Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3540 du 17 avril 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3540/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito all'indagine sulle anomalie di dati riportati dalla Terza Indagine Nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Tempo-dipendenti pubblicata da Agenas".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 23 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Domanda n. 1: "Quale sia stato l'esito delle indagini svolte dal direttore generale dell'Azienda USL in cui si impegnava a comprendere alcune anomalie sui dati riportati dalla Terza Indagine Nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Tempo-dipendenti pubblicata da Agenas".

Le indagini sulla qualità delle tre Reti Tempo-dipendenti - cioè cardiologia, ictus ed emergenza/urgenza - hanno evidenziato nella nostra regione un quadro sull'andamento clinico rassicurante rispetto al confronto con le altre regioni, fermo restando naturalmente l'impegno volto a un costante miglioramento per ciascun elemento di valutazione.

Considerando la prima causa di morte, quella per malattie cardio e cerebro-vascolari, risulta buono, nel senso di "basso" ovviamente, il dato sulla mortalità a trenta giorni dopo il ricovero.

La nostra regione mostra anche un buon esito per l'infarto miocardico acuto, risultando la seconda regione migliore d'Italia.

Buona risulta anche la presa in carico per l'invio al programma riabilitativo dei pazienti ad alto rischio ischemico residuo, sulla proporzione di infarti trattati con angioplastica entro novanta minuti, che è una tempistica salvavita: solo per cinque regioni la valutazione è positiva e tra queste vi è la Valle d'Aosta.

Allo stesso modo, per l'ictus risulta buono, quindi efficace, l'invio a programmi riabilitativi. La percentuale di trattamenti dell'ictus con trombosi, 15,94% per trombo lisi e 4,83% per trombectomia, si colloca all'interno dei valori positivi nazionali.

La mortalità a trenta giorni riferita all'età di pazienti è, seppur di poco, migliore della media nazionale per ciò che concerne la nostra regione.

I risultati già positivi potranno essere ulteriormente rafforzati grazie alla prossima attivazione delle attività dei dipartimenti funzionali introdotti con il nuovo atto aziendale. In particolare, rispetto agli esiti sanitari illustrati, è importante evidenziare come il Dipartimento funzionale cardio-neuro-vascolare e il Dipartimento funzionale di continuità delle cure siano proprio diretti a potenziare il modello di presa in carico coordinata e multidisciplinare dei pazienti.

Domanda n. 2: "Quali anomalie, oltre al dato eclatante degli allontanamenti volontari, sono state riscontrate". Rispetto agli allontanamenti volontari, le indagini compiute dall'Azienda USL riportano che il dato non è pari a 0 ma pari a circa il 4%, un dato comunque inferiore alla media nazionale che è del 6,29%.

Si tratta di un errore informatico presente sino al 2022 e già tecnicamente risolto dall'Azienda USL a partire dall'anno 2023. Il dato del 4% è, in ogni caso, un dato positivo per la Valle d'Aosta.

Ricordiamo che abbiamo più volte detto che, dalla presa in carico di questo tipo di comunicazioni tra Azienda USL, Agenas e Ministero, si stanno sistemando tutta una serie di attenzioni che prima non c'erano perché questi dati alla Regione Autonoma Valle d'Aosta non venivano proprio chiesti, eravamo fuori dalle regioni sulle quali venivano fatti questi rilievi, l'unica regione italiana.

Domanda n. 3: "Quale sia il tempo medio di stazionamento in Pronto Soccorso tra arrivo, ricovero e dimissione, con particolare riferimento al tempo massimo di ore che il paziente ha dovuto attendere nel 2022". È sensato che i tempi di attesa siano sempre conteggiati in relazione alla gravità dei codici rosso, giallo, verde e bianco, ovviamente dal più grave al meno grave, attribuiti in progressione rispetto ai motivi e all'urgenza.

Il tempo d'attesa su cui deve concentrarsi maggiormente l'attenzione è il codice rosso: è proprio per tale codice che la tempestività della risposta determina la sopravvivenza del paziente.

Sui codici rossi la Valle d'Aosta registra nel 2022 il più basso tempo di attesa tra tutte le regioni italiane, cioè 167 minuti, calcolato tra l'arrivo e la dimissione del Pronto Soccorso. Il dato medio italiano è di circa 403 minuti.

