Objet du Conseil n. 3554 du 17 avril 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3554/XVI - Interpellanza: "Attività di prevenzione di eventi franosi sulla strada statale n. 26".
Bertin (Presidente) - Punto n. 38. Ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.
Ganis (LEGA VDA) - Quest'iniziativa riprende in parte quella presentata dal nostro gruppo in data 3 novembre 2022 avente come oggetto: "Intendimenti in merito alla soluzione delle problematiche lungo il tratto della Statale 26 ubicato nel comune di Montjovet". Allora si evidenziava una complessità lungo il tratto denominato "Montjovetta", tenuto conto dei molteplici lavori di messa in sicurezza da parte di ANAS finalizzati appunto a migliorarne la carreggiata e la viabilità. Ricordo che proprio in questi giorni lungo il tratto summenzionato è presente un cantiere.
Come abbiamo più volte sottolineato, il traffico lungo quest'arteria stradale negli ultimi anni è cresciuto moltissimo, un motivo in più è dato sicuramente dalla chiusura del tratto ferroviario Torino/Aosta che riversa sulla Statale 26 gran parte del transito veicolare. Ricordo che la Statale 26 rappresenta un punto di passaggio importante che collega il nostro capoluogo con il vicino Piemonte e che la sua chiusura, seppur breve, può creare problemi ai cittadini, a imprese e a tutti i turisti che visitano la nostra regione.
Proprio in queste ultime settimane, esattamente il 1° aprile 2024, il tratto della strada statale n. 26 della Valle d'Aosta, al chilometro 65 nel comune di Verrès, è stato chiuso in entrambe le direzioni a causa di una frana; sono cadute delle pietre e detriti dal versante sopra il tratto stradale bloccando così la circolazione. Grazie a un pronto intervento delle squadre ANAS, in tempi brevi il tratto è stato riaperto ma è chiaro che il problema persiste. Ricordo che sono anni che lungo questo tratto di strada durante eventi atmosferici estremi si manifestano piccole frane, per fortuna, ma che creano una serie di problemi agli automobilisti, una pericolosità che ANAS e la nostra Amministrazione regionale sono a conoscenza da tempo. Per questo motivo il sottoscritto interpella il Governo regionale per conoscere se si sia già provveduto o sia intenzione procedere a un'attività di monitoraggio completo dei versanti che incombono sulla strada statale 26 al fine di prevenire attività franose.
Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - L'iniziativa del collega Ganis, che ringrazio, consente di dare evidenza dell'impegno dell'Amministrazione regionale per garantire, per quanto di competenza, la circolazione sulla strada statale 26, sulle altre viabilità regionali avevamo posto l'attenzione nello scorso Consiglio, ma garantire la percorribilità e la sicurezza di quest'importante rete viabile è per l'Amministrazione regionale da sempre una priorità ovviamente e la temporanea chiusura della rete ferroviaria Aosta/Chivasso non può che rafforzare questo concetto.
Per quanto riguarda l'interpellanza, è importante chiarire che la responsabilità per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio della nostra Regione è condivisa tra diversi enti, in particolare la Regione ha una responsabilità diretta per mitigare il rischio sulle infrastrutture regionali, come le viabilità regionali, sui beni di sua proprietà, come stabilito dalla legge regionale n. 5/2001. In linea con il principio di sussidiarietà, la Regione interviene a supporto dei Comuni, fornendo assistenza finanziaria e progettuale per la mitigazione del rischio o intervenendo direttamente, quando i Comuni non sono in grado di farlo a causa della complessità e delle risorse finanziarie necessarie. La legge dello Stato e una consolidata giurisprudenza stabiliscono che la sicurezza delle infrastrutture è responsabilità dei soggetti proprietari o concessionari; questo include le società concessionarie autostradali, RAV e SAV, RFI e molti altri soggetti. ANAS ha il compito di eseguire gli interventi necessari alla mitigazione del rischio idrogeologico sulle proprie infrastrutture, utilizzando le proprie risorse finanziarie, tuttavia ANAS ha agito non sempre direttamente, intervenendo con le proprie forze in alcuni casi e richiedendo un intervento regionale in altri. Nel nostro territorio, che sappiamo bene essere particolarmente soggetto a fenomeni di dissesto, con una viabilità fortemente compartimentata tra le vallate, la Regione è intervenuta a volte direttamente per limitare i tempi di chiusura delle strade, questo per minimizzare l'impatto negativo sulla nostra economia e garantire un rapido ritorno alla normalità. Un esempio che ricordiamo bene è la strada statale n. 26 nel comune di Pré-Saint-Didier, che è stata riaperta rapidamente a gennaio 2023 grazie all'intervento tempestivo delle strutture regionali dopo il sinistro del Natale del 2022. Inoltre in molte occasioni negli ultimi anni la Regione ha messo a disposizione di ANAS i propri tecnici per accelerare le valutazioni geologiche in caso di dissesti che interessavano direttamente la sede stradale. Per garantire tempi di intervento più certi e trasparenti, è stato avviato un dialogo con ANAS, l'obiettivo è ottimizzare la collaborazione tra i nostri enti durante le fasi di studio, durante le fasi di progettazione e di realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Ci aspettiamo che questo dialogo si concretizzi presto in un accordo a seconda dei tempi amministrativi di approvazione di ANAS; l'accordo riguarderà le modalità di gestione delle azioni di mitigazione e prevenzione di un rischio che ha un impatto significativo, come ricordava anche lei, sulla nostra regione.
