Objet du Conseil n. 4507 du 13 mars 2025 - Resoconto
OGGETTO N. 4507/XVI - Interpellanza: "Richiesta di informazioni a Plus Aosta relative all'iniziativa 'Crescere+'".
Bertin (Presidente) - Punto n. 41.
Consigliere Manfrin ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Come abbiamo inserito all'interno della nostra interpellanza, siamo stati sorpresi dal leggere un comunicato stampa da parte di questo spazio che, per quanto in realtà si voglia mascherarlo dietro l'utilizzo del francese Plus, altro non è, lo sappiamo benissimo, che ovviamente l'inserimento un po' così mascherato del + che indica una comunità ben precisa: Lgbtq plus. Quindi sappiamo bene quello che viene fatto con quest'operazione.
Ma, venendo a noi, la questione è che in questo spazio, che io continuerò a chiamare Cittadella dei Giovani, viene lanciato un programma che si chiama "Crescere+" e promosso dalla consueta cooperativa che vive di generosi sussidi pubblici - anzi, credo esclusivamente di sussidi pubblici -, che ci presenta questo programma di attività dicendo che questo programma di attività accompagna i giovani in un percorso di crescita attraverso esperienze formative e artistiche.
In questo elenco di percorsi formativi e artistici, si dice che le giovani generazioni che verranno coinvolte dovranno utilizzare uno smartphone con un wall digitale in cui compariranno impressions, idee e criticità ed evocazioni.
Qui abbiamo notato una prima criticità, perché abbiamo detto più volte, abbiamo evidenziato più volte, in quest'Aula, uno dei rischi, cioè il fatto che i ragazzi vivano al di fuori della realtà concreta delle persone e vivano sui social e vivano tramite il telefono e purtroppo non provino più un tipo di esperienze concrete che tutti noi abbiamo vissuto, per fortuna. Utilizzare questo tipo di iniziative con l'utilizzo dello smartphone riteniamo che probabilmente vada nella direzione sbagliata, cioè quella di un po' interrompere i rapporti personali.
La cosa che ci ha suscitato più timore e sulla quale abbiamo provato a fare una serie di ricerche, senza trovarle, è che tra i progetti che vediamo, i tre progetti che vengono forniti, vengono evidenziati (cito l'inizio del progetto): " Plus Visions - Evoluzione del format Cittadella Visions", ovvero tre laboratori (quindi immagino qualcosa di fisico) dinamici, che affrontano tematiche fondamentali per giovani con un format interattivo e coinvolgente.
In questo laboratorio, quindi un'attività fisica, con un format interattivo e coinvolgente, uno di questi corsi è "Il sesso 2.0".
Allora mi sono chiesto, obiettivamente, che tipo di laboratorio può essere organizzato a fronte di un'iniziativa di questo tipo che, peraltro, è anche finanziata dalla Regione? E soprattutto come può essere un format interattivo e coinvolgente? Ma questo spero che l'Assessore ce lo vorrà spiegare, in quale maniera si coinvolgeranno i ragazzi in maniera interattiva sul "sesso 2.0".
Lo diciamo un po' perché evidentemente finanziare questo tipo di programmi ci sembra un po' fuori luogo: lo abbiamo detto, la Cittadella è sempre stato un po' un refugium peccatorum, dalle iniziative con le raccolte fondi per gli immigrati, all'iniziativa dove si è fatto un bel alberello al quale si sono appesi i preservativi e altri oggetti evocativi, poi si faceva la gara e si regalavano i preservativi ai ragazzi eccetera, che non ci sembra proprio la cosa migliore del mondo, adesso siamo arrivati senza nasconderci - perché poi hanno detto: "No, ma era una cosa goliardica" -, direttamente al corso "Sesso 2.0".
Vedere questa cosa qui, sinceramente ci ha un po' preoccupato, quindi, mettendo insieme le due cose, abbiamo detto: da una parte l'utilizzo dello smartphone sinceramente non trova il nostro accoglimento, perché riteniamo che se dobbiamo organizzare delle attività probabilmente i ragazzi vanno rieducati ad avere dei rapporti di persona, certo è che se parliamo di rapporti di persona, probabilmente il programma "Sesso 2.0" forse non è proprio la cosa più indicata, ma non perché siamo dei bacchettoni o delle persone che non vogliono parlare di certi temi, ma perché riteniamo che per l'educazione su certi argomenti, come abbiamo sempre sostenuto e ribadiamo, la nostra legislazione nazionale prevede che non ci sia un'azione di questo tipo, soprattutto perché viene delegato alle famiglie il compito di educare i ragazzi da questo punto di vista. Ci sembra che presentare un contenuto, un corso, senza capirne quali sono i risvolti, possa davvero andare e sfociare in qualcosa che va fuori controllo.
