Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 433 du 14 juillet 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 433/VII - DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE: "RISTRUTTURAZIONE DELL'ASSESSORATO AL TURISMO, URBANISTICA E BENI CULTURALI".

PRESIDENTE: Si tratta del disegno di legge n. 395 presentato dalla Giunta regionale in data 21 giugno 1982.

Prima di dare a parola all'Assessore Pollicini faccio presente che non è allegato alla documentazione il parere della Commissione paritetica, poiché ci è pervenuto ieri sera. Non abbiamo ritenuto, come Presidenza, di farne fotocopia per tutti i Consiglieri in quanto può essere letto ed è assolutamente telegrafico. Ne do lettura: "Esaminato il disegno di legge di cui trattasi, la Commissione paritetica riunita in data 12.7.1982 formula a maggioranza di voti parere favorevole".

Questo è il parere; pertanto abbiamo ritenuto di darne solamente lettura, tenuto conto che non c'erano né commenti, né proposte, nè altre osservazioni.

Detto questo, do facoltà di parola all'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini per illustrare il disegno di legge n. 395.

POLLICINI - (D.P.): Si tratta di una proposta che mira a razionalizzare i ruoli all'interno dell'Assessorato. Si è cercato di creare le condizioni perché la qualità dell'attività svolta dall'Assessorato trovasse un adeguato giovamento. Oggi, evidentemente, vi sono molte carenze sul piano funzionale in quell'Assessorato e le carenze maggiori certamente non sono nella quantità, ma sono nella qualità delle persone preposte a un Assessorato che ha diversi compiti: dal settore turistico a quello sportivo, dall'urbanistica e l'ambiente alla sovrintendenza dei beni culturali.

Abbiamo previsto tre settori e di ognuno illustro le relative proposte.

Il turismo, a parte gli aspetti nominalistici per evitare confusioni, è stato suddiviso in tre servizi principali e cioè: il servizio infrastrutture ricettive, il servizio promozione ed organizzazione del turismo, e il servizio infrastrutture ricreativo-sportive. Questo è grosso modo quanto viene proposto per la ristrutturazione del turismo; si aumento da uno a tre il numero dei servizi, e si aumenta l'organico di due vice dirigenti e di tre impiegati di V° livello.

Per quanto concerne la sovrintendenza occorre premettere che ha avuto un notevole sviluppo in questi ultimi anni e, pertanto, sono previste importanti variazioni, e cioè la sua suddivisione in quattro servizi: beni archeologici, beni architettonici, beni ambientali e beni storico-artistici. E' necessario procedere a tale suddivisione proprio perché tutta l'opera svolta dalla sovrintendenza, in modo particolare dalla sezione archeologica,non venisse lasciata senza continuità per i posteri.

E' necessario avere una persona preposta per mantenere per il futuro testimonianza di quello che veniva fatto di volta in volta in quel settore. Si è ritenuto, quindi, opportuno istituire un posto per uno storico dell'arte il cui compito è quello di analizzare, di scrivere, di testimoniare tutto ciò che viene scoperto. Rilevante è stato il lavoro fatto dalla sovrintendenza, e, in particolare, dalla sezione archeologica; probabilmente, non altrettanto rilevante è stata la parte descrittiva e testimoniale dell'attività svolta in questi due settori.

Possiamo dire, senza peccare di eccessivo patriottismo, che in questo campo la nostra Regione ha una grossa posizione di prestigio per ciò che è stato fatto, per i grossi recuperi delle testimonianze storiche e archeologiche; non altrettanto abbiamo avuto la possibilità di fare (proprio perché se si fa l'opera di ricerca e di restauro non si può contemporaneamente fare anche opera di trascrizione) sul piano testimoniale. Lo storico dell'arte è appunto preposto a questo compito.

Inoltre sarà istituito un ulteriore posto per il servizio dei beni ambientali che sarà coperto da un architetto.

Oltre a questo discorso, proprio nel settore archeologico, è prevista l'istituzione di due posti di aiuto archeologo; sono posti di V° livello, che fino ad ora non esistevano. C'era soltanto una persona preposta al settore archeologico che non aveva di fatto nessun aiutante con specifica e istituzionale posizione di esperto in materia archeologica.

Tale posto è necessario proprio per potenziare il settore, proprio per evitare che in molti cantieri le lungaggini burocratiche superino i tempi reali di una pur minima attività programmata; accade spesso che quando vengono scoperte le testimonianze troppe volte i tempi di attività si prolungano in maniera eccessiva.

Un altro discorso importante riguarda la previsione dell'istituzione di una serie di 6 posti di restauratore. Due restauratori per i dipinti, due restauratori archeologici e due restauratori per la scultura lignea. Questi posti saranno coperti gradualmente perché i restauratori si formeranno attraverso i corsi finanziati dalla CEE e organizzati dalla sovrintendenza. Un corso è in pieno svolgimento, ed è quello riguardante i disegnatori archeologici.

Mi pare poi molto importante tenere presente che i 6 posti di restauratore in effetti non costituiranno 6 posti in più, ma sostituiranno 5 coadiutori tecnici che saranno collocati in ruolo ad esaurimento. In sostanza questi dipendenti potranno fare il corso per questo tipo di restauro, o archeologico, o per dipinti, o per scultura lignea. Quindi, di fatto, questi 6 posti graveranno solo nella misura di un posto in più dal punto di vista numerico del nostro organico.

Un altro discorso riguarda la situazione degli operai. Il gruppo iniziale di 70 operai per i cantieri archeologici, di fatto oggi non esiste più, per cui la situazione nel settore permane sempre abnorme. Oggi vi sono 15 operai specializzati, però di fatto soltanto pochi svolgono l'attività vera e propria di operai. Si tratta di dipendenti che, vuoi per l'età, vuoi per le condizioni di salute, sono addetti alla custodia dei monumenti: di fatto noi abbiamo solamente 4 persone che svolgono la mansione di operaio.

