Objet du Conseil n. 3513 du 4 avril 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3513/XVI - Reiezione di mozione: "Introduzione del Progetto di Pet Therapy nelle strutture socio-sanitarie-assistenziali della regione".
Bertin (Presidente) - Passiamo pertanto al punto n. 53. Consigliere Ganis, ha facoltà di intervenire.
Ganis (LEGA VDA) - Questa iniziativa ha come finalità quella di evidenziare l'importanza della terapia denominata Pet Therapy o IAA (interventi assistiti con gli animali).
Permettetemi un breve excursus storico: la storia dell'impiego degli animali come coadiuvanti alle normali terapie mediche può essere fatta risalire ai tempi antichissimi, però un primo approccio terapeutico risale al XIX secolo, quando in Belgio vennero introdotti alcuni animali per curare i disabili.
Tuttavia, il primo studio realmente accertato circa l'utilizzazione scientifica degli animali a scopo terapeutico risale al 1792, quando in Inghilterra si cominciò a curare pazienti con disturbi mentali, incoraggiandoli a prendersi cura di animali domestici.
Il primo impiego di animali a scopo terapeutico negli ospedali è stato realizzato nel 1919 negli Stati Uniti, a Washington, dove vennero introdotti dei cani per curare i pazienti che durante la Prima Guerra Mondiale avevano riportato gravi forme di depressione e schizofrenia.
Il concetto di Pet Therapy sembra sia stato annunciato per la prima volta dal neuropsichiatra infantile Boris Levinson nel 1953.
Nel suo libro, Levinson parla del cane come co-terapeuta e dalle sue osservazioni ed esperienze Levinson nel 1969 elabora la teoria della psicoterapia infantile orientata con l'uso di animali, che si basa su alcuni elementi tipici della psicologia infantile e del rapporto bambino-animale.
Dagli anni '70 in poi, questo tipo di terapia, cosiddetta dolce, ha trovato numerosi campi di applicazione negli Stati Uniti, dove nel 1981 viene fondata la Delta Society, associazione che si prefigge di studiare l'interazione uomo-animale e gli effetti terapeutici legati alla compagnia degli animali.
In Italia la Pet Therapy approda solo nel 1987: se ne parla per la prima volta in un convegno a Milano sul ruolo degli animali nella società. La vera svolta avviene nel 2009, quando viene istituito il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con animali, IAA.
Nel nostro Paese, a differenza di altri, la Pet Therapy è una pratica ancora oggi non del tutto sviluppata; inizialmente ha preso molto campo soprattutto al Nord, ma adesso possiamo notare che si è sviluppata anche in altre Regioni.
Nella realtà toscana la Pet Therapy ha visto la sua nascita in particolare all'interno dell'ospedale pediatrico Meyer, dove viene attuata da molti anni, portando ottimi risultati.
Nella fase iniziale, agli animali era riservato uno spazio preciso all'interno dell'ospedale, dove potevano entrare in contatto con i bambini; oggi invece ha subìto alcuni sviluppi e ora gli animali sono accompagnati direttamente al letto del bambino malato.
Inoltre, da poco tempo, è entrata a far parte anche all'ospedale Careggi di Firenze e negli ospedali di Pisa e Lucca.
Vorrei ricordare che la Pet Visiting - come ho già evidenziato in un'iniziativa precedente - mira invece a favorire la continuità relazionale fra il paziente ricoverato e il proprio animale d'affezione.
Dopo la delibera della Regione Toscana, questa pratica è stata messa in atto all'interno dell'ospedale fiorentino Santa Maria Nuova e in alcuni hospice della zona; questo progetto verrà poi esteso negli ospedali di Pistoia e Prato, mentre per quello che concerne la nostra regione, l'utilizzo in campo sanitario di questa terapia non ha riscontrato l'interesse da parte del Governo regionale.
Tornando alla finalità e allo scopo di questa iniziativa, occorre tener conto che gli animali fanno bene alla salute, soprattutto alle persone che soffrono.
In presenza di un disagio o di una disabilità psichica o fisica, poi sono un sostegno potente dagli effetti evidenti sul benessere del paziente.
Su questo si basa la Pet Therapy, la terapia assistita con gli animali, che ha faticato un po' prima di riuscire ad imporsi, ma che oggi affianca spesso la medicina tradizionale nei percorsi di cura.