Ecco perché con l'interpellanza che le ho testé illustrato, le chiediamo se sia intenzione chiedere informazioni alla Cittadella dei giovani per sapere cosa riguardi l'incontro intitolato "Il sesso 2.0", per evitare che vengano finanziati con soldi pubblici progetti che toccano temi come la sessualità o il genere, che sono di esclusiva competenza delle famiglie, e per evitare che anche in momenti che dovrebbero essere educativi i ragazzi utilizzino gli smartphone anziché i canali tradizionali di socializzazione.
Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz J. (FP-PD) - Diciamo che temi come la sessualità, a mio modesto parere, possono anche essere affrontati all'interno della scuola, soprattutto se vengono affrontati con il giusto approccio. Non capisco per quale motivo abbia fatto questa premessa, visto che lei lo ha messo nella sua domanda, questo tipo di tematiche devono essere tenute al di fuori della scuola, così come anche le tematiche legate all'affettività, alla violenza di genere e altro devono essere di pertinenza esclusiva delle famiglie. Lei lo sa che le scuole e la scuola, spesso, volente o nolente, si sostituisce alla famiglia quando o la famiglia non c'è, ed è per esempio carente, o ha un'azione anche complementare alla famiglia sempre all'interno di un'ampia condivisione, tra l'altro, perché le scuole nella loro autonomia non è che facciano quello che vogliono, ma hanno degli organismi, all'interno, che sono rappresentativi delle famiglie, dei docenti, del sistema educativo in termini generali, che assumono anche delle decisioni alle volte legate a percorsi, come per esempio il percorso sul cyberbullismo o percorsi di educazione all'affettività quando vengono proposti.
L'importante, adesso poi entrando nel merito, ma approfitto del fatto che lei ha scritto che sono esclusiva competenza delle famiglie temi come la sessualità e il genere, per rappresentare un mio pensiero che può non essere condiviso, ma che va sostanzialmente in questa direzione.
Rispetto alla domanda se sia intenzione chiedere informazioni a Plus, non lo so se lei ha questa certezza che questo Plus significa LGBT plus... non lo so, a me non è mai balenato in testa che Plus potesse significare qualcosa di necessariamente legato a un indirizzo di apertura verso chissà quale ragionamento che non fosse quello dell'aggregazione, dell'integrazione; però adesso che lei mi dice questo, evidentemente ha degli elementi più di me.
L'incontro, oggetto dell'interpellanza, organizzato dalla Cittadella dei Giovani di Aosta, e denominato "Il sesso 2.0", rientra nel progetto "Crescere +", presentato dalla società cooperativa sociale l'Esprit à l'Envers in collaborazione con Plus, la ex Cittadella dei Giovani di Aosta, nell'ambito dell'avviso pubblico 1/2024 "Giovani in città" indetto dall'Assessorato al sistema educativo e finanziato con il fondo regionale politiche giovanili. Lo stesso ha come destinatari i giovani valdostani di età compresa tra i 14 e i 35 anni. Ne abbiamo già parlato, di questi progetti, che sono progetti che vengono presentati e poi vengono selezionati da Commissioni in cui il politico proprio non ci mette il becco, come ho sempre detto. Poi, giustamente, quando vengono rappresentati in questa sede, è giusto che a questo punto la politica si informi e cerchi di dare le giuste rassicurazioni, ed è per questo che intanto do un'informazione: l'ente proponente, l'Esprit à l'Envers, partecipa, tra l'altro, alle sedute del tavolo della legalità e intergenerazionalità, le cui azioni sono inserite nel piano corresponsabilità educative e legalità 2024-2025. Questo tavolo è un tavolo molto ampio (composto da più di 40-50 soggetti di tutte le estrazioni, dalle Forze dell'ordine, alla USL, all'Assessorato, all'Università della terza età, alle associazioni, eccetera) cerca di essere un tavolo il più possibile diffuso rispetto alle sue finalità e tra queste, nell'azione 7, ha come oggetto educarsi, educare all'affettività, con l'obiettivo di sviluppare l'intelligenza emotiva a partire dalla consapevolezza delle proprie sensazioni, delle proprie emozioni e dei propri sentimenti e di accrescere le abilità affettive al fine di favorire una buona relazione interpersonale.
