Objet du Conseil n. 403 du 12 juillet 1982 - Resoconto
OGGETTO N. 403/VII - APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LE ASSUNZIONI IN APPLICAZIONE DELL'ARTICOLO 13 DEL CONTRATTO REGIONE-SITAV 16.2.1978 N. 5099 DI REP.
PRESIDENTE: Do lettura del testo della delibera.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ai sensi dell'art. 13 della Convenzione Regione-Sitav per la gestione della Casa da Gioco di Saint-Vincent;
DELIBERA
di approvare il sottoriportato regolamento per le assunzioni del personale presso la Casa da Gioco.
(...Omissis...)
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ANDRIONE - (U.V.): Nella convenzione attualmente in vigore era inserito, all'art. 13, l'obbligo di arrivare ad un regolamento che stabilisse le modalità per le assunzioni della SITAV. Il Consigliere Voyat è stato da me incaricato di trattare questa lunga ed abbastanza complessa questione e lo pregherei quindi di illustrare lui stesso il regolamento.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.
VOYAT - (U.V.): Nell'adunanza del 19 marzo 1979 il Consiglio regionale deliberava con provvedimento n. 164 di nominare una Commissione consiliare speciale composta da tre Consiglieri regionali e da due rappresentanti della Società SITAV, avente il compito di predisporre, sentiti anche i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e del Comune di Saint-Vincent, una proposta di regolamento concernente le modalità di assunzione del personale della Casa da Gioco di Saint-Vincent. Questo regolamento, come già diceva il Presidente della Giunta, veniva previsto dall'art. 13 della Convenzione fra Regione e SITAV, dove si precisa che la SITAV deve impegnarsi, nell'ambito delle leggi che regolano il rapporto di lavoro e nella piena osservanza dei contratti di lavoro periodicamente stipulati, "ad effettuare ogni assunzione, anche provvisoria, in base ad un apposito regolamento che dovrà essere definito di intesa con l'Amministrazione regionale, sentite le Organizzazioni sindacali ed approvato dal Consiglio regionale".
Il Presidente del Consiglio regionale, con proprio decreto n. 3, in data 26.3.1979, costituiva la Commissione che risultava composta dal Consigliere Mappelli, dal Consigliere Péaquin e dal sottoscritto. Per quanto concerne la Società SITAV, la rappresentavano il Prof. Bruno Masi, Amministratore delegato e il Dott. Giuseppe Mori, Direttore del personale.
In data 4.4.1979 la Commissione è stata insediata dal Presidente del Consiglio ed ha proceduto alla nomina del Presidente e del Vice Presidente. Nei giorni 4 e 14 maggio 1979, la Commissione ha cominciato a lavorare abbastanza celermente, senza grandi intoppi; la Commissione Speciale ha proceduto con l'audizione dei rappresentanti delle Organizzazioni sindacali, del Comune di Saint-Vincent e del Direttore dell'Ufficio regionale del Lavoro, al quale, anche a nome degli altri Commissari di questa Commissione, va un ringraziamento particolare per la collaborazione dataci durante questi anni.
Sempre nella riunione del 14 maggio, la Commissione - al fine di snellire i lavori - ha proceduto alla nomina di un Gruppo di Lavoro costituito da un rappresentante della Regione, da un rappresentante della Società SITAV e dal Direttore dell'Ufficio del Lavoro, Dott. Scollica.
Nel corso di queste numerose riunioni sono emerse delle posizioni discordanti e contrastanti tra il rappresentante della Regione e quello della Società SITAV, soprattutto per quanto concerne l'espletamento di concorsi e di prove di assunzione per tutti i dipendenti che devono essere assunti ancora alla Società SITAV.
In data 11.0 4.1980, i rappresentanti della Società SITAV prof. Masi e dott. Mori hanno rassegnato le dimissioni dalla Commissione, non concordando sull'impostazione che seguiva il Gruppo di Lavoro. Ci sono state poi delle posizioni veramente drastiche dei rappresentanti della Società nei confronti di alcuni rappresentanti dell'Amministrazione regionale. Dopo una pausa di questa attività, durata per circa un anno e mezzo e destinata a consentire il superamento delle divergenze esistenti con la Società SITAV in ordine all'impostazione di alcuni articoli concernenti l'espletamento delle prove di selezione per l'assunzione degli impiegati amministrativi, la Commissione, grazie all'intervento del Presidente della Giunta regionale, ha ripreso i lavori ed ha proseguito gli incontri con la Società SITAV e le organizzazioni sindacali, nel corso dei quali si è addivenuti ad un accordo del testo di regolamento, su cui il Consiglio è chiamato a pronunciarsi oggi.
