Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3534 du 17 avril 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3534/XVI - Interrogazione: "Stato delle intese tra Regione Valle d'Aosta e Regione Piemonte per il servizio ferroviario sulla tratta Ivrea-Chivasso-Torino".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 17 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore, vicepresidente, Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Completo un'informazione che poi mi è arrivata sulla precedente interrogazione della "Sala Blu": sono stati quattordici in questi primi tre mesi i servizi prestati passando dalla "Sala Blu".

Per quello che riguarda l'interrogazione, che tratta il tema della Ivrea-Chivasso-Torino e che chiede: "Qual è lo stato attuale delle intese tra la Regione Valle d'Aosta e la Regione Piemonte per il servizio ferroviario sulla tratta Ivrea-Chivasso-Torino" e "Quali interlocuzioni sono in corso per migliorare il servizio ferroviario sulla citata tratta e dare una risposta soddisfacente al diffuso disagio dei viaggiatori valdostani e canavesani", in premessa - ma glielo preciso più che altro perché rimanga a verbale, lei queste cose le sa meglio di tutti gli altri perché le ha studiate e anche per un periodo che ha potuto fare l'Assessore - come sa, con il trasferimento delle competenze definito dal decreto 194/2010, dal 2015 è in capo alla Regione Autonoma Valle d'Aosta, come recita l'articolo 2 comma 1 del succitato decreto: "...sono attribuiti alla Regione i servizi di trasporto ferroviario, disciplinati con contratto di servizio nazionale, alla data di entrata in vigore del predetto decreto erogati sulle direttrici Aosta-Torino e poi sulla Aosta-Pré-Saint-Didier"; vuol dire quindi che la competenza su quella direttrice, rispetto al contratto, è la competenza della Valle d'Aosta, poi anche il Piemonte ha le sue competenze ma non su quel contratto, sono competenze che vanno a implementare tutti i servizi che da Torino salgono verso Ivrea ma non sul nostro contratto.

Detto questo, l'interlocuzione con la Regione Piemonte è necessaria, dovuta, e direi anche molto costruttiva finora. Tra l'altro - e anche qui credo che sia un dato conosciuto - il direttore di Trenitalia, il dottor Zuccalà, si occupa in questo momento sia della direzione del Piemonte che della direzione della Valle d'Aosta, questo è importante perché la direzione della Valle d'Aosta è presente, anche se abbiamo un unico direttore per tutte e due le direzioni, questo dovrebbe facilitare - e il nuovo direttore lo sta facendo questo lavoro- il dialogo fra le due Regioni proprio per gli elementi di tipo contrattualistico e anche amministrativo.

Quello che stiamo facendo da tempo, e in questo ultimo periodo se ne sono visti i primi risultati... con la chiusura della linea Ivrea-Aosta abbiamo messo in condizione alcune linee di lavorare in doppia composizione, in particolare la 2712, la 2714 al mattino, quindi 06:41 in partenza da Ivrea, ore 07:41 partenza da Ivrea, la 2735 alle ore 16:25, sempre partenza da Torino verso Ivrea e la 2737 alle ore 17:30. Sono tratte che facciamo in doppia composizione, che vuol dire i 2 BRT uniti, ovviamente quando i BRT sono disponibili, i BRT sono cinque, hanno poi dei momenti di manutenzione o, a volte - come è capitato ieri mattina alle ore 07:40 - un disguido ha creato una grossa problematica, tra l'altro ho avuto modo di far osservare non tanto il problema di tipo tecnico ma la mancata informazione agli utenti in quel momento che ha creato una serie di problemi poi per la percorrenza verso Torino, però questi sono problemi tecnici che possono capitare.