Perché cito questo tavolo? Perché queste azioni sono decise proprio da un tavolo che ha un'ampiezza partecipativa che va al di là della politica, che non è rappresentata in senso stretto, ma è rappresentata, come le dicevo, dalla Questura, la Procura della Repubblica, le Forze dell'ordine, quindi Finanza, Carabinieri, Polizia dello Stato, Guardie forestali, addirittura i Vigili del fuoco, cioè è un tavolo veramente partecipato e molto ampio e quindi le azioni sono proprio scelte da questo tavolo senza, penso, nessun tipo di rappresentazione ideologica.
In una delle sedute del suddetto tavolo, la rappresentanza della Consulta degli studenti
ha espresso la necessità di trattare con efficacia il tema dell'affettività e della sessualità giovanile.
Il progetto "Crescere +", in particolare l'iniziativa di cui si tratta oggi, costituisce dunque una risposta a uno specifico fabbisogno espresso dal mondo giovanile.
Giungendo al tema specifico della sua interpellanza, informo che l'incontro "Sesso 2.0", calendarizzato mercoledì 9 aprile 2025, ha come obiettivo quello di trattare in modo dinamico e coinvolgente il tema dell'educazione sessuale, sempre più attuale e urgente, come più volte segnalato da insegnanti, studenti, operatori sanitari e altri soggetti proprio all'interno anche del tavolo, in diverse occasioni di confronto.
La sessione affronterà il tema in maniera però scientifica e educativa - spero su questo di tranquillizzare chi pensa che sia un approccio ideologico o di chissà quale altro genere -, grazie alla partecipazione di ospiti qualificati come medici, psicologi, ma anche volontari e volontarie del Centro antiviolenza e membri della Polizia postale, fornendo ai giovani strumenti per comprendere meglio il proprio corpo, le relazioni affettive, i comportamenti consapevoli e i rischi che si incorrono in rete.
L'obiettivo è creare un ambiente aperto e stimolante, in cui le informazioni siano chiare, corrette e supportate da esperti del settore.
Per questo, la presenza degli ospiti è determinante, poiché potranno rispondere alle domande poste dai giovani, garantendo un confronto serio e basato su evidenze scientifiche.
Per quanto riguarda gli smartphone, questi verranno utilizzati esclusivamente come strumento di interazione tramite l'applicazione Mentimeter (credo sia quella che fotografa il QR Code); questo permetterà ai giovani di esprimere in tempo reale opinioni, domande e riflessioni in modo anonimo, favorendo la partecipazione a chi potrebbe sentirsi meno a suo agio a intervenire verbalmente.
Questo è spesso utilizzato anche per altri eventi e iniziative, come quelle organizzate nel corso della settimana della legalità.
Lo smartphone quindi non rappresenta un elemento di distrazione, ma un mezzo per incentivare il coinvolgimento e il dialogo con gli esperti presenti in sala.
L'incontro sarà anche l'occasione per parlare di tematiche gravi relative alla correlazione tra la sfera sessuale e la tecnologia, proprio nella direzione in cui dicevamo, come il Revenge Porn (la diffusione non consensuale di immagine), il Sexting (il consenso digitale) e il cyberbullismo a sfondo sessuale, il motivo della presenza della Polizia postale.
Desidero evidenziare che Plus, ex Cittadella dei Giovani, è il luogo simbolo di aggregazione, di libera espressione e di svago per le nuove generazioni, per i nostri ragazzi e le tematiche che sono oggetto dell'incontro sono decisamente coerenti con la con la finalità della Cittadella.
È bene anche sottolineare che i temi sociali di interesse giovanile possono essere affrontati, come le dicevo prima, non solo nel contesto familiare e scolastico, ma anche nel corso di specifiche iniziative che, come questa, prevedono un approfondimento attraverso il coinvolgimento di figure professionali dell'Azienda USL, delle Forze dell'ordine e dei referenti del Centro antiviolenza.
Presidente - Consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Andiamo con ordine partendo dal fondo: rispetto all'utilizzo di smartphone, devo dire che ci ha tranquillizzato, quindi non è una cosa che viene fatta utilizzando uno schermo, ma è una cosa che viene fatta sfruttando la possibilità di esprimersi in maniera magari segreta, anonima e quindi probabilmente favorire la partecipazione. E su questo, nulla da dire.