Il nuovo testo di regolamento, che ha ricevuto l'assenso dei rappresentanti della società SITAV e della Commissione, è composto di 17 articoli di cui brevemente darò un'illustrazione.
L'art. 2 mantiene alla Regione il controllò o come si chiamava una volta, il nulla osta - su tutte le assunzioni. L'art. 3 stabilisce i requisiti generali per essere assunti presso la Società SITAV; su questo articolo c'è stata una piccola divergenza, subito superata, in quanto la società chiedeva che non fosse richiesta la residenza, mentre noi abbiamo insistito per includerla. L'art. 5 disciplina le modalità per le assunzioni con richiesta numerica, che riguardano esclusivamente i salariati. L'art. 6 detta le modalità per la partecipazione ai concorsi. L'art. 8 disciplina le assunzioni con richiesta nominativa nel ramo amministrativo - cioè non quello tecnico dei giochi per il quale è previsto il concorso - che avvengono previ esperimenti di una prova di francese e di specifiche prove psico-attitudinali che dovrebbero dimostrare l'effettiva capacità degli interessati a svolgere le mansioni a cui dovrebbero essere poi addetti. L'art. 9 fissa i criteri per la formazione della graduatoria, l'art. 10 determina le preferenze e precedenze per l'assunzione in caso di parità, l'art. 11 stabilisce la modalità dei corsi e concorsi. L'art. 13 stabilisce il periodo che intercorre fra la pubblicazione del bando di concorso e la scadenza del tempo utile per la presentazione delle domande. L'art. 14, che è il più complesso e ha fatto più discutere la Commissione, determina la composizione della Commissione giudicatrice per l'ammissione ai corsi degli impiegati tecnici di gioco e per l'accertamento della loro idoneità. Per quanto attiene la composizione della Commissione abbiamo avuto delle difficoltà anche con le forze sindacali, le quali avevano richiesto oltre alla presenza del loro membro anche quella di un rappresentante con diritto di voto. La Commissione consiliare speciale, soprattutto in considerazione di una comunicazione scritta inviata dalla Società SITAV nella quale veniva precisato che la presenza sindacale, senza diritto di voto, in questa prima Commissione era stata citata dalle parti nell'accordo integrativo aziendale firmato nel mese di gennaio-febbraio di quest'anno, ha ritenuto opportuno rispettare quanto era già stato accordato. Si precisa però che - all'ultimo comma dell'art. 14 - la Commissione esaminatrice, la quale dovrebbe dare l'idoneità per la definitiva assunzione, viene composta secondo quanto disposto dall'art. 14 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, sulla formazione professionale in genere. La rappresentanza sindacale in questa ultima Commissione ha il diritto di voto. Come si vede, in questo articolo 14 ci sono due Commissioni: una, preliminare, che provvede a fare una certa selezione fra coloro che chiedono di fare il concorso, una seconda, composta in base alla legge 845, che darà l'ammissione finale per l'assunzione.
Con l'art. 15 la Regione si riserva il diritto di controllare l'effettuazione delle prove che svolge la società o addirittura di fare lei stessa delle prove specifiche.
In tutti i numerosi incontri intercorsi fra la Commissione speciale e le Organizzazioni sindacali, avevamo ricevuto da parte di queste ultime un documento con delle richieste specifiche, alcune delle quali ci sono sembrate veramente marginali, e non si è ritenuto doveroso accettarle; altre - soprattutto quelle riguardanti l'età massima per la partecipazione ai concorsi e la percentuale che all'inizio era stata riservata ai dipendenti interni della Società SITAV - non sono state accolte perché superate dall'entrata in vigore del nuovo contratto collettivo di lavoro, stipulato tra le Organizzazioni Sindacali confederali e la Società SI-TAV. La richiesta avanzata dal Comune di Saint-Vincent, concernente la presenza di un rappresentante del Comune all'interno della Commissione giudicatrice, non è stata accolta dalla Commissione speciale in quanto si riteneva che se fosse stata accettata, tale prassi avrebbe dovuto essere seguita anche in tutti gli altri concorsi pubblici, per cui un domani il Comune di Aosta avrebbe potuto addirittura pretendere un rappresentante in qualunque commissione di assunzione alla Regione.