Da sempre l'uomo si circonda di animali domestici per star meglio, ma da diversi anni i migliori amici dell'uomo vengono impiegati con successo anche in ambito sanitario.
Anche da noi non c'è Regione italiana che non abbia almeno un presidio, almeno uno, che porta avanti un progetto di terapia assistita con persone e animali, dalle scuole alle comunità di recupero, dagli ospedali agli istituti penitenziari.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che durante le sedute di Pet Therapy si riduce l'ansia, si abbassano la pressione sanguigna, la glicemia, il battito cardiaco e aumentano i livelli di cortisolo e endorfine, ormoni del benessere.
Il contatto con gli animali aiuta molto dal punto di vista motorio, anche per chi soffre di depressione, il contatto con l'animale è stimolante.
Chi sono le persone che più di tutte possono trarne beneficio? Sicuramente sono gli anziani e le persone con difficoltà.
Negli anziani, soprattutto per coloro che vivono in case di riposo o soffrono la solitudine, il contatto con gli animali aiuta a ritrovare serenità e gioia.
I pazienti affetti di Alzheimer e da altri tipi di demenza, con un'ora e mezza alla settimana in compagnia degli animali, sembra riportare una diminuzione dell'insonnia e persino delle cadute.
Nelle persone autistiche la Pet Therapy si rivela importante nel miglioramento delle funzionalità sociali e comportamentali, grazie al sostegno emotivo, psicologico e di supporto per la riabilitazione motoria.
La terapia assistita con gli animali si è rivelata quindi utile anche in casi di ricoveri in Ospedale quando le degenze sono molto lunghe. Con la presenza di un animale è accertato un miglioramento nelle capacità di recupero e di riabilitazione della persona malata, senza contare il dono più prezioso che gli animali riescono ad offrire ai pazienti - è così, caro Assessore -, specie ai più piccoli: il sorriso e il gioco, un valido motivo perché questa terapia venga introdotta anche in un ambiente pediatrico, come succede negli altri ospedali.
Anche nella nostra regione si stanno affacciando sul mercato nuove figure professionali che vantano esperienze inerenti all'attività e alle terapie assistite con gli animali e che propongono alle scuole e alle strutture socio-sanitarie progetti con ausilio di animali per il miglioramento del benessere e della salute umana.
Nel tempo, sono stati realizzati progetti in differenti contesti educativi, scuole d'infanzia, scuole primarie, scuole secondarie, di primo grado e centri per disabili.
Ricordo che oggi la Pet Therapy, denominata IAA (interventi assistiti con gli animali) comprende una serie di progetti finalizzati, come abbiamo più volte evidenziato, a migliorare la salute ed il benessere delle persone.
In questo caso, l'animale coinvolto è un cane certificato dal punto di vista sanitario e comportamentale, come indicato dall'articolo 5 delle linee guida del Ministero della salute; gli interventi assistiti con gli animali sono svolti da figure professionali, formate, con competenze socio-educative e socio-sanitarie, ed è proprio una di queste la finalità di questa mozione, riuscire a portare la Pet Therapy all'interno del Beauregard di Aosta, in particolar modo nel reparto di pediatria.
In merito a queste considerazioni, la mozione del nostro gruppo impegna il Governo regionale a predisporre ogni iniziativa utile affinché anche nella nostra regione venga introdotto il progetto di Pet Therapy, sia all'interno delle strutture socio-sanitarie e assistenziali, ove non ancora realizzato, sia all'interno dei piani triennali per l'offerta formativa delle scuole valdostane.
Presidente - Apriamo la discussione generale. La discussione generale è aperta. Si è prenotato il consigliere Jordan, ha facoltà di intervenire.
Jordan (AV-VdA Unie) - Les interventions assistées par les animaux jouent un rôle important, en tant que médiateurs, dans les processus thérapeutiques, rééducatifs, récréatifs. Il existe de nombreuses preuves scientifiques qui démontrent leur efficacité.
Les interventions assistées par les animaux peuvent impliquer efficacement, notamment les utilisateurs appartenant aux catégories les plus faibles, comme les malades, les enfants, les personnes âgées, les personnes avec des handicaps, les personnes en difficulté ou socialement marginalisées.
