Objet du Conseil n. 3952 du 19 septembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3952/XVI - Interpellanza: "Comunicazione tempestiva degli interventi su tratti della strada statale 26 che comportano chiusura al traffico".
Bertin (Presidente) - Punto n. 53. Consigliere Ganis, ne ha facoltà.
Ganis (LEGA VDA) - Quest'iniziativa riprende una problematica già messa in luce in un'interpellanza presentata dal nostro gruppo e avente come oggetto: "Intendimenti in merito alla soluzione delle criticità lungo il tratto della Strada Statale 26 nel Comune di Montjovet", poi ripresentata nella seduta di ieri dal gruppo di Rassemblement Valdôtain.
Allora i lavori di manutenzione e messa in sicurezza del tratto stradale n. 26, causavano una serie di rallentamenti lungo il tratto summenzionato, lavori che si sono protratti nel tempo, iniziati a partire dagli anni 2017/2018 ad opera di ANAS e dell'Amministrazione regionale, volti appunto a migliorarne la viabilità.
Ricordo che allora l'importo complessivo delle risorse destinate agli interventi lungo il tratto ammontava a circa 5.200.000 euro, un problema, quello della viabilità lungo la Strada Statale 26 nel Comune di Montjovet, che in parte oggi si è risolto grazie ai lavori di ampliamento della carreggiata, ma che persiste in caso di forti piogge, infatti assistiamo a dei movimenti franosi, e l'ha anche ben ricordato ieri l'Assessore.
È evidente che i lavori di consolidamento del versante roccioso rappresentano una questione ancora da risolvere, ma la finalità di quest'iniziativa è evidenziare che la chiusura dal 10 giugno al 5 luglio di questo tratto, detto anche "Mongiovetta", ha creato numerosi problemi economici alle attività commerciali presenti nel comune di Montjovet.
Infatti, dopo un sopralluogo effettuato dal sottoscritto, i gestori delle varie attività hanno dichiarato verbalmente un calo di fatturato che si attesta mediamente intorno al 30-40%, a causa dei 30 giorni di chiusura; da quello che ho potuto constatare, questi ultimi non sono stati informati tempestivamente sulla data di chiusura del tratto stradale, non permettendo così di organizzare al meglio le loro attività, quindi l'attività dei cittadini e quella dei commercianti, quindi oltre al danno anche la beffa.
Appare chiaro che qualcosa non ha funzionato, è venuto a mancare quel trait d'union tra chi amministra la nostra regione, tra chi gestisce i lavori e il cittadino che, poveretto, paga.
Evidenziate queste problematiche, s'interpella l'Assessore competente per conoscere "Se sia intenzione dell'Assessore competente prevedere per i prossimi interventi sul tratto stradale citato in premessa" - e io aggiungerei, se mi permette, "In generale" - "Una comunicazione tempestiva al fine di organizzare meglio le attività dei commercianti e dei cittadini" e "Se sia possibile predisporre un indennizzo una tantum per i giorni di chiusura forzata delle attività derivante dalla chiusura della circolazione".
Presidente - Risponde l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.
Sapinet (UV) - Inizio dalla comunicazione. Il rapporto tra ANAS, Assessorato, Enti locali è decisamente ravvicinato e stretto, soprattutto in questi casi; è un metodo di lavoro che sicuramente abbiamo anche per quel che riguarda le chiusure delle strade regionali (dove il tutto viene sempre concordato, deciso e definito tra Assessorato e Sindaci, ovviamente sulle strade statali l'ente gestore è ANAS) e sulle quali c'è - come dicevamo e come abbiamo ripetuto in tante iniziative - un'interlocuzione dove tutti gli attori devono fare il loro dovere e il loro pezzettino.
La sua iniziativa fa riferimento ai lavori che hanno interessato la Statale 26 sul tratto critico - lo sappiamo bene, l'abbiamo detto anche ieri, il tratto che costeggia la "Mongiovetta" - che hanno comportato l'interruzione della circolazione della strada per poco più di tre settimane, tra il 10 giugno e il 4 luglio con una riapertura anticipata rispetto alle previsioni.
Certamente la misura estrema della completa chiusura di una strada porta con sé delle inevitabili ricadute negative e sottolineo "Estrema" perché è chiaro che si è fatto il possibile e anche l'impossibile per garantire almeno un senso unico alternato, ma conosce meglio di me quel tratto di strada e anche la tipologia d'intervento che avrà seguito da vicino, quindi questo è stato un provvedimento estremo sul quale non si poteva fare altrimenti.
Siamo convinti che siano state poste in atto tutte le misure possibili per contenere al minimo i disagi, compreso individuare (con il collega Bertschy, con il Presidente e con gli altri colleghi - chi più chi meno - coinvolti in questo tipo di attività) un periodo di chiusura che tenesse conto anche del trasporto scolastico, che non penalizzasse troppo la parte turistica, quindi quello è stato il periodo, ovviamente compatibilmente con i tempi che siamo riusciti a concordare con ANAS; come dicevo, tutte le misure possibili per contenere al minimo i disagi, a partire dal tempestivo accordo tra ANAS e SAV per la gratuità del tratto autostradale compreso tra i caselli di Châtillon e Verrès per quella chiusura che era programmata, ma poi ci sono state anche delle chiusure improvvise dovute a delle criticità che lei stesso ha ricordato.