In effetti, invece, esiste una situazione strana riguardante la custodia dei castelli e i monumenti; non si tratta di custodi qualificati secondo l'organico, ma di operai. Ecco, questo tipo di proposta si propone di dare ad ognuno il titolo che ha. In effetti noi avevamo soltanto 6 custodi, di fatto, invece, noi abbiamo, se non vado errato, una ventina di custodi, per cui non esiste l'aumento dei custodi a 26 come è scritto perché diamo, rispetto alla funzione che svolgevano fino ad oggi questi operai nei castelli e nei monumenti, la qualifica di custode. Quindi l'aumento di custode è molto ridotto, si riduce in effetti a poche unità.

L'intenzione è proprio quella di preparare professionalmente, attraverso corsi finanziati dalla CEE, operai che svolgeranno l'attività di scavatori e operai addetti al restauro dei monumenti. Saranno introdotti quindi 10 nuovi posti dopo il superamento del corso: vi saranno 5 posti per operai addetti al restauro dei monumenti e altri posti per gli scavi archeologici. Ripeto, di fatto noi avremo complessivamente, tenuto conto dei posti ad esaurimento, 6 unità in più per il settore dei beni culturali, rispetto alle 5 unità in più per il settore del turismo.

Passando ad esaminare la situazione alla direzione dell'urbanistica, devo dire che questo era un settore molto carente, troppo carente; infatti, il settore dell'urbanistica prevedeva praticamente tre laureati di cui presenti fisicamente soltanto due, e oltre ad un solo V° livello. In questo settore si vuole rafforzare notevolmente l'organico per dare una struttura più adeguata alle esigenze. Noi sappiamo tutti quanto siano in arretrato i piani regolatori dei Comuni della Valle, quanto tempo richiedano gli studi, quante difficoltà siano provocate da questa situazione; anche gli aspetti giuridici dei piani regolatori sono di difficile elaborazione. In effetti, la proposta chiede in particolare l'istituzione di un nuovo posto per un laureato in giurisprudenza che avrà il compito di esaminare tutta la parte giuridica del settore urbanistica.

Inoltre, vengono inseriti altri funzionari di concetto; infatti, l'organico del settore urbanistico, che oggi è composto complessivamente di 6 persone, viene portato a 13 persone con un aumento di 7 unità: questo complessivamente viene richiesto.

Occorre inoltre, tenere presente che viene proposto un emendamento al Consiglio, per la suddivisione in tre settori del turismo, con l'inserimento di un responsabile del servizio infrastrutture ricettive che porta a 3 i Vice dirigenti del turismo.

L'altro aspetto che mi pare giusto sottolineare riguarda una serie di emendamenti, che ha proposto la Commissione Affari Generali, se non vado errato, a proposito dell'istituzione del posto di responsabile del settore infrastrutture ricreative e sportive per il quale viene richiesto il titolo di laurea in ingegneria o in architettura. Viene invece annullato l'allegato a) - aumento dei posti di ispettore, - da due a tre, in quanto è sostituito da questo emendamento all'art. 2: dopo il punto 3 aggiungere "3/bis - responsabile del settore servizio infrastrutture ricettive, diploma di laurea o in giurisprudenza o in economia e commercio". Di conseguenza, verrebbero modificate le tabelle in ordine all'istituzione del terzo posto di aiuto dirigente nel settore del turismo.

Un'altra proposta di variante riguarda l'Ufficio regionale dello Sport, - allegato B - ed inoltre viene proposta una correzione a pag. 5, 6° rigo; si tratta di un errore di battitura poiché c'è da sostituire 26 con 25 (nella tabella è scritto 26).

PRESIDENTE: E' aperta la discussione generale. Stavo facendo un rapido controllo degli emendamenti. In parte sono già quelli allegati alla documentazione che fanno parte del parere della Commissione; l'Assessore presenta quello relativo all'art. 2/bis, "responsabile del servizio infrastrutture ricettive" e, di conseguenza, un dirigente direzione responsabile del turismo".

Il Consiglio ritiene che questi emendamenti debbano essere dattiloscritti e trasmessi in Consiglio? Ha potuto seguire la loro presentazione ed aggiungere questi due emendamenti dell'Assessore Pollicini agli attuali documenti già in suo possesso? Allora facciamo dattiloscrivere i due emendamenti: uno all'art. 2, e uno all'allegato A. D'altra parte, solo un emendamento riguarda l'art. 2, perché gli altri, che sono conseguenti, riguardano le tabelle. Comunque facciamo battere a macchina gli emendamenti.

In attesa è aperta la discussione generale. La parola al Consigliere Nebbia.

NEBBIA - (P.S.I.): Credo che la ristrutturazione dell'Assessorato al Turismo sia diventata effettivamente urgente per i compiti che questo Assessorato svolge tra i grandi settori della nostra Regione.

Per quanto riguarda la direzione generale del turismo, tutti sappiamo quanto il turismo sia importante come settore economico e sappiamo anche che un'efficiente azione di promozione e di controllo dell'attività turistica non può prescindere da questo Assessorato, la cui funzionalità è indispensabile.

Sono molti anni che l'Assessorato non aveva visto la sua pianta organica modificata e quindi non ha, per diversi motivi, potuto seguire l'evoluzione (se così la possiamo chiamare) della domanda turistica. Noi siamo d'accordo sull'emendamento proposto dall'Assessore circa l'ulteriore suddivisione del servizio infrastrutture turistiche in un servizio di infrastrutture ricettive e un servizio di infrastrutture ricreative e sportive, in quanto riteniamo che il servizio ricettività abbia una notevole importanza perché sovrintende tutte le attrezzature della Regione che conta circa 600 alberghi, una cinquantina di campeggi, le case per ferie.

Anzi, forse oggi non riesce a sovrintendere a tutte queste attività. Ma ci sono attrezzature para-alberghiere che dovrebbero essere anch'esse controllate. Questo servizio potrebbe permettere di offrire alla domanda turistica un'offerta di infrastrutture sempre più adeguata.

