Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 376 du 30 juin 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 376/VII - PRESENTAZIONE ED ILLUSTRAZIONE DELLE RELAZIONI DI CUI AGLI ARTICOLI 7 E 8 DELLA LEGGE REGIONALE 26.8.1974 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI.

PRESIDENTE: Do lettura delle relazioni dell'Assemblea Generale Sportiva e della Consulta per la promozione sportiva:

Relazione dell'Assemblea Generale Sportiva ai sensi dell'articolo 7 della L.R. 26 agosto 1974, n. 35, e successive modificazioni, concernente "Interventi a favore dello sport", relativa all'anno 1981.

PREMESSA

La presente relazione deve necessariamente richiamare quella precedente presentata al Consiglio regionale e relativa alla situazione dello sport in Valle d'Aosta nell'anno 1980.

Infatti gli obiettivi e i propositi operativi e la risoluzione di taluni problemi che l'Assemblea Generale Sportiva si prefiggeva di poter attuare nel corso del 1981 erano ritenuti indispensabili già allora per mantenere il ritmo di sviluppo qualitativo che si era registrato negli anni precedenti. Le iniziative ed i lavori di questa Assemblea sono rimasti limitati e contenuti in quanto in alcune delle proposte e richieste d'intervento di pertinenza del Consiglio regionale o dell'Assessorato al Turismo, sono rimaste ancora una volta disattese o non recepite con sufficiente considerazione.

SITUAZIONE GENERALE DELLO SPORT VALDOSTANO

In conseguenza di quanto sopra esposto, l'attività sportiva nella regione per l'anno 1981, ha proseguito per forza di inerzia e per l'entusiasmo dei non pochi volontari che ancora prestano la loro opera gratuita e dedicano il loro tempo libero alla causa dello sport. Mancano pertanto, in molti settori sportivi, le note positive che caratterizzarono negli anni precedenti il consuntivo delle attività sportive regionali. Attualmente si registra una grave situazione di stasi che può e deve essere superata mediante l'attuazione di taluni punti qualificanti del programma che l'Assemblea sportiva suggerì lo scorso anno e che qui di seguito ripropone nei punti prioritari.

QUADRI TECNICI E DIRIGENZIALI DELLE SOCIETA' SPORTIVE

Al notevole incremento quantitativo dei praticanti sportivi che ha caratterizzato gli anni che sono seguiti all'attuazione della L.R. 35/74, non è corrisposto un analogo sviluppo qualitativo producente una migliore resa nelle prestazioni sportive degli atleti agonisti in generale. Solo in campo giovanile buoni successi sono venuti da diversi settori che consentono di giudicare ancora in senso positivo la situazione generale dello sport valdostano. La causa della continua dispersione e spesso completa perdita di questi valori giovanili che si abbozzano, ma non si realizzano, è individuabile, in parte, nella carenza dei quadri tecnici e dirigenziali dello sport regionale che non sempre sono in grado di valorizzare e perfezionare le capacità potenziali degli atleti valdostani. Per ovviare parzialmente a questa situazione la delegazione regionale del CONI ha organizzato nello scorso anno un corso per Istruttori dei Centri di Avviamento allo Sport, qualificando al I livello una sessantina di nuovi Istruttori per attività sportiva di base. A questa iniziativa dovranno seguirne altre che istituzionalizzino i corsi per istruttori specializzati di livello superiore, in collaborazione con gli organi delle Federazioni sportive interessate e corsi particolari per dirigenti, programmandone i costi e prevedendo i relativi stanziamenti finanziari. Sarà così possibile istituire a cura dell'Assessorato al Turismo, un albo regionale dei tecnici e dirigenti, abilitati o riconosciuti dalle rispettive federazioni, per uniformare e valutare opportunamente il servizio e porre in evidenza i settori carenti di queste fondamentali strutture.