Per quanto riguarda il primo quesito, sul punto ricordo innanzitutto che i lavori hanno comportato la chiusura, come ricordato da ANAS, per l'adeguamento e la messa a norma delle protezioni marginali lungo il tratto della Strada Statale 26, compresi tra il km 70 + 400 e il km 71 + 700, con i relativi allargamenti per un importo di circa 2,5 milioni di euro, quindi importante è avere delle risorse che vengono destinate al nostro territorio, è chiaro che poi avere delle risorse significa spenderle, significa fare dei lavori, significa, ahimè, anche a volte avere dei disagi.
Nel corso di realizzazione di quest'intervento, a seguito di approfondimenti di natura geologica e geotecnica, si è resa necessaria l'esecuzione d'interventi di consolidamento non previsti e indifferibili, che hanno comportato la completa chiusura di un tratto stradale di circa 250 metri, al fine di garantire la piena sicurezza per le maestranze impegnate nei lavori nonché per gli utenti della strada.
Tale scelta, come dicevo, è stata condivisa preventivamente in una riunione del Comitato operativo per la viabilità, noto come COV, nel mese di maggio alla presenza dei Sindaci dei Comuni interessati. A seguito di tale riunione, ANAS ha diffuso a mezzo stampa l'ordinanza di chiusura del tratto di strada statale in oggetto e poi successivamente ha installato la relativa segnaletica stradale a partire dallo svincolo autostradale di Verrès.
Inoltre ha realizzato un'importante campagna di sensibilizzazione per mezzo di cartelli informativi, social media e mezzi d'informazione rivolti ai residenti e a tutti coloro che usufruiscono delle strade gestite da ANAS.
Successivamente a quest'azione, c'è stato un confronto costante con i Sindaci, infatti era stata poi fatta ad ANAS una richiesta apposita di aumentare la segnaletica posta proprio dal Comune di Verrès in seguito ad alcune segnalazioni che ci sono pervenute e che il sottoscritto ha verificato con i Sindaci coinvolti.
Per il futuro, non si può che confermare l'impegno a rendere ancora più stretta la sinergia e a prestare ancora più attenzione alla sinergia con ANAS, collaborando a implementare la tempestività e l'efficacia della comunicazione rivolta ai residenti e pure ai titolari di esercizi commerciali e anche agli utenti in generale.
Per quel che riguarda il secondo quesito, e l'abbiamo credo imparato bene durante l'epoca del Covid e la crisi energetica del conflitto in Ucraina, il tema dei ristori e degli indennizzi è decisamente delicato e complesso, e lo vediamo anche in questi giorni: in ordine al tema degli aiuti di Stato e alla legittimità dell'eventuale indennizzo - se non disciplinati come nelle emergenze citate da specifiche deroghe europee nazionali oppure da ordinanze successive a stati di calamità - dovrebbe essere possibile poter determinare in modo assolutamente oggettivo l'ammontare del danno subìto in modo da correlarlo all'indennizzo.
Può certamente intuire e capire che anche la giurisprudenza sul tema si sia espressa per evitare indennizzi generalizzati e non specificatamente computabili, anche soprattutto in relazione al beneficio che la realizzazione di un'opera pubblica generalmente poi comporta successivamente al disagio che crea durante il cantiere.
Presidente - Consigliere Ganis, a lei la parola.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta e per aver fatto un po' di chiarezza.
Ricordo che l'intervento sulla Statale 26 nel Comune di Montjovet rientrava nell'ambito della manutenzione programmata prevista da ANAS, come lei ha ben sottolineato, infatti l'ordinanza è stata firmata dodici giorni prima da ANAS e inviata a tutti gli organi competenti.
A nostro avviso forse è venuta a mancare una tempestiva e adeguata informazione ai cittadini e a chi gestisce l'attività, perché non è accettabile che questi ultimi siano stati informati della chiusura del tratto summenzionato veramente soltanto 3 o 4 giorni prima, quindi senza preavviso; e questa purtroppo è una triste realtà.
Tra l'altro, quello che vorrei mettere in luce è che molte attività hanno subìto un danno considerevole, quindi se non è previsto nessun indennizzo, come lei ha ben evidenziato, ci auspichiamo che situazioni simili non si verifichino più in futuro.
Mi permetta, Assessore: da un'informazione tempestiva ed efficiente si denota il buon funzionamento di una macchina amministrativa. Mi permetta, assessore Grosjacques, concludo: mi sarei aspettato un piccolo intervento da parte sua a sostegno delle attività commerciali.
Presidente - Interrompiamo brevemente i lavori per arieggiare i locali. Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 17:26 alle ore 17:48.