Les objectifs qui peuvent être atteints avec des interventions assistées par les animaux sont nombreux, et j'ai eu la possibilité de le vérifier à plusieurs reprises, aux occasions auxquelles j'ai participé: les principales sont le renforcement des ressources personnelles, la confiance en soi, la création d'un soulagement émotionnel, mais aussi - comme le disait le collègue Ganis -, faciliter la communication, l'intégration sociale, encourager les compétences sociales, un meilleur contrôle des impulsions personnelles et aussi moins des réactions agressives.
Le secteur des interventions assistées par les animaux avait, sans aucun doute, besoin d'une réglementation homogène au niveau national, ce qui s'est fait, ce qui s'est produit avec des lignes directrices, un accord qui a été mis en œuvre dans notre région aussi, avec une délibération du Gouvernement en 2015.
La bonne application des interventions assistées par les animaux, il est important de le rappeler, nécessite l'implication d'une équipe multidisciplinaire, capable de gérer la complexité de la relation homme-animal et composée, selon le type d'intervention, de professionnels de la santé, de la pédagogie et de la technique, avec des tâches et des responsabilités qui sont différentes; il est donc fondamental que dans l'activité d'intervention assistée par les animaux, celle-ci soit basée sur des critères scientifiques rigoureux, capables de protéger et de respecter à la fois les patients et les animaux. Réglementations qui doivent également être représentés même ici, au Conseil, de manière sérieuse et complète ça pour éviter de trop simplifier un sujet qui n'est pas simple et qui ne devrait pas l'être par rapport et par respect à ce que je viens de souligner; il ne faut pas banaliser le sujet, il ne faut pas donner des illusions faciles aux gens.
La délibération que j'ai mentionnée établit les modalités d'accréditation, tant des structures que des opérateurs qui réalisent des interventions assistées avec les animaux, les modalités de réalisation des interventions, les exigences structurelles et les exigences de formation des opérateurs. Ce faisant, un registre régional a également été établi dans notre région; registre dans lequel doivent s'inscrire (et ils sont inscrits) les prestataires de formation accrédités dans la région.
Ce que je viens de décrire, c'est le parcours que l'Administration régionale a tracé ces dernières années, en démontrant de manière concrète, et en faisant comprendre qu'existent, et pas seulement aujourd'hui, la volonté et la conviction sur cette activité.
L'Administration et les structures techniques ont travaillé et travaillent beaucoup pour promouvoir cette opportunité; en outre, les institutions scolaires, dans leur autonomie, ont commencé à promouvoir des projets en ce sens; ainsi, les différentes structures sociales qui ont prévu des actions et des initiatives. Pour les structures sanitaires, l'argument est plus compliqué car les mesures à utiliser nécessitent de vérification et d'adaptation qui doivent être plus approfondies.
Pour cette initiative nous reconnaissons et nous apprécions la sensibilité montrée par le promoteur sur un sujet autant important, qui nous amène à discuter et approfondir ce thème ici, aujourd'hui, mais, en même temps, je reconnais que l'engagement que le promoteur nous demande est superflu, puisque toutes les conditions pour encourager cette activité sont déjà présentes.
Je suis sûr que les expérimentations menées dans certaines écoles, ainsi que les activités menées avec les associations et des formations ont permis et permettront de contribuer à mieux faire comprendre les opportunités qui offrent les interventions assistées par les animaux.
Enfin, et je conclus Président, nous pensons que ce que peut être nécessaire, et c'est une invitation que je fais à l'assesseur Marzi, qu'il est également nécessaire de travailler sur l'opinion publique pour mieux promouvoir, et peut-être il y a des limites culturelles à surmonter, pour mieux promouvoir le potentiel des interventions assistées par les animaux.
Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento, chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo, replica l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Prima di leggere la risposta a quest'iniziativa del collega Ganis, è importante, visto che stiamo parlando di una mozione, quindi di un atto d'indirizzo, specificare puntualmente che cosa viene chiesto in termini di impegnativa.
"Il Consiglio regionale impegna il Governo regionale a predisporre ogni iniziativa utile affinché anche nella nostra Regione venga introdotto il progetto di Pet Therapy, sia all'interno delle strutture socio-sanitarie assistenziali, ove non ancora realizzato, sia all'interno dei piani triennali per l'offerta formativa delle scuole valdostane".
Come richiamato anche dal collega Jordan, che ringrazio, con delibera di Giunta regionale n. 1680 del 20 novembre 2015 sono state recepite le linee guida nazionali del 15 maggio 2015 per gli interventi assistiti con gli animali, cioè quello che in italiano si definisce Pet Therapy.
