Objet du Conseil n. 3950 du 19 septembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3950/XVI - Interpellanza: "Azioni volte a garantire un più efficiente e sicuro servizio di trasporto pubblico per disabili".
Bertin (Presidente) - Punto n. 51. Consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Come è noto, nella nostra regione, a partire dal 1997, con la legge 29 è stato istituito il servizio di trasporto pubblico per le persone con disabilità, una legge che poi nel tempo è stata aggiornata con vari interventi normativi e poi con deliberazioni di Giunta.
Il servizio può essere richiesto da persone adulte o da minori che rientrano in varie categorie di disabilità e dai loro legali rappresentanti.
È un servizio molto importante, particolarmente utile per i genitori di minori con disabilità che vivono in zone decentrate, che devono spostarsi frequentemente con i loro figli non solo per svolgere attività scolastiche di altro tipo, ma anche per seguire le terapie specifiche.
Nelle scorse settimane abbiamo appreso che si sono verificati alcuni disagi e disservizi in Bassa Valle, in particolare ci sono stati dei ritardi nell'arrivo dei mezzi di trasporto, alcuni tali per cui un utente interessato non è più potuto arrivare in tempo e, di conseguenza, non ha effettuato la terapia che doveva fare.
Ci sono stati poi anche alcuni episodi per cui i familiari riferiscono che non sarebbero state assicurate completamente le condizioni di sicurezza durante il viaggio: l'autista viaggiava a velocità molto elevata, tanto che in un caso il genitore presente sull'auto è dovuto intervenire per chiedere di rallentare.
In un'altra situazione, su un pulmino in cui erano presenti vari utenti con le disabilità, non è stato possibile avere i posti a sedere vicini per il minore e per l'educatore che se ne occupa; i posti c'erano però uno in fondo e uno davanti vicino all'autista.
Vista la tipologia della disabilità, vista l'età del minore, la presenza di altre persone a lui sconosciute e il panico che, in qualche modo, ha generato il tentativo di posizionarlo in fondo all'autobus, chiaramente non si poteva viaggiare in quelle condizioni e l'educatrice lo ha preso in braccio.
Inoltre, di fronte poi a una protesta della famiglia a chi effettua il servizio di trasporto riguardo al ritardo di 45 minuti che ha fatto saltare la terapia, la reazione è stata sconcertante, perché la persona che ha risposto al telefono ha sostanzialmente detto alla mamma che bisogna rendersi conto che anche gli autisti, come tutti, hanno diritto alle ferie, che vanno concesse, quindi il disagio era da comprendere.
Ora non mi pare che le ferie, sacrosante, di tutti i dipendenti, debbano costituire però un problema per le persone con disabilità che necessitano di cure, o per i loro familiari, è una cosa che non esiste, bisogna risolvere diversamente questo problema.
In conclusione quello che noi chiediamo all'Assessore competente è "Se è al corrente della situazione che è stata descritta e, in caso affermativo, quali sono le motivazioni che hanno portato a queste criticità e soprattutto quali azioni sono state messe in campo o si intendono mettere in campo per garantire un servizio più efficiente e soprattutto le migliori condizioni possibili di sicurezza e di benessere degli utenti".
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (UV) - "Minelli-Bertschy" atto terzo o quarto, non so dove siamo arrivati.
Azioni volte a garantire un più efficiente e sicuro trasporto pubblico per i disabili. Come lei sa, collega Minelli, questo appalto nasce nel suo periodo di reggenza dell'Assessorato, quindi credo che in quei mesi avrà fatto tutto il possibile per far sì che in quel contratto e in quell'appalto fossero ricomprese tutte le azioni necessarie, tutte le misure e tutti gli obiettivi che andavano assegnati all'appaltatore per realizzare il miglior progetto possibile.
In verità, l'attuale esecutore del contratto lamenta, rispetto al contratto - ma su questo poi farò degli approfondimenti anche di tipo tecnico-politico - che, per esempio, ci si è dimenticati di inserire l'adeguamento ISTAT, cosa che in questo periodo ha comportato una grossa difficoltà per l'aumento dei costi di produzione, visto che l'inflazione è galoppata, oppure ci si è dimenticati di particolari utenti non espressamente previsti in contratto: con le carrozzine speciali più ingombranti, utenti che vogliono viaggiare da soli e che non vogliono viaggiare con altri determinati utenti, utenti con più di un accompagnatore, utenti che devono sedere a fianco all'accompagnatore, abitazioni non raggiungibili con minibus.
Poi c'è un'altra serie di questioni: in fase di programmazione servizi questi vincoli implicano una maggiore complessità organizzativa, un maggiore impegno di risorse, autisti e mezzi, servizi fuori orario che non consentono di utilizzare quell'autista il giorno seguente e poi ci sono altre questioni.
