto

Distort: favorevole

Farcoz: astenuto

Favre: astenuta

Ferrero: astenuto

Gerandin: favorevole

Lavevaz: astenuto

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: astenuta

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: astenuto

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 21

Favorevoli: 21

Astenuti: 14

Il Consiglio approva.

Presidente - Possiamo ora passare al prossimo ordine del giorno. La parola alla collega Nasso per l'illustrazione, prego collega.

Nasso (M5S) - Quest'ordine del giorno vuole chiedere maggiore collaborazione fra Giunta e Consiglio regionale, maggiore condivisione. La critica situazione che la nostra Regione sta attraversando è sotto gli occhi di tutti, la percentuale dei contagiati rispetto alla nostra popolazione è molto alta, le grandi difficoltà del tessuto economico del sistema sanitario, quindi ovviamente la forte preoccupazione della nostra comunità è davvero tangibile. È bene ricordare che, nonostante il Consiglio regionale della Valle d'Aosta si sia sciolto anticipatamente e si trovi quindi in regime di prorogatio, ogni membro dell'Assise è un Consigliere regionale a tutti gli effetti e lo sarà fino all'insediamento del nuovo Consiglio, che verosimilmente avverrà nell'autunno 2020, se non più tardi. Proprio a causa della situazione emergenziale che stiamo passando, sarebbe auspicabile una forte collaborazione e una doverosa condivisione tra tutti quanti i membri del Consiglio, non solo una parte. Sottolineo anche che in queste settimane di crisi troppo spesso i Consiglieri semplici non sono stati informati delle azioni in atto e hanno appreso le notizie sull'operato della Giunta solo attraverso gli organi di stampa e francamente ho trovato questo modus operandi davvero inaccettabile. Noi abbiamo chiesto in tutte le salse maggiore collaborazione: lo abbiamo fatto con dei comunicati stampa, lo abbiamo fatto diramando delle note, lo abbiamo fatto mandando delle lettere e adesso ci proviamo anche con un ordine del giorno. È per tutti questi motivi che chiediamo al Governo regionale una maggiore condivisione di informazioni con tutto il Consiglio regionale sulla situazione emergenziale della nostra Regione e questo potrebbe avvenire attraverso regolare audizioni nelle commissioni competenti oppure con periodici invii di aggiornamenti affinché ogni singolo Consigliere sia debitamente informato... (interferenza )...come ho detto prima, è davvero inaccettabile questo scollamento totale tra chi prende le decisioni e chi comunque è ancora membro dell'Assise regionale.

Presidente - Qualcuno della Giunta, del Governo vuole replicare? Non ci sono richieste di intervento? Possiamo passare alla votazione. Chiedo al collega di aprire la votazione.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti, favorevoli: 35

Il Consiglio approva.

Passiamo ora all'ordine del giorno n. 10. Per l'illustrazione chi chiede la parola? La parola al collega Cognetta.

Cognetta (VDALIBRA) - Quest'ordine del giorno, firmato dai gruppi Vdalibra, Mouv', Lega Valle d'Aosta, Movimento Cinque Stelle, Stella Alpina e dai Consiglieri del Gruppo Misto Restano e Barocco, fa una richiesta alla Giunta regionale di una semplicità disarmante ma che in realtà è molto importante: in sostanza impegna la Giunta regionale ad avviare una trattativa con lo Stato relativamente alle imposte e ai tributi di competenza statale e con i nostri Sindaci relativamente a quelle competenze comunali al fine di azzerare l'esborso fiscale che le imprese, i professionisti, le partite IVA e le realtà del terzo settore hanno o dovranno sostenere nel periodo di chiusura forzata o indotta dai vari decreti governativi e per i sessanta giorni successivi alla ripresa delle attività. In sostanza, si tratta di creare una sorta di periodo bianco fiscale e che prevedrà l'esenzione di imposte, quali, ad esempio, l'IRPEF, l'IRAP, l'IMU, eccetera, e i tributi, quali ad esempio... (parole incomprensibili per interferenza) ...quantificato conteggiando su base annuale in 365esimi l'importo dovuto sottraendovi il corrispettivo relativo ai giorni di chiusura con in aggiunta i sessanta giorni successivi alla ripresa delle attività. In sostanza quindi chiediamo di aprire questo tavolo con lo Stato e con i Comuni per dare contezza a chi ha subito un danno di non dover pagare le tasse per il periodo che è stato chiuso e soprattutto per i sessanta giorni successivi. Mi sembra una richiesta di buon senso e questo è quanto è contenuto in quest'ordine del giorno.

Presidente - Da parte del Governo qualcuno vuole replicare? La parola al presidente Testolin.

Testolin (UV) - Per fare due valutazioni in merito alla trattativa con lo Stato. Prima il consigliere Barocco ha ripreso un comunicato stampa da parte del collega Kompatscher con il quale abbiamo condiviso, assieme alle altre Regioni e Province a Statuto speciale, un incontro esclusivamente dedicato alle speciali proprio per verificare quelle che potessero essere le soluzioni per trovare un accordo con lo Stato che ci desse le risorse sufficienti a reintegrare tutta una serie di situazioni all'interno dei comuni e a equilibrare all'interno del rapporto Stato-Regione le maggiori spese o i minori introiti derivanti da questa situazione tragica. Così come ha fatto il collega Kompatscher, noi abbiamo appena spedito lo stesso tipo di richiesta perché ci siamo allineati come speciali per avanzare un percorso che possa essere condiviso da tutti e dove anche noi abbiamo chiesto il rimborso, il non pagamento delle due annualità relative ai 102,8 milioni di euro, che dovrebbero contribuire al risanamento delle finanze statali per i due anni 2020/2021. Abbiamo chiesto di entrare nel fondo di solidarietà che verrà istituito per tutti i Comuni italiani e di riservare una parte per le cinque speciali in modo da poter distribuire sul nostro territorio, così come potrà avvenire sul resto dei territori italiani, le minori entrate da parte del sistema fiscale anche a favore dei nostri Comuni.

Penso quindi che il percorso non possa attivarsi singolarmente, anche se l'iniziativa è chiara e identificata, anche perché lo Stato deve trovare delle misure che poi siano condivisibili su tutto il territorio in maniera omogenea. Il fatto di confrontarsi a livello generale con le altre realtà a Statuto speciale penso che ci dia più forza e ci dia la possibilità di portare a casa dei risultati che siano più importanti di quelli che si potrebbero portare a casa singolarmente.

Il voto quindi sarà di astensione ma non per il non voler interloquire ma perché il percorso di interlocuzione con lo Stato è già iniziato, le richieste sono già state avanzate e l'obiettivo è quello di darsi delle certezze che possano essere condivise anche con le altre realtà che con noi stanno portando avanti questo discorso.

Presidente - Per dichiarazione di voto, la parola al collega Cognetta.

Cognetta (VDALIBRA) - Presidente Testolin, ho ascoltato con attenzione la sua risposta, la nostra iniziativa va a favore direttamente delle aziende. Capisco, come Amministrazione regionale, quello che noi tiriamo fuori per salvaguardare i conti dello Stato ma che è una partita che si gioca tra noi come Regione e lo Stato, non tocca minimamente i privati, che in questo caso invece, nel caso dell'ordine giorno, sarebbero invece attori attivi perché è a loro che gli si fa questa iniziativa. Allora io credo che, al di là di quello che state già discutendo, forse andrebbe aggiunto all'interno delle discussioni che state facendo, di cui non conosciamo il dettaglio, lei ce le ha accennate adesso, sono successe questa mattina, quindi capisce che è tutto un divenire... però credo che lei debba portare anche la voce di questo Consiglio all'interno delle interlocuzioni che fate tra le Regioni a Statuto speciale e che in qualche modo devono raccogliere anche le istanze dei cittadini. Io quindi mantengo la mia iniziativa e credo che verrà sostenuta anche dagli altri firmatari.

Presidente - Altri? Ha chiesto la parola il collega Restano.

Restano (GM) - Volevo aggiungere anch'io qualcosa. A maggior ragione, collega presidente Testolin, lei dovrebbe votare questa iniziativa perché va proprio nel senso di quanto lei ha detto, anzi dà del valore aggiunto e non solo, quello che lei ci ha detto manifesta proprio quanto è stato approvato con l'ordine del giorno precedente, non c'è comunicazione tra il Presidente e il Consiglio, non c'è comunicazione tra la Giunta e il Consiglio. Io la invito a riconsiderare la sua posizione perché non facciamo altro che supportare la sua iniziativa, poi come lei... (interruzione audio) ...ritengo che questo sia veramente un valore aggiunto...

Presidente - Collega Restano, purtroppo non la sentiamo benissimo.

Restano (GM) - Chiedo scusa ma ho una grave emergenza sanitaria e sto andando a Torino in macchina per un fatto veramente urgentissimo, quindi vi seguirò dal cellulare.

Presidente - Grazie collega, non c'è problema, era solo per avvisarla che la sentivamo male, solo per questo.

Restano (GM) -Volevo solo dire che va a favore di quanto fa il Presidente e non è un contributo a fondo perso questo ma è un'iniziativa per riconoscere il valore delle nostre aziende, quindi ci aspettiamo che tutti lo votiate.

Presidente - Altri? Se non ci sono altre richieste, procediamo con la votazione.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: astenuto

Certan: astenuto

Chatrian: astenuto

Cognetta: favorevole

Daudry: astenuto

Distort: favorevole

Farcoz: astenuto

Favre: astenuto

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: astenuto

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: astenuta

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: astenuta

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: astenuto

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 23

Favorevoli: 23

Astenuti: 12

Il Consiglio approva.

Presidente - Possiamo ora passare all'ordine del giorno n. 11, lascio subito la parola per l'illustrazione al vicepresidente Distort.

Distort (LEGA VDA) - L'ordine del giorno presentato dal gruppo Lega, primo firmatario io con la partecipazione del Gruppo Misto (Restano) e anche di Mouv' - che erroneamente non avevo inserito nella mail quindi comparirebbe non facente parte della cordata, invece lo fa ampiamente - è relativo al tema della riapertura dei cantieri. Sappiamo perfettamente che la situazione di emergenza sanitaria in atto ha presupposto la limitazione delle attività produttive così come disciplinato dal DPCM del 22 marzo e dal successivo decreto del MiSE del 25 marzo, portando, come sappiamo, al blocco delle attività produttive. Nel contesto poi della nostra regione, con ordinanza del Presidente della Regione Valle d'Aosta del 3 aprile 2020, sono state date indicazioni per la riapertura di alcune attività lavorative tra cui compaiono cantieri con certi elementi di disciplina. È chiaro che in ordine di priorità, immediatamente dopo le prime misure di aiuto economico verso le categorie imprenditoriali, si pone la necessità di approfondire e definire un programma di riavvio delle attività imprenditoriali. È comunque fondamentale ed è proprio il cuore di quest'oggetto di quest'ordine del giorno che tale riavvio sia accompagnato da opportune specifiche modalità di attuazione in funzione della situazione di rischio prodotta dalla situazione sanitaria in atto, perché è fondamentale? Mi sembra chiaro ma vi riporto così a titolo di esempio soltanto un fatto: tenete conto che nell'ambito delle attività di cantiere, oltre ai rischi di contagio per gli addetti, fatto assolutamente prioritario e gravissimo, si aggiunge anche un rischio dal punto di vista amministrativo in base al decreto legislativo n. 81/2008, che tanti conoscono, per i datori di lavoro, per il Coordinatore alla sicurezza, per gli RSPP con pesanti sanzioni e risvolti penali. Oltre al rischio sanitario, quindi aggiungiamo anche queste situazioni che fanno parte già di una letteratura che i tecnici ben conoscono ma che in questa situazione si complica e si aggrava enormemente. Pensare di aprire i cantieri o pensare che si riavvii l'attività edilizia senza l'accompagnamento necessario per esprimere nei dettagli queste modalità di attuazione, quindi è veramente un po' - scusate l'esempio - come dire a un bambino: "questo è il pallone, vai giocare in mezzo alla strada".

È quindi assolutamente importante che si svolga un lavoro di affiancamento, di approfondimento, insieme alle associazioni di categoria, assieme agli ordini professionali, assieme al servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell'USL, tutti quegli organi che sono deputati agli approfondimenti che sono in grado di poter dare il loro contributo, la loro collaborazione per sviscerare, per definire i dettagli in modo che le ditte possano operare in sicurezza, in serenità, gli operatori tecnici, i direttori dei lavori, il coordinatore di sicurezza, anche gli RSPP possano tutti quanti... perché in questa dimensione di serenità c'è la possibilità veramente di mettere in atto una seria e valida azione di riapertura... di avvicinamento... che permette di riaprire i cantieri. L'obiettivo quindi è proprio creare le condizioni in termini di indicazioni di regole per il riavvio dei cantieri. È importante il modo, mai come in questa situazione possiamo percepire la differenza tra il modo con cui si pone un'azione piuttosto che un altro. Noi quindi conosciamo un unico modo: quello di un approfondimento, ci sono gli organi per farlo e noi lo chiediamo esattamente in questo oggetto dell'ordine del giorno.

Presidente - Da parte del Governo ci sono richieste di replica? Richieste di intervento? Ha chiesto la parola il presidente Testolin.

Testolin (UV) - Solo per dire che è un processo all'interno del quale le figure che sono state menzionate all'interno dell'impegno sono già quelle sostanzialmente deputate a fare questo tipo di percorso. È chiaro che un coordinamento da parte dell'Amministrazione nel suo insieme può essere propedeutico ad accelerare eventualmente o a limare quelle che possono essere delle incongruenze anche operative o quant'altro, quindi, per fare da raccordo a questo tipo di iniziativa, credo che non ci siano dei problemi a prendersi carico di fare questo passaggio con il Governo regionale.

A questo proposito ci tengo però anche a sottolineare come sia già in mano delle aziende di ogni ordine e grado un protocollo che è un protocollo condiviso di regolamento di misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Coronavirus negli ambienti di lavoro, un protocollo che è già stato attuato e preso in considerazione da tutte quelle aziende che hanno ripreso a lavorare o lo stanno iniziando a fare e che è un po' il vademecum che ha portato anche al confronto con gli uffici di Prefettura, con i sindacati e con la Chambre Valdôtaine per creare i presupposti affinché le attività inizino proprio con il giusto approccio verso delle misure che devono essere messe in atto a favore dei lavoratori. Nulla di più quindi di quello che si è iniziato a fare, che le associazioni che sono state citate hanno come loro fine... al fine di tutelare lavoratori e imprese.

Presidente - Per dichiarazione di voto, la parola al vicepresidente Distort.

Distort (LEGA VDA) - Mi fa piacere sentire che la frase pulsate et aperietur vobis possa in qualche modo vedersi già attuata in questa mia richiesta vedendo la disponibilità da parte del Governo di andare in questa direzione. Mi sembrava che il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell'USL non fosse stato coinvolto fin dall'inizio, comunque tutto è bene quel che finisce bene, è interessante poter capire che appunto con questo criterio noi ci troviamo nella situazione di prepararci in modo tale che l'attività edilizia, che costituisce un enorme settore nell'economia del nostro tessuto sociale, possa aprire, possa avviarsi e possa trovarsi nelle condizioni di svolgere la propria attività. Ovviamente l'intenzione di voto è assolutamente a favore, mi conforta sapere di ricevere da parte del Governo il sostegno.

Presidente - Non ci sono richieste di intervento, quindi possiamo procedere alla votazione.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti, favorevoli: 35

Il Consiglio approva.

Presidente - Passiamo all'ordine del giorno n. 12. Chi intende illustrarlo? La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Proverò a essere sintetico anche perché abbiamo già parlato dell'urgenza di far ripartire il mondo delle micro e piccole medie imprese per quello che riguarda il territorio valdostano. L'annuncio che la stessa CNA ha fatto pubblicare in cui chiede che ci sia un piano di lavoro programmato di investimenti pubblici e che le imprese possano ripartire al più presto - i bandi pubblici sono fermi - ci impone di fare una riflessione. Questa non è una richiesta di modificare leggi, operiamo con le leggi in vigore per cui è una richiesta, è un invito che la proposta dice di estendere a tutti i Comuni valdostani ma sicuramente anche all'Amministrazione regionale affinché, ove possibile, si possa procedere per quelle che vengono chiamate le procedure negoziali per l'affidamento di lavori, servizi e forniture. Nel Consiglio del 25 luglio si è comunicato di una riunione avvenuta in data 2 luglio 2019 fra il Celva e la Regione per concordare un comportamento unitario e ufficializzare, mediante una convenzione sulla gestione appalti, Enti locali e Regione, che prevedesse una centralizzazione presso la stazione unica appaltante, che prevedesse una procedura aperta per un importo superiore a 150 mila, privilegiando però fino a 1 milione di euro la procedura negoziale nel rispetto del criterio di rotazione degli inviti. Ora, sulla base di questo, tenuto conto che se prima era una visione di prospettiva, una necessità, io penso che in questo momento, un momento così delicato per il mondo imprenditoriale per le piccole imprese, artigiani e quant'altro, diventi una necessità di cui non si può fare a meno.

