Objet du Conseil n. 4506 du 13 mars 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4506/XVI - Interpellanza: "Accessibilità e percorribilità integrale della cinta muraria romana di Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 40.
Per l'illustrazione, consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Mi correggo: non 200 passaggi in più, 200 mila passaggi in più. Colgo l'occasione di avere il microfono aperto per fare questa precisazione.
Il 2025 è sicuramente un anno di estremo rilievo per la città di Aosta.
I 2050 anni che sono trascorsi dalla fondazione della città romana costituiscono una cifra direi impressionante, è senza dubbio notevole e rappresenta, credo per tutti noi, un grande valore e una grande ricchezza il fatto che, tra le città di origine romana, Aosta sia tra le poche a conservare in buono stato la maggior parte della sua cinta muraria, i resti di una poderosa cortina difensiva che si estendeva per 2 chilometri e mezzo.
È bene quindi celebrare, come si sta facendo, i 2050 anni e farlo con un articolato programma di iniziative e interventi che si stanno organizzando, che sono state presentate anche alcuni giorni fa all'area megalitica e che danno sicuramente il giusto rilievo a quest'evento.
Lo scopo dell'interpellanza però non riguarda in ogni modo le celebrazioni, ma altri due aspetti che sono propri di Aosta romana: lo stato di manutenzione dei resti della città, la tutela e la valorizzazione della cinta muraria attraverso interventi normativi e strutturali.
Per quanto riguarda il primo punto, sullo stato di manutenzione, come abbiamo scritto nella premessa dell'iniziativa, abbiamo preso atto di quanto l'Assessore aveva già esposto in due diverse occasioni, ma in particolare in merito all'oggetto 3490 del 3 aprile - mi pare fosse un'iniziativa del collega Aggravi - sugli interventi di manutenzione relativi alla cinta muraria, e sappiamo che ci sono degli interventi in corso all'Arco d'Augusto, sappiamo che ci sono degli interventi sulle insule rinvenute al Giardino dei ragazzi di via Festaz e altri interventi importanti.
Per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione della cinta muraria, invece, non abbiamo sufficienti informazioni. Attualmente le mura, in circa la metà della loro estensione, non sono adeguatamente visibili e non esiste né nella parte interna né nella parte esterna delle mura un percorso pedonale che sia completamente praticabile per ammirarne la bellezza e le caratteristiche.
Se si tenta di percorrere tutto il perimetro della cinta muraria, ci si rende conto facilmente (l'ho provato a fare) che ci sono varie parti che non sono per nulla visibili, oppure in alcuni tratti sono addirittura collocate all'interno di giardini e di aree private.
Io credo che la fruizione delle mura romane sia da troppo tempo un tema un po' trascurato; per questo avevamo pensato e pensiamo che il 2050, l'anno del compleanno di Aosta, fosse un'occasione per mettere a fuoco la questione e per decidere delle azioni concrete, che si possono ovviamente ancora prendere.
I Documenti di economia e finanza regionale per il 2023-2025 e per il 2024-2026 avevano previsto una legge regionale per una riqualificazione dei resti, "anche in termini strutturali", ma poi questo indirizzo è stato abbandonato nel DEFR 2025-2027.
Noi crediamo che questo anno, che è in corso, che stiamo vivendo non possa limitarsi alle celebrazioni, che pure sono importanti e che condividiamo, ma pensiamo che sia opportuno che il 2025 rappresenti un po' un anno di svolta nelle scelte politiche di tutela e di valorizzazione di Aosta romana e, in particolare, della sua cinta muraria.
Fatte queste premesse, quello che chiediamo di sapere è se il programma degli interventi già in corso, a proposito delle mura romane di Aosta, prevede il restauro dell'intera cinta; se si prevede anche la realizzazione, all'interno o all'esterno delle mura, di un itinerario pedonale che permetta di percorrerle integralmente e di renderle pienamente visibili e accessibili; quali sono le norme attuali per la tutela e la valorizzazione della cinta muraria; che cosa, infine, si intenda fare per perseguire, anche attraverso una implementazione dell'attuale normativa, con un programma pluriennale, magari anche pluridecennale, l'obiettivo di un'accessibilità e percorribilità integrale della cinta muraria di Aosta.