Rispetto alla questione, al problema e alla criticità, noi abbiamo e avremo sempre un modo di intendere diverso.
Lei immagina di poter parlare di sessualità a scuola? Io ho un pensiero fisso, che è chi va a parlare di sessualità? Il problema, lo tratto superficialmente, ma il problema che abbiamo incontrato già qua in Valle d'Aosta è che ci vanno le Associazioni LGBTQ che ben abbiamo imparato a conoscere. Qui no, ma la nostra preoccupazione è esattamente questa: che ci siano queste associazioni che vanno a portare avanti un'idea politica e non un'idea scientifica, questa è la differenza.
Lei dice che chi eroga questo corso fa parte del tavolo della legalità e quindi al di sopra di ogni sospetto. Io le faccio le stesse osservazioni che ho già fatto al collega Marzi: un soggetto che viene remunerato per erogare dei corsi, che partecipa allo stesso tavolo che decide quali corsi fare, sinceramente a me ... No, perché lei ha detto questo: che c'è il tavolo della legalità, le cooperative che lei ha citato sono sedute al tavolo, i temi vengono decisi lì e poi chi eroga quel corso? Le stesse cooperative che erano al tavolo.
Io su questo andrei molto cauto, Assessore. Llei si rende conto di qual è il pericolo a fare cose di questo tipo? Che è lo stesso di coinvolgere nella previsione delle erogazioni di alcuni servizi sociali le stesse cooperative che poi li andranno a prendere. Coprogettazione, un milioncino di qua, 20 mila euro di là... sono quello che decide e quello che poi partecipa. Questo è un grosso problema.
L'intelligenza emotiva che viene prevista dal tavolo è un conto, ma l'intelligenza emotiva è una cosa, qui si parla di sesso, non si parla di intelligenza emotiva, sono due cose diverse.
Il fatto che lei dica che viene richiesto dalla Consulta degli studenti, io penso che lei sappia meglio di me che la Consulta degli studenti agisce anche sulla base politica, perché lei sa che i rappresentanti degli studenti vengono eletti anche su base politica fin dalla scuola, quindi non mi stupirebbe se un'iniziativa venisse strumentalizzata politicamente anche da rappresentanti della Consulta.
Ma poi ci dice che siamo al di sopra di ogni sospetto e mi ha fatto un elenco, in questo elenco vengono ricompresi i volontari del Centro antiviolenza.
Assessore, mi corre l'obbligo di ricordarle che un mesetto fa abbiamo discusso del fatto che i volontari del Centro antiviolenza hanno denunciato qualcosa che veniva fatto negli ospedali della nostra regione, che in realtà non era mai stato fatto, e lo hanno accertato gli approfondimenti e le ispezioni dell'ospedale. Eppure, loro sono super partes. E non sono super partes, perché io stesso ho partecipato a un incontro nel quale fra i soggetti istituzionali che sono autori di violenza istituzionale veniva indicato un senatore della Lega. Quindi immaginare che sia super partes, sinceramente questo mi lascia qualche dubbio.
Lascio il tempo rimanente al collega Perron.
Presidente - Per il tempo rimanente, consigliere Perron ne ha facoltà.
Perron (LEGA VDA) - In un minuto e 10 secondi su questo tema le racconterò un aneddoto personale, Assessore, e ai colleghi: all'epoca del Governo, mi pare Conte 1, c'era la Lega, 2018-2019, io insegnavo in un istituto tecnico professionale, vennero lasciate delle ore a una famosa Associazione che si occupa delle mafie, ore curriculari.
Lasciammo le ore, io rimasi in classe, arrivò una di queste Associazioni, una volontaria su questo tema delle mafie e mentre io ero in classe la sentii dire, dopo circa 10 minuti: "Sui beni sequestrati ai mafiosi, adesso con questo Governo è arrivato Salvini e gli restituirà tutto".
Lo sentii con le mie orecchie, ero lì, quindi queste cose le posso garantire che succedono, ed è uno dei motivi che mi ha spinto 1) a iscrivermi alla Lega, 2) a candidarmi, perché chiaramente questa disonestà è molto, molto praticata.
Aneddoto personale. E ho ancora dieci secondi che non utilizzerò, ma era per farle capire come funziona e perché noi sappiamo benissimo che cosa succede quando non sono figure soltanto professionali ma si va un po' più larghi. Ecco cosa succede.