La stesura di questo regolamento è stata alquanto laboriosa, non solo per le sopraindicate divergenze fra la Società SITAV ed i Commissari regionali, ma anche per il fatto che era particolarmente difficile per il rappresentante della Regione e della SITAV disciplinare una materia delicata come quella delle assunzioni, regolamentata con leggi statali abbastanza vecchie e dove la Regione purtroppo non ha abbastanza competenza. Un'altra difficoltà era costituita dall'atipicità del lavoro svolto nella società SITAV; si sa bene infatti che per il particolare lavoro che si svolge sono richieste persone altamente qualificate. Non va sottaciuto il fatto che la società SITAV, pur gestendo una Casa da Gioco per conto della Regione, è pur sempre una società privata ed è pertanto estremamente difficile da parte della Regione, che non ha competenza in materia, riuscire a disciplinare una azienda privata nelle sue assunzioni.
Fatte queste brevi considerazioni, che intendono spiegare un po' i motivi per i quali i tempi sono stati particolarmente lunghi, mi sembra che il lavoro svolto con diligenza da tutta la Commissione sia altamente positivo , in quanto l'essere riusciti a predisporre un regolamento delle assunzioni in una azienda altamente qualificata e di vitale importanza per l'economia regionale quale la Casa da Gioco di Saint-Vincent, costituisce un fatto politico di notevole rilevanza che non potrà non trovare concordi tutti coloro che vogliono che la gestione della Casa da Gioco sia sempre più efficiente, nell'interesse sia dell'azienda che della comunità valdostana. Presenteremo come Commissione un emendamento all'art. 14 in quanto avevamo previsto parlando delle Organizzazioni sindacali di mettere "Organizzazioni sindacali confederali". Pertanto chiederemo che all'art. 14, settimo comma, dopo le parole "dalle Organizzazioni Sindacali" sia aggiunta la parola "confederali".
PRESIDENTE: E' aperta la discussione.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Péaquin, ne ha facoltà.
PEAQUIN - (P.C.I.): Non credo ci sia molto da aggiungere alla relazione fatta dal Presidente della Commissione Speciale, Voyat, che ci ha informato in modo esatto dell'iter di questa Commissione. E' necessario ribadire il lungo periodo di tempo trascorso dal 1979 al '1982 prima di arrivare alla presentazione di questo regolamento, e ricordare come dopo un avvio di lavori molto intenso l'attività si sia interrotta per la decisione della SITAV, che non condivideva l'impostazione che la Commissione si era data, di non partecipare più ai lavori della Commissione. Una posizione, questa, che è stata definita ultimamente dagli stessi rappresentanti della SITAV "Garibaldina"; infatti la scelta di abbandonare i lavori non è stata la migliore, anche perché la Commissione si è sempre dichiarata disponibile a discutere sull'argomento. Comunque, dopo tre anni di tempo, oggi è arrivata in Consiglio questa proposta di regolamento, che non è l'optimum, ma poiché l'art. 13 della Convenzione stabiliva in modo preciso che doveva essere predisposto un regolamento d'intesa tra la Regione e la SITAV, è quanto di meglio si è potuto fare in questo momento. Si rendono necessarie l'osservanza e il rispetto di questo regolamento e dovrà esserci la volontà della Giunta regionale, in modo particolare del Presidente, di verificare che le assunzioni vengano fatte sulla base degli accordi raggiunti. Dopo un primo periodo di applicazione, si dovrà controllare che questo regolamento risponda effettivamente alle esigenze che sorgeranno per queste assunzioni.
Da parte nostra, ci impegneremo perché il regolamento venga applicato, e ci faremo eventualmente portatori di nuove proposte di modifica qualora ne ravvisassimo la necessità.
PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, trattandosi di un'unica deliberazione che approva il regolamento, questo non va votato articolo per articolo; pertanto gli emendamenti li esamineremo riferiti ai rispettivi articoli.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Ho delle osservazioni da fare sugli articoli, vorrei sapere se posso farle articolo per articolo.
