Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3343 du 22 février 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3343/XVI - Approvazione di mozione: "Impegno dei presidenti delle Commissioni consiliari competenti ad organizzare un approfondimento sugli utilizzi del vettore idrogeno e delle tecnologie collegate nella regione".

Marguerettaz (Presidente) - Alla presenza di 27 Consiglieri, possiamo dare inizio ai lavori di questo pomeriggio. Punto n. 55 all'ordine del giorno.

Per la presentazione della mozione, ha chiesto la parola la collega Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Ormai da tempo, ma soprattutto negli ultimi anni, tutti noi abbiamo dedicato e dedichiamo attenzione al tema della transizione energetica, focalizzandoci sul passaggio da un mix energetico basato sui combustibili fossili ad uno a zero emissioni di carbonio, basato invece sulle fonti rinnovabili.

In questo panorama, l'uso dell'idrogeno verde, come vettore di energia rinnovabile, ha acquisito sempre più importanza e il dibattito sul suo utilizzo coinvolge sia la politica, sia l'opinione pubblica, più ancora forse del mondo scientifico che, attraverso le proprie competenze e conoscenze, ha ormai delineato un quadro più preciso dell'argomento.

Anche in Valle d'Aosta il tema è all'attenzione di molti che hanno interesse per i temi energetici e ambientali e, naturalmente, è all'attenzione di chi ha delle responsabilità politiche.

La Giunta regionale, nel 2022, ha definito le prime linee d'indirizzo per l'utilizzo dell'idrogeno con la deliberazione n. 1570; inoltre nel PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale), approvato dal Governo ed ora in fase di discussione nelle Commissioni consiliari, una parte significativa è dedicata allo sviluppo dell'idrogeno in Valle d'Aosta (in particolare l'allegato 1 al PEAR 2030-relazione tecnica illustrativa) e sono pervenute varie osservazioni in fase di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) su questo tema che sono state poi pubblicate insieme alle contro osservazioni del Dipartimento energia e dei redattori del Piano nel documento "dichiarazione di sintesi" allegato al piano stesso.

Con provvedimento dirigenziale n. 1571 del 21 marzo 2023, sono state approvate due domande d'intervento per la realizzazione di impianti per la produzione di idrogeno in aree industriali dismesse, più precisamente un progetto di CVA denominato "H2WAY20" e uno della Cogne denominato "Green Hydrogen in Cogne" di cui abbiamo ricevuto, riguardo a quest'ultimo progetto, alcune informazioni durante questo Consiglio.

Sono progetti che sono stati poi finanziati rispettivamente con circa 6 milioni il primo, quello di CVA, e con 8 milioni di fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) il secondo, derivanti dalla missione 2, "Rivoluzione verde e transizione energetica".

Nelle linee guida e anche nella scheda del PEAR sulla rete gas naturale, si ipotizza poi d'inserire nei gasdotti miscele contenenti anche una percentuale di idrogeno, che è un tema oggetto di varie valutazioni.

A me sembra che sia abbastanza chiaro a tutti che l'utilizzo del vettore idrogeno e la tecnologia ad esso collegata presentino sia aspetti di complessità ma anche aspetti di interesse per l'intero Consiglio regionale: lo dimostrano le tante iniziative che sono state predisposte da più gruppi consiliari e soprattutto il dibattito che ne è scaturito in alcune sedute del Consiglio, oltre che nelle Commissioni competenti, quando le stesse hanno affrontato, anche solo in modo tangente, questa tematica.

Ci pare quindi utile e opportuno che su un argomento così importante, che impatterà sulle decisioni che si devono e si dovranno prendere in futuro riguardo alle politiche energetiche anche per la nostra regione, si facciano, da parte del Consiglio, degli approfondimenti seri, accurati, con l'ausilio di esperti qualificati.

Del resto, anche durante il Consiglio regionale di quindici giorni fa, rispondendo ad una nostra interpellanza, l'Assessore competente aveva evidenziato la necessità di una disponibilità al confronto, ed è una sollecitazione che abbiamo voluto raccogliere, perché crediamo che, al di là delle rispettive posizioni, effettuare un percorso dettagliato e documentato in Commissione possa consentire un dibattito più ricco e dare a tutti la possibilità di ascoltare, di interagire, di acquisire, fornire elementi e conoscenze, discutere con maggiori conoscenze, ma soprattutto su basi più solide.

È con questo spirito che abbiamo predisposto la mozione che vuole impegnare i Presidenti delle Commissioni consiliari competenti ad organizzare un approfondimento, con l'ausilio di audizioni di esperti del settore, sulle caratteristiche e gli utilizzi del vettore idrogeno e delle tecnologie ad esso collegate, finalizzato all'implementazione di questo utilizzo e delle tecnologie nella nostra regione.