Abbiamo parlato ieri, in questa sede, di alberghi, di attrezzature alberghiere, di mutui; credo che un discorso più completo su questo tema possa essere svolto disponendo di un efficiente servizio ricettività che possa controllare sul territorio, anche con pignoleria, quelle attrezzature che spesso sono gestite non in modo conforme.

Circa la sovrintendenza per i beni culturali ed ambientali, condividiamo la necessità di un ampliamento dell'organico in quanto, proprio negli ultimi anni, c'è stato un deciso aumento di conoscenza nel settore archeologico, si sono reperiti dei resti archeologici quasi ovunque e non sempre è stato possibile esaminarli a fondo, catalogarli, classificarli e, al limite, malgrado agli sforzi della Mostra archeologica, anche esporli al pubblico; con questi ampliamenti potremmo offrire alla conoscenza del pubblico una visione più approfondita della Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda la direzione regionale dell'urbanistica, sappiamo tutti come, causa delle insufficienze dell'organico, non sia stato possibile fino ad ora rispondere alle esigenze dei Comuni nella fase di esame e di riapprovazione dei Piani regolatori. Forse questa struttura non è ancora sufficiente per riuscire a smaltire in breve tempo il lavoro arretrato. Riteniamo, però, che sarebbe necessario, unitamente all'ampliamento dell'organico, anche modificare in parte l'azione politica della Regione, nel senso che questo servizio non dovrebbe limitarsi solamente all'esame e alla verifica degli strumenti urbanistici realizzati da Comuni e Comunità Montane, o da privati, nel caso di piani urbanistici di dettaglio, ma dovrebbe essere - qui sia la nostra responsabilità politica, - un organo tecnico al servizio dell'amministrazione per la individuazione di una serie di indirizzi e di linee programmatiche di pianificazione territoriale alle quali poi gli enti subordinati dovranno adeguarsi. Dico questo, sulla base dell'esperienza di alcuni nostri colleghi consiglieri che sono andati a verificare la situazione di alcuni settori, tra i quali anche questo, nella Regione Friuli-Venezia-Giulia. Tale Regione dimostra che la parte amministrativa nel settore della pianificazione del territorio può essere semplificata con un aumento di efficienza di tutti i servizi con una maggiore aderenza alla realtà dei problemi nel momento in cui si pongono, mentre da noi succede che venga data una risposta agli stessi dopo 5, 6 o 7 anni. E' quindi necessario che con adeguati provvedimenti regionali - e mi riallaccio alla risposta che ha dato ieri l'Assessore circa la previsione di leggi urbanistiche - si semplifichino tutte le procedure; bisogna cioè che la Regione assuma iniziative autonome di modo che, una volta che i Comuni si sono adeguati, ne derivi un controllo molto più semplice, molto più rapido, anzi, in certi casi, esso potrebbe addirittura essere evitato.

L'ufficio urbanistico - chiamiamolo in questo modo - non avrebbe più la funzione che ha oggi, cioè di rispondere a iniziative comunali, ma avrebbe una funzione promozionale, propositiva, quale fino ad oggi non ha quasi mai avuto.

Con queste osservazioni, condividendo le proposte di emendamento dell'Assessore, noi siamo favorevoli a questo disegno di legge.

PRESIDENTE: E' iscritto a parlare il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO - (P.C.I.): I Consiglieri sanno che noi siamo sempre stati molto critici sul modo con cui si affrontano le ristrutturazioni dei singoli Assessorati e questa critica di fondo la dobbiamo fare anche oggi. Qui si creano una ventina di posti di lavoro nuovi; come ha detto l'altra volta il collega Mafrica, si fa una piccola "fabbrichetta" e poi ci lamentiamo, ogni volta che verifichiamo i dati, che la pubblica amministrazione si sta gonfiando in modo clamoroso, a discapito delle altre attività produttive. Non sempre è una questione di quantità di personale, molto spesso è sufficiente programmare ed organizzare meglio il lavoro negli Assessorati, prevedendo opportuni coinvolgimenti esterni per affrontare situazioni congiunturali o emergenti.

Il criterio di base che è stato seguito in questo caso, se si analizza la relazione illustrativa del disegno di legge, è quello di presentare le nuove funzioni concludendo con l'affermazione che l'organico non è più sufficiente. Sono elementi, a nostro avviso, insufficienti per valutare nel merito questa proposta di riorganizzazione. Lo abbiamo detto altre volte: senza una visione più complessiva si rischiano errori madornali, il piano complessivo della riorganizzazione della struttura regionale, in sostanza, va avanti, solo che non è un piano, ma è una serie di provvedimenti settoriali che non hanno nessun collegamento tra di loro o, per lo meno, noi non riusciamo a vederlo.

Voglio anche fare degli esempi. Si dice nella relazione che parte del personale del settore dell'urbanistica è assorbita per le pratiche relative ai mutui dei fondi di rotazione. Ora, in questa Amministrazione si occupano di edilizia funzionari dell'Assessorato al Turismo e dell'Assessorato Agricoltura e Foreste per i fabbricati rurali e per i mutui individuali agricoli della legge 457. L'Assessorato ai Lavori Pubblici ha una struttura che si occupa di edilizia e, a mio avviso, ha anche momenti di poco lavoro. Nell'Assessorato alle Finanze ci sono funzionari che si occupano anche di mutui nel settore dell'edilizia.

Non è concepibile che ognuno di questi Assessorati continui a ristrutturare i propri uffici affidando incarichi di questo tipo a diverse persone. E' necessario che un ufficio si occupi di tutta la materia concernente il problema della casa, dell'edilizia, del recupero del patrimonio abitativo. Il rapporto con le banche - lo voglio ricordare perché è un dato reale - è tenuto distintamente da ognuno di questi uffici dislocati in quattro Assessorati e le pratiche con le banche per il convenzionamento sono molto spesso abbastanza simili: questi sono errori che si possono fare affrontando le ristrutturazioni in modo settoriale.