PRESIDENTE: Poiché, come ho detto, gli articoli non si approvano uno per uno, ma si elencano, se si tratta di osservazioni che si traducono poi in emendamenti, queste devono essere fatte subito, altrimenti chiudiamo la discussione generale, dopodiché si possono fare solo delle osservazioni.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): E' un'osservazione che si riferisce a numerosi articoli. Si scrive spesso "Amministrazione auto noma regionale" mentre secondo me ci sono almeno tre livelli diversi che bisognerebbe precisare. In alcuni casi si tratta di Regione, in altri della Giunta ed in altri del Consiglio. L'espressione Amministrazione autonoma mi sembra ambigua, pertanto propongo di sostituire caso per caso il termine più idoneo. Per esempio, quando si dice "i rappresentanti saranno due, di cui uno della minoranza", in questo caso dovrebbe essere il Consiglio. Quando si dice invece "il Presidente sarà nominato dall'Amministrazione autonoma", lì dovrebbe essere la Giunta. Quando si parla invece di rappresentanti in generale dell'Amministrazione autonoma, in quel caso si dovrebbe scrivere "Regione".
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Bajocco, ne ha facoltà.
BAJOCCO - (P.C.I.): All'art. 3 lettera g) si legge: "avere età non inferiore a 21 anni e non superiore ad anni 30 per gli impiegati tecnici". Poiché c'è una legge nazionale per i giovani disoccupati, chiedo per quale ragione si è inserita l'età di 21 anni anziché 18, e di 30 anziché 38, poi 35 in base ai criteri di legge. Questo se vogliamo venire incontro ai giovani per creare un posto nuovo di lavoro.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.
VOYAT - (U.V.): In effetti, all'art. 2 per Amministrazione autonoma regionale si intende il Presidente della Giunta. Penso che questo si possa modificare, però essendo un regolamento, non so se è possibile farlo caso per caso.
Per quanto riguarda la questione dell'età, vorrei precisare che si siamo battuti per i 18 anziché i 21; c'è però da considerare anche un fatto, sebbene non possa essere ritenuto valido da un punto di vista giuridico.
In Francia è prevista l'età di 21 anni per l'assunzione del personale nelle case da gioco, sia per una questione - chiamiamola - morale, ma soprattutto perché a quell'età si è assolto il servizio militare. I rappresentanti della SITAV ci dicevano che le persone che frequentano il corso e subito dopo partono per il servizio militare, quando ritornano, dopo un anno e più, avrebbero bisogno di un altro corso di aggiornamento.
Sulla questione del limite massimo di età, che è poi quanto avevamo chiesto anche noi - le forze sindacali dicevano che i 30 andavano bene per gli esterni, si battevano però per i 40 per gli interni, il che noi non abbiamo trovato giusto. Prevediamo che ci sia qualcosa in più per quelli interni ed abbiamo accettato i 30, per porre fine alla discussione altrimenti avremo aspettato forse altri tre anni prima di avere il regolamento.
C'è poi anche un altro fatto collegato alla scelta di questi estremi di età: la SITAV ne fa una questione di produttività, perché un tecnico della sala giochi rende fino a quando è giovane, purtroppo quando invecchia, invece di fare girare la pallina tante volte all'ora, la fa girare alcune volte in meno e sono milioni che se ne vanno.
PRESIDENTE: Ho alcune preoccupazioni per la terminologia del regolamento, in quanto, dovendo essere approvato dal Consiglio regionale, mi sembra che certi aggettivi non siano quelli usati normalmente. Se il Consiglio non ha obiezioni, proporrei che là dove si dice Amministrazione autonoma regionale - mentre nell'articolo successivo non si dice più "autonoma" - sia eliminata la parola "autonoma", perché un provvedimento fatto dalla Valle d'Aosta è ovvio che viene dall'Amministrazione regionale.
Quindi proporrei l'approvazione del Regolamento, dando mandato alla Segreteria dell'Ufficio di Presidenza di correggere d'ufficio questi dettagli di terminologia, che--deve essere adattata sia alla convenzione che al nostro Statuto ed alla terminologia normale. Il Consiglio è d'accordo.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.
CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin.): Vorrei chiedere alcune delucidazioni prima di arrivare alla dichiarazione di voto.