Tali linee guida sono state recepite nella consapevolezza dell'interesse su tutti i settori del mondo degli animali di affezione e del fatto che le attività che coinvolgono utenti o pazienti in condizioni di fragilità e gli animali necessitano di una regolamentazione omogenea a livello nazionale e regionale.
Gli interventi assistiti con gli animali, detti appunto Pet Therapy, coinvolgono soprattutto utenti appartenenti a categorie più deboli, quali malati, bambini, anziani e persone con disabilità. Devono essere quindi improntati su rigorosi criteri scientifici e necessitano, quindi, di una regolamentazione specifica volta a tutelare sia il paziente/utente, sia gli animali.
Gli interventi assistiti con gli animali sono svolti da équipe multidisciplinari - come ha richiamato anche il collega Jordan - e prevedono tre tipologie di attività: la terapia assistita con animali a la valenza terapeutica, finalizzata alla cura di persone con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime (l'intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione medica); l'educazione assistita con animali, seconda tipologia di tipo educativo che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita, di relazione e inserimento sociale delle persone in difficoltà; ultimo, ma non ultimo, l'attività assistita con animali, intervento con finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione attraverso il quale si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale.
A seconda della tipologia di attività svolta vi deve essere una équipe multidisciplinare composta da diverse figure professionali, sanitarie e non, e operatori che concorrono alla realizzazione degli interventi di Pet Therapy, lavorando in stretta collaborazione tra loro. Ad esempio, se parliamo di terapia assistita con gli animali, l'équipe deve essere composta da: un responsabile di progetto, che deve essere un medico specialista o uno psicologo psicoterapeutico; un referente di intervento che prende in carico la persona durante la seduta e deve essere una figura professionale dell'area sanitaria di documentata esperienza e competenza in relazione agli obiettivi prefissati; un medico veterinario esperto in interventi assistiti con animali e il coadiutore dell'animale stesso.
Nella più semplice delle Pet Therapy, ovverosia l'attività assistita con animale, l'équipe invece è così composta: il responsabile di attività che organizza e coordina le attività, il medico veterinario esperto in interventi assistiti con gli animali e il coadiutore dell'animale stesso.
La citata delibera 1680/2015 stabilisce:
1) le modalità di riconoscimento degli operatori che erogano l'attività;
2) la disciplina delle modalità degli interventi, i requisiti strutturali e gestionali per la loro esecuzione, i requisiti di formazione degli operatori, gli enti deputati alla formazione degli stessi;
3) le modalità di riconoscimento dei centri specializzati e delle strutture non specializzate che erogano terapie ed educazione assistita con animali residenziali, che necessitano quindi di un nulla osta dell'Assessorato alla sanità, per il tramite e previo parere dell'Azienda USL.
Per quanto concerne le attività sul tema, ad esempio, sin dal 2010 è attivo un importante servizio di riabilitazione equestre rivolto a persone con disabilità psicofisiche presso il maneggio del Comune di Nus, sostenuto dall'Amministrazione regionale.
Riguardo alle attività presso le strutture sanitarie, socio-assistenziali e socio-sanitarie, le medesime devono assolvere a specifici requisiti strutturali organizzativi.
Per quanto attiene alla sensibilizzazione e al corretto rapporto uomo-animale, le strutture veterinarie del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda USL, e naturalmente l'Associazione A.VA.P.A. per la protezione degli animali, organizzano già in tal senso iniziative e corsi come richiesto dall'Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali, nell'ambito anche del piano di lotta al randagismo.
È inoltre istituito l'albo degli operatori registrati per la Pet Therapy, sempre conformemente alla citata delibera 1680/2015, che è pubblicato sul sito regionale nella pagina dedicata alla sanità, ai quali spetta soprattutto l'iniziativa di proporre progetti e iniziative sul tema. Per cui, all'interno di questa deliberazione, è individuato l'albo di riferimento ed è anche individuato che devono essere questi soggetti a proporre iniziativa alla pubblica Amministrazione regionale, come tra l'altro spesso voi richiamate in un giusto rapporto che ci deve essere tra pubblico, privato-sociale e Amministrazione regionale.
