Objet du Conseil n. 389 du 12 juillet 1982 - Resoconto
OGGETTO N. 389/VII - INDIVIDUAZIONE DELLE RESPONSABILITA' NELLA MANCATA RESTITUZIONE DI MOBILIO RICEVUTO IN DEPOSITO DALLA REGIONE - (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Carlassare.
INTERPELLANZA
PRESA VISIONE della delibera di Giunta n. 2982, del 2 giugno 1982, dove viene concesso un indennizzo di lire 5.000.000 (cinquemilioni) per la mancata restituzione di mobilio ricevuto in deposito dalla Regione;
APPRESO dalla stessa deliberazione delle vicende che hanno portato alla ristrutturazione, meritoria, di un fabbricato cadente per adibirlo ad abitazione popolare;
CONSTATATO che i vari passaggi di proprietà dell'immobile tra Regione, Comune e Istituto Autonomo per le Case Popolari della Valle d'Aosta sono regolari;
RILEVATO che l'Amministrazione regionale ha, diligentemente, elencato i mobili in oggetto all'atto della presa in consegna;
VISTA la rilevanza del contributo concesso in favore della proprietaria dei mobili "sottratti alla Regione depositaria", e a quanto pare scomparsi nel nulla;
INTERPELLA
la Giunta regionale per conoscere:
1) se altre volte è successo che oggetti lasciati in deposito alla Regione siano "misteriosamente scomparsi"
2) se l'Amministrazione regionale ha svolto tutte le indagini di sua competenza per ritrovare gli oggetti scomparsi;
3) se è stata inoltrata regolare denuncia alle competenti Autorità di Polizia affinché verificassero che la sottrazione di detti oggetti sia avvenuta o meno in seguito a furto;
4) nel caso che detta denuncia sia stata fatta, che risultati hanno dato le indagini;
5) in caso contrario perché non è stata fatta regolare denuncia.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.
CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin.): Ho sollevato questa interpellanza perché leggendo la delibera di Giunta non ho ben capito cosa sia successo.
Si legge nella delibera che "la Sig.na Page ha alienato un immobile di sua proprietà all'Amministrazione regionale". Non mi è chiaro come questa signorina abbia potuto lasciare in deposito in un locale di sua proprietà, ceduto successivamente alla Regione, una parte dei mobili, o tutti i mobili, che vi erano contenuti.
Innanzitutto devo rilevare con piacere che questa signorina ha formulato un elenco estremamente dettagliato di tutti i mobili che ha lasciato in custodia alla Regione; tre portacatini '800 in ferro battuto, portautensili in ferro battuto, due scaffali smontabili, due trapunte, portamantelli, cuscini di lana, cassettone in ciliegio, lampada in legno e oro zecchino, macchina da cucire dell'800, ecc.
Questo immobile è stato ristrutturato per creare degli alloggi sul tipo di abitazioni popolari - e ritengo che questa sia una buona iniziativa da parte dell'Amministrazione regionale in quanto tende a favorire dei passaggi di proprietà, delle concessioni tra Regione, Comune, Istituto Autonomo Case Popolari - ed alla fine dei lavori questi mobili erano scomparsi nel nulla. A quanto mi risulta, da parte dell'Amministrazione regionale c'è stato solo l'impegno di constatare che questi oggetti - che stando all'elenco fatto dalla Sig.na Page erano di notevole valore - erano spariti dal magazzino. A questo punto la logica vorrebbe che l'Amministrazione regionale avesse inoltrato una debita denuncia per far luce sull'accaduto. Invece niente di tutto questo è accaduto, per cui le domande che vorrei porre alla Giunta sono le seguenti:
- se è già successo altre volte che in situazioni di trasloco siano scomparsi mobili per il valore di milioni;
- se l'Amministrazione regionale ha svolto tutte le indagini di sua competenza per ritrovare gli oggetti scomparsi, che magari si trovano in un altro magazzino dell'Amministrazione regionale o in un magazzino dell'Amministrazione comunale;
- se è stata inoltrata una regolare denuncia alle autorità di Polizia, dal momento che non ho colto questo aspetto nella delibera di Giunta;
- nel caso invece questa denuncia sia stata fatta, quali risultati ha dato;
- nel caso non sia stata fatta, quali sono le ragioni, considerato che si tratta di un avvenimento che comporta per le Casse regionali un esborso di 5 milioni, che non saranno moltissimi ma per i quali val la pena almeno di cercare di capire come mai l'Amministrazione regionale deve pagarli.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ANDRIONE - (U.V.): La vicenda è la seguente: la Regione ha demolito diversi anni or sono la casa del Sen. Page, il quale aveva del mobilio in esuberanza. La Regione, a torto sia ben chiaro, ha accettato di tenere questo mobilio in deposito in un locale regionale, chiuso da una grossa serratura. Il deposito è gratuito, ma c'è una responsabilità per il depositario. Quando la Regione ha deciso di dare un'altra destinazione a questo immobile, la Sig.na Page ha detto che sarebbe venuta a riprendersi i suo mobili.
Mi permetto di dire fra parentesi come stanno le cose, sperando di non prendermi una querela. Nel 1875 il mio bisnonno, che aveva aperto un negozio in via De Tillier, iniziò la sua attività senza mai subire furti. Quando abbiamo fatto dei lavori anni fa in quella casa - quindi vi si aggiravano muratori, impalcatori, ecc. - una notte è avvenuto che una grossa inferriata di purissimo ferro è stata spostata ed il retro di quel negozio è stato svuotato. Lo stesso è avvenuto quando la Sig. na Page è andata a prendersi i suo mobili; ha trovato un enorme buco al posto della porta e dentro più niente.
Vorrei spiegare che l'elenco della Sig.na Page è preciso perché l'Amministrazione regionale aveva fatto la lista degli oggetti presi in deposito, e la signorina non ha fatto altro che ricopiarla.
La responsabilità della Regione esiste, le denunce sono state fatte a cura e per conto della signorina contro i soliti ignoti e sono risultate vane; mentre i mobili suddetti sono andati a finire con ogni probabilità da qualche antiquario a Milano che li ha venduti a ottimi prezzi.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassare, ne ha facoltà.
CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin.): Non metto in dubbio le parole del Presidente della Giunta, che conosce così bene l'itinerario dei mobili antichi; il problema però è che, almeno nella formulazione di questa delibera, si è guardato bene dal precisare che era avvenuto un furto e che era stata inoltrata denuncia, per cui si apprende che i mobili sono scomparsi senza saper come.