Cosa stiamo facendo? Stiamo controllando e monitorando in maniera importante il servizio, facciamo circa ottanta controlli al mese, che vuol dire quasi mille controlli l'anno. Lavoriamo in termini più politici con l'assessore Gabusi, abbiamo cercato - e cercheremo di farlo sempre di più - di trovare delle risposte in quelle fasi in cui non c'è la possibilità di utilizzare la doppia composizione nell'interesse dei cittadini valdostani e dei cittadini piemontesi, ovviamente tutto questo senza gravare sui costi dei servizi, che non devono essere a carico dell'Amministrazione regionale valdostana.

Da contratto - e ripeto, sono cose che immagino lei ricordi - il servizio ferroviario deve fornire, per non incorrere in penali, una media dichiarata di non superamento della capienza dei posti a sedere e questa capienza dei posti a sedere viene controllata ovviamente dai nostri servizi, ma non solo. Nei primi tre mesi dell'anno, facendo una comparazione fra i servizi 2023 e i servizi 2024, questo risultato è decisamente migliorato, glielo dico perché questi sono i dati che vengono riportati.

Perché è importante citare il contratto? Perché è questo che ci permette di agire per richiedere, a quel livello contrattuale, il miglior servizio possibile per le persone che debbono utilizzare la nostra tratta.

Io ho registrato, ma perché sono cose che sono state dette, una notevole soddisfazione rispetto a certe corse, perché la doppia composizione ha permesso agli utenti valdostani di trovare posti a sedere, le difficoltà che abbiamo su Piemonte-Valle d'Aosta sono in particolare nel tratto Torino Porta Susa-Chivasso, perché quello è il tratto che carica di più e dove gli utenti giustamente, essendo un servizio universale, decidono di prendere... qual è il momento migliore.

Come vi ricordo, abbiamo chiesto ad Arriva, già da settembre, di offrire, per esempio il venerdì, dei servizi a mercato negli orari di punta - erano giorni particolarmente difficili - quindi si sta lavorando nella direzione di continuare a controllare questi servizi e di migliorare dove è possibile.

Nell'ultimo periodo, quando è venuta a mancare la doppia composizione, è stato messo a disposizione da parte di Trenitalia un materiale rotabile sufficientemente capiente, - "Hip Hop" in quest'occasione -, ovviamente tutto questo fa parte della contrattualistica che stiamo cercando di seguire.

Noi interveniamo puntualmente sui problemi e segnaliamo l'interesse comune; in questo momento, ancor di più, è interesse della Valle d'Aosta garantire, a chi già si trova con una rottura della tratta su Ivrea, una qualità del servizio almeno sufficiente, un minimo di comfort con le sedute.

Ovviamente il tema della capienza del servizio di trasporto pubblico sconta il fatto che non possono essere a prenotazione, perché altrimenti si potrebbero risolvere anticipatamente, ma rischieremmo di lasciare le persone in assenza di servizio.

Monitoriamo quindi il lavoro, lo facciamo con la collaborazione sia di Trenitalia che di Piemonte e cerchiamo di lavorare soprattutto per il futuro, lei sa che stiamo acquistando nuovi treni che saranno in questo caso più capienti e che speriamo possano dare la migliore risposta.

Ultima osservazione riguardo a quello che ci fanno notare gli utenti in questi primi tre mesi di servizio, anche con l'autobus sostitutivo: c'è una discreta puntualità degli autobus in arrivo e in partenza rispetto al servizio precedente, che riporta al tema che un'infrastruttura così utilizzata, soprattutto nel tratto piemontese, fa poi scontare, rispetto alla qualità e alla puntualità, tutta una serie di problematiche che speriamo possano essere affrontate e risolte con una parte degli investimenti in corso e altri che dovranno ancora essere fatti.

Presidente - Per la replica, la parola alla collega Minelli.

Minelli (PCP) - Ovviamente ero a conoscenza del fatto che lei ha ricordato, cioè che dal 2015 la competenza per l'intera tratta fino a Torino è in capo alla nostra Regione e che c'è un contratto in essere che stabilisce delle regole precise.