Per quanto riguarda il mondo della scuola, la Sovrintendenza agli studi del collega Guichardaz, che ringrazio, informa che vi è la disponibilità a favorire presso le scuole, in particolare quelle dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, interventi di tipo educativo e/o rieducativo.
Informa inoltre che a livello regionale, ad inizio anno scolastico, è stato inserito nel catalogo dell'offerta educativa destinata agli alunni di ogni ordine e grado di scuola il progetto "Un animale per amico". Si tratta di un'attività che, nel caso in cui la singola scuola decida nella sua autonomia organizzativa di svolgere, viene direttamente organizzata e gestita dalla medesima.
Allo stesso modo, le singole scuole, nella loro piena autonomia decisionale organizzativa, possono svolgere attività proposte da privati, associazioni o altri enti anche comprendenti il coinvolgimento degli alunni con disabilità, favorendone quindi l'inclusione e le capacità relazionali.
Tali progetti, anche se non espressamente qualificabili come Pet Therapy ai sensi della citata delibera 1680/2015, nella scuola favoriscono comunque esperienze positive nella sensibilizzazione al corretto rapporto uomo-animale, come tra l'altro individuato nello spirito della sua iniziativa.
Riassumendo quindi, in sintesi, l'impegno avviato sul tema:
1) abbiamo recepito in breve tempo le linee guida nazionali proprio per regolamentare il settore che vede sempre più l'interesse dei cittadini e che deve quindi essere svolto da personale qualificato in strutture adeguate, tutelando sia le persone che gli animali coinvolti;
2) le attività in essere hanno permesso di certificare il centro di riabilitazione equestre sito nel Comune di Nus, per cui facciamo parte anche noi delle Regioni che già applicano la Pet Therapy, e di certificare gli operatori che possono proporre di progettare le attività di Pet Therapy da svolgere nelle strutture;
3) l'Amministrazione regionale ha da sempre supportato i progetti sinora presentati, come testimonia la convenzione per il servizio di riabilitazione equestre succitato;
4) ad oggi non risultano pervenute agli uffici competenti altre proposte inerenti progetti di Pet Therapy, così come non sono pervenute segnalazioni di difficoltà operative da parte degli operatori del settore, ai quali ricordiamo sono demandate le presentazioni di iniziative progettuali, come tra l'altro avete più spesso proposto in termini di rapporto tra la pubblica Amministrazione e il terzo settore. É bene precisare inoltre che nell'attività di Pet Therapy a fini terapeutici devono rientrare specifici progetti in risposta a manifeste esigenze terapeutiche prescritte dagli specialisti;
5) sono in essere percorsi di sensibilizzazione anche all'interno delle scuole al corretto rapporto uomo-animale che, considerato il sempre più diffuso numero di animali presenti nelle famiglie, è assolutamente interessante.
Rispetto a quanto richiesto nell'impegnativa, per quanto illustrato, confermiamo quindi il nostro impegno nelle attività avviate e la disponibilità a valutare eventuali altre iniziative sul tema da parte degli operatori di Pet Therapy sul territorio iscritti nell'elenco della 1680.
Inoltre, l'Azienda USL è disponibile a valutare progetti specifici verificando preventivamente i requisiti strutturali, organizzativi e igienici necessari.
Per questi motivi, e per quanto stiamo già facendo, l'impegnativa è nei fatti già applicata ed operativa e quindi anche il collega Ganis, nel rappresentare una sensibilità già applicata, dovrebbe valutare positivamente la possibilità di ritirare l'iniziativa; altrimenti, visto che stiamo già facendo quanto di fatto rappresentato, ci asterremo.
Aggiungo sicuramente, rispetto all'indirizzo di quest'iniziativa, che esprime la sensibilità del caso da parte del Consiglio, e il suggerimento anche del collega Jordan rispetto a rinverdire quanto la 1680/2015 ha già messo a disposizione, è sicuramente una cosa positiva e di cui prendere atto.
Presidente - Consigliere Ganis, a lei la parola.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta e anche collega Jordan per l'intervento.
Ovvio che non condivido e non apprezzo, mi dispiace, la sua risposta.
La mozione che ho portato in Consiglio ha anche una finalità, quella di mettere appunto in evidenza una professione riconosciuta a tutti gli effetti e valorizzare un ambito particolarmente complesso, quello sanitario, per far sì che anche la nostra regione sia al passo con i tempi, come succede nelle altre regioni d'Italia.
