Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 4510 du 13 mars 2025 - Resoconto

OGGETTO N. 4510/XVI - Interpellanza: "Corso di formazione per gestori di attività agrituristica".

Bertin (Presidente) - Con 29 Consiglieri presenti possiamo riprendere con l'analisi dell'ordine del giorno. Punto n. 45. Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Lunedì 24 febbraio scorso ha avuto finalmente inizio il corso di formazione per gestori di attività agrituristica, organizzato attraverso i finanziamenti del Complemento di sviluppo rurale 2023-2027 e atteso da molti visto che non veniva più riattivato dal 2021. È sicuramente un'iniziativa importante, che prevede la collaborazione dell'Institut agricole régional e che ha il supporto di Coldiretti, ADAVA, École Hôtelière, permettendo in questo modo a 25 aziende agricole di poter ampliare la loro attività attraverso varie forme di agriturismo anche in una prospettiva futura. L'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali ha giustamente sottolineato l'importanza di tale corso, che - cito dal comunicato - "offre la possibilità agli agricoltori di formarsi adeguatamente all'esercizio di un'attività agrituristica con l'obiettivo di ampliare la loro qualifica professionale. Grazie a questa formazione, le aziende del nostro territorio potranno programmare al meglio la loro attività e continuare a crescere e svilupparsi. La visione di un'agricoltura sempre più integrata e multifunzionale fa parte di una politica per un'agricoltura più moderna e al passo con i tempi. A questo proposito, per andare incontro alle esigenze delle aziende dislocate nelle vallate, le ore di teoria potranno essere seguite in modalità di formazione a distanza". Una valutazione questa che è stata fatta e anche una scelta che condividiamo.

Per entrare nello specifico, il corso è destinato non solo ai titolari, ma anche ai coadiuvanti di aziende agricole, prevede 168 ore di formazione, di cui 112 di lezioni teoriche in aula e 56 ore di laboratorio. Il superamento dell'esame finale permetterà di acquisire la qualifica professionale di gestore di attività agrituristica.

Per chiedere l'ammissione al corso, è risultato essenziale il requisito della consistenza aziendale di 150 giornate lavorative annue al momento della presentazione della domanda e qui noi segnaliamo un elemento di criticità, perché questo requisito, che è molto stringente, risulta penalizzante per i gestori di piccole attività, piccole aziende agricole, che non dispongono di una superficie così ampia o anche per quelle aziende agricole che esercitano un'attività a livello stagionale, ma che sarebbero comunque interessate a una formazione che potrebbe dare loro la preparazione necessaria per affrontare in futuro, in prospettiva, magari anche con un ampliamento della loro attività, una caratterizzazione proprio in questo senso. Tanto per fare un esempio, anche semplicemente proponendo delle degustazioni di prodotti stagionali, una forma, se vogliamo, di street food contadino senza cottura di prodotti, perché sappiamo che questa non è ammessa, non è consentita se non si possiedono tutta una serie di autorizzazioni altre sanitarie, ma un tipo, come dicevo, più limitato di street food, o comunque di una forma per la degustazione dei propri prodotti, anche stagionali, sarebbe importante per quella tipologia di aziende.

La formazione che è stata prevista dall'Assessorato risulta utile, tra l'altro, secondo noi, anche per promuovere il ricambio generazionale in un'ottica di contrasto all'abbandono delle aree rurali marginali. Abbiamo esaminato la legge 96/2006 e le delibere 1263/2016 e 42/2025 che riguardano la tematica.

Riteniamo importante ricordare che la legge nazionale, la 96, all'articolo 4 stabilisce in modo chiaro quali sono i criteri per la valutazione del rapporto tra attività agricole, che devono ovviamente rimanere prevalenti, e le attività di agriturismo. La legge prevede che le giornate richieste per avere le autorizzazioni possono essere ridefinite in una percentuale diversa per le zone montane e questa sarebbe una cosa importante. All'articolo 8, sempre di questa legge, dove si parla dei periodi di apertura e delle tariffe, al comma 1 si afferma che l'attività agrituristica può essere svolta tutto l'anno oppure, previa comunicazione al Comune, secondo periodi stabiliti dall'imprenditore agricolo. Questo ci pare in qualche modo significare che le giornate possono essere proporzionate in base alla stagionalità, con un'attenzione a quelle aziende che hanno delle caratteristiche legate a produzioni agricole che sono proprio strettamente stagionali: penso ai frutti, per esempio, che hanno una caratteristica specifica. La delibera 42/2025 reca la tabella con i minimi colturali richiesti per lo svolgimento dell'attività agrituristica, che, come dicevo, però sono alti per alcune piccole aziende, che pure nella nostra Regione esistono e non sono neanche poche considerata poi la possibilità di avere un'estensione di superficie agricola nel territorio valdostano.