Presidente - Grazie collega, apriamo la discussione generale. Se ci sono dei colleghi che intendono intervenire, prego prenotarsi. Non vedo nessuna prenotazione, chiudo la discussione generale. Da parte del Governo, la parola all'assessore Bertschy: ne ha facoltà.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Per dire che accogliamo la proposta di approfondimento in Commissione, come ho detto nella risposta all'interpellanza. Tra l'altro, la mozione è scritta in maniera corretta anche rispetto alle premesse. Credo che il tema, come è stato detto anche nell'illustrazione, sia un tema d'interesse per tutto il Consiglio, in particolare per tutta la comunità nei vari settori dove questa transizione inciderà, in questo caso parliamo di trasporto, e quindi garantire un confronto sugli atti che, comunque, la maggioranza e il Governo stanno portando avanti (piano energetico, la strategia d'investimento delle aziende di trasporto e di qui a poco il confronto sul Piano regionale dei trasporti) non impedisce di continuare il confronto in Commissione e di poterlo valutare.

Anche perché, come tutti sappiamo, le sensibilità e anche le attenzioni dei vari partiti, dei vari movimenti, vedranno un momento di sicuro confronto dopo le elezioni europee, quindi credo che, da un lato, portare avanti le iniziative, ma mantenere un'attenzione rispetto a quello che oggi sono le decisioni già assunte - il blocco della vendita, per esempio, delle vetture con motore termico dal 2035, è uno di questi elementi -, quindi ben vengano una discussione ed un confronto.

Metteremo a disposizione le informazioni che abbiamo per cercare di fare la scelta migliore. Da parte nostra c'è la disponibilità.

Solo per non trovarmi poi nella situazione che ogni tanto succede: è ovvio che la calendarizzazione e l'organizzazione dei lavori non dipendono dal Governo, in Commissione ci sono tanti argomenti; quindi noi siamo a disposizione con una corretta programmazione, sia io che le strutture, di questo lavoro da fare.

Presidente - Ci sono da parte dei Consiglieri dichiarazioni di voto o interventi? Collega Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Ringrazio l'Assessore per la valutazione positiva della proposta che abbiamo avanzato, credo che sia stato compreso quello che è lo spirito di questa mozione, che prende proprio spunto dal fatto che, soprattutto in quest'ultimo periodo dei lavori delle Commissioni, proprio perché alla nostra attenzione c'era il Piano energetico, ma anche perché sono stati chiesti degli approfondimenti sui vari temi che, in qualche modo, sono vicini a quella che è la ricerca di soluzioni per la transizione energetica, sia importante nella fattispecie di questo vettore e di questa tecnologia, effettuare degli approfondimenti, con l'ausilio - come ha sottolineato l'Assessore, e lo ringrazio per la disponibilità che è stata data - delle strutture che già si sono occupate del tema per quello che riguarda la redazione del PEAR, ovviamente anche da parte di altri esperti che credo, come sempre avviene nelle audizioni, potranno essere da tutti segnalati.

Comprendo anche che non dipenda dal Governo la calendarizzazione dei lavori, spetterà alla Commissione, però è vero quello che ha detto l'Assessore, cioè che l'approvazione del PEAR, che se ho capito bene andrà al prossimo Consiglio, non impedisce che su quest'argomento continui e si approfondisca il confronto e si diano degli elementi in più per quello che è il tema, proprio perché in futuro questo ci porterà a dover fare delle ulteriori scelte, che andranno oltre a quelle che al momento sono contemplate nel Piano energetico e che potranno essere implementate, integrate, riviste, questo dipende poi dalle scelte che ovviamente chi dovrà prendere le responsabilità farà.

Vedo anche, o almeno penso di interpretare, il fatto che non ci siano stati degli interventi sulla mozione come un'implicita volontà di tutti i Consiglieri, che hanno già portato dei loro contributi alla discussione, di poi farlo nel momento in cui ci sarà la Commissione stessa che approfondirà.

Ringraziamo quindi per l'accoglimento della proposta e confidiamo che su questo si faccia un buon lavoro.

Presidente - Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il collega Aggravi.

Aggravi (RV) - In dichiarazione di voto: abbiamo ascoltato la presentazione della collega Minelli, anche la sua replica e quanto detto dal collega Bertschy. Già nel corso della giornata di ieri il collega Lucianaz ha posto l'attenzione sul progetto portato avanti dallo stabilimento Cogne di uno sviluppo di questa tecnologia in un'area che già in anni precedenti avrebbe potuto in qualche modo ospitare una realtà che avrebbe potuto iniziare uno sviluppo del vettore idrogeno, ma lì non c'è stata la possibilità.

