Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3539 du 17 avril 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3539/XVI - Interrogazione: "Strutture socio-sanitarie-assistenziali abilitate alla 'pet therapy'".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 22 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Domanda n. 1: "Quali siano le strutture socio-sanitarie-assistenziali abilitate alla "Pet therapy" o IAA nella nostra regione". Considerato quanto già trattato sul tema, è innanzitutto utile precisare, per ulteriore chiarezza, quanto segue rispetto agli interventi assistiti con gli animali, appunto l'IAA, che genericamente si citano con il termine di "Pet therapy".

Il rilascio del nullaosta da parte dell'autorità sanitaria territorialmente competente - quindi della struttura regionale di prevenzione sanità, veterinaria e sicurezza alimentare - è previsto per le seguenti attività svolte e nei seguenti casi: presso i centri specializzati in terapia assistita con animali, TAA, e in educazione assistita con animali, EAA; presso tutte le strutture non specializzate presso le quali sono erogate terapie assistite con animali; presso le strutture non specializzate che erogano educazione assistita con animali, per animali residenziali cioè che sono ricoverati all'interno della struttura.

Pertanto, al di fuori di queste tre casistiche sopra descritte, tutte le strutture socio-sanitarie-assistenziali, così come definito nel testo dell'interrogazione, non necessitano di nullaosta.

Come già riferito al Consiglio, a oggi in Valle d'Aosta l'unico caso al quale è stato rilasciato il necessario nullaosta è il centro specializzato per la riabilitazione equestre sportiva nel Comune di Nus.

Rispetto al quesito posto, non essendo pervenute agli uffici competenti comunicazioni di progetti di "Pet therapy" sul territorio, abbiamo formalmente chiesto al CELVA, al J.B. Festaz, all'Azienda USL e all'ISAV di segnalarci eventuali iniziative poste in essere in quest'ambito nelle strutture a loro collegate.

Sarà nostra cura informarla sul riscontro che perverrà agli uffici su quanto richiesto.

Le strutture possono erogare interventi assistiti con animali purché ne garantiscano la tutela sanitaria, la sicurezza degli utenti, la tutela della salute e del benessere degli animali impiegati. Nelle strutture è infatti necessario, nelle aree in cui si effettuano gli interventi, rispettare i seguenti requisiti minimi: l'area deve essere di dimensioni adeguate, separate o separabili, al fine di evitare interferenza con eventuali altre attività svolte; l'area deve essere dotata al suo interno, o nelle immediate vicinanze, di lavandino con acqua corrente, corredato di detergente per mani e adeguati sistemi di asciugatura e deve essere inoltre dotata di attrezzature specifiche, individuate dall'équipe, in relazione al tipo d'intervento erogato e agli animali impiegati.

Se esterna, l'area deve risultare adeguatamente recintata e con fondo sufficientemente drenante e morbido, facilmente ispezionabile e tale da rendere agevole la rimozione delle deiezioni o di altri materiali estranei.

Se al chiuso, l'area deve essere dotata di adeguate finestre o di impianti in grado di assicurare adeguata illuminazione e ricambio d'aria, nonché di sistemi di controllo delle condizioni ambientali. Il pavimento deve inoltre essere antiscivolo, lavabile e disinfettabile o sanificabile.

Inoltre, a chiunque intenda avviare iniziative o progetti di "Pet therapy" all'interno della struttura di cui è responsabile spetta verificare il rispetto dei requisiti previsti dalle linee guida nazionali e dalle disposizioni regionali attuative, in particolare riguardo all'iscrizione nell'albo regionale degli operatori coinvolti, quindi ciò spetta a chiunque intenda avviare iniziative di quel tipo.

Come abbiamo già riferito in aula, inoltre, gli interventi assistiti con gli animali - regolamentati appunto a livello regionale dalla delibera 1680/2015, che recepisce le linee guida nazionali - sono svolti da équipe multidisciplinari e prevedono appunto le tre tipologie di attività - che abbiamo descritto già allo scorso Consiglio e prima - quindi sia la terapia assistita con gli animali, sia l'educazione assistita con gli animali, sia l'attività assistita con animali.

La sua attenzione su un tema così complesso e variegato, collega Ganis, è stata indubbiamente utile, anche per approfondire gli aspetti comunicativi che contribuiscono a rendere maggiore chiarezza e a raccogliere eventuali proposte che devono - lo ripetiamo - pervenire per sviluppare progettualità e attività in tal ambito da parte dei soggetti abilitati e descritti all'interno del registro.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Da una ricerca che ho fatto, ho potuto evidenziare che le persone iscritte all'albo, quindi riconosciute e formate, sono circa ventotto, mentre di strutture autorizzate ne risulta una sola, che è il Centro associazione valdostano sportivo dilettantistico e sociale per la riabilitazione equestre, che ha la sede a Nus.

Poi magari ci possono essere anche altre strutture che hanno il nullaosta per poter esercitare questa professione.

Io capisco che lei ovviamente non può essere onnipresente e tantomeno conoscere tutte le problematiche che affliggono la sanità locale, la mia è una segnalazione e quindi ne tenga conto.

Mi permetta quest'osservazione, Assessore: c'è sicuramente una struttura socio-assistenziale che non è inserita nella struttura autorizzata, però - come ha detto lei - l'importante è che abbia ottenuto il nullaosta. Vedremo, io a oggi non ho ricevuto la risposta per un accesso agli atti, però c'è il personale che lavora all'interno di questa struttura, quindi che svolge la "Pet therapy", che non è inserito nell'albo. Abbiamo parlato dell'importanza di avere questo albo e poi ci sono persone che esercitano questa professione e non sono inserite all'interno dell'albo. Questo glielo ricordo, persone formate e autorizzate, come da delibera 1680/2015.

Partendo dal presupposto - lei, Assessore, l'ha ben evidenziato nel Consiglio precedente - che le persone con i requisiti richiesti è giusto che possano svolgere questa professione e visto che da parte sua c'è questa volontà anche di far chiarezza, mi spieghi come mai una persona non iscritta all'albo eserciti questa professione.

Magari, quando può, vada a controllare, grazie.

Da parte nostra continueremo a vigilare su questa tematica, a questo punto non mi resta che prendere la palla al balzo e lanciare un appello a tutte le persone formate e iscritte all'albo, affinché presentino dei progetti di "Pet therapy" presso le nostre strutture sanitarie-assistenziali, nella speranza che vengano prese in considerazione.

Se la "Pet Therapy" da oggi in poi verrà inserita in questo contesto socio-sanitario, sarà merito suo, Assessore, ma anche in particolar modo del nostro gruppo, che ha portato in aula questa tematica.