In merito a questa discussione sono state mosse delle osservazioni da parte delle Organizzazioni Sindacali, alcune delle quali mi paiono abbastanza pertinenti. Una riguarda la carriera; ad esempio, si chiede se non varrebbe la pena di precisare in questo regolamento che la carriera prosegue il suo normale iter per chi viene assunto all'interno dell'azienda. Una seconda osservazione riguarda l'art. 10: bisognerebbe fare una distinzione abbastanza netta fra i dipendenti della SITAV che sono strettamente legati nella loro attività alla sala giochi, ed i normali dipendenti che svolgono funzioni diverse, in quanto si prevede che non siano assumibili in quell'azienda parenti in linea diretta. Occorre, a mio parere, fare dei "distinguo"; non si assumono parenti in linea diretta se si tratta di impiegati collegati allo svolgimento della sala giochi, diversamente non c'è ragione per un tale divieto di assunzione.
Vorrei chiedere al Presidente della Commissione se sono stati affrontati questi aspetti e se nel formulare il regolamento se ne è tenuto conto, oppure se si può procedere a delle correzioni.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.
VOYAT - (U.V.): Per quanto concerne l'art. 8 e quanto richiedevano le Organizzazioni Sindacali, mi sembra che fosse prevista sul regolamento la possibilità di fare promozioni. E' chiaro che noi non possiamo indicare nel regolamento che la SITAV può o meno fare promozioni, in quanto sono questioni interne.
Quello che ci interessa è che ogni volta che si verifica un passaggio dal livello amministrativo a quello tecnico, si faccia il corso-concorso, cioè le prove di selezione ed il corso per fare il croupier. Le promozioni o i passaggi di livello sono concordati dalle Organizzazioni sindacali interne.
Per la questione della linea diretta ci è stato detto che il problema non sussiste per quanto concerne gli impiegati che operano fuori dalla sala da giochi.
PRESIDENTE: Vorrei chiedere al 2° comma dell'art. 13, se là dove è scritto "l'Amministrazione autonoma regionale e la SITAV possono deliberare la proroga della data di chiusura del concorso qualora, alla scadenza del termine fissato nell'avviso per la presentazione delle domande, il numero delle domande presentate appaia, a giudizio insindacabile dell'Amministrazione" si intende la Regione?
La proposta che fa la Presidenza, ma anche la Commissione essendo questo perfettamente in linea con le competenze regionali, è che al posto di "Amministrazione" (autonoma o non) si metta "Regione".
Poi, siccome la Regione ha gli organismi, che sono il Presidente della Giunta, la Giunta ed il Consiglio, secondo le rispettive competenze questi organi interverranno per quanto di loro competenza.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.
VOYAT - (U.V.): Intendo precisare che quando si parla di Amministrazione regionale si intende sempre la Giunta, all'infuori dell'art. 14, dove si prevede la nomina di due rappresentanti, di cui uno della minoranza, ed è chiaro a questo punto che si tratta del Consiglio.
PRESIDENTE: Mi permetto di insistere perché la questione dell'Amministrazione crea molti equivoci. L'Amministrazione può essere intesa come il complesso dei servizi, con il termine Regione non sorgono ambiguità. Rivolgendomi al Presidente della Commissione, si ritiene che un'approvazione di questo tipo possa alterare l'accordo stabilito in Commissione? Allora, la proposta è quella di approvare il regolamento, dando mandato alla Segreteria - nel senso dei Dirigenti del Servizio dell'Ufficio di Presidenza - di sostituire là dove è chiamata in causa l'Amministrazione regionale - autonoma o non - con la "Regione".
Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Sono d'accordo con la proposta del Presidente del Consiglio, però prima di passare alla votazione, avrei ancora un dubbio sulla formulazione. All'art. 10 si dice: "I nati nella Regione Valle d'Aosta, gli oriundi valdostani ed i figli degli oriundi valdostani". Vorrei sapere chi sono gli oriundi valdostani: se sono coloro che vengono da altre Regioni e si trovano in Valle d'Aosta, o se sono i valdostani che si trovano momentaneamente fuori.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.
VOYAT - (U.V.): Lo abbiamo ripreso tale e quale da quello che è il regolamento per le assunzioni alla Regione. Oriundo vuol dire: figlio di valdostani emigrati che vengono qui e prendono la residenza valdostana.
PRESIDENTE: Metto in approvazione la deliberazione 14/quater con l'emendamento all'art. 14 e con la delega per la modificazione ed adeguamento sul piano della terminologia.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 31
Votanti: 30
Favorevoli: 30
Astenuti: 1 (Carlassare)
Il Consiglio approva