Un provvedimento, che è passato in Consiglio poco tempo fa, riguardava la ristrutturazione della pubblica istruzione: anche in questo caso non si riesce a capire quale collegamento ci sia tra quelle manifestazioni di carattere culturale che fanno parte della promozione turistica della nostra Regione e l'ufficio addetto alle attività culturali ed alle manifestazioni culturali che ha un certo organico previsto nell'ambito della pubblica istruzione. Se queste cose non vengono spiegate, diventa difficile capire, per il cittadino, il nesso che lega le procedure e gli uffici.

Queste sono le ragioni per cui, anche in questo caso, valutiamo il provvedimento in modo critico anche se, e mi corre l'obbligo di dirlo, singolarmente i vari settori che compongono l'Assessorato al Turismo sono importanti, sono settori che sicuramente hanno la necessità di organizzare meglio il loro lavoro e di avere una produzione migliore: io insisto nel dire che questo risultato non sempre si ottiene soltanto aumentando l'organico.

Si tratta di individuare nel merito come si lavora, quali possibilità esistono per affrontare concretamente le situazioni che si presentano. Credo che l'esempio più significativo sia quello relativo al settore dell'urbanistica: l'Assessorato disperde la sua attività in funzioni di controllo, in alcuni casi eccessivamente particolareggiato. Questa non è una responsabilità degli addetti a quel servizio, ma deriva dalle norme legislative della nostra Regione che costringono gli uffici ad una funzione difensiva di controllo successivo, mentre la Regione dovrebbe svolgere un'azione promozionale di indirizzo.

Il Consigliere Nebbia ha fatto riferimento all'esperienza del Friuli. In Friuli sono stati esaminati in un anno 80 piani regolatori, tutti i Comuni hanno il Piano regolatore approvato, essendo i tempi per l'approvazione di 4-6 mesi al massimo, però il punto sostanziale è che questo risultato non è stato affrontato aumentando a dismisura il personale, bensì fornendo ai Comuni preventivamente gli indirizzi.

E' questa la funzione di un piano territoriale regionale: creare un momento di confronto preventivo fra Regione e Comune prima della formazione degli strumenti urbanistici allo scopo di eliminare e ridurre decisamente i tempi delle varie istruttorie. Inoltre, in Friuli si svolge un confronto preventivo sui piani urbanistici di dettaglio e sui piani particolareggiati; successivamente sono approvati dall'organo comunale senza l'approvazione successiva della Regione. Si tratta anche qui, evidentemente, di tempi risparmiati.

Noi dovremmo in quel settore affrontare in modo deciso il grosso arretrato che si è formato, riorganizzando l'Assessorato certamente, ma anche ridefinendo il metodo di lavoro, altrimenti, con i ritmi attuali e malgrado la buona volontà dimostrata dall'Assessore rispetto ad una cattivissima volontà del passato, gli strumenti urbanistici dei Comuni saranno approvati tra 10/15 anni o giù di lì. E' una cosa, questa, vergognosa, inaccettabile, impensabile.

Queste sono le osservazioni che, in linea generale ed anche nel particolare, facciamo su questo disegno di legge. Ribadisco che la tecnica di venire di volta in volta a presentare ristrutturazioni parziali, porta a degli errori e conduce ad un sovradimensionamento della struttura, anziché ad un suo miglioramento qualitativo, che è l'obiettivo più importante.

PRESIDENTE: Altri che intervengono in sede di discussione generale? Abbiamo distribuito gli emendamenti che sono stati presentati dall'Assessore e che si aggiungono a quelli già espressi dalla Commissione.

Ci sono altri che chiedono la parola? La parola al Consigliere Tamone.

TAMONE - (U.V.): Io condivido abbastanza certi aspetti del discorso che ha fatto Tonino, soprattutto per quanto concerne la questione dell'urbanistica. Lo abbiamo detto in Commissione all'Assessore: il problema dei piani regolatori dovrà in qualche modo essere risolto positivamente, però io vorrei dire all'Assessore quello che ho detto in Commissione e che qui ribadisco pubblicamente: c'è sul tappeto la questione degli scavi che in Valle d'Aosta, è veramente secondo me una cosa indegna.

Capisco che l'Assessore non può assumere 5000 persone che vadano a scavare, perché altrimenti Mafrica ci dice che abbiamo fatto un'altra Cogne - e probabilmente avrebbe ragione. Allora io ribadisco quello che ho già detto. Vediamo di dare a qualche ditta esterna l'appalto di questi lavori. in maniera che vengano eseguiti e definiti in qualche maniera (non voglio qui citare le aree interessate).

Si potrebbe cominciare - ricordando il compianto avvocato Caveri - dal vecchio parcheggio vicino a via Lostan che doveva essere eseguito al tempo in cui non andavo ancora a scuola. Ancora se ne parla. Non parliamo poi dell'area davanti alla Regione che, più o meno, ha la stessa età - cioè l'area adiacente al parcheggio di via IV Novembre - per non parlare poi delle zone più ampie, tipo l'area dei Salassi, o le aree di via Roma.

Io credo che in giro per l'Italia, per il mondo ci sarà della gente che è capace di grattare ad una velocità un po' superiore a quella in cui si gratta qui in Valle d'Aosta. Penso anch'io che sono dei lavori difficili; non parlo di rubare, ma. di grattare, perché quelli grattano veramente.

Non so se li avete visti lavorare, hanno delle piccole zappette e grattano: non dico di reintrodurre il cottimo perché sono contrario a questo sistema. Con l'amico Bajocco abbiamo fatto le battaglie contro il cottimo, però la velocità di questi è proprio testimoniata dai loro nomi: si chiamano lumachieri. Però dovrebbero essere delle lumache più veloci, con una velocità leggermente superiore.