Il Codice degli appalti in questo momento prevede che le pubbliche Amministrazioni possano avvalersi di procedure ordinarie aperte o ristrette ma dice anche che, per quello che riguarda piccole e medie imprese, c'è la possibilità di prevedere, tra l'altro, anche clausole sociali ma dice anche che, per quello che riguarda importi fino a 1 milione di euro, è possibile procedere con la procedura negoziale. Cosa significa la procedura negoziale? La procedura negoziale significa che ci va la consultazione di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o elenco di operatori economici nel rispetto di un criterio di rotazione negli inviti. Tra le righe non c'è scritto ma è ovvio che questo ha una finalità: quella di far lavorare le imprese valdostane o quelle che operano all'interno del sistema valdostano, per cui non si chiede nulla di nuovo ai fini legislativi. Si chiede nell'invito l'impegno della Giunta regionale: "a dare indicazioni alle proprie strutture interessate affinché sia per gli appalti di servizi e forniture, sia per gli appalti di lavori, ove possibile e sino agli importi consentiti, si proceda con procedure negoziate e non con procedure ordinarie; a invitare gli Enti locali a condividere anche loro queste modalità di affidamento...", in particolare se alla finanza locale verranno affidate ulteriori risorse in legge regionale di assestamento, come da loro espressamente richiesto, siano date indicazioni molto precise che procedono in questa direzione.

Non mi pare nulla di nuovo perché torno a dire l'allora assessore Borrello mi rispose già a luglio 2019 che c'era stata questa riunione, era stata condivisa questa modalità di comportamento, però noi sappiamo benissimo che in tanti casi non sempre è così e in tanti casi in questo momento avviene che anche dove c'è la possibilità di procedere mediante procedura negoziale, si continua a fare gare di appalto lunghissime con procedure ordinarie aperte o ristrette.

Dalle ore 19:48 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Ci sono richieste di replica da parte del Governo? A questo punto passerei alla votazione. Chiedo al Consigliere Segretario di porre in votazione l'ordine del giorno.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: contraria

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: contraria

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: contraria

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: contrario

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 31

Contrari: 4

Il Consiglio approva.

Presidente - Passiamo all'ordine del giorno successivo: il n. 13. Per l'esposizione, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Abbiamo già affrontato credo però molto da lontano questo argomento relativo ai tamponi, non perché non abbiamo parlato dell'argomento ma perché non abbiamo parlato dei destinatari di questo specifico ordine del giorno. Innanzitutto ho citato all'interno di quest'ordine del giorno delle comunicazioni che sono state inviate da parte dei due sindacati di Polizia, il sindacato di Polizia penitenziaria e il sindacato della Polizia di Stato alla Regione Autonoma Valle d'Aosta e all'Assessore alla sanità perché evidentemente già nelle date che sono state riassunte - il 19 di marzo per quanto riguarda la Polizia di Stato e il 9 di aprile per quanto riguarda la Polizia penitenziaria - si è appunto richiesta la necessità di tamponi a tappeto sulle Forze dell'ordine.

Mi voglio concentrare particolarmente sulla situazione della Polizia penitenziaria perché, come ben sappiamo, il carcere di Brissogne è ovviamente per sua conformazione una struttura chiusa e se accadesse che uno degli agenti, o uno degli addetti del personale amministrativo, o uno dei detenuti venisse contagiato, evidentemente questo sarebbe deflagrante per l'intera struttura. Sia quindi per questo motivo, sia perché - e lo abbiamo specificato anche all'interno dell'ordine del giorno -, anche le Forze dell'ordine, non soltanto le due Forze di Polizia citate ma tutte quelle che vengono a operare a contatto con le persone, sopportano dei gravi rischi e sono esposte a rischio di contagio quotidianamente, abbiamo ritenuto opportuno che si provvedesse a intervenire, esattamente com'è stato riportato all'interno dell'ordine del giorno, esattamente com'è stato peraltro unanimemente comunicato da parte della V Commissione.

Tramite quest'ordine del giorno quindi chiediamo che venga data applicazione alle richieste provenienti dai sindacati di Polizia e anche dalla V Commissione disponendo tamponi a tappeto su tutte le Forze dell'ordine impegnate in servizi a contatto con il pubblico e a tutto il personale dell'Istituto circondariale Aosta e di Brissogne.

Presidente - La parola per replica al Governo, ha chiesto la parola l'assessore Baccega.

Baccega (UV) - In realtà il Presidente della Giunta aveva già comunicato al Segretario generale del SIULP, e io nella nota che avevo indirizzato al Presidente del Consiglio, che era necessario richiamare soprattutto i pareri tecnici che pervenivano dall'Istituto superiore della sanità e dal Consiglio superiore della sanità. Lo facevamo in un momento molto particolare, in cui la Regione non aveva i reagenti e non poteva fare tamponi a tappeto in quanto c'era un grosso problema di poi avere gli esiti dei tamponi. Avevamo in qualche modo chiesto la collaborazione agli Istituti ZS di Torino e ZS di Pavia, ai due Ospedali di Torino, all'Ospedale di Milano, quindi avevamo delle collaborazioni esterne ma gli esiti dei tamponi arrivavano con un certo ritardo. Evidentemente si è dovuto prendere, insieme alla dottoressa Verardo, che è il Direttore della Struttura complessa di igiene e sanità, le indicazioni che arrivavano dall'Istituto superiore della sanità, ovvero di andare a effettuare i tamponi solo nei soggetti sintomatici. La raccomandazione di non eseguire in via sistematica il tampone quindi derivava proprio dall'insufficienza e dall'evidenza scientifica soprattutto che, rispetto all'utilità diagnostica del test, durante il periodo di incubazione in termini di valore predittivo negativo, ovvero fai il tampone oggi - lo diceva questa mattina molto bene il collega Peinetti - magari è negativo, fra tre giorni può succedere che...

Detto ciò, ecco perché si è andati nella direzione di fare i tamponi solo ed esclusivamente ai sintomatici. Nelle stesse note abbiamo preso l'impegno che ad attenuazione dell'emergenza sanitaria, quindi, quando anche dal punto di vista dei laboratori c'era una certa tranquillità operativa e nel caso in cui l'Istituto superiore di sanità dava un indirizzo diverso rispetto a quello precedente, e mi sembra si stia andando in questa direzione, si poteva prevedere l'effettuazione dei tamponi in una maniera più sistematica e in primo luogo agli operatori sanitari e alle Forze dell'ordine.

In realtà anche l'Istituto superiore di sanità ha proposto alla Valle d'Aosta uno studio di sieroprevalenza basato su test sierologici, si chiama ELISA, a cui anche noi abbiamo dato l'adesione, che prevede un campione di statistica su 150.000 persone a livello nazionale, in Vallee d'Aosta bene o male ne arriveranno 400 campioni e questo studio serve per capire qual è la percentuale di circolazione del virus nella popolazione e di adottare successivamente le migliori strategie di lotta. La macchina arriverà a fine mese e anche questo servirà sicuramente a dare ulteriori risposte.

Certamente è un ordine del giorno che ci vede impegnati fin da subito, quindi certamente lo votiamo ma di dire: "domani mattina andiamo a fare i tamponi" è praticamente impossibile perché abbiamo delle persone malate in questo momento che sono fortemente in difficoltà e che necessitano di tamponi, perché per uscire dalla guarigione ogni persona deve fare tre tamponi, il primo quando accerta di essere positivo qualora lo sia, il secondo dopo la quarantena e 24 ore dopo un terzo tampone. Ecco la difficoltà di avere un solo laboratorio con due sole macchine che operano in tempi ristretti, quindi uno degli investimenti da fare per il futuro sarà di potenziare il laboratorio come ho detto poco fa. Voteremo quindi questo provvedimento sicuramente.

Presidente - La parola alla presidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Questo è sicuramente un tema che ci sta molto a cuore, ha ricordato l'Assessore una lettera, io mi sono permessa di scrivere direttamente all'Assessore il 3 di aprile per sottoporgli quella che è la realtà di una realtà, scusate la ripetizione, troppo spesso dimenticata che è quella del carcere, della Casa circondariale di Brissogne, soprattutto di chi quotidianamente lavora all'interno della Casa circondariale. Già solitamente in ordinarietà viene troppo spesso dimenticato il lavoro della Polizia penitenziaria, a maggior ragione è grave dimenticarsi di questi operatori della sicurezza in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo.

In quella lettera, Assessore, le chiedevo di ricordarsi di fornirlo di dispositivi di sicurezza e sottolineavo come il carcere sia davvero una realtà delicata in questa fase perché, come tutte le comunità chiuse - e le microcomunità dovrebbero veramente averci insegnato qualche cosa -, diventa particolarmente delicato e tutte le strategie da mettere in campo devono essere assolutamente rafforzate. Si chiedeva quindi una copertura H24 medica perché ovviamente così si evita anche agli agenti di Polizia penitenziaria di dover uscire dal carcere per recarsi al Pronto Soccorso con una conseguente successiva anche paralisi dello stesso Pronto Soccorso e poi tamponi a tappeto a tutti gli operatori. Purtroppo la sua risposta, mi dispiace, Assessore, ma non mi ha soddisfatta per nulla - si tratta di quella che ho ricevuto due giorni fa - perché la copertura medica è stata ampliata solo di qualche ora al giorno, non è assolutamente sufficiente e i tamponi in quella lettera mi diceva che ancora non si potevano fare.

Ben venga quindi se oggi si accoglie quest'ordine del giorno e quindi noi davvero monitoreremo che questo venga fatto immediatamente e davvero potrà dare delle risposte assolutamente importanti. Noi chiedevamo dall'inizio l'effettuazione di tutti i tamponi alle Forze dell'ordine e, ripeto, a maggior ragione alla Polizia penitenziaria che opera in un luogo chiuso, in una comunità chiusa; non si sono potuti fare anche perché, diciamocelo - non è il momento della polemica, ce lo siamo detti, è il momento della proposta -, forse qualche scelta politica, non sanitaria, è stata sbagliata all'inizio ed è per questa ragione che chiediamo da questa mattina di prepararci alle fasi successive per non farci trovare impreparati come ci siamo fatti trovare impreparati nella fase 1. Sicuramente il fatto di non aver potuto monitorare in tempo tutti gli operatori e i luoghi chiusi come le microcomunità e come il carcere è un problema.

Mi risulta - e colgo l'occasione del tempo che ho a disposizione e della tematica che stiamo affrontando - che un detenuto sia stato ricoverato ieri in Ospedale, quindi oggi sia ricoverato nel nosocomio regionale e ci siano, come lei ben sa, otto agenti che devono fare la copertura quotidiana senza dispositivi di sicurezza con la mera mascherina chirurgica, che sappiamo bene quanto può proteggere.

Io chiedo davvero che si possa dare la giusta attenzione agli agenti della Polizia penitenziaria, quindi colgo l'occasione per sottoporle questo problema e chiedo veramente che si possa verificare immediatamente questa condizione e porre un'immediata soluzione a quanto appunto sta accadendo perché la sicurezza nel luogo di lavoro deve essere veramente garantita a tutti, ancor più a chi porta avanti e svolge un ruolo così delicato e così complesso.

Presidente - La parola alla collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - Volevo manifestare una perplessità, sostanzialmente: oggi pomeriggio abbiamo votato un ordine del giorno che è stato presentato dai colleghi del Movimento Cinque Stelle e che prevede nell'impegnativa l'effettuazione dei tamponi a tutta una serie di persone: gli operatori sanitari e socio-sanitari, i volontari della Protezione civile, le Forze dell'ordine, eccetera, è stato evidenziato nell'impegnativa che l'elenco delle persone che sono state evidenziate non è esaustivo, sono comprese quindi anche ovviamente non sono le Forze dell'ordine ma la Polizia penitenziaria.

L'ordine del giorno che ci è stato presentato ora è più specifico e ci parla in particolare delle Forze dell'ordine e della Polizia penitenziaria, che, com'è stato ricordato, è personale che può essere a rischio, opera in una comunità chiusa e ciò è assolutamente condivisibile. La mia perplessità è questa: il carcere è una comunità chiusa ancora di più di una microcomunità, di una casa di riposo, eccetera, strutture nelle quali si fanno i tamponi alle persone anziane che manifestano sintomi, eccetera. Io qui non vedo citati i detenuti e, essendo che questa è una comunità chiusa com'è stato detto con rischi - ci diceva adesso la collega Rini che c'è un detenuto che è stato ricoverato presso l'ospedale - quindi io mi chiedo - ma lo chiedo proprio per avere un chiarimento- come mai non sono stati compresi anche i detenuti? Alcuni cioè fanno già il tampone, è previsto, essendo che sono persone comunque che magari sono state arrestate da poco e sono lì ma quelli che già sono lì potrebbero essere stati contagiati da portatori sani che sono forse gli agenti di Polizia penitenziaria. Quella che io manifesto quindi è una perplessità riguardo alla formulazione dell'ordine del giorno, non al merito, perché sappiamo benissimo che tutte le categorie che sono a contatto con il pubblico meritano di essere sottoposte a tampone.

Presidente - Collega Manfrin, vedo la sua richiesta di intervento e chiaramente il quesito della collega Minelli la interpella. Ci sarebbe il collega Vesan, che ha chiesto parola prima di lei, diamo spazio per priorità per ordine al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Per me non è un problema se vuole replicare, ha la possibilità di farlo.

Presidente - Allora se il collega Vesan è d'accordo, passo la parola al collega Manfrin per questo chiarimento e nello stesso tempo per la dichiarazione di voto.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie collega Vesan così mi dà la possibilità di chiarire. Comprendo perfettamente il quesito e giustamente è stato fatto e ne approfitto per dire un'altra cosa che prima ho scordato. La questione è questa: è stata montata una tenda per lo screening sanitario in entrata per quanto riguarda i detenuti, quindi sì, la domanda della collega Minelli è legittima, quindi ai detenuti nella prima fase veniva fatto uno screening prima di entrare all'interno della struttura, però successivamente in realtà anche i trasferimenti sono stati bloccati e anche le visite, quindi in realtà gli unici portatori, quelli che potrebbero portare il virus all'interno del carcere sono chiaramente gli operatori che sono a contatto con l'esterno e che poi possono entrare all'interno della struttura: ecco perché si parla chiaramente non soltanto degli agenti di Polizia penitenziaria ma anche del personale amministrativo. È evidente però - e ne parlavo prima con la collega Pulz - che al manifestarsi di positività rispetto al virus in uno degli operatori all'interno della struttura, sia esso personale amministrativo o personale di Polizia, sarà necessario fare i tamponi evidentemente anche alla popolazione carceraria, questo va assolutamente da sé ma la motivazione che ci porta a farlo preventivamente a tutto il personale è che il personale ha contatti con l'esterno mentre invece la popolazione detenuta non ha contatti con l'esterno: è questa la differenza.

Presidente - Grazie anche per il chiarimento. Ha chiesto la parola il collega segretario Vesan.

Vesan (M5S) - Con questa dichiarazione di voto volevo evidenziare naturalmente il nostro favore alla proposta presentata dai colleghi della Lega anche perché le Forze dell'ordine era una delle categorie già ricomprese nella nostra richiesta precedentemente votata.

Vorrei però approfittare di questo intervento per evidenziare una certa lacunosità nell'intervento da parte dell'assessore Baccega come intervento della Giunta. Se la tempistica con cui prevede di operare nei confronti degli indirizzi che riceve in questa sede dal Consiglio regionale è quella che ci ha esplicitato, io temo molto che non sia ben chiaro il livello di estrema urgenza nel quale stiamo operando. Il fatto di dire che abbiamo solo un laboratorio e solo due apparecchiature sulla scorta di questi tamponi che facciamo... sono quelli e che abbiamo seguito le indicazioni dell'Istituto superiore della sanità e che abbiamo aderito a una partecipazione sperimentale per cui arriverà un macchinario a fine mese, fine mese è fra tredici giorni, in tredici giorni la situazione... Facciamo proprio solo l'esempio delle Forze dell'ordine: le Forze dell'ordine fermano sulla strada tutti i giorni in Valle d'Aosta novecento persone, in tredici giorni quante persone vengono fermate da qualcuno delle Forze dell'ordine? Stiamo parlando di un ordine di grandezza di circa diecimila persone, diecimila persone che vengono fermate da un addetto di Polizia che non sappiamo se sia contagiato o meno, da un addetto di Polizia che viaggia su un mezzo delle Forze dell'ordine in compagnia di un collega e uno dei due non sa se l'altro sia contagiato o meno. La richiesta di fare questi tamponi è finalizzata a contenere il contagio e vorremmo tanto che questo indirizzo che la Giunta sta ricevendo dal Consiglio, dal voto precedente e confido anche con questo, sia un pochino più pressante nei confronti dell'operato del suo Assessorato.

Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? La parola al collega Peinetti.

Peinetti (UV) - È evidente che non si può che essere favorevoli avendo votato all'unanimità l'estensione della possibilità di fare i tamponi a tutte le categorie esposte ed è evidente che questa è una categoria esposta, tanto più quella carceraria perché, come ha detto prima il collega Manfrin, gli "ospiti" dell'Istituto penitenziario è verosimile che siano più protetti paradossalmente rispetto alle persone che stanno fuori. Ora, è del tutto evidente che questo tipo di situazione deve avere una risposta, credo che l'adeguamento della nostra struttura a questo tipo di situazione sia stata probabilmente più lenta che non in altre situazioni, però va detto che l'Ospedale non era organizzato per poter fare questo tipo di esami, anche perché i laboratori devono essere validati, devono essere accreditati dal Ministero e il Piemonte, tanto per dirne una, mandava praticamente tutti i campioni all'Amedeo di Savoia, la Lombardia che ha dieci milioni di abitanti li mandava quasi tutti al Sacco. È evidente quindi che l'organizzazione di questa cosa ha comportato una serie di lentezze che sono state in parte superate attualmente e che probabilmente devono ancora avere un ulteriore lancio. Cercare di monitorare le persone esposte credo sia nell'intento di tutti, non è che c'è chi ci pensa e chi non ci pensa, ci pensano tutti; ci sono delle oggettive criticità su cui bisogna lavorare.

In questi giorni si è iniziato a fare i tamponi sul personale sanitario, un quinto del personale, una percentuale intorno al 20 percento del personale è risultata positiva totalmente asintomatica. Ora, questo dato provocherà inevitabilmente un'ulteriore criticità: quella di tenere a casa dei dipendenti, perché a quel punto li devi ovviamente mettere in quarantena, isolare e trattare come infetti e questa cosa potrà provocare delle gravi criticità sul numero delle persone che saranno in servizio, però dobbiamo metterlo in conto questo, c'è poco da fare, non è che ci sono alternative. C'è da dire che le persone infette dal punto di vista asintomatico se utilizzano i DPI - fino a quando non si scopre che sono infette ovviamente perché da quel momento in poi devono essere immediatamente ritirate dal servizio -, sono poco infettanti, per niente infettanti, lo diventano nel momento in cui non li utilizzano.

Allora questo fatto va associato alle due cose: anche nell'ambiente carcerario è importante far fare i tamponi ma nello stesso tempo trattare i dipendenti come se fossero potenziali... (parole incomprensibili per interferenza). Allora con delle mascherine FFP2, FFP3 e i guanti in una prima fase è più che sufficiente. Se ci fossero degli ospiti che fossero positivi, per un caso del destino è evidente che devi trattarli come se fossero dei pazienti. Allora credo che questo tipo di situazione debba essere ovviamente affrontata e deve essere affrontata anche per i numeri che... (parole incomprensibili per interferenza). Oggi parlavamo dei dati che sono un po' come... ognuno li tira un po' dove gli pare, però oggi, ad esempio, ci sono dei dati che evidenziano che la Valle d'Aosta è una delle regioni italiane che ha il miglior trend negli ultimi giorni; negli ultimi sei-sette giorni la Valle d'Aosta ha avuto il miglior trend, sia di guariti, e guariti al domicilio e di riduzioni di pazienti in terapia intensiva.

Allora credo che qualcosa evidentemente è stato fatto. Probabilmente bisogna fare di più e ancora di più adesso in questa seconda fase sanitaria. Io penso che riuscire a proteggere le categorie a rischio sia un dovere di tutti quanti noi, il dovere di farlo il più rapidamente possibile è altrettanto vero, io oggi ho avuto la bella risposta che il mio secondo tampone di controllo è negativo per cui, appena avrò l'ordinanza del Comune, me ne andrò in Ospedale e tornerò a fare probabilmente quello che ho sempre desiderato di fare e cercherò di capire bene come saranno le situazioni, però credetemi, non è facile per nessuno in questo momento riuscire a identificare tutte queste situazioni. Anche le varie situazioni che si sono verificate a livello nazionale e a livello locale, ad esempio, sulle case di riposo sono a macchia di leopardo, perché ci sono delle realtà dove la situazione è più grave e delle realtà dov'è praticamente nulla. Parliamo, ad esempio, del GB Festaz, che per ora ha pochissimi casi, credo uno o due casi positivi, quindi anche lì ci sono delle cose che ci sfuggono probabilmente, su questo bisognerà lavorare. Io penso che sia un'opzione da tenere presente sempre considerando che siamo di fronte a un'emergenza che nessuno di noi ha mai affrontato nella sua vita.

Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? In assenza di richieste di intervento, metto in votazione l'ordine del giorno. Chiedo al Consigliere Segretario di procedere con l'appello per la votazione.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: assente

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti, favorevoli: 34

Il Consiglio approva.

Dalle ore 20:19 riassume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Possiamo passare ora al punto n. 14. La parola al collega Manfrin per l'illustrazione, prego collega.

Manfrin (LEGA VDA) - Con quest'ordine del giorno abbiamo voluto esplicitare un lavoro che abbiamo fatto con i colleghi della Lega di ricognizione rispetto alle necessità di coloro che già quotidianamente affrontavano delle difficoltà prima dell'emergenza e che con l'arrivare della crisi del Covid chiaramente hanno visto peggiorare la propria situazione. Abbiamo fatto una ricognizione rispetto alle associazioni che si occupano di disabilità e di promozione sociale all'interno della regione autonoma Valle d'Aosta, abbiamo raccolto un po' le proposte e le richieste che ci sono arrivate e abbiamo voluto riunirle all'interno di questo documento.

Come vedete, ci sono alcuni suggerimenti che sono magari anche più banali ma a cui non si era pensato e invece suggerimenti che sono un pochino più complessi da mettere assieme, da realizzare, però riteniamo che tutti abbiano la necessità di essere meritevoli di attenzione e ulteriormente rispetto a questo abbiamo pensato anche di andare ad approfondire queste richieste magari facendo una ricognizione sempre con la V Commissione relativamente sempre alle associazioni perché non tutte hanno risposto alle nostre sollecitazioni.

Come avete potuto vedere, abbiamo parlato nello specifico del problema dell'autismo individuando alcune richieste che ci sono state fatte, ovvero rispetto ai casi di terapia domiciliare e poi rispetto invece al ricovero di un paziente autistico per cui si richiede di avere un referente per il reparto Covid-19 che possa scambiare le informazioni con il referente psichiatrico e di valutare la possibilità che, in caso di ricovero con soggetti di autismo, vi siano dei locali appositi. Sapete che, purtroppo, la patologia dell'autismo richiede una certa regolarità di comportamenti, una certa regolarità di successione delle giornate e già la quarantena sballa molto questi ritmi, se a questo aggiungiamo il ricovero in una struttura e in una zona in cui magari si è con altre persone, magari si vedono persone diverse, può creare davvero degli scompensi e qui seguono le questioni relative ai caregiver e a quant'altro.

Oltre all'autismo, abbiamo raccolto tante indicazioni che sono arrivate invece da altre associazioni che ci chiedono per le persone che hanno necessità di avere magari un caregiver cosa fare nel caso questa persona si ammalasse e si rimanesse senza punti di riferimento. Chiedono di avere delle risposte in questo senso, quindi sapere cosa si deve fare se la persona che ti assiste è ricoverata per Covid, a chi ci si può rivolgere e come per avere un supporto. Infine una parte riservata ai non udenti, che ci hanno informato di avere avuto delle grosse difficoltà rispetto alla comunicazione innanzitutto con il personale sanitario nel caso ci si dovesse recare... o nel caso ci si debba confrontare con il personale sanitario perché sapete che le mascherine purtroppo annullano anche la possibilità da parte dei non udenti di poter leggere le labbra e quindi di poter comprendere quello che viene detto ma anche banalmente anche solo con un controllo delle Forze dell'ordine. Sarebbe bene quindi magari adottare dei protocolli che possano intervenire in questo senso.

In aggiunta a questo in alcune Regioni viene già fornita - viene già fatto anche a livello nazionale - una comunicazione istituzionale che possa essere compresa appunto anche dai non udenti, quindi con un ausilio della lingua italiana dei segni: specifico "lingua italiana dei segni" perché chiaramente abbiamo una lingua che... (parole incomprensibili per interferenza) ...utilizzano un altro tipo di linguaggio in altri Paesi e c'è stata la richiesta di inserire dei sottotitoli perlomeno nell'edizione più seguita del TG3 - e questa sarebbe una richiesta da fare direttamente alla sede RAI - che riteniamo essere assolutamente accoglibile... dopodiché appunto, come ho già anticipato, quella di fare ulteriori approfondimenti con tutte le associazioni restanti per capire quali sono le necessità anche di questo settore.

Presidente - Chiedo scusa, non era attivo il microfono. Da parte del Governo qualcuno vuole intervenire? Non ci sono richieste, la parola quindi alla collega Maria Luisa Russo.

Russo (M5S) - Volevo intervenire proprio velocemente e ringraziare il collega Manfrin per aver portato all'attenzione di questo Consiglio la situazione dei disabili, in particolare la situazione di chi è affetto di autismo e ha necessità speciali a casa e soprattutto se dovesse essere ovviamente ricoverato in ospedale. Ora che mancano le strutture che accolgono questi disabili, che comunque vivono una situazione quotidiana molto faticosa, è ovvio che l'attenzione della sanità pubblica deve essere altissima.

Un'altra sottolineatura rispetto alle cose dette dal collega Manfrin riguarda la disabilità degli adulti, noi sappiamo ad oggi che alcune strutture... forse una che accoglie i disabili gravi adulti forse sta riaprendo con una serie di attenzioni massime e quindi garantendo che in ogni stanza ci sia al massimo solo un ragazzo o comunque un adulto e un animatore, un educatore con tutti i dispositivi individuali. Dobbiamo ricordarci che chi ha in famiglia un disabile grave vive quotidianamente veramente una grande fatica e quindi il fatto che noi riusciamo a garantire nel momento in cui le strutture sono chiuse, nel momento in cui la scuola non più dare il suo supporto, un aiuto anche domiciliare, secondo me, è un aspetto fondamentale.

Queste riflessioni che ha fatto il collega Manfrin e che noi condividiamo in toto, insieme a quelle che poi saranno presentate dal collega Marquis nel suo ordine del giorno, secondo noi, sono da inserire nel prossimo provvedimento legislativo di natura sanitaria nella previsione però di un accompagnamento che non sia limitato ovviamente solo a questi due mesi ma anche almeno, come dicevamo prima, fino a un'ipotesi della riduzione del clou di questa epidemia.

Spero veramente, lo continuo a ripetere, che riusciremo a utilizzare questa crisi come un'opportunità per cambiare paradigma sia nel settore della sanità, sia nel settore delle politiche sociali. Abbiamo sottomano l'amarissima constatazione di che cosa ha comportato la forte riduzione di risorse economiche investite nel settore sanitario negli ultimi quindici anni sia a livello nazionale che a livello regionale, quindi utilizziamo questo momento come possibilità per riorganizzare questi due settori così essenziali nella vita di tutti noi. Ovviamente voteremo a favore.

Presidente - Non ci sono altre richieste? Ha chiesto la parola il collega Bertin.

Bertin (RC-AC) - Quest'ordine del giorno mette in evidenza una situazione importante poiché questo virus, questa pandemia ha messo in difficoltà tutti ancora di più chi lo è già di per sé in difficoltà, pertanto è importante evidenziare questi aspetti e anche queste questioni che apparentemente sembrano banali, ma in realtà rivestono un ruolo importante. Esprimo il voto favorevole a quest'ordine del giorno e non riprendo quanto detto dalla collega Russo ma sostanzialmente mi trova assolutamente d'accordo.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Baccega.

Baccega (UV) - Direi che è un ordine del giorno piuttosto corposo. Consentitemi all'inizio di ringraziare fortemente le famiglie di queste ragazze e ragazzi sfortunati perché lo sforzo che stanno facendo in questa fase è straordinario e vi assicuro senza lamentele ma in un clima estremamente collaborativo con le strutture che stanno operando. Noi abbiamo messo a disposizione gli operatori di sostegno, gli insegnanti ancora ma si deve fare quello che si può fare con il personale che abbiamo a disposizione.

Attualmente tutti i pazienti autistici sono in carico al dottor Di Maria che dirige l'ambulatorio che da quest'anno è stato attivato proprio per l'autismo che può fare da tramite con i medici di medicina generale qualora si verifichi qualche problema. Tutti i pazienti psichiatrici che contraggono l'infezione, se sono sintomatici, vengono gestiti direttamente in psichiatria; se invece necessitano di ventilazione meccanica, vengono trasferiti in reparti Covid con l'accordo che sia lo psichiatra che l'infermiere psichiatrico forniscono supporto giornaliero ai colleghi dell'ospedale. Il Dipartimento di salute mentale ha già provveduto a stilare un'apposita procedura aziendale.

Ovviamente tenuto conto della situazione di emergenza che ha comportato tutta la riorganizzazione dei reparti ospedalieri, lo sapete molto bene, lo abbiamo sottolineato, l'ospedale è diventato un ospedale Covid di fatto, salvo quelli ricoverati nel reparto di psichiatria dove hanno ovviamente la stanza singola per l'isolamento. Naturalmente ai pazienti con problematiche psichiatriche ricoverati al Parini si cerca di porre la massima attenzione e dov'è possibile cercare di tenerli in camere singole ma sono stati tutti in camere singole.

Nel caso di ricovero di persone con disabilità grave è previsto che la gestione del paziente venga valutata caso per caso con l'équipe medica, lo psichiatra e il caregiver.

Il Dipartimento delle politiche sociali sta mettendo insieme l'attivazione di un servizio di accoglienza temporanea e urgente per i disabili minori che si trovino in stato di necessità dovuto al fatto che l'unico caregiver di riferimento nel caso di disabili - abbiamo avuto un caso - oppure entrambi i genitori, oppure l'unico genitore in caso di famiglia monoparentale siano ospedalizzati per Covid-19 e nel contempo siano privi di rete familiare, quindi di poter gestire questi minori... anche solo l'accoglienza di minori allontanati dalla famiglia.

Trattandosi di un servizio attivato al bisogno per il quale non si prevedono grandi numeri - lo sottolineava la collega Russo poco fa -, è stata individuata la struttura CEA al Centro Educativo Assistenziale di Gressan, che è una struttura accessibile e attrezzata per disabili con i sollevatori dove il piano terreno accoglierà i disabili, mentre il primo piano sarà destinato appunto ai minori. Per quanto concerne il reperimento delle risorse umane necessarie, questa è un po' la parte più complessa, si stanno individuando le soluzioni più idonee posto che per assistenza per queste persone occorrono figure con alta professionalità come gli educatori, le OSS, eccetera.

Per quanto riguarda i non udenti, potrebbe essere inviata una nota di sensibilizzazione all'Azienda e alle Forze dell'ordine affinché possano dare delle risposte ai non udenti, ferma restando l'autonomia organizzativa dei soggetti in questione. Noi per i pazienti non udenti, prima di attivare troppe persone e aumentare il rischio di diffusione del virus, la responsabile del Dipartimento salute mentale ritiene più opportuno utilizzare la scrittura, invece, come Assessorato, stiamo lavorando a un servizio di interpretariato LIS a disposizione e su prenotazione proprio delle persone non udenti affinché le stesse possano usufruire dell'interprete nel rapportarsi con la Pubblica Amministrazione. In linea di massima abbiamo prestato attenzione a questo settore molto delicato, ne presteremo ancora di più e voteremo questo provvedimento.

Presidente - Altri in dichiarazione di voto? Il proponente? Possiamo procedere alla votazione? Procediamo alla votazione.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva.

