Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3953 du 19 septembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3953/XVI - Interpellanza: "Predisposizione di una bozza di norma di attuazione dello Statuto speciale per trasferire alla Regione competenze in merito alla contrattazione collettiva del personale del Servizio Sanitario Regionale".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo con i lavori, siamo al punto n. 54 che però verrà affrontato congiuntamente con il n. 59, pertanto passiamo al n. 55.

Consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (GM) - Il 30 luglio scorso sulle pagine della Stampa è stato pubblicato un interessante articolo/intervista al collega consigliere Roberto Barmasse, già Assessore alla sanità.

L'articolo aveva il titolo: "Incentivi ai medici ospedalieri che rinunciano all'intramoenia" e trattava la situazione sanitaria del momento e credo anche la crisi sanitaria. Il collega si esprimeva affermando che "Bisogna superare l'emergenza e rendere strutturale un'indennità ai medici per incidere in modo significativo sulla sanità, perché la carenza di medici e infermieri non può certo migliorare".

Continuava affermando che "L'indennità sanitaria adesso è rinnovabile ogni tre anni ma bisogna renderla una misura fissa. Occorre, per i contratti, puntare a una contrattazione di secondo livello, oltre al contratto nazionale che resta la base, ma noi come Regione Autonoma dobbiamo decidere, superando gli accordi sindacali nazionali".

Affermava che la sua ricetta l'aveva scritta nel Piano sanitario di proprio pugno, ma l'argomento non era ancora stato affrontato, anche se c'è l'intesa per farlo, del suo gruppo e della maggioranza.

Proseguiva: "L'idea è di fare una norma di attuazione: il contratto nazionale può essere incrementato in modo significativo e sarebbe uno strumento anche per fare scelte organizzative.

Ora bisogna evidenziare che il Piano della salute e benessere sociale, che questo Consiglio ha votato nel 2023, ma che è stato approvato dalla Giunta nel 2022, proprio alla Macro Area 5 tratta di questo tema e afferma che alla salvaguardia del servizio sanitario regionale, sempre più in emergenza a causa della carenza di professionisti, si propone di definire una norma da presentare in sede di commissione paritetica per trasferire alla Regione Autonoma Valle d'Aosta competenze in merito alla contrattazione collettiva del personale impiegato nel servizio sanitario regionale.

In effetti, di questo tema, dell'opportunità o dell'eventuale proposta di regionalizzare il contratto della sanità, se n'è parlato parecchie volte all'interno del Consiglio regionale.

Personalmente non sono mai stato favorevole a questo tipo di proposta, alcuni sindacati si sono espressi anche loro non favorevolmente.

L'argomento è stato pure in passato trattato in Commissione sanità.

Tale affermazione è stata ritenuta talmente importante che - anche nei punti riguardanti la macroarea 5, negli obiettivi - è stato ripreso come obiettivo da raggiungere, riproponendo proprio la stessa frase: "Trasferire alla Regione Autonoma Valle d'Aosta competenze in merito alla contrattazione collettiva del personale impiegato nel servizio sanitario regionale.

Proprio il 20, 21 e 22 di giugno, nella "Tre giorni" che abbiamo trascorso qui in Consiglio per confrontarci e alla fine approvare il Piano della Salute e benessere sociale, ho avuto modo di presentare un emendamento a questo punto.

L'emendamento in poche parole, riprendendo la prima parte dell'articolo, chiedeva di presentare, ai sensi dell'articolo 48bis dello Statuto speciale, una norma per assegnare alla Regione Autonoma Valle d'Aosta la competenza d'integrare il trattamento economico previsto dal contratto nazionale di lavoro con un'indennità sanitaria regionale da conferire al personale impiegato nel servizio sanitario regionale.

In quell'occasione l'emendamento non fu votato perché, a dire dell'assessore Marzi, si preferiva la prima formulazione, quella che riguardava la regionalizzazione del contratto.

Potete ben capire che le dichiarazioni rese dal consigliere Barmasse mi hanno un poco stupito, ma mi hanno impressionato favorevolmente perché vanno, a mio modo di vedere, proprio nel senso che intendevo con l'emendamento che avevo presentato un anno e qualche mese dopo aver approvato il Piano della salute e del benessere della Valle d'Aosta.

Allora vorrei interpellare l'attuale Assessore per capire "Se è già stata predisposta la bozza di norma da presentare in sede di Commissione Paritetica prevista dall'articolo 48bis dello Statuto speciale, per trasferire alla Regione Autonoma Valle d'Aosta le competenze in merito alla contrattazione collettiva del personale impiegato nel servizio sanitario regionale, così come riportata nel Piano della salute e del benessere sociale", o se questo non è ancora stato fatto, se si intende modificare il PSBS nel senso indicato dal collega Barmasse, che andrebbe proprio a centrare la proposta che a suo tempo avevamo fatto noi, quindi incontrerebbe favorevolmente anche il parere di alcuni Consiglieri di minoranza (almeno spero) oltre che quello dei sindacati.

Presidente - Assessore Marzi per la risposta.

Marzi (SA) - Venendo alle risposte alle domande 1 e 2, confermiamo gli impegni assunti negli ultimi anni per rendere strutturali le varie azioni di valorizzazione e fidelizzazione del personale già operante presso il nostro servizio sanitario regionale, nonché quelle di attrattività rivolti agli operatori di fuori Valle.