Troviamo una formula per far vedere anche alla cittadinanza che vogliamo risolvere il problema, rispondendo alle istanze dei cittadini. Io ho un amico che era venuto a sollecitarmi una certa pratica, a suo tempo: gli ho detto che entro due anni l'area di Saint Martin sarebbe stata sistemata. Questo succedeva nel '74. Siamo nell'82 e l'area di Saint Martin è ancora quasi come allora. Non voglio dare delle colpe a nessuno, per carità, però vediamo se esistono delle imprese specializzate che lavorino ad un altro ritmo e che possano toglierci questi problemi che mi pare dovrebbero dare anche lustro, una volta risolti, perché questi ruderi visitati o visitabili potrebbero anche essere simili al museo archeologico, o a qualcosa di questo genere, e porterebbero vantaggi alla nostra Regione. Il mio era un piccolo sfogo su questi argomenti.

PRESIDENTE: La parola al Vice Presidente Faval.

FAVAL - (U.V.): Questo è un argomento che normalmente mi sollecita e vorrei aggiungere soltanto pochissime frasi a quello che è stato detto benissimo dal mio collega Tamone.

Si tratta di questo: oltre ai motivi che ha espresso Tamone io credo che sia assolutamente indispensabile che nel settore archeologico si addivenga ad un minimo di ordine, perché si possa mettere anche gli altri cittadini della Valle d'Aosta, che non appartengono agli addetti ai lavori, nelle condizioni di potere fruire di questo immenso patrimonio.

A questo proposito io avevo già avuto l'occasione di suggerire all'Assessore di accompagnare i responsabili del servizio archeologico non tanto distante, a Baden Baden (in 8/9 ore di macchina ci s arriva) dove le terme romane dell'epoca sono state messe in evidenza, sopra addirittura c'è stato costruito un condominio. Ci si accede attraverso una parete vetrata al di fuori della quale, ovviamente, si può godere in parte dei resti che sono stati messi in evidenza e per entrare si piaga.

Io credo che questo sia un esempio razionale di sfruttamento e di rimessa in valore di reperti archeologici. Perché non fate la spedizione a Baden Baden? Se volete vengo anch'io e vi porto a vedere un'esperienza che mi pare potrebbe esserci utile. E' infatti inaccettabile che, dopo oltre 20 anni, la Valle d'Aosta, la città di Aosta assomiglino ad una groviera. Oltretutto, tali aree sono disordinate, sporche, sono diventate anche dei depositi, la maggior parte si trovano in basso, ovviamente, perché gli insediamenti avevano una collocazione più bassa rispetto all'attuale insediamento della città, e la gente, appunto, vi scarica tutto. Effettivamente sarebbe il caso di accelerare e migliorare l'organizzazione in questo settore.

PRESIDENTE: Altri che intendono prendere la parola? Possiamo considerare chiusa la discussione generale?

La parola all'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini.

POLLICINI - (D.P.): Questo organico è in elaborazione dal 1980. Io ho avuto molte, molte perplessità. Vi sono anche molti problemi pratici. Ad esempio oggi fisicamente non è possibile aggiungere una persona nella sede degli uffici del turismo. Non esiste neanche una saletta dove riunirsi in due persone - la saletta è il mio ufficio dove, eliminando un prezioso salotto in pelle rossa, ho fato mettere un tavolo da 12 posti.

Adesso è in progetto il trasferimento del piano inferiore, occupato dall'Assessorato Industria e Commercio, settore motorizzazione, se non vado errato, al palazzo in Piazza della Repubblica. Tale trasferimento dovrebbe avvenire entro ottobre, se i tempi tecnici saranno rispettati; solo allora sarà possibile fisicamente aumentare l'organico.

Il settore urbanistica è raccolto in due stanzette, complessivamente. Posso dirvi che, a prescindere dal dirigente che ha compiti di consulenza, anche di carattere giuridico, fino ad ora, e che dedicava il 50% del suo tempo a una pratica non molto congeniale con la sua preparazione accademica (ecco perché l'introduzione dell'esperto in materia giuridica), dei due arche-tetti presenti uno è un architetto donna. Facendo onore alla sua missione femminile nei due anni del mio mandato, ha dato alla luce due figli, ma successivamente, non contemporaneamente, quindi di fatto non l'ho potuta vedere: ecco, questa è la forza dell'Assessorato all'Urbanistica.

Vi debbo dire che dal '65 all'inizio dell'80 erano stati approvati 9 piani regolatori con una media annua (quella del pollo forse) di un Piano regolatore ogni anno e mezzo. Adesso ci avviamo al traguardo dei 30 Piani: 25 sono i Piani approvati e 5 dovrebbero essere approvati nell'arco di poco tempo.

Chiaramente le strutture sono quelle che sono, e c'è anche da considerare una questione di metodo, perché va anche detto che c'è un tipo di istruttoria di Piano regolatore molto elaborata, sofisticata, forse eccessiva. Non è vero che mancano gli indirizzi perché, per quanto mi riguarda, a tutti i sindaci è stata mandata una lettera abbastanza corposa dove venivano messi in evidenza gli indirizzi della Giunta in ordine ai Piani regolatori. Quindi, questo è stato fatto, così come si svolgono regolarmente le riunioni preliminari alle impostazioni al Piano regolatore in Assessorato, non solo con i funzionari, ma anche con l'Assessore; quindi, i rapporti Regione-Comuni, Regione-tecnici sono costanti, istituzionali. Gli indirizzi, insomma, sono stati dati.

Chiaramente avete ragione voi: il problema è di impostare diversamente l'istruttoria dei Piani regolatori, concordo completamente, però voi sapete che le strutture sono anche fatte di uomini, cioè non è sufficiente avere indirizzi precisi e norme precise, ma dipende molto dal fattore umano. Evidentemente la cosa non è molto semplice.

Io sono stupito e meravigliato in senso positivo di vedere che il Friuli ha approvato 80 piani regolatori. E' una cosa stupenda, cosa che noi non ci possiamo neppure sognare. Noi abbiamo i Piani regolatori che rimangono in Assessorato in media 3 o 4 anni; la variante del Comune di Aosta è in istruttoria da 5 mesi e andrà avanti ancora per due mesi.