Presidente - Per la risposta, l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Colgo l'occasione anche per dare qualche dato relativamente all'argomento di cui trattiamo oggi.
L'estensione della cinta muraria romana è attualmente pari a circa 3,8 chilometri, conteggiando sia lo sviluppo esterno che lo sviluppo interno della città.
È intenzione del Dipartimento Soprintendenza, in funzione della necessità di tutela e conservazione del bene, effettuare la programmazione periodica di interventi di restauro con l'affidamento dei servizi di progettazione del restauro di ulteriori tratti di cinta sulla base delle esigenze rilevate, partendo in via prioritaria con interventi nei tratti più degradati e che necessitano di restauro.
L'attività progettuale per il restauro di un bene storico archeologico è particolarmente delicata, vista la natura stessa del bene e del materiale di cui è costituito, in cui anche l'utilizzo delle malte ha un rilievo specifico e richiede per ogni settore della cinta e per ogni monumento puntuali considerazioni, in rapporto al degrado presente sia di tipo superficiale sia strutturale.
La scelta di restauri incrementali è legata all'estensione della cinta e alle relative risorse economiche necessarie per un intervento complessivo, infatti la programmazione degli interventi dovrà essere supportata da idonea copertura finanziaria al fine di consentire l'approvazione della progettazione e la successiva realizzazione degli interventi.
Giusto per dare un'idea dei costi, l'intervento di restauro della cinta romana di via Cretier, approvato con deliberazione della Giunta regionale 1419 del 18 novembre 2024, a completamento di un tratto già oggetto di restauro del 2023, che prevede il restauro sia della facciata esterna che di quella interna per complessivi 170 metri lineari, con un'altezza media di circa 4 metri per il fronte esterno e di circa 3 metri per il fronte interno, ha un costo di 412 mila euro con Iva al 10% compresa, oltre agli oneri per la direzione lavori e coordinamento della sicurezza.
Ciò significa, indicativamente, un costo medio a metro lineare di euro 2.500, pari a circa 670 euro a metro quadrato.
Per quanto riguarda lo studio di un percorso che dia maggiore visibilità alla cinta muraria, ricordo che già circa il 70% dello sviluppo visibile è visitabile, circa il 23% visibile ma non visitabile (ossia non è possibile avvicinarsi alle mura), mentre un restante 7% non visibile e non visitabile poiché inserito in proprietà private.
Infatti in alcuni settori sono già presenti percorsi pedonali e/o ciclabili, in altri vi sono aiuole di rispetto tra le mura e il manto stradale.
La complessità e varietà della situazione presente lungo il perimetro interno ed esterno della cinta a oggi non permette di programmare a breve interventi per la realizzazione di un percorso pedonale unico che la percorra integralmente e andrebbe progettato di concerto con l'Amministrazione comunale, senza contare che in alcuni tratti la cinta è stata nel passato inglobata in edifici privati.
Attualmente, la norma di riferimento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali è rappresentata dal codice dei beni culturali, ossia il decreto legislativo 42/2004, cui gli uffici si devono attenere, così come al codice degli appalti per le procedure di affidamento dei relativi servizi e lavori.
In merito alla domanda 4 (che cosa si intende fare per perseguire, anche attraverso un'implementazione della normativa con un programma pluridecennale, l'obiettivo di un'accessibilità e percorribilità integrale della cinta muraria romana), la predisposizione del piano strategico per la cultura che abbiamo inserito all'interno del DEFR potrà valutare, all'interno del contesto cittadino aostano, le reali potenzialità per una maggiore fruizione dei beni culturali, prevedendo processi tecnici e normative, individuando risorse professionali e finanziarie necessarie per il raggiungimento dell'obiettivo.
