Objet du Conseil n. 3548 du 17 avril 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3548/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'avvio di percorsi di formazione professionale specializzati".
Bertin (Presidente) - Punto n. 31. Consigliere Manfrin, a lei la parola.
Manfrin (LEGA VDA) - Con quest'interpellanza abbiamo ripreso un tema che avevamo discusso in occasione del Documento regionale di economia e finanza che riguardava proprio la formazione. Nel merito appunto del Documento di economia e finanza regionale, avevamo evidenziato quella che era purtroppo una carenza che stava attanagliando la nostra Regione, nello specifico la parte della formazione e ancora più specificamente della formazione professionale. Formazione professionale che purtroppo sconta delle gravi carenze in degli ambiti che purtroppo oggi sono in fortissima espansione, sono degli ambiti che si nutrono di manodopera specializzata, operai specializzati appunto, che sono diventati rarissimi e spesso, nei rarissimi casi nei quali vengono trovati, magari fanno qualche anno, se va bene, di lavoro nelle aziende che li hanno individuati e magari li hanno anche formati a costo di sacrifici e poi se ne vanno magari per lavorare in maniera autonoma, magari addirittura per espatriare e portare la propria professionalità in un altro luogo. Avevamo fatto un elenco che evidentemente non era esaustivo in occasione di quell'ordine del giorno, rispetto, per esempio, alle specializzazioni quali la carpenteria, la saldatura, l'idraulica, la posatura lose, proprio su questi temi siamo stati - come immagino anche lei, Assessore - un po' sollecitati anche dalle imprese del territorio perché la carenza è davvero grave. In quell'ordine del giorno avevamo ipotizzato di costruire dei percorsi che potessero portare la struttura di Projet Formation a magari delineare, intraprendere, cominciare ad abbozzare appunto un percorso che potesse arrivare non dico a soddisfare le richieste del mercato, perché sicuramente prima di ingranare un percorso di questo tipo passa purtroppo del tempo, ma evidentemente per cominciare chiaramente a preparare una base.
Il collega Perron si è particolarmente speso sulla parte degli istituti professionalizzanti e sicuramente, da questo punto di vista, anche qui un'azione andrà fatta, per esempio, se immaginiamo che al famoso e vecchio IPR, dove mi sono diplomato anch'io... io mi sono diplomatico come tecnico dei servizi turistici ma c'era la parte di specializzazione che era quella della meccanica... per esempio, che ad oggi vede una carenza di indirizzi e una carenza ovviamente anche immagino di iscrizione per la quale si è resa appunto necessaria la chiusura del corso, ma da quel punto di vista è chiaro che andare a orientare anche i futuri lavoratori e gli studenti su una formazione che possa dare loro degli sbocchi professionali, visto che oggi vediamo che sicuramente gli sbocchi professionali, gli sbocchi di persone che hanno quel tipo di professionalità c'è bisogno... sicuramente questa può essere un'azione positiva.
Con quell'ordine del giorno che presentammo appunto in occasione del Documento regionale di economia e finanza e che venne approvato con una riformulazione avevamo impegnato il Governo regionale a promuovere nell'ambito del piano triennale degli interventi di politiche del lavoro 2024 2026 interventi specifici che pongano in essere ogni azione utile a mettere a disposizione di giovani e adulti, oltre all'offerta IFP, una formazione professionalizzante come esemplificato nelle premesse, quindi quelle che avevamo detto come tipologia di materia nella quale specializzarsi, collegate ai fabbisogni delle imprese del territorio, potenziando le misure già esistenti e rendendo la formazione maggiormente attrattiva per i giovani in linea con quanto verrà. Ora non vogliamo ovviamente sminuire quello che siamo andati ad approvare, ma è evidente che ad oggi al netto delle impostazioni e delle programmazioni, non abbiamo visto diciamo delle grosse rivoluzioni in termini appunto di formazione e neanche prospettiche. Proprio su questo, da questo punto di vista, le chiedevo, Assessore, se il Governo regionale sia intenzionato ad avviare in tempi brevi interventi specifici che pongano in essere ogni azione utile per organizzare e portare a compimento percorsi che prevedono la creazione di figure specializzate come quelle indicate, sia per garantire un futuro certo alle nuove generazioni, sia per mantenere la competitività delle aziende del territorio.