La forza-lavoro presente in quel settore, ripeto, è scarsa: il C.R.P.T. impiega un paio di giorni ala settimana per la preparazione degli elaborati, vi è l'aspetto giuridico delle pratiche da esaminare, vi è il fenomeno delle nascite in questo paese che cresce secondo il detto mussoliniano che "il numero è potenza", insomma noi abbiamo a disposizione un funzionario (quando la salute lo sostiene). Quindi, effettivamente, l'organico è sotto-dimensionato.

Ci auguriamo, senza farci molte illusioni, che il numero risolva il problema; al nostro dirigente della sezione urbanistica, ho dato la possibilità di scegliersi gli uomini di sua fiducia all'interno o all'esterno di questa Regione, perché l'aiutassero nell'istruttoria dei Piani regolatori per accelerare i tempi. Questa offerta non è stata accolta, perché il dirigente della sezione urbanistica vuole visionare personalmente tutto. Chiaramente i miracoli non sono prerogativa di questa terra e neanche, penso, del dirigente della sezione urbanistica, però la disponibilità politica di poter scegliersi gli architetti di sua fiducia, all'interno o all'esterno di questa Regione, c'è stata.

Occorre andare avanti. Non c'è spazio, possiamo affittare due alloggi all'esterno, non è una prassi inusitata da parte nostra, però anche questa offerta è stata rifiutata perché quel funzionario vuole tutta a gente sotto la sua responsabile visione giornaliera e forse oraria.

Chiaramente, di fronte a questa situazione non rimane che adottare un sistema, quello che io ho sempre auspicato, cioè che sarebbe opportuno, almeno in questo settore, rinunciare all'opera di molti funzionari: il ricorso all'esterno costerebbe certamente molto meno e la produttività, vi posso garantire, sarebbe certamente molto più alta.

Se non si ha il coraggio di assumere queste decisioni, noi dobbiamo accettarne le conseguenze e quando mi si fa il discorso che non è opportuno appaltare i servizi io posso dire, ad esempio, che la Regione Friuli-Venezia-Giulia ha recentemente costituito l'azienda promozionale turistica che ha appaltato ed ha affidato 7 miliardi, pari all'investimento di promozione turistica dell'82, a una azienda privata. Questa è una scelta politica interessante e molto intelligente. Magari andrà a cozzare contro certe strutture corporative (da noi non mancano queste spinte) però se si vuole avere il perfezionismo e l'efficienza, secondo me bisogna scegliere una struttura con mentalità manageriale e, quindi, di tipo privatistico.

Se, invece, si vuole salvare certi altri aspetti, allora si sappia che le conseguenze sono quelle che creano queste giustificate critiche.

Io concordo perfettamente con voi, cioè che occorre semplificare le procedure: modificare il modo in cui si lavora è molto più facile attraverso questo tipo di proposta che trova difficoltà ad essere attuata, tant'è che siamo qui a non attuarla, perché, altrimenti, è difficile modificare il modo di lavorare visto che chi lavora sono gli uomini e, nell'ente pubblico, l'uomo non può essere gestito come nell'azienda privata. Ecco perché io mi sono convertito all'efficienza della attività privata, e questa non è certo una novità.

Lo stesso discorso vale per quanto ha detto il Consigliere Faval e il Consigliere Tamone; quando il dirigente vuole in prima persona visionare, consultare e verificare le pratiche, chiaramente vi sono dei limiti obiettivi. Quindi, la lungaggine riassume un po' il modo di lavorare, cioè i tempi sono lunghi.

Va detto, però, che adesso di fatto i nostri lumachieri sono scomparsi; di quella pattuglia, di quel battaglione -di 70 persone siamo giunti, fra certificati medici ed altre cose, a 4 persone. C'è la proposta di fare due squadrette da 5 dipendenti; attualmente ci avvaliamo, per certi lavori, dove è possibile, di personale dell'impresa.

Mi rendo perfettamente conto che la soluzione ideale non è quella proposta dalla modifica dell'organico. E' una soluzione che dovrebbe migliorare (non so dirvi di quanto, però) il grado di efficienza e di produttività di questa azienda che, secondo me, ha tutti i presupposti per essere collocata nell'ambito delle grosse aziende pubbliche nazionali.

PRESIDENTE: Siamo all'articolato. Qualcuno chiede la parola?

La parola al Consigliere Tonino.

TONINO - (P.C.I.): Io ho chiesto la parola per dichiarazione di voto. Come ho fatto rilevare nel primo intervento, alcune delle proposte che sono contenute nel disegno di legge rispondono ad esigenze oggettive per migliorare la qualità del lavoro all'interno di quell'Assessorato: rispetto a questa esigenza noi siamo d'accordo. Non siamo d'accordo su alcune - io le definisco estremizzazioni - che ha fatto l'Assessore Pollicini nella sua replica, e cioè non è così pacifico che tutto quello che è privato è bello e funziona bene.

Non condividiamo il senso di rassegnazione per cui noi siamo ormai destinati ad avere una struttura pubblica che funziona male e lentamente. Noi siamo convinti che ci siano anche all'interno della struttura pubblica delle energie valide: quello che ci sembra importante è che ognuno svolga, nella struttura pubblica, il suo compito. Lo svolga la Giunta regionale, lo svolgano gli organi politici, che devono decidere in merito alle esigenze organizzative e, naturalmente, lo svolga la struttura burocratica, che dovrà compiere tutte le funzioni conseguenti alle decisioni politiche.

A me sembra che, invece, dietro a questo senso di rassegnazione, noi finiamo per non assumere neanche le decisioni che ci spettano. Per essere più chiaro mi riferisco alle decisioni di organizzare il lavoro ed alle decisioni di utilizzo eventuale di strutture esterne: in questo caso la scelta deve spettare agli organismi politici.

E' una scelta che è conseguente ad obiettivi che debbono essere raggiunti in determinati tempi. Se questi obiettivi non si possono raggiungere con gli organici esistenti, si debbono raggiungere con l'utilizzo di forze esterne: questo è almeno il nostro indirizzo.