Tra l'altro, tengo a precisarlo, la Pet Therapy viene praticata - come ha detto anche lei - da personale formato, con delle competenze riconosciute a livello sanitario nazionale, che rispecchiano appieno le linee guida e che gode anche in Valle d'Aosta l'approvazione dell'ordine dei veterinari valdostani e non mentula canis come direbbe il collega Manfrin.
Terminato il mio disappunto e il mio più totale dispiacere, vorrei mettere a fattor comune alcune precisazioni: la Pet Therapy, come ha detto lei, Assessore, o che è stata sostituita col termine più appropriato di IAA (interventi assistiti con gli animali), è classificata in base a dei diversi ambiti di riferimento.
Terapia assistita con gli animali (la TAA), l'educazione assistita con gli animali (EAA), e attività assistita con gli animali (la AAA), ma da chi sono classificati? Dall'Istituto Superiore di Sanità, che ne riconosce i benefici, le situazioni e i luoghi dove queste attività si possono svolgere; uno di questi è proprio l'ospedale, oltre che le strutture sanitarie, cosa che oggi, nella nostra regione, non è possibile.
I benefici li abbiamo già evidenziati, ma poi c'è dell'altro; la conosco anch'io la delibera n. 1680 recante "Linee guida nazionali per interventi assistiti con gli animali, IAA", la DGR istituisce un albo regionale - lo sapevo, grazie Assessore -, con i soggetti accreditati, le modalità di riconoscimento delle strutture e degli operatori e dove possono essere svolti gli interventi, ospedali... cosa che non accade nella nostra regione. Poi farò i dovuti accertamenti, comunque negli ospedali non è possibile.
Negli istituti scolastici sì, forse, case famiglie sì, private.
Gli estremi per accogliere questa mozione ci sono tutti, a mio avviso manca la volontà, perché l'impegnativa si può modificare.
Ora le faccio alcuni esempi di alcune regioni dove si pratica la Pet Therapy, una di queste è la Puglia. La USL di Foggia ha avviato nel 2015 il progetto benessere Pet Therapy, e a San Severo, Comune con 53 mila abitanti, nasce il centro di Pet Therapy, dimostrandosi efficace per favorire la cura, il benessere e la riabilitazione delle persone disabili. In tutti questi anni sono stati assistiti circa 600 utenti.
In Toscana, presso l'ospedale pediatrico Meyer, sono presenti e lavorano in tutti i reparti, a Careggi gli amici pelosi entrano addirittura in rianimazione, qui da noi non possono neanche entrare nel posteggio.
Progetti sperimentali sono stati adottati anche negli ambulatori pediatrici dell'ospedale Santa Chiara di Pisa.
Per quanto riguarda le scuole, è vero, alcuni progetti sono stati fatti anche nella nostra regione.
Quello che mi rattrista maggiormente è notare da parte sua una freddezza e indifferenza, come ha già dimostrato più volte, nei confronti di una terapia, come questa, di grande diffusione.
A mio avviso, ripeto, manca una volontà politica nel votare questa mozione; peccato, perché rendere operativi questi progetti migliorerebbe la vita di molti cittadini valdostani, soprattutto nei confronti di quelli che soffrono e di chi ha delle difficoltà fisiche e psichiche.
Per queste ragioni, come gruppo, porteremo al voto questa mozione.
Presidente - Se non ci sono altri interventi... Consigliera Erika Guichardaz per dichiarazione di voto.
Guichardaz E. (PCP) - Ringrazio il collega Ganis, che già in uno degli scorsi Consigli aveva affrontato questo tema, soprattutto degli animali di affezione, che sappiamo essere molto importanti, sia per quello che riguarda gli anziani, sia per quello che riguarda i disabili; e sappiamo tutti, almeno chi ha avuto a che fare con attività didattiche o attività di tipo socio-sanitario e socio-sanitario, che cosa voglia dire per le persone in difficoltà.
Credo che questa mozione potesse essere benissimo emendata, perché ritengo che sia importante quanto posto dal collega in Consiglio, e soprattutto ritengo importante che vengano verificate quelle certificazioni di cui il collega ha parlato, perché purtroppo ci sono tante persone che si improvvisano, e sotto questo punto di vista queste persone che si improvvisano spesso fanno dei danni. Lo dico perché abbiamo posto il problema anche sugli infermieri, quindi a volte si hanno addirittura deroghe sugli infermieri senza dei veri e propri accertamenti, immaginiamoci per persone che possono in qualche modo entrare a contatto con disabili, anziani e malati, e non avere quindi quanto ha sottolineato il collega.