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Grazie collega Manfrin. Cercherò di dare una risposta mettendo insieme alcuni dati ma anche più di visione politica visto che la sua presentazione è correttamente anche di divisione politica, di attualità rispetto al momento, ma anche con questa visione prospettica che ha annunciato nella conclusione del suo intervento. Quell'ordine del giorno era del 9 novembre 2023, quindi stiamo parlando di qualche mese fa, nel frattempo abbiamo organizzato la prima edizione di "VDA Orienta" insieme all'Assessorato dell'istruzione per dare ancora un segnale più forte rispetto ai temi dell'orientamento dei nostri giovani e sono usciti i dati dell'iscrizione alle scuole superiori, che hanno evidenziato un leggero miglioramento per quello che riguarda la formazione professionale ma non sicuramente una forte incidenza e una curvatura in quella direzione. Questo per dire che, a partire dalle azioni di modello, tipo questa, dalle azioni di comunicazione e di promozione che stiamo facendo ad andare poi ad alcuni esempi più pratici che le illustrerò nel mio intervento, c'è una strategia che si sta sempre di più sviluppando, abbiamo approvato questo disegno di legge ieri, venerdì approveremo la bozza di piano politiche del lavoro, quindi saranno due documenti che credo tra maggio e giugno potremo affrontare in aula e ci permetteranno di andare anche oltre ai tempi della discussione dell'interpellanza proprio per entrare nel merito dei temi che oggi vanno affrontati.
Il matching è uno dei temi, come far incontrare la domanda con l'offerta, ma soprattutto come guardare al futuro con tutto quello che oggi dobbiamo affrontare, il primo di tutti il tema della mancanza sempre più forte sia di competenze ma anche di persone, perché la visione prospettica è purtroppo al momento questa e questo per un paese. Io sono stato ad alcuni appuntamenti in questi giorni anche fuori regione e le imprese e le Regioni si trovano a dire più o meno tutte le stesse cose, mancano competenze ma mancano lavoratori, manca in questo momento qua il capitale umano sul quale investire per costruire un progetto ed è per questo che lo sguardo rivolto ai giovani deve essere da parte di tutti, non solo dell'Ente pubblico, dell'istituzione che rappresentiamo ma delle imprese, dalle istituzioni formative dell'istruzione deve essere uno sguardo forte, concreto, determinato e di aiuto perché non ci possiamo permettere in un momento come questo di avere dei giovani che non trovano l'interesse per costruirsi dei percorsi professionali, dei percorsi di lavoro, dei percorsi per andare a lavorare ma allo stesso tempo non trovano imprese disponibili a formarli e a costruire con loro un progetto nella vita, perché abbiamo talmente poche persone che su queste persone dobbiamo dare tutti di più e il meglio, noi, come Istituzione, sicuramente, ma il lavoro è fatto di un modello molto, molto più complesso. Da allora abbiamo fatto questo ma abbiamo anche avviato le iscrizioni.
Registro, per esempio, che abbiamo nell'ultimo periodo sugli IFP cercato di mettere in campo alcuni nuovi corsi: il tecnico elettrico, il corso quadriennale del Cnos-Fap di Châtillon ha registrato delle iscrizioni e allo stesso tempo facciamo fatica, anzi, non siamo riusciti a far decollare quello dell'operatore termoidraulico, perché stiamo sempre a scontare le difficoltà e del giusto bilanciamento per quello che riguarda i percorsi professionali tra dare dell'offerta ma allo stesso tempo fare in modo che quest'offerta non diventi esageratamente competitiva e quindi che si disperdano le iscrizioni e non si riescano a fare i corsi.
Il modello che stiamo cercando di mettere in campo è quello di un sistema formativo che evolva nel tempo e che non rimanga stabile, perché è inutile portare avanti per 10-15 anni le stesse figure quando le altre diventano sempre più carenti, quindi dobbiamo cercare di bilanciarlo. Comunque al momento si fa fatica a far partire classi da 12 persone, che non sono enormi; una volta le classi erano tutte superiori a 20, per non dire di più, oggi facciamo fatica a far partire questi corsi e meno male che possiamo disciplinarli con delle nostre regole e stiamo lì sempre a ridurne il numero proprio per poterli avviare. Al di là degli IFP, siamo usciti con un avviso il 23AI del fondo sociale con tutta una serie di figure, perché poi c'è il tema dei saldatori e dei carpentieri, ma c'è anche il tema degli addetti alle vendite, delle persone con le competenze per stare nelle strutture ricettive, c'è un lavoro che deve riguardare ogni tipo di sensibilità e interesse. In queste competenze abbiamo messo anche quelle figure che lei ritiene, ma gli enti si sono rivolti in particolare sulla contabilità e su un'altra serie di figure che sono anche queste richieste, perché ormai ogni settore chiede competenze. Riformuleremo un avviso, questa volta non più con il fondo sociale ma con i fondi del programma GOL reinserendo queste figure, per esempio, legate al settore edile, alla carpenteria, ai saldatori, cercando di motivare, se possibile, queste persone.
Siamo usciti con il catalogo del duale, ci sono due corsi in questo momento in lavorazione, uno riesce a partire, che è il corso della muratura e della posa cappotto e intonacatura, anche nel settore edile c'è bisogno di queste figure, partirà un corso con otto persone, tanto per dire di che numeri stiamo parlando, mentre il corso per la tinteggiatura e le decorazioni al momento non trova iscritti e ne avvieremo degli altri. Il tema è sempre cercare di trovare un modello che costruisca un'offerta ma allo stesso tempo metta in condizioni gli enti di formazione e le persone di andare a cercarsi l'interesse per iscriversi a questi corsi.