Dicevo prima che alcune delle indicazioni contenute nel disegno di legge sono valide; restano alcune perplessità di carattere generale e non a caso l'Assessore non ha risposto sull'esempio che ho fatto a proposito della gestione delle provvidenze per la casa e per le abitazioni. Resta il vizio di affrontare settorialmente un problema che, poi, invece, può essere facilmente affrontato a livello globale con delle sicure economie per la spesa pubblica, con una migliore organizzazione del lavoro, con una diminuita frammentazione del lavoro nei singoli Assessorati: questo è un discorso che ci sforziamo di spiegare ormai da parecchi anni. E' un aspetto rispetto al quale la Giunta è insensibile e lo ha dimostrato anche in questa legislatura.

Per queste ragioni ci asteniamo sul provvedimento proposto dall'Assessore Pollicini.

PRESIDENTE: Altri chiedono la parca per dichiarazione di voto?

Allora possiamo passare all'articolato. Do lettura dell'art. 1.

Art. 1

La pianta organica dei posti e del personale e l'elenco dei servizi e degli uffici dell'Assessorato al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali e della

Funivia Buisson-Chamois, riportati negli allegati A e B alla legge regionale 9 febbraio 1978, n. 1 e successive modificazioni ed integrazioni, sono sostituiti, rispettivamente, dagli allegati A e B della presente legge.

PRESIDENTE: Non ci sono emendamenti. Metto in approvazione l'art. 1 testè letto per alzata di mano.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 2.

Art. 2

I titoli di studio ed i requisiti prescritti per ricoprire i nuovi posti istituiti con la presente legge sono

i seguenti:

1) Storico d'arte:

diploma di laurea in lettere con perfezionamento in storia dell'arte;

2) Responsabile del servizio infrastrutture turistiche:

diploma di laurea in ingegneria civile;

3) Dirigente della direzione regionale del turismo e Responsabile del servizio promozione e organizzazione del turismo:

diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio; buona conoscenza di almeno una lingua estera tra inglese e tedesco;

4) Dirigente della direzione regionale dell'urbanistica:

diploma di laurea in architettura o in ingegneria civile o in urbanistica o in giurisprudenza;

5) Consulente giuridico:

diploma di laurea in giurisprudenza;

6) Urbanista:

diploma di laurea in architettura o in urbanistica;

7) Aiuto-archeologo:

diploma di maturità classica o scientifica;

8) Archivista del materiale iconografico ed archivista bibliotecario:

diploma di maturità classica o scientifica o magistrale;

9) Tecnico addetto:

diploma di maturità tecnica per geometri o tecnica industriale con specializzazione in edilizia.

PRESIDENTE: A questo articolo ci sono due emendamenti proposti dalla Commissione, uno è quello concernente la sostituzione del 10 comma, e l'altro, al punto 2), concerne l'aggiunta della parola "architettura" dopo "ingegneria civile".

Il Consiglio è d'accordo che io metta in approvazione i due emendamenti della Commissione?

Metto in approvazione gli emendamenti testè letti.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Vi è anche l'emendamento proposto e distribuito a tutti i Consiglieri dall'Assessore Pollicini questa mattina. Si tratta dell'aggiunta del punto 3/bis "responsabili servizio infrastrutture ricettive con diploma di laurea in giurisprudenza ed economia e commercio".

Lo metto in approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 2 emendato.

Art. 2

I titoli di studio ed i requisiti prescritti per ricoprire i posti previsti dalla presente legge sono i seguenti:

1) Storico d'arte:

diploma di laurea in lettere con perfezionamento in storia dell'arte;

2) Responsabile del servizio infrastrutture turistiche:

diploma di laurea in ingegneria civile o in architettura;

3) Dirigente della direzione regionale del turismo e Responsabile del servizio promozione e organizzazione del turismo:

diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio; buona conoscenza di almeno una lingua estera tra inglese e tedesco;

4) Responsabile del servizio infrastrutture ricettive;; .

diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio;

5) Dirigente della direzione regionale dell'urbanistica:

diploma di laurea in architettura o in ingegneria civile o in urbanistica o in giurisprudenza;

6) Consulente giuridico:

diploma di laurea in giurisprudenza;

7) Urbanista:

diploma di laurea in architettura o in urbanistica;

8) Aiuto-archeologo:

diploma di maturità classica o scientifica;

9) Archivista del materiale iconografico ed archivista bibliotecario: diploma di maturità classica o

scientifica o magistrale;

10) Tecnico addetto:

diploma di maturità tecnica per geometri o tecnica industriale con specializzazione in edilizia.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 2 così emendato.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 3.

Art. 3

Il titolare del posto di Direttore dell'Ufficio del turismo è inquadrato nel posto di Dirigente della Direzione regionale del turismo.

Il titolare del posto di Vice Direttore dell'Ufficio del turismo è inquadrato nel posto di Responsabile del Servizio promozione ed organizzazione del turismo.

I titolari dei posti di Operaio qualificato presso il Servizio turismo e ricettività e il Servizio pubblicità, spettacolo, informazione e sport sono inquadrati nella qualifica di magazziniere presso la Direzione regionale del turismo.

I titolari dei posti di Operaio qualificato presso l'Ufficio Sovrintendenza e presso l'ufficio archeologia sono inquadrati nella qualifica di custode per castelli e musei.

I titolari di posti di disegnatore archeologico sono inquadrati nella qualifica di rilevatore archeologico.

Il titolare del posto di operaio specializzato-carpentiere presso l'Ufficio Sovrintendenza è inquadrato nella qualifica di capo carpentiere.

I titolari dei posti di operaio specializzato-fabbro preso l'Ufficio Sovrintendenza sono inquadrati nella qualifica di capo fabbro.

Il titolare della qualifica di falegname restauratore presso l'Ufficio Sovrintendenza è inquadrato nella qualifica di capo falegname.

