Objet du Conseil n. 3538 du 17 avril 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3538/XVI - Interrogazione: "Percorso riabilitativo post-operatorio nelle strutture regionali e in quelle fuori regione".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 21 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Leggo le domande: "Se per tutte le patologie che necessitano di percorso riabilitativo post-operatorio è attivo il rispettivo e idoneo servizio di riabilitazione nei modi e nei tempi previsti dai protocolli del Sistema Sanitario Nazionale".
Domanda n. 3: "Nel corso dell'anno 2023 quanti sono i casi suddivisi per patologia di pazienti per i quali è stato necessario un percorso riabilitativo post-operatorio preso in carico dalle strutture in Valle d'Aosta e quanti in strutture esterne".
Rispondo insieme alle domande n. 1 e 3, appena lette. I percorsi riabilitativi previsti per i pazienti sottoposti a interventi ortopedici e neurochirurgici sono i seguenti:
a) pazienti sottoposti presso il Parini a interventi di chirurgia ortopedica maggiore, come frattura del femore, protesi all'anca o al ginocchio: a seguito di valutazione fisiatrica e stesura del progetto riabilitativo individuale, il paziente inizia il programma riabilitativo presso l'Istituto clinico di Saint-Pierre per completare il recupero funzionale. I tempi previsti sono di diciassette giorni, aumentabili fino a quaranta. Nel 2023 i pazienti operati al Parini e inseriti in questo percorso riabilitativo sono stati 274;
b) pazienti sottoposti presso l'Istituto di Saint-Pierre, o presso Ospedali fuori Valle, a intervento di chirurgia protesica maggiore, cioè la protesi all'anca o al ginocchio: per tali pazienti il percorso riabilitativo è il medesimo da seguire presso l'Istituto di Saint-Pierre. Nel 2023, i pazienti inseriti in questo percorso riabilitativo, sono stati 273 operati a Saint-Pierre e 18 presso Ospedali fuori Valle;
c) pazienti sottoposti a interventi di chirurgia ortopedica minore, come, ad esempio, la ricostruzione del legamento crociato anteriore o la frattura del polso presso l'Ospedale Parini o la clinica di Saint-Pierre. A tali pazienti, dopo dimissione e valutazione fisiatrica, viene consegnata un'impegnativa di ciclo di rieducazione funzionale da prenotare telefonicamente al CUP per svolgere il programma riabilitativo in regime ambulatoriale;
d) pazienti sottoposti a intervento neurochirurgico, come per aneurisma celebrale, craniotomie e decompressione midollare presso il reparto di neurochirurgia dell'Ospedale Parini: i pazienti, che, a seguito dell'intervento, subiscono una cerebrolesione, valutata come media a stabilizzazione clinica, proseguono il percorso riabilitativo presso l'Istituto di Saint-Pierre. Nel 2023 sono stati 87. I tempi previsti sono venticinque giorni, aumentabili sino a sessanta giorni. I pazienti per i quali si verifica una cerebrolesione più grave nel 2023 sono stati 20, a stabilizzazione clinica proseguono il percorso riabilitativo in una idonea struttura fuori Valle. Al termine del ricovero in tale struttura, se necessario il paziente prosegue la riabilitazione presso l'Istituto di Saint-Pierre. I pazienti con lesioni midollari, 5 pazienti nel 2023, a stabilizzazione avvenuta, devono proseguire il percorso riabilitativo in un'unità spinale fuori Valle. Anche in questi casi, il fisiatra ospedaliero compila il piano riabilitativo e successivamente è individuata la struttura adeguata e sono concordati i tempi di trasferimento. Al termine del ricovero in un'Unità spinale fuori Valle, il paziente - se necessario - prosegue la riabilitazione presso l'Istituto di Saint-Pierre, sul quale abbiamo confermato nel 2024 l'impegno straordinario sulla riabilitazione e potenziato l'impegno per la lungodegenza.
Sempre in seno alla collaborazione fattiva con la clinica di Saint-Pierre abbiamo già dato concretezza allo sviluppo chirurgico multidisciplinare inerente alla chirurgia generale, dando corso alla legge 27/2023, e ora siamo impegnati a incrementare l'attività chirurgica ortopedica sia per dare più spazio all'attività chirurgico-ospedaliera del Parini, sia per incrementare l'attività chirurgica ortopedica a favore dei Valdostani in capo alla clinica di Saint-Pierre.
A completamento delle informazioni sopra descritte, aggiungiamo che circa il 20% dei pazienti con diagnosi principale di sindrome coronarica acuta, insufficienza cardiaca o ad alto rischio ischemico residuo è indirizzato a programmi riabilitativi in regime ospedaliero presso il Parini o in regime ambulatoriale.