In tal senso ricordiamo la l.r. 22/2022, la 1/23, che lei ha sicuramente richiamato, piuttosto che la 27/23 con la quale è stata estesa per il triennio 23-25 anche l'indennità sanitaria temporale per tutta la dirigenza sanitaria non medica, veterinaria e ovviamente delle professioni sanitarie.

L'estensione comprende, tra l'altro, quelle previste dalla legge regionale 22/22 anche in rapporto ai part-time.

Cogliamo inoltre l'occasione per informare che il 9 agosto scorso insieme all'azienda abbiamo incontrato le Organizzazioni sindacali, ai sensi dei contratti collettivi nazionali, per trattare il tema delle RAR, quindi delle risorse aggiuntive regionali, di cui all'articolo 4 della legge regionale 12/24 di prima variazione di bilancio di previsione della Regione del 2024-26. Per il triennio le categorie destinatarie delle risorse aggiuntive regionali saranno ovviamente quelle del comparto e della dirigenza dei presidi territoriali di assistenza, a oggi esclusi appunto dalla 22/22 e dalla 27/23.

Tali linee d'indirizzo per la contrattazione saranno oggetto, tra l'altro, di proposta di delibere di Giunta a oggi in corso di predisposizione, ai sensi dei contratti collettivi nazionali di lavoro vigente.

Si tratta quindi di azioni importanti che iniziano a portare i propri frutti.

È infatti significativo il numero crescente di partecipazioni ai concorsi pubblici, di cui tra l'altro abbiamo parlato con lei, rispetto alla facoltà di Scienze infermieristiche piuttosto che agli altri accordi che sono in corso proprio per aumentare alcune proposte d'insegnamento universitario su altre professioni.

Sono tutti piccoli segni, ma indicativi che riteniamo essere importanti in quanto sostengono la comunità, ci motivano e ci dicono che stiamo cercando di andare nella direzione giusta proprio rispetto a quanto richiamato sia dal collega Barmasse che da lei.

Sulla scia di tale percorso continuiamo a procedere con gli approfondimenti necessari a valutare le migliori azioni per definire, a livello regionale, le soluzioni efficaci perché il sistema delle incentivazioni al personale nell'ambito del servizio sanitario regionale possa trovare la sua stabilità.

In tal senso stiamo anche approfondendo la normativa approvata da altre Regioni e intendiamo costituire un tavolo di lavoro che dovrà vedere impegnate in via trasversale le diverse competenze in ambito regionale, cioè il Dipartimento sanità e salute, il Dipartimento legislativo e aiuti di Stato e il Dipartimento personale e organizzazione.

All'esito degli approfondimenti e della valutazione del tavolo saranno elaborate le norme regionali e le eventuali proposte di norme di attuazione dello Statuto per perseguire le finalità preposte.

Oltre alle attività condotte dall'Assessorato, ricordiamo inoltre in parallelo le importanti azioni che l'Azienda USL sta realizzando che ovviamente partono dal miglioramento economico e di carriera piuttosto che tutto il servizio logistico, la qualificazione professionale (di cui abbiamo parlato anche in un'iniziativa ieri su sua domanda), il miglioramento del clima interno, che è stato oggetto, tra l'altro, di varie iniziative del collega Baccega, piuttosto che lo sviluppo delle capacità di recruitment interne dell'Azienda USL, con sia "chi lavora con noi" che "chi studia con noi", che tra l'altro campeggiano assolutamente con stile all'interno del nuovo sito della USL, di fatto proponendo una proposta composita, anche come scelta di vita, per chi decidesse di venire a lavorare nella sanità pubblica valdostana.

Presidente - Per la replica, consigliere Restano.

Restano (GM) - Devo dire che, se mi avevano stupito le affermazioni del collega Barmasse, le sue mi hanno molto confuso.

Tre minuti e 50 d'intervento - ed è nota la sua capacità di eloquio - ed è riuscito per 3 minuti e 40 a parlare di altro e non della domanda che le avevo fatto; comunque prendo buona nota, perché mi ha dato delle informazioni importanti sulla sanità.

Io probabilmente mi sono spiegato male, le chiedevo conferma di quanto c'era scritto sul Piano socio-sanitario regionale, il PSBS, perché, quando presentai l'emendamento che fu bocciato, mi era parso che la proposta di un'integrazione di secondo livello al contratto regionale e nazionale non fosse accettata, quindi io oggi le ho chiesto se mi conferma il contenuto del Piano per la salute e il benessere sociale della Valle d'Aosta oppure se vede una possibilità di fare altro.

Lei, nei dieci secondi che ha utilizzato, mi ha detto che state approfondendo, ciò significa che non mi conferma il contenuto del Piano.

Il Piano, così come è steso, avrò poi modo di dirlo anche in seguito, non è un piano improvvisato, è un piano che nella "Tre giorni" di dibattito, lei - che è stato l'unico a intervenire, purtroppo - ha difeso con tutte le sue forze, dicendo che è anche frutto di numerosi approfondimenti su tutti i temi, non ultimo quello della regionalizzazione del contratto.

Oggi prendiamo atto che non è così, ne prendiamo atto di buon grado, siamo contenti che il collega Barmasse abbia offerto questa nuova via, vi preghiamo però di chiarirvi le idee all'interno del Governo regionale e, qualora ne abbiate la voglia, di modificare il Piano, perché in questo momento non è in linea con quanto lei ha detto.