Presidente - Per la replica, consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Assessore, io ho ascoltato le cose che lei mi ha detto e anche i dati che ha fornito, a partire dall'estensione delle mura, i tratti che sono visitabili, gli interventi che sono previsti, per esempio quello in continuità rispetto allo scorso anno di via Cretier, però quello che rilevo è che, al di là dell'intenzione, di cui lei ha dato conferma, della Soprintendenza di fare una programmazione periodica, così ci ha detto, di ulteriori pezzi di cinta, a partire da quelli più degradati, quello che io rilevo è che non c'è, in quanto mi è stato detto, una visione di andare nell'ottica di pensare a un intervento globale che, ovviamente, non può essere fatto in tempi brevi.
Se lei ha fatto attenzione, io ho scritto addirittura nell'ultima domanda della mia interpellanza un programma pluridecennale, perché siamo assolutamente consapevoli del fatto che ci siano varie difficoltà e criticità e soprattutto che i costi siano elevati.
Lei ci ha parlato di un costo medio al metro lineare di 2.500 euro, che è un costo di tutto rispetto, ma poi ha anche detto, ed è la cosa che mi lascia un po' perplessa, che all'interno del piano strategico per la cultura si potrà valutare la reale potenzialità di un intervento sulla cinta muraria.
Ora, le mura della città di Aosta, le mura romane della città di Aosta, sono, per una città di queste dimensioni e nell'arco alpino, quasi un unicum per il livello di conservazione che ancora hanno e, secondo me, puntare su questo aspetto, sulla valorizzazione di questo aspetto, sarebbe un formidabile atout dal punto di vista del turismo culturale.
Ci sono dei tratti, l'ha detto anche lei, che sono all'interno di proprietà private e ci sono dei tratti degradati e che vanno restaurati progressivamente, ma io credo che bisognerebbe pensare addirittura a una legge speciale per la valorizzazione delle mura, e la Regione è nelle condizioni di farlo, se fa un programma pluridecennale, prevedendo degli investimenti che siano confermati nel tempo.
A me pare che non ci sia una sufficiente attenzione per rendere veramente fruibili queste mura.
Lei mi ha detto anche "c'è un tratto che è visibile, 70%", ma visibile non è fruibile pienamente, perché non si può, lo ha detto anche lei, avvicinarsi. Al di là dei tratti in proprietà privata, ma tutti gli altri devono essere resi fruibili attraverso proprio questo percorso che non può che essere pedonale.
Il fatto stesso che dal Documento di economia e finanza sia scomparso questo indirizzo per la riqualificazione dei resti, anche in termini strutturali, è negativo, dal nostro punto di vista, perché valorizzare la cinta muraria di Aosta è una precisa scelta politica e le celebrazioni possono andare bene, abbiamo detto che valutiamo positivamente le iniziative che sono state previste, ma non bastano.
Poi lei dice: "É molto delicato, ci dovrebbe essere per forza una collaborazione con il Comune di Aosta": ma certo! Ma per forza deve esserci una collaborazione, però sappiamo tutti benissimo che un intervento di una portata economica come quello che lei ha ventilato dandoci quei costi richiede assolutamente l'intervento economico della Regione.
Il mio auspicio quindi è che questa proposta, quest'ipotesi di maggiore valorizzazione delle mura di Aosta venga presa in considerazione, anche perché ci riempiamo spesso la bocca di attività da promuovere per un'alternativa a un turismo che sia soltanto limitato a qualche mese, visitare le mura della città di Aosta si può fare in tutte le stagioni dell'anno.
Aosta è una città che ha la fortuna di avere un patrimonio ancora molto ben conservato, bisogna renderlo il più possibile accessibile e renderlo anche noto all'esterno della nostra Regione.
In questo senso, mi sembra che ci debbano essere degli sforzi successivi.