Riguardo al quesito posto, è importante chiarire cosa si intende per monitoraggio completo dei versanti che incombono sulla strada statale n. 26 al fine di prevenire le attività franose. L'attività conoscitiva condotta per la redazione degli ambiti inedificabili per frana, oltre che per inondazione, colata di detrito e valanghe, ha comportato la completa mappatura dell'intero territorio regionale rispetto all'esistenza di condizioni tali da evolvere in movimenti franosi. Tali cartografie sono pubbliche e sono ovviamente a disposizione anche di ANAS, che ne usufruisce. Per i siti dove sono stati condotti studi specifici di approfondimento, in particolare in caso di eventi, sono disponibili anche ulteriori informazioni di approfondimento delle situazioni. Tuttavia con le frane poi non è possibile attivare un monitoraggio che individui i tempi e i modi di evoluzione di un fenomeno, al massimo è possibile monitorare porzioni limitate di una parete per misurare eventuali spostamenti ed individuare fenomeni di aumento delle accelerazioni, sintomi di possibili distacchi, e questi sono già in atto. Queste attività sono svolte da sempre dagli uffici regionali che cercano di coinvolgere il proprietario dalle infrastrutture potenzialmente coinvolte dal dissesto. Il coinvolgimento del proprietario dell'infrastruttura è determinante per acquisire le informazioni necessarie di eventuali segnali che accadono e che possono essere indicativi di dissesti, pertanto riteniamo che la strategia migliore sia rafforzare sempre di più le sinergie operative con ANAS attraverso un accordo di collaborazione specifico. Questo ci permetterà di coordinare i tempi di interventi di ANAS e di coordinare altre attività sinergiche di controllo del territorio nell'interesse della collettività valdostana.
Approfitto dell'occasione per ricordare le strutture che intervengono e che collaborano tra loro al fine di dare concretezza all'organizzazione che la Regione pone a servizio della nostra comunità al fine di garantire elevati standard di sicurezza, al fine un po' di fare anche chiarezza su chi fa cosa in caso di sinistri. Per una prima emergenza interviene il Dipartimento di Protezione civile e vigili del fuoco con le varie componenti, in particolare anche con la struttura Interventi operativi. A questi poi subentrano i tecnici e le competenze del Dipartimento programmazione e risorse idriche e territorio, in particolare la struttura Attività geologiche per quanto riguarda gli eventi franosi e la struttura Opere idrauliche per quanto riguarda gli interventi che interagiscono con i corsi d'acqua, ovviamente con il coinvolgimento degli enti gestori, come dicevamo, delle infrastrutture, che possono essere ANAS, RFI, Autostrade o Enti locali, o delle strutture che la gestiscono, per la rete di strade regionali, il Dipartimento infrastrutture e viabilità e la struttura Viabilità e opere stradali; a completamento del quadro infine, per quanto riguarda invece le infrastrutture irrigue agricole o forestali, la competenza è della struttura Sistemazioni montane del Dipartimento risorse forestali e Corpo forestale valdostano dell'Assessorato dell'agricoltura.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta e per l'impegno profuso. Ringrazio anch'io tutte le strutture che intervengono in caso di questi tipi di eventi, l'ha ricordato bene lei, l'ha ricordato anche l'assessore Marzi allora e una serie di interventi sono stati appunto eseguiti direttamente dall'Amministrazione regionale. Le ricordo che per chi vive in Bassa Valle lungo il summenzionato tratto è quasi una normalità imbattersi in queste chiusure improvvise, molte volte dettate, come ha detto lei, dagli agenti atmosferici avversi, quindi queste piogge torrenziali. L'ANAS, vista l'elevata criticità del tratto stradale, compreso quello della Montjovetta, ha effettuato una serie di importanti interventi di consolidamento, ma anche di integrazione a opere che sono già state fatte precedentemente. Purtroppo - e le dico purtroppo - oggi ci sono ancora dei problemi lungo il tratto summenzionato, quindi occorre, a nostro avviso, intervenire con azioni preventive perché lungo il tratto summenzionato esistono ancora delle situazioni di pericolo, quindi ben vengano tutte le iniziative volte a mettere in sicurezza il tratto stradale n. 26 supportate da un'attività preventiva di monitoraggio e, come ha detto lei giustamente, di cooperazione con ANAS.
Come gruppo, continueremo a vigilare su questa tematica perché i cittadini valdostani devono poter circolare in tutta sicurezza lungo le nostre strade.