Objet du Conseil n. 3959 du 19 septembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3959/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito alle modalità di affidamento del servizio di gestione del canile e gattile regionale".
Bertin (Presidente) - Punto n. 61. Si è prenotato il consigliere Sammaritani per illustrare l'interpellanza, ne ha facoltà.
Sammaritani (LEGA VDA) - Parliamo di un argomento che abbiamo già trattato abbastanza recentemente, cioè quello dell'affidamento della gestione del canile e gattile regionale.
È un affidamento che scadrà il prossimo 31 dicembre, perché ha avuto decorrenza dal 22 fino al 24, e abbiamo visto un comunicato con il quale il Governo regionale annunciava l'intenzione di procedere, per il prossimo affidamento, con una gara ai sensi del Codice dei Contratti Pubblici per la gestione del biennio 25-27.
Poi abbiamo visto anche la delibera della Giunta regionale 952 del 12 agosto scorso, con la quale si procedeva all'integrazione del programma di acquisti e di beni e servizi dell'Amministrazione regionale per il triennio 24-26, stanziando 1 milione e 500 mila euro per il servizio appunto di gestione del canile e gattile regionale.
Abbiamo naturalmente valutato e considerato il fatto che invece in precedenza tale affidamento era avvenuto mediante la stipula di una convenzione diretta con un'associazione iscritta al registro regionale delle associazioni di volontariato e che quindi questa scelta evidentemente di procedere invece in applicazione del Codice dei Contratti naturalmente costituisce evidentemente un cambio d'indirizzo, quindi una scelta, oltre che amministrativa, anche politica.
Pertanto si interpella il Governo regionale per sapere quali siano le motivazioni della scelta ipotizzata di procedere ai sensi del decreto legislativo 36/23 per giungere all'individuazione del soggetto al quale affidare la gestione del canile e gattile regionale e se tale scelta sia già definitiva o se sia intendimento del Governo regionale di eventualmente rivalutare le modalità con le quali giungere all'affidamento in questione.
Presidente - Per la risposta, l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Collega Sammaritani, io la cosa di cui sono stato più felice quando è arrivata questa iniziativa è che l'iniziativa viene da parte sua, sia per la sua consueta serietà, sia naturalmente per la sua competenza, dato il mestiere che lei svolge.
In vista della scadenza dell'attuale gestione al 31 dicembre 2024, gli uffici stanno lavorando per garantire la continuità del servizio del canile e gattile regionale anche per il prossimo triennio.
La competente struttura dell'Assessorato ha svolto quindi le valutazioni e gli approfondimenti necessari a definire il percorso amministrativo più corretto a garantire la prosecuzione del servizio in continuità.
Sul territorio regionale, a oggi si contano almeno tre associazioni animaliste e non più un'unica associazione come prima accadeva; ciò presenta quindi una situazione diversa rispetto al passato.
Va considerata, inoltre, la rilevante entità economica di remunerazione del servizio, tra l'altro da lei richiamato, pari a 1.5 milioni di euro sul triennio, che è ampiamente superiore rispetto alle soglie di affidamento diretto dei servizi, determinate a oggi in euro 104 mila.
Gli uffici hanno quindi svolto i necessari approfondimenti con la Centrale Unica di Committenza presso la società In.Va. per individuare il percorso di affidamento del servizio più corretto a norma di legge.
Dagli approfondimenti è emersa la necessità di prevedere una procedura corretta e rispettosa dei principi di accesso al mercato, quindi rispetto a concorrenze, imparzialità, non discriminazione, pubblicità, trasparenza e proporzionalità.
Questo si realizza, come lei ha richiamato, ai sensi di una procedura di gara aperta ai sensi del Codice dei contratti, e cioè il 36/2023, secondo l'articolo 71 del decreto legislativo.
Pertanto, con la delibera da lei richiamata, la 952 del 12 agosto 2024, la Giunta ha avviato tale procedura disponendo un'integrazione del servizio di gestione del canile e gattile regionale nel programma degli acquisti di beni e servizi dell'Amministrazione regionale per il triennio 24-26 per un importo complessivo pari a 1.5 milioni di euro per il triennio 25-27, con la conseguente prenotazione di spesa.
Confermiamo pertanto che la scelta non può che essere definitiva e la relativa procedura avviata seguirà il suo percorso di legge tramite la Centrale Unica di Committenza.
Come ho già riferito nella stessa logica aperta e condivisa, stiamo procedendo alla revisione della legge regionale 37/2010 in maniera di tutela degli animali d'affezione e nei lavori sono già state sentite sia le associazioni animaliste presenti sul territorio che il CELVA.