Presidente - Passiamo ora all'ordine del giorno n. 15, la parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU-VDA) - Con quest'ordine del giorno Ambiente Diritti e Uguaglianza Valle d'Aosta vuole richiamare l'attenzione di questo Consiglio e della Giunta sul fatto che l'articolo che più è nelle nostre corde in questa legge sugli aiuti economici è senz'altro l'articolo 7, che mette però in luce parecchi limiti. Infatti questo articolo intende sostenere le categorie prive di altre modalità di sostegno al reddito e tra queste persone contempla, per esempio, gli stagionali, i cosiddetti "Co.Co.Co." (i Collaboratori Coordinati e Continuativi), i tirocinanti come ADU VdA aveva proposto perché non beneficiano della cassa integrazione straordinaria, i lavoratori dipendenti che non accedono agli ammortizzatori sociali e gli studenti universitari in Valle d'Aosta o in altri atenei. Questi ultimi vengono sostenuti con il rimborso di parte degli affitti, volevo solo aprire una breve parentesi con un criterio che, secondo noi, è discutibile qual è il calcolo delle distanze perché le persone e le famiglie in difficoltà non sono dislocate solo fuori Aosta ma anche in città e nella plaine. A proposito sempre di universitari, nella prossima misura dovremo vedere se possiamo procedere con la sospensione o, meglio ancora, con la riduzione delle rette universitarie.

Chiudo assolutamente questa parentesi su cui torneremo e, riprendendo il nostro ordine del giorno, i limiti dell'articolo 7 che vi evidenziavo consistono sostanzialmente nell'incapacità di prendere in considerazione tutta un'ulteriore serie di categorie di persone economicamente deboli, che all'improvviso sono state private del lavoro già spesso precario e anche di tutte le previdenziali, come le lavoratrici e i lavoratori costretti a intervenire su chiamata e che usufruivano di contratti temporanei. Altro esempio incalzante anche in Valle d'Aosta sono i lavoratori dello spettacolo e in generale tutti coloro che risultano esclusi dal provvedimento nazionale Cura Italia e che si sono trovati appunto dal 23 febbraio 2020 senza alcuna fonte di guadagno.

Cos'è quindi che vogliamo sottolineare con quest'ordine del giorno? Sostanzialmente noi di ADU VdA chiediamo di poter rivedere insieme la recente legge di bilancio, la n. 1/2020, mi pare l'articolo 9 se non ricordo male, per approfondire da un punto di vista tecnico e con la fattiva collaborazione di tutti i gruppi consiliari che potranno presentare in merito le loro proposte, in modo da impegnarci tutti insieme a garantire con la prossima misura economico-sociale a cui cominceremo a lavorare immagino già lunedì un intervento urgente per chi appunto è rimasto senza alcuna forma di guadagno, un intervento che preveda un salario minimo al fine di sostenere l'uscita da questa crisi tramite quello che è stato definito il reddito di quarantena, che rappresenterebbe e può rappresentare sostanzialmente un reddito di dignità in un'ottica di prevenzione della povertà e anche del conflitto sociale.

Presidente - Da parte del Governo qualcuno vuole prendere la parola? Colleghi, volete intervenire per dichiarazione di voto? La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Volevo innanzitutto esprimere a nome della Lega l'apprezzamento per quest'ordine del giorno alla collega Pulz, un ordine del giorno che va nella direzione - oggi nel mio intervento l'ho ripreso - di andare a cercare di tutelare tutte quelle categorie che purtroppo sono state escluse, abbiamo anche in parte individuato le motivazioni. Quello che è certo è chi, come abbiamo detto, già era in difficoltà prima, sicuramente se la passa ancora peggio rispetto a tutti gli altri, quindi evidentemente chi non rientra all'interno di certi canoni... chi purtroppo non è rilevabile perché non percepisce alcun reddito e quant'altro, è un po' difficile da riuscire a sostenere: ecco perché sarà necessario nella seconda fase di stesura della prossima legge andare a intervenire per individuare appunto queste categorie che hanno necessità di intervento.

Devo però dirle, collega Pulz, che, nonostante la condivisione degli obiettivi che lei si pone, diciamo che noi rifugiamo un po' questo concetto di reddito di quarantena, quindi tendenzialmente avere un reddito fisso di quarantena senza sapere qual è la platea delle persone a cui andrebbe erogato e senza sapere quali sono le caratteristiche e le necessità, ci pare un pochino difficile da poter prospettare. Pur condividendo lo spirito, anzi, andando a lavorare in questa direzione, non ci sentiamo di votare a favore, però volevo rassicurare la collega che, se ci fosse stata la possibilità di emendare, avremmo sicuramente trovato un accordo, non essendoci questa possibilità, evidentemente non riusciremo, però sono certo che sapremo lavorare insieme per riuscire ad arrivare a una soluzione comune quando sarà fatto il secondo intervento legislativo.

Dalle ore 20.43 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - La parola alla presidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Mi associo a quanto ha detto il collega Manfrin, il tema è delicato, la collega Pulz ha sicuramente il merito di avere sollevato questa grande criticità di una serie di categorie che sono state totalmente dimenticate dal Cura Italia a livello nazionale, quindi sicuramente abbiamo il dovere di intervenire nella terza tranche che appunto andremo ad approvare spero a brevissimo, quindi anche noi assolutamente siamo favorevoli a questi... (parola incomprensibile per interferenza) ...anche un po' per sdrammatizzare, mi consenta la battuta, collega Pulz: benvenuta in Forza Italia perché Mara Carfagna ha fatto una proposta praticamente analoga a questa ma questo perché crediamo che dagli operatori dello spettacolo ai freelance, tante categorie sono state davvero dimenticate. Collega Pulz, quindi sicuramente ci fosse stato davvero lo spazio per poter limare, intervenire sul testo, avremmo sicuramente trovato un accordo ma credo che sia positivo, come ho detto già anche prima, avere in comune la volontà di intervenire nel merito.

Presidente - La parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Io volevo solo precisare che noi ovviamente non abbiamo una risposta precostituita, un pacchetto che avremmo già potuto offrire in quest'ordine del giorno a cui peraltro abbiamo lavorato come sapete con grande urgenza ma la nostra - non so se si è capito bene prima - è veramente una richiesta di aiuto e di collaborazione, cioè la richiesta è: approfondiamo insieme, colleghi Consiglieri, colleghi Assessori, insieme anche agli uffici e ai tecnici vari, ai consulenti del lavoro per capire come si possa fare, come si possa andare incontro a queste categorie che vivono una difficoltà incredibile in questa situazione.

Noi sappiamo di esperienze che si stanno mettendo in piedi in varie regioni, abbiamo anche dei contatti, pensiamo di poterci ispirare ad altri provvedimenti che si stanno creando in questo periodo perché nessuno chiaramente vi ha già lavorato del tutto, quindi il senso e lo spirito di quest'ordine del giorno va assolutamente in questa direzione. Spero di essere stata più chiara adesso.

Dalle ore 20:47 riassume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV) - Rapidamente per dire che anche da parte nostra, come Governo, c'è in corso uno studio, in particolare al Dipartimento delle politiche del lavoro, su come si stanno attuando le misure, soprattutto su questa categoria di persone, che a volte proprio è anche sconosciuta al sistema e anche al sistema di aiuti. Ci sono degli effetti particolari di questi primi 60-70 giorni di crisi anche sui possessori di reddito di cittadinanza, quindi vi è l'impegno da parte del Governo di osservare quello che sta succedendo e di lavorare insieme al Consiglio per produrre quanto prima sia dei dati che poi delle azioni concrete.

Presidente - Non ci sono altre richieste, possiamo procedere alla votazione.

Aggravi: astenuto

Baccega: astenuto

Barocco: astenuto

Bertin: favorevole

Bertschy: astenuto

Certan: astenuta

Chatrian: astenuto

Cognetta: astenuto

Daudry: astenuto

Distort: astenuto

Farcoz: astenuto

Favre: astenuta

Ferrero: astenuto

Gerandin: astenuto

Lavevaz: astenuto

Luboz: astenuto

Lucianaz: astenuto

Manfrin: astenuto

Marquis: astenuto

Marzi: astenuto

Minelli: favorevole

Morelli: astenuto

Mossa: astenuto

Nasso: astenuta

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: favorevole

Restano: astenuto

Rini: astenuta

Russo: astenuta

Sammaritani: astenuto

Spelgatti: astenuta

Testolin: astenuto

Trione: favorevole

Vesan: astenuto

Presenti: 35

Votanti: 4

Favorevoli: 4

Astenuti: 31

Il Consiglio non approva.

Presidente - Passiamo ora all'ordine del giorno n. 16, chi intende illustrarlo? La parola alla collega Trione.

Trione (SA) - Per evidenziare, ormai siamo a fine giornata quindi lo abbiamo già detto in tutte le salse, questa grossa difficoltà che si è creata, questa emergenza sanitaria ed economica, sicuramente andrà a influire anche su tutta una parte legata alla sfera sociale e psicologica. Quest'ordine del giorno quindi vuole in qualche modo sottolineare che esiste anche questo tipo di difficoltà come già anche l'intervento del collega Manfrin in parte ha già sottolineato.

Con quest'ordine del giorno quindi noi vogliamo chiedere, pur prendendo atto del fatto che addirittura abbastanza presto, una settimana forse dopo l'inizio dell'emergenza, l'Unità di psicologia dell'USL, l'Ordine degli psicologi, l'Associazione di psicologi per i popoli della Valle d'Aosta, in accordo con l'Assessorato della sanità, hanno messo in piedi questo servizio di supporto psicologico a chiamata che i primi giorni ci hanno anche dato i dati su come stava funzionando, adesso si fa un po' più fatica a capire... quindi è un servizio a chiamata per le persone che sanno di avere bisogno e possono in qualche modo rivolgersi e chiedere aiuto.

Quello che noi vorremmo è che fin da subito si faccia un focus su questo tipo di bisogno, quindi di supporto sociale e psicologico agli anziani, alle famiglie in difficoltà, alle persone che purtroppo perderanno il lavoro, agli imprenditori che sono in forte difficoltà, quindi un supporto, un accompagnamento, un sostegno. Da un lato quindi un intervento che vada a rilevare questo bisogno, perché a volte c'è anche chi non chiede, quindi una sorta di misura di prevenzione di secondo livello perché il problema c'è e bisogna in qualche modo rilevarlo, poi un intervento specifico a seconda dei casi individualizzato sul territorio.

La nostra richiesta è appunto quella di mettere in atto questa misura ma anche di aumentare il personale che si occupa di questa difficoltà, di questa emergenza proprio legata all'emergenza sanitaria ed economica, quindi aggiungendo del personale: assistenti sociali, psicologi, educatori, operatori sociali in genere a seconda delle difficoltà che vadano a supporto delle difficoltà che ci sono già normalmente. Non caricare di lavoro quindi gli operatori che già si stanno occupando ma aumentare la forza lavoro che si occupa di questo tipo di supporto.

Presidente - Ci sono richieste di intervento? Ha chiesto la parola l'assessore Baccega.

Baccega (UV) - Ringrazio la collega Trione, che ha evidenziato che il servizio di ascolto e supporto psicologico organizzato dall'USL con l'Ordine degli psicologi e l'Associazione psicologi per i popoli della Valle d'Aosta è partito quasi all'inizio di questa pandemia. A questo si è aggiunto anche il pronto intervento sociale e l'informazione e l'assistenza in collaborazione con la Protezione civile e l'Ordine degli assistenti sociali della Valle d'Aosta. Un lavoro intenso, un lavoro che ha un report quotidiano e sono servizi che sono assolutamente necessari e che mano a mano stanno crescendo proprio perché, giustamente come diceva la collega Trione, la crisi che ha colpito tutto il Paese ha e avrà forti ripercussioni soprattutto sulle fasce particolarmente deboli che hanno la forte necessità di essere seguite. Ovviamente quindi, per poter proseguire quanto viene richiesto in quest'ordine del giorno, l'unica cosa da fare è aumentare il numero degli operatori psicosociali, quello degli psichiatri, degli psicologi e tutto quanto.

Per quanto riguarda gli psicologi, esiste già una graduatoria di psicologi selezionati dall'Azienda USL per dare le coperture, per esempio, all'area minori e a quella adulti che anche in questo momento sono fortemente in difficoltà. Sarebbe quindi interessante cominciare a dare una risposta subito, quindi assumerli come professionisti fin da subito. Risolta ovviamente la problematica del personale, si potrebbe evidentemente strutturare una serie di piccoli progetti proprio per aree che possano dare delle risposte importanti e significative. Il numero degli operatori quindi è fondamentale per poter affrontare le esigenze anche dell'immediato ma soprattutto dei prossimi... (parola incomprensibile per interferenza) ...e credo che nel prossimo intervento di variazione, che vedrà uno spazio importante dedicato alla sanità e ai servizi sociali, si dovrà trovare le risorse economiche per dare una risposta in questo senso. Mi sembra quindi accoglibile tranquillamente un ordine del giorno di questo tipo.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Maria Luisa Russo.

Russo (M5S) - Proprio due parole veloci su questo tema. Intanto voglio ringraziare i colleghi che hanno presentato quest'ordine del giorno e anche le parole rassicuranti del collega Baccega, che sembra abbia capito benissimo qual è la situazione e il fatto che il disagio psicologico deve essere preso in carico in tempi veloci e non solo nell'immediato ma su un tempo più lungo. Quest'ordine del giorno delinea, secondo me, un aspetto molto importante, che è in realtà generalmente poco valutato: le conseguenze psicologiche ed emotive che questa epidemia ha o può avere su tutti noi ma anche e soprattutto su tutte quelle persone che per vari motivi vivono una situazione di fragilità individuale o familiare, come, per esempio, l'isolamento sociale, la reclusione a casa, l'incertezza, che possono influire sul nostro stato mentale in modo importante. Dei termini inusuali per la maggior parte di noi, tipo la paura, la sensazione di mancanza di beni di prima necessità, la questione della perdita di fiducia nelle istituzioni e in tutto quello che ci circonda e anche in noi stessi, nelle nostre capacità, la negatività sono elementi che se sono presi in carico velocemente, rielaborati da figure professionali preparate, supportano le persone in modo importante nel gestire e superare questo momento che durerà ancora a lungo.

In quest'ordine del giorno inoltre si risottolinea come la nostra sanità territoriale, cioè quella attuata nei distretti socio-sanitari in cui lavorano assistenti sociali, psicologi ed educatori, è carente e deve essere potenziata in modo importante, non solo come risposta dell'attuale ma in prospettiva per organizzare la sanità e le politiche sociali. Spero molto in questo elenco di figure professionali che hanno già superato un concorso che potranno andare velocemente a sopperire alle mancanze che ci sono adesso.

Un'ultima riflessione è un po' questa: il nostro piccolo territorio, con Sindaci che possono e hanno la possibilità di conoscere le situazioni dei singoli nuclei familiari, penso ai Comuni piccoli dove veramente il Sindaco ha ben chiaro quali sono le necessità dei singoli nuclei familiari o delle persone addirittura, può aiutarci in modo rapido a capire, a individuare quali sono le persone che hanno bisogno di sostegno e come intervenire. Vi riporto qui adesso anche un'ulteriore sollecitazione perché riguarda delle riflessioni che abbiamo fatto nella commissione in cui parliamo di scuola.

Un altro problema che c'è che è abbastanza al limite è la questione degli adolescenti che, pur non avendo in realtà nessun tipo di patologia particolare, sono semplicemente ragazzi giovani che hanno voglia di uscire, voglia di vivere, non possono più avere contatti sociali, non possono uscire e non vanno a scuola. Questo sta creando del disagio ed è necessario - e ne abbiamo già parlato anche con la collega Certan - di potenziare in modo importante il ruolo degli psicologi all'interno delle istituzioni scolastiche. Siamo quindi un po' sempre nello stesso ambito, quindi un sostegno psicologico, e anche questo aspetto del sostegno psicologico e sociale a chi è in difficoltà adesso ma anche a chi lo sarà per lungo tempo, secondo me, dovrà essere inserito nella legge che faremo come V Commissione nei prossimi giorni.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Certan per dichiarazione di voto.