Nonostante non ci convincesse l'impegnativa, perché secondo noi avrebbe dovuto essere posta in maniera diversa, proprio perché non è stata emendata, e riteniamo importante invece il tema posto dal Consigliere, noi la voteremo.
Presidente - Consigliere Di Marco, a lei la parola.
Di Marco (PA) - La validità terapeutica della Pet Therapy è ormai ampiamente comprovata dal gran numero di studi scientifici che ne sottolineano l'importanza nell'ambito dei percorsi terapeutico-riabilitativi, educativi e ludico ricreativi, rivolti in particolare alle fasce più deboli della società, quali bambini, gli anziani, gli ammalati, le persone con disabilità.
La indicano come pratica terapeutica di supporto ad altre forme di terapia tradizionale, da attuarsi per il trattamento dei disturbi della sfera fisica e neuromotoria, come pure della sfera mentale e psichica.
Esprimo quindi il mio personale apprezzamento per il fatto che, in ragione di queste evidenze, anche la Valle d'Aosta abbia recepito l'accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regione in materia di interventi assistiti con gli animali, avviando di seguito il complesso percorso per adottare, nella loro interezza, le linee guida nazionali del 2015, mirate ad indirizzare e standardizzare questo tipo di attività, improntandole su rigorosi principi scientifici e regolamentandole al fine di tutelare sia le persone che gli animali coinvolti.
Come l'Assessore ci ha ben spiegato, ad oggi gli interventi assistiti con animali sono una realtà anche nella nostra regione e dalle sue parole si evince anche che vi sia sia l'impegno che la disponibilità a continuare sul percorso già intrapreso, continuando a sostenere le attività già poste in essere e da valutare con attenzione i nuovi progetti relativi a questa tipologia di interventi.
Venendo quindi all'impegno richiesto con questa mozione, credo che gli intendimenti espressi abbiano ampiamente dissipato eventuali dubbi sulle intenzioni per il futuro e fornito assolute certezze circa la volontà di predisporre ogni iniziativa utile ad introdurre gli interventi assistiti con animali in tutti quei contesti in cui possa risultare efficace al benessere delle persone, nel rispetto delle modalità indicate dalle linee guida nazionali e dalle tempistiche proprie dell'Assessorato competente.
Il nostro voto quindi sarà di astensione.
Presidente - Consigliere Ganis per dichiarazione di voto.
Ganis (LEGA VDA) - Sarò molto rapido. Volevo solo ringraziare la collega Guichardaz per aver chiarito alcune sottigliezze. Chi possiede i requisiti, deve poter lavorare e deve poter esercitare questa professione.
È vero, questa mozione avrebbe potuto essere tranquillamente emendata, ma manca la volontà politica.
Presidente - Assessore Marzi per dichiarazione di voto.
Marzi (SA) - Mi scuso, intervengo da Capogruppo dal tavolo, perché se scendo ai banchi poi non riesco a risalire.
Naturalmente il gruppo della Stella Alpina si asterrà e il motivo per il quale si asterrà è legato al fatto che, indipendentemente dalle volontà politiche che sono state espresse, il collega Ganis, che giustamente si muove in maniera accalorata su questo tema e che già nella scorsa iniziativa che aveva presentato ci aveva tenuto a rappresentare il numero dei valdostani che sono proprietari di un animale d'affezione, giustamente con un atto di indirizzo di questo genere continua a far riferimento ad un mondo molto variegato. In un mondo così variegato ci saranno anche delle persone che avranno ascoltato il sottoscritto, in qualità di Assessore, il collega Di Marco, in qualità di persona interessata, che ha rappresentato determinate tematiche e che, a differenza del sottoscritto, è anche possessore di un animale, non ultimo il collega Jordan il quale, a sua volta, ha rappresentato, durante l'iniziativa, sempre parlando a quella parte di valdostani che sono possessori di un animale di affezione, sempre rappresentando il fatto che la delibera 1680 è del 2015, cioè dell'anno in cui sono uscite le linee guida di riferimento: tutti quanti noi abbiamo cercato di parlare a quei possessori di animali da affezione che hanno voglia di ascoltare, indipendentemente dalla parte politica che rappresenta questo tema, e inoltre da un punto di vista amministrativo abbiamo anche voluto rappresentare che quanto nell'iniziativa è indicato già lo si sta facendo.