Siamo tutti realisti sul fatto che sia una tecnologia da sviluppare, ancora da comprendere bene e soprattutto da capire, e lo dico anche perché non vorrei che alla fine, e ha ragione la collega Minelli, nessuno è intervenuto perché penso che approfondire questa tematica in Commissione in maniera più puntuale e farlo magari anche in Aula nel prossimo Consiglio, quando esamineremo il Piano, sarà cosa buona e giusta, e avere anche la possibilità di fare degli approfondimenti più dettagliati con le audizioni che si potranno organizzare, magari anche meno di colore da una parte e dall'altra. Io mi auguro solo che non sia l'occasione e la possibilità sia di elementi all'opposizione, sia di elementi anche nella maggioranza, perché sappiamo che certi silenzi sono molto evocativi e prima o poi parleranno, noi ce lo auguriamo, che non sia anche la volontà di affossare la possibilità di sviluppare una tecnologia non dico come, perché non sta a me oggi dirlo, ma che non sia anche un gioco per affossare una tecnologia che, in realtà, potrebbe, nel futuro, dare molto.

Sicuramente, oggi i costi e le tecnologie che devono essere sviluppate per la produzione di idrogeno sono particolarmente alti, anche perché non c'è un vero e proprio mercato di questo vettore, però quei settori che si considerano più hard to abate, come ad esempio la produzione di acciaio, o comunque noi non abbiamo aziende che fanno ceramiche, vetro o quant'altro, come comunque tutte delle industrie pesanti, possono essere sicuramente utili.

Ma non è detto, e questo lo dico anche perché ho sentito le audizioni dei Comitati ambientalisti che erano titubanti o comunque scettici, e sono moderato sull'utilizzo possibile del vettore idrogeno per tecnologie quali il teleriscaldamento, in realtà sappiamo che ci sono delle situazioni, vedi in particolare la Gran Bretagna, che sta facendo moltissimo su questo tipo di tecnologia.

Secondo me ognuno di noi è sicuramente più affezionato ad una tecnologia, ad un vettore piuttosto che ad un altro, però, oggettivamente, se c'è la possibilità di sviluppare a casa nostra qualcosa che ci possa tra l'altro consentire una maggiore autonomia in termini di sicurezza energetica, e anche di approvvigionamento energetico, perché non farlo e perché non essere anche pionieri, per una volta, su delle tematiche che sicuramente hanno una parte di grande aleatorietà ma che potrebbero, nel futuro, rendere molto.

Diciamo che anche il motore elettrico, fino a qualche tempo fa, era considerato - seppur sia una tecnologia comunque vecchia, perché è una tecnologia che si conosce da tempo - antieconomico, chi ha scelto di smontare la linea elettrificata della ferrovia dell'Alta Valle o di altre ferrovie, l'ha fatto perché riteneva che l'idrocarburo fosse molto più vantaggioso economicamente, così come anche il monopolista elettrico nazionale - e lo dico per chi è affezionato a logiche socialiste di sviluppo - ha scelto l'idrocarburo perché l'idroelettrico era considerato non conveniente, e sappiamo che questo ci ha determinato una grande dipendenza da metano, gas e quant'altro a livello nazionale.

È bene sperimentare, è bene conoscere, perché non si sa mai che un domani, forse, la tecnologia più semplice ce l'abbiamo in casa.

Presidente - Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il collega Perron.

Perron (LEGA VDA) - Come è notorio, noi più volte abbiamo espresso la necessità di uno sviluppo industriale della Valle; tra questo sviluppo, l'idrogeno chiaramente può rivestire un elemento importante, quindi ben venga ogni forma di approfondimento sul suo sviluppo.

Il tema è parecchio complesso, va poi nel tecnico; al minimo, come è già stato detto, la Valle d'Aosta ha un'acciaieria, che è proprio uno di quei settori dove non vi sono proprio dubbi sul fatto che l'idrogeno possa servire per abbattere quel tipo di emissioni, quindi al minimo un utilizzo c'è sicuramente, e questo mi pare che sia uscito da tutte le parti.

Il discorso un po' più complesso arriva poi sulla questione dei trasporti pubblici: lì sappiamo che ci sono varie posizioni, abbiamo sentito l'Assessore dire - ovviamente spalleggiato dal suo apparato tecnico - che eventuali autobus solo elettrici hanno difficoltà nelle vallate; anche noi, pur da fonti diverse, abbiamo avuto le stesse referenze su questo; dall'altra parte si dice: "Non è vero, possono funzionare comunque".

Io questo non lo so, certamente sarà il momento per fare un approfondimento.

Se è vero che, ad esempio, i treni in Germania, dove già erano pionieri sull'idrogeno, poi ci sono stati dei cambiamenti... è anche vero che poco tempo fa ho visto un articolo: "La Germania stoppa i sussidi per l'acquisto di autobus e camion elettrici", e appena prima aveva stoppato anche le auto che sovvenzionava fino all'80%.

Anche l'elettrico a volte subisce dei contraccolpi, perché sappiamo che ci sono ingenti interventi pubblici.

Voteremo a favore, ogni aspetto tecnico, che sarà compreso meglio, non può che andare a vantaggio di tutti quanti per avere elementi in più.

Presidente - Ci sono altre dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto, metto in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 33

La mozione è approvata all'unanimità.