Riteniamo che questa sia la più importante delle informazioni di quest'iniziativa.

Con riferimento agli altri codici, è da rilevare che in Valle d'Aosta la frequenza dei codici bianchi è inferiore alla media nazionale, mentre si registra una maggior frequenza di codici verdi rispetto alla distribuzione media nazionale.

Infine la frequenza di codici gialli è sovrapponibile alla media nazionale.

Il valore mediano dei tempi d'attesa - fra l'accesso, la dimissione e il ricovero - mostra in Valle d'Aosta un dato complessivamente inferiore del 15% rispetto alla media nazionale, rappresentando pertanto un buon risultato complessivo.

I tempi d'attesa nei codici verdi sono migliorabili, in quanto più alti della media nazionale: 271 minuti rispetto a una media italiana di 230 minuti.

Seppur in misura minore, sono migliorabili anche i tempi di attesa dei codici gialli di 424 minuti in Valle d'Aosta, che sono sostanzialmente in linea con la media italiana che è di 416. Per contro, è inferiore il tempo d'attesa di codici bianchi, che è circa 124 minuti, contro i 164 minuti del valore medio italiano.

Venendo alla risposta della domanda n. 3,"Dettaglio della criticità emersa dall'indagine rispetto ai dati riferiti dalla nostra Regione", completando quanto dettagliato in risposta al quesito n. 2, il tasso di ricoveri complessivo del Pronto Soccorso risulta maggiore della media nazionale in quanto influenzato dal risultato dei codici verdi, con una percentuale di ricoveri dell'11,28%, superiore al valore medio nazionale.

Su questa situazione l'Azienda USL sta già lavorando, ponendosi un obiettivo annuale di progressiva riduzione dei ricoveri inappropriati, in quanto non sempre necessari, offrendo soluzioni diverse dal ricovero.

Il potenziamento dei servizi, in attuazione a quanto previsto dal decreto ministeriale 77/2022 - che ricordiamo abbiamo preso in carico soltanto con l'approvazione del Piano della salute e del benessere sociale - è collegato anche alla delibera 1609/2022, che aumenterà appunto la presa in carico sul territorio. Questo, nel tempo, ridurrà progressivamente il numero di accessi inappropriati al Pronto Soccorso, concentrando nel contempo l'assistenza a favore delle situazioni di maggiore gravità clinica.

Presidente - Per la risposta, la collega Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Assessore, non so se io non so scrivere le domande, ma la prima domanda era riferita alle anomalie di cui ha parlato il dottor Uberti nel suo comunicato stampa, invece lei praticamente mi ha riletto il comunicato del dottor Uberti dove ci diceva quanto siamo splendidi e meravigliosi.

Se si parla di anomalie nella trasmissione di dati- e quella macroscopica era quello rispetto agli allontanamenti volontari, perché, saltava agli occhi di tutti - quando si dice "Alcune anomalie" vuol dire che sono state individuate altre anomalie, sennò si sarebbe detto "C'era solo un'anomalia", che scopriamo essere un errore informatico... quindi c'è solo un errore informatico nonostante ci siano alcune anomalie. Sotto questo punto di vista sinceramente dalla sua risposta continuiamo a non capire quali erano le altre anomalie, a parte quella che era evidente a tutti.

Capiamo poi anche che si debbano utilizzare i dati un po' a proprio piacimento per dire: "No, ma siamo bravi" e quindi si guardano solo i codici rossi, ma un grande numero di codici verdi - come abbiamo più volte segnalato - vuol dire non prestare attenzione al territorio, perché vuol dire che arrivano in Pronto Soccorso persone che non dovrebbero arrivarci.

Sinceramente io non so più cosa fare, quando faccio le risposte scritte mi vengono date a metà, se faccio delle interrogazioni mi si risponde a cose che io non ho chiesto, perché non ho chiesto quanto siamo stati bravi, ma quali erano le anomalie.

A oggi io quindi le anomalie che erano state individuate non posso vederle.

Dopodiché la invito a farsi un giro sui vari portali nazionali di sanità e vedrà che la situazione splendida e meravigliosa della Valle d'Aosta viene definita come invece una delle regioni con i dati peggiori in assoluto.

Anche sotto questo punto di vista credo che ci sia un problema di analisi di quei dati.