Verranno quindi auditi i servizi veterinari (che si occupano della sanità animale, dell'epidemiologia veterinaria e del benessere animale da compagnia e dell'igiene di allevamenti e zootecnica), l'ordine dei medici veterinari, le strutture competenti del Dipartimento Politiche Sociali e il Corpo Forestale della Valle d'Aosta, oltre ai soggetti che si riterrà utile coinvolgere per giungere alla stesura di un documento il più possibile condiviso nel minor tempo possibile.
Presidente - Consigliere Sammaritani per la replica, a lei la parola.
Sammaritani (LEGA VDA) - Comprendo che la risposta abbia un tenore estremamente tecnico. Si difende questa scelta che, a mio avviso, in realtà è politica, dietro la questione tecnica, legislativa, dei valori che sono in gioco, che sono abbastanza rilevanti, e dell'esistenza di un codice degli appalti.
Bisogna dire però che questa delibera, la 952 del 12 agosto di quest'anno, in realtà, a mio avviso, ha dei grossi difetti di motivazione, nel senso che nel passaggio fondamentale di questa delibera si dice: "Considerato che gli uffici competenti della struttura di prevenzione sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare hanno valutato di procedere per il prossimo triennio all'affido del servizio in argomento ai sensi del decreto legislativo 36/2023" - cioè il codice degli appalti - "Ritenuto pertanto necessario, per le motivazioni sopra rappresentate, integrare il programma triennale degli acquisti di beni e servizi...", chiaramente quindi si stanziano queste somme per poter coprire e poi indire la gara, ma in realtà la motivazione non esiste, cioè è un atto non motivato, tecnicamente è la motivazione apparente o addirittura inesistente in diritto amministrativo, perché in realtà non si dice perché si è fatta questa scelta. Ma perché la motivazione è particolarmente carente e quindi probabilmente inesistente? Perché nella deliberazione della Giunta regionale 1628 del 6 dicembre del 2021 - quindi questo stesso Governo seppure in composizione diversa, perché all'epoca l'Assessore competente era l'assessore Barmasse - si procedeva alla stipula di questa convenzione e all'affido all'associazione che gestisce attualmente il canile e il gattile e si richiamava la circolare del Ministero della sanità n. 5/2000, la quale prevede che le convenzioni per la gestione dei canili e gattili debbano essere concesse prioritariamente alle associazioni o agli enti aventi finalità di protezione degli animali.
Questa quindi è una priorità che, se si disattende, bisogna motivare.
Allora la nostra legge 37 - quella a cui lei faceva cenno, che è quella relativa alla tutela degli animali d'affezione - prevede anch'essa che chiaramente quest'affidamento dell'attività di gestione dei canili e gattili possa essere affidato a enti, associazioni zoofile, animaliste, protezioniste, quindi è evidente che, mettendo insieme questi elementi (la circolare e la nostra disposizione di legge), quest'affidamento potrebbe essere fatto tranquillamente a un'associazione di volontariato, come attualmente è e come potrebbe essere ancora.
L'aspetto tecnico quindi non sussiste, quantomeno non esiste la motivazione che pare esserci, ma non c'è, in ordine a questo cambio di scelta, di proiezione futura, quindi passare dall'affidamento diretto a un'associazione animalista a una vera e propria gara.
Bisogna assolutamente renderci conto che la gestione del canile-gattile non è una cosa commerciale, non è una cosa come tante altre, e lo dice addirittura proprio la delibera del Governo precedente ma, come dico sempre, nella medesima composizione attuale, che in un passaggio - e torno quindi alla delibera del 21 - diceva: "Ritenuto pertanto, sulla base di tali considerazioni, che la gestione del canile e gattile da parte dell'amministrazione regionale non debba essere affidata tenuto conto solo dei costi, ma anche del benessere degli animali, ricomprendente non solo le loro condizioni di vita nelle strutture che li ospitano, ma tutte le varie attività dirette al loro affidamento e al relativo controllo, nonché alla divulgazione della cultura del loro rispetto".
Adesso invece passiamo a criteri del tutto e puramente commerciali sulla base di quest'assunto per cui i valori sono elevati e quindi è meglio usare il codice degli appalti. I valori sono elevati già adesso, perché la gestione del canile e gattile costa oltre 400 mila euro all'anno, passare a 500 mila non cambia praticamente nulla.
Secondo me è davvero una coperta troppo corta quella che si è utilizzata per giustificare questa scelta, la scelta non è motivata, non si comprende quale sia la vera motivazione che noi possiamo magari immaginare ma non possiamo esprimere, perché non esiste in questo provvedimento della Giunta. Credo che ci siano davvero delle criticità in questo provvedimento e in questa scelta, politica e non assolutamente tecnica.