Certan (AV) - Ringrazio la collega Trione, che ha presentato e ha anche espresso con parole molto importanti e significative quest'ordine del giorno. Credo, come ha anticipato anche la collega Russo, che le scuole abbiano attivato sin dalla prima settimana di chiusura un servizio proprio legato agli psicologi che già erano riferimento nella scuola e che già vi operavano. È chiaro che è un servizio nel quale bisogna anche credere come famiglia, quindi bisogna essere consapevoli di averne bisogno, di chiedere l'intervento, sappiamo che comunque i dirigenti scolastici, gli insegnanti e le famiglie stanno monitorando e insieme stanno cercando proprio di collaborare laddove vi sono delle situazioni problematiche. È un servizio che sicuramente integra ed è complementare a quanto ha espresso il collega Baccega; sicuramente è un servizio molto importante ed è seguito perché sono gli psicologi o comunque dei professionisti che erano già punto di riferimento prima dei ragazzi, quindi molti li contattano anche per una questione, come diceva la collega Trione, anche proprio solo di condivisione con una persona, un adulto che in qualche modo può fare da interlocutore. Credo che sia un servizio molto importante per comunicare a tutte le famiglie che eventualmente non ne fossero a conoscenza che possono rivolgersi alle scuole.

Presidente - Non vedo altri iscritti. Possiamo procedere alla votazione colleghi? Votiamo.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva.

Presidente - Passiamo ora all'ordine del giorno n. 17. Chi intende illustrarlo? La parola al collega Marzi.

Marzi (SA) - Ho avuto occasione di dire durante un intervento precedente il fatto che ci sarebbe stato un momento nel quale alcune delle votazioni e delle scelte che sono state fatte nel corso del pomeriggio si sarebbero "riunite" in un ideale passaggio e nesso logico e a tutti gli effetti questo è il momento nel quale proviamo per quanto riguarda a chiudere il cerchio con una serie di iniziative che si sono presentate nel pomeriggio. Ci tengo a ribadire quanto espresso prima nel momento in cui abbiamo affrontato l'ordine del giorno della collega Pulz rispetto all'extragettito IMU, cioè il fatto che un ordine del giorno ha prioritariamente una finalità politica e, oltre a dare un indirizzo, spesso risulta anche essere una manifestazione di interesse e di sensibilità rispetto ad alcune tematiche di più ampio respiro. Non vuole assolutamente sostituirsi in particolare a questo... che avrete notato essere molto semplice, molto aperto, non vuole assolutamente essere né la panacea di tutti i mali, né allo stesso tempo assurgere a primogeniture né politiche, né personali rispetto a una tematica delicatissima che si è cominciata a dibattere, che in parte si collega con l'ordine del giorno che è stato presentato, e approvato da parte proprio del Presidente della Giunta, rispetto alla fase due ma, come da lei esplicitato, più di natura sanitaria.

Quest'ordine del giorno vuole semplicemente portare all'attenzione una serie di tematiche che ad oggi risultano essere espresse sia da tutta una serie di categorie, avrete notato che volutamente non si fanno distinguo, non si esprimono categorie di sorta così da non creare né delle "priorità", né allo stesso tempo escludere nessuno, questo maledetto virus, come già detto da persone ben più autorevoli di me, rischia di accompagnarci per mesi, se non addirittura per tempi più lunghi, e bisogna assolutamente evitare una cosa fondamentale: quella di morire non insani ma di fame e disoccupazione perché sapete benissimo che anche gli aspetti di natura economica, che durante tutto quanto il pomeriggio sono stati affrontati un po' da tutti quanti noi risultano essere assolutamente delicati e richiedono da parte di tutti un confronto.

A livello nazionale, sia a livello nazionale italiano con addirittura un comitato di tecnici che si sta occupando della cosa, sia a livello europeo, praticamente la stragrande maggioranza degli Stati europei ha cominciato a parlare della fase due in termini economici, la Francia, la Germania, la Svezia, la Norvegia, la Danimarca, l'Austria, la Spagna hanno iniziato ad affrontare questo tipo di tematiche e ovviamente lo hanno fatto in parallelo rispetto all'assoluta priorità che deve continuare ad avere la salvaguardia e la tutela della salute pubblica sia in termini sanitari che in termini di ordine pubblico, quindi evitare che si possa arrivare a momenti drammatici come quelli che in questo momento stanno vivendo, ad esempio, gli Stati Uniti d'America.

L'ordine del giorno che proponiamo pertanto ha come finalità primaria quella di creare attenzione, che già c'è, sottolineare una sensibilità e affiancare a una fase due di matrice sanitaria anche uno stretto contatto rispetto agli aspetti più di natura economica, che devono ovviamente partire da una serie di analisi che fondamentalmente abbiano due tipi di sensibilità, cioè la possibilità di mantenere la distanza fisica sui luoghi di lavoro e quella di venire a contatto con fonti di contagio naturalmente cercando di evitare... (parole incomprensibili per interferenza). Faccio un esempio molto concreto: in un ordine del giorno presentato oggi si cita il codice Ateco, piuttosto che altri, come criterio di riferimento dal quale passare, non so se state seguendo il dibattito nazionale ma anche internazionale che sta avvenendo, non ultimo all'interno della Confindustria, dove si sta proprio partendo dalla fase due da un punto di vista economico addirittura cercando di sfruttare il concetto di codice Ateco per stabilire delle priorità rispetto alle attività che un po' alla volta devono aprire. È di ieri, ad esempio, un intervento rispetto alla fase due di matrice economica anche svizzera molto semplice che naturalmente ha sempre come priorità quella di natura sanitaria, però ritengo sia assolutamente necessario che il Consiglio Valle esprima semplicemente come un segnale anche un'attenzione, cosa che, tra l'altro, nel pomeriggio di oggi abbiamo tutti ovviamente espresso nei confronti di un aspetto fondamentale quale quello almeno di cominciare a ragionare rispetto alle tematiche inerenti un'apertura economica.

Presidente - Ci sono richieste di intervento da parte del Governo? Mettiamo in votazione? Ha chiesto la parola l'assessore Baccega.

Baccega (UV) - Io rischierò di dire le stesse cose che ho detto poco fa in occasione della discussione di un altro ordine del giorno. Va fatta una considerazione secondo me: in questa regione il Covid-19 è arrivato almeno dieci giorni dopo che in Liguria, in Piemonte, in Emilia-Romagna, in Lombardia e in Veneto. Dieci giorni dopo vogliono dire tanto, dieci giorni dopo vuol dire che noi non siamo ancora arrivati a quel momento di dire: "okay, apriamo". Capisco l'ordine del giorno che parla di una valutazione da fare per il prossimo futuro.

Noi siamo arrivati al plateau, come dichiarano i medici, e non è ancora iniziata quella fase discendente che tutti auspichiamo e io credo, mi auguro veramente, che la prossima settimana possa essere la settimana che ci vede iniziare a scendere, allora potremo iniziare a dire: "okay, facciamo delle aperture programmate in diversi settori". Questo lo dico come Assessore alla salute, lo dico anche dal punto di vista personale. Non è bello per nessuno di noi vedere alcune aziende che magari si sentono in grado di poter iniziare il lavoro... questo genererebbe comunque una minore attenzione anche da parte degli altri sul territorio e quindi favorirebbe gli assembramenti, ma ancora di più non è bello vedere a casa i bambini con i genitori, soprattutto coloro che vivono in case condominiali piccole. Sono sicuramente problematiche, ma io lo dico personalmente, quindi non faccio una dichiarazione di voto se non personale... dico alle famiglie che forse una settimana, dieci giorni, massimo quindici giorni di attesa possono dare delle risposte importanti anche per il futuro perché il ritorno di questo virus sarebbe deleterio per questa regione con la situazione sanitaria che abbiamo, con un unico ospedale, con le strutture residenziali sul territorio in forte difficoltà. Ecco perché personalmente su questo provvedimento mi astengo ma è un'astensione proprio di carattere personale legata al fatto che... so che in molti non la pensano così.

Presidente - La parola al collega Barocco.

Barocco (GM) - Io volevo tornare su quest'ordine del giorno perché quest'ordine del giorno non chiede l'apertura tout court e dice: "apriamo". L'impegno è molto chiaro: "impegna la Conferenza dei Capigruppo, le commissioni consiliari attualmente attive e operanti e il Governo regionale a definire i criteri e i tempi delle riaperture delle attività in parallelo rispetto alla gestione della crisi sanitaria. Diventa fondamentale infatti oltre a definire le prescrizioni necessarie, dai DPI ai test sierologici fino alle App per tracciare il contagio, fare un'analisi approfondita dei criteri temporali per cominciare a permettere l'apertura scaglionata di tutte le attività economiche, dando la priorità a quelle individuali e a quelle svolte all'aria aperta dove i rischi di promiscuità e assembramento sono per loro stessa natura minori. In tal senso è auspicabile che la via per definire i criteri tecnici applicabili alla riapertura delle attività economiche e sociali viva attraverso un confronto diretto con il gruppo nazionale che ha le stesse finalità e al contempo con gli stakeholder locali".

Qui quindi non c'è nessuno che chiede di aprire domani ma chiediamo sommessamente di cominciare a pensarci e a preparare delle strategie. Non vogliamo assolutamente fare delle false affermazioni e dare delle false attese, però ci rendiamo conto che bisogna prima o poi affrontare anche questo tema con i giusti tempi e le giuste attenzioni, quindi non c'è nessuno tra i sottoscritti che hanno firmato e si sono posti questo problema di un'apertura incondizionata. Siamo molto prudenti, però la prudenza vuol dire definire gli scenari, per esempio, una App. In tutta Italia parlano di App per tracciare. Io vi faccio solo un esempio, poi la tecnologia a me è sempre piaciuta: l'orografia della Valle d'Aosta, la copertura che abbiamo presuppone che le App o le applicazioni informatiche che noi andiamo a progettare tengano conto anche di questa complessità orografica. Queste cose non si fanno in due giorni, non arriviamo il giorno dopo e poi dire: "non funziona, non ci abbiamo pensato". Abbiamo del tempo, ci sono delle strutture che sono impegnate sull'emergenza sanitaria, continuino a esserlo, anzi, sarà ancora di più, riflettiamo e cerchiamo di prepararci adeguatamente con nessuna premura ma razionalmente a questo appuntamento perché dobbiamo essere preparati perché sarà una fase molto critica.

Noi quindi non siamo lì a dire: "apriamo" ma cerchiamo di pensare, e lo dico per l'ennesima volta, a questa data, che prima o poi verrà e dobbiamo arrivarci preparati.

Dalle ore 21:18 assume la Presidenza il vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Presidente) - La parola all'assessore Bertschy.

Bertschy (AV) - Al di là di com'è scritto l'impegno, perché io non vedo un organo più che un altro che debba definire i criteri, qua si parla di Conferenza di Capigruppo, commissioni, io vedo la necessità che tutti lavorino con questa visione che condivido del collega Barocco di una preparazione a quello che succederà, rispetto ovviamente il pensiero di chi oggi deve tutelare la nostra salute nel suo ruolo che è quello del collega Baccega, però, come Gruppo Alliance, noi riteniamo, e lo abbiamo detto in settimane e chiarito, che bisogna anche preparare a livello culturale la comunità a riprendere la sua vita in mano. Riprendere la vita in mano vuol dire anche cominciare a educarci a un mondo che sarà diverso, a delle regole che saranno diverse ma anche rimettere in mano a tutti noi la responsabilità di agire con attenzione rispetto al problema che viviamo del coronavirus, quindi a restituire la responsabilità con gli spazi del quotidiano, per i lavori dei cantieri all'aperto, per quei lavori singoli che sicuramente non metteranno in condizioni nessuno di aumentare le possibilità di assembramento, sono parte della comunicazione politica che abbiamo fatto. Condividiamo la necessità che non si parli di aprire domani mattina ma si lavori perché il 3 o 4 maggio, quando si arriverà ad aprire, non ci sia la corsa a uscire tutti di casa, a ritornare tutti al lavoro e a ritornare ognuno nella condizione precedente. Da oggi dobbiamo creare quelle condizioni. Per fare un esempio, nel campo del trasporto pubblico stiamo preparando le aziende del TPL a immaginare che si concluderà quell'operazione che abbiamo fatto con l'eliminazione del costo del biglietto per evitare quella fase particolare critica: il pagamento a contatto con l'autista, e stiamo chiedendo alle aziende di cominciare a preoccuparsi di difendere il lavoratore dal fatto che si tornerà ad avere anche il pagamento vicino, quindi mettendo delle barriere. Questo vale anche per altri settori dei lavori.

Lo spirito quindi lo raccogliamo, forse non si tratta tanto di definire chi, ma tutti devono prepararsi a lavorare in questa condizione in una logica nazionale cercando di avere una visione comune. Non è la restrizione totale ancora per i prossimi giorni che porterà al cambiamento di atteggiamento rispetto a una vita di comunità che dovrà necessariamente... quindi noi condividiamo lo spirito dell'iniziativa anche se possiamo avere dei pensieri diversi su com'è scritta e la sosterremo.

Président - La parole à la présidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Io anche sono favorevole, sosteniamo quest'ordine del giorno, anche se per il poco tempo che si è avuto per la presentazione, ho fatto fatica subito a comprendere bene il contenuto. Devo dire che però siamo già in ritardo e siamo stati in realtà superati dagli eventi perché qua si parla di criteri temporali che non ho ben compreso cosa sono, immagino che siano le tappe temporali di riapertura. Oggi abbiamo visto che lo Stato ha già in realtà dato questa scaletta e devo dire che anche su questo ancora una volta non abbiamo spiccato per l'esercizio della nostra autonomia. Forse almeno in questa fase due potremmo provare davvero ad adattare determinate misure alla peculiarità del nostro territorio, penso, per esempio, che sia molto più pericoloso al fine di un contagio - ma questo è un mio pensiero personale - stare un'ora in coda per entrare in un supermercato piuttosto che fare una passeggiata in solitaria nei nostri boschi. La conformazione del nostro territorio porterebbe magari a prevedere la possibilità di effettuare attività diverse rispetto a quelle che già ci sono, però siamo in ritardo.

Adesso l'assessore Bertschy in realtà ha dato un segnale importante perché evidentemente in alcuni settori già si sta andando verso una preparazione, un'organizzazione della fase di riapertura, e questo non può che farmi piacere. Mi preoccupa invece che in altri settori invece probabilmente si è ancora all'anno zero se diventa necessario presentare un ordine del giorno che chieda appunto di prepararsi all'apertura. Ormai le aperture sono più o meno già dettate e calendarizzate. Oggi hanno dato già una linea di massima molto indicativa, attività per attività, settore per settore.

Io quindi sosterrò comunque quest'ordine del giorno, anche se, ripeto, siamo già assolutamente in ritardo. Credo quindi che sia davvero necessario far ripartire anche la nostra economia con tutte ovviamente le accortezze del caso e seguendo assolutamente quello che ci dicono gli esperti, che sono i medici, però io condivido la preoccupazione del collega Marzi perché non vorrei che poi alla fine - perché qualcuno giustamente prima ha detto che i conti si fanno sempre alla fine - la crisi economica alla fine faccia più vittime della crisi sanitaria.

Président - Collègue Chatrian, vous ne pouvez pas intervenir car déjà un membre de votre groupe est intervenu; pour le Gouvernement est intervenu l'assesseur Baccega. La parole au collègue Restano.

Restano (GM) - Raccolgo con piacere quanto detto dall'assessore Bertschy. Mi sembra di aver letto nei giorni scorsi che il Governo sta programmando le riaperture e parla anche degli impianti di risalita. Quanto proposto dal collega della Stella Alpina quindi va proprio in questo senso, dobbiamo ragionare per oggi, per domani, per la riapertura delle attività, per la riapertura dei sentieri che permetteranno di fare affluire in montagna e nei nostri rifugi tante persone, quindi di riaprire anche quelle attività, ma già pensare anche agli impianti a fune. Ho ricevuto più di una telefonata di persone che lavorano presso gli impianti preoccupati dalle affermazioni del Governo, quindi è opportuna anche un'interlocuzione con il Governo per capire cosa intendono fare. So che altre Regioni... soprattutto la Federazione italiana degli sport invernali ha avviato anche delle interlocuzioni in tal senso. Se si parla di aprire lo sci estivo sui ghiacciai, non vedo perché si debba rimandare al 2021 l'apertura degli impianti in Valle d'Aosta.

Ben venga quindi quanto detto dall'assessore Bertschy, ben venga quanto proposto dal collega, noi voteremo favorevolmente quest'ordine del giorno.

Presidente - La parola al collega Marzi.