Oggi non abbiamo problemi di risorse, le risorse ci sono su più programmi, non abbiamo problemi di organizzare le cose, abbiamo problemi di motivare e forse le persone hanno anche il problema di motivarsi rispetto ai percorsi di formazione, perché, come ha detto lei, ci sono poi persone che si formano, si qualificano, fanno il lavoro per il quale hanno assunto le competenze per un periodo e poi decidono, come è normale nella vita, nella piena libertà di fare altre scelte portando con sé le competenze professionali. Sono numerose quindi le attività che mettiamo in campo, io capisco che dalla parte dell'opposizione questo sia il pungolo, ma vi posso garantire che oggi non mancano le offerte di formazione. Oggi la cosa più difficile è trovare il modo di fare in modo che le persone si iscrivano e anche nuovi strumenti ed è per quello che abbiamo lavorato, per esempio, con il sistema dei voucher per le professioni regolamentate e questa dovrà essere una strada in futuro anche per altri corsi, perché l'esiguità delle persone che si iscrivono ai corsi di gruppo ci deve portare a trovare il modo di trovare un equilibrio tra il corso individuale e i costi che poi questi corsi hanno.
Grande importanza hanno anche le imprese che devono trovare il modo di investire in questo modello, si parla sempre di più di impresa formativa per consolidare il sistema duale, grande importanza avranno gli enti di formazione nello stimolare i ragazzi ad andare a partecipare a questi corsi e direi anche un po' il sistema di ingaggio delle persone, in particolare dei giovani. I tirocini extracurriculari possono essere uno strumento anche nel mondo delle imprese per far provare ai ragazzi e in questo momento stiamo ragionando insieme alle associazioni di categoria rivolte al turismo... a implementare quella formula estiva che noi portiamo avanti sui tirocini extracurriculari con la disponibilità da parte delle associazioni a dare ulteriore possibilità in questo senso. Da parte nostra il lavoro è un lavoro costante e stiamo cercando di mettere in campo più possibilità possibili, questo lavoro si deve però concretizzare attraverso anche la volontà da parte delle persone di iscriversi ai corsi, volersi formare e trovare le soluzioni più giuste per acquisire delle competenze o riacquisirne di nuove.
Presidente - Replica il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore. Comincio con un'appendice umoristica: il corso in muratura posa cappotto forse finito il 110% è un po' fuori tempo massimo, ma adesso, al di là di questo, non so come sarà la situazione quando queste persone verranno formate per eseguirlo. I soldi per le famiglie per attuare la direttiva green non ci sono, questo l'ha evidenziato molto bene il ministro Giorgetti dicendo: "Sì, tutte belle le vostre direttive green, ma chi paga?", questa è sempre la domanda fondamentale. A prescindere adesso dalle valutazioni in ordine al bonus 110 o ai rifacimenti, sicuramente non possiamo che concordare sulla criticità rispetto al problema di trovare delle persone che possano e abbiamo la volontà di formarsi, lei parlava giustamente di classi da dodici persone; io ricordo, quando ho frequentato l'Istituto professionale regionale, che in classe eravamo circa ventidue, quindi sicuramente ci sono dei numeri che sono ridotti. C'è anche da dire che c'è purtroppo un dato sull'abbandono scolastico che è preoccupante, ne abbiamo parlato più volte in quest'aula e forse anche agire su questo dato e su chi decide di abbandonare il percorso di studi e magari non trova sbocchi professionali è sicuramente un'azione importante da mettere in campo. Questo non toglie che lei ci ha fatto un elenco, ha parlato di alcune figure che sono quelle adesso più legate al settore della cantieristica, dei lavori edilizi, qui invece poi magari parliamo delle professioni più specificamente destinate ad avere una manodopera molto più specifica, per esempio, come dicevamo prima, sulla saldatura e quant'altro, ma quello che temiamo è che si agisca quando ormai purtroppo le nostre imprese avranno perso competitività e sarà per loro difficile recuperare. Il problema vero è che, così come siano arrivate a lei anche alcune indicazioni, ci sono commesse che arrivano, il momento è sicuramente propizio per il mercato, ma le commesse non si possono prendere perché, mancando il personale, evidentemente i lavori non si possono portare a termine. È chiaro che la mancanza di persone incide ma anche la mancanza di percorsi specifici e parliamo sicuramente di numeri magari limitati, però anche dare un piccolo ricambio, un po' di ossigeno, anche formando gruppi più contenuti di persone, io non so quanto sia il limite che è stato posto, ma immaginare di avere percorsi magari anche più limitati ma che possano magari agire e possano fornire anche soltanto un numero anche più limitato di persone potrebbe essere una soluzione. Certamente il problema rimane, io ovviamente la ringrazio per la risposta che ci ha voluto fornire e cercherò di approfondire i vari indirizzi di cui ha fatto menzione e magari anche capire se possono essere poste in essere delle azioni che possano promuovere anche qui le iscrizioni e quindi possano indirizzare un numero crescente di persone e avere quindi una platea maggiore a cui rivolgersi.