Rispetto anche al tema che la collega Guichardaz, che a sua volta fa politica e che giustamente da minoranza appoggia un atto di indirizzo della minoranza, quello che la collega Guichardaz ha voluto rappresentare, io l'ho letto nella risposta all'iniziativa di riferimento, dove ho fatto presente che, all'interno di questa deliberazione, c'è un albo nel quale coloro i quali hanno delle professioni, possono iscriversi.
L'aspetto sul quale volutamente ho voluto richiamare politicamente ad un atto di responsabilità il collega Ganis - perché se c'è una volontà politica nell'astenersi sulle iniziative non emendate, c'è anche una volontà politica nel portare al voto un'iniziativa che, di fatto, evidenzia quanto già facciamo - perché una parte che il collega Ganis, avendo già preparato la risposta prima, non ha voluto assolutamente evidenziare...
(intervento di un Consigliere fuori microfono)
...collega Ganis, lei ha portato una mozione, io capisco che le piacciano tanto le interrogazioni e le interpellanze che, di fatto, non prevedono replica da parte del Governo, però sulle mozioni la replica c'è e quindi, di conseguenza, siccome non sto dicendo nulla di sbagliato, faccio presente che durante la mia redarguita, mi sono permesso di far presente un semplice fatto, cioè che è assolutamente responsabilità e possibilità da parte degli operatori di settore il fatto di fare proposte all'Assessorato, e soprattutto all'Azienda USL, come è giusto che sia, perché chi studia, chi vuole fare una professione così importante e così normata, è assolutamente corretto che abbia la possibilità di proporsi e di migliorare i servizi resi. Tuttavia se c'è una deliberazione, e se questa deliberazione già incarna tutte le cose che voi avete chiesto, è perché di fatto la sensibilità in termini amministrativi già c'è, perché indipendentemente dal fatto che ci possa essere o meno freddezza su questo tema, da parte mia, più che altro, c'è chiarezza e non ci deve essere assolutamente tifo, perché è importante sia che, per quanto riguarda servizi così importanti, in termini socio-sanitari si facciano le cose per bene, sia che si richiami al fatto che chi governa segue degli atti che sono già stati approvati e che chiariscono in maniera assolutamente opportuna cosa deve essere fatto per un tema così importante per la comunità valdostana.
Ecco il motivo per il quale noi ci asteniamo rispetto ad un'iniziativa che, nei fatti, è già amministrativamente e politicamente assolutamente superata, confidando nel fatto che chi ci ascolta, a sua volta, sia in grado di cogliere una differenza tra chi mantiene un approccio serio e chi, forse, tifa.
Presidente - Consigliere Ganis lei è già intervenuto, per ripetere cosa?
Ganis (LEGA VDA) - Visto che l'assessore Marzi sostiene che io mi prepari le risposte a casa, posso rispondere, per favore?
Presidente - Qual è il fatto personale?
Ganis (LEGA VDA) - È questo, mi faccia rispondere, sennò rispondo lo stesso anche con il microfono così.
È vero, assessore Marzi, io mi preparo le risposte, ma a lei sono gli uffici a preparargliele. Io studio e mi preparo le risposte, lei invece no, lei legge quello che le preparano gli uffici.
Presidente - Questo non era un fatto personale. Consigliera Guichardaz, anche lei ha esaurito gli interventi. Non è un fatto personale, non vedo quale sia l'offesa. Consigliera Minelli ne ha facoltà, per dichiarazione di voto.
Minelli (PCP) - Per confermare la dichiarazione di voto ma per dire anche che, alla luce un po' di tutto quello che abbiamo sentito e che è stato rappresentato da una parte e dall'altra, quello che ci ripromettiamo di fare è anche una verifica sul fatto che tutti coloro che stanno effettuando delle attività di Pet Therapy abbiano i requisiti che sono stati stabiliti da quella delibera del 2015, perché vorremmo capire se è esattamente così o se c'è qualche cosa che invece ha bisogno di un'attenzione particolare.
Presidente - Mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Favorevoli: 9
Astenuti: 26 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lucianaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Planaz, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin)
La mozione non è approvata.