Marzi (SA) - Sarò brevissimo sia perché l'esperienza insegna che nel momento in cui c'è sintonia non bisogna rompere le uova nel paniere... a parte la battuta, sarò brevissimo perché sono perfettamente d'accordo con tutti gli interventi che sono stati fatti, anche con quelli del collega Baccega, che so per sensibilità essere assolutamente da sempre vicino alle attività imprenditoriali, quindi capisco assolutamente quanto esplicitato e nel suo ruolo è anche corretto che il tipo di esternazione sia di questo tipo. A livello nazionale infatti non so se avete visto nella seconda parte molto aperta dell'impegnativa viene esplicitato il contatto, o comunque un tentativo di contatto con quella che viene definita la Commissione Colao, tra l'altro, se non erro è anche una persona che conosce molto bene la Valle d'Aosta, credo che frequenti una località molto famosa posta ai margini del confine con la Gallia. A tutti gli effetti però questa commissione, come richiamato dal presidente Rini, è addirittura arrivata nella giornata di ieri a esplicitare l'apertura di 49 attività o comunque sia macroattività rispetto alle 97 prese in considerazione, per cui in un'accezione futuribile - e quindi sono perfettamente d'accordo con quanto detto dall'assessore Bertschy - è il caso che si cominci, secondo me, in Valle d'Aosta a fare delle valutazioni.

Credo che nel momento in cui ci si prende del tempo non si sia mai in ritardo nel momento in cui la finalità è quella di costruire e di trovare dei punti di contatto. Fra l'altro, è assolutamente importante quanto richiamato dall'assessore Bertschy perché proprio la Commissione nazionale sta lavorando tantissimo proprio su criteri che hanno assolutamente a che vedere con i trasporti e con la possibilità di raggiungere il proprio posto di lavoro intervenendo poi quindi anche a livello di smart working. Del resto il dottor Colao, bresciano tra l'altro, è famoso per essere stato colui il quale, una volta diventato Amministratore delegato di Vodafone, ha portato la sede a Londra della Vodafone di nuovo in centro abbandonando la periferia per trovare spazi molto più piccoli ma dando la possibilità ai propri dipendenti di lavorare già ai tempi, quindi ben prima del Covid-19, in smart working.

Presidente - La parola al collega Peinetti.

Peinetti (UV) - Io capisco perfettamente e sono molto in sintonia con quanto ha detto l'assessore Baccega perché ritengo che ci siano ancora oggi delle condizioni estremamente non stabili, la situazione è ancora instabile. Questi miglioramenti di questi ultimi sette-otto-dieci giorni non ci devono illudere troppo, dobbiamo essere estremamente vigili sul fatto che dei focolai possono ripartire in qualsiasi momento e soprattutto al momento in cui si riaprirà. Non è una gufata questa ma è un fatto scientifico, tutte le epidemie si comportano così. È notorio, le epidemie di Spagnola, la N1 H1, questi virus si comportano in questo modo, è un fatto assodato. Certo che saremo molto più preparati, saremo molto più attenti, saremo molto più assuefatti a questo tipo di situazione e saremo in grado di controbatterla con armi più efficaci ma non è assolutamente finita. Io leggo qui l'ordine del giorno su cui sono anche d'accordo devo dire, perché sono d'accordo, bisogna cominciare a ragionare su che cosa fare in alternativa, ma, quando si parla dei tempi, i tempi non li sappiamo, i tempi sono dettati dal virus, i tempi sono dettati dal fatto che si possa riaccendere un focolaio in qualsiasi posto: a Milano fino a qualche giorno fa sembrava si fosse di nuovo riacceso, adesso si è ricalmato, Brescia forse è ripartito, forse no, Cremona sì, forse no, il Piemonte non è messo per niente bene ed è qui dietro di noi. Tutto questo entusiasmo quindi io lo metterei un attimo in naftalina, dobbiamo essere realistici. Io ho capito perfettamente cosa hanno detto i colleghi che hanno presentato la mozione e sono d'accordo anche su quello che ha detto il collega Barocco. Non dobbiamo essere così oltranzisti è così khomeinisti, bisogna cominciare a ragionare su che cosa fare, soprattutto sui criteri. Sui tempi io sarei un po' più prudente, mi lascerei delle porte aperte, non darei dei tempi perché poi dare dei tempi vuol dire che la gente si aspetta che quel giorno succeda. Se non succede, abbiamo creato solo ed esclusivamente delle false aspettative e abbiamo ottenuto un effetto boomerang. Cominciare a dare dei criteri, far abituare la gente a che dovrà mantenere un certo tipo di comportamento dopo sono perfettamente d'accordo, sui tempi io sarei molto prudente e credo che chiunque abbia avuto un'esperienza diretta di questo tipo di malattia sa che cosa vuol dire, non è una passeggiata di salute, non è una cosa semplice da superare, è una cosa che lascia degli strascichi per un mese. Io è quasi un mese adesso, la settimana prossima è un mese, solo dopo 23 giorni sono riuscito a debellarlo ma ci ho messo 23 giorni, quindi non è così semplice, rischiamo poi di fare una cosa negativa. Io penso che sia da votare questa cosa ma bisogna tenere ben presente che i tempi, probabilmente sarebbe preferibile toglierli, fissare i criteri ma non i tempi.

Président - La parole à la collègue Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Neanche noi siamo sostenitori della necessità di riaprire con tanta fretta dopo i disastri delle settimane passate, anche se ovviamente desideriamo intensamente come tutti di poter tornare in qualche modo alla normalità. Ci sembra, senza peraltro avere alcuna presunzione perché non siamo esperti, che, per essere veramente in grado di riaprire, si debba poter fare innanzitutto una mappatura efficace dei positivi e degli asintomatici, cosa che per adesso non è stata possibile. Senza considerare che non è ancora chiaro se chi si è rivelato positivo sviluppa poi un'immunità o no. Troppe informazioni di tipo scientifico cioè mancano ancora su questo virus, ci sono troppe incertezze per poterci permettere di immaginarle noi con la fantasia. Tutta questa frenesia quindi nel pensare alla partenza... è chiaramente necessario, però, senza avere una chiara e precisa regola per i comportamenti di tutti e senza avere la possibilità di chiarire la tempistica, secondo noi, va anche tenuta sotto controllo per evitare altri traumi e soprattutto altri lutti.

È chiaro che noi come decisori politici abbiamo certo il compito di pensare al futuro, di programmare questa fase due ma per adesso mi pare che abbiamo già sufficiente lavoro in questa fase uno in cui siamo del tutto immersi. Attendiamo con una pazienza quindi che è veramente cosmica il tempo opportuno continuando a insistere sui comportamenti virtuosi di tutti quanti e occupandoci degli altri provvedimenti urgenti sia in campo economico che ancor più in campo sanitario, perché, come ha appena detto il collega Peinetti con cui ci complimentiamo per la guarigione di cui ho appena avuto notizia, non è una passeggiata. Noi speriamo che tutti quanti possano raggiungere questa guarigione ma dobbiamo essere veramente cauti e stare molto attenti.

È per questo che noi dichiariamo la nostra astensione che vuole appunto essere solo un atto di prudenza e di grande responsabilità anche collettiva.

Président - La parole au collègue secrétaire Vesan.

Vesan (M5S) - Anche noi vorremmo riprendere l'intervento del collega Peinetti, siamo di nuovo nella situazione in cui ci vogliamo impegnare a dare la risposta a un problema quando non abbiamo ancora in mano i dati del problema. Anche i criteri con cui riorganizzare l'apertura delle attività - non parliamo dei tempi, i tempi sono veramente qualcosa che in questo momento non abbiamo in mano in nessuna maniera - non ci permettono di attivare il lavoro che viene proposto per quest'ordine del giorno. Vi faccio un esempio per assurdo: se noi decidessimo di riaprire l'attività alpinistica e l'attività di gestione dei rifugi montani in un momento in cui non siamo in grado di monitorare puntualmente e velocemente lo stato di salute dei gestori e degli operatori all'interno dei rifugi, rischiamo di pagare pesantemente questa nostra sperimentazione sugli esseri umani in termini di vite, quindi non è assolutamente, secondo noi, questo il tempo, purtroppo, ancora per cominciare a mettere giù una tempistica legata alla riapertura di attività, perché è vero che perdiamo soldi con la chiusura delle attività ma con l'apertura siamo sicuri in questa fase almeno che perdiamo vite. Abbiamo quindi assolutamente bisogno di andare in questa direzione solo nel momento in cui abbiamo dati sufficienti per permetterci di riaprire l'attività senza pagare un pesante tributo di vite di Valdostani. Sulla scorta di questo, il nostro movimento su questa proposta si asterrà.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (VDALIBRA) - Molto brevemente per dichiarare il nostro voto di astensione su quest'ordine del giorno. Io sono molto pragmatico, non avendo chiari tutti i termini della questione e soprattutto se devo scegliere tra un danno economico e un danno alla salute delle persone, io non ho dubbi: preferisco essere molto conservativo. Di conseguenza, noi ci asterremo su quest'ordine del giorno pur comprendendo tutte le difficoltà e i problemi che ci sono ma non bisogna accelerare i tempi. I tempi verranno dettati dagli esperti della sanità rispetto a... (interruzione audio).

Presidente - Altri? Se non ci sono altri interventi, chiedo al collega Segretario di procedere all'appello per la votazione.

Aggravi: favorevole

Baccega: astenuto

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: astenuto

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: astenuto

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: astenuto

Nasso: astenuta

Nogara: favorevole

Peinetti: astenuto

Pulz: astenuta

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: astenuta

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: astenuto

Trione: favorevole

Vesan: astenuto

Presenti: 35

Votanti: 25

Favorevoli: 25

Astenuti: 10

Il Consiglio approva.

Président - Dernier ordre du jour, le n° 18, présenté par Stella Alpina, Groupe Mixte eT conseiller Barocco. Pour l'illustration la parole au collègue Marquis.

Marquis (SA) - Alla luce della grave situazione che si è determinata a seguito della diffusione dei contagi da Covid-19 e all'entità delle persone che sono risultate positive, contagiate e ricoverate nelle strutture sanitarie della Valle d'Aosta, a nostro avviso è necessario, per le massime istituzioni regionali, di disporre di tutti gli elementi necessari a valutare compiutamente la gravità della situazione e soprattutto le sue prospettive, anche in relazione all'indifferibilità dell'adozione delle più idonee misure per affrontare la situazione attuale e per prevedere, come è stato discusso all'ordine del giorno precedente, per preparare una fase di ripartenza con le migliori prospettive di sicurezza. Riteniamo che a questo fine sia più che mai necessario disporre di informazioni precise e dettagliate sullo stato di evoluzione e sviluppo della pandemia, con particolare riferimento, come si è già parlato più volte, all'andamento dei tamponi e anche dei decessi che purtroppo continuano a essere quotidianamente registrati, anche per un corretto confronto con l'andamento delle mortalità nella nostra regione negli anni e nei periodi passati, riferiti al 2019. Nell'arco delle ultime settimane abbiamo anche rilevato che sono stati più volte modificati gli schemi di rendicontazione giornaliera dei dati, in particolare sui tamponi, rendendo problematica la comprensione dell'evoluzione del processo in corso a chi avesse voglia o il desiderio di approfondire l'argomento.

Detto questo si chiede di impegnare il Presidente della Regione, tramite l'osservatorio economico e sociale, di provvedere a fornire i dati da parte dei Comuni della Valle d'Aosta, relativamente ai decessi che sono stati registrati dai mesi di novembre e dicembre 2019 e sino a oggi, impegnando gli stessi a fornire d'ora in avanti settimanalmente alla Regione gli stessi dati, a partire da quelli relativi al mese di aprile, e rendere il tutto pubblico sul sito istituzionale della Regione, perché siano forniti in modo da poter fare dei ragionamenti anche in funzione territoriale per la riapertura delle attività economiche. Al Presidente della Regione si richiede anche di rendere noti quotidianamente i dati relativi ai tamponi, agli esami sierologici complessivamente effettuati, a quelli quotidianamente refertati e a quelli giorno per giorno che sono in attesa di esito, fornendo tutti i dati sul pregresso riferiti a ogni giorno a partire dal 12 marzo. Questo perché si ritiene che sia fondamentale per qualsiasi azione pianificatoria, anche di valutazione di questo difficile fenomeno, di questo difficile contesto che stiamo vivendo, fare un'analisi sullo stato di fatto. Crediamo che sia importante che tutti possano avere contezza di quella che è la situazione reale, per creare anche un approccio culturale nuovo di convivenza con questa situazione che non lasci adito a dubbi, ma che possa diffondere sul territorio una consapevolezza comune fondata su dei dati che non siano controvertibili ma a disposizione di tutti.

Président - La parole au président Testolin.

Testolin (UV) - Due riflessioni in merito a questo ordine del giorno. Una parte, come ha già sottolineato nella sua esposizione il collega Marquis, è già sostanzialmente in essere e in itinere, perché i dati sono quotidianamente rilevati e pubblicati in funzione dell'evoluzione delle verifiche fatte, del numero degli ammalati, del numero dei guariti, del numero dei deceduti.

L'altro aspetto è invece legato più strettamente alle attività relative alle anagrafi comunali. I dati sono censiti mensilmente su uno schema Istat che viene redatto dai Comuni e inviato all'Istat che poi, a sua volta, lo inoltra all'osservatorio periodicamente. I dati sono aggiornati a novembre o dicembre del 2019. Una pubblicazione delle mortalità complessive, piuttosto che di quelle legate al Covid-19, potrebbe anche essere possibile, ma bisogna valutare se sia poi opportuna, se non per fare delle valutazioni, come penso sia la finalità espressa all'interno di questo ordine del giorno, che possano permettere dei ragionamenti che portino a capire se certi tipi di dinamiche della mortalità possano essere relative a un certo spazio o a una certa zona della nostra regione piuttosto che ad altre.

Sinceramente, nel percorso che è iniziato da marzo fino a oggi, ho avuto anche dei confronti con gli amministratori locali sulla pubblicazione di dati specifici delle nostre realtà. Non ho riscontrato un particolare entusiasmo (per dirla così) nel pubblicare tutta una serie di dati, quindi prima di poter permettere questo tipo di passaggi, credo che sia opportuno anche interloquire con i Comuni, soprattutto da un punto di vista dell'approccio complessivo: non tanto per l'utilizzo da un punto di vista tecnico, quello si può assolutamente fare, ma più da un punto di vista di quelle che sono altre valutazioni di opportunità. Quindi per quanto mi concerne io mi asterrò su questo ordine del giorno.

Président - La parole au proposant Marquis.

Marquis (SA) - Ho ascoltato con attenzione le sue parole e credo che se ci fossero delle difficoltà a rendere pubblici i dati, che perlomeno possano essere messi a disposizione per fare delle valutazioni e delle analisi; questo perlomeno credo che possa essere un obiettivo perseguibile.

Per quanto riguarda i dati dei tamponi, posso affermare che ho seguito con attenzione le pubblicazioni, ma siccome i format sono cambiati più volte, non si riesce a comprendere quali siano i flussi. Quindi, se si potesse dare soddisfazione rispetto alle domande che sono state presentate nell'ordine del giorno, credo che potremmo avere una rappresentazione corretta che metta tutti nelle condizioni di avere cognizione di causa sull'argomento.

Président - La parole au collègue Barocco.

Barocco (GM) - Questo ordine del giorno effettivamente ha alcuni aspetti che possono generare qualche problema sull'opportunità di rendere pubblici a un vasto pubblico tutta una serie di dati. Però poi, se si analizza nello specifico, penso che un momento di raccolta e di sistematizzazione dei dati sia necessario, probabilmente non solo di questi dati. Questa è una prima sollecitazione, perché i dati bisogna raccoglierli quando si hanno e non correre il rischio poi che questi dati vadano persi o non si riescano a categorizzare con una certa serietà e sistematicità. Quindi io penso che l'obiettivo di questo ordine del giorno che abbiamo sottoscritto è anche di pensare e organizzare fin da subito una raccolta sistematica dei dati, perché, ce ne rendiamo conto anche noi nella nostra attività di consiglieri regionali, quando si affronta un problema e si vanno a cercare i dati, questi dati sono in un mare magnum dove non si riesce mai a capire da dove provengano, quale sia la fonte, se sia credibile, se non sia credibile.

In regione abbiamo un osservatorio Istat e c'è da riorganizzare tutta una serie di uffici che raccolgono dati di importanza sanitaria, con tutte le cautele del caso. Ma quello che con questo ordine del giorno noi ci premuriamo di fare e di sollecitare è che anche di questo aspetto dobbiamo farne tesoro, perché è la prima volta che capita un evento del genere. Quindi, per la raccolta sistematica di tutte quelle tipologie di dati sanitari, non sanitari, demografici, non demografici, ambientali, meteo, bisogna cercare di cominciare a creare un data base che poi sia uno strumento su cui fare delle analisi. Qualcuno ha detto che noi oggi abbiamo pochissime conoscenze mediche sul virus e conosciamo pochissimo su come ci si comporta; abbiamo qualche reperto storico, ma non è che sia così sistematico e così scientificamente organizzato. Quindi l'ordine del giorno va in questo senso.