La nostra interrogazione scaturisce da segnalazioni che sono pervenute da utenti della ferrovia e anche dall'aver appreso dagli organi di stampa del sovraffollamento di alcuni treni che partono ora da Ivrea e che in alcune ore della giornata, laddove non si riesce ad effettuare il servizio in doppia composizione, sono veramente stipati.

Uno di questi è il treno 2716 delle ore 08:41 per Torino, un bimodale che viaggia in singola, e che risulta praticamente sempre pieno e, come diceva anche lei, questo si verifica perché il servizio non viene utilizzato ovviamente soltanto dagli utenti valdostani che raggiungono Ivrea con il servizio di autobus sostitutivo e poi proseguono con il treno, e nemmeno da parte dei Canavesani, ma anche da tutti quei pendolari che provengono dal bacino di Chivasso per recarsi a Torino e che ovviamente, per questione di orari e di comodità, scelgono anche i treni che provengono da Ivrea, comunque i treni del contratto valdostano.

Ci sono state anche, a questo proposito, delle interrogazioni presentate in Consiglio regionale del Piemonte con delle lamentele non riguardo a noi, ma riguardo al fatto che la Regione Piemonte si era impegnata da tempo a risolvere alcuni problemi, però purtroppo non è stato così.

L'assessore ai trasporti di quella Regione; Gabusi, in ultimo ha risposto in aula che la sola vera soluzione sarà l'elettrificazione della tratta da Ivrea ad Aosta che permetterà di utilizzare, a partire da Aosta, treni più capienti.

A noi fa sicuramente piacere che l'assessore Gabusi, l'Assessore piemontese di una Giunta di centro-destra condivida, a differenza anche dei miei dirimpettai, l'esigenza dell'elettrificazione della nostra tratta, che attendiamo da tempo, però siamo altrettanto convinti che non si possa aspettare il dicembre 2026 per dare a tutti gli utenti della ferrovia un servizio migliore.

Ai sensi del contratto che è in essere tra Trenitalia e la Regione Valle d'Aosta, molte corse per i viaggi diretti tra Ivrea e Torino utilizzano oggi i bimodali di proprietà della nostra Regione che funzionano in quella tratta adesso soltanto in modalità elettrica, treni che però - come sappiamo - sono pochi, sono cinque, ma in realtà sono quattro, perché uno a turno è praticamente sempre in manutenzione, sono poco capienti e solo come ha ricordato lei per una parte delle corse possono essere utilizzati in doppia composizione, però la tratta Ivrea-Chivasso-Torino è già elettrificata, quindi può utilizzare, e da come lei mi ha risposto utilizza già anche, dei premi esclusivamente elettrici, ha fatto riferimento agli "Hip Hop" che sono più capienti.

La ferrovia serve sia per gli utenti valdostani sia per quelli piemontesi e, al di là dei contratti che comunque ci sono e vanno rispettati, è necessario che all'organizzazione del servizio - e anche alle spese, io direi - concorrano entrambe le Regioni, ed era questa la ragione delle nostre due domande.

Lei ci ha rassicurato sia sulla questione del monitoraggio che viene effettuato puntualmente, sia sulla collaborazione che c'è con la Regione Piemonte, ma anche per quello che riguarda Trenitalia, e concordo sull'importanza della presenza del dottor Zuccalà, che segue entrambe le questioni.

Giusto e corretto quindi collaborare con il Piemonte, perché è un servizio interregionale ed è interesse e dovere di tutti lavorare per migliorarlo il più possibile; crediamo anche, e qui faccio un'aggiunta, che si possa e si debba pensare fin da adesso a un modello di esercizio a partire dal dicembre del 2026. Potendo utilizzare treni elettrici per arrivare fino ad Aosta, credo che si potranno introdurre anche delle modifiche e delle migliorie nell'orario.

Ovviamente credo che sia un modello da studiare fin d'ora, in collaborazione tra le due Regioni e Trenitalia.