PIANO TRIENNALE DELLE INFRASTRUTTURE SPORTIVE

La giustificata soddisfazione che il "Piano triennale delle strutture turistico-sportive 1981-1983" aveva sollevato in questa assemblea all'atto della presentazione, discussione e approvazione plebiscitaria, è stata in parte smorzata dalle evidenti e comprese difficoltà finanziarie che l'Amministrazione regionale ha incontrato a suo tempo per avviarne la realizzazione. Ora che la situazione finanziaria è migliorata e che le riserve fatte dall'Assessore al Turismo a questa assemblea sono in parte cadute, se ne sollecita l'attuazione portando a compimento le opere in corso e dando inizio a quelle che il piano prevede con carattere di priorità. A tale proposito si evidenzia l'assoluta necessità di provvedere con urgenza alla costruzione del palazzetto regionale dello sport, anche perché la palestra CONI è in condizioni precarie di stabilità e di sicurezza; e al completamento del campo scuola di atletica leggera in regione Tsambarlet, da tempo inagibile in quanto pericoloso per l'incolumità degli atleti. Al fine di assicurare la realizzazione contemporanea del maggior numero di impianti programmati, si propone l'emanazione di una legge regionale che consenta l'attuazione del piano triennale per la realizzazione di attrezzature turistico-sportive, rispettandone i tempi previsti. Si rileva infine l'esigenza che nella legge suddetta sia prevista una commissione permanente presso l'Amministrazione regionale, quale organo di consultazione per gli enti locali che devono attuare le parti del piano di loro competenza, nonché di riferimento per i professionisti incaricati della progettazione di infrastrutture sportive o turistico-sportive, comprese nel piano sopra specificato.

REVISIONE E MODIFICA DELLA L.R. 35/74

La legge regionale 35/74, mentre nel suo complesso è risultata un mezzo efficace per lo sviluppo quantitativo dello sport valdostano, ha evidenziato anche alcuni aspetti negativi che ne riducono la completa validità, creando frequenti inconvenienti che complicano la sua attuazione; si ritiene opportuna, quindi, una revisione e modifica di alcune norme. Questa assemblea si propone di avanzare proposte di modifiche alla legge suddetta, fra le quali emerge ad esempio la necessità dell'unificazione dell'Assemblea Generale Sportiva e della Consulta per la promozione sportiva; tale soluzione appianerebbe molte incomprensioni e unificherebbe i comportamenti.

CONCLUSIONI ED ULTERIORI PROPOSTE

Questa assemblea si attende che i punti esposti dalla presente relazione vengano esaminati con la dovuta considerazione da parte del Consiglio regionale ed avviati a rapida realizzazione attraverso gli organismi competenti, tenendo presente che queste proposte vengono avanzate da chi è in costante e diretto contatto con le esigenze dello sport valdostano.

Non sono inoltre da accantonare altre necessità già segnalate nella relazione annuale precedente che dovranno trovare soluzione in un prossimo avvenire quali: una sede idonea per le Federazioni sportive; la composizione di una commissione che, affiancando gli organi preposti, porti ad una migliore utilizzazione degli impianti sportivi in Valle; l'istituzione dell'Ufficio regionale dello sport.

Si richiama infine l'assoluta importanza di approfondire nelle sedi opportune e competenti il problema dei rapporti fra il mondo sportivo e la scuola, soprattutto nel campo dell'attività promozionale giovanile.

PROSPETTO DI RIPARTIZIONE DEI CONTRIBUTI REGIONALI SPETTANTI ALLE FEDERAZIONI, SOCIETA' E ASSOCIAZIONI REGIONALI SPORTIVE SOTTOELENCATE PER L'ANNO 1981, AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE 26 AGOSTO 1974, N. 35, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI:

-Atletica leggera L. 11.500.000

- Automobilismo L. 2.500.000

- Bocce L. 10.300.000

- Caccia L. 500.000

- Calcio L. 76.500.000

- Canottaggio L. 800.000

- Ciclismo L. 4.700.000

- Lotta L. 800.000

- Pesistica L. 3.200.000

- Judo L. 3.500.000

- Ginnastica L. 4.700.000

- Golf L. 1.200.000

- Motociclismo L. 4.500.000

- Nuoto L. 4.500.000

- Pallacanestro L. 15.000.000

- Pallamano L. 4.800.000

- Pallavolo L. 17.700.000

- Pattinaggio a rotelle L. 2.500.000

- Pugilato L. 2.000.000

- Rugby L. 10.000.000

- Sport del ghiaccio L. 11.500.000

- Sport equestri L. 3.000.000

- Sport invernali L. 85.000.000

- Tennis L. 7.500.000

- Tennis tavolo L. 400.000

- Tiro a segno L. 2.300.000

- Tiro a volo L. 2.300.000

- Tiro con l'arco L. 800.000

- Sport popolari vald. L. 37.500.000

- Calcio femminile L. 5.500.000

- Paracadutismo L. 4.500.000

- Martse a pià L. 5.500.000

- Stanziamento per la attività straordinaria L. 3.000.000

TOTALE L. 350.000.000

RELAZIONE DELLA CONSULTA PER LA PROMOZIONE SPORTIVA AI SENSI DELL'ART.8 DELLA LEGGE REGIONALE 26 AGOSTO 1974, N. 35, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, RELATIVA ALL'ANNO 1981.