Sugli amministratori locali, io capisco benissimo le remore del presidente Testolin, tant'è vero che i sindaci erano molto infastiditi dalla pubblicazione di tutta una serie di dati che concernevano i loro comuni, quando venivano evidenziate effettivamente delle caratteristiche di positività o meno e c'erano delle discrasie su questi dati. Bisogna tenere conto di questo, superare questa cosa: prima uno step di raccolta dati riservato e poi ci saranno i modi, i mezzi e le giuste riflessioni per poi arrivare a una pubblicazione.

Président - S'il n'y a pas d'autres interventions, j'ouvre la votation et je demande au collègue Secrétaire de procéder à l'appel.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: astenuto

Barocco: favorevole

Bertin: astenuto

Bertschy: astenuto

Certan: astenuta

Chatrian: astenuto

Cognetta: favorevole

Daudry: astenuto

Distort: favorevole

Farcoz: astenuto

Favre: astenuta

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: astenuto

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: astenuta

Morelli: astenuta

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: astenuta

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: astenuto

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15

Il Consiglio approva.

Dalle ore 21:58 riassume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Colleghi, come avete potuto vedere non lo abbiamo comunicato, ma non si procede a nessuna pausa e si va avanti a oltranza fino all'approvazione della legge. Possiamo passare ora alla votazione del nuovo testo predisposto dalla II Commissione consiliare, articolo per articolo e degli emendamenti depositati.

Vi è innanzitutto l'emendamento 1 del gruppo Rete Civica che pongo in votazione nominale. Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: astenuto

Baccega: astenuto

Barocco: astenuto

Bertin: favorevole

Bertschy: astenuto

Certan: astenuta

Chatrian: astenuto

Cognetta: astenuto

Daudry: astenuto

Distort: astenuto

Farcoz: astenuto

Favre: astenuto

Ferrero: astenuto

Gerandin: astenuto

Lavevaz: astenuto

Luboz: astenuto

Lucianaz: astenuto

Manfrin: astenuto

Marquis: astenuto

Marzi: astenuto

Minelli: favorevole

Morelli: astenuta

Mossa: astenuto

Nasso: favorevole

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: astenuta

Restano: astenuto

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: astenuto

Spelgatti: astenuta

Testolin: astenuto

Trione: astenuto

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 6

Favorevoli: 6

Astenuti: 29

Il Consiglio non approva.

Possiamo ora porre in votazione l'articolo 1. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole:

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo 2? Stesso risultato. Pongo in votazione l'articolo 3. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: astenuta

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 34

Favorevoli: 34

Astenuti: 1

Il Consiglio approva.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo 4? Stesso risultato. Pongo in votazione l'articolo 5. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

All'articolo 6, comma 3, vi è l'emendamento 2 del gruppo Rete Civica. Lo pongo quindi in votazione. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: astenuto

Baccega: astenuto

Barocco: astenuto

Bertin: favorevole

Bertschy: astenuto

Certan: astenuta

Chatrian: astenuto

Cognetta: astenuto

Daudry: astenuto

Distort: astenuto

Farcoz: astenuto

Favre: astenuta

Ferrero: astenuto

Gerandin: astenuto

Lavevaz: astenuto

Luboz: astenuto

Lucianaz: astenuto

Manfrin: astenuto

Marquis: astenuto

Marzi: astenuto

Minelli: favorevole

Morelli: astenuta

Mossa: astenuto

Nasso: favorevole

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: favorevole

Restano: astenuto

Rini: astenuta

Russo: favorevole

Sammaritani: astenuto

Spelgatti: astenuta

Testolin: astenuto

Trione: astenuto

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 6

Favorevoli: 6

Astenuti: 29

Il Consiglio non approva.

Metto in votazione l'articolo 6. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo 7? Stesso risultato. Posso dare lo stesso risultato anche per l'articolo 8? Vi ricordo che in sede di coordinamento formale occorre sopprimere la parola "lordi" al comma 1, inserita per un refuso. Diamo lo stesso risultato. Metto in votazione l'articolo 9. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: astenuta

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 34

Favorevoli: 34

Astenuti: 1

Il Consiglio approva.

Possiamo mettere in votazione l'articolo 10. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole:

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo 11. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: astenuto

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: astenuto

Marzi: astenuto

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: astenuta

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 31

Astenuti: 4

Il Consiglio approva.

Presidente - Metto in votazione l'articolo 12. In sede di coordinamento formale occorre inserire al comma 1 le parole "di beni di prima necessità ", omesse per un mero errore materiale. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli :35

Il Consiglio approva all'unanimità.

All'articolo 13 vi è l'emendamento 3 del gruppo Rete Civica, sostitutivo dell'articolo 13. Lo pongo in votazione. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: astenuto

Baccega: astenuto

Barocco: astenuto

Bertin: favorevole

Bertschy: astenuto

Certan: astenuta

Chatrian: astenuto

Cognetta: astenuto

Daudry: astenuto

Distort: astenuto

Farcoz: astenuto

Favre: astenuta

Ferrero: astenuto

Gerandin: astenuto

Lavevaz: astenuto

Luboz: astenuto

Lucianaz: astenuto

Manfrin: astenuto

Marquis: astenuto

Marzi: astenuto

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: astenuto

Nasso: favorevole

Nogara: astenuto

Peinetti: astenuto

Pulz: favorevole

Restano: astenuto

Rini: astenuta

Russo: favorevole

Sammaritani: astenuto

Spelgatti: astenuta

Testolin: astenuto

Trione: astenuta

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 7

Favorevoli: 7

Astenuti: 28

Il Consiglio non approva.

Mettiamo ora in votazione l'articolo 13. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: astenuto

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: astenuta

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2

Il Consiglio approva.

Metto in votazione l'articolo 14. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: astenuto

Bertin: astenuto

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: astenuto

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: astenuto

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 31

Astenuti: 4

Il Consiglio approva.

Pongo in votazione l'articolo 15. Procediamo all'appello nominale.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Articolo 16: stesso risultato. Articolo 17: stesso risultato. Articolo 18: stesso risultato. Articolo 19: stesso risultato. Articolo 20: stesso risultato. Articolo 21: stesso risultato. Articolo 22: stesso risultato.

Per la tabella A, in sede di coordinamento formale, occorre includere nella tabella anche il Comune di Issime, non inserito per un mero errore materiale. Stesso risultato.

Per l'allegato A, in sede di coordinamento formale, occorre correggere il titolo del capitolo per il trasferimento di cui all'articolo 3 che è di Titolo 3 e non di Titolo 1, non inserito anche questo per un mero errore materiale. Stesso risultato.

Allegato B. Stesso risultato.

Allegato C. Stesso risultato.

Prima di porre in votazione la legge nel suo complesso, vi chiedo se ci sono eventualmente ancora richieste di intervento per dichiarazione di voto. Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto la collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - Per dichiarazione di voto, che sarà nel complesso un voto positivo a questo provvedimento, ma con delle riserve su alcuni contenuti della legge. In particolare, valutiamo negativamente il fatto che non si sia deciso di accogliere l'emendamento alla relazione che dava un'indicazione, un indirizzo, per la fase successiva e poi anche, in particolare, la bocciatura dell'emendamento sostitutivo dell'articolo 13.

Per quanto riguarda gli aiuti, gli indennizzi a fondo perduto per le piccole e medie imprese, saranno oggetto del lavoro che ci impegniamo fin d'ora a fare in maniera convinta per il terzo provvedimento legislativo. Ci sono delle aspettative, ci sono delle preoccupazioni che dobbiamo prendere in considerazione. Oggi da più parti è stato detto che in fase 3, chiamiamola così, bisognerà lavorare in questo senso, ma mi è parso di cogliere da molti degli interventi che si sono susseguiti, non da tutti, c'è stata anche da parte di qualcuno in effetti un'apertura, una indisponibilità a ragionare nei termini dell'indennizzo così come lo abbiamo presentato.

Io auspico che nella fase che si aprirà, penso da lunedì, ci sia la possibilità, come è stato per questo secondo provvedimento legislativo, da parte di tutti e non solo dei commissari, la possibilità di lavorare in maniera proficua. Noi ci impegniamo in questo senso e speriamo di poter contribuire alla stesura di questo terzo provvedimento legislativo che sarà, quello sì, credo proprio il più importante e significativo per la reale ripresa economica della nostra regione.

Dalle ore 22:47 assume la Presidenza il vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole à la présidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Molto brevemente, due parole in dichiarazione di voto. Una dichiarazione di voto che faccio a nome del gruppo che rappresento di Front Valdôtain-Pour notre Vallée-Area Civica, ma anche dei partiti politici di Forza Italia e Fratelli di Italia. Voglio davvero ringraziare il gruppo di lavoro, perché in queste settimane abbiamo lavorato davvero in maniera seria, costante; io voglio davvero ringraziare tutti coloro che mi hanno dato una grande mano in questo.

Come dicevo e come il voto l'ho palesato, condivido alcune proposte all'interno di questo disegno di legge che andiamo a votare, ma credo che, come ho già avuto modo di dire, sia stato usato poco il coraggio e sia stata usata soprattutto poco la nostra autonomia. Questa proposta di legge, in realtà, integra misure statali già esistenti e dall'altro canto pone in essere delle misure che portano a indebitare ulteriormente i lavoratori autonomi. È per questo che il nostro sarà un voto di astensione. Non abbiamo assolutamente fatto proposte campate in aria, ma abbiamo cercato di fare e di portare avanti delle scelte politiche diverse che avrebbero allocato diversamente alcune risorse.

Come ho già avuto modo di dire non crediamo che si tratti assolutamente di fughe in avanti, ma semplicemente di posizioni che vanno rispettate, che sono differenti per spirito proprio di essenza e della sua natura. Soprattutto si tratta di essere coerenti con quanto, come partiti politici, abbiamo depositato dal primo... (interruzione audio). Semplicemente per questo noi non possiamo esprimere un voto positivo. Spero però anch'io e il mio auspicio è che si possa cambiare davvero marcia, entrando in una filosofia differente, che sia quella di indennizzare e risarcire chi sta patendo e chi sta pagando il prezzo più alto, perché ex lege si trova a dover affrontare una emergenza di questa portata; quindi auspichiamo davvero che in questa terza fase, che speriamo si apra da domani, si possa intervenire con un altro spirito. Sono abbastanza fiduciosa, perché ho sentito nelle parole di tanti colleghi la volontà di andare in questa direzione e ribadisco che per quello che ci riguarda questa è l'unica direzione possibile se vogliamo davvero salvare il salvabile. Poi andranno immediatamente ovviamente pensate delle misure per il rilancio, ma intanto non ci potrà essere nessuno rilancio se non c'è sopravvivenza e per tante piccole realtà, piccoli lavoratori autonomi, partite IVA, imprese, piccoli artigiani, se non andiamo a dare una mano almeno per la copertura delle spese fisse che continuano a esserci, davvero non ci potrà essere rilancio perché, come dicevo, non ci sarà nemmeno esistenza.

Noi abbiamo il dovere morale, lo dobbiamo al nostro territorio, di cambiare veramente marcia, intraprendere questa strada che per noi è davvero l'unica strada percorribile. Quindi guardiamo fiduciosi al futuro, ma oggi su questo provvedimento non possiamo esprimere un voto favorevole.

Président - La parole à la collègue Morelli.

Morelli (AV) - Nous avons vécu cette séance du Conseil dans un climat de modération, avec un grand engagement de la part de tous. Le fait que nous soyons en train de réagir avec toute l'attention possible à cette grave situation, je crois que va peut-être nous rattraper un peu aux yeux de nos concitoyens, surtout après les turbulences des mois passés. Nous espérons vivement que cette période puisse nous laisser en héritage une maturité politique acquise, malheureusement, à un très grand prix. Ainsi que nous espérons, en tant que groupe d'Alliance Valdôtaine, que le prochain projet de loi, auquel il faudra tout de suite s'atteler, puisse naître sur des bases très solides où le Conseil et le Gouvernement trouvent tout de suite la capacité de se confronter dès le début, pour le meilleur résultat possible, en privilégiant de manière lucide les modalités, les compétences humaines et les instruments législatifs les plus performants et les plus appropriés, afin de produire, dans le plus bref délai, une autre loi à même de rendre un peu d'espoir et de perspective à nos concitoyens et aux entreprises.

C'est donc avec la conscience des criticités, mais également des points de forces qui ont caractérisé ce parcours et de la volonté de poursuivre que, bien entendu, nous voterons à faveur de cette loi. Une loi qui devra avoir une application et des effets les plus rapides possibles, cela compatiblement avec le fait qu'il soit nécessaire de construire une structure et une plateforme pour répondre aux besoins des citoyens, compte tenu du fait que les structures soient encore en train de travailler dans une forme un peu réduite, avec la forme télématique. Nous sommes tout de même certains que ce parcours poursuivra et, de notre part évidemment, de la part d'Alliance Valdôtaine, il y aura tout l'engagement possible.

Dalle ore 22:55 riassume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il collega Cognetta, prego collega, ha la parola.

Cognetta (VDALIBRA) - Voteremo convintamente questa proposta di legge che diventerà a breve una legge operativa finalmente, non senza tutta una serie di remarques che sinceramente andrebbero fatti su questa legge e che preferiamo non fare, perché in questa situazione è meglio che niente, meglio qualcosa. Sì certo, si poteva fare di più: quante cose si potevano fare di più, se avessimo degli uffici organizzati in un altro modo, se avessimo informatica e telematica in questa regione all'altezza, se avessimo tutta quanta una serie di expertises che non abbiamo, perché veniamo da decenni nei quali la politica si è semplicemente occupata di sistemare persone, il più delle volte senza un'adeguata preparazione per i ruoli che andavano a ricoprire. Adesso, di fronte a un'emergenza epocale, è venuto fuori ed è emerso tutto quello che non va in Valle d'Aosta, cose che però sapevamo benissimo tutti, perlomeno chi le ha ascoltate in Consiglio regionale in questi anni le conosceva e le conosce.

Certo, sarebbe stato più facile urlare che fate tutti schifo, che facciamo tutti schifo. Per me è facile urlare: "hai messo solo 25 milioni di euro, ma minimo ne dovevi mettere 250; no: un miliardo; no: due; no: cinque!". È una tecnica che nessuno mi deve insegnare, almeno a me.

Bisogna fare un ragionamento: cosa è meglio fare? È meglio lamentarsi o stare in silenzio e cercare di lavorare? Sono stati distribuiti con questa legge i soldi messi a disposizione dal Governo quando ha fatto la ricognizione. Speriamo che la successiva venga fatta più in fretta, speriamo che ci venga dato tutto quello che deve essere dato, speriamo che arrivino in fretta, speriamo che i dirigenti facciano il loro lavoro e non comincino a discutere su di chi sono le competenze, chi deve mettere le firme e chi non le deve mettere, speriamo che nessuno degli assessori ci venga a mancare, speriamo che i cittadini facciano la loro parte presentando i documenti in regola, speriamo in tutto quello che possiamo ancora sperare. Speriamo soprattutto che questo virus si fermi, perché abbiamo capito che la questione sanitaria è tutt'altro che ferma.

Se dovessi ragionare un minuto su cosa potrebbe essere fatto ancora, ho qui davanti un foglio e potrei stare qui due ore a elencare tutto ciò che c'era da fare. Mi vengono in mente le parole, però, che disse un certo presidente: "Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu". Ecco, ho cominciato a ragionare in quell'ottica, dopo che ci sono passato e ho capito che non c'è nulla da scherzare su questa cosa.

Per quanto possibile, con gli strumenti che abbiamo a disposizione e con la situazione strutturale che abbiamo, che è tutt'altro che messa bene, ritengo che siamo riusciti a fare e siamo arrivati questa sera ad approvare questa seconda legge, ed è ancora troppo poco. Qualcuno dice: da lunedì cominceremo. Io per la verità non ho mai smesso e stiamo continuando a farlo, senza nessun tipo di presunzione o volontà di accattivarsi la benevolenza di nessuno, perché è semplicemente il nostro lavoro, che ognuno può interpretare e fare come meglio crede. Io penso di interpretare questo lavoro e di farlo sempre mantenendo davanti a me l'idea che le cose vanno fatte secondo le regole, secondo le disponibilità e secondo gli strumenti che si hanno. Tutto il resto sono chiacchiere. Un ringraziamento a tutti per il lavoro.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Barocco, prego.