Allora, sapendo bene che chi fa sbaglia, immagino che lei non abbia voluto sbagliare, ma semplicemente la pratica dei servizi poi ti porta a conoscere delle cose che non tutte possono essere considerate.
Mi chiede "Se è al corrente della situazione descritta in premessa e, in caso affermativo, quali sono le motivazioni che hanno prodotto le criticità evidenziate": sono assolutamente a conoscenza di quello che avviene, anche perché, per fortuna, in Valle d'Aosta siamo anche raggiungibili tutti, Consiglieri di opposizione, Assessori e tutti quanti. Le persone scrivono, ci raggiungono, ci fanno sapere il loro disappunto e ci segnalano anche i problemi che vivono; stiamo parlando di soggetti fragili, di famiglie che hanno bisogno di questo servizio e di questi supporti e hanno bisogno che questi supporti siano altamente efficienti.
Noi riceviamo quindi le segnalazioni, sa che c'è un ufficio preposto che lavora quotidianamente per migliorare gli aspetti, segnala questi aspetti che non funzionano alle imprese e soprattutto succede che poi si applichino le penali. Alla luce del contenzioso che è in atto, le penali sono diventate abbastanza importanti al punto che è nata una mediazione che vedremo se porterà a un risultato finale, perché - nonostante io riconosca grande responsabilità a tutte le aziende coinvolte da questo servizio - agire in un regime di frizione, non fa bene a entrambi, quindi speriamo che tutto questo possa trovare una migliore soluzione.
Stiamo lavorando nell'ambito di un appalto, la giusta remunerazione è sempre un elemento che va tenuto in considerazione, per cui l'aspetto di essersi dimenticati e di non aver messo in contratto l'adeguamento ISTAT in un momento così difficile come quello degli anni passati, ha sicuramente comportato delle difficoltà.
In più c'è un crescente bisogno di questi servizi: abbiamo già adottato degli atti per utilizzare il quinto d'obbligo, perché la necessità è importante.
Viviamo in un appalto che non risponde completamente alle rinnovate e alle sempre differenti esigenze che un servizio come questo presenta, abbiamo necessità di utilizzare ancora maggiormente quest'appalto perché le richieste sono in aumento e dobbiamo trovare un equilibrio nel gestire i servizi.
Per rispondere alla domanda 2, le azioni che abbiamo messo in campo per rendere il servizio più efficiente, soprattutto per creare le migliori condizioni possibili di sicurezza e di benessere degli utenti, sono azioni quotidiane, cercando di indirizzare i servizi, cercando di migliorare il regolamento. Ripeto: come lei sa, nel caso di richieste particolari c'è un Comitato che agisce insieme all'Amministrazione regionale per andare a fare delle modifiche, ne abbiamo fatte alcune in quest'ultimo periodo e altre le vedremo ancora.
È chiaro che le difficoltà che ho presentato vanno oltre alla volontà politica e anche, direi, alla volontà di controllare bene un appalto, perché questo viene fatto con la massima attenzione.
Dobbiamo quindi cercare di gestire al meglio questo momento di lavoro, di trovare le giuste misure, di controllare al meglio quello che sta succedendo, ricordando però a tutti alcuni numeri, e qui vado un po' alla conclusione: per quest'appalto, tra il gennaio e l'ottobre 2023, sono stati erogati 66.552 viaggi, i ritardi rilevati sono stati 468 che sono meno dell'1% dei servizi, lo 0,7-0,8, quindi stiamo parlando di un'incidenza rispetto alla qualità del servizio che ovviamente dobbiamo rilevare cercando di migliorarla ancora, però rispetto al tema dei ritardi e dei mancati servizi stiamo parlando di questi numeri.
Diversa è la qualità dell'organizzazione complessiva del servizio, che però fa fatica a essere messa completamente in gestione proprio per una serie di aspetti per certi versi nuovi rispetto al tema dell'appalto e da verificare.
Lei ha dato alcuni giudizi che immagino siano relativi a cose che conosce rispetto agli autisti e ai lavoratori; io sono dalla parte delle famiglie, delle persone più fragili, ma mi guardo bene dal dare dei giudizi a chi opera e a chi lavora, nel senso che la velocità, piuttosto che altre cose... nell'appalto Noi abbiamo chiesto formazione e quella continueremo a fare, poi credo che bisogna mettersi sempre al posto di chi opera, di chi lavora, di chi deve cercare di gestire questi servizi che sono legati a delle persone, a delle dinamiche particolari; dobbiamo chiedere a queste persone di avere una particolare sensibilità e, allo stesso tempo, dobbiamo capire anche le difficoltà che devono affrontare in un lavoro che, a mio avviso, è molto complesso e per questo vanno supportati, vanno individuate le situazioni dove le cose non funzionano, però senza diventare generalisti rispetto a quel mondo del lavoro che, ripeto, ha temi e attività molto difficili da affrontare.