Venendo alla domanda n. 2, "Se esista un sistema di verifica del livello di gradimento dei servizi in questione da parte dei pazienti interessati dai vari percorsi riabilitativi e/o se risultino segnalazioni negative da parte degli utenti e, in caso di che tipo", per quanto attiene al secondo quesito, nel corso del 2023 l'URP dell'Azienda USL ha ricevuto una sola segnalazione. La stessa si riferiva alla difficoltà di effettuare le sedute riabilitative post-intervento a causa dell'assenza per malattia dell'infermiera esperta in stomato-terapia e disfunzione del pavimento pelvico.
Al rientro in servizio della professionista sanitaria, l'utente è stato/stata ricontattato per proseguire le sedute. Telefonicamente sono state inviate all'URP alcune segnalazioni riferite alla difficoltà di effettuare prestazioni dello stesso genere che sono state tutte risolte per le vie brevi in pochi giorni.
L'Azienda USL informa che entro la fine dell'anno in corso sarà svolta la verifica del gradimento dei servizi ospedalieri ambulatoriali, sospesa durante l'emergenza Covid; sono infatti in fase di completamento le attività di digitalizzazione dei questionari di gradimento.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Segretario Distort.
Distort (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta, i cui contenuti ci permettono di avere informazioni e dati necessari per un approfondimento in corso da parte mia insieme al mio gruppo ovviamente per individuare in termini collaborativi - ma non collaborativi con la maggioranza o con il Governo, ma collaborativi nei confronti della comunità valdostana - la migliore organizzazione possibile dei percorsi riabilitativi post-operatori che poi, tra l'altro, espliciteremo in successive iniziative, quindi io la ringrazio per i dati forniti.
Dati, tra l'altro - ho notato - fondamentalmente - mi permetta di dire - sbilanciati verso l'ambito ortopedico, traumatologico, neurochirurgico; ho trovato soltanto nella sua risposta un riferimento mi sembra abbastanza marginale per le patologie cardiologiche che presuppongono cardiochirurgia e che comunque è del tutto evidente che necessitano di percorsi riabilitativi estremamente importanti, anche perché noi sappiamo che la sanità si poggia fondamentalmente su tre pilastri: prevenzione, cura - e nella cura mettiamo anche l'intervento operatorio - e poi riabilitazione. La riabilitazione fondamentalmente è quella fase che si chiama così comunemente riconosciuta come guarigione, e tra l'altro è proprio per questo che noi abbiamo puntato l'attenzione su questo, non per andare a cercare dei vulnus nel sistema sanitario regionale, Assessore, spero che l'abbia capito, ma spero soprattutto che l'abbia capito chi ascolta quest'intervento. L'obiettivo è proprio di andare a capire che nella fase di guarigione si colloca proprio quell'atteggiamento di consapevolezza delle persone che hanno percepito la fragilità del proprio essere, quindi è una fase estremamente importante ed è estremamente importante che i percorsi siano organizzati nel miglior modo possibile.
Allora se esistono dei protocolli che funzionano bene, molto bene, se le critiche e le osservazioni sono poche, lei ha citato soltanto una di cui si è a conoscenza e va benissimo, ciò non esime, non dispensa il Governo e non dispensa neanche l'opposizione che io rappresento, né il Governo né l'opposizione da pensare a formule sempre migliori.
Teniamo conto, per esempio, che ci sono convenzioni in atto con strutture fuori Valle molto distanti dalle famiglie degli utenti, pensiamo soltanto ad attività logistiche, tipo andare a prendere la biancheria sporca e consegnare la biancheria pulita all'utente che sta svolgendo un percorso riabilitativo. É chiaro che non si può avere tutto, però nello stesso tempo è altrettanto chiaro che è opportuno - e indispensabile soprattutto - che un buon Governo si attui e si spenda in questi termini.
Pensiamo che magari ci sono delle strutture private che esistono sul territorio con le quali si potrebbero stabilire dei rapporti di convenzione, strutture anche molto più piccole, che comunque potrebbero essere in grado di svolgere un certo tipo di percorso riabilitativo.
Noi vogliamo in questo modo dimostrare che noi siamo aperti a questi scenari e a questo tipo d'indagine, ovviamente nell'obiettivo del bene della salute dei componenti della nostra comunità, nello stesso tempo vogliamo continuare a mantenere quest'atteggiamento di sprone nei confronti del Governo, perché la posta in gioco è il benessere e soprattutto la salute dei Valdostani, e sotto questo punto di vista noi non vogliamo fare assolutamente la minima strumentalizzazione elettorale partitica, ma vogliamo pensare che il buon Governo inizi anche dal percorso in opposizione, e noi cerchiamo di andare esattamente in questa linea.