Barocco (GM) - Nous avons fait notre devoir, enfin. Nous allons approuver une loi qui est seulement le début d'un chemin, pour donner des réponses à tous les valdôtains à toutes les entreprises, aux familles, aux campagnards, à tous ceux qui dans cette situation difficile ont de la peine à arriver au bout de leur journée, dans le travail, à l'école, à l'hôpital et dans les devoirs de tous les jours. Je crois que nous n'avons fait rien d'autre que notre devoir : le devoir des montagnards et des peuples de montagne qui donnent leurs meilleurs atouts dans des situations difficiles, en montant en cordée ; ce n'est pas de la blague. Nous avons pris acte de cette situation difficile et nous avons recommencé à nous parler, à discuter, à trouver de la cohésion et des points en communs.

Io credo che questo sia un valore aggiunto che ci permette di continuare a lavorare da domani, da subito. Come dicevo, siamo lungo un cammino che sarà senz'altro difficile... (audio incomprensibile) ... già da domani queste energie positive che abbiamo messo assieme. La trasversalità di questi momenti, il valore della comunità possono sembrare in questo momento parole forse retoriche, ma mai come in questo momento nella nostra comunità questi valori devono riprendere senso. I valdostani si aspettano moltissimo dalla politica, nonostante la critica, anche a ragion veduta, dico io, sia feroce nei nostri confronti, ma se vogliamo non disperdere quelle poche energie positive e quelle tante, direi, passioni che ci sono comunque all'interno, passione per la... (audio incomprensibile) ... qualcosa forse non ci siamo riusciti, forse abbiamo delle capacità limitate, perché può anche essere. Bisogna imparare a essere un po' più umili probabilmente tutti e cercare di avere un rapporto con la cittadinanza, con i valdostani, con le associazioni, che sono tutti lì che ci aspettano e hanno tanta voglia di collaborare con noi e darci delle idee.

Ecco quello che io ho trovato in questi giorni parlando con la gente, soprattutto per telefono ovviamente. C'è gente che ti telefona e dice: "ma guarda, io avrei un'idea". Io penso che in tutte le associazioni ci sia tanta voglia di darci delle idee e dobbiamo esserne all'altezza, non fermarci solo alle associazioni, ma anche probabilmente ad ascoltare persone più esperte di noi che hanno visioni più internazionali, perché no, e conoscono anche molto bene la Valle d'Aosta. Io penso che questo si possa fare.

Le risorse sono importantissime e quindi chiediamo veramente con forza e abbiamo approvato un ordine del giorno che vuole mettere un po' di velocità a certi provvedimenti. Cerchiamo di... (audio incomprensibile) ... non ce n'è bisogno. Una volta si diceva che con una stretta di mano guardandoci negli occhi si riesce a risolvere e a mantener fede a certi impegni. Io penso che tale sia il valore di questa giornata. Abbiamo già parlato troppo, ho già parlato troppo, forse oggi su questo siamo stati un po' lunghi. La gente vorrebbe subito vedere delle cose che si realizzano, ma la politica è anche questo, è anche un momento di confronto, sennò che cosa è?

Io, senz'altro e convintamente, voterò questo disegno di legge e da domani cerchiamo di impegnarci fin da subito. Noi come Commissione abbiamo già qualche scadenza e siamo senz'altro disponibili a parlare con tutti, come tutti e trentacinque sono disponibili a dare delle idee per la nostra Valle d'Aosta.

Presidente - Per dichiarazione di voto, la parola alla collega Pulz, prego.

Pulz (ADU VDA) - È vero quanto hanno detto molti colleghi, cioè che in II Commissione, a parte qualche momento di difficoltà e turbolenza legate soprattutto alla mancanza di tutti i dati necessari per inquadrare davvero a fondo gli interventi da fare, abbiamo lavorato insieme ai diversi gruppi con rinnovato impegno, tutti direi abbastanza coscienti della gravità del momento e delle responsabilità che gravano su noi trentacinque che rappresentiamo la comunità tutta, una comunità disorientata, duramente provata e che vorrebbe avere segnali di coesione dalla politica. È stato sottolineato da molti come il lavoro sia stato corale e ogni gruppo abbia portato tutti i contributi di idee e proposte di cui è stato capace con un intenso lavoro di squadra.

Noi crediamo che sia proprio questa la via giusta, anche se un po' tardiva, nella nostra situazione politica molto difficile, proprio purtroppo nel momento dell'emergenza che dovrebbe vedere un Governo ed un Consiglio uniti e non certo in ordinaria amministrazione. Quindi, in considerazione dell'urgenza della misura di aiuti per la comunità e del lavoro anche di forte mediazione ancora più importante di questi tempi, il voto di ADU VdA non può che essere ora favorevole a questa proposta di legge n. 56, anche se è stata inficiata dalle ombre sopraggiunte per via degli emendamenti estranei e anche poco opportuni che costantemente aleggiavano, come quello ad esempio sul corso concorso per le OSS che poi è stato ritirato, perché si sono ritrovati dei fondi europei che ne consentiranno la realizzazione. Chissà che la Giunta, a seguito anche di questa seconda esperienza in II Commissione, non riesca a trovare la via per una più proficua collaborazione al suo interno e con il Consiglio che, come dice lo Statuto speciale tanto invocato, dovrebbe avere tutta la centralità.

Con la prossima misura urgente a cui lavoreremo subito si dovrà procedere con una strategia di fondo più chiara, con un disegno più significativo e con criteri meno discutibili. Si dovrà tornare ad affrontare le problematiche che sono rimaste aperte, le problematiche delle partite IVA, delle piccole e medie imprese, bisognerà tornare ad investire e anche a procedere con l'erogazione di indennizzi, in modo, come dicevamo oggi e come abbiamo detto tante volte, da non creare ulteriore debito, per concretizzare al più presto possibile aiuti veri che ridiano vigore al tessuto economico e sociale della Valle d'Aosta. Senza dimenticare, lo abbiamo detto poco fa con il nostro ordine del giorno, le tante categorie più deboli escluse finora da tutti i provvedimenti e a cui noi ci sentiamo particolarmente vicini: crediamo che richiedono una rinnovata attenzione da parte di questo Consiglio regionale, per allontanare la sofferenza individuale e sociale.

Per concludere davvero, questa legge ai nostri occhi è anche la dimostrazione che quando la politica decide di esserci e di fare in fretta, lo sa fare e dunque lo deve fare sempre, come direbbe il grande Kant, il filosofo, fissando il principio stesso della morale: "devi e quindi puoi".

Presidente - Per dichiarazione di voto la parola al collega Vesan, prego.

Vesan (M5S) - In primo luogo vorrei ringraziare i membri della II Commissione che hanno lavorato tanto, hanno lavorato in fretta, hanno lavorato in condizioni faticose e anche diverse dal solito per affrontare un lavoro nuovo e sempre più impegnativo, quindi a loro va il mio ringraziamento per aver prodotto nei tempi previsti un atto che è comunque sufficientemente equilibrato, nella misura delle risorse che aveva a disposizione.

Con questo il voto del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle sarà convintamente favorevole nei confronti di quest'atto, forse non entusiasticamente favorevole perché, come sempre, ci sono dei margini di miglioramento ed è in quest'ottica che vorrei evidenziare i tre successivi punti, come se fossero un incentivo a fare qualcosa di più e di meglio e non una critica nei confronti di quello che è stato fatto.

Il primo punto è la sorgente delle risorse. Noi stiamo per approvare una legge che distribuisce risorse, ma che va a prendere risorse da un bilancio esistente. Questa sorgente delle risorse è stata definita un po' all'ultimo momento e vedere negli allegati e nelle tabelle che siamo andati a pescare per il sostegno dell'economia dei fondi da capitoli di bilancio della sanità, mi ha lasciato un po' interdetto. Non voglio neanche entrare nel merito, visto che non c'è stata la possibilità di approfondire, però vorrei che in futuro si facesse più attenzione al fatto che nel nostro chiamiamolo investimento di famiglia si verifichi attentamente se i soldi che utilizziamo sono quelli destinati alla macchina nuova, piuttosto che all'università dei figli.

Il secondo punto fondamentale che vorrei ribadire è che il lavoro dei consiglieri è importante, il lavoro dei consiglieri è reale ed è corretto che il lavoro dei consiglieri sia retribuito. Adesso ci sono dichiarazioni populistiche esagerate in questi termini e quindi alla fine mi rendo conto che molti miei colleghi tendano ad arroccarsi in questa posizione, però vorrei evidenziare che in Nuova Zelanda il governo ha deciso di ridursi la retribuzione per sei mesi del 20 percento; i casi di decesso da Coronavirus in Nuova Zelanda solo nove. In passato il Consiglio regionale si è ridotto del 10 percento la propria retribuzione per finanziarie l'aiuto e il sostegno a vittime di tragedie al di fuori del territorio valdostano, forse un minimo sforzo in più per venire incontro a chi all'interno della nostra regione è comunque meno fortunato di noi a causa di questa situazione, forse potremmo prenderlo in considerazione nei futuri atti.

L'ultimo punto è che però il rispetto delle regole democratiche deve valere anche nell'emergenza e quindi capisco lo sforzo, capisco la fretta, però se esistono delle regole che consentono l'accesso alle riunioni virtuali delle commissioni a tutti i consiglieri, forse gli incontri virtuali della II Commissione devono essere aperti anche agli altri consiglieri, soprattutto perché è l'unica commissione operativa ed è quella che sta operando anche per tutti gli altri settori per cui le altre commissioni non si riuniscono. Con questo ribadisco la nostra ferma volontà di votare favorevolmente questo provvedimento.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Aggravi per dichiarazione di voto.

Aggravi (LEGA VDA) - A nome del gruppo della Lega Vallée d'Aoste confermo il voto favorevole di questa legge. Questa legge è un secondo passo, non è sicuramente un passo definitivo, come ho avuto modo di dire questa mattina, è una soluzione che ancorché imperfetta è sempre meglio che nulla, oppure andare a cercare soluzioni perfette che non si troveranno mai. C'è da fare molto e io voglio anche sottolineare la necessità di definire un intervento omnibus o comunque normativo su tutta una serie di normative che è necessario andare a modificare e la legge sanitaria, perché sicuramente l'avanzo fa gola, ma ci sono anche tanti piccoli interventi che sono necessari e soprattutto improcrastinabili.

Voglio chiudere questa giornata lunga con un pensiero, perché nel mio lavoro si dice che chi non ha successo finisce per fare il consulente e insegna agli altri. Beh, vedete, in politica succede che qualcuno insegna e basta, a prescindere da tutto e anche a prescindere da tante altre cose. Sicuramente insegnare è importante, sporcarsi le mani è importante e succede anche che chi fa ovviamente sbaglia, chi non fa insegna, chi invece fa a metà insegna due volte.

Grazie a tutti e soprattutto grazie ai colleghi della II Commissione e anche a tutti i colleghi consiglieri che comunque hanno dato il loro contributo che sarà utile per i prossimi interventi normativi.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Marquis per dichiarazione di voto, prego.

Marquis (SA) - È con grande soddisfazione che mi accingo alla dichiarazione di voto come capogruppo della Stella Alpina e soprattutto come presidente della Commissione. Oggi è stata una bella giornata, è stata una giornata in cui abbiamo sentito degli apprezzamenti, abbiamo predisposto e abbiamo avuto un confronto corretto su un atto, un dispositivo di legge che va nella direzione giusta, nella direzione di aiutare i valdostani con un'ampia condivisione. Non siamo riusciti a riscontrare l'unanimità, e questo mi spiace perché in questo momento sarebbe stato un segnale troppo importante per la nostra comunità, però cercheremo di migliorarci per il prossimo futuro e di raggiungere questo obiettivo.

Sicuramente è stato un percorso difficile, non è stato facile. Ritengo che grazie a tutti i commissari, a tutti i consiglieri che hanno partecipato siamo riusciti in questo intento e credo che vada sottolineato che è stato messo del cuore, è stata messa della passione in un momento così difficile, si è riusciti a fare squadra tutti insieme, a superare gli steccati che ci dividevano, ma con un fine comune, quello di aiutare i valdostani che stanno vivendo un momento di grande difficoltà. Sicuramente le aspettative della nostra gente, delle imprese e delle famiglie è più alta rispetto all'obiettivo che noi riusciamo a soddisfare con questa legge, perché le risorse sono quelle che sono e abbiamo detto tutti che la coperta è corta. Sappiamo che è un primo passo indispensabile al quale ne seguiranno degli altri, per i quali noi già da domani lavoreremo con grande determinazione, con lo stesso cuore che abbiamo messo per arrivare alla definizione di questo atto legislativo e anche con tutte le suggestioni e le idee che sono state date oggi, di cui abbiamo preso nota, per portare a fattore comune e per poi alimentare il nostro confronto interno tra tutti i consiglieri. Cercheremo anche sotto questo profilo di migliorare il modello di condivisione e vorrei sottolineare anche quella che è stata la tempestività. Io credo che in quindici giorni mai sia stata realizzata una legge di questa dimensione: sicuramente va evidenziato questo fatto, perché siamo in emergenza e occorre rispondere con metodi nuovi, con metodi che sono innovativi.

Sotto questo profilo vanno ringraziati anche gli uffici per avere sopportato lo stress al quale li abbiamo sottoposti, perché non è stato facile per nessuno e se noi abbiamo messo una grande pressione lo abbiamo fatto unicamente per cercare di intervenire con urgenza a favore della popolazione valdostana che vive questa grave emergenza.

Lavoreremo sicuramente con determinazione al prossimo provvedimento legislativo che metterà a disposizione delle risorse importanti e ci saranno richiesti degli sforzi sotto il profilo delle valutazioni e sotto quello dell'approfondimento delle misure che dovranno essere messe in atto che saranno, a mio avviso, notevoli rispetto a questa situazione, anche perché occorre fare delle valutazioni sulle singole categorie e sui singoli settori economici.

Credo che sia quindi da registrare come positivo questo passo. È un primo passo, ne arriveranno dei successivi e io mi auguro che il passaggio del testimone, quello che facciamo con l'approvazione di questo atto, alla Giunta e alle strutture preveda una rapida attuazione di queste misure. Che lo stesso cuore che abbiamo dato venga messo da adesso in avanti, perché i valdostani hanno bisogno nel più breve tempo possibile di poter ottenere questi benefici che possono in questa fase fare la differenza per una comunità.

A nome della Stella Alpina esprimo con piena convinzione un voto favorevole a questa legge e dichiaro sin d'ora che lavoreremo con grande determinazione, con grande impegno e con grande spirito di condivisione alla definizione del prossimo disegno di legge.

Presidente - Non ci sono altre richieste? Possiamo procedere alla votazione finale. La votazione è aperta, possiamo procedere all'appello.

Esito della votazione nominale.

Aggravi: favorevole

Baccega: favorevole

Barocco: favorevole

Bertin: favorevole

Bertschy: favorevole

Certan: favorevole

Chatrian: favorevole

Cognetta: favorevole

Daudry: favorevole

Distort: favorevole

Farcoz: favorevole

Favre: favorevole

Ferrero: favorevole

Gerandin: favorevole

Lavevaz: favorevole

Luboz: favorevole

Lucianaz: favorevole

Manfrin: favorevole

Marquis: favorevole

Marzi: favorevole

Minelli: favorevole

Morelli: favorevole

Mossa: favorevole

Nasso: favorevole

Nogara: favorevole

Peinetti: favorevole

Pulz: favorevole

Restano: favorevole:

Rini: astenuta

Russo: favorevole

Sammaritani: favorevole

Spelgatti: favorevole

Testolin: favorevole

Trione: favorevole

Vesan: favorevole

Presenti: 35

Votanti: 34

Favorevoli: 34

Astenuti: 1

Il Consiglio approva.

Colleghi, con questo abbiamo terminato i nostri lavori. Io vorrei davvero, prima di togliere il collegamento, ringraziare i dirigenti e i dipendenti del Consiglio regionale. Un ringraziamento speciale di cuore va fatto ai nostri informatici del Consiglio regionale: davvero grazie per il supporto che ci avete dato in queste settimane e in questa seduta.

Io vorrei davvero ringraziare ancora i colleghi dell'Ufficio di Presidenza, i due vicepresidenti Farcoz e Distort, i consiglieri segretari Vesan e Daudry per l'aiuto che mi avete dato durante la conduzione di questa seduta e a tutti voi colleghi, perché era una formula nuova e non semplice da gestire. Devo dire che grazie all'aiuto di tutti siamo riusciti a portare a termine i nostri lavori. Grazie davvero e buonanotte a tutti.

La sessione straordinaria termina alle ore 23:24.