I titolari dei posti di muratore capo operaio presso l'Ufficio Sovrintendenza sono inquadrati nella qualifica di capo muratore.

I titolari dei posti di fattorino presso la Funivia Buisson-Chamois sono inquadrati nella qualifica di fattorino-cassiere.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 3.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 4.

Art. 4

Alcuni dei titolari dei posti di operaio qualificato inseriti nel ruolo speciale ad esaurimento ai sensi della legge regionale 14 maggio 1976, n. 17, sono inquadrati nei ruoli ordinari della Sovrintendenza per i beni culturali ed ambientali, tenuto conto delle mansioni effettivamente svolte dai titolari stessi, come segue:

- inquadramento di n. 14 operai qualificati nella qualifica di custode per castelli e musei, con mantenimento sia del livello funzionale raggiunto sia del trattamento economico attualmente in godimento;

- inquadramento di n. 2 operai qualificati nel ruolo ordinario, con la stessa qualifica.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 4.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 5.

Art. 5

La qualifica di capo servizio tecnico della Funivia Buisson-Chamois è inserita nel quinto livello funzionale.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 5.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 6.

Art. 6

Gli attuali titolari dei posti soppressi con la presente legge sono inseriti in un ruolo speciale ad esaurimento, come risulta dalla tabella allegato C alla presente legge.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 6.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 7.

Art. 7

L'onere derivante dall'applicazione della presente legge, valutato in lire 200.000.000 per l'anno 1982 ed in lire 484.000.000 per gli anni successivi, graverà sul cap. 20900 del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1982 e sui corrispondenti capitoli di bilancio per gli anni successivi.

Alla copertura dell'onere di cui al precedente comma si provvede:

- per l'anno 1982 mediante prelievo della somma di lire 200.000.000 dal cap. 50000 (fondo globale per il finanziamento di spese per l'adempimento di funzioni normali - Spese correnti) (Allegato n. 8 - Spese di funzionamento istituzionale) del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1982;

- per gli anni 1983/1984 mediante utilizzo per lire 968.000.000 delle risorse disponibili relative a "1. Spese di funzionamento istituzionale -1.2. Personale regionale" del bilancio pluriennale 1983/1984. A decorrere dal 1983 gli oneri necessari saranno iscritti con legge di approvazione dei relativi bilanci.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 7.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 8.

Art. 8

Al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1982 sono apportate le seguenti variazioni:

PARTE SPESA

in diminuzione

Cap. 50000 - "Fondo globale per il finanziamento di spese per l'adempimento di funzioni normali (Spese correnti)"

£ 200.000.000

in aumento

Cap. 20900 - "Spese per il personale addetto ai servizi della Regione - Stipendi, altri assegni fissi e contributi diversi a carico dell'Ente"

:£ 200.000.000

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 8.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 24

Votanti: 18

Astenuti: 6 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 9.

Art. 9

La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del 3° comma dell'art. 31 dello Statuto Speciale ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'articolo 9.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 18

Maggioranza: 18

Astenuti: 7 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin e Tonino) Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: L'allegato A, in conseguenza delle votazioni concernenti gli emendamenti all'art. 2, subisce delle modificazioni.

Metto in approvazione le modificazioni relative alla proposta della Commissione; in corrispondenza della qualifica di ispettore, sostituire: "n° posti 2" con "3". Questo emendamento decade: lo stesso posto, infatti, viene occupato in conseguenza dell'emendamento presentato dall'Assessore: dopo le parole "dirigente della direzione regionale del turismo" mettere "responsabile delle infrastrutture ricettive un posto di vice dirigente".

Decaduto l'emendamento della Commissione, metto in votazione l'emendamento proposto dall'Assessore. Chi è d'accordo è pregato di alzare una mano.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 18

Astenuti: 7 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Metto in votazione l'allegato A.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 18

Astenuti: 7 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Metto in votazione l'allegato B. Abbiamo la proposta della Commissione di precisare che il "servizio promozione organizzazione del turismo" viene sostituito con "ufficio regionale dello sport".

Il Consiglio è d'accordo? Metto in approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 18

Astenuti: 7 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: C'è poi la proposta dell'Assessore che il capoverso "servizio infrastrutture turistiche" venga sostituito con "servizio infrastrutture ricettive, servizio infrastrutture ricreativo-sportive". Qui si tratta di mettersi d'accordo; l'ufficio deve provvedere a coordinare queste due proposte, sia della Commissione che dell'Assessore. Posso quindi mettere in votazione la proposta dell'Assessore.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 18

Astenuti: 7 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin e Tonino)

Favorevoli: 18

'Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Metto quindi in votazione l'allegato B.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 18

Astenuti: 7 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Allegato C. Non ci sono emendamenti. Lo metto in approvazione.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 25

Votanti: 18

Astenuti: 7 (Bajocco, Carlassare, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin e Tonino)

Favorevoli: 18

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Faccio inoltre presente che a pag. 5 della relazione, come già è stato detto, viene fatta una correzione d'ufficio: la somma del personale diventa di 26 anziché di 25 come era stato scritto alla seconda riga del secondo comma.

Ciò detto, chiedo se ci sono dichiarazioni di voto. Non ce ne sono.

Si passa pertanto alla votazione segreta sul complesso della legge; prego il Consigliere segretario di procedere all'appello nominale.

PRESIDENT: Résultat du vote relatif à l'objet inscrit à l'ordre du jour n° 41, il s'agit de la loi n° 395.

RÉSULTAT DU VOTE

Présents: 26

Votants: 18

Abstensions: 8 (Bajocco, Carlassare, Carral, Cout, Dolchi, Mafrica, Péaquin e Tonino)

Avis favorables: 16

Avis contraires: 2

Le Conseil approuve

PRESIDENTE: Il Consiglio approva con 16 voti favorevoli e 2 contrari, su 26 presenti, 18 votanti e 8 astenuti il disegno di legge n. 395.

Si passa alla trattazione dell'oggetto iscritto all'ordine del giorno al n. 41/bis.