Ribadisco i numeri perché sono importanti: gennaio-ottobre 2023 più di 66 mila viaggi, 400 e qualche cosa ritardi, meno dell'1% di situazione di criticità dell'appalto.
Presidente - Consigliera Minelli per la replica.
Minelli (PCP) - Grazie, Assessore, ho ascoltato la sua risposta. Sarà un poco difficile spiegare alle persone che hanno fatto la segnalazione che tutto, o quasi, deriva dal fatto che nell'appalto per il servizio trasporto disabili non si è fatto riferimento all'ISTAT e all'aggiornamento dell'ISTAT; evidentemente lei, che è molto più bravo di me, a queste cose farà attenzione e penso che all'interno degli uffici ci sarà chi sarà più attento di quanto era successo precedentemente.
Faccio fatica, però, anche a capire come questo possa c'entrare con alcune delle cose che ho segnalato. Io non ho dato dei giudizi, vorrei che sia chiaro - poi chiunque può andare a riascoltare - non ho dato dei giudizi ma ho esposto dei fatti.
Cerco di essere più precisa, al di là del fatto che io, come lei, conosco la professionalità di alcune aziende e la delicatezza di questo servizio; ma, proprio perché conosco la professionalità, mi ha un po' stupita apprendere che ci sono autisti che percorrono una distanza di oltre 60 km (dal Beauregard alla mia vallata) in 40 minuti a una velocità di 190 km in autostrada. Assessore, la invito a verificare quello che sto dicendo: se parlerà o se ha parlato con questi genitori... e sono contenta se le hanno fatto una segnalazione, perché io stessa avevo detto di fare una segnalazione non solo alla ditta ma anche al servizio, perché c'è un ufficio preposto. Non so se è normale che questo avvenga poi ancora di più con un bambino disabile a bordo.
Io so che al secondo episodio di questa velocità è stata fatta una segnalazione alla ditta e, nonostante questo, la cosa si è ripetuta una terza volta, quindi riferisco dei fatti e non dei giudizi.
Anche in occasione dell'altra questione che ho esposto, quella dell'impossibilità di avere posti vicini per il bambino e l'educatrice - questa probabilmente è una responsabilità mia da quello che lei dice - però la famiglia si è sentita rispondere: "Non avete diritto ad un servizio dedicato", cosa che i genitori sanno benissimo, lo sanno, perché quello non è un servizio dedicato, ma quello che si chiedeva era un minimo di attenzione e di sensibilità, tanto più che il pianto del bambino ha innervosito tutti gli altri, alcuni dei quali soggetti autistici, quindi potete immaginare che cosa è successo.
Per evitare problemi ulteriori, è chiaro che la persona che si doveva occupare del bambino, se lo è preso in braccio e penso che lo avrebbe fatto chiunque.
I dati che lei riporta sono dei dati interessanti, ci dicono che il servizio è un buon servizio: 66 mila e oltre viaggi nella nostra regione sono tanti, significa che abbiamo messo in piedi un servizio che è utile e necessario; è vero, 400 ritardi su un totale di oltre 66 mila viaggi sono pochi, è un'incidenza minima.
Lei ci dice che ci sono delle azioni quotidiane per migliorare i servizi e l'efficienza; alle volte forse le piccole azioni quotidiane - come quella di monitorare questa situazione e magari anche di invitare le persone a segnalare in maniera puntuale e precisa, senza che poi si ripetano degli episodi - potrebbero essere una cosa utile e importante, anche perché io credo che sia interesse della Regione e di tutti quanti, suo ma anche di tutti noi, garantire agli utenti e alle famiglie - soprattutto ai genitori di bambini con disabilità - un trasporto sicuramente efficiente, ma in particolare la tranquillità di sapere i loro figli in buone mani con persone attente alla loro sicurezza e alle migliori condizioni di viaggio.
Io, come dicevo, sono perfettamente consapevole della complessità e della delicatezza di questo servizio, però so anche che alle volte, proprio perché abbiamo i numeri che abbiamo - lei dice che ci conosciamo tutti, che siamo raggiungibili - forse proprio per questo un'attenzione maggiore, al di là della strutturazione tecnica di un appalto, potrebbe servire.
L'auspicio è che s'intervenga e che magari si dia anche soddisfazione a chi fa le segnalazioni.