Nello stendere questa relazione sull'attività degli enti di promozione sportiva in Valle d'Aosta nell'anno 1981, si ritiene indispensabile partire dalle tre proposte che erano state evidenziate nella relazione dell'anno precedente.

Pur non subendo profondi ed auspicati mutamenti, il 1981 ha comunque sortito qualche effetto che, in prospettiva, potrebbe avere qualche sbocco positivo.

Era stato auspicato infatti un aggiornamento dello stanziamento regionale destinato al finanziamento dell'attività promozionale, ma, stante l'esiguità del bilancio regionale, le cose sono rimaste tali e quali. Anzi, considerando la crescente inflazione, sono addirittura peggiorate!

L'avvenuta approvazione da parte del governo centrale delle nuove norme di ripartizione finanziaria costituisce la speranza per gli sportivi e per gli enti che, dopo anni di restrizioni economiche, ci possano essere una nuova >pinta e nuovo entusiasmo che solo l'autonomia finanziaria può ridare.

Si deve dare atto al Consiglio regionale di aver anche approvato il Piano triennale delle infrastrutture turistico-sportive".

Anche in questo caso la speranza degli enti è quella che, grazie alle migliorate condizioni del bilancio regionale, tale "Piano" trovi ampia attuazione nei limiti di tempo previsti dal documento, al fine di dare al cittadino residente in valle e ai turisti la possibilità di fruire del "diritto allo sport".

Per quel che concerne più specificatamente l'attività e le iniziative della Consulta si ritiene doveroso metter in evidenza due avvenimenti di estrema importanza e da tempo attesi. Più precisamente: la delibera con la quale si codificano le "norme generali per lo svolgimento dell'attività sportiva e per la concessione dei contributi agli Enti di Promozione sportiva"

la costituzione del Comitato regionale di coordinamento degli enti stessi.

Con la succitata delibera la Consulta ha inteso porre l'accento in particolare sulla funzione degli Enti come promozione di sport, cultura e valorizzazione del tempo libero a livello di massa, nel tentativo di evitare l'ingerenza nell'attività agonistica di pertinenza delle Federazioni.

"Le manifestazioni di massa, aperte a tutti, devono avere lo scopo di avvicinare i cittadini allo sport e in nessun caso dovranno avere carattere agonistico."

E' intorno a questo principio che gli Enti dovranno interrogarsi e operare onde porre chiarezza in alcune situazioni oggi presenti talvolta anche macroscopicamente.

Informato a questo principio, è nato già il citato Comitato Regionale di Coordinamento che ha per scopo appunto di "raggiungere uno sport servizio sociale e di attuare una conseguente politica sportiva unitaria sul piano regionale."

Il Comitato ha eletto a propria sede provvisoria il Cral Cogne di Corso Battaglione Aosta ed è retto da un esecutivo composto da tre persone: un presidente, un vicepresidente ed un segretario.

Gli enti di promozione sportiva operanti in valle sono attualmente 10, con un aumento di due unità rispetto alla stagione 1980. All'AICS, ACSI, UISP, ENDAS, CRS Libertas, PGS, CSI e al CSEN si sono infatti aggiunti l'US ACLI e il CSAI.

Le attività previste nell'ambito degli enti di promozione coprono ormai tutto l'ambito delle discipline sportive, citiamo: atletica leggera, calcio, bocce, pallavolo, pallacanestro, nuoto, pallamano, ginnastica, tiro con l'arco, pattinaggio, arti marziali, sci alpino e nordico.

L'adesione è sempre stata massiccia e, per alcuni aspetti, entusiastica soprattutto per la fascia della terza età che ha potuto beneficiare di corsi di ginnastica, nuoto, gare di ciclismo, bocce ed altre attività anche di tipo culturale.

Migliorata, seppure ancora in misura non troppo rilevante, l'attenzione degli enti verso il mondo femminile dove alla ginnastica si sono aggiunte la pallavolo e l'atletica leggera.