Abbiamo poi visto che il calendario del corso, che è pubblicato anche ovviamente sul sito della Regione, nell'apposita sezione, prevede le lezioni, che, come avevo detto prima, possono essere anche online, dal 24 febbraio al 3 aprile, esclusivamente però in orari mattutini o pomeridiani, cioè nei momenti in cui la maggioranza degli agricoltori è impegnata nelle proprie attività lavorative, tanto più adesso che andiamo verso una stagione in cui bisogna essere presenti nei propri terreni e questo ci pare in qualche modo presentare un problema per il buon funzionamento del corso. Noi sappiamo che in passato altri corsi di formazione abilitanti di tipo diverso, mi riferisco, per esempio, al corso di somministrazione alimenti e bevande organizzato dalla Confcommercio, ma il cui titolo abilitante era poi stato rilasciato dall'Amministrazione regionale, si sono tenuti in orari asincroni rispetto alle attività lavorative, per esempio, dalle ore 17:00 alle ore 21:00, con delle lezioni in parte in presenza, in parte online, permettendo così anche una più agevole partecipazione.

Alla luce di queste considerazioni e in uno spirito che, spero si capisca, è uno spirito costruttivo, chiediamo: "quante sono state le domande di ammissione al corso di formazione per gestori di attività agrituristica e quante sono state accolte", la seconda è un po' ridondante perché credo che siano state accolte tutte per i 25 posti; "a quali tipologie di aziende sono riconducibili le richieste che sono arrivate - quindi che tipo di aziende, piccole, medie, il tipo appunto di produzione - e quelle ammesse al corso"; "se è stata prevista una registrazione delle lezioni già organizzate a cui gli iscritti possano accedere qualora impossibilitati a seguirle negli orari indicati" e "se si intende rivalutare in futuro - ovviamente, perché l'immediato è ormai deciso - il requisito delle giornate lavorative, al fine di favorire anche quelle aziende con superfici inferiori alle 150 giornate e le aziende agricole a carattere prettamente stagionale".

Presidente - Risponde l'assessore Carrel.

Carrel (PA) - In risposta al primo e al secondo quesito, gli uffici mi riferiscono che le domande di iscrizione al corso per gestori di attività agrituristica sono state 28, di cui 26 accolte e 2 respinte; delle due respinte un'azienda zootecnica e una vitivinicola hanno scelto di ritirarsi ritenendo troppo impegnativo seguire le lezioni anche nella modernità online sincrona. I partecipanti al corso sono titolari, soci o coadiuvanti, di aziende delle seguenti tipologie produttive: venti aziende zootecniche, un'azienda vitivinicola, un'azienda viticola, due aziende orticole.

In risposta al terzo quesito voglio sottolineare che nel capitolato con cui è stata affidata la gestione del corso è prevista la videoregistrazione delle lezioni anche per rendere fruibili in occasioni di future attività di formazione, pertanto detti materiali verranno messi a disposizione sul portale akisvda.it relativo alla formazione del CSR 2023-2027. Il corso viene tenuto in presenza, come da programma pubblicato, ma è fruibile anche a distanza in modalità sincrona. Al momento dell'iscrizione 15 persone hanno manifestato l'interesse a seguire le lezioni a distanza, ma la scelta è libera a ogni lezione; questo ci permetterà, non per questo corso, ma per i futuri corsi, proprio di attivare quel sistema asincrono che giustamente lei metteva in evidenza, ma, non avendo avuto ad oggi il materiale su cui poter lavorare, abbiamo approfittato di questo bando e di questo percorso formativo proprio per poi caricare tutte le lezioni su akisvda e poterlo poi utilizzare in futuro.

In risposta all'ultimo quesito, ad oggi si valuta che i parametri minimi di accesso, così come fissati, siano validi e adeguati alle diverse realtà delle aziende agricole valdostane. Si fa inoltre presente che il corso di cui si tratta è rivolto unicamente e specificatamente alle aziende interessate ad avviare attività di agriturismo, che rispettano il detto parametro minimo di accesso di 150 giornate lavorative annue, così come previsto al punto 5 dell'allegato alla DGR 1263/2016. Tale parametro minimo di accesso è equiparato al minimo richiesto per avviare un'attività agrituristica.

Capisco e condivido anche in parte il suo ragionamento di cercare di venire incontro alle esigenze di tutte le aziende, è però anche altresì importante sottolineare che l'attività agrituristica deve posare e basarsi su un'attività che prioritariamente deve essere agricola, quindi il turismo, l'aspetto turistico deve essere complementare all'aspetto agricolo, che deve essere comunque la base del ragionamento e dell'attività dell'azienda.

Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Grazie Assessore per la risposta. Non sono riuscita a segnarmi tutte le tipologie di aziende, ma andrò a riascoltare oppure, se vorrà fornirmi la risposta, le sarò grata. Invece quindi di 25 le aziende che sono state ammesse sono una in più: 26 e questo vuol dire che c'è stato uno sforzo ulteriore e va bene. Lei ha sottolineato che ci sono state due aziende che hanno deciso di non partecipare, in realtà sarebbero state escluse dal totale, però volontariamente hanno detto che non avrebbero partecipato nonostante la possibilità di seguire le lezioni online in modalità sincrona. Poi ci ha anche detto che fra le aziende, fra le altre, due sono delle aziende orticole che sono quelle che probabilmente in questo momento, con quegli orari, risulterebbero le più penalizzate. Intanto che le lezioni in modalità sincrona si possano seguire online lo avevamo compreso anche precedentemente, la richiesta era sulla modalità asincrona, proprio per poter lavorare tranquillamente e seguire i corsi. Lei ci ha detto che è una cosa che possiamo pensare di prevedere per il futuro, ora non era possibile perché i materiali non erano a disposizione, però valuto positivamente il fatto che questi materiali e le lezioni verranno comunque registrate e saranno a disposizione sul portale anche per chi in futuro vorrà poi iscriversi e avere la possibilità di dare l'esame per avere poi l'autorizzazione ad attività agrituristica. Da questo punto di vista, quindi è una notizia positiva.

Sulla questione delle giornate lavorative che devono essere certificate nel numero di 150 io capisco quando lei dice che l'attività prevalente deve rimanere l'attività agricola - e su questo non ci piove, lo sappiamo che, per esercitare un certo tipo di attività agrituristica, bisogna però avere quegli altri requisiti e mantenerli -, la legge nazionale però, la legge 96, non stabilisce, per quello che riguarda proprio la parte di accesso ai corsi, il requisito delle giornate e credo che lo abbia fatto il legislatore anche pensando che chi poi frequenta un corso per un'attività agrituristica può essere anche qualcuno che al momento ha un'azienda di certe dimensioni, ma che in prospettiva può pensare di aumentare, ma anche a livello non di intenzioni precise e contingenti, ma nell'ottica di una situazione futura. Io credo che sarebbe importante fare un ragionamento in questo senso, proprio per quello che dicevo in premessa, cioè che è necessario, dal punto di vista delle attività agricole, anche sul nostro territorio fare ogni sforzo possibile affinché ci sia una continuità e un ricambio generazionale. Io credo che su questo dobbiamo stare molto attenti perché le persone più giovani oggi hanno idea, hanno intenzione probabilmente di gestire anche delle attività agricole in maniera un po' diversa rispetto al passato e dare loro la possibilità a monte di poter avere degli strumenti in più per poi ritagliarsi uno spazio futuro anche a livello di dimensioni dell'azienda credo sia una cosa abbastanza importante. Io quindi mi permetto di insistere, Assessore, affinché - in accordo con gli uffici ovviamente - si pensi anche a una rivalutazione di questo parametro alla luce della legge nazionale.

Ribadisco invece che è positivo il fatto che queste lezioni vengano messe online e possano costituire già la base per il futuro di chi dovrà fare poi i corsi negli anni seguenti.