Ancora un dato in evidenza (negativa): la preponderanza dell'attività avviene nel capoluogo regionale, mentre alla periferia il movimento è minimo. La realizzazione di centri sportivi polivalenti potrebbe, se non eliminare, almeno attenuare sensibilmente questa disparità.

A conclusione di quanto sopraesposto la Consulta per la Promozione Sportiva propone quanto segue:

- modificare la legge regionale 35/74, in modo da renderla più attuale e rispondente alle esigenze della società;

- aumentare lo stanziamento annuale regionale destinato agli Enti di promozione;

- attuare il piano triennale delle infrastrutture turistico-sportive nei tempi e con le modalità previste nel piano stesso.

PROSPETTO DI RIPARTIZIONE DEI CONTRIBUTI REGIONALI SPETTANTI AGLI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA OPERANTI NELLA REGIONE PER L'ANNO 1981 AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE 26 AGOSTO 1974, N. 35, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI.

1 - Associazione Centri Sportivi Italiani (ACSI) L. 3.600.000

2 - Associazione Italiana Cultura e Sport (AICS) L. 2.300.000

3 - Centro Regionale Sportivo Libertas (CRS Libertas) L. 6.100.000

4 - Centro Sportivo Energie Nuove (CSEN-UNLAC) L. 2.100.000

5 - Centro Sportivo Italiano (CSI) L. 7.000.000

6 - Ente Nazionale di Azione Sociale (ENDAS) L. 3.600.000

7 - Polisportive Giovanili Salesiane (PGS )L. 1.500.000

8 - Unione Italiana Sport Popolari (UISP) L. 10.200.000

9 - Stanziamento per attività straordinaria L. 3.600.000

TOTALE L. 40.000.000

PRESIDENTE: La parola all'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini; ne ha facoltà.

POLLICINI - (DP): Dalle due relazioni, quella dell'Assemblea Generale Sportiva e quella della Consulta per la Promozione Sportiva, mi pare siano stati evidenziati alcuni punti.

Innanzi tutto viene ribadita l'importanza della legge per lo sport che ha prodotto un incremento della pratica sportiva notevolmente positivo; certamente nella quantità tale legge ha portato una grossa influenza, mentre nella qualità, chiaramente, il discorso non può essere visto in maniera proporzionale.

Sono state individuate, nella relazione, alcune carenze che sono quelle dei quadri tecnici e dei quadri dirigenziali, visto l'impegno sempre maggiore che è richiesto per dirigere società sportive e per svolgere il ruolo di tecnici delle società stesse, anche perché queste attività sono basate sul volontariato.

C'era una proposta in questa reazione, quella di creare, a cura dell'Assessorato, un albo dei tecnici e dei dirigenti abilitati o riconosciuti dalle rispettive federazioni.

Chiaramente sarà compito dell'Assemblea Generale Sportiva portare avanti una proposta concreta in questa direzione.

Sul piano triennale delle infrastrutture sportive c'è stata una generale soddisfazione da parte dell'Assemblea. Viene sollecitata l'attuazione delle opere previste nel piano stesso in particolare, viene messa in evidenza l'esigenza della costruzione di in Palazzetto dello Sport, vista la situazione della palestra CONI che è in condizioni precarie notevoli e di cui addirittura si mette in dubbio la sicurezza per chi vi pratica lo sport.

Un altro dei punti che mi è sembrato importante nella relazione fatta dall'Assemblea Generale Sportiva riguarda l'istituzione di un organo di consultazione per a realizzazione degli impianti delle infrastrutture turistico-sportive.

Una proposta importante che viene fatta dall'Assemblea è quella di revisionare le norme della legge 75 per unificare l'Assemblea generale sportiva e la Consulta per la promozione sportiva, visto che i confini in questo settore sembrano piuttosto abili; la proposta è quella di riunificare in un unico Ente, in un unico organismo, sia l'Assemblea Generale Sportiva che la Consulta per la Promozione Sportiva.

In conclusione, si propone di istituire un ufficio regionale dello sport.

Questa mi pare sia la sostanza della relazione, molto in sintesi, fatta dall'Assemblea Generale Sportiva.

La relazione della Consulta per la Promozione Sportiva parte, invece, dalle proposte già fatte l'anno precedente con le quali si chiede l'aggiornamento del finanziamento regionale erogato quest'anno e si pongono alcuni obiettivi (oltre che l'auspicio per la realizzazione del piano delle infrastrutture turistico-sportive) per l'ampliamento, appunto, della possibilità di esercitare lo sport a tutte le classi sociali e a tutte le età.

Nella relazione della Consulta non si fa cenno alla proposta dell'Assemblea Regionale Sportiva della riunificazione in un unico ente.

Sono ormai dieci gli enti di promozione sportiva che hanno eletto come sede provvisoria il CRAL-Cogne, essendo aumentati di due nel corso dell'81.

Questa è in sintesi la relazione della Consulta Sportiva.

Sono a disposizione del Consiglio per eventuali domande o, comunque, proposte.

PRESIDENTE: E' aperta la discussione sull'oggetto n. 376.

La parola al Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO - (PCI): Nel prendere visione di queste relazioni fatte dall'Assemblea Sportiva e dalla Consulta, credo che effettivamente sia necessario mettere in evidenza che i due punti più importanti riguardano, da un lato la realizzazione del piano triennale delle infrastrutture sportive, dall'altro le esigenze che ci sono in quel settore, esigenze evidenti e sottolineate la tutte e due le relazioni.

La prima relazione, in particolare, si sofferma su alcuni aspetti più precisi, come la costruzione del Palazzetto dello sport e della pista di atletica leggera, ma io non sottovaluterei La richiesta, fatta dalla Consulta per La Promozione Sportiva, di centri polivalenti decentrati in modo che ci sia in avvio verso manifestazioni sportive che non abbiano soltanto carattere agonistico, ma che siano aperte a manifestazioni di massa, cioè a tutti i cittadini. E' questa un'esigenza molto sentita.

Da questo punto di vista credo che si debba rilevare ancora una volta come gli stanziamenti previsti nel bilancio a favore delle attrezzature sportive siano insufficienti. Lo abbiamo detto in sede di approvazione del bilancio e lo ripetiamo oggi. Molto di più si sarebbe potuto fare.

Per quanto riguarda la legislazione esistente, la nostra opinione è che le Leggi regionali nel mondo dello sport sono importanti poiché hanno concorso in questi anni anche a migliorare qualitativamente tutto il settore; le modifiche che oggi vengono richieste, in effetti, sono modifiche marginali.

Rispetto alla proposta di unificare due organismi sportivi, credo sia più opportuno conoscere quali sono i reali motivi che portano a questa proposta di unificazione dell'Assemblea Generale e della Consulta per la Promozione Sportiva. Alcune resistenze che sono presenti all'interno della Consulta credo siano legittime e che abbiano un loro fondamento, per cui manterrei alcune riserve su questa proposta di unificazione che credo sia meglio discutere più tranquillamente, in modo più approfondito.

A conclusione di questo intervento, credo che il Consiglio e la Giunta debbano fare proprie queste osservazioni critiche che vengono dal mondo dello sport, in modo che si traducano in impegni precisi, sia sul piano dell'attenzione (e in questo senso è opportuna l'istituzione di un ufficio dello sport nell'ambito dell'Assessorato), sia in termini di investimenti finanziari, soprattutto per la realizzazione delle infrastrutture.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Nebbia; ne ha facoltà.

NEBBIA - (PSI): Vorrei fare solo due brevi osservazioni e dare un suggerimento.

La relazione che è stata portata in Consiglio e le relazioni allegate a questa hanno illustrato in modo generale e completo la situazione dello sport in Valle d'Aosta, nonché le iniziative che devono essere assunte per quanto riguarda in particolar modo il piano triennale delle infrastrutture sportive e alcuni suggerimenti relativamente al piano stesso. Fra questi, c'è un suggerimento lodevole, che fa riferimento ad un organo di consultazione per gli Enti locali.

Vorrei solo ricordare che praticamente questo organo di consultazione esiste ed è previsto da una legge regionale per quanto riguarda la consulenza relativa alle opere pubbliche che superano determinati importi e, quindi, si potrebbe fare riferimento a quell'organo, eventualmente integrandolo.

Il suggerimento, invece, è di un altro tipo. Il piano triennale delle infrastrutture sportive non poteva prendere in considerazione, per diverse urgenze e carenze anche di finanziamento, un grosso progetto di infrastrutturazione sportiva del territorio intorno ad Aosta, in particolar modo del territorio che circonda la Dora, su due versanti, sul lato destro e sul lato sinistro, nelle zone a monte, cioè ad ovest e ad est di Aosta. Noi abbiamo un corso d'acqua che solo in questi ultimi anni è in corso di sistemazione, dal punto di vista idrogeologico, con arginature che devono ancora essere completate.

Prevediamo sui lati della Dora, in prossimità della costruzione di una parte dell'autostrada, dei movimenti di materiale notevoli, quali si sono già verificati nella zona ad est di Aosta per l'ultimo tronco dell'autostrada; in quell'occasione si sono creati dei laghetti artificiali e quindi delle zone umide. Vista l'esperienza passata, queste zone potrebbero cambiare sistemazione e far parte di un parco, chiamiamolo così, urbano, eventualmente utilizzabile per una serie di attrezzature sportive di uso molto semplice e che oggi, invece, non hanno spaio. Mi riferisco, ad esempio, a piste ciclabili che siano al di fuori del traffico stradale; sappiamo, se n'è parlato in questo Consiglio, quanto sia pericoloso l'uso della bicicletta lungo le strade nazionali e regionali. Mi riferisco, inoltre, al podismo, alla possibilità di avere a disposizione percorsi in zone boscate o libere, alla stessa equitazione (sappiamo che ci sono e si stanno cercando dei percorsi per l'equitazione), e anche alla possibilità di utilizzare o di creare degli specchi d'acqua, utilizzando gli scavi che saranno probabilmente necessari onde reperire materiale inerte per i futuri lavori di costruzione dell'autostrada.

In questi specchi d'acqua si potrebbero esercitare anche alcuni sports che oggi in Valle sono scarsamente esercitati o non lo sono per nulla, tipo il canottaggio; ad esempio: basta andare al lago di Candia per vedere l'affluenza di canottieri, appassionati di vela, oppure di pesca sportiva subacquea.

Si potrebbe quindi creare un'attrezzatura che non sia solo sportiva, ma, per la sua ampiezza e per le sue caratteristiche, risponda alle esigenze della città di Aosta e ad esigenze turistiche più ampie. Ripeto, basta andare al lago di Candia o al lago di Viverone, naturalmente fatte le dovute proporzioni, per vedere qual è la dimensione dell'affluenza turistica.

Questo il suggerimento che volevo dare, non perché tale ipotesi sia realizzata immediatamente, ma perché venga presa in considerazione in prospettiva per risolvere i problemi delle associazioni sportive e legare tra di loro le attrezzature sportive che oggi, pur essendo vicine, sono abbastanza isolate e non utilizzate in pieno.

PRESIDENTE: La parola all'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini; ne ha facoltà.

POLLICINI - (DP): Le osservazioni mi paiono tutte puntuali, a cominciare da quella relativa alla difficile agibilità del campo scuola, a causa delle condizioni in cui si trova, e la cui soluzione fa parte del programma di quest'anno.

Il problema dei centri polivalenti chiaramente va visto in tempi successivi, poiché il piano ha una sua precisa collocazione; una parte è di competenza degli enti periferici, per cui saranno loro a fare le scelte nell'ambito del piano secondo le esigenze delle singole comunità; per quanto poi riguarda gli stanziamenti per il piano delle infrastrutture, effettivamente, va detto che quest'anno difficilmente ara possibile spendere di più della cifra che è stata impegnata. La macchina, quando è in movimento, può marciare: abbiamo operato queste quattro scelte quest'anno, un altr'anno vedremo come muoverci.

Mi pare molto importante il discorso complessivo fatto dal Consigliere Nebbia per quanto riguarda l'ipotesi del parco di Aosta, come zona attrezzata per lo sport e aperta a tutte le possibilità di praticarlo.

Siamo nella fase di inizio di un tipo di programmazione di attrezzature sportive che ritengo possa avere positivi sviluppi, se sarà condotta con coerenza secondo l'indirizzo del piano delle infrastrutture. Questo suggerimento del parco di Aosta lungo l'asse iella Dora, mi pare possa essere praticamente attuato in tempi medi.

PRESIDENTE: Colléghi Consiglieri, per quanto concerne l'oggetto n. 376, il Consiglio prende atto, con le osservazioni che sono state fatte e con le